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Europa dell’est: il risveglio
di un gigante addormentato
Fino a qualche anno fa, “Europa dell’est” faceva venire in mente al
massimo la Croazia, la Repubblica ceca, l’Ungheria o la Polonia. Solo
dall’ingresso nell’UE del 2004, il „nuovo est” si fa sempre più strada nei
pensieri di molti investitori e aziende. Soprattutto stati come la Slovacchia,
l’Ucraina, la Russia e il Kazakistan sono il centro d’interesse di molti
magnati della finanza, nonostante non siano sempre paesi membri dell’UE.
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inf o
Sempre più spesso società e investitori
del lato ovest dell’Europa
si trovano su terreno orientale per
sviluppare progetti comuni e penetrare
nei singoli paesi. Architetti,
colossi dell’edilizia, consulenti
aziendali, urbanisti, costruttori di
alberghi, progettisti di resort sciistici
o costruttori di funivie provenienti
da Italia, Austria o Germania,
in sostanza il know-how
occidentale, è sempre più richiesto
nei paesi dell’Europa dell’est.
Il denaro spesso assume un ruolo
secondario. La maggior parte dei
paesi dell’Europa dell’est dispone
di enormi risorse di materie prime
gestite dallo Stato o da oligarchie
e il cui sfruttamento produce una
grande ricchezza. Ricchezza che
consente investimenti nell’ordine
dei miliardi e che va a vantaggio
della modernizzazione o adeguamento
agli standard dell’Europa
occidentale. Un mezzo continente
si trova in una fase di forte iniziativa
e consente alle aziende occidentali
di parteciparvi. Un esempio tipico
è dato dal Kazakistan.
Kazakistan
Sappiamo tutti che è nell’est ma
quasi nessuno sa quanto sia esteso
e ancora meno sa delle sue enormi
risorse di materie prime! Il Kazakistan,
con un’area di 2,7 milioni di
km2 , abbraccia un territorio pari a
Germania, Austria, Italia, Francia,
Spagna, Inghilterra, Polonia, Svizzera,
Paesi Bassi, Belgio, Repubblica
ceca, Portogallo, Irlanda, Slovenia,
Croazia e Bosnia-Erzegovina
messi insieme. La capitale Astana,
ultimamente nuovo sponsor di una
squadra ciclistica tedesca, costituisce
l’inizio di una vasta strategia di
sviluppo che comprende strade,
alberghi, strutture per il tempo libero
così come centri commerciali
che vendono marchi internazionali
e soprattutto moda occidentale. I
finora primitivi mezzi di trasporto