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Il trattamento del dito a martello da avulsione osteotendinea alla ...

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A. Leti Acciaro, et al.tuale <strong>del</strong>la superficie articolare coinvoltanella frattura, il grado di rotazione e scomposizione<strong>del</strong> frammento e l’eventuale tendenza<strong>alla</strong> sublussazione volare <strong>del</strong>la IFD.Tutti i pazienti trattati presentavano uncoinvolgimento di più di un terzo <strong>del</strong>lasuperficie articolare <strong>del</strong>la falange distale ele fratture sono state classificate sulla basedei criteri descritti <strong>da</strong> Wehbe e Schneider 7 ,riportati nella Tabella II. Quattro pazientifurono classificati IB, uno IA ed un altroIIB. L’intervallo <strong>da</strong>l trauma al <strong>trattamento</strong> èstato in media di 5 giorni <strong>da</strong> un minimo di 2giorni ad un massimo di 9 giorni.TECNICA CHIRURGICAIn anestesia locoregionale di plesso brachiale(4 casi) o anche in anestesia localedigitale (2 casi) l’operatore porta la falangedistale in massima flessione. Sotto controllofluoroscopico si fa entrare un filo di K di 1 mm di diametroo di 1,2 mm immediatamente al di sopra <strong>del</strong> frammentoinfiggendolo, con una angolazione di circa 30°, almargine dorsale, lungo la linea mediana, <strong>del</strong>la superficiearticolare <strong>del</strong>la testa <strong>del</strong>la falange intermedia (Fig. 1a). <strong>Il</strong>principio <strong>alla</strong> base di questa manovra, e più globalmente<strong>del</strong>la scelta <strong>del</strong>la tecnica, sta nella continuità <strong>del</strong> periostioche permette al frammento avulso di venire trazionatoTab. II. Classificazione secondo Wehbe e Schneider.Tipo I No I A Frammento articolare inferiore ad un terzoSublussazione<strong>del</strong>la superficie articolareI B Frammento articolare <strong>da</strong> un terzo a due terzi<strong>del</strong>la superficie articolareI C Frammento articolare superiore ai due terzi<strong>del</strong>la superficie articolareTipo II Sublussazione I A Frammento articolare inferiore ad un terzo<strong>del</strong>la IFD<strong>del</strong>la superficie articolareI B Frammento articolare <strong>da</strong> un terzo a due terzi<strong>del</strong>la superficie articolareI C Frammento articolare superiore ai due terzi<strong>del</strong>la superficie articolareTipo III Coinvolgimento I A Frammento articolare inferiore ad un terzo<strong>del</strong>la fisi <strong>del</strong>la<strong>del</strong>la superficie articolarefalange distale I B Frammento articolare <strong>da</strong> un terzo a due terzi<strong>del</strong>la superficie articolareI C Frammento articolare superiore ai due terzi<strong>del</strong>la superficie articolarecon la flessione <strong>del</strong>la falange. Dopo l’infissione <strong>del</strong> filo diK dorsale, si riporta la IFD in iperestensione per ottenerecosì la riduzione <strong>del</strong> frammento grazie all’impattamento<strong>del</strong>lo stesso con il filo che costituisce una sorta di tettoche esercita una contropressione (Fig. 1b). Ottenuta lariduzione si stabilizza la IFD in estensione a 0° con unaaltro filo di K <strong>del</strong>l’1 che trapassi l’articolazione (Fig. 1c).In caso di sublussazione volare <strong>del</strong>la falange distale puòessere necessario dover contemporaneamente estendere eBACFig. 1A-C. Particolari <strong>del</strong>le fasi di riduzione e sintesi <strong>del</strong>la tecnica chirurgica.17

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