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analogia, ontologia formale e problema dei fondamenti - STOQ

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- 24 -3. VERSO UN’ONTOLOGIA FORMALE DELLA METAFISICATOMMASIANA3.1 L’<strong>ontologia</strong> <strong>formale</strong> del “realismo concettuale”Forniremo in questa sottosezione una breve sintesi dell’<strong>ontologia</strong> <strong>formale</strong> del realismoconcettuale di Nino B. Cocchiarella in alcuni punti salienti, particolarmente significativiper i nostri scopi di fornire una spiegazione in un’<strong>ontologia</strong> <strong>formale</strong> adeguata delladuplice nozione di contenuto semantico, naturale e concettuale, nei termini della teoriadi una duplice significazione del medesimo nome predicativo e delle molteplici relazioniche intercorrono fra essi nell’ordine naturale e concettuale.3.1.1 La relazione con l’<strong>ontologia</strong> fregeanaMalgrado il realismo concettuale sia una teoria ontologica ben distinta dal realismologico (logicismo) di G. Frege, pur tuttavia essa ha la sua ispirazione fondamentale inuna particolare nozione della teoria fregeana sui <strong>fondamenti</strong> della logica e della matematicache appartiene all’ultimo periodo della produzione del grande logico e matematicotedesco.Abbiamo già detto nella Sezione 1 come le differenti ontologie, esplicitamente oimpicitamente sottese alle diverse teorie <strong>dei</strong> <strong>fondamenti</strong> della logica, possono essere caratterizzateformalmente come diverse teorie della predicazione. Nelle Grudgestze diFrege la teoria della predicazione si basa sulla distinzione fra entità saturate o complete— qualcosa di formalmente analogo in logica alle sostanze prime di Aristotele — e entitànon saturate o incomplete — qualcosa di formalmente analogo alle sostanze secondedi Aristotele. La differenza fondamentale è che mentre le sostanze prime aristotelichesono esclusivamente oggetti fisici individuali, le entità saturate fregeane sono anche oggettiastratti come le proposizioni e i famosi “corsi di valori” (value ranges: i domini ecodomini di funzioni in quanto definiti su appropriati supporti) della teoria fregeana dellefunzioni. Più semplicemente: il concetto di saturazione viene dalla fisico–chimica.Con soluzioni sature s’intendono in chimica quelle soluzioni, effetto di una reazionechimica, in cui tutti i posti “liberi” del reticolo atomico del reagente sono occupati daatomi del reattore, così che la reazione termina e la soluzione diviene stabile. Esteso allalogica, con il concetto di “non-saturazione” applicato alle funzioni si vuole intendereuna funzione per cui non sia stato deciso “il corso <strong>dei</strong> valori” che i(l) suo(i) argomento(i)può validamente assumere (p.es., il campo numerico e/o lo spazio o varietà su cuisono (è) definiti(o) i(l) suo(i) argomenti(o)).Nell’approccio di Frege, le entità non saturate sono funzioni di diversi tipi o livelliontologici, a seconda <strong>dei</strong> loro argomenti e <strong>dei</strong> loro valori. Per esempio, concetti (Begrif-

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