scuola facendo. sostenere le scelte scolastiche ... - Centro COME
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PresentazioneGraziella FavaroGli ado<strong>le</strong>scenti in crisi si preoccupano più del loro futuro che del loro passato. Non èl’infanzia ma la crescita ciò che li fa più soffrire.Il compito di tutti noi è quello di restituire loro dei futuri possibili.G. Pietropolli CharmetAdo<strong>le</strong>scenti stranieri di fronte ai passaggiGli ado<strong>le</strong>scenti stranieri hanno fatto da qualche anno la loro comparsa sulla scenaeducativa e scolastica soprattutto a causa di due fattori che hanno reso nel tempo piùdense <strong>le</strong> loro presenze. Da un lato, vi è la fisiologica crescita dei nati in Italia i quali,ancorché più numerosi nella fascia di età dell’infanzia, cominciano ad essere numericamenteconsistenti anche nella classe generaziona<strong>le</strong> successiva. Dall’altro lato, vi èl’arrivo in Italia per ricongiungimento famigliare, non più di bimbi piccoli, ma soprattuttodi ragazze e ragazzi che hanno dai 12/13 anni e oltre.Oltre al viaggio e al vissuto di migrazione, gli ado<strong>le</strong>scenti stranieri, al momento del loroingresso nel<strong>le</strong> nostre scuo<strong>le</strong>, devono aggiungere altri viaggi e tragitti da intraprendere:il passaggio dall’infanzia all’ado<strong>le</strong>scenza; quello dal modello educativo del Paesed’origine e dalla lingua materna a un’altra <strong>scuola</strong> e una seconda lingua; la presa didistanza, rea<strong>le</strong> e simbolica, dai racconti e gli eventi del presente per fare spazio allaprefigurazione del futuro possibi<strong>le</strong>.Molto spesso <strong>le</strong> ragazze e i ragazzi stranieri si trovano a compiere questi passaggi in solitudinee a vivere i momenti cruciali che segnano la loro biografia in condizione di spaesamento.E, lungo il cammino, alcuni di loro si perdono per strada o interrompono il percorso scolastico.A partire dall’analisi del<strong>le</strong> difficoltà di integrazione che riguardano gli ado<strong>le</strong>scenti stranieri,il progetto SCUOLA FACENDO si è proposto di accompagnare due tappe importantidella scolarità e della vita ado<strong>le</strong>scente: il momento del<strong>le</strong> <strong>scelte</strong> <strong>scolastiche</strong> peril futuro in terza media e il primo anno di inserimento nell’istruzione superiore. Lo hafatto lavorando in due scuo<strong>le</strong> secondarie di primo grado e in alcune scuo<strong>le</strong> secondariedi secondo grado della stessa zona, coinvolgendo i docenti rispetto ai temi dell’orientamento,dell’aiuto allo studio, dell’osservazione puntua<strong>le</strong> dei percorsi scolastici.Il progetto di durata bienna<strong>le</strong> era destinato, in particolare, agli alunni di recente immigrazione,e soprattutto ai neo arrivati, inseriti nel<strong>le</strong> classi terze dei due istituti secondaridi primo grado e, nel caso, anche ad altri alunni di nazionalità non italiana presentinel<strong>le</strong> stesse classi terze e con difficoltà <strong>scolastiche</strong>.Gli obiettivi del progetto erano soprattutto tre:a - facilitare il passaggio dal primo al secondo ciclo di scolarità- <strong>sostenere</strong> <strong>le</strong> ragazze e i ragazzi stranieri nel momento delicato e crucia<strong>le</strong> del passaggiodalla <strong>scuola</strong> secondaria di primo grado all’istruzione superiore;- offrire loro uno spazio e un tempo per prepararsi all’esame di terza media - curando7