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Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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sanità<strong>Umbria</strong>. Contemporaneamente è partita una revisioneper ridurre le pensioni d'invalidità e leprestazioni a chi già vive condizioni di forte disagio.In <strong>Umbria</strong> è aperta una revisione su nuoviaspetti della sanità regionale che mette in discussioneAsl, vecchi siti ospedalieri, assetti territorialie le funzioni ad essi assegnate”. Secondol'esponente del gruppo Comunista umbro se siaffronta la riorganizzazione delle Asl, non si affrontala “burocrazia sanitaria, ma si parla difunzioni legate al territorio, ai cittadini che civivono, alla domanda di salute. Le Asl sono statepensate, disegnate come parte dell'articolazionedemocratica <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>. Quell'impianto ha consentitoanche una crescita qualificata dell'offertasanitaria e la territorialità di servizi importanti.Ora si risponde con una logica non condivisibileche semplicemente riduce il numero delle Asl,senza tenere conto del policentrismo regionale.Bisogna proporre un impianto altrettanto qualificatoe rigoroso, altrimenti sono evidenti i rischidi un abbassamento generale dei livelli di salutee aspettativa della nostra gente”. Goracci sidice convinto che non si possa avviare un processodi riforma su temi così sensibili “senza unprofondo processo democratico che investa associazioni,forze sociali, territori e cittadini. Da partemia – sottolinea - ritengo che bisogna partiredalla rimessa in discussione delle aziende ospedalieree dei rapporti con l'Università. In unadrastica riduzione delle risorse non può essercichi mantiene inalterate le proprie. Il rapporto conl'Università – spiega - ha dato in passato prestigioall'offerta sanitaria in <strong>Umbria</strong>. Oggi è un moltiplicatoredi inefficienza e, a volte, spinge inbasso la qualità”. “A ben guardare – aggiungeGoracci -, altri ospedali considerati periferici offronouna più alta specializzazione, ben oltre iconfini regionali. Infine è evidente che se si parladi due Asl, queste non possono che essere provinciali.Altre ipotesi sono non solo astruse, marompono equilibri consolidati, dando il via a giustificaticampanilismi. Meglio una sola Asl – concludeil consigliere regionale - e un forte rafforzamentodei distretti territoriali in termini di risorse,personale, più ampie professionalità emezzi, così da coprire una riconversione di vecchisiti e di centri di intervento programmatico epotenziare l'aiuto alle famiglie che sono lasciatedrammaticamente sole ad affrontare malattie egravidisabilità”.SERVIZI SANITARI: “A GUALDO TADINOPRELIEVI SOSPESI SENZA PREAVVISO PERLA FESTIVITÀ DEL SANTO PATRONO DIGUBBIO” - MONACELLI (UDC) INTERROGALA GIUNTA E CHIEDE REGOLE CERTE PER ILFUTURO, IN TUTTI I COMUNIPerugia 16 maggio 2012 – Questa mattina, mercoledì16 maggio, senza alcun preavviso, nelCentro Salute di Gualdo Tadino non sono statieffettuati prelievi, per una chiusura straordinariadel laboratorio analisi dell'ospedale Gubbio-Gualdo Tadino, decisa in occasione della festivitàdel Santo patrono di Gubbio. A denunciarne ilconseguente disservizio per i cittadini utenti, èSandra Monacelli, capogruppo Udc a PalazzoCesaroni che sull'episodio ha presentato un'interrogazionealla Giunta regionale, per sapere,“come si intende evitare il ripetersi di simili inconvenientiin tutti comuni che fanno riferimentoad un ospedale unico intercomunale”. Monacellifa poi presente che “sono stati segnalati dai cittadiniulteriori disservizi presso il Centro Salutedi Gualdo Tadino, anche nella giornata di ieri 15maggio che non risulta essere festa patronale, equesto ha creato altri problemi proprio per il fattoche non è stato dato alcun opportuno preavvisoalla popolazione. In altri Distretti, osserva ilcapogruppo Udc chiedendo di evitare il ripetersiin futuro di altri disguidi, “in occasione delle festivitàpatronali, le chiusure dei centri salute edei servizi erogati al loro interno vengono effettuateesclusivamente nel giorno in cui si celebrala festa del patrono del comune ove il Centrostesso è ubicato”.“BENE LA SCELTA DELLA GIUNTA DI AV-VIARE UN PIANO DI RAZIONALIZZAZIONEINCISIVA DELLA SPESA PRIMA DI AFFRON-TARE IL TEMA DELL’ASSETTO ISTITUZIO-NALE” - NOTA DI NEVI (CAPOGRUPPO PDL)Perugia, 17 maggio 2012 - “Condividiamo lascelta della Giunta regionale di avviare immediatamenteun piano di razionalizzazione incisivadella spesa sanitaria prima di affrontare il temadell’assetto istituzionale”. Così il capogrupporegionale del PdL Raffaele Nevi per il quale “laeliminazione di doppioni, creati spesso ad hocdalla sinistra, per moltiplicare i posti da primarioe ricevere in cambio un dividendo politico, è lavera sfida che abbiamo davanti. È la sfida dellaqualità del nostro sistema ed è una scelta obbligataanche dai tagli che si stanno per abbatteresu un settore che ha grandi necessità, ma anchegrandi sprechi e siamo contenti che anche lasinistra abbia abbandonato l’idea della intangibilitàdella spesa sanitaria che professava ai tempidel Governo Berlusconi”. “Noi -assicura Nevi -,come al solito, affronteremo il tema in <strong>Consiglio</strong>regionale con grande responsabilità e voteremoanche a favore quando condivideremo le scelte,ma saremo molto vigili affinché si facciano cosebuone e giuste e i sacrifici siano per tutti e nonsolo per quelli che non sono agganciati al carrogiusto, senza campanilismi sciocchi che purtroppoalbergano in tutti i Comuni dell’<strong>Umbria</strong>. Rimanein noi il rammarico – conclude il capogruppodel PdL - che se avessimo iniziato questo lavoro5 anni fa, come dicevamo noi, a quest’ora ilcompito sarebbe stato molto meno traumatico,comunque meglio tardi che mai”.RIFORMA SANITARIA: “BENE PARTIRE DAL-LA RAZIONALIZZAZIONE DEI SERVIZI,PIUTTOSTO CHE DALLA DISCUSSIONE SUNUMERI E SEDI” - NOTA DI SANDRA MONA-CELLI, CAPOGRUPPO UDCPAG 65

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