Fate clic qui per scaricare il PDF - Frati Minori di Lombardia

Pellegrina nel territorio del Patriarcato, poi, èstata anche la Croce venerata in Grecia comequella sulla quale trovò il martirio l’ApostoloAndrea che, secondo la tradizione, nella suapredicazione si spinse fino al Chersoneso che unmigliaio di anni dopo si convertì al cristianesimo.La folla si inchina davanti alla croce di Sant'AndreaIl giorno del Battesimo della Rus’ di Kiev, lo sifa risalire al giorno del Battesimo del principeVladimir il Grande che dopo essere statobattezzato a Cherson, impose di lasciare ilpaganesimo alla sua famiglia ed alla popolazionedi Kiev che fu battezzata nel fiume Dnepr.Vladimir inizialmente tentò di riportare ilpaganesimo nel suo regno e le cronache parlanoaddirittura di celebrazioni di sacrifici umani.La sua politica religiosa, però, non andò in portoe dunque pensò di abbracciare una religionemonoteista.Il “Manoscritto nestoriano” attesta che Vladimirinviò dei legati presso i popoli confinanti con ilcompito di conoscere a fondo le loro religioni edi relazionarne al loro ritorno perché egli potessescegliere la migliore per il suo regno.Rientrati in Patria, i messi relazionarono aVladimir, ed egli non si convertì nè all’Islam eneppure all’Ebraismo.I legati inviati, invece, in Germania raccontaronocirca il cristianesimo occidentale che parve loroprivo di gioia, mentre chi fu inviato in Orienteraccontò di non aver mai assistito a nulla di piùbello e divino durante le Liturgia al punto di nonsapere se si “Trovavano in cielo oppure in terra”.Non è dato di sapere, ovviamente, se il principeVladimir credette alla relazione dei messi, ma stadi fatto che egli scelse per il suo regno ilcristianesimo di rito bizantino e ciò gli permisecertamente di stringere ancora più stretti rapportidiplomatici ed economici con l’Impero d’Oriente.Battezzato il popolo, furono distrutti poi tutti glialtari pagani e le statue e quindi Vladimir feceerigere un chiesa dedicata alla Dormizione diMaria.In seguito mai, come nel Ventesimo secolo, adurissima prova fu messo il cristianesimo, e nonsolo; e quando venticinque anni fa, fu celebrato il“Millesimo” anniversario del Battesimo dellaRus’, questo avvenimento segnò un radicalemutamento nei rapporti tra Chiesa e StatoSovietico ormai in pieno periodo di “Perestrojka”.Da allora, infatti, sono cambiate molte cose edoggi moltissime delle chiese e dei monasteri sonostati riaperti.Ma all’orizzonte si affacciano ora nuovi pericolidati non più dalla persecuzione, ma dalla“secolarizzazione” come ho sentito dire in unapredica di un sacerdote amico tenuta in occasionedi tale Giubileo.Dopo il tempo del martirio, così, non è sorto iltempo del “trionfo”, ha continuato il sacerdotenella predica.I cristiani in queste terre, sono ora chiamati,dunque, a continuare a dare la propriatestimonianza ai valori perenni del Vangelo,incarnati nella società secolarizzata di oggi.E così, dunque, la Chiesa che commette ancheerrori, sia essa di Oriente o di Occidente, o sevogliamo sia essa in Oriente o in Occidente, vivesempre in questa condizione di pericolo in quantoimmersa nella storia e nel mondo; eppure guidatadallo Spirito sempre pronta travalica la storia egiunge ai nostri giorni con il suo messaggio disalvezza per tutti i popoli, per ogni cultura e perogni uomo di ogni tempo.Messaggio che va continuamente vissuto,annunciato e testimoniato.Auguri di buona testimonianza, quindi, a tutti icristiani che vivono in Russia, in Bielorussia edin Ucraina!Brat Stefano