13.07.2015 Views

Nuova vita per Cima Larici Nuova vita per Cima Larici

Nuova vita per Cima Larici Nuova vita per Cima Larici

Nuova vita per Cima Larici Nuova vita per Cima Larici

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Sabato 5 febbraio 20118l’AltopianoCESUNADUE STERCHELE, DUE MEDAGLIEdi Giorgio Spiller OstareloSugli eventi guerreschi in Altopiano nella prima guerramondiale esiste una vasta letteratura. È giuntal’ora di raccontare anche la storia di alcuni dei no-Ex combattenti di Cesuna 1915 - 18Emilio Sterchele(1896-1924)Il tenente Emilio Sterchelecompare al centro della bellafoto, che contienenovantotto ovali con le immaginidei reduci, giovani e menogiovani, e al centro quelle deideceduti. A lui, tra tutti iCesunesi che avevano partecipatoal conflitto, spetta il postod’onore <strong>per</strong> la medagliad’argento. La foto è del 1928,nel pieno dell’era fascista,un’era che ad Emilio Sterchelenon dispiaceva; fu difatti unentusiasta sostenitore del partitofascista dagli albori deglianni venti, di quegli anni di cuinon arrivò a veder la fine, inquanto morì nel 1924 <strong>per</strong> i postumidel gas aspirato in primalinea.Laureato in lettere classichea Padova, non potè proseguirela carriera militare <strong>per</strong> mo-Tenente milizia territoriale 7° Reggimentoalpini – Medaglia d’Argento - Comandantedi una compagnia, la guidava arditamenteattraverso una zona violentementebattuta dal fuoco nemico ed allatesta del proprio reparto slanciavasi poicon mirabile coraggio <strong>per</strong> ben tre volteall’assalto. Contrattaccato, resisteva valorosamentecoi pochi su<strong>per</strong>stiti, dandoinsu<strong>per</strong>abile esempio di fermezza e tenacia.Ferito, rimaneva sulla posizione adimpartire ordini e ad incitare i dipendenti,finchè l’attacco nemico non fu respinto.Monte Solarolo (Monte Grappa), 24-28 Ottobre 1918Angelo Sterchele (1898-1974)Se Emilio dal padre ereditò la passione <strong>per</strong> gli studi, Angelo ereditò quella <strong>per</strong> l’allevamento del bestiame e la cura deiterreni di famiglia, molto estesi. Anch’egli portò nel corpo le conseguenze del conflitto, colpito dalla malaria, ma se lacavò e si sposò con Jolanda Cobelli, da cui ebbe due figli, Sergio e Lidia. Una caduta accidentale portò Sergio allamorte in giovane età. Trasferitisi a Torino, lasciarono la città sotto i bombardamenti e ritornarono a Cesuna, doveAngelo Sterchele Paciucoe Jolanda CobelliEmilio Sterchele Paciuco eAnna Spiller Nandastri paesani coinvolti nei due conflitti. In “I VicentiniDecorati al Valor Militare”, a cura dell’UNUCI; UnioneNazionale Ufficiali in Congedo d’Italia –Vicenzaabbiamo trovato queste notizie.A Cesuna una famiglia si è particolarmente distintanella guerra del 1915-18, quella degli SterchelePaciuchi; due fratelli, Emilio e Angelo, ottennero rispettivamentela medaglia d’argento e di bronzo. Eranofigli di Dal Maistro Catterina e GioMaria Paciuco,maestro elementare e primo presidente della Coo<strong>per</strong>ativadi Consumo dal 1897, detto Cincinnato <strong>per</strong> il legamecon la terra, a cui volle ritornare dopo gli incarichicivili. La casa paterna era una delle ultime incontrà della chiesa, verso il Panocio, distrutta duranteil conflitto; Emilio costruì un bel villino dopocontrada Mitze e Angelo la casetta rossa sotto villaErcego, ora Tabor, sulla strada <strong>per</strong> Magnaboschi, casetuttora esistenti.tivi di salute e si dedicò agliimpegni civili come assessoreal comune di Roana. Già intrincea aveva iniziato a comporreuna raccolta, intitolatapoi “A tempo <strong>per</strong>so”, di quindicitra poesie e canzonette,nelle quali, oltre che inneggiareal corpo degli alpini eall’amor patrio, si dilettava arimare sulle vicende che loavevano coinvolto nell’amministrazionecomunale di Roanae sui viaggi in rinomate localitàtermali, <strong>per</strong> curare la malattia,dimostrando una vivace enon comune verve ironica.Emilio sposò Anna SpillerNanda ed ebbe due figli,Arduino e Dina, riconosciuti aifini pensionistici come vedovaed orfani di guerra, che, dopola sua morte, raggiunsero lo zioAngelo a Torino, dove molticesunesi si erano trasferiti inquegli anni. L’impegno condivisonelle commemorazionipost-guerra cementò l’amiciziaAngelo riprese la sua attività di agricoltore. Nel tragico 7settembre 1944 la sua abitazione venne presa di mira nellarappresaglia nazifascista, che portò all’incendio di una ventinatra case e stalle.La figlia Lidia ricorda i racconti di Angelo sulla coraggiosae fortunata azione: “Eravamo in sedici. ma facemmoun tal baccano, gridando “Savoia! Savoia!”, che sconcertammoil nemico, di forze su<strong>per</strong>iori, costringendoloalla resa.”Testo di conferimento della medagliaSoldato 2° Reggimento granatieri – Medaglia di Bronzo –Partecipava volontariamente ad un reggimento di pattuglia,spintosi verso le linee di resistenza nemiche vi facevanumerosi prigionieri – Collo dell’Orso (Piave), 2 Luglio1918.16Giorgio Spiller Ostarelo, autore degli allestimenti scultorei edigitali, nel museo del 7° Reggimento Alpini (Sedico-BL),a cui apparteneva il prozio paterno Emilio.Testo di conferimento della medagliatra Emilio ed il fante GiobattaTitta Rigoni Stern, presidentedegli ex combattenti di Asiagoe padre di Mario Rigoni Stern,tanto che essi fecero poi dapadrini ai rispettivi figli, TittaStern ad Arduino ed Emilio algrande scrittore.L’AmministrazioneXe l’Amministrazione ‘na bela cosaTe ne capita proprio de beleQua te ferma ‘na femena graziosaLa te aspeta do isteriche zitele.Qua on o<strong>per</strong>ario che t’in dise suD’ogni color e d’ogni qualità,Là on consiglier che no gh’in pol piùE che reclama la so libertà.Qua me aspeta ‘na grossa commisionDei o<strong>per</strong>ai che xè disocupà;Là de le done ‘na dimostrazionPar el sussidio che i ghe ga levà.L’un vol la strada, l’altro l’acquedoto,E questo el ponte, e quelo el simiteroL’un dise: “ el Consiglier xe on muso roto”E st’altro: “ E l’assessor poco sincero”Mi senza andare in bestia co nessunoZerco de contentarli co le boneMa qualche volta a più de qualchedunoGhe volaria la scuria de Lione 14 – 4 - 921Dimissioni da ConsigliereComunale di RoanaConsiderato che il malanno mioNon vuol lasciarmi e andarsene con DioE visto che le cure d’OspedaleNon guariscono affatto da ogni male:Considerato che ogni medicinaPel povero mio corpo è una ruina,Visto che tra dottori e specialistiIo son ridotto quasi al “lumen Cristi”,Mentre oggidì <strong>per</strong> le AmministrazioniCi vuol gente di polso e di cogl…ni.Rassegno l’onorifico mandato,Che dai miei elettor mi fu affidato,A codesto onorevole consiglio.Devotissimo ognor Sterchele EmilioIl Lamento di un itterico.Bacco, panciuto dio, vestiti a lutto.Piangete o Bolognesi mortadelle;Degli antipasti re, roseo prosciutto,Lacrime amare versa a catinelle.Addio risotto al ragù, addio tuttoHo stuol di paste al sugo e di tortelle.Tutte le vostre lacrime di struttoVersate, o di maial bistecche belle.Un che v’amava tanto, alla follia,Vi dee lasciare, inesorabilmente.Sol puro latte vuol la malattiaAd acqua minerale puzzolente.Con questa cura, orribilmente ria,Se non muoio, guarisco certamente. Karlsbad, 16-12-21Acconciatura e truccoda sposa e da seraTrattamentitricologici miratiCheck-up della cute edel capelloExtensionManicureAccessori modaBigiotteriaVia J.SCAJAROASIAGOTelefono:0424 463694SPAZIO CINEGHELTI PRESENTO I MIEISabato 5 febbraio ore 20 – 22Domenica 6 febbraio ore 20 – 22QUALUNQUEMENTESabato 12 febbraio ore 20 – 22Domenica 13 febbraio ore 20 – 22PARTO COL FOLLESabato 19 febbraio ore 20 – 22Domenica 20 febbraio ore 20 – 22FEMMINE CONTRO MASCHISabato 26 febbraio ore 20 – 22Domenica 27 febbraio ore 20 – 22

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!