Che il S. Padre vedendo dal suo alto trono, dalla sua alta specola ibisogni <strong>del</strong>l’umanità, possa contare sulle preghiere, sulle adorazioniche in questa chiesa si faranno. Inchiu<strong>di</strong>amo fin d’ora tutte leintenzioni <strong>del</strong> Papa: sono le intenzioni <strong>del</strong> Vicario <strong>di</strong> Gesù Cristostesso. Inten<strong>di</strong>amo ancora raccogliere nel nostro cuore le intenzionidei Cooperatori, i quali davvero hanno cooperato con la FamigliaPaolina. In questi ultimi tempi hanno cooperato specialmente conle offerte per l’erezione <strong>del</strong> tempio» 104 .Sempre durante la celebrazione <strong>del</strong>la De<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong> <strong>Santuario</strong>,don Alberione ebbe a <strong>di</strong>re:«In questa chiesa (santuario Regina Apostolorum) non verràmeno la preghiera: perciò, o Madre e Regina, non verranno menole tue grazie sul Papa, sul sacerdozio, sulla vita religiosa, sopra leCase <strong>del</strong>la Famiglia Paolina» 105 .La preghiera eucaristica nel <strong>Santuario</strong> fu <strong>cura</strong>ta con tale intensità ezelo, che meraviglia ancora oggi. Ecco una notizia al riguardo:«ROMA – Nella Cripta Regina Apostolorum si sono stabiliti, inquest’anno de<strong>di</strong>cato al Divin Maestro, i seguenti turni <strong>di</strong> Adorazione:9-10: Pie Discepole10-10,45: Discepolini10,45-11,45: Figlie <strong>di</strong> San Paolo11,45-12,45: Discepoli professi-Immacolatini12,45-14,30: Pie Discepole14,30-15,10: Maggiorini15,10-16,50: Figlie <strong>di</strong> San Paolo16,50-17,50: Chierici18,15-19,15: Figlie <strong>di</strong> San Paolo19,15-20: Discepolini20-4: Pie Discepole4-9: Messe» 106 .––––––––––––104Particolarità <strong>del</strong>la nostra chiesa (30 novembre 1954), nel vol.“Pre<strong>di</strong>che <strong>del</strong> Primo Maestro”. E<strong>di</strong>zioni Paoline. Roma 1957, p. 122-123(RSP, p. 534-535).105 De<strong>di</strong>cazione..., “San Paolo”, Novembre-Dicembre 1954, p. 5 (CISP599.106 Notizie, “San Paolo”, Febbraio 1955, p. 8.148
Il primo Rettore <strong>del</strong> <strong>Santuario</strong> Regina Apostolorum, Don EugenioFornasari (1955-1958), dando il resoconto <strong>del</strong>le funzioni celebrate duranteil mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre 1955 (a conclusione <strong>del</strong>l’Anno de<strong>di</strong>cato aGesù Maestro), ci rivela la forte vitalità e creatività <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong><strong>Santuario</strong>, soprattutto per quanto riguarda l’adorazione eucaristica perennee l’Ora <strong>di</strong> luce in atto:«Ora <strong>di</strong> luce – Nel <strong>Santuario</strong>, durante la santa adorazione, ardononumerosi ceri all’altare <strong>di</strong> Maria. Diversi cooperatori ci hannochiesto <strong>di</strong> poter essere spiritualmente presenti, offrendo un’ora <strong>di</strong>luce davanti al Tabernacolo.L’offerta per un’ora <strong>di</strong> luce è <strong>di</strong> L. 500. L’offerta <strong>di</strong> un cero è <strong>di</strong>L. 100.Una novena <strong>di</strong> luce (un’ora al giorno per l’intera novena) L.4.500.Una novena <strong>di</strong> ceri L. 900» 107 .«Adorazione perenne – Il Superiore Generale, <strong>di</strong> ritorno da lungaperegrinazione attraverso le nazioni in visita alle case paoline,ha <strong>di</strong>sposto che nel <strong>Santuario</strong> si iniziasse con l’anno nuovo (1956)la laus perennis, l’adorazione perpetua.Non è perciò un tempio freddo e scialbo il nostro <strong>Santuario</strong>, maè la casa <strong>del</strong>la visitazione perpetua, il tabernacolo vivo ove pulsa lapresenza eucaristica, ove le anime si rinnovano e s’arricchiscono.L’adorazione è una grazia inestimabile. Numerosi devoti prenotanola loro ora, <strong>di</strong>venuti lampade viventi per la famiglia eucaristica.Agli uomini è riservata l’adorazione notturna.L’intenzione particolare per cui è stata istituita l’adorazione è <strong>di</strong>ottenere dal Cuore eucaristico, auspice la Celeste Regina, vocazionireligiose ed ecclesiastiche alla Chiesa <strong>di</strong> Dio. I Cooperatori e lezelatrici potranno inviarci le loro particolari intenzioni, che ben <strong>di</strong>cuore raccomanderemo» 108 .«Dal 1954 ad oggi (1959), il <strong>Santuario</strong> è <strong>di</strong>ventato un focolaio <strong>di</strong>preghiere. Giorno e notte il SS.mo Sacramento è esposto e continuamentesi susseguono i giovani, i Chierici, i Discepoli, i Sacerdoti,le Suore, in un’unica e costante domanda: “Gesù, a mezzo <strong>di</strong> Maria,––––––––––––107 Vita nel <strong>Santuario</strong>. Consacrazione degli operai romani alla Regina,CP, Anno XXVIII (1956), n. 1-2, p. 15.108 Ivi, p. 17-18.149
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