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Storia del Santuario BASILICA REGINA DEGLI APOSTOLI a cura di ...

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Il primo progetto <strong>del</strong> <strong>Santuario</strong> (1933)Intanto, Don Alberione manteneva vivo nel proprio cuore il propositoiniziale, riguardante la costruzione <strong>del</strong>le tre gran<strong>di</strong> chiese: al DivinMaestro, a San Paolo e alla Regina degli Apostoli. Le prime due eranogià state erette in Alba; ora bisognava pensare a quella per la Reginadegli Apostoli.68«Egli maturava il proposito <strong>di</strong> innalzare una grande chiesa de<strong>di</strong>cataalla Regina degli Apostoli al centro <strong>del</strong> terreno, a uguale <strong>di</strong>stanzadalle case dei paolini e <strong>del</strong>le Figlie <strong>di</strong> San Paolo, una chiesain cui, almeno per le funzioni più solenni, si potessero riunire comodamentesacerdoti, ragazzi, Figlie <strong>di</strong> San Paolo e Pie Discepole.La <strong>di</strong>rezione artistica sarebbe stata affidata all’ing. BartolomeoGallo <strong>di</strong> Torino, che era stato incaricato <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>arne il progetto findal 1933. Egli prese la cosa molto a cuore: andò a Roma nove volteper esaminare il terreno scelto per la costruzione e per <strong>di</strong>scutere isingoli bozzetti con Don Alberione, con gli impresari e con l’ing.Forneris, al quale sarebbe stata affidata la <strong>di</strong>rezione tecnica dei lavori.Così, egli preparò cinquantatré <strong>di</strong>segni originali, che furonoesaminati da un’apposita commissione e furono definiti, nel loroinsieme, “un gioiello <strong>di</strong> arte sacra”. Tuttavia, il tempo passava e<strong>del</strong>la costruzione non si vedevano preparativi» 24 .Passarono altri anni e finalmente, alla fine <strong>del</strong> 1938, Don Alberionedà il via per l’attuazione <strong>del</strong> progetto.Con un preventivo <strong>di</strong> massima 25 e con i primi stu<strong>di</strong> <strong>del</strong>l’ing. Gallo,al quale si deve il tempio a San Paolo in Alba, sembra che stiano perprendere il via i lavori per la costruzione.Nel numero <strong>del</strong> <strong>di</strong>cembre 1938, il perio<strong>di</strong>co paolino pubblicava laconsueta lettera ai Cooperatori. In essa Don Alberione, dopo averliringraziati per l’aiuto e per l’appoggio dato, li invita ad essere lietiperché la loro ricompensa sarà grande in Para<strong>di</strong>so e fa nuovamenteappello alla loro generosità e solidarietà:––––––––––––24 LUIGI ROLFO, Don Alberione, o.c., p. 307.25 Interessante il particolare, in or<strong>di</strong>ne alla spesa, in<strong>di</strong>cato da Don Alberioneai Cooperatori: “La costruzione verrà a costare lire 200 al mc”, U-CAS, Anno XX (1938), 12 Dicembre, p. 267.

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