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Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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sanitàrio non devono esserci “né gli apparati, né lepatologie, bensì la persona con le proprie sensibilitàe necessità, garantendo il diritto alla salutecostituzionalmente riconosciuto anche ai malatidi altre patologie invalidanti”.Perugia, 7 maggio 2012 - “Quantificare il numerodi persone affette da patologie che abbiano undecorso affine alla Sla (Sclerosi laterale amiotrofica)e che si trovano in uno stadio avanzato dellamalattia e abbiano bisogno di misure di aiuto odell'assegno di sollievo, per loro e le loro famiglieper favorirne la permanenza a domicilio; valutarel’impatto economico e la fattibilità di estendere lasperimentazione già prevista con la delibera diGiunta regionale “909/2011”, a favore dei malatidi Sla, anche alle persone affette da patologieinvalidanti e a questa assimilabili”. È quantochiedono, attraverso una mozione da discutere inAula, i consiglieri regionali del Partito Democratico,Fausto Galanello e Renato Locchi che rimarcanocome “la <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, anche in seguitoad una iniziativa legislativa del consigliere regionaleSandra Monacelli (Udc), diretta a promuovereinterventi a sostegno della funzione assistenzialedomiciliare per le persone affette da Sla, hacomunque inteso dare seguito alle legittime richiestedelle persone residenti in <strong>Umbria</strong> affetteda malattie dei motoneuroni ed in particolare daSla, che si trovano nella fase avanzata della malattiae per le loro famiglie, disponendo l'assegnodi sollievo e misure di aiuto, di sostegno familiaree domestico per favorire la permanenza adomicilio”. Galanello e Locchi spiegano quindiche “la situazione correlata alle altre patologiecon decorso affine alla Sla è fenomeno noto in<strong>Umbria</strong> e registra una incidenza tale da essere inparte presa in considerazione nel Piano sanitarioregionale 2009-2011, dove risulta che vi è tuttauna serie di patologie neurologiche che richiedonol’intervento di alta specializzazione come perl'ictus, la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson,le polineuropatie, le neoplasie, le infezioni delsistema nervoso centrale, le malattie degenerativecome sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e lemiopatie, ecc. Dal Piano sanitario regionale –evidenziano i consiglieri regionali - risulta infattiche l’ictus cerebrale, la principale causa di invaliditànel mondo occidentale, è la più frequentepatologia trattata in riabilitazione neurologica edin <strong>Umbria</strong> addirittura sono prevedibili circa 2.200nuovi casi all’anno. Il 25-50 per cento di essipresenteranno una disabilità permanente chenecessita di riabilitazione. Per questa patologia,nell’area del perugino, è prevedibile un’incidenzadi oltre 300 casi/anno che necessitano di riabilitazioneintensiva che potrà essere svolta in regimedi ricovero anche nelle strutture della provincia.La sclerosi multipla (SM) – scrivono ancoraGalanello e Locchi nella loro mozione - ha unaprevalenza in <strong>Umbria</strong> di circa 600 casi, probabilmentesottostimata nelle persone con disabilitàminimale o assente, mentre è universalmentericonosciuto che questa tipologia di disabilitànecessita di un costante monitoraggio, di un interventoriabilitativo e tutta la rete riabilitativadeve contribuire a tale supporto, al pari dellaSla. Il Piano sanitario regionale – sottolineano -ha previsto una serie di azioni nell'ambito strettamentesanitario e riabilitativo dirette a sostenerei percorsi di continuità assistenziale nellestrutture di alta specializzazione a valenza regionaleed extraregionale, ad aumentare i postiletto di riabilitazione intensiva sia in degenzacontinuativa che in ospedale diurno, implementarelinee guida dei percorsi riabilitativi delle personecon sclerosi multipla, e individuare i criteridi appropriatezza di intervento per le malattiedegenerative”. Galanello e Locchi ricordanocome “dai dati forniti in Terza Commissione consiliare,nel marzo 2011 dall'Associazione italianasclerosi laterale amiotrofica (Aisla) risulta che in<strong>Umbria</strong> le persone con diagnosi di Sla siano adoggi 80 e che le persone ricoverate almeno unavolta negli ospedali umbri con diagnosi di malattiadel motoneurone dal 2005 al 2009, sono state271, di cui 209 con diagnosi di SLA. Considerandopoi, solo i primi ricoveri nell'anno 2009, inuovi casi ammontano a 63 per il totale delgruppo di diagnosi e 47 per la sola diagnosi diSla”. In sostanza, per Galanello e Locchi, “al centrodei risultati del lavoro del sistema sanitarionon devono esserci né gli apparati, né le patologie,bensì la persona con le proprie sensibilità enecessità. Ed è proprio alla persona che va garantitoil diritto alla salute costituzionalmentericonosciuto anche ai malati di altre patologieinvalidanti assimilabili alla Sla”.“MATURI I TEMPI PER AFFRONTARE IN MA-NIERA ORGANICA IL RIPRISTINO DELL'AS-SEGNO DI CURA PER I NON AUTOSUFFI-CIENTI” - NOTA DI MONACELLI (UDC)Perugia, 7 maggio 2012 - “Credo che siano maturii tempi per affrontare in maniera organica latematica del ripristino nella nostra regione dell'assegnodi cura per persone non autosufficienti”.Lo scrive, in una nota, il capogruppo regionaledell'Udc, Sandra Monacelli, a seguito dell'iniziativaassunta dai consiglieri Pd Locchi e Galanello”(http://goo.gl/bjwx8) che hanno presentatouna mozione mirata ad estendere la sperimentazionedi interventi di assistenza indirettaper persone affette da Sla ad altre patologie condecorso affine. Per Monacelli “esistono esperienzeattuate in altre regioni italiane che prevedonointerventi economici e misure domiciliari erogatiai malati e alle loro famiglie che tendono ad alleggerireil carico delle gravi patologie sopportatedai diretti interessati e dai loro congiunti. E' unabattaglia di civiltà riconoscere ai malati e il dirittoa poter scegliere il tipo di assistenza che ritengonopiù adatto. Occorre integrare la cura specialisticacon una umanizzazione dell'assistenza versopersone già fortemente gravate dalla vita”.Secondo il capugruppo Udc “riconoscere alle personenon autosufficienti la possibilità di viverenella propria casa assistite dai propri cari anzichéPAG 60

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