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Storia del Santuario BASILICA REGINA DEGLI APOSTOLI a cura di ...

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Davanti alle <strong>di</strong>fficoltà <strong>del</strong> momento storico, una grande fede e laferma volontà <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare l’impegno preso con Maria SS.ma guidavale decisioni <strong>di</strong> Don Alberione e dei suoi più stretti collaboratori.«Ed è naturale che le <strong>di</strong>fficoltà fossero affrontate personalmentedal Fondatore non solo per il significato squisitamente religiosoche egli dava a quella costruzione, ma anche perché aveva in manola borsa cronicamente vuota e doveva pensare personalmente a tacitarei costruttori che bussavano a quattrini» 67 .Fede nella ProvvidenzaConosciamo la risposta <strong>di</strong> don Alberione a chi riteneva una pazziala costruzione <strong>del</strong> <strong>Santuario</strong>. Egli, pur con fede ferma e totale fiducianella <strong>di</strong>vina Provvidenza, si rendeva conto <strong>del</strong> rischio che correva,<strong>del</strong>lo “scandalo” che suscitava tra i suoi e attorno a sé, promovendo lacostruzione <strong>di</strong> un tempio così gran<strong>di</strong>oso, poggiato su 900 colonne <strong>di</strong>cemento conficcate nel sottosuolo per fungere da palafitte alla piattaforma<strong>di</strong> base <strong>del</strong>l’intera struttura. Qualcuno infatti lo giu<strong>di</strong>cò un“incosciente” e “malato <strong>di</strong> trionfalismo”.Egli, <strong>di</strong> fronte alle perplessità che gli venivano presentate, mentresi preoccupava <strong>di</strong> informarsi sull’andamento dei lavori, non perdevaoccasione per rassi<strong>cura</strong>re tutti che quanto si stava facendo in onore <strong>di</strong>Maria Madre, Maestra e Regina degli Apostoli, era la cosa migliore epiù doverosa che si dovesse e potesse fare.Alle Figlie <strong>di</strong> San Paolo scriveva:«Si <strong>di</strong>ce: Si spende assai per la Chiesa “Regina Apostolorum”.Si risponde: ma questo è uno scavare un pozzo, che deve <strong>di</strong>ssetaretutti e innaffiare tutto!Non è per<strong>di</strong>ta, né significa impegnare denaro improduttivo, senzainteresse: dalla chiesa avremo i più gran<strong>di</strong> interessi.Avrete sempre i poveri da beneficare, le vocazioni da provvedere,la salute da <strong>cura</strong>re, bocche da sfamare... Ma questa è l’ora <strong>del</strong>laMadre; occasione <strong>di</strong> grande merito. Un inganno d’amore: mettiamoun po’ <strong>di</strong> denaro ad una lotteria, ove sempre e da tutti si guadagna;il salvadanaio <strong>del</strong>la Madonna. Piccoli, facevamo qualche piccolo––––––––––––67 L. ROLFO, Don Alberione..., o.c., p. 337.85

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