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Nuova vita per Cima Larici Nuova vita per Cima Larici

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ROANASabato 5 febbraio 20118l’AltopianoIscrizioni scolastiche: i genitoririvendicano piena libertà di scelta“Vogliamo essere noi a poter decidere <strong>per</strong> la <strong>vita</strong> futura dei nostri figli”10E se la scuolafosse a Canove?Pagina a curadi Silvana BortoliNon c’è pace <strong>per</strong> le scuolealtopianesi: sono ora le mediedi Cesuna ad essere messe,nuovamente, in discussione.In tempi di preiscrizioni,c’è mobilitazione alle elementaridi Canove, che ospitanobambini di Treschè Conca,Cesuna, Canove eCamporovere, dove un gruppodi genitori rivendica il dirittodi scegliere quale scuolafar frequentare ai figli. ACesuna (“naturale” sede diproseguimento degli studi <strong>per</strong>i roanesi residenti nei paesiIl sindaco di Roana Valentino Frigo, informatodai genitori dei loro timori di nonpoter scegliere la scuola da far frequentareai figli, ha disposto un questionario distribuitoalle famiglie dei bambini delle quinteelementari di Canove, organizzando poiun incontro con le parti interessate <strong>per</strong> renderenoti i risultati e discuterne. Dopo averriferito che i genitori di solo 4 dei 27 bambiniavevano espresso l’intenzione di iscriverei figli a Cesuna, il sindaco, purauspicando che la scuola media possa rimanereattiva, ha ripetuto quello che avevagià avuto modo di affermare quando siera presentata la diatriba lo scorso anno,ovvero che, a parer suo, si debba prima ditutto rispettare il volere dei genitori, senzaobblighi di iscrizione. Ha dichiarato inoltreche, secondo il proprio <strong>per</strong>sonale modo di pensare, la soluzionedi una scuola unica ad Asiago potrebbe essere la più valida <strong>per</strong>gli studenti stessi. (Salvo poi, in altre occasioni, ribadire un’ ideagià espressa anche al nostro giornale mesi orsono: la costruzionedi un nuovo edificio scolastico proprio a Canove, dove farconvenire tutti gli studenti del Comune, garantendo loro una sceltaformativa più completa). Prima che prendesse il via il dibattito,il vice sindaco Carlo Stefani ha espresso profonda amarezza<strong>per</strong> l’abbandono registrato negli ultimi anni dalle medie di Cesuna,chiedendo che i presenti esprimessero sinceramente i motivi<strong>per</strong> cui preferiscono l’iscrizione ad Asiago. Dal canto suo il dirigentescolastico Piergiorgio Valente ha riferito di non ritenereche la scelta possa essere dettata da motivi didattici, visto chenessuno è mai andato a lamentarsi, e che nelle scuole diMezzaselva e Gallio, che con Cesuna hanno in comune quasitutti gli insegnanti, problemi di questo tipo non si sono mai presentati.“Senza trascurare poi il fatto che, dati alla mano – hacontinuato Valente - le medie dei ragazzi di Cesuna, nelle materiedegli insegnanti comuni alle altre due sedi, risultano esseresu<strong>per</strong>iori. Il sondaggio è stato fatto a mia insaputa e senza chefossero fornite le dovute informazioni utili a ponderare la scelta,come succede ogni anno prima della consegna del modulo diiscrizione, con apposite riunioni programmate dalla scuola. Finchéc’erano i numeri <strong>per</strong> formare ugualmente la classe a Cesunaè stato possibile accontentare anche chi voleva venire ad Asiago,ma ora, come succede anche altrove, si rende necessario impedirelo svuotamento di alcune scuole a favore di altre. Ne èesempio anche Vicenza, dove è stato istituito un centro unico diprenotazione <strong>per</strong> le scuole dalle materne alle medie, con regolecomuni basate su precise graduatorie a cui si accede tramiteSu questo argomento pubblichiamo anche unalettera nello spazio di pag. 24 riservato ai lettori,rinviando inoltre al prossimo numero del giornale altreconsiderazioni che al riguardo sono giunte in redazionesopracitati) in molti preferirebberoAsiago, dove “di diritto”verrebbero accettatisolo i bambini diCamporovere, frazione piùvicina al capoluogoaltopianese. Lo scorso anno,in una situazione analoga,alla fine la maggioranza delleiscrizioni <strong>per</strong> Asiago nonvenne accettata, <strong>per</strong>ché,mancando i numeri, si sarebbeimpedito la formazione diuna prima a Cesuna, con leconseguenze che ne sarebberoderivate <strong>per</strong> il futurodell’istituto stesso. “Non vogliamoche si chiuda la scuoladi Cesuna - dicono i genitori- ma vogliamo essere liberidi scegliere dove mandarei nostri figli, e memoridi come lo scorso anno questalibertà sia stata negata, cisiamo mossi in anticipo organizzandoalcune riunioni fragenitori delle quinte elementaridi Canove <strong>per</strong> comprenderequali fossero le varievolontà e riferirle poi ai sindacidi Roana e di Asiago.Nessuna macchinazione otentativo di pilotare le scelte,solo il voler capire le reali intenzionie muoverci poi diconseguenza <strong>per</strong> vedere rispettatoquello che consideriamoun diritto primario, la“Personalmente ritengo cheun cittadino italiano, che risiedein Italia e paga regolarmentele tasse, debba poterdecidere liberamentedove mandare suo figlio ascuola. E’ quanto ho detto aigenitori delle frazioni diRoana che chiedono di iscriverei loro figli alle medie diAsiago, quando hanno chiestodi incontrarmi <strong>per</strong> espormile loro ragioni, prendendomipoi l’impegno di verificarese effettivamente cifosse posto, come pensavo.Le stesse cose le ho ripetuteal preside Valente e alla pro-libertà di scelta”. “Perchévogliamo mandare i ragazziad Asiago piuttosto che aCesuna? Perché reputiamoci possa essere uno scambioculturale che in classi conpochi alunni non esiste, <strong>per</strong>chéc’è possibilità di sceglierel’offerta formativa (temponormale o prolungato conrelativo insegnamento di linguestraniere), <strong>per</strong>ché gli studentidi Asiago possono goderedi attività extra che aCesuna non si fanno, e <strong>per</strong>chévogliamo essere noi genitoria poter fare le scelteche riteniamo importanti <strong>per</strong>la <strong>vita</strong> futura dei nostri figli.”Il sindaco Frigo “Bisogna rispettare la volontà dei genitori”Il dirigente scolastico Valente “Va impedito lo svuotamento di alcunescuole a favore di altre” - E fra i genitori i toni si infiammanopunteggio che varia da più fattori, primosu tutti la residenza o meno nel territoriodi <strong>per</strong>tinenza della scuola. E comunquead Asiago non sarebbe possibile accoglieretutti, <strong>per</strong> mancanza di posti. Parlando nonda dirigente scolastico ma come cittadinodel comune di Roana, credo che <strong>per</strong> lasopravvivenza e il decoro di tutte le frazionisi possa pensare a Canove comesede della scuola elementare, a Cesuna<strong>per</strong> la scuola media e a Treschè Conca<strong>per</strong> una scuola dell’infanzia anche <strong>per</strong> ibimbi di Cesuna”. Nel terminare il propriointervento,Valente ha voluto esporrequanto vige in materia, tra cui il fatto chenon è possibile creare classi con numerodi alunni su<strong>per</strong>iore alla capienza dell’aula,che a rispondere è il dirigente, che primadi chiudere una scuola è necessario controllare che esista lacapienza presso altre scuole, infine,che devono comunque esserefatte salve le scelte della scuola, che ha anch’essa una suagiunta che delibera le priorità e le modalità <strong>per</strong> accettare leiscrizioni”. Il dibattito che ne è seguito, nonostante l’auspicio delsindaco e del suo vice che potesse trattarsi di una discussionetranquilla e chiarificatrice, è stato caratterizzato da toni accesi edalla mancanza di risposte precise che potessero soddisfare levarie richieste. Su tutto sono emersi asprezze e rancori, senzafare intravvedere possibilità di mediazioni o di soluzioni. Per seguirel’evolversi della situazione è necessario aspettare quantoemergerà una volta chiusi i termini <strong>per</strong> le preiscrizioni, sui datieffettivi di richiesta <strong>per</strong> una o l’altra scuola.“Vogliamo esprimere il nostro dispiacere <strong>per</strong> il clima denigratorioche si è creato nei confronti della scuola media diCesuna, oggetto da qualche anno di critiche che reputiamoscorrette e gratuite”. C’è sconforto nelle parole dialcune mamme di Cesuna nel segnalare quella che consideranoun’ingiustizia non solo nei confronti della scuola,ma anche del paese e dei suoi abitanti. “La scuola – spiegano- offre un’atmosfera tranquilla, sia <strong>per</strong> il luogo, inmezzo al verde, in cui è ubicato l’edificio, che <strong>per</strong> l’affiatamentoche esiste fra i docenti, compresi quelli di sostegno,competenti e sensibili. Le classi con pochi alunni <strong>per</strong>mettonodi seguirli meglio e di godere maggiormente di validestrutture, come l’aula di computer e quella di scienze, dicui la sede è dotata. Parliamo <strong>per</strong> es<strong>per</strong>ienza, visto che inostri figli hanno già concluso o concluderanno quest’annoil ciclo delle medie, non siamo dunque neppure coinvoltidirettamente nella polemica, sorta lo scorso anno e tornatarecentemente d’attualità. Ma ci indignano certe iniziativee coalizioni che, volte a svilire la scuola, siamo convintisiano dettate da vecchi rancori e nuovi “disdegni”, piuttostoche da altri motivi”. Insomma, secondo i nostriinterlocutori, le motivazioni che porterebbero a rifiutareCesuna sarebbero da parte dei residenti di Treschè Concaancora quelle relative alla vecchia storia della chiusura delleloro elementari, e da quelli di Canove una sorta di “snobismo”che farebbe preferire Asiago. Che ci siano dei pregiudiziè convinto anche Osvaldo Berlato, rappresentantedei genitori nel consiglio d’istituto delle scuole medie, cheribadisce il pensiero espresso nella riunione indetta recentementedall’amministrazione comunale di Roana <strong>per</strong> discuteredella questione. “C’è un clima errato nel territorio,sia sotto il profilo didattico che di convivenza. Non servecercare diatribe passate, guardarsi male da un paese all’altro:i campanilismi si trasmettono con i cattivi esempi enon aiutano di certo la crescita delle generazioni future.Bisognerebbe invece cercare di instaurare rapporti d’amiciziafra genitori, e più che in polemiche spendere energie<strong>per</strong> salvare la scuola, <strong>per</strong>ché dobbiamo ricordarci che, unavolta chiusa, non si torna più indietro”.“Cogliamo l’occasione – concludono le mamme – <strong>per</strong> ringraziaregli insegnati e tutto il <strong>per</strong>sonale della nostra scuola,che non è come qualcuno la vuol far apparire. Lo confermanole ammissioni, anche pubbliche, di genitori chevolevano lo scorso anno iscrivere i figli ad Asiago, e che,obbligati invece a frequentare a Cesuna, oggi dicono ditrovarcisi benissimo. E allora <strong>per</strong>ché si ripete questa storia, <strong>per</strong>ché i genitori non vogliono far venire i figli a Cesuna?Secondo noi la risposta sta tutta in un’altra domanda: “E sela scuola fosse a Canove…?”“E’ una cosa vergognosa che possano venire “premiati “ i più furbio i più fortunati che hanno la possibilità di spostare la residenza”fessoressa Rigoni, che <strong>per</strong>òmi hanno detto che il postonon c’è”. E’quanto rispondeil sindaco di Asiago AndreaGios, da noi interpellato sullaquestione. “Nel contempo –continua Gios – ho dato disposizioneall’ufficio tecnicodel Comune di verificarel’effettiva capienza dell’edificioscolastico e le eventualipossibilità di aumentarla <strong>per</strong>il prossimo anno. Una voltachiuse le preiscrizioni, se achiedere di venire ad Asiagosono in pochi, il problema sipotrà risolvere facilmente eaccontentarli, altrimenti bisogneràcapire se lo spaziolo si può trovare o meno. Aparte i limiti fisici, non vedoalcun problema nell’accoglierestudenti di altri comuni,anzi ritengo davvero ingiustonon poter portare il propriofiglio a scuola dove si vuole.E’ una cosa vergognosa poiche possa venire “premiato”chi, <strong>per</strong>ché più furbo o piùfortunato, usa l’escamotagedi portare la residenza adAsiago, come già accaduto”.“Il mio parere da genitore –conclude Gios – è che l’istruzionenon sia importante solosotto il profilo della didattica,ma che debba soprattutto offrirela possibilità di cresceretramite un confronto il piùvario possibile. Per mio figliopiuttosto che una classedi dieci ne preferirei una daventotto”.

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