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STANLEY FISH - UCLA Department of Italian

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Harrisondarsi il caso che più riteniamo deboli e soggettive queste nostre posizioni,più ci sforzeremo, al livello retorico, di renderle convincenti (tenendod'occhio la varietà delle comunità con cui comunichiamo).La conseguenza di questa ricollocazione del senso, prima nel lettore epoi nella sua costìtuzione interpretativa, rappresenta essenzialmente «laripoliticizzazione della letteratura e della critica letteraria» (Tompkins,1980: xxv). Inserita di nuovo nel territorio del discorso comune e interessatoda cui il formalismo l'aveva sottratta, la letteratura non costituiscepiù un'attività kantianamente indipendente. Anzi promuove numerositratti del contesto storico, economico, politico e morale da cui sorge.Sono questi tratti e le loro determinazioni che diventeranno il verooggetto dell'analisi letteraria di stampo fishiano, un'analisi che oserà anchevalutare anziché solamente descrivere questi tratti. Di conseguenza,con la scoperta delle comunità interpretative, le ricerche di Fish si estendonoverso aree molto più vaste di quella esclusivamente letteraria.Questa è la svolta rappresentata dal suo lavoro degli anni ottanta, raccoltoin Doing What Comes Naturally- Change, Rhetoric, and the Practice<strong>of</strong> Theory in Literary and Legal Studies (1989), un volume che analizzanon solo la retorica della letteratura e della critica letteraria, ma anchedelle istituzioni sociali, dei ragionamenti morali, e delle deliberazionilegali.Nei lavori successivi a Is There A Text In This Class?, Fish cominciaad indagare le strategie e i presupposti di tutta una varietà di atti ermeneuticiche si vogliono «neutri» o esatti. Fish polemizza apertamente sudue fronti: in primo luogo contro tutti coloro che, in campo teorico,propongono o ricercano una metodologia universalmente valida o disinteressata,e poi - partendo dal presupposto che la critica è sempre undiscorso politico - contro tutti coloro che difendono, nel corso del lavorointerpretativo, posizioni politiche contrarie a quelle di Fish. Il primogruppo è composto da vari teorici dell'ermeneutica, anche da quelli chesi schierano contro l'egemonia di letture fisse e coercitive (vulnerabiliproprio in quanto mirano ad attingere a letture più fondamentali, neutre,flessibili o giuste). Il secondo gruppo è composto soprattutto da coloroche si ribellano contro la pluralità e il convenzionalismo della culturain movimento. In fondo, però, i due gruppi si riducono ad uno solo,quello intento a dettare una forma d'interpretazione universale.104

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