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EDIFICI PRIVATI - Regione Molise

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Direttive per la ricostruzione di edifici privati in <strong>Molise</strong>Progettare la catena in modo che non sia troppo deformabile rispetto alla struttura spingente e/o aimuri che la sostengono.Collocare le catene alle reni o all’imposta e, solo qualora ciò non sia possibile, verificare lapossibilità di posizioni alternative (ad esempio più in alto), verificando in ogni caso che sicostituisca un sistema strutturale in grado di chiudere le spinte.Usare di norma ancoraggi esterni con capochiave. Quando ciò non sia possibile, analizzarel’opportunità di realizzare un ancoraggio all’interno della muratura, adeguatamente rinforzata.5.6.4.3. Interventi volti a ridurre l’eccessiva deformabilità dei solaiGarantire, ove possibile e senza stravolgere la concezione originaria della struttura, la presenza didiaframmi rigidi orizzontali e di adeguate connessioni tra solai e strutture verticali.Verificare preliminarmente la fattibilità e l’efficienza di interventi meno invasivi rispetto allasolettina in c.a., come crociere in acciaio o in altri materiali.Limitare, in caso di soletta, gli spessori al minimo necessario, curando il collegamento conconnettori ai travetti sottostanti e verificando l’eventuale variazione di ripartizione delle azioniorizzontali in conseguenza dell’irrigidimento dei diaframmi.Curare che gli appoggi dei solai sulle murature siano sufficientemente estesi e che i solai siano bencollegati con il cordolo o con altri elementi di ripartizione sulla muratura.5.6.4.4. Interventi volti a migliorare la distribuzione degli elementi verticali resistentiMigliorare la distribuzione degli elementi resistenti, anche con l’inserimento di nuovi elementi, alfine di ridurre eventuali effetti torsionali e incrementare resistenza e duttilità della struttura.Curare opportunamente le connessioni con i muri esistenti e con le strutture orizzontali.5.6.4.5. Interventi volti ad incrementare la resistenza nei maschi murariCucitura di lesioniDa preferire la tecnica del cuci e scuci. Evitare di introdurre elementi molto più rigidi o molto piùresistenti della muratura circostante.Ricostruzione di muriNel caso di elementi murari molto danneggiati, con lesioni molto diffuse e soprattutto nel caso dimuratura di composizione caotica, valutare l’opportunità di demolire e ricostruire l’elemento. In talcaso, adottare i provvedimenti atti a salvaguardare la sicurezza durante i lavori e a limitare ildisturbo dell’equilibrio statico precedente al sisma. Se le zone da demolire e ricostruire sono estese,agire per campioni limitati, con il “cuci e scuci”. Le zone ricostruite devono essere ammorsate aimuri preesistenti, messe in forza rispetto ad essi e realizzate in modo da limitare le variazioni dirigidezza rispetto ai materiali ed alle tessiture originali.Intonaco armatoQuesto tipo di intervento va eseguito solo se strettamente necessario, in quanto ha diverse possibilicontroindicazioni (invasività, ridotta compatibilità con modifiche di impianti, possibili problemi dicomfort legati ad umidità, etc.). Qualora lo si eseguisse occorre estenderlo ad entrambe le faccedella parete, curando i collegamenti fra i paramenti (almeno 4 collegamenti/m 2 con adeguati risvoltisulle due facce, ben ancorati ai nodi delle reti) e le sovrapposizioni fra le reti. Occorre inoltre curarei collegamenti tra le pareti ortogonali ed i solai, assicurare un’adeguata protezione delle armature oadottare materiali non soggetti a corrosione o ad altri processi di decadimento delle caratteristiche21

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