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Analisi dell'errore dei Polinomi interpolanti e applicazioni in 3D

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CAPITOLO 2. APPROSSIMAZIONE DI FUNZIONI 6Il pol<strong>in</strong>omio oscilla <strong>in</strong>torno alla funzione f; ɛ è la massima distanza tra lafunzione e il pol<strong>in</strong>omio approssimante.Si può dimostrare che tale pol<strong>in</strong>omio di grado n che meglio approssima lafunzione f rispetto alla norma-∞ la <strong>in</strong>terpola <strong>in</strong>oltre su n + 1 punti e che ilposizionamento di tali punti è dicile da determ<strong>in</strong>are.Il problema dell'<strong>in</strong>terpolazione pol<strong>in</strong>omiale è così formulato: siano dati i punti(x i , y i ) i = 0, ..., n, si determ<strong>in</strong>ap n (x i ) = y ii=0,...,n.Teorema. Il pol<strong>in</strong>omio <strong>in</strong>terpolante esiste ed è unico se e solo se x i ≠ x j peri ≠ j. Tale teorema nasce come conseguenza della condizione det(φ) ≠ 0 chedeterm<strong>in</strong>a l'unicità <strong>dei</strong> pol<strong>in</strong>omi <strong><strong>in</strong>terpolanti</strong>.Senza dare dimostrazione del teorema si analizza al paragrafo 2.2.1 che trattail problema dell'<strong>in</strong>terpolazione usando la base canonica.2.2.1 <strong>Pol<strong>in</strong>omi</strong>o base canonicaData la base canonica { 1, x, x 2 , ..., x n} si esprime il pol<strong>in</strong>omio <strong>in</strong>terpolante comep n (x) =n∑a j x j . (2.4)Si impongono le condizioni di <strong>in</strong>terpolazione p n (x i ) = y i ottenendo il sistemal<strong>in</strong>eare Xa = y dato dacon matrice <strong>dei</strong> coecientij=0n∑a j x j i = y i, i = 0, ..., n (2.5)j=0⎡⎤1 x 0 x 2 0 ... x n 01 x 1 x 2 1 ... x n 1X =. . . .⎢. . . .. (2.6)⎥⎣. . . . ⎦1 x n x 2 n ... x n nTale matrice è detta di Vandermonde e si può dimostrare che il suo determ<strong>in</strong>ateha la seguente forma:det(X) =n∏i,j=0,i>j(x i − x j ).

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