NOTIZIARIO - Frati Minori di Lombardia
NOTIZIARIO - Frati Minori di Lombardia
NOTIZIARIO - Frati Minori di Lombardia
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Anno XXX – n. 196 – Novembre-Dicembre 2008<br />
<strong>NOTIZIARIO</strong><br />
Provincia <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a “S. Carlo Borromeo”<br />
dei <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong>
CURIA GENERALE<br />
INDICE<br />
In<strong>di</strong>zione del Capitolo generale 4<br />
Comunicati del Definitorio generale 5<br />
Lettera Finale XII Consiglio Internazionale F&S 7<br />
COMPI<br />
Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo 9<br />
Seoul: dalla Gerusalemme terrestre a quella celeste 10<br />
NORD ITALIA<br />
Incontro dei Ministri provinciali 15<br />
VITA DELLA PROVINCIA<br />
La fraternità definitoriale comunica 19<br />
Notizie <strong>di</strong> casa 20<br />
Allam: «Protagonisti per il bene» 22<br />
Il monito <strong>di</strong> Allam «La vera anomalia? vivere sotto scorta» 23<br />
Una nuova opportunità per chi esce dalle Me<strong>di</strong>e 24<br />
«Più belli che bulli», una scuola per vincere a scuola 24<br />
«Essere capaci <strong>di</strong> guardare all’altro con gratuità» 25<br />
Commissione Giustizia Pace e Integrità del Creato 26<br />
DALLE MISSIONI<br />
Lo spirito <strong>di</strong> Natale <strong>di</strong>venta cinese? 27<br />
Venne nella nostra carne 29<br />
IN MEMORIAM<br />
fr. Beniamino (Mario Angelo Gabriele) Bossi 30<br />
La “pace” la ricordo così 30<br />
3
Prot. n. 099348<br />
A tutti i<br />
Membri<br />
del Capitolo generale 2009<br />
LORO SEDI<br />
Carissimi Fratelli,<br />
CURIA GENERALE<br />
INDIZIONE DEL CAPITOLO GENERALE<br />
il Signore vi <strong>di</strong>a Pace!<br />
4<br />
Roma, 1 Novembre 2008<br />
Solennità <strong>di</strong> tutti i Santi<br />
Il Celano ci ricorda il desiderio costante e la premura <strong>di</strong> Francesco <strong>di</strong>: «mantenere tra i figli il vincolo<br />
dell’unità, in modo che vivessero concor<strong>di</strong> nel grembo <strong>di</strong> una sola madre quelli che erano stati<br />
attratti dallo stesso Spirito e generati dallo stesso padre. Voleva che si fondessero maggiori e minori,<br />
che i dotti si legassero con affetto fraterno ai semplici, che i religiosi, pur lontani tra loro, si<br />
sentissero uniti dal cemento dell’amore» (2Cel 191).<br />
In<strong>di</strong>zione del Capitolo<br />
Con lo stesso desiderio e con la stessa premura <strong>di</strong> Francesco, a norma dell’art. 134 § 1 degli Statuti<br />
generali, osservato quanto stabilito, con l’autorità della Regola (Cap. VIII), confermata dalle<br />
Costituzioni generali (190 § 1), con questa mia lettera<br />
CONVOCO UFFICIALMENTE IL CAPITOLO GENERALE ORDINARIO<br />
che sarà celebrato presso la DOMUS PACIS, a<strong>di</strong>acente al CONVENTO DELLA PORZIUNCOLA in S.<br />
MARIA DEGLI ANGELI (ASSISI), dal 24 maggio al 20 giugno 2009.<br />
Al Capitolo dovranno essere presenti i Vocali stabiliti dalle CCGG art. 192 e dagli SSGG art. 136.<br />
Ciascuno perciò è convocato personalmente ed è tenuto a partecipare per tutta la durata del<br />
Capitolo; tutti sono tenuti ad essere presenti nel pomeriggio del 24 maggio 2009 nella sede del<br />
Capitolo.<br />
Ulteriori decisioni, informazioni e materiale per la preparazione vi saranno inviate a tempo<br />
opportuno dal Segretario del Capitolo.<br />
Tema del Capitolo<br />
Il Capitolo avrà come tema il nostro essere “Missionari nel cuore del mondo come <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> rivolti<br />
al Signore”. Sarà elettivo, <strong>di</strong> verifica e programmazione. Dovrà riflettere sul nostro essere persone<br />
che vivono un ra<strong>di</strong>cale rapporto con Dio e per questo <strong>di</strong>ventano annunciatori del Vangelo nel mondo<br />
intero, in stile fraterno e con una particolare attenzione al <strong>di</strong>alogo. La relazione del Ministro generale<br />
fungerà da instrumentum laboris e sarà integrata dalle relazioni dei Presidenti delle Conferenze.<br />
Alcune semplici linee guida faciliteranno lo stu<strong>di</strong>o coor<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> entrambi.<br />
Preghiere per il Capitolo<br />
Poiché «ogni dono perfetto viene dall’alto e <strong>di</strong>scende dal Padre della luce» (Gc. 1,17), confidando<br />
nella forza e nella illuminazione dello Spirito santo Paraclito, stabilisco che dall’inizio della quaresima<br />
2009, in tutto l’Or<strong>di</strong>ne si preghi quoti<strong>di</strong>anamente per la buona riuscita del Capitolo generale e per<br />
l’elezione del Ministro e del Definitorio generali.<br />
Le invocazioni da inserire nel breviario sono riportate sul sito web dell’Or<strong>di</strong>ne<br />
(http://www.ofm.org/capgen09/); i Ministri e i Custo<strong>di</strong> curino <strong>di</strong> scaricarle e farle pervenire ad ogni<br />
frate. Sul sito sono <strong>di</strong>sponibili pure alcuni schemi per la Lettura orante della Parola, in sintonia con i<br />
punti fondamentali del prossimo Capitolo. I Ministri e i Custo<strong>di</strong> curino <strong>di</strong> farli tradurre, adattandoli<br />
con creatività alla situazione delle singole Entità e Fraternità, e li facciano pervenire alle fraternità<br />
locali.
L’ elezione del Ministro generale è fissata per il giorno 4 giugno 2009: in tale data, in tutte le case<br />
dell’Or<strong>di</strong>ne si celebri l’Eucaristia della Fraternità, con questa precisa intenzione, adottando il<br />
formulario della Messa dello Spirito Santo.<br />
Invito tutti a pregare e a riflettere sin da ora, per prepararsi a questo avvenimento impegnativo e<br />
fondamentale per la vita del nostro Or<strong>di</strong>ne. Questi nostri 800 anni <strong>di</strong> vita, non sono per noi motivo <strong>di</strong><br />
trionfalismo, ma piuttosto occasione per convertirci ai valori fondanti della nostra vita. Molti nostri<br />
fratelli hanno incarnato la nostra Regola e Vita nel corso <strong>di</strong> questi otto secoli, ora tocca a noi<br />
ricuperarla, farla nostra e testimoniare il “midollo del Vangelo” nel tempo in cui Dio ci ha chiamati.<br />
L’intercessione <strong>di</strong> tutti i Santi, in modo particolare del nostro Padre e Fratello san Francesco, e la<br />
protezione della Vergine Maria, Regina dell’Or<strong>di</strong>ne, ai quali affido umilmente la buona riuscita del<br />
Capitolo, ci siano <strong>di</strong> aiuto a <strong>di</strong>ventare ciò che l’altissimo, onnipotente e buon Signore ci ha chiamati<br />
ad essere.<br />
Fraternamente<br />
Fr. José Rodríguez Carballo, OFM<br />
Ministro generale<br />
Fr. Ernest K. Siekierka, OFM<br />
Segretario generale<br />
Novembre 2008<br />
Il “Tempo forte” (TF) del mese <strong>di</strong> novembre si è<br />
svolto dal 3 al 14. Come ogni anno nel programma <strong>di</strong><br />
questo TF è stato inserito l’Incontro dei Visitatori<br />
Generali con il Governo dell’Or<strong>di</strong>ne. Tale evento ha<br />
avuto luogo dal 10 al 14 ed erano presenti 17<br />
visitatori. Nella celebrazione <strong>di</strong> chiusura dell’Incontro<br />
dei Visitatori, il 14 novembre, è stato inserito anche<br />
l’invio in missione <strong>di</strong> due frati del nostro Or<strong>di</strong>ne ( FR.<br />
YUSTINUS DAMAI WASONO dalla Provincia <strong>di</strong> San<br />
Michele Arcangelo in Indonesia e FR. RUFIN YURII<br />
RAZOVSKY dalla Provincia <strong>di</strong> San Michele<br />
Arcangelo in Ucraina), che dopo aver frequentato il<br />
corso <strong>di</strong> preparazione nel Centro delle missioni a<br />
Bruxelles si recheranno rispettivamente in Tailan<strong>di</strong>a<br />
ed in Kenia. Alla celebrazione d’invio hanno<br />
partecipato anche altri futuri missionari della Famiglia<br />
Francescana che hanno concluso insieme ai nostri<br />
frati il corso <strong>di</strong> preparazione nel nostro Centro. Sei<br />
frati conventuali e quattro cappuccini hanno ricevuto<br />
la bene<strong>di</strong>zione per le missioni a nome dei loro<br />
Superiori Generali rispettivamente da parte del<br />
Vicario Generale OFMConv. e del Segretario<br />
Generale per le Missioni OFMCap.<br />
Durante il Capitolo locale della Fraternità della Curia,<br />
(4 novembre) a cui hanno partecipato anche i<br />
Definitori, il MG ha con<strong>di</strong>viso con tutta la Fraternità<br />
l’esperienza vissuta partecipando al Sinodo sulla<br />
Parola <strong>di</strong> Dio. Oltre ai temi trattati solitamente, sono<br />
stati approfon<strong>di</strong>ti, durante questo TF, in particolare<br />
alcuni temi specifici: Riflessione sulla struttura del<br />
Segretariato Generale per l’Evangelizzazione;<br />
Proposta <strong>di</strong> nuovi articoli per gli SSGG; Sussi<strong>di</strong>o per<br />
la pastorale parrocchiale; Affari economici.<br />
1. Con<strong>di</strong>visione:<br />
Secondo la prassi i fratelli del Definitorio hanno<br />
con<strong>di</strong>viso tra loro le varie visite, gli incontri e le<br />
celebrazioni vissute con i frati delle <strong>di</strong>verse Entità<br />
COMUNICATI DEL DEFINITORIO GENERALE<br />
5<br />
dopo l’ultimo TF. Insieme hanno poi verificato gli<br />
eventi a cui hanno partecipato come Definitorio intero<br />
o in parte: Incontro del Governo con due Conferenze<br />
Asiatiche (SAAOC e EAC) a Bangkok, 22 - 24<br />
settembre 2008; Consiglio Internazionale per<br />
l’Evangelizzazione, Manila, Filippine, 20 – 28 ottobre<br />
2008.<br />
2. Nomine dei Visitatori:<br />
FR. FERDINANDO CAMPANA dalla Provincia <strong>di</strong> S.<br />
Giacomo delle Marche in Italia è stato nominato<br />
Visitatore Generale per la Provincia<br />
dell’Annunciazione BVM in Albania. Inoltre il<br />
Definitorio ha nominato FR. GILLES BORDEAU,<br />
membro della Provincia <strong>di</strong> San Giuseppe Sposo della<br />
BVM in Canada, come nuovo Visitatore - Assistente<br />
per le Custo<strong>di</strong>e Francescane <strong>di</strong> Caribe e Paraguay<br />
<strong>di</strong>pendenti dalla Provincia <strong>di</strong> Arantzazu in Spagna,<br />
ufficio vacante per la rinuncia del suo predecessore.<br />
3. Personale (Case <strong>di</strong>pendenti dal Ministro Generale)<br />
Il Rettore del Collegio degli Studenti a Roma, FR.<br />
VIDAL RIDRÍGUEZ LÓPEZ dalla Provincia Betica in<br />
Spagna, è stato eletto economo della Fraternità<br />
“Venerabile Fra Gabriele Alegra”. Allo stesso ufficio è<br />
stato eletto, nella Casa Santa Maria Draperis in<br />
Instanbul, FR. ELEUTHERE BAHARANYI MAKUTA,<br />
membro della Provincia Congolese <strong>di</strong> San Benedetto<br />
l’Africano. Dal 1 gennaio 2009 torna alla CISA, FR.<br />
JUSTO LUIS ZILLI PIGHIN, membro della Provincia<br />
<strong>di</strong> San Michele in Argentina, per svolgere il suo<br />
servizio <strong>di</strong> sarto. Dopo l’arrivo in Curia Generalizia<br />
del nuovo traduttore per la lingua inglese, Fr. Edwin<br />
Paniagua (Provincia dell’Immacolata Concezione<br />
BVM, USA), che sostituisce Fr. Patrick Hudson<br />
(Provincia Irlandese), finora traduttore e Coor<strong>di</strong>natore<br />
dei traduttori, adesso addetto alla Segreteria<br />
Generale, il Definitorio ha nominato al suo posto<br />
come Coor<strong>di</strong>natore, FR. STEFANO LOVATO dalla<br />
Provincia Veneta, attualmente Vice – Direttore del<br />
Protocollo e traduttore per la lingua italiana.
Rispondendo alla richiesta <strong>di</strong> FR. VALDEVINO<br />
NEGHERBON, membro della Provincia<br />
dell’Immacolata Concezione BVM in Brasile,<br />
attualmente al servizio della Curia Generalizia, il<br />
Definitorio concede il permesso affinché possa<br />
tornare sotto l’obbe<strong>di</strong>enza del suo Ministro<br />
provinciale.<br />
4. Verso il Capitolo Generale 2009<br />
Il Definitorio ha incontrato Fr. Francesco Patton,<br />
Segretario del Capitolo 2009, che ha aggiornato il<br />
Governo sulla preparazione dell’evento e ha chiesto<br />
<strong>di</strong> prendere certe decisioni definitive per poter<br />
procedere alla preparazione dello stesso.<br />
5. Relazioni:<br />
Sono state stu<strong>di</strong>ate e valutate le relazioni inviate dai<br />
Visitatori generali che hanno concluso il loro servizio<br />
nelle seguenti Entità: Mozambico (Custo<strong>di</strong>a <strong>di</strong> S.<br />
Chiara), Papua N. Guinea (Custo<strong>di</strong>a <strong>di</strong> San<br />
Francesco), Italia: Provincia <strong>di</strong> Santa Maria delle<br />
Grazie (Sardegna) e quella Picena <strong>di</strong> San Giacomo<br />
delle Marche.<br />
6. Statuti<br />
A norma dell’art. 3 degli Statuti Generali, dopo<br />
attento esame, secondo le osservazioni della<br />
Commissione Giuri<strong>di</strong>ca dell’Or<strong>di</strong>ne e dello stesso<br />
Definitorio sono stati approvati gli Statuti Particolari <strong>di</strong><br />
10 Entità. Sono stati approvati anche gli Statuti<br />
Peculiari della Conferenza Brasiliana dei Ministri<br />
Provinciali.<br />
7. Pratiche amministrative<br />
Sono state esaminate 13 richieste economiche e 15<br />
<strong>di</strong>verse pratiche amministrative. Il numero, a<br />
confronto con gli incontri precedenti, può sembrare<br />
molto basso, però si deve sottolineare il fatto che,<br />
tenendo conto <strong>di</strong> una certa urgenza <strong>di</strong> alcuni plichi, il<br />
DG si è riunito in una sessione straor<strong>di</strong>naria già<br />
prima del TF <strong>di</strong> novembre, cioè il 23 ottobre, proprio<br />
per esaminare 46 pratiche amministrative.<br />
PRO MEMORIA<br />
Il prossimo TF è previsto dal 15 al 19 <strong>di</strong>cembre 2008.<br />
Si ricorda ai Guar<strong>di</strong>ani, Vicari e Delegati per le case<br />
<strong>di</strong>pendenti dal Ministro generale in Italia che, come<br />
già stabilito precedentemente, durante questo TF, il<br />
17 <strong>di</strong>cembre (mercoledì), è prevista per loro, insieme<br />
al Governo Generale, una giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sul tema<br />
“Comunicazione nella comunità internazionale”.<br />
Dicembre 2008<br />
Il 19 <strong>di</strong>cembre si è concluso l’ultimo tempo forte <strong>di</strong><br />
quest’anno, con una festa per gli auguri <strong>di</strong> buon<br />
Natale alla fraternità della Curia e ai suoi <strong>di</strong>pendenti.<br />
Anche se è stato tra i più brevi, si è de<strong>di</strong>cata una<br />
Giornata <strong>di</strong> Formazione e <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o per il Definitorio<br />
Generale, i Guar<strong>di</strong>ani, i Vicari ed i Delegati delle<br />
Case <strong>di</strong>pendenti dal Ministro Generale in Italia, sul<br />
tema: “L’animazione <strong>di</strong> comunità internazionali”. La<br />
riflessione è stata guidata da P. Giuseppe Crea,<br />
6<br />
comboniano. Sempre durante questo tempo forte il<br />
Definitorio ha partecipato alla Bene<strong>di</strong>zione dei locali<br />
della nuova fraternità <strong>di</strong> S. Isidoro in Roma.<br />
Oltre alla solita con<strong>di</strong>visione, l’esame <strong>di</strong> 45 pratiche<br />
amministrative, il Definitorio:<br />
• grazie alla presenza del Segretario del Capitolo<br />
generale, ha passato in rassegna l’iter preparatorio<br />
del Capitolo stesso;<br />
• ha esaminato la relazione sulla visita straor<strong>di</strong>naria<br />
ai frati appartenenti alla Custo<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Terra Santa e<br />
che vivono in Siria, Libano e Giordania, presente Fr.<br />
Manuel Blanco, visitatore generale;<br />
• ha approvato il bilancio preventivo 2009 per le case<br />
<strong>di</strong>pendenti dal Ministro generale;<br />
• ha approvato il sussi<strong>di</strong>o per la pastorale<br />
parrocchiale a cura del Segretariato generale per<br />
l’Evangelizzazione che verrà stampato con il titolo<br />
“Inviati per evangelizzare in fraternità e minorità nella<br />
parrocchia”;<br />
• ha preso visione della bozza delle Linee Guida per<br />
la Pastorale Educativa Francescana;<br />
• ha approvato gli Statuti Particolari della Provincia<br />
San Pietro Battista nelle Filippine e delle Norme<br />
transitorie della Custo<strong>di</strong>a Maria Madre <strong>di</strong> Dio,<br />
<strong>di</strong>pendente dalla provincia <strong>di</strong> San Tommaso in In<strong>di</strong>a;<br />
• ha nominato due visitatori assistenti: Fr. Marko<br />
Puljić, custode della Custo<strong>di</strong>a Sacra Famiglia<br />
<strong>di</strong>pendente dalla Provincia Herzegovina (USA) per i<br />
frati della Provincia del SS. Redentore in Croazia che<br />
abitano negli Stati Uniti ed in Canada; Fr. Paul Smith,<br />
provinciale della Provincia dello Spirito Santo in<br />
Australia per i frati della Provincia della Santa Croce<br />
in Bosnia-Herzegovina che <strong>di</strong>morano in Australia;<br />
• dopo la morte <strong>di</strong> p. Gino Concetti, il Definitorio ha<br />
affidato a Fr. Gianpaolo Masotti, della Provincia<br />
Serafica <strong>di</strong> San Francesco d’Assisi (Italia), l’incarico<br />
<strong>di</strong> DIRETTORE RESPONSABILE delle seguenti<br />
riviste: Antonianum, Archivum Historicum<br />
Franciscanum,Voce <strong>di</strong> S. Antonio, Acta Or<strong>di</strong>nis;<br />
• tenendo conto delle necessità dei frati penitenzieri,<br />
ha iniziato un profondo scambio <strong>di</strong> idee sul<br />
personale;<br />
• ha trattato il tema <strong>di</strong> Franciscan International, in<br />
vista del prossimo incontro dei quattro Ministri<br />
generali nel mese <strong>di</strong> gennaio 2009.<br />
Il prossimo Tempo Forte è previsto dal 12 al 26<br />
gennaio 2009. In questo tempo forte viene inserito<br />
l’incontro (19-24) del Definitorio con i nuovi Ministri e<br />
Custo<strong>di</strong> che sono stati eletti nell’arco degli ultimi 12<br />
mesi.<br />
A nome del Ministro e del Definitorio generale porgo<br />
a tutti i frati l’augurio <strong>di</strong> vivere santamente le Feste<br />
natalizie e che la bene<strong>di</strong>zione del Signore vi<br />
accompagni lungo il Nuovo Anno!<br />
Fr. Ernest K. Siekierka<br />
Segretario generale
Cari Fratelli,<br />
il Signore vi <strong>di</strong>a pace!<br />
LETTERA FINALE XII CONSIGLIO INTERNAZIONALE<br />
PER LA FORMAZIONE E GLI STUDI<br />
ai Ministri, Custo<strong>di</strong><br />
e a tutti i frati da parte dei Delegati<br />
per la Formazione e gli Stu<strong>di</strong> delle Conferenze ofm<br />
Noi, Delegati per la Formazione e gli stu<strong>di</strong> delle Conferenze dell’Or<strong>di</strong>ne, insieme ad alcuni fratelli<br />
invitati, ci siamo incontrati in Spagna, a Murcia, per il XII Consiglio Internazionale per la formazione<br />
e gli Stu<strong>di</strong> dal 24 novembre al 3 <strong>di</strong>cembre 2008, al fine <strong>di</strong> riflettere sul tema: “L’integrazione tra la<br />
Formazione iniziale e degli Stu<strong>di</strong> oggi nell’Or<strong>di</strong>ne”.<br />
Siamo stati ospiti dei nostri Fratelli della Provincia <strong>di</strong> Cartagena. Ringraziamo <strong>di</strong> vero cuore il<br />
Ministro provinciale e il Rettore dell’Istituto Teologico <strong>di</strong> Murcia, così come tutti i Fratelli per la loro<br />
generosa ospitalità. Siamo rimasti profondamente colpiti dalla ricchezza della tra<strong>di</strong>zione francescana<br />
vissuta in questa parte del mondo, e per questo ringraziamo il Signore, proprio perché abbiamo<br />
vissuto e lavorato in un ambiente contemplativo e fraterno veramente francescano, unitamente ai<br />
nostri fratelli francescani sparsi in tutto il mondo.<br />
La prima parte del Consiglio è stata de<strong>di</strong>cata alla presentazione delle relazioni da parte dei vari<br />
Segretari per la formazione gli Stu<strong>di</strong> delle Conferenze dell’Or<strong>di</strong>ne, insieme ad un aggiornamento<br />
statistico <strong>di</strong> ogni Entità. Ci siamo resi conto della drastica <strong>di</strong>minuzione numerica dei can<strong>di</strong>dati alla<br />
vita francescana, che è molto evidente anche nella maggior parte delle Entità che normalmente non<br />
hanno mai sofferto <strong>di</strong> mancanza <strong>di</strong> vocazioni. La nostra reazione a queste cifre, che parlano da sole,<br />
è stata la preoccupazione per il futuro dell’Or<strong>di</strong>ne. Allo stesso tempo siamo stati incoraggiati dal<br />
fatto che nella maggior parte delle Entità i criteri per il <strong>di</strong>scernimento vocazionale vengono applicati<br />
con sempre maggior cura e che la qualità della formazione e degli stu<strong>di</strong> migliorano grazie ad un<br />
sincero sforzo da parte <strong>di</strong> tutti i responsabili <strong>di</strong> questo settore. Vogliamo anche esprimere la nostra<br />
sod<strong>di</strong>sfazione per aver constatato che in molti paesi lo stile francescano <strong>di</strong> vita è ben compreso e<br />
apprezzato. Inoltre, abbiamo apprezzato l’eccellente lavoro compiuto dai fratelli del Segretariato<br />
generale per la Formazione e gli Stu<strong>di</strong> in questo esigente compito <strong>di</strong> amministrazione ed animazione.<br />
Durante il nostro soggiorno a Murcia abbiamo avuto anche l’opportunità <strong>di</strong> visitare l’Istituto<br />
Teologico <strong>di</strong> Murcia, aggregato alla Pontificia Università Antonianum (PUA) <strong>di</strong> Roma, dove è offerta la<br />
specializzazione in Teologia fondamentale. Ci è stato presentato anche l’Istituto Teologico<br />
Francescano <strong>di</strong> Petropolis, in Brasile, affiliato alla PUA, che offre un Master in Teologia<br />
dell’Evangelizzazione.<br />
Abbiamo anche avuto la possibilità <strong>di</strong> ascoltare <strong>di</strong>verse relazioni presentate dal Magnifico Rettore<br />
della PUA, da alcuni professori dell’Università <strong>di</strong> Murcia e da altri <strong>di</strong> varie istituzioni accademiche del<br />
nostro Or<strong>di</strong>ne. Il Rettore della PUA ha presentato una riflessione dettagliata sulla situazione degli<br />
stu<strong>di</strong> e sui Centri <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o dell’Or<strong>di</strong>ne, sottolinenando la struttura internazionale della PUA che ha il<br />
suo centro a Roma e vari rami accademici a Gerusalemme, Venezia, Murcia e altri 10 Stu<strong>di</strong> affiliati in<br />
<strong>di</strong>verse parti del mondo. Il Consiglio internazionale ha avvertito che nel corso <strong>di</strong> questi ultimi anni gli<br />
standard accademici della PUA sono sensibilmente migliorati.<br />
Due professori dell’Istituto Teologico <strong>di</strong> Murcia hanno offerto relazioni su temi specifici. Nella<br />
relazione «Il mondo e la cultura dei giovani d’oggi» si è parlato della necessità per i Francescani <strong>di</strong><br />
essere aperti al mondo dei giovani, per essere in grado <strong>di</strong> capire le loro ispirazioni e <strong>di</strong> parlare loro<br />
con un linguaggio ad essi comprensibile, traducendo i valori del Vangelo e gli ideali francescani nella<br />
loro cultura. Questo è un bisogno urgente, poiché sappiamo che la maggior parte delle nostre<br />
vocazioni sono giovani del mondo d’oggi.<br />
«La vita francescana e la globalizzazione: fraternità, tenerezza e povertà in un mondo <strong>di</strong>viso» è<br />
stata una relazione che ci ha offerto una profonda analisi del mondo in cui viviamo con i suoi <strong>di</strong>versi<br />
problemi, il tutto visto da una prospettiva francescana. Questo ci ha dato la possibilità <strong>di</strong> metterci in<br />
ascolto delle aspettative che i laici nutrono nei confronti <strong>di</strong> noi francescani oggi e delle sfide che,<br />
conseguentemente, si presentano per i nostri programmi <strong>di</strong> formazione e stu<strong>di</strong>o.<br />
Alcuni <strong>Frati</strong> <strong>di</strong> varie aree dell’Or<strong>di</strong>ne ci hanno presentato le loro riflessioni. Nella relazione «Elementi<br />
della tra<strong>di</strong>zione intellettuale francescana nell’attuale cambio culturale» ci è stata data una dettagliata<br />
analisi <strong>di</strong> quanto noi inten<strong>di</strong>amo per tra<strong>di</strong>zione intellettuale francescana. La nostra storia mostra<br />
7
un’intima relazione tra l’appren<strong>di</strong>mento e la sapienza, tra la conoscenza e la sensibilità intellettuali,<br />
espresse nell’armonia dello stu<strong>di</strong>o, della preghiera e della pratica. Il relatore ha elencato sette<br />
elementi <strong>di</strong> cambiamento nella cultura contemporanea e ha presentato sette corrispondenti<br />
alternative francescane. I maestri francescani <strong>di</strong> teologia e filosofia ci possono fornire motivazioni<br />
dottrinali e pratiche per affrontare questi argomenti <strong>di</strong> scottante attualità.<br />
La relazione dal titolo «Formazione iniziale e stu<strong>di</strong> in un tempo <strong>di</strong> cambio antropologico» ha preso in<br />
esame i cambi antropologici nell’aerea della vita familiare. Mentre tra<strong>di</strong>zionalmente nel passato la<br />
famiglia, le istituzioni educative e la comunità parrocchiale giocavano un ruolo importante nella<br />
formazione religiosa e sociale dei giovani, oggigiorno i me<strong>di</strong>a sono <strong>di</strong>ventati un fattore rilevante e<br />
sono entrati in competizione con il ruolo dei genitori per quanto riguarda l’educazione dei giovani. I<br />
cambi antropologici implicano anche un triplice <strong>di</strong>alogo: con le relgioni non cristiane, con la cultura e<br />
con i poveri. Tutto questo ci sfida ad avere uno sguardo sempre più missionario che faciliti<br />
l’integrazione del nostro carisma su base mon<strong>di</strong>ale.<br />
Quin<strong>di</strong> ha avuto luogo l’intervento su «Formazione iniziale e stu<strong>di</strong> per frati chierici e laici: alcuni<br />
orientamenti a partire dall’esperienza e dai docmuneti dell’Or<strong>di</strong>ne». Il relatore ha offerto<br />
un’immagine onnicomprensiva della situazione dell’Or<strong>di</strong>ne in relazione al numero dei fratelli sia<br />
chierici che laici negli ultimi quarant’anni e ha espresso una certa preoccupazione per il numero<br />
sempre più decrescente dei frati laici nell’Or<strong>di</strong>ne. Inoltre, ha messo ben in evidenza anche l’urgente<br />
necessità <strong>di</strong> cambi strutturali al fine <strong>di</strong> ridare nuove energie allo spirito <strong>di</strong> fraternità e <strong>di</strong> fornire una<br />
formazione francescana, teologica e professionale comune per tutti i frati.<br />
Il penultimo giorno abbiamo ascoltato una riflessione su «Lo stu<strong>di</strong>o a partire dalla Ratio Stu<strong>di</strong>orum e<br />
da Il sapore della Parola» che ci ha offerto un’analisi dei documenti recenti relativi agli stu<strong>di</strong> e ci ha<br />
suggerito un nuovo slancio per la presenza francescana nelle realtà contemporanee in<br />
trasformazione. Il nostro carisma francescano entra in contatto con la realtà <strong>di</strong> varie culture<br />
attraverso l’esperienza vissuta, che <strong>di</strong>venta fonte <strong>di</strong> riflessione e stimolo per una crescita dell’Or<strong>di</strong>ne.<br />
Il frutto della nostra riflessione e <strong>di</strong>scussione sono le seguenti proposte, che presentiamo al<br />
Definitorio generale per essere approvate ed eventualmente presentate all’imminente Capitolo<br />
generale:<br />
1) organizzare un Congresso per i Maestri <strong>di</strong> Post-Noviziato a livello regionale/continentale, cui<br />
dovrebbe far seguito un Congresso internazionale;<br />
2) organizzare <strong>di</strong>versi Congressi nelle varie aree geografiche per promuovere sempre più la<br />
collaborazione e la cooperazione;<br />
3) prestare maggior attenzione alla Cura pastorale delle Vocazioni e al Postulato;<br />
4) dare maggior rilievo all’accompagnamento dei frati dopo la Professione solenne “Under 5”, al<br />
cosiddetto Anno Francescano e alla preparazione ai Ministeri;<br />
5) l’e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> un “manuale” per le <strong>di</strong>verse tappe della fromazione iniziale, seguita dalla<br />
revisione della “Ratio Formationis Franciscanæ”;<br />
6) creare nuove Fraternità internazionali per la formazione iniziale;<br />
7) capire e concretizzare sempre meglio la “Ratio Stu<strong>di</strong>orum”;<br />
8) promuovere la mutua collaborazione tra i Centri <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o dell’Or<strong>di</strong>ne.<br />
Desideriamo ringraziare il nostro Ministro generale, fr. José Rodríguez Carballo, per il suo messaggio<br />
<strong>di</strong> incoraggiamento. Siamo grati per il suo interesse e per l’importanza che egli dà al lavoro per la<br />
formazione e lo stu<strong>di</strong>o dei frati. In questi giorni <strong>di</strong> riflessione siamo <strong>di</strong>ventati sempre più consapevoli<br />
del bisogno <strong>di</strong> integrare la formazione e gli stu<strong>di</strong>. Come <strong>di</strong>cono i documenti dell’Or<strong>di</strong>ne: «lo stu<strong>di</strong>o è<br />
innanzitutto un ‘dono’, una ‘ricerca <strong>di</strong> Dio’, un ‘ren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> grazie’ e un atto per ‘restituire’ tutto a<br />
Lui: in una parola, è la via alla santità. Con S. Bonaventura possiamo parlare <strong>di</strong> un impegno affinché<br />
“possiamo <strong>di</strong>ventare buoni” (“ut boni fiamus”)» (Il Sapore della Parola).<br />
I Delegati del 12° Consiglio Internazionale per la Formazione e gli Stu<strong>di</strong><br />
Murcia, 3 <strong>di</strong>cembre 2008<br />
8
Ai delegati per l’ecumenismo e il <strong>di</strong>alogo<br />
e p.c.<br />
ai Ministri Provinciali della Compi<br />
ai delegati e amici della Famiglia francescana<br />
e a tutti gli amici interessati<br />
COMPI<br />
COMMISSIONE PER L’ECUMENISMO E IL DIALOGO<br />
9<br />
Verona, Natale 2008<br />
Lettera n. 45<br />
Carissimi,<br />
è bello intrattenerci fra noi proprio nel cuore delle feste natalizie. Il Natale è il canto all’incontro, alla con<strong>di</strong>visione, al<br />
<strong>di</strong>alogo. E’un’occasione per recuperare il cuore da bambini e da pastori, l’unico capace <strong>di</strong> accogliere il messaggio<br />
<strong>di</strong> luce e <strong>di</strong> speranza che viene dal cielo, incomprensibile per i nostri criteri umani ma affidabile per chi crede<br />
all’amore come al fondamento della propria esistenza. Quando il nostro cuore è nella gioia è meglio <strong>di</strong>sposto ad<br />
accogliere le notizie anche <strong>di</strong> piccole esperienze gioiose.<br />
Fra queste ricordo l’incontro in Corea della Commissione del Servizio per il <strong>di</strong>alogo dell’Or<strong>di</strong>ne, il nostro seminario<br />
<strong>di</strong> formazione a Genova, l’imminente settimana <strong>di</strong> preghiera per l’unità dei cristiani e le aspettative riposte nel<br />
prossimo Capitolo generale per la formazione dei frati al <strong>di</strong>alogo.<br />
1. L’esperienza in Corea<br />
Ine<strong>di</strong>ta e avvincente è stata l’esperienza fatta in Corea dalla Commissione del Servizio per il <strong>di</strong>alogo dell’Or<strong>di</strong>ne dal<br />
23 al 30 novembre. L’incontro con i frati e le altre componenti della famiglia francescana, il seminario e soprattutto<br />
il pellegrinaggio ai monasteri buddhisti ci hanno fatto capire quanto sia importante il <strong>di</strong>alogo e la conoscenza<br />
reciproca per vivere in maniera più cosciente e coerente la propria fede. A contatto <strong>di</strong>retto con i monaci buddhisti<br />
abbiamo imparato ad apprezzare la loro concentrazione verso l’acquisto dell’equilibrio interiore e a gioire per la<br />
partecipazione alla vita <strong>di</strong>vina che Gesù ci ha donato. (Per chi desidera una riflessione più particolareggiata allego<br />
alcune considerazioni che saranno pubblicate in Acta Or<strong>di</strong>nis).<br />
2. Il seminario <strong>di</strong> Genova<br />
Il 15 e 16 <strong>di</strong>cembre ci siamo incontrati alla Madonna del Monte <strong>di</strong> Genova per il seminario <strong>di</strong> formazione. Vi<br />
assicuro che sono stati due giorni <strong>di</strong> seria formazione e <strong>di</strong> autentica e gioiosa preparazione al Natale, sia per la<br />
splen<strong>di</strong>da, cor<strong>di</strong>ale e generosa ospitalità che ci ha riservato la fraternità locale, sia per le riflessioni che ci sono<br />
state offerte dai tre relatori. Alcuni spunti presi dalle riflessioni ve li trasmetteremo attraverso il notiziario che<br />
dovrebbe riapparire all’inizio del prossimo anno.<br />
Ciò che non può essere trasmesso attraverso lo scritto è il calore espresso e comunicato dalla fraternità, che con i<br />
singoli frati compone uno scrigno ricolmo <strong>di</strong> svariati e singolari carismi. Fra questi spicca la singolare e popolare<br />
figura <strong>di</strong> Fra Matteo, che merita un viaggio a Genova solo per essere conosciuta. Fra Matteo è “tutto e solo frate”;<br />
al primo approccio ti dà l’impressione <strong>di</strong> un frate “sacrificato” ai più umili servizi domestici, e poi vieni a saper che<br />
nel suo passato e nei suoi progetti, anche prossimi, ci sta una lunga serie <strong>di</strong> interventi in lontani paesi <strong>di</strong> missione,<br />
come specialista nel settore e<strong>di</strong>le e particolarmente in quello idraulico. Ti accorgi del perché egli è un centro <strong>di</strong><br />
attrazione e attenzione all’interno della fraternità e della città: non ha perduto niente della più genuina umanità e<br />
ognuno ritrova in lui qualche cosa <strong>di</strong> se stesso. A noi ricorda la simpatica (e aggiungerei furbetta) figura <strong>di</strong> frate<br />
Ginepro, ma con aggiunto un pizzico <strong>di</strong> profezia: infatti, se non fosse stato lui a chiedermi se alla partenza portavo<br />
tutto con me, compreso il breviario, il mio breviario sarebbe ancora al Monte. Per questo e altri motivi vale la pena<br />
andare al santuario del Monte per incontrare fra Matteo; ma attenzione! previo appuntamento perché si rischia <strong>di</strong><br />
arrivare quando lui sta prestando la sua opera in Africa o in America: non è un evento <strong>di</strong> ogni giorno feriale godere<br />
della sua presenza, soprattutto quando la sua tenerezza lo spinge a offrire ai suoi confratelli una cenetta in localini<br />
che lui solo conosce.<br />
3. Incontro <strong>di</strong> Commissione<br />
Il seminario ha offerto l’occasione per dare il benvenuto nella Commissione a due nuovi delegati provinciali: Fra<br />
Antonio Salinaro, della Provincia <strong>di</strong> Lecce, e fra Antonio Sacco della Calabria.<br />
Dopo alcune comuni considerazioni sulla scheda presentata all’Assemblea della Compi, nella quale si sintetizzano<br />
le caratteristiche e le attività del nostro settore, si è passati al concreto formulando una proposta da presentare al<br />
Presidente della Compi e confermando l’impegno per l’attuazione <strong>di</strong> alcuni orientamenti emersi e formulati in<br />
passato.
- Convegno <strong>di</strong> settore:<br />
vista la concreta (modesta) partecipazione ai nostri convegni, si decide <strong>di</strong> proporre al Presidente della Compi e ai<br />
Segretari nazionali dell’Evangelizzazione e della Formazione <strong>di</strong> sospendere il nostro convegno annuale <strong>di</strong> settore<br />
per confluire, ad anni alternati, nei convegni rispettivamente dell’Evangelizzazione e della Formazione, ai quali si<br />
chiede <strong>di</strong> offrire uno spazio alla <strong>di</strong>mensione ecumenica delle loro tematiche. La proposta, se accolta, metterebbe in<br />
risalto la funzione <strong>di</strong> “servizio” propria del nostro settore, con il vantaggio <strong>di</strong> far pervenire più <strong>di</strong>rettamente il proprio<br />
messaggio agli animatori dell’Evangelizzazione e della Formazione.<br />
- Notiziario:<br />
ci si ripromette veramente <strong>di</strong> riprendere la compilazione e <strong>di</strong>ffusione via internet del notiziario <strong>di</strong> settore a partire dal<br />
primo trimestre del 2009. Tutti siamo invitati a inviare riflessioni, informazioni e suggerimenti riguardanti il nostro<br />
campo <strong>di</strong> animazione.<br />
- Giornata mensile <strong>di</strong> preghiera per l’unità:<br />
in occasione e come promemoria della terza domenica <strong>di</strong> ogni mese, nella quale invitiamo molte persone a unirsi a<br />
noi nella preghiera per l’unità, invieremo via internet una scheda con un riferimento biblico e una breve riflessione;<br />
invitiamo tutti voi a collaborare per estendere la partecipazione a questa iniziativa; la scheda verrà inviata a tutti<br />
coloro che comunicheranno il loro in<strong>di</strong>rizzo e-mail;<br />
per il mese <strong>di</strong> gennaio, al posto della scheda allegherò già a questa lettera uno schema per la settimana <strong>di</strong><br />
preghiera per l’unità che va dal 18 al 25 gennaio; tale schema contiene riflessioni francescane.<br />
4. Prossimi appuntamenti<br />
- 18-25 gennaio 2009: settimana <strong>di</strong> preghiera per l’unità dei cristiani: uno schema <strong>di</strong> preghiera, con riflessioni <strong>di</strong><br />
carattere francescano, lo ricevete in allegato alla presente lettera: vi posso già anticipare il tema per la settimana<br />
del 2010: “Unità e missione”.<br />
- 26-30 gennaio 2009: esercizi spirituali ecumenici a Timisoara; quest’anno saremo in tre<strong>di</strong>ci a partecipare a questa<br />
esperienza.<br />
Altri appuntamenti sono previsti a livello <strong>di</strong> Or<strong>di</strong>ne: in febbraio un seminario al Cairo sul <strong>di</strong>alogo interreligioso per i<br />
frati operanti in paesi a maggioranza musulmana nell’area me<strong>di</strong>terranea e un altro a Bogotà per i frati dell’America<br />
Latina sul Pentecostalismo. Al prossimo Capitolo generale verrà rivolta la proposta <strong>di</strong> istituire stretti rapporti <strong>di</strong>retti<br />
fra la Commissione del Servizio per il <strong>di</strong>alogo e gli organismi delle Conferenze, in particolare con i segretariati<br />
dell’evangelizzazione e della formazione.<br />
Sentendomi in sintonia con la gioia ciascuno <strong>di</strong> voi vi auguro un nuovo anno benedetto dal Signore e pregno <strong>di</strong><br />
felicità.<br />
Fra Tecle Vetrali<br />
SEOUL:<br />
DALLA GERUSALEMME TERRESTRE A QUELLA CELESTE<br />
La Commissione dell’Or<strong>di</strong>ne del Servizio per il<br />
<strong>di</strong>alogo si è riunita a Seoul, in Corea, dal 24 al<br />
30 novembre 2008. Da tempo in seno alla<br />
Commissione si sta riflettendo sul <strong>di</strong>alogo con<br />
la cultura e si sta elaborando un sussi<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
formazione sull’argomento. L’ambiente<br />
coreano si è manifestato il luogo giusto per<br />
una riflessione sul tema.<br />
Gli incontri della Commissione sono<br />
abitualmente un’occasione per promuovere<br />
l’animazione in ambito locale, e così è stato<br />
anche a Seoul. Ma altrettanto importante è<br />
stata l’esperienza <strong>di</strong> due giorni vissuti come<br />
ospiti in monasteri buddhisti, sia maschili che<br />
femminili. Tutto sommato, si è trattato più <strong>di</strong><br />
un’esperienza formativa per la Commissione<br />
che <strong>di</strong> un insegnamento impartito ai residenti<br />
locali. I risultati <strong>di</strong> tutta l’esperienza hanno<br />
superato ogni aspettativa, anche se l’inizio non<br />
sembrava molto promettente: infatti, una<br />
comunicazione apparsa sui giornali e letta<br />
durante il viaggio non sembrava molto<br />
10<br />
incoraggiante per il <strong>di</strong>alogo interreligioso e una<br />
tempesta <strong>di</strong> neve all’aeroporto <strong>di</strong> Francoforte<br />
sembrava compromettere un viaggio che<br />
invece è stato perfettamente regolare.<br />
Di fatto, la permanenza coreana si è<br />
concentrata attorno a tre momenti: il lavoro<br />
interno della Commissione, un simposio sul<br />
<strong>di</strong>alogo interreligioso e l’esperienza nei<br />
monasteri buddhisti, per concludersi con una<br />
festa in famiglia in occasione della vestizione<br />
<strong>di</strong> otto novizi accolti nella nostra Provincia<br />
coreana.<br />
1. I lavori della Commissione<br />
La Commissione, nella prospettiva del<br />
prossimo Capitolo generale, sta tirando il<br />
bilancio del lavoro svolto in questo sessennio,<br />
caratterizzato prevalentemente dalla<br />
preparazione <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong> per la formazione dei<br />
frati al <strong>di</strong>alogo. Prima del Capitolo generale si<br />
spera <strong>di</strong> completare la compilazione del quarto<br />
sussi<strong>di</strong>o, de<strong>di</strong>cato al <strong>di</strong>alogo con la cultura. In
quest’ultimo scorcio <strong>di</strong> tempo si organizzerà al<br />
Cairo un seminario per i frati operanti in paesi<br />
a maggioranza musulmana nell’area<br />
me<strong>di</strong>terranea (16-21 marzo) e un seminario a<br />
Bogotà per i frati dell’America Latina sul<br />
Pentecostalismo (16-21 febbraio). E’ stata<br />
pure sottolineata l’esigenza <strong>di</strong> proseguire e<br />
intensificare la collaborazione interfrancescana<br />
nel campo del <strong>di</strong>alogo.<br />
2. Il seminario: “Purificare il cuore”<br />
Scopo del seminario era l’animazione locale. Di<br />
fatto, tutto il tempo è stato de<strong>di</strong>cato all’ascolto<br />
<strong>di</strong> riflessioni e testimonianze locali, con un<br />
nostro intervento conclusivo. Il dato più<br />
rilevante è che attraverso tutti gli interventi è<br />
stato in<strong>di</strong>viduato il luogo del <strong>di</strong>alogo, cioè, il<br />
cuore. L’atmosfera generale è stata favorita<br />
dai patetici tocchi del gong che apriva ogni<br />
sessione e dalla proclamazione iniziale delle<br />
beatitu<strong>di</strong>ni. Simpatiche e interessanti le danze<br />
che hanno allietato le pause fra i vari<br />
interventi e i momenti critici che hanno<br />
seguito la refezione del mezzogiorno.<br />
Il saluto iniziale del Presidente fra Miguel<br />
Vallecillo ha messo in luce lo scopo<br />
dell’incontro e l’impegno dell’Or<strong>di</strong>ne dei frati<br />
minori nel campo del <strong>di</strong>alogo.<br />
Nell’intervento <strong>di</strong> apertura il Prof. H. Gill della<br />
Seogan University si è interrogato su chi è<br />
Gesù per i buddhisti e chi è Buddha per i<br />
cristiani. Egli vede la storia cristiana scan<strong>di</strong>ta<br />
da 3 cambi culturali: alle origini, ra<strong>di</strong>cate in<br />
Israele, il contatto con la cultura greca apre il<br />
cristianesimo a tutte le culture e ai concetti<br />
universali; l’incontro con la scienza, pur con<br />
alcune <strong>di</strong>fficoltà, è occasione <strong>di</strong><br />
approfon<strong>di</strong>mento; l’incontro con le gran<strong>di</strong><br />
religioni orientali pone alle chiese<br />
l’interrogativo sul significato delle altre<br />
religioni. La sapienza profonda e il forte senso<br />
etico delle religioni orientali <strong>di</strong>ventano una<br />
sfida per le chiese che nei loro confronti non<br />
potranno più comportarsi come <strong>di</strong> fronte<br />
all’ateismo e al materialismo; in seguito a<br />
profonda maturazione la chiesa cattolica ha<br />
superato la teoria esclusivista per esprimersi<br />
nei termini <strong>di</strong> un cristocentrismo inclusivo,<br />
mentre il 90 % delle chiese protestanti<br />
coreane sono ancora esclusiviste; il Cristo<br />
della fede è universale, non solo dei cristiani.<br />
Ciò spiega la pre<strong>di</strong>sposizione positiva dei<br />
cattolici nei confronti del buddhismo;<br />
fenomeno che non avviene nei rapporti con<br />
l’induismo, a causa della sua ra<strong>di</strong>cata <strong>di</strong>visione<br />
in caste sociali, e con l’islam che, anche se<br />
teoricamente più vicino al cristianesimo, si<br />
esprime con una accentuata aggressività.<br />
11<br />
Come si recepiscono reciprocamente<br />
buddhismo e cristianesimo? Per un cristiano,<br />
in gran parte <strong>di</strong> cultura occidentale,<br />
impregnata <strong>di</strong> tecnologia, è <strong>di</strong>fficile penetrare<br />
nell’animo buddhista, pregno <strong>di</strong> spiritualità e <strong>di</strong><br />
sapienza; a sua volta, il buddhista trova<br />
<strong>di</strong>fficoltà a entrare nella visione <strong>di</strong> una storia<br />
che parte dalla creazione e cammina verso la<br />
creazione, con un percorso affollato <strong>di</strong> guerre,<br />
spesso a causa della fede, per cui è <strong>di</strong>fficile<br />
accogliere il pensiero che Dio guida la storia.;<br />
risulta più agevole e realistico ricercare la pace<br />
in questo mondo attraverso la sapienza del<br />
cuore. Sono così identificati i due fulcri che<br />
caratterizzano i due mon<strong>di</strong>: la sapienza per il<br />
buddhismo e la fede per il cristianesimo. E’<br />
chiaro, quin<strong>di</strong>, che in Corea il cristianesimo<br />
troverà ascolto solo se percorrerà la via della<br />
ricerca della sapienza. Certamente, anche<br />
ricercando e rivalutando filoni interni alla sua<br />
tra<strong>di</strong>zione biblica, gli strumenti non gli<br />
mancano.<br />
A questa esposizione fondamentale fa eco il<br />
Rev. H. Lee, ministro <strong>di</strong> una chiesta<br />
protestante, evidentemente <strong>di</strong> carattere<br />
pentecostale, il quale sottolinea il concetto che<br />
tutti siamo tempio dello Spirito Santo e che lo<br />
scopo da raggiungere è la libertà del cuore.<br />
Assolutamente ine<strong>di</strong>ta e fuori dal consueto la<br />
testimonianza della Maestra H. Kim, Grande<br />
Schamana, che dal 1961 è presa dallo spirito<br />
che le causa visioni e la mette in contatto con<br />
l’altro mondo; sua funzione è <strong>di</strong> essere<br />
me<strong>di</strong>atrice fra gli esseri viventi e gli spiriti,<br />
placando questi ultimi, compito <strong>di</strong>fficile e <strong>di</strong><br />
grande sofferenza, entrando in trans anche<br />
per qualche giorno; esegue vari riti per curare<br />
e consigliare le persone; riconosce che i nostri<br />
sacerdoti e le nostre suore hanno una<br />
maggiore formazione e ad essi invia spesso le<br />
persone per la soluzione <strong>di</strong> molti problemi. A<br />
noi invi<strong>di</strong>a la fede in Gesù e in Maria.<br />
Degno <strong>di</strong> attenzione è il cammino percorso da<br />
Mushim, monaco buddhista Mayahana, nato<br />
negli USA in famiglia cattolica e da 24 anni<br />
residente in Corea; a 15 anni ha sentito<br />
interesse per il pensiero orientale, spinto<br />
dall’esigenza <strong>di</strong> ricercare la sapienza della vita<br />
non attraverso i libri ma attraverso<br />
l’esperienza; la risposta a tale esigenza l’ha<br />
ottenuta dall’incontro con un grande maestro<br />
che l’ha aiutato a ricercare l’unica verità al <strong>di</strong><br />
là delle molte religioni; la ricerca buddhista è<br />
concentrata nella ricerca della fonte <strong>di</strong><br />
quest’unica verità; fondamentale in questo<br />
cammino <strong>di</strong> ricerca è la preghiera che deve<br />
nascere da un cuore improntato a pietà e<br />
devozione, libera da richieste egoistiche; per<br />
portare all’unità la preghiera deve avere
un’apertura universale; una preghiera fatta<br />
con la sola intelligenza non è buona: essa<br />
deve nascere dal cuore che, nella sforzo<br />
continuo, senza arrendersi <strong>di</strong> fronte a<br />
stanchezza e delusioni, raggiunge la<br />
purificazione e la libertà; i vari cuori purificati<br />
<strong>di</strong>ventano uno, perché scompaiono le<br />
<strong>di</strong>fferenze: si vede con gli stessi occhi, si<br />
hanno gli stessi gusti ...<br />
Anche Butta Rakita, monaco buddhista<br />
Theravada, insiste sullo sforzo verso l’unità da<br />
raggiungere attraverso la purificazione e la<br />
rettitu<strong>di</strong>ne del cuore, enumerando 24 mo<strong>di</strong> per<br />
raggiungere tale meta; un’attenzione<br />
particolare va posta nel curare il rapporto con<br />
il tempo, che può essere concepito in due<br />
maniere: o dare spazio al passato, al presente<br />
e al futuro, o concentrarsi nel presente; se ci<br />
preoccupiamo del passato e del futuro noi<br />
occupiamo il presente e non lo viviamo; legati<br />
al passato, viviamo <strong>di</strong> ricor<strong>di</strong> e <strong>di</strong> rimpianti e<br />
se ci leghiamo al futuro viviamo <strong>di</strong> illusioni e <strong>di</strong><br />
ansie; la tristezza e la depressione nascono<br />
solo quando non viviamo il presente e ci<br />
rifugiamo nel passato o nel futuro; se prevale<br />
la mente e il pensiero, entra la fantasia che<br />
<strong>di</strong>strae dal cuore, mentre bisogna essere<br />
presenti con il cuore, poiché, mentre la mente<br />
ci unisce alle idee, il cuore ci unisce alle cose<br />
concrete; per questo bisogna vedere con il<br />
cuore, perché con il cuore le azioni <strong>di</strong>ventano<br />
nostre e coscienti.<br />
Tutta questa serie <strong>di</strong> riflessioni era talmente<br />
chiara e definitiva che non ci fu spazio per<br />
ulteriori chiarimenti o eventuali obiezioni.<br />
L’intervento conclusivo <strong>di</strong> Fra Tecle non ha<br />
trovato <strong>di</strong>fficoltà a inserirsi nel contesto delle<br />
riflessioni che lo hanno preceduto, come si può<br />
rilevare dal titolo della sua relazione: Il senso<br />
della vita: un cuore <strong>di</strong>alogante. L’esperienza<br />
francecana. Il primo punto della relazione<br />
sviluppa il concetto: Il <strong>di</strong>alogo parte dal cuore,<br />
per soffermarsi poi sul concetto <strong>di</strong> identità e<br />
sull’esperienza francescana in rapporto al<br />
<strong>di</strong>alogo.<br />
3. Il pellegrinaggio nei monasteri buddhisti: la<br />
Gerusalemme terrestre<br />
Non sarebbero penetrate nella mente e nel<br />
cuore le riflessioni del seminario <strong>di</strong> Seoul se<br />
non fossero state seguite e completate dal<br />
pellegrinaggio presso i monasteri che ci ha<br />
introdotto nel vissuto del cammino e<br />
dell’ascesi buddhista. E’ stata proprio questa<br />
esperienza a farci capire in maniera<br />
impressionante dove arriva lo sforzo umano.<br />
La varietà dei monasteri che ci hanno accolto<br />
12<br />
ci ha permesso <strong>di</strong> tracciare un quadro<br />
abbastanza articolato della vita nei monasteri.<br />
Dobbiamo confessare, però, che per noi si è<br />
trattato anche <strong>di</strong> un pellegrinaggio<br />
penitenziale. Due problemi ci tormentavano<br />
continuamente: l’assenza <strong>di</strong> se<strong>di</strong>e e il dover<br />
togliere le calzature prima <strong>di</strong> entrare nei<br />
templi o nei locali <strong>di</strong> incontro.<br />
Il sedersi sulle ginocchia, per chi non è<br />
allenato, provoca stiramenti muscolari, con<br />
scarsa probabilità <strong>di</strong> reggere a lungo in un<br />
equilibrio statico. La posizione del fior <strong>di</strong> loto è<br />
davvero esteticamente affascinante, ma è<br />
frutto <strong>di</strong> lunghi esercizi. Mentre per i monaci, e<br />
i coreani in genere, quella posizione è<br />
<strong>di</strong>stensiva e particolarmente in<strong>di</strong>cata per i<br />
pranzi e le conversazioni, aiutando la serenità<br />
e la concentrazione, per noi ospiti creava<br />
momenti <strong>di</strong> sofferenza e non favoriva certo né<br />
l’assimilazione del cibo né la concentrazione<br />
necessaria per il <strong>di</strong>alogo e la me<strong>di</strong>tazione. Per<br />
questo, pur a malincuore, preferivamo incontri<br />
e conversazioni <strong>di</strong> breve durata.<br />
L’altra usanza che ha creato problemi è stata<br />
l’esigenza <strong>di</strong> levarsi le calzature ogni volta che<br />
si entrava in un tempio o in un luogo <strong>di</strong><br />
incontro. Il continuo levare e calzare le scarpe<br />
era un piccolo tormento. Per essere sinceri,<br />
dopo il fasti<strong>di</strong>o iniziale, la cosa incominciava a<br />
<strong>di</strong>ventare <strong>di</strong>vertente, prestandosi a ripetuti<br />
commenti <strong>di</strong> piacevole autoironia. Ma<br />
dobbiamo ammettere che tutti quegli esercizi<br />
si sono rivelati <strong>di</strong> una certa utilità perché alla<br />
fine ci siamo tutti sentiti più sciolti ed agili.<br />
La prima tappa è stata al Monastero femminile<br />
White Lotus, a Baekryonsa, accolti dalla<br />
giovane superiora Ch’on-do (che significa:<br />
mille strade). Dopo un generoso pranzo, che<br />
abbiamo potuto consumare seduti<br />
comodamente sulle se<strong>di</strong>e, siamo stati coinvolti<br />
in un classico rito del tè, seduti sulle<br />
ginocchia, con l’opportunità <strong>di</strong> intrattenerci in<br />
colloqui che ci hanno introdotto nei principi<br />
fondamentali e nella prassi quoti<strong>di</strong>ana della<br />
vita monastica.<br />
Non è complicata la prassi per entrare nei<br />
monasteri: basta presentarsi al tempio,<br />
impegnarsi ad osservare i precetti<br />
fondamentali (rispettare la vita, non rubare,<br />
non mentire ...), con alcune regole particolari<br />
dei singoli templi; ciò avviene normalmente<br />
dopo aver frequentato il liceo, fino all’età <strong>di</strong><br />
circa 50 anni.<br />
L’orario giornaliero è sostanzialmente uguale<br />
in tutti i monasteri, sia maschili che femminili:<br />
alzata alle ore 3 del mattino, al suono del<br />
gong che risveglia tutte le creature; dalle 4<br />
alle 5: me<strong>di</strong>tazione, seguita da devozioni<br />
particolari; alle 6: colazione, quin<strong>di</strong> pulizie e
manutenzione della casa; dalle 10 alle 12:<br />
preghiera al tempio (3 volte al giorno); alle<br />
12: pranzo; quin<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o o lavoro manuale o<br />
colloqui con la gente e una piccola cena; dalle<br />
18 alle 20: preghiera al tempio e devozioni<br />
particolari; quin<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e alle 22: riposo; in<br />
giornate particolari, come quelle dei defunti, le<br />
preghiere sono più lunghe. Un rosario <strong>di</strong> 108<br />
grani accompagna la ripetizione <strong>di</strong> altrettanti<br />
nomi <strong>di</strong> Buddha.<br />
Caratteristici sono lunghi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> silenzio,<br />
praticati da singoli monaci, per una durata che<br />
può protrarsi anche per mesi ed anni, durante<br />
i quali neppure la preghiera a voce alta è<br />
ammessa; tali perio<strong>di</strong> rendono possibile<br />
l’introspezione e sono necessari, ci <strong>di</strong>ce Ch’ondo,<br />
perché “anche noi religiosi siamo molto<br />
occupati a fare il bene agli altri e spesso<br />
smarriamo noi stessi; non sappiamo più chi<br />
siamo”.<br />
Il complesso buddhista <strong>di</strong> Tongdosa ci<br />
permette <strong>di</strong> entrare in un tempio del livello più<br />
alto, dove si possono percorrere tutti i gra<strong>di</strong><br />
della pratica buddhista: quello degli<br />
insegnamenti e dei precetti, quello della<br />
pratica zen per giungere a quello della<br />
preghiera nel tempio. Il cammino è segnato da<br />
tre porte, ciascuna affiancata da un’aula.<br />
Soffermandosi e riflettendo, si può percorrere<br />
simbolicamente il cammino <strong>di</strong> purificazione del<br />
cuore.<br />
La prima porta è quella del risveglio: la<br />
possono oltrepassare solo quelli che si sono<br />
risvegliati dal sonno dell’incoscienza e<br />
intendono avviarsi verso l’illuminazione.<br />
La seconda porta espone l’immagine <strong>di</strong> 4 re<br />
vittoriosi, che interpretano l’impegnativo<br />
itinerario <strong>di</strong> chi vuole raggiungere la<br />
purificazione e l’illuminazione: il primo non si<br />
piega al potere, il secondo vince il desiderio e<br />
la tentazione, il terzo coltiva rispetto e brucia<br />
gli errori degli altri, il quarto esprime la cura <strong>di</strong><br />
se stessi; il tutto avviene nella pace interiore.<br />
Prima <strong>di</strong> raggiungere la terza porta ci si<br />
imbatte in una torre originale, con quattro<br />
<strong>di</strong>versi strumenti <strong>di</strong> suono a percussione: un<br />
grande uccello <strong>di</strong> legno con il suo suono<br />
risveglia gli esseri del cielo, un tamburo in<br />
forma <strong>di</strong> pesce risveglia gli animali del mare, il<br />
concerto prolungato eseguito da un’alternanza<br />
<strong>di</strong> percussori su un enorme tamburo risveglia<br />
gli esseri della terra, mentre i rintocchi <strong>di</strong><br />
un’enorme campana percossa da un tronco<br />
d’albero risveglia gli esseri dell’inferno.<br />
Introdotti da questo concerto i monaci sentono<br />
<strong>di</strong> pregare con tutto l’universo. Un tipico<br />
e<strong>di</strong>ficio a lato in<strong>di</strong>ca che cercando la verità si<br />
costruisce la propria pagoda.<br />
13<br />
La terza porta segna la conclusione del<br />
cammino che introduce al tempio. Le figure <strong>di</strong><br />
due animali, una tigre e un elefante,<br />
simboleggiano il raggiungimento <strong>di</strong> questo<br />
sta<strong>di</strong>o del cammino: chi mette in pratica<br />
l’insegnamento è deciso come una tigre e<br />
sapiente come l’elefante; queste due virtù<br />
riunite creano l’unità nel mondo.<br />
All’interno <strong>di</strong> ogni tempio buddhista dominano<br />
tre statue del Buddha; quella centrale<br />
rappresenta il Buddha storico, le altre due<br />
sono due sue personificazioni (i due<br />
bo<strong>di</strong>sadrat) e rappresentano coloro che hanno<br />
compiuto il cammino <strong>di</strong> purificazione, ma<br />
preferiscono rimanere tra i viventi per aiutare<br />
gli altri nel cammino dell’illuminazione; quello<br />
<strong>di</strong> destra rappresenta la misericor<strong>di</strong>a e quello<br />
<strong>di</strong> sinistra la compassione.<br />
Così, dopo avere impiegato tutte le proprie<br />
energie per raggiungere il perfetto equilibrio <strong>di</strong><br />
sé, si è arrivati all’agognata Gerusalemme. In<br />
questo cammino, l’unico aiuto esterno lo si<br />
riceve dal maestro che accompagna il<br />
<strong>di</strong>scepolo in un lungo e faticoso sforzo che<br />
termina nella quiete del cuore. Anche se siamo<br />
rimasti al livello terrestre, è pur sempre una<br />
Gerusalemme.<br />
Non si pensi che, pur in terreno buddhista, sia<br />
mancata l’occasione per vivere un’esperienza<br />
tipicamente francescana, soprattutto la notte<br />
trascorsa in un monastero filiale, una specie <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>staccamento del grande monastero <strong>di</strong><br />
Tongdosa. L’esperienza, o avventura, è stata<br />
vissuta come un ritorno alle origini, e più<br />
precisamente a Rivotorto: ospitati in una sala<br />
fornita <strong>di</strong> cinque coperte, cinque cuscini e un<br />
sacco a pelo si è trascorsa la notte occupati ad<br />
ascoltare con una certa invi<strong>di</strong>a i ritmi dei due<br />
che hanno avuto la fortuna <strong>di</strong> addormentarsi<br />
almeno per qualche tratto della notte; non è<br />
successo come a Rivotorto, dove i frati sono<br />
stati sfrattati per lasciare spazio ad una<br />
simpatica creatura <strong>di</strong> Dio, ma alle ore 3 il<br />
tamburo ha chiamato alla preghiera, che ad<br />
alcuni <strong>di</strong> noi è sembrata la migliore soluzione<br />
per trascorrere almeno una parte della notte;<br />
l’atmosfera nel tempio era <strong>di</strong>stensiva, anche<br />
se quattro frati si sono trovati ad assistere alla<br />
preghiera <strong>di</strong> due monaci. Al mattino, però,<br />
abbiamo avuto l’opportunità <strong>di</strong> celebrare in un<br />
locale a noi riservato quella eucaristia che ci<br />
permesso <strong>di</strong> rientrare nell’ambito della<br />
Gerusalemme celeste.<br />
Il monastero femminile <strong>di</strong> Seognamsa, che ci<br />
accoglie dopo la notte <strong>di</strong> Rivotorto, ha<br />
caratteristiche <strong>di</strong>verse da quelli già visitati: le<br />
circa 40 monache che lo abitano sono de<strong>di</strong>te<br />
soprattutto alla contemplazione e solo una<br />
volta al mese con<strong>di</strong>vidono la loro vita con i
laici. Nell’ambito contemplativo il monastero è<br />
specializzato particolarmente nelle<br />
prostrazioni. Nell’incontro con la superiora,<br />
accovacciati per il tè, veniamo a conoscere<br />
altri particolari della vita monastica,<br />
soprattutto femminile, che accusa un sensibile<br />
calo numerico, causato dal cambiamento dei<br />
valori nella società e dalle conseguenti mutate<br />
aspettative. Nelle comunità femminili non<br />
esistono gra<strong>di</strong> ufficiali, anche se alcune<br />
monache sono ritenute maestre illuminate; le<br />
superiore dei monasteri, nominate dal<br />
consiglio locale e confermate dal superiore del<br />
monastero principale maschile dal quale<br />
<strong>di</strong>pendono e dal monastero centrale <strong>di</strong> Seoul,<br />
durano in ufficio per 4 anni, con la possibilità<br />
<strong>di</strong> riconferma per un secondo quadriennio.<br />
Altro tempio e monastero singolare è quello <strong>di</strong><br />
Bulguksa, abitato normalmente da 28 monaci;<br />
in quei giorni, però, erano presenti un<br />
centinaio <strong>di</strong> monaci, perché è uno dei<br />
principali centri <strong>di</strong> scuola zen. Il maestro<br />
Chong-Woo è conscio del suo ruolo, e dopo<br />
averci introdotto nel tempio spiegandone le<br />
caratteristiche, ci intrattiene in un lungo<br />
colloquio nel quale, più che proporre una<br />
lezione magistrale preferisce rispondere alle<br />
nostre domande; ricorda come sia <strong>di</strong>fficile<br />
spiegare in che cosa consista lo zen: c’è una<br />
parte fisica, ma la parte più <strong>di</strong>fficile è la<br />
concentrazione e il processo interiore; non è la<br />
stessa cosa contemplare e concentrarsi in un<br />
unico pensiero; fondamentale è cercare <strong>di</strong><br />
rispondere dentro <strong>di</strong> sé a un’unica domanda<br />
chiave; come poi attesteranno anche gli altri<br />
monaci la cosa più importante e <strong>di</strong>fficile è<br />
riuscire a concentrarsi su un unico pensiero e<br />
un’unica domanda; la verità non va ricercata<br />
al <strong>di</strong> fuori, perché l’abbiamo già dentro <strong>di</strong> noi;<br />
per scoprirla bisogna togliere le <strong>di</strong>strazioni e<br />
gli egoismi.<br />
Chong-Woo suscita spontaneamente in chi lo<br />
accosta la sensazione <strong>di</strong> trovarsi <strong>di</strong> trovarsi <strong>di</strong><br />
fronte a un autentico maestro, dal quale i<br />
<strong>di</strong>scepoli attingono incon<strong>di</strong>zionatamente<br />
<strong>di</strong>rettive e precetti; il fatto che è il <strong>di</strong>scepolo a<br />
scegliersi il maestro spiega la venerazione <strong>di</strong><br />
cui gode quest’ultimo. Il <strong>di</strong>ventare maestro<br />
non è il raggiungimento <strong>di</strong> una carriera: solo i<br />
gran<strong>di</strong> maestri verificano se uno ha raggiunto<br />
il grado <strong>di</strong> illuminazione per <strong>di</strong>ventare<br />
maestro.<br />
14<br />
Con la visita a Seokgulam, monumento<br />
culturale protetto dall’Unesco, che contiene la<br />
monumentale statua del Buddha che veglia sul<br />
mondo, si conclude un pellegrinaggio<br />
certamente ine<strong>di</strong>to ed estremamente<br />
interessante, che ci ha introdotto in un mondo<br />
carico <strong>di</strong> simbolismi e pregno <strong>di</strong> sensibilità<br />
etiche, forse uno dei mon<strong>di</strong> migliori al quale<br />
può aspirare l’uomo che confida<br />
esclusivamente nelle proprie potenzialità: una<br />
Gerusalemme terrestre.<br />
4. Ritornati a casa: il fascino della<br />
Gerusalemme celeste<br />
“Finalmente a casa” era scritto al termine del<br />
programma del pellegrinaggio ai monasteri, ed<br />
effettivamente al ritorno l’atmosfera è subito<br />
cambiata. Abbiamo ripreso a respirare l’aria<br />
della nostra quota. La vera risposta liberatoria<br />
alla ricerca <strong>di</strong> illuminazione e purificazione<br />
l’abbiamo trovata nella parola proclamata alla<br />
liturgia dell’ultimo sabato del tempo or<strong>di</strong>nario.<br />
Siamo usciti dalla Gerusalemme terrestre per<br />
entrare nella Gerusalemme celeste, <strong>di</strong> fronte<br />
al trono <strong>di</strong> Dio e dell’Agnello, dal quale<br />
scaturisce il fiume dello Spirito che dona la<br />
vita alle piante e a ogni essere vivente e dove<br />
si trova l’albero della vita, le cui foglie servono<br />
a guarire tutte le nazioni. Abbiamo ritrovato<br />
fuori <strong>di</strong> noi la fonte della vera illuminazione,<br />
cioè Dio e Cristo agnello, che rende superflua<br />
ogni altra fonte <strong>di</strong> luce (Ap 21,22-22,5).<br />
Questo passaggio dalla Gerusalemme terrestre<br />
alla Gerusalemme celeste ha ridato fiato ai<br />
nostri polmoni e ci ha preparato a con<strong>di</strong>videre<br />
con profonda partecipazione la gioia della<br />
nostra Provincia coreana che nella stessa sera,<br />
con il rito della vestizione, accoglieva al<br />
noviziato otto nuovi can<strong>di</strong>dati: una gioia che<br />
ha fatto gustare quanto è bello lasciarsi<br />
chiamare a guidare dal Padre buono che sta<br />
nei cieli.<br />
L’eucaristia della prima domenica <strong>di</strong> avvento,<br />
celebrata con la fraternità <strong>di</strong> Seoul, ha dato<br />
senso e tono sia al nostro incontro che al<br />
nostro commiato: certamente tutti noi ci<br />
prepareremo con animo <strong>di</strong>verso alla venuta<br />
del Signore. E <strong>di</strong> questo siamo debitori e<br />
riconoscenti al Ministro provinciale fra Paolo, a<br />
fra Silvestro, a fra Domenico e a fra Giovanni.<br />
fra Tecle Vetrali
NORD ITALIA<br />
INCONTRO DEI MINISTRI PROVINCIALI<br />
Bologna 21 Novembre 2008<br />
1) Presenti i 6 Ministri, Maurizio Serofilli ed Enrico Delama per Diathesis, si inizia pregando con la dossologia<br />
riportata in FF 202. Quin<strong>di</strong> fr. Bruno Bartolini, Presidente del Collegio dei Ministri, presenta l’ODG sul quale<br />
lavoreremo nel corso della giornata: la mattinata sarà de<strong>di</strong>cata a lavorare sulle tre fraternità interprovinciali<br />
nuove, mentre al pomeriggio ci concentreremo sull’organigramma dell’interprovincialità. Enrico Delama invita a<br />
riflettere sulle tre fraternità tenendo conto <strong>di</strong> tutto il lavoro svolto sull’interprovincialità e tenendo conto degli<br />
apporti dei Segretariati (F&S ed Evangelizzazione). L’obiettivo è quello <strong>di</strong> passare dalle autocan<strong>di</strong>dature alla<br />
riflessione su <strong>di</strong> esse ed all’elaborazione <strong>di</strong> progetti autenticamente interprovinciali.<br />
2) La Fraternità <strong>di</strong> Celle Ligure è presentata da fr. Alberto Tosini, Ministro della Liguria:<br />
* ha alle spalle una storia <strong>di</strong> 7 anni.<br />
* È stata avviata per realizzare un’esperienza <strong>di</strong> vita francescana al <strong>di</strong> fuori della classica struttura<br />
conventuale e basandosi su due assi portanti, fraternità e minorità: è una fraternità capace <strong>di</strong> accogliere<br />
anche sacerdoti, frati e altre persone con problemi; la minorità viene vissuta attraverso la <strong>di</strong>mensione del<br />
lavoro, la con<strong>di</strong>visione con persone problematiche, il servizio all’Ospedale assunto e gestito dalla fraternità<br />
in solido.<br />
Da un punto <strong>di</strong> vista pastorale, oltre al servizio all’ospedale <strong>di</strong> Savona, c’è una buona apertura e<br />
partecipazione della gente per i momenti <strong>di</strong> preghiera e per la proposta della Lectio <strong>di</strong>vina settimanale (al<br />
sabato).<br />
* Ha vissuto le sue fasi <strong>di</strong> rodaggio, <strong>di</strong> crescendo e <strong>di</strong> conferma. Al momento attuale funziona bene, ha un<br />
buon consenso a livello provinciale e anche nazionale.<br />
* I frati che la compongono sono inseriti anche in attività provinciali e anche il Vescovo <strong>di</strong> Savona è molto<br />
contento <strong>di</strong> questa presenza.<br />
* Per la fase <strong>di</strong> passaggio all’interprovincialità questa fraternità può essere composta <strong>di</strong> 3 o 4 frati, due <strong>di</strong><br />
quelli attualmente presenti, così da dare continuità all’esperienza e due nuovi che si inseriscono nel<br />
progetto e aiutano a riformularlo.<br />
Dopo la presentazione si apre il <strong>di</strong>alogo tra i Ministri, all’interno del quale emerge:<br />
- apprezzamento per il progetto e l’esperienza;<br />
- l’importanza <strong>di</strong> conoscere e mettere in rete altre esperienze analoghe; <strong>di</strong> aiutare i frati a capire che non si<br />
tratta <strong>di</strong> abbandonare i conventi per cercare luoghi “con pochi impegni e poche responsabilità”; <strong>di</strong> sapere<br />
collocare questa accanto alle altre possibili modalità <strong>di</strong> vivere il francescanesimo oggi;<br />
- la sottolineatura che questa esperienza è un tentativo <strong>di</strong> vivere e proporre in modo rinnovato la nostra<br />
forma <strong>di</strong> vita, ciò che è fondamentale non è il vivere extra moenia conventi, ma l’aver incentrato il progetto<br />
<strong>di</strong> vita fraterna sulle priorità della nostra vita; <strong>di</strong>versi interventi concordano su questo aspetto;<br />
- l’importanza <strong>di</strong> proporre le nuove esperienze come una varietà della nostra forma <strong>di</strong> vita e non come una<br />
modalità che va contro il modo tra<strong>di</strong>zionale (in convento) <strong>di</strong> vivere la nostra vita; occorre perciò bilanciare –<br />
all’interno dell’interprovincialità – esperienze nuove ed esperienze tra<strong>di</strong>zionali rinnovate;<br />
- è importante anche tener conto del fatto che molte nostre fraternità sono <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni e il Progetto<br />
<strong>di</strong> Vita Fraterna va elaborato tenendo conto della piccola <strong>di</strong>mensione;<br />
- Diathesis fa osservare che in alcuni casi quando si parla <strong>di</strong> “meno impegni e meno responsabilità” si fa<br />
riferimento all’importanza <strong>di</strong> evitare la saturazione da attività che impe<strong>di</strong>sce poi la vita <strong>di</strong> fraternità.<br />
Proseguendo nel <strong>di</strong>alogo emergono altri aspetti:<br />
- occorre verificare in che modo ci inseriamo nella Chiesa locale e nel territorio, con quale specificità,<br />
comunque ogni progetto va strutturato in modo tale che le priorità siano vivibili e con<strong>di</strong>vise in fraternità e in<br />
modo tale che i frati assegnati a quella fraternità <strong>di</strong>ano garanzie <strong>di</strong> investire su quel progetto. Le priorità<br />
son l’intelaiatura che può essere poi declinata in <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong>.<br />
- Diathesis fa osservare il tema del contesto territoriale, socio-culturale ed ecclesiale è importante, la scelta<br />
del dove ci collochiamo sia in termini <strong>di</strong> luogo che <strong>di</strong> struttura <strong>di</strong>ce qualcosa e offre determinate possibilità.<br />
Nell’esperienza <strong>di</strong> Celle la fraternità ha una reale funzione centrale, è soggetto del <strong>di</strong>scernimento, spinge<br />
all’assunzione delle responsabilità e degli impegni pastorali in forma con<strong>di</strong>visa, mette un argine alla<br />
modalità in<strong>di</strong>vidualista <strong>di</strong> assumere servizi e impegni.<br />
I Ministri sottolineano ancora:<br />
- la realtà <strong>di</strong> Celle può accogliere frati <strong>di</strong> altre Entità per esperienze temporanee e tener viva la funzione<br />
profetica <strong>di</strong> stimolarci a “sognare”;<br />
15
- è importante aiutare i frati, specie i giovani, che siamo chiamati anche a rispondere alle situazioni concrete<br />
e non possiamo assumere gli impegni secondo le categorie del “mi piace” o “non mi piace”.<br />
3) Dopo un breve confronto su come procedere, si decide <strong>di</strong> ascoltare anche la presentazione delle altre due<br />
fraternità proposte alla progettazione interprovinciale. La Fraternità <strong>di</strong> Torino, de<strong>di</strong>ta alla pastorale<br />
giovanile e vocazionale è presentata da fr. Gabriele Trivellin, Ministro del Piemonte:<br />
* gli obiettivi per il momento identificati sono legati all’animazione della PG e della CPV in Piemonte e<br />
dell’animazione della PF nel Nord Italia.<br />
* La sede identificata è il convento <strong>di</strong> S. Antonio a Torino, che si trova in un luogo centrale, con un grande<br />
bacino <strong>di</strong> pastorale giovanile e con la presenza <strong>di</strong> una mensa dei poveri molto frequentata.<br />
* Va elaborato in termini più dettagliati e precisi il progetto, a partire dagli spunti contenuti nella bozza inviata<br />
da fr. Maggiorino Stoppa.<br />
Anche per la fraternità <strong>di</strong> Torino, dopo la presentazione si apre il <strong>di</strong>alogo tra i Ministri, all’interno del quale<br />
emerge:<br />
- l’importanza <strong>di</strong> elaborare anzitutto un progetto per questa fraternità attraverso l’apposita commissione<br />
interprovinciale; che sulla base <strong>di</strong> questo progetto <strong>di</strong> massima la fraternità che si formerà elabori in termini<br />
più concreti il proprio Progetto <strong>di</strong> Vita Fraterna, tenendo conto <strong>di</strong> quanto già è stato detto a proposito <strong>di</strong><br />
Celle Ligure e dell’importanza <strong>di</strong> tener conto delle cinque priorità e <strong>di</strong> quanto viene proposto sia nel<br />
Documento dell’Or<strong>di</strong>ne sia nelle Linee nazionali per la CPV; bisogna comunque evitare <strong>di</strong> inserire una<br />
equipe interprovinciale in una fraternità “normale”, il PVF deve portare a reale unità d’intenti e <strong>di</strong><br />
progettazione;<br />
- c’è già qualche frate <strong>di</strong>sponibile per questa esperienza, però non “a scatola chiusa”; nelle province dove si<br />
è fatta l’esperienza ibrida (fraternità con all’interno un’equipe) le cose non sono andate troppo bene;<br />
occorre stu<strong>di</strong>are bene come far nascere questa fraternità, tenendo conto anche della realtà molto<br />
impegnativa che è la mensa dei poveri;<br />
- sembra che tra gli U10 ci sia stato qualche frainten<strong>di</strong>mento circa questa proposta;<br />
- per la progettazione occorre darsi qualche linea, mettere a fuoco con quali modalità procedere.<br />
- Diathesis interviene per chiedere quale mandato hanno i progettisti.<br />
Riprendendo i Ministri <strong>di</strong>alogano a lungo sul come procedere ed alla fine raggiungono un consenso su:<br />
- l’importanza <strong>di</strong> coinvolgere un frate per ogni Provincia nella progettazione <strong>di</strong> questa fraternità, che in futuro<br />
sarà un punto <strong>di</strong> riferimento per tutto il Nord Italia. Il gruppo <strong>di</strong> lavoro o commissione elaborerà delle linee<br />
che sottoporrà ai Ministri; essi a loro volta presenteranno i vincoli dei quali tener conto, poi formeranno la<br />
fraternità che elaborerà il proprio PVF tenendo conto del progetto, delle priorità e <strong>di</strong> quanto richiesto<br />
dall’Or<strong>di</strong>ne.<br />
- L’importanza <strong>di</strong> valorizzare ciò che matura dal basso, ma anche <strong>di</strong> governare il processo, secondo le<br />
nostre responsabilità.<br />
- Per procedere occorre avere alcune linee comuni e poi dare ai gruppi <strong>di</strong> elaborazione dei progetti una<br />
autonomia <strong>di</strong> lavoro: abbiamo l’ipotesi <strong>di</strong> tre progetti; abbiamo tre territori <strong>di</strong> riferimento con Province<br />
<strong>di</strong>rettamente investite nella progettazione e con la necessità <strong>di</strong> coinvolgere tutte sei le Province<br />
nell’assumere i progetti.<br />
- Per quanto riguarda la fraternità <strong>di</strong> Torino si concorda <strong>di</strong> coinvolgere in primis gli Animatori per la CPV e la<br />
PG e <strong>di</strong> avere attenzione comunicativa verso gli U10.<br />
- Diathesis propone ai Ministri <strong>di</strong> avviare tre gruppi <strong>di</strong> lavoro, uno per ciascuna fraternità, che riferiscano ai<br />
Ministri, per arrivare a linee che costituiscano l’ossatura dei progetti.<br />
Si conclude alle ore 12.45 il lavoro della mattinata e ci si reca alla mensa della fraternità.<br />
4) Al pomeriggio i lavori riprendono a ore 14.15. Fr. Bruno Bartolini, Ministro dell’Emilia Romagna, presenta la<br />
lettera e la proposta del <strong>di</strong>rettore dell’Antoniano fr. Alessandro Caspoli per un progetto <strong>di</strong> fraternità legata<br />
all’Antoniano <strong>di</strong> Bologna, che si esprime negli ambiti della solidarietà, della comunicazione e della<br />
cultura:<br />
* L’obiettivo generale identificato è quello <strong>di</strong> sviluppare un luogo <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo e <strong>di</strong> accoglienza che si esprime<br />
negli ambiti sopra ricordati.<br />
* Nell’ipotesi <strong>di</strong> progetto svolgono la funzione <strong>di</strong> ossatura portante le 5 priorità, con particolare attenzione alla<br />
<strong>di</strong>mensione del lavoro, della solidarietà e dell’evangelizzazione.<br />
* Accompagna la presentazione un libretto <strong>di</strong> presentazione delle attività attualmente svolte dall’Antoniano<br />
(solidarietà, produzione, formazione e attività culturali). L’attuale impegno dell’Antoniano è a carattere<br />
locale, nazionale e internazionale.<br />
* Si pensa <strong>di</strong> collocare questa fraternità in un appartamento che consenta <strong>di</strong> esprimere la vita <strong>di</strong> fraternità a<br />
3 o 4 frati.<br />
16
Nel <strong>di</strong>alogo tra i Ministri emerge che:<br />
- L’Antoniano può rivestire un ruolo particolare nell’ambito dell’evangelizzazione dei nuovi areopaghi.<br />
- Non è richiesta una specializzazione particolare per comporre la fraternità, dato che i compiti specialistici<br />
all’interno dell’opera sono svolti già da personale specializzato.<br />
- Per sostenere una linea <strong>di</strong> sviluppo è però richiesta qualche specificità, soprattutto la capacità <strong>di</strong> entrare<br />
nel merito <strong>di</strong> certi ambiti (Diathesis).<br />
- C’è bisogno <strong>di</strong> lavorare per specificare meglio gli obiettivi della fraternità e quali sensibilità/abilità sono<br />
richieste per poterle poi con<strong>di</strong>videre.<br />
- Va colta l’unicità <strong>di</strong> questa fraternità ma occorre anche trasmettere che questa fraternità nasce come<br />
proposta francescana, va offerta come possibile e positiva incarnazione del francescanesimo.<br />
- Qualche Ministro esprime anche delle <strong>di</strong>fficoltà legate al come presentare questa fraternità, o al fatto che<br />
possa essere troppo in funzione dell’attività <strong>di</strong> “solisti”.<br />
- Qualcun altro evidenzia l’attualità <strong>di</strong> questa proposta, la sua finalità strategica sia nel campo della<br />
solidarietà come della cultura. Eventuali <strong>di</strong>fficoltà vanno affrontate e <strong>di</strong>scusse, ma la proposta è valida e<br />
può avere futuro.<br />
- Si concorda che non c’è bisogno <strong>di</strong> una équipe <strong>di</strong> specialisti, ma <strong>di</strong> una fraternità all’interno della quale<br />
qualcuno abbia anche competenze specifiche.<br />
- Un Ministro sottolinea che bisogna anche chiarire in che cosa consista l’interprovincialità <strong>di</strong> questa<br />
fraternità e quali ricadute essa abbia poi sulla realtà francescana del Nord Italia.<br />
5) Esaurita la presentazione delle tre nuove proposte <strong>di</strong> fraternità interprovinciali ci si concentra sul come<br />
procedere e si concorda:<br />
a) Vengono formati tre gruppi <strong>di</strong> lavoro, uno per ciascuna fraternità proposta, all’interno <strong>di</strong> ogni gruppo <strong>di</strong><br />
lavoro sarà presente un Ministro provinciale, quello del territorio in cui si colloca la nuova fraternità.<br />
b) Ogni Provincia designa un frate per ogni gruppo <strong>di</strong> lavoro.<br />
c) I gruppi <strong>di</strong> lavoro risultano così composti:<br />
- Antoniano <strong>di</strong> Bologna: fr. Bruno Bartolini (Ministro), fr. Alessandro Caspoli (Direttore Antoniano), e<br />
5 frati inviati dalle altre Province.<br />
- Torino S. Antonio: fr. Gabriele Trivellin (Ministro), fr. Maggiorino Stoppa (Animatore CPV TO) e gli<br />
animatori per la CPV delle 6 Province<br />
- Celle Ligure: fr. Alberto Tosini (Ministro), i frati della fraternità e quelli inviati dalle altre 5 Province.<br />
d) Tra <strong>di</strong>cembre e gennaio i tre gruppi <strong>di</strong> lavoro si ritroveranno due volte, con la presenza e<br />
l’accompagnamento <strong>di</strong> Diathesis.<br />
e) Nel loro prossimo incontro (13 febbraio 2009 a VR) i Ministri ascolteranno quanto emerso nei gruppi <strong>di</strong><br />
lavoro e daranno in<strong>di</strong>cazioni su come proseguire.<br />
5) A questo punto i Ministri ringraziano Serofilli e Delama <strong>di</strong> Diathesis e proseguono da soli la propria riunione e<br />
affrontano l’approvazione dell’organigramma elaborato da fr. Francesco Patton con alcune correzioni.<br />
PROPOSTA DI ORGANIGRAMMA PER GLI ORGANISMI INTERPROVINCIALI:<br />
1. GOVERNO DEL PERCORSO<br />
1.1. Collegio dei 6 Ministri provinciali<br />
− Presidente-Coor<strong>di</strong>natore per la durata <strong>di</strong> due anni: convoca e presiede le riunioni, compie gli atti dei quali<br />
viene incaricato dal Collegio dei Ministri.<br />
− Ne fanno parte i 6 Ministri provinciali<br />
− Un Segretario del Collegio è nominato dai 6 Ministri per un triennio<br />
Il Collegio si riunisce me<strong>di</strong>amente ogni due mesi per far procedere il cammino verso la nascita della Nuova Entità e<br />
si occupa delle questioni riguardanti le fraternità interprovinciali e il percorso per far nascere la Nuova Entità.<br />
2. SERVIZI DI ANIMAZIONE<br />
2.1. AREA FORMAZIONE<br />
a) Segretariato interprovinciale Formazione e Stu<strong>di</strong>, del quale fanno parte:<br />
− Un Segretario eletto dai 6 Ministri: Franco Mirri (GE)<br />
− Il Maestro <strong>di</strong> Postulato: Saverio Biasi (TN)<br />
− Il Maestro <strong>di</strong> Noviziato: Enzo Maggioni (MI)<br />
− I Maestri dei Professi temporanei: Clau<strong>di</strong>o Battagion (VE) e Maurizio Piazza (BO)<br />
− Il Coor<strong>di</strong>natore dei Moderatori FoPe: Giampaolo Cavalli (VE)<br />
− Il Coor<strong>di</strong>natore degli Animatori CPV: Maggiorino Stoppa (TO)<br />
17
− Il Delegato dei Centri <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o: Paolo Dozio (MI)<br />
I compiti del Segretariato sono quelli previsti dalla RFI.<br />
Il Segretariato Interprovinciale Formazione e Stu<strong>di</strong> si ritrova tre volte all’anno per coor<strong>di</strong>nare, implementare e<br />
verificare il percorso formativo dei <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> del Nord Italia.<br />
Nelle singole Province vengono a decadere i Segretariati provinciali Formazione e Stu<strong>di</strong> dal 1° settemb re 2009.<br />
b) Coor<strong>di</strong>namento della Formazione permanente<br />
− I Moderatori provinciali per la formazione permanente si ritrovano in un Coor<strong>di</strong>namento che, in aiuto ai<br />
Ministri provinciali, cura l’ideazione e la realizzazione delle iniziative congiunte <strong>di</strong> FoPe riguardanti le 6<br />
Province (FoPe Guar<strong>di</strong>ani, Esercizi Spirituali…) e tutto ciò che da un punto <strong>di</strong> vista della FoPe aiuta il<br />
percorso verso la nascita della Nuova Entità (Giornate formative specifiche e iniziative specifiche <strong>di</strong><br />
informazione e sensibilizzazione verso la Nuova Entità).<br />
− Il Coor<strong>di</strong>namento è presieduto da un Coor<strong>di</strong>natore, nominato dal Collegio dei Ministri tra una rosa <strong>di</strong> nomi<br />
proposti dagli stessi Moderatori.<br />
− Nelle singole Province continua ad operare il Moderatore per la formazione permanente, eventualmente<br />
con la sua equipe o consiglio, che si occupa <strong>di</strong> me<strong>di</strong>are per le singole Province le iniziative interprovinciali<br />
<strong>di</strong> FoPe e <strong>di</strong> organizzare le iniziative specifiche <strong>di</strong> FoPe per quel territorio.<br />
c) Coor<strong>di</strong>namento della Cura pastorale delle Vocazioni<br />
− Gli Animatori provinciali per la CPV si ritrovano in un Coor<strong>di</strong>namento che, in aiuto ai Ministri provinciali,<br />
cura l’ideazione e la realizzazione delle iniziative congiunte <strong>di</strong> CPV riguardanti le 6 Province; e lavora per<br />
rendere omogenei i percorsi <strong>di</strong> accompagnamento e <strong>di</strong> accesso al Postulato interprovinciale.<br />
− Il Coor<strong>di</strong>namento è presieduto da un Coor<strong>di</strong>natore, nominato dal Collegio dei Ministri tra una rosa <strong>di</strong> nomi<br />
proposti dagli stessi Animatori per la CPV.<br />
− Nelle singole Province continua ad operare l’Animatore provinciale per la CPV, con la sua equipe, che si<br />
occupa <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>care e sviluppare sul territorio delle singole Province le iniziative <strong>di</strong> CPV locali e <strong>di</strong><br />
collaborare alle iniziative interprovinciali <strong>di</strong> CPV.<br />
2.2. AREA EVANGELIZZAZIONE<br />
Per l’area evangelizzazione gli organismi interprovinciali e i rispettivi compiti sono quelli presentati nelle Linee<br />
interprovinciali per l’Evangelizzazione 22-24 e 29.<br />
Rivestono particolare urgenza i seguenti organismi <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento, per favorire il proseguimento del cammino<br />
intrapreso:<br />
a) Coor<strong>di</strong>namento interprovinciale per l’Evangelizzazione, del quale fanno parte:<br />
− I 6 Segretari provinciali per l’evangelizzazione.<br />
− Uno dei Segretari provinciali, scelto tra una rosa <strong>di</strong> nomi proposti dai Segretari, viene eletto dal Collegio dei<br />
Ministri come Coor<strong>di</strong>natore.<br />
− Un altro dei Segretari viene eletto dal Coor<strong>di</strong>namento come segretario-verbalista.<br />
b) Coor<strong>di</strong>namento interprovinciale dei Moderatori per l’Evangelizzazione missionaria, del quale fanno<br />
parte:<br />
− I 6 Moderatori provinciali per l’evangelizzazione missionaria.<br />
− Uno dei Moderatori provinciali v dal Collegio, scelto tra una rosa <strong>di</strong> nomi proposti dai Moderatori, iene<br />
eletto dei Ministri come Coor<strong>di</strong>natore.<br />
− Un altro dei Moderatori viene eletto dal Coor<strong>di</strong>namento come segretario-verbalista.<br />
c) Coor<strong>di</strong>namento interprovinciale dei Delegati per le Missioni al Popolo, del quale fanno parte:<br />
− I 6 Delegati provinciali per le Missioni al popolo.<br />
− Uno dei Delegati provinciali, scelto tra una rosa <strong>di</strong> nomi proposti dai Delegati, viene eletto dal Collegio dei<br />
Ministri come Coor<strong>di</strong>natore.<br />
− Un altro dei Delegati viene eletto dal Coor<strong>di</strong>namento come segretario-verbalista.<br />
Nelle singole Province continua ad operare il Segretariato provinciale per l’Evangelizzazione, con i suoi settori, che<br />
si occupano <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>care e sviluppare sul territorio delle singole Province le iniziative <strong>di</strong> evangelizzazione attraverso<br />
la pastorale or<strong>di</strong>naria, attraverso le nuove forme <strong>di</strong> evangelizzazione e attraverso l’animazione missionaria.<br />
d) Altri servizi <strong>di</strong> animazione<br />
− Giustizia e Pace e integrità del creato<br />
− Ecumenismo e <strong>di</strong>alogo<br />
− Cultura<br />
Sono tre ambiti nei quali già da adesso è possibile nominare delle Commissioni interprovinciali ristrette (3 o 4<br />
elementi), che svolgano un servizio <strong>di</strong> animazione per tutto il Nord Italia e i cui membri e ruoli siano definiti dai<br />
Ministri e che rispondano al Collegio dei Ministri.<br />
18
2.3. ECONOMIA<br />
È necessario ipotizzare un percorso <strong>di</strong> armonizzazione delle gestioni economiche delle varie Entità, per questo è<br />
utile:<br />
− far incontrare in modo regolare gli economi delle 6 Province e far elaborare un modello <strong>di</strong> armonizzazione<br />
delle economie.<br />
− Successivamente occorrerà mettere in atto tutte le cose “tecniche” per far convergere la gestione a livello<br />
provinciale e poi a livello locale.<br />
2.4. BUROCRAZIA<br />
È necessario ipotizzare un percorso <strong>di</strong> armonizzazione anche della burocrazia interna:<br />
− Registri e moduli <strong>di</strong> vario genere<br />
− Relazioni annuali<br />
− Cronaca delle fraternità<br />
possono essere uniformati, possibilmente andando verso una semplificazione della burocrazia interna, in modo<br />
tale da facilitare poi il passaggio all’unica Entità.<br />
3. FRATERNITÀ INTERPROVINCIALI<br />
3.1. FRATERNITÀ FORMATIVE<br />
a) Sono quelle già esistenti, più quelle che eventualmente fossero ritenute necessarie in futuro.<br />
3.2. NUOVE FRATERNITÀ DI PROGETTAZIONE INTERPROVINCIALE<br />
a) Torino: fraternità <strong>di</strong> evangelizzazione del mondo giovanile<br />
b) Genova (Celle Ligure): fraternità <strong>di</strong> presenza e con<strong>di</strong>visione del carisma in forma rinnovata<br />
c) Bologna (Antoniano): fraternità de<strong>di</strong>ta all’evangelizzazione attraverso i me<strong>di</strong>a e all’aiuto ai poveri.<br />
3.3. NUOVE FRATERNITÀ DI COMPOSIZIONE INTERPROVINCIALE<br />
Sono le 6 fraternità che entreranno in gioco quando sarà completata la prima serie <strong>di</strong> fraternità interprovinciali.<br />
Il giorno 12 Novembre u.s. è stato celebrato<br />
a Dongo, nel Convento <strong>di</strong> S. Maria delle<br />
Lacrime, il XXIV Congresso della Provincia.<br />
L’incontro ha avuto inizio alle ore 10.00 con la<br />
preghiera del Cantico <strong>di</strong> tutte le creature<br />
insieme alla fraternità locale, con la quale il<br />
Definitorio si è intrattenuta per un poco.<br />
Quin<strong>di</strong> si sono affrontati i temi all’Or<strong>di</strong>ne del<br />
Giorno, a partire da una revisione del<br />
cammino <strong>di</strong> Formazione Permanente, per<br />
quanto riguarda la celebrazione della<br />
settimana fraterna (Delibera 14 PVPr 2007) e<br />
dei sussi<strong>di</strong> per fraternità limitrofe.<br />
È stata data una valutazione complessiva sulla<br />
Giornata <strong>di</strong> formazione degli Economi e dei<br />
Guar<strong>di</strong>ani (Milano S. Angelo, 28 Ottobre u.s.)<br />
e sul Convegno Scotista (Milano UCSC e<br />
Angelicum, 7-8 Novembre u.s.).<br />
Il Segretario F&S ha comunicato che sono<br />
iniziati gli incontri in preparazione al Lettorato<br />
e all’Accolitato.<br />
VITA DELLA PROVINCIA<br />
LA FRATERNITÀ DEFINITORIALE COMUNICA<br />
19<br />
Ha verbalizzato per i Ministri<br />
Fr. Francesco Patton<br />
Il Ministro ha comunicato al Definitorio che il<br />
Vescovo <strong>di</strong> Como ha nominato fr. Arturo<br />
Busetti come Amministratore parrocchiale<br />
della Parrocchia dei SS. Eusebio e Giacomo nei<br />
comuni <strong>di</strong> Peglio e Livo, mentre la Diocesi sta<br />
riconsiderando la <strong>di</strong>stribuzione delle Parrocchie<br />
sul territorio.<br />
Sono state date altre comunicazioni circa il<br />
cammino interprovinciale e della COMPI.<br />
Da ultimo sono state trattate alcune questioni<br />
<strong>di</strong> lavori e <strong>di</strong> legale rappresentanza.<br />
Il Congresso si è concluso alle ore 17.05.<br />
A laude <strong>di</strong> Cristo e del poverello Francesco.<br />
Il Definitorio provinciale si è riunito il giorno 3<br />
Dicembre u.s. presso il Convento <strong>di</strong> S. Maria<br />
Incoronata in Canepanova a Pavia per il suo<br />
XXV Congresso.<br />
L’incontro ha avuto inizio alle ore 9.40 con un<br />
incontro <strong>di</strong> preghiera “Preghiamo con San<br />
Francesco” preparato dalla Fraternità locale,<br />
quin<strong>di</strong> il Ministro provinciale ha ringraziato a
nome del Definitorio e <strong>di</strong> tutta la Provincia i<br />
frati che hanno dovuto sopportare le <strong>di</strong>fficoltà<br />
dei lavori <strong>di</strong> ristrutturazione del convento negli<br />
ultimi anni con gli inevitabili <strong>di</strong>sagi che hanno<br />
comportato. È seguito un fraterno <strong>di</strong>alogo con<br />
la comunità, in particolare con i responsabili <strong>di</strong><br />
uffici particolari: fr. Davide Sironi per la<br />
Pastorale universitaria, fr. Giuseppe Maffeis,<br />
Assistente regionale Gifra, fr. Sergio Spiga per<br />
l’assistenza ai poveri e fr. Franco Marocchi per<br />
la Pastorale ai Noma<strong>di</strong>.<br />
Dopo che la fraternità locale ha lasciato il<br />
Congresso, il Definitorio ha incontrato<br />
fr. Riccardo Rota Graziosi, in qualità <strong>di</strong><br />
Assistente dell’Infermeria provinciale, per fare<br />
assieme a lui il punto della situazione dei frati<br />
ammalati e della struttura conventuale <strong>di</strong><br />
Sabbioncello a<strong>di</strong>bita a Infermeria.<br />
Dopo la pausa per il gustoso e ricco pranzo,<br />
con<strong>di</strong>viso con la fraternità locale in una<br />
stranamente solare Pavia invernale, si<br />
riprendono i lavori alle ore 14.45 affrontando<br />
alcune questioni <strong>di</strong> lavori e personali.<br />
Il Ministro ha poi comunicato i passi che i<br />
Ministri del Nord Italia stanno facendo in<br />
merito all’interprovincialità, con la costituzione<br />
del Segretariato interprovinciale <strong>di</strong> Formazione<br />
NOTIZIE DI CASA<br />
a cura <strong>di</strong> fr. Enzo Pellegatta & fr. Ernesto Dezza<br />
20<br />
& Stu<strong>di</strong> (dal 1 Settembre 2009 decadranno i<br />
Segretariati provinciali), il coor<strong>di</strong>namento in<br />
merito all’evangelizzazione e i tre progetti <strong>di</strong><br />
Case interprovinciali presentati a Caravate (e<br />
valutati anche nel recente incontro degli Under<br />
Ten del Nord Italia a Novaglie): Pastorale<br />
Giovanile a Torino, Antoniano <strong>di</strong> Bologna e<br />
Celle Ligure. Il Ministro ha chiesto<br />
rispettivamente a fr. Natale Fiumanò, fr.<br />
Michele Montemitro e fr. Luca Diegoli <strong>di</strong><br />
seguire tale progettazione, componendo<br />
assieme ai frati delle altre Provincie delle<br />
commissioni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o che dovranno<br />
presentare entro il 13 Febbraio 2009 ai Ministri<br />
provinciali il loro lavoro.<br />
Vengono affrontate alcune questioni <strong>di</strong> legale<br />
rappresentanza.<br />
Da ultimo è stata visionata un’ipotesi <strong>di</strong><br />
calendario per la Visita canonica del Ministro<br />
provinciale, la quale verrà indetta con lettera<br />
ufficiale prima <strong>di</strong> Natale.<br />
Il Congresso si è concluso alle ore 17.00.<br />
A laude <strong>di</strong> Cristo e del poverello Francesco.<br />
03-07, Napoli: si svolge l’Assemblea Nazionale della Conferenza Italiana Superiori Maggiori.<br />
fr. Ernesto Dezza<br />
Segretario provinciale<br />
03-07, Ameno (NO): nel convento <strong>di</strong> Monte Mesma mons. Antonio Zani pre<strong>di</strong>ca un corso <strong>di</strong> Esercizi spirituali<br />
aperto a tutti i frati delle Province del Nord Italia.<br />
04, Milano: Solenne Pontificale in Duomo <strong>di</strong> S.Em.za Card. Tettamanzi nella ricorrenza <strong>di</strong> S. Carlo Borromeo,<br />
compatrono <strong>di</strong> Milano e patrono della nostra Provincia religiosa: partecipa il Ministro provinciale. Da segnalare il<br />
significativo messaggio al clero: La povertà evangelica del presbitero al servizio della Chiesa.<br />
07-08, Milano: per celebrare il VII centenario della morte <strong>di</strong> Giovanni Duns Scoto ha luogo il Convegno <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o<br />
”Pro statu isto”: l’appello dell’uomo all’infinito. Il pomeriggio del 7 novembre la sede è l’Università Cattolica del<br />
Sacro Cuore: presiede il prof. Alessandro Ghisalberti ed intervengono i proff. Sergio Ubbiali, Maurizio Chio<strong>di</strong>, fr.<br />
Cesare Vaiani, Paola Müller, Riccardo Fedriga e fr. Ernesto Dezza. La mattina <strong>di</strong> sabato 8 la sede è il Convento <strong>di</strong><br />
s. Angelo: sotto la presidenza del prof. fr. Cesare Vaiani intervengono i proff. fr. Bernar<strong>di</strong>no De Armellada, fr.<br />
Stefano Cecchin, Costante Marabelli, Chiara Selogna, Alessandro Ghisalberti. La conclusione è affidata al Ministro<br />
provinciale fr. Roberto Ferrari. Segue alle ore 12.00 la celebrazione eucaristica nella chiesa <strong>di</strong> s. Angelo. Nel<br />
pomeriggio la festa della Provincia continua con la celebrazione degli anniversari.
10-14, Montegrotto (PD): Assemblea Nazionale dei coor<strong>di</strong>natori <strong>di</strong><br />
GPIC.<br />
12, convento Madonna delle Lacrime <strong>di</strong> Dongo: si celebra il XXIV Congresso della Provincia.<br />
13-15, Novaglie (VR): si svolge l’ Incontro interprovinciale dei frati Under Ten.<br />
15, Brescia S. Gaetano: inaugurazione della parte del Franciscanum ristrutturata per la cooperativa Laser.<br />
17, convento <strong>di</strong> s. Bernar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Verona: nell’ambito dell’anno paolino il locale Stu<strong>di</strong>o Teologico organizza un<br />
incontro <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla teologia <strong>di</strong> san Paolo. Il relatore è il prof. fr. Marcello Buscemi, docente presso lo Stu<strong>di</strong>um<br />
Biblicum <strong>di</strong> Gerusalemme.<br />
19, Milano: Inaugurazione dell’Anno Accademico dell’UCSC.<br />
- convento <strong>di</strong> S. Antonio: si svolge la riunione dei giovani studenti ospitati nel Pensionato universitario annesso al<br />
convento; segue la cena con la fraternità locale.<br />
21, Bologna: Incontro dei Ministri provinciali del Nord Italia.<br />
22, Roma: Il presidente e il vice presidente della COMPI (fr. Roberto Ferrari) incontrano i Consigli Nazionali della<br />
Gifra e della Gifra “minori” per stu<strong>di</strong>are i passi da compiere in vista dell’unità.<br />
22-25, Sesto San Giovanni: si svolge la pre-missione a popolo.<br />
24-25, Milano: Riunioni del Consiglio <strong>di</strong> presidenza e degli Affari economici della COMPI.<br />
26-1/12, Siria: Fr. Roberto Ferrari e fr. Renato Beretta si recano in visita ai francescani della Custo<strong>di</strong>a colà<br />
presenti; si celebra ad Aleppo il ricordo <strong>di</strong> fr. Andrea Pagliari; sono presenti alla riunione della Conferenza<br />
Episcopale del Me<strong>di</strong>o Oriente (presente anche S.Ecc.za Mons. Giorgio Bertin); fr. Renato conduce in tournée<br />
l’orchestra Baroqu’Ensemble <strong>di</strong> cui è Maestro Direttore.<br />
28-30, Rezzato convento <strong>di</strong> s. Pietro: organizzato dalla Pastorale Giovanile ha luogo un ritiro sul tema:”Avvento,<br />
tempo per il desiderio e l’attesa”.<br />
29, Baccanello: in serata viene proposto il primo dei Sabati <strong>di</strong> Avvento, incentrati su “I verbi del Verbo”.<br />
3, Pavia convento <strong>di</strong> S. Maria Incoronata in Canepanova: si riunisce il Definitorio provinciale per il suo XXV<br />
Congresso.<br />
21
7, Arco <strong>di</strong> Trento: o: i frati in formazione <strong>di</strong> Verona s. Bernar<strong>di</strong>no sono ospiti assieme al Maestro fr. Clau<strong>di</strong>o e al Vice<br />
Maestro fr. Almiro per una giornata <strong>di</strong> ritiro. Per la gioconda fraternità in refettorio ci rimettono le penne un tacchino<br />
e un oco, onorati <strong>di</strong> sì gloriosa fine…<br />
16-17, 17, Università Cattolica <strong>di</strong> Milano: si tengono due seminari da parte del prof. Michael Blastic, OFM, sui temi “La<br />
cristologia negli scritti <strong>di</strong> Francesco e <strong>di</strong> Chiara” e “Le virtù della vita francescana secondo Bonaventura”. I seminari<br />
sono introdotti otti dai professori Maria Pia Alberzoni e Alessandro Ghisalberti.<br />
18, Sabbioncello: nella chiesa <strong>di</strong> s. Maria Nascente si svolgono i funerali <strong>di</strong> fr. Beniamino Bossi, sacerdote, <strong>di</strong> anni<br />
85, degente nell’Infermeria provinciale da alcuni anni e deceduto la ma mattina ttina del giorno 16. Nativo <strong>di</strong> Milano, viene<br />
sepolto nel Cimitero <strong>di</strong> Musocco.<br />
19 e 20, Arco <strong>di</strong> Trento: l’atmosfera natalizia viene rallegrata dalla presenza del gruppo dell’ ANFFAS che celebra<br />
la Messa con animatori e parenti e continua la festa in conven convento. to. L’indomani si esibisce il gruppo dei “Singing<br />
Quire” costituito da circa venticinque giovani della zona <strong>di</strong> Padova e che interpretano canti gospel e affini.<br />
Il nostro fr. Gabriele ha pubblicato<br />
il suo primo libro <strong>di</strong> poesie:<br />
complimenti!<br />
21, Milano S. Antonio: il Ministro provinciale consegna il Diploma <strong>di</strong><br />
fraternità al Prof. Tito Dagrada, alla Dott. Maria Grazia Dossena, alla<br />
sig.a Raffaella Dossena e alla sig.a Maria Colombo in un clima molto<br />
familiare <strong>di</strong> anticipata festa natalizia.<br />
22, Brescia: il Comune <strong>di</strong> Brescia conferisce alla memoria <strong>di</strong> fr.<br />
Simpliciano Olgiati il Premio Bulloni, , premio della bontà annualmente<br />
consegnato a citta<strong>di</strong>ni che si sono <strong>di</strong>stinti per le loro attività <strong>di</strong> bene.<br />
Hanno ritirato il premio il Ministro provinciale e il fratello <strong>di</strong> fr.<br />
Simplicio, il sig. Valentino.<br />
28 - 5 Gennaio: viaggio missionario <strong>di</strong> fr. r. Roberto Ferrari, fr. Renato<br />
Beretta e fr. Massimiliano Taroni nel Corno d’Africa (Gibuti ed Etiopia)<br />
per una visita a Mons. Giorgio Bertin e un breve ciclo <strong>di</strong> conferenze su<br />
S. Paolo.<br />
29, Calusco d’Adda: nella chiesa parrocchiale si svolgono i funerali del<br />
sig. Giuseppe Cattaneo, fratello <strong>di</strong> p. Davide.<br />
30, Milano S. Antonio: convocati da fr. Franco Mirri, si riuniscono i<br />
membri del Segretariato interprovinciale <strong>di</strong> Formazione & Stu<strong>di</strong> con i<br />
Segretari provinciali che a Settembre termineranno il loro mandat mandato.<br />
ALLAM: «PROTAGONISTI PER IL BENE»<br />
dal Giornale <strong>di</strong> Brescia 7/11/08<br />
«Facile da <strong>di</strong>re, non così semplice da fare, anche se lui lo<br />
sta facendo con la propria vita».<br />
A pronunciare ronunciare il commento è Tommaso, <strong>di</strong>ciottenne <strong>di</strong><br />
quinta liceo, «lui» è Mag<strong>di</strong> Cristiano Allam che ieri<br />
pomeriggio all’istituto Franciscanum ha incontrato gli<br />
studenti <strong>di</strong> alcune scuole bresciane, mentre la cosa <strong>di</strong>fficile<br />
da mettere in pratica è «l’essere pro protagonisti, testimoni<br />
della verità, al servizio del bene comune per un mondo<br />
migliore».<br />
Mag<strong>di</strong> Cristiano Allam si è rivelato così un testimone <strong>di</strong> fede, come quelli, tanti, che egli stesso ha<br />
incontrato «nel lungo percorso <strong>di</strong> conversione».<br />
22
«Mi fermerò con voi i solo un’ora» ha premesso il vice<strong>di</strong>rettore del Corriere della Sera. Così è stato e<br />
se alla fine l’autore <strong>di</strong> «Grazie Gesù» ha strappato applausi da cantante pop e una lunga coda <strong>di</strong><br />
"fans" che volevano l’autografo sul libro, il merito sta tutto nel limpido ragionamento pronunciato in<br />
un au<strong>di</strong>torium dove per un’ora non ha volato una mosca.<br />
Come arrivare a essere pienamente se stessi, quin<strong>di</strong> felici e <strong>di</strong> conseguenza operatori <strong>di</strong> bene Allam<br />
lo spiega e lo presenta come una missione. «La nostra è quella <strong>di</strong> colmare quella spaccatura tra<br />
spiritualità e materialità, in modo tale che quest’ultima sia eticamente orientata e arrivi a coincidere<br />
con il bene comune. Questo è un compito che appartiene a ciascuno <strong>di</strong> noi. Il punto <strong>di</strong> partenza è<br />
quello <strong>di</strong> riconoscere la realtà oggettiva nella quale siamo immersi. Dai dati, dai fatti possiamo trarre<br />
i valori non negoziabili, i <strong>di</strong>ritti imprescin<strong>di</strong>bili che mettono al centro la persona. Se ciascuno farà la<br />
sua parte, a fronte della grande instabilità che scuote il mondo, ce la potr potremo emo fare».<br />
Allam parla della realtà <strong>di</strong> oggi, «malata <strong>di</strong> relativismo, buonismo, nichilismo, soggettivismo e<br />
multiculturalismo. Assistiamo ad un degrado etico - continua il giornalista che rilancia - c’è bisogno<br />
<strong>di</strong> una riforma morale». È necessario poter <strong>di</strong>s <strong>di</strong>stinguere tinguere e riconoscere i valori imprescin<strong>di</strong>bili per la<br />
persona per poter ridefinire qualitativamente il nostro modello sociale e il nostro concetto <strong>di</strong><br />
felicità». Come ha detto Tommaso «facile da <strong>di</strong>re, non così semplice da fare, ma lui lo sta facendo<br />
con la propria vita». L’impresa non è impossibile. [c. ber.]<br />
IL MONITO DI ALLAM «LA VERA ANOMALIA? VIVERE SOTTO SCORTA»<br />
da Brescia Oggi 7/11/08<br />
Verità e libertà come punto <strong>di</strong> partenza <strong>di</strong> un percorso<br />
spirituale che trova nel binomio fede fede-ragione il proprio fine<br />
ultimo. Così inizia il racconto <strong>di</strong> Madgi Cristiano Allam,<br />
scrittore e vice<strong>di</strong>rettore del Corriere della Sera, durante<br />
l’incontro organizzato dall’istituto Franciscanum e rivolto agli<br />
studenti delle scuole superiori della città, in primis Luzzago,<br />
Arici, liceo Foppa e istituto Salesiano Don Bosco. Un percorso<br />
lungo e tortuoso, quello che ha portato Allam a mettere in<br />
<strong>di</strong>scussione i valori stessi della famiglia <strong>di</strong> origine, fino ad arrivare alla conversione cristiana,<br />
maturata lo scorso marzo con rito officia officiato to da papa Benedetto XVI e reso pubblico, perché secondo<br />
Mag<strong>di</strong>, «il battesimo è un fatto personale ma non privato». «Sono cresciuto al Cairo, in un paese a<br />
maggioranza islamica - ricorda -. . Mia madre era una musulmana zelante e quando ho iniziato a<br />
stu<strong>di</strong>are e prima dalle suore Comboniane, poi dai frati Salesiani, per forza <strong>di</strong> cose ho preso a<br />
interrogarmi su quale delle due religioni, la cristiana e la musulmana, racchiudesse la verità». E se<br />
per Mag<strong>di</strong>, citando il detto evangelico, è la verità a rendere liberi liberi, , è corretto affermare anche il<br />
contrario: si può trovare la verità solo quando si è liberi da mistificazioni e filtri ideologici. Secondo<br />
lo scrittore, è il confronto stesso tra le due culture religiose a dover essere definito in modo<br />
sostanziale, perché «il <strong>di</strong>alogo non è il fine, ma uno strumento. Un ponte che dev’essere ben<br />
ancorato in entrambe le sponde», <strong>di</strong>ce Mag<strong>di</strong> Cristiano, rispondendo alla domanda <strong>di</strong> Giovanni,<br />
studente dell’Arici, sulla effettiva possibilità <strong>di</strong> convivenza tra religioni profondamente <strong>di</strong>verse. La<br />
coesistenza è possibile per Allam, in un contesto però <strong>di</strong> imprescin<strong>di</strong>bile rispetto delle regole e dei<br />
valori, perché «non ci si deve vergognare <strong>di</strong> essere padroni in casa propria».<br />
TRA LE DOMANDE degli studenti, c’è quella <strong>di</strong> Daniele, 16 anni, alunno del Luzzago curioso <strong>di</strong> capire<br />
il motivo che ha spinto il musulmano Mag<strong>di</strong> a fare una scelta <strong>di</strong> vita, il battesimo, così coraggiosa, a<br />
fronte delle minacce ricevute che impongono ora la presenza <strong>di</strong> una scorta continua. «La vera<br />
anomalia sta nel vivere e sotto scorta per le proprie idee in un paese che si definisce libero», la<br />
risposta dell’intellettuale. Gravissima poi la spaccatura tra materialità e spiritualità. «La lingua unica<br />
esiste e viene adoperata quando si parla <strong>di</strong> mercati, borse ed economia - precisa -, mentre quando<br />
si parla <strong>di</strong> valori e <strong>di</strong>ritti, appaiono contrasti e conflitti». No allora al nichilismo che annulla i valori e<br />
al buonismo contrario al bene comune, ma in particolare no al consumismo che inganna sulla ricerca<br />
della felicità. «Pensiamo amo <strong>di</strong> essere felici comprando beni materiali -aggiunge aggiunge Allam -, ma la vera<br />
felicità si trova nel rimettere al centro la persona e i suoi valori. Nel ritrovare quella <strong>di</strong>mensione<br />
interiore dell’anima in cui l’essere prevalga sull’avere». [Paola Castriota]<br />
23
UNA NUOVA OPPORTUNITÀ PER CHI ESCE DALLE MEDIE<br />
L’inaugurazione. Laser, Campus e Portofranco insieme<br />
nel FRANCISCANUM <strong>di</strong> via Callegari<br />
da Brescia Oggi 16/11/08<br />
Tre realtà del privato sociale uniscono le forze per dare ai giovani una nuova opportunità educativa.<br />
Campus, che opera con interventi <strong>di</strong>dattici destinati alle fasce deboli, insieme a Laser, ente regionale<br />
per la formazione e all’associazione Portofranco, che si occupa <strong>di</strong> supporto allo stu<strong>di</strong>o, si sono unite<br />
in un unico intento formativo nell’Istituto Franciscanum <strong>di</strong> via Callegari. La nuova sede, che<br />
concentra funzioni prima decentrate, è stata inaugurata alla presenza <strong>di</strong> numerose autorità e degli<br />
studenti.<br />
«È UN PROGETTO per affrontare in maniera responsabile l’emergenza educativa <strong>di</strong> questi anni - ha<br />
sottolineato Massimo Piva, presidente <strong>di</strong> Campus -, e dare un’opportunità ai ragazzi che si perdono<br />
per strada, in modo che recuperino la consapevolezza in un percorso <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione fra scuola,<br />
famiglia e mondo del lavoro».<br />
A beneficiare del nuovo Centro per il successo scolastico formativo, così si chiama la realtà che<br />
rientra nel progetto «Più belli che bulli», saranno i giovani dai 14 ai 18 anni intercettati in uscita<br />
dalla scuola secondaria <strong>di</strong> primo grado. La stima annua si aggira intorno agli 800 contatti per le<br />
attività <strong>di</strong> accoglienza e orientamento, e l’attività pomeri<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> aiuto allo stu<strong>di</strong>o coinvolge circa 150<br />
studenti più altri 50 solo per l’insegnamento mirato all’appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> un metodo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />
L’attività formativa, <strong>di</strong> tre anni o <strong>di</strong> minor durata, coinvolgerà annualmente 200 giovani tra quelli<br />
usciti dalle me<strong>di</strong>e e i cosiddetti «drop out» che ritengono chiusa l’ esperienza scolastica. Tra questi,<br />
circa la metà saranno interessati anche ad iniziative <strong>di</strong> tirocini in azienda e, in quest’ambito, sono<br />
avviati tre percorsi <strong>di</strong> qualifica professionale: per parrucchiere ed estetiste, per elettricisti e per<br />
addetti alle ven<strong>di</strong>te.<br />
«L’IMPORTANZA della formazione professionale è chiara a tutti - ha<br />
sottolineato l’assessore provinciale all’istruzione Gianpaolo Mantelli - e<br />
a livello regionale c’è pronta una legge che permetterà ai percorsi <strong>di</strong><br />
questo tipo <strong>di</strong> proseguire con perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento, per<br />
acquisire un titolo ancora più completo». Sull’importanza della<br />
formazione e del ruolo delle istituzione, è d’accordo anche l’assessore<br />
alla Pubblica Istruzione del Comune Andrea Arcai, che ha ricordato la<br />
volontà dell’amministrazione <strong>di</strong> aprire le porte dell’istruzione,<br />
mettendo a <strong>di</strong>sposizione i luoghi della cultura per fare lezione in<br />
contesti <strong>di</strong> vita reale.<br />
PRIMA DEL TAGLIO del nastro del complesso progettato da Sergio Flamini e realizzato grazie al<br />
contributo <strong>di</strong> fondazione Cariplo, padre Roberto Ferrari, provinciale dell’Or<strong>di</strong>ne dei <strong>Frati</strong> minori, ha<br />
spiegato ai ragazzi che è importante aprire la vita alla cultura, ricordando che il papa ha sottolineato<br />
l’urgenza <strong>di</strong> ripartire dall’educazione. «È vero - ha confermato il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Laser Mario Gallo -<br />
bisogna mettere i giovani nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> esprimersi in esperienze formative gratificanti. In poche<br />
parole dare loro dei maestri». [Michela Bono]<br />
«PIÙ BELLI CHE BULLI», UNA SCUOLA PER VINCERE A SCUOLA<br />
dal Giornale <strong>di</strong> Brescia 17/11/08<br />
Un luogo <strong>di</strong> crescita e stu<strong>di</strong>o nel quale i giovani vengano avviati ad una professione, affiancati nei<br />
percorsi scolastici e aiutati, grazie ad un ambiente attento, a scoprire e recuperare il valore della<br />
propria persona. Il Centro per il successo scolastico formativo «Più belli che bulli», nasce per<br />
iniziativa <strong>di</strong> tre realtà da anni impegnate nel privato sociale e nella realizzazione <strong>di</strong> progetti e servizi<br />
in<strong>di</strong>rizzati all’educazione, ovvero Campus Cooperativa Sociale onlus, Laser Soc. Coop e Associazione<br />
Portofranco Brescia, con il contributo della Fondazione Cariplo.<br />
La nuova struttura si trova all’interno dell’Istituto Franciscanum <strong>di</strong> via Callegari, che ieri mattina ne<br />
ha ospitato l’inaugurazione. Il Centro conta sulla Cooperativa Campus, che ha investito sulla<br />
ristrutturazione dell’immobile ed è impegnata nella realizzazione <strong>di</strong> iniziative per i giovani finalizzate<br />
alla loro aggregazione e al tempo libero e alla proposta <strong>di</strong> percorsi formativi per i giovani e le<br />
famiglie, il Centro <strong>di</strong> Formazione professionale <strong>di</strong> Laser - l’ente opera nel campo della formazione<br />
24
aziendale e professionale e nella realizzazione <strong>di</strong> percorsi <strong>di</strong> qualifica triennale per i ragazzi tra i 14 e<br />
i 18 anni - e il Centro <strong>di</strong> aiuto allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Portofranco Brescia, che ha lo scopo <strong>di</strong> accompagnare e<br />
motivare i ragazzi nei percorsi scolastici, ridestando il loro interesse per lo stu<strong>di</strong>o. La struttura<br />
concentra quin<strong>di</strong> in un unico spazio funzioni e iniziative fino ad ora <strong>di</strong>stribuite in ambiti e se<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>verse, coor<strong>di</strong>nandole per perseguire obiettivi comuni.<br />
All’inaugurazione hanno partecipato le autorità e i rappresentanti delle realtà promotrici del Centro:<br />
Massimo Piva, presidente della Cooperativa Campus, Gianluigi De Silvi, presidente <strong>di</strong> Portofranco<br />
Brescia, Giacomo Ferrari e Mario Gallo, presidente e <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Laser, Andrea Arcai e Giampaolo<br />
Mantelli, assessori alla Pubblica Istruzione rispettivamente <strong>di</strong> Comune e Provincia <strong>di</strong> Brescia, Flavio<br />
Bonar<strong>di</strong>, presidente della Centro, Mariella Enoc, vicepresidente della Fondazione Cariplo, padre<br />
Roberto Ferrari, provinciale dell’Or<strong>di</strong>ne dei <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a, padre Francesco Ferrari,<br />
consigliere regionale Aef e Sergio Flamini, progettista e <strong>di</strong>rettore dei lavori. [Paola Gregorio]<br />
«ESSERE CAPACI DI GUARDARE ALL’ALTRO CON GRATUITÀ»<br />
Premiati dal sindaco Paroli, nella tra<strong>di</strong>zionale cerimonia <strong>di</strong> consegna<br />
del «Premio Bulloni 2008», gli esempi <strong>di</strong> generosa de<strong>di</strong>zione<br />
dal Giornale <strong>di</strong> Brescia 23/12/08<br />
Luci accese, nel Natale <strong>di</strong> Brescia, sugli esempi <strong>di</strong> generosa de<strong>di</strong>zione: nella platea gremita<br />
dell’au<strong>di</strong>torium San Barnaba il calore degli applausi prolunga l’attimo breve dell’abbraccio sul palco,<br />
per il «grazie» della città davanti agli scintillii dell’albero.<br />
La cerimonia si ripete da cinquantacinque anni secondo un sobrio «copione» e ogni volta è nuova<br />
per la creatività del bene che trova risposte <strong>di</strong>verse per la molteplicità dei bisogni. Persone e gruppi<br />
si sono <strong>di</strong>mostrati anche in quest’anno che sta per finire «capaci <strong>di</strong> guardare all’altro con gratuità»,<br />
ha sottolineato il sindaco Adriano Paroli rilevando l’importanza <strong>di</strong> questo appuntamento prenatalizio<br />
che «ricorda e sottolinea le virtù civiche, la volontà del nostro territorio <strong>di</strong> confermare una <strong>di</strong>rezione<br />
fatta <strong>di</strong> valori».<br />
Nel suo intervento introduttivo alla cerimonia <strong>di</strong> consegna del «Premio Bulloni 2008» il sindaco ha<br />
richiamato la figura e le opere del primo prefetto <strong>di</strong> Brescia, «capace <strong>di</strong> manifestare grande<br />
attenzione per la città, coniugando impegno istituzionale e forte umanità».<br />
Le voci del coro gospel «The Golden Guys» hanno fatto da contrappunto alla lettura delle<br />
motivazioni. L’Associazione nazionale donne elettrici ha qui a Brescia, nella persona <strong>di</strong> Gianna<br />
Spada, «una delle sue attiviste più <strong>di</strong>namiche e intraprendenti».<br />
Al suo impegno per l’emancipazione femminile è stata de<strong>di</strong>cata una delle medaglie d’oro del<br />
Comune, altre due hanno premiato lo slancio coraggioso <strong>di</strong> Alberto Marenzi e Gianluigi Telaide, che<br />
hanno portato in salvo vite umane in <strong>di</strong>stinti episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> salvataggio in acqua. L’assessore Paola<br />
Vilar<strong>di</strong>, il vicesindaco Fabio Rolfi e il presidente della Circoscrizione Centro Flavio Bonar<strong>di</strong> hanno<br />
consegnato il simbolo della gratitu<strong>di</strong>ne citta<strong>di</strong>na. In memoria <strong>di</strong> tre illustri bresciani scomparsi <strong>di</strong><br />
recente, la presidente del Consiglio comunale Simona Bordonali e gli assessori Andrea Arcai e<br />
Giorgio Maione hanno consegnato le riproduzioni in oro delle antiche monete <strong>di</strong> Brescia alla figlia<br />
dell’avvocato Guido Alberini che da consigliere e da parlamentare «ha incarnato la politica come<br />
battaglia ideale»; alla moglie del me<strong>di</strong>co Luciano Zerneri, fondatore al Civile della Scuola <strong>di</strong><br />
riabilitazione fonetica dei laringectomizzati e della sezione bresciana dell’Associazione italiana<br />
laringectomizzati; al fratello <strong>di</strong> Padre Simplicio Olgiati, che è stato un riferimento per<br />
generazioni <strong>di</strong> alunni del Franciscanum come docente e poi come rettore e «Padre<br />
guar<strong>di</strong>ano». Alla cerimonia ha preso parte il Provinciale dei <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a,<br />
Padre Roberto Ferrari.<br />
Assume «la <strong>di</strong>versità come valore da vivere e da con<strong>di</strong>videre» in una zona ad alta intensità <strong>di</strong><br />
presenze straniere il Piano Formativo del Secondo istituto comprensivo <strong>di</strong> Brescia <strong>di</strong>retto da Angela<br />
Battagliola, destinatario del premio in memoria <strong>di</strong> «Diamantina Magnani e Manlio Gilberti». Le Suore<br />
Poverelle <strong>di</strong> Passirano, che sono al centro <strong>di</strong> una fattiva rete <strong>di</strong> solidarietà, hanno ricevuto il<br />
riconoscimento intitolato a «Pietro, Piergiuseppe e Piercarlo Beretta». Il volontariato dei giovani si<br />
esprime in modalità innovative nell’associazione «Bimbo chiama bimbo», ieri rappresentata dal<br />
presidente Fabio Baresi per la consegna del premio intitolato alla memoria del dottor «Attilio<br />
Lavecchia». Suor Daniela Baronchelli delle Figlie <strong>di</strong> San Paolo opera nella <strong>di</strong>fficile situazione del<br />
Pakistan: il premio «Cuore amico - Fraternità» è stato affidato alla sorella Irene. «Vulcano <strong>di</strong> idee e<br />
<strong>di</strong> generosità silenziosa» in tre<strong>di</strong>ci anni <strong>di</strong> gestione della Caritas <strong>di</strong>ocesana, don Pier Antonio Bo<strong>di</strong>ni<br />
25
ha avuto il riconoscimento in memoria del Cavaliere del lavoro Umberto Gnutti. Per l’Aib, il<br />
presidente Franco Tamburini ha premiato il gesto del giovane albanese Petrit Demrozi, salvatore <strong>di</strong><br />
una vita nelle acque dell’Oglio. La malattia è <strong>di</strong>ventata stimolo alla solidarietà per l’impren<strong>di</strong>tore<br />
Paolo Marchiori: a lui è stato attribuito il premio in memoria <strong>di</strong> Nica e Can<strong>di</strong>da Ranzanici. Gualtiero<br />
Danieli (destinatario del premio dell’Or<strong>di</strong>ne degli avvocati) de<strong>di</strong>ca la sua professionalità me<strong>di</strong>ca ai<br />
bambini del Burkina Faso. Insieme al cibo, offrono ascolto e parole <strong>di</strong> conforto i volontari della<br />
Mensa Menni che hanno ricevuto il premio «Fausto Anselmi».<br />
Per il «Bulloni 2008», consegnato dal sindaco Paroli, la scelta della commissione è caduta sul gruppo<br />
femminile delle «vivan<strong>di</strong>ere della solidarietà», che ogni giorno da più <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni confezionano<br />
centinaia <strong>di</strong> panini da <strong>di</strong>stribuire con il Camper Emergenza della Noce. [Elisabetta Nicoli]<br />
Preghiera iniziale<br />
COMMISSIONE GIUSTIZIA PACE E INTEGRITÀ DEL CREATO<br />
Verbale 10 Giugno 2008<br />
Comunicazioni da parte dell’incaricato Provinciale fra Cesare Azimonti<br />
Si è concluso pochi giorni fa l’incontro interfrancescano ad Assisi dal 2 al 4 giugno che aveva come tema<br />
l’economia. Durante l’anno sono due i momenti interfrancescani più importanti che si svolgono nella città <strong>di</strong> san<br />
Francesco. Nel primo, il 24 gennaio, si tratta <strong>di</strong> un pellegrinaggio, a cui seguono una tavola rotonda su <strong>di</strong>versi temi,<br />
e la celebrazione dell’Eucarestia. Il secondo è invece più formativo. Quello appena concluso era <strong>di</strong> questo tipo.<br />
Quest’anno ci sono stati 45 partecipanti, tra cui molti laici che hanno sottolineato l’apprezzamento per il clima<br />
fraterno che si è creato. Prossimamente verranno consegnate le relazioni degli incontri svolti.<br />
Durante questo incontro i <strong>di</strong>versi responsabili provinciali si sono incontrati, e accogliendo l’invito dei ministri<br />
provinciali ad essere concreti e a prendere posizione su temi <strong>di</strong> attualità, è stato redatto uno scritto in cui si segnala<br />
la situazione <strong>di</strong> forte intolleranza nei confronti <strong>di</strong> persone straniere ed in particolare <strong>di</strong> coloro che appartengono<br />
all’etnia Rom.<br />
Viene consegnato e letto il documento. Emergono alcune perplessità su tale scritto, perché sembra poco<br />
approfon<strong>di</strong>to, ed inoltre non fa riferimento ad alcuni aspetti, quali la sicurezza dei citta<strong>di</strong>ni, o la delinquenza, che va<br />
a ledere l’immagine stessa degli immigrati, o <strong>di</strong> coloro che riconoscono nell’integrazione un percorso positivo.<br />
Emerge il problema della stampa e dei me<strong>di</strong>a, che spesso non fanno una corretta informazione, e ci si chiede<br />
come sia possibile fare una lettura critica delle informazioni che ci vengono date e come orientarsi su una stampa<br />
che sia positiva e non <strong>di</strong>ffamatoria nei confronti dell’immigrazione.<br />
Padre Bruno Ducoli racconta, a tale proposito la sua esperienza sull’immigrazione a livello europeo.<br />
Padre Cesare il nostro impegno per la salvaguar<strong>di</strong>a del creato (rif. Perfetta Letizia gen-mar 2008). Si ipotizza un<br />
incontro sull’ecologia nelle fraternità prima del 4 ottobre.<br />
Programma da presentare al Definitorio Provinciale<br />
Facendo seguito e volendo concretizzare ciò che è emerso durante gli altri incontri, riteniamo <strong>di</strong> proporre un<br />
programma da sottoporre al Definitorio provinciale.<br />
Per quanto riguarda i rapporti con il Provinciale, il Definitorio e i frati, proponiamo che ci sia un incontro<br />
annuale con il Ministro, e un incontro una volta all’anno durante l’assemblea delle fraternità. Verrà fatta, da<br />
parte della Commissione GPIC, una richiesta formale.<br />
Seguono <strong>di</strong>versi interventi, in cui viene sottolineato che c’è il rischio <strong>di</strong> saturare i frati <strong>di</strong> incontri, mentre ciò<br />
che deve essere anzitutto importante è il far nascere passione per questi temi. Occorre trovare un metodo<br />
che susciti il bisogno ed il desiderio, e che faccia crescere l’interesse per argomenti come quelli della<br />
giustizia sociale, dei cambiamenti climatici, delle migrazioni.<br />
Modalità concrete e che potrebbero avvicinare i frati a queste tematiche, dovrebbero rompere un po’ gli<br />
schemi usuali.<br />
Si potrebbe, per esempio, ipotizzare una visita al termovalorizzatore <strong>di</strong> Brescia, o ad una centrale nucleare<br />
in Svizzera, per capire alcuni aspetti che riguardano temi legati all’ambiente, alla produzione <strong>di</strong> energia, e<br />
allo smaltimento dei rifiuti.<br />
Oppure un incontro che, partendo dalla degustazione <strong>di</strong> prodotti biologici e del mercato equo e solidale, ci<br />
porti poi a riflettere, attraverso l’aiuto <strong>di</strong> persone competenti, su alcune logiche economiche e <strong>di</strong> mercato.<br />
Per quanto riguarda incontri <strong>di</strong> assemblea, sarebbe più auspicabile fare incontri nelle singole fraternità, in<br />
cui presentare il nuovo supplemento della commissione GPIC. A tale scopo si rendono <strong>di</strong>sponibili tutti i<br />
membri della Commissione.<br />
26
Si propone <strong>di</strong> incontrarci con gli altri incaricati <strong>di</strong> GPIC del nord d’Italia. Si potrebbe iniziare con un incontro<br />
<strong>di</strong> preghiera e <strong>di</strong> fraternità per conoscerci e poi incominciare a lavorare insieme.<br />
Padre Cesare riba<strong>di</strong>sce l’importanza della formazione per arrivare a coinvolgere i singoli frati. Una<br />
formazione che <strong>di</strong>venti parte della vita e non solo informazione. Per fare ciò occorre passare attraverso<br />
esperienze concrete.<br />
Nel fare formazione riteniamo siano importanti due attenzioni:<br />
1. non devono essere incontri solo per “addetti ai lavori”<br />
2. dare a queste tematiche il giusto fondamento biblico e spirituale, per evitare che siano considerate<br />
come una “novità” recente, mentre la loro ra<strong>di</strong>ce è molto più profonda e ecclesiale.<br />
Occorre tenere sempre presenti i due livelli attraverso cui possiamo agire. Un livello micro, fatto <strong>di</strong><br />
relazione e conoscenza <strong>di</strong> situazioni personali o ristrette, e un livello macro, che coinvolge a livello globale<br />
la nostra società.<br />
Possiamo ipotizzare <strong>di</strong> scegliere un solo tema su cui concentrarci (l’immigrazione può essere un esempio),<br />
ed è importante il come:<br />
1. collaborando con altre realtà specializzate (ONLUS, ONG, Caritas ecc. ecc)<br />
2. collaborando tra le nostre realtà, per esempio a livello caritativo (S. Antonio, S. Angelo, Pavia,<br />
Busto, Varese ecc. ecc.)<br />
Dobbiamo, se vogliamo essere formatori, capire e comprendere le tecniche della formazione e<br />
dell’informazione.<br />
Ritornando al tema della salvaguar<strong>di</strong>a del creato e sull’inquinamento, potremmo proporre che:<br />
1. nei progetti che vengono presentati al CAE per la ristrutturazione dei Conventi, si preveda<br />
l’installazione <strong>di</strong> pannelli solari, o che si utilizzino materiali eco-sostenibili<br />
2. nell’acquisto <strong>di</strong> autovetture si privilegi quelle con impianto GPL.<br />
La riunione si è tenuta presso il Convento <strong>di</strong> Gargnano, ospiti <strong>di</strong> Padre Bruno, che ci ha poi illustrato le attività che<br />
svolge. Abbiamo con<strong>di</strong>viso una cena fraterna con gli altri componenti e ospiti della fraternità, e abbiamo avuto<br />
anche modo <strong>di</strong> festeggiare Padre Cesare Azimonti per l’anniversario <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nazione.<br />
Il verbalista<br />
fra Luca Volonté<br />
DALLE MISSIONI<br />
LO SPIRITO DI NATALE DIVENTA CINESE?<br />
Il Natale in Cina, con luci, addobbi e regali l'aria del Natale si allarga in Cina?<br />
La festa <strong>di</strong> Natale è<br />
stata introdotta in<br />
Cina nel 19° secolo<br />
dai missionari<br />
stranieri. A quel<br />
tempo le chiese<br />
affollate per la<br />
messa <strong>di</strong><br />
mezzanotte erano<br />
una cosa nuova e<br />
misteriosa per i<br />
cinesi, invece negli<br />
ultimi anni il Natale<br />
è ormai conosciuto da tutti in Cina.<br />
Anche se sino ad oggi non ci sono perio<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
vacanza previsti per il giorno <strong>di</strong> Natale, il 25<br />
27<br />
<strong>di</strong>cembre infatti sarà un giorno <strong>di</strong> lavoro come<br />
gli altri, in giro si vedono abeti enormi<br />
addobbati con luci colorate e palline<br />
sbarluccicanti. Festoni luminosi pendono dai<br />
cornicioni dei palazzi privati, ma ancora <strong>di</strong> più<br />
da quelli pubblici. Nonostante tutto c'è aria <strong>di</strong><br />
Natale nelle città cinesi oggi.<br />
Del resto, basti pensare che il bud<strong>di</strong>smo una<br />
volta era in<strong>di</strong>ano, ora è la religione più <strong>di</strong>ffusa<br />
della Cina; le scarpe <strong>di</strong> stoffa un tempo erano<br />
mongole, ora sono le calzature tra<strong>di</strong>zionali<br />
della Cina; la birra un dì era tedesca o<br />
comunque europea, oggi è la bevanda più<br />
consumata della Cina. Sarà lo stesso con il<br />
Natale, la festa topica della cristianità?
Non è una questione <strong>di</strong> fede, ma <strong>di</strong><br />
globalizzazione, o meglio <strong>di</strong> trasformazione del<br />
Paese secondo un modello occidentale. Non è<br />
certo invenzione dei cinesi questa del Natale.<br />
Oggi la Cina produce circa l'80 per cento<br />
mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> tutti gli addobbi, i balocchi e tutti<br />
gli oggetti natalizi, compresi tutti i santini, e<br />
non solo, che si trovano anche nel botteghino<br />
<strong>di</strong> S.Antonio a Milano.<br />
Soprattutto da evidenziare è che ha<br />
cominciato a consumarne vestendo le città a<br />
festa in questi giorni, forse <strong>di</strong> più che le<br />
capitali <strong>di</strong> nazioni a maggioranza cristiana.<br />
Forse molti <strong>di</strong> noi non sanno che la Cina è un<br />
paese multiconfessionale, tuttavia il Natale è<br />
<strong>di</strong>ventato una festività praticata da tutti i<br />
cinesi, specialmente dai giovani. Forse perché<br />
i ritmi <strong>di</strong> vita si fanno sempre più veloci e le<br />
pressioni sul lavoro <strong>di</strong>ventano eccessive, come<br />
le altre feste tra<strong>di</strong>zionali, anche il Natale è<br />
considerato da sempre più cinesi un'occasione<br />
<strong>di</strong> relax, gioia e scambi con amici e parenti.<br />
Come ha scritto un americano che lavora da<br />
anni in un'azienda a capitali esteri <strong>di</strong> Pechino<br />
in una lettera al figlio che vive sull'altra<br />
sponda dell'oceano: "Anche i cinesi<br />
festeggiano il Natale, appendendo luci e<br />
ornamenti vari sull'albero, ma non per<br />
celebrare la nascita <strong>di</strong> Gesù Cristo, solo per<br />
stare insieme alle persone care."<br />
Lo spirito del Natale è pervasivo. L’idea non<br />
razionale ma che arriva sotto il livello della<br />
coscienza è che la Cina deve modernizzarsi, il<br />
che significa <strong>di</strong>ventare come l’America e<br />
l’Europa. Se l’America e l’Europa hanno il<br />
Natale, anche la Cina deve averlo.<br />
28<br />
Certo, non è un Natale legato alla religione<br />
cristiana. Sembra un Natale pagano come<br />
quello dello spirito del Natale del racconto <strong>di</strong><br />
Charles Dickens, dove il Natale ha un’anima e<br />
una personalità tutta sua, quasi come se fosse<br />
un <strong>di</strong>o che vive intorno e per quel giorno.<br />
Di certo il Natale cinese oggi è l’immagine più<br />
autentica <strong>di</strong> quello che il Natale è <strong>di</strong>ventato da<br />
noi in Occidente.<br />
Niente <strong>di</strong> sorpendente poi se il Natale cinese<br />
con questo spirito domani potrà anche<br />
<strong>di</strong>ventare una nuova festa cinese. Oggi delle<br />
tre gran<strong>di</strong> feste comandate del calendario <strong>di</strong><br />
cui, solo una, quella per l’inizio della<br />
primavera, era tra<strong>di</strong>zionale, le altre due,<br />
quella dei lavoratori il 1 maggio, e quella della<br />
repubblica, il 1 ottobre, sono state<br />
importazioni dall’occidente.<br />
Sta però già cominciando durante il tempo<br />
Natalizio, una nuova abitu<strong>di</strong>ne, almeno presso<br />
la nuova classe me<strong>di</strong>a cinese: invece della<br />
solita busta rossa piena <strong>di</strong> sol<strong>di</strong>, il dono più<br />
tipico <strong>di</strong> qui, la gente sempre piu’ si affolla a<br />
fare compere comprando oggetti da regalare<br />
ai famigliari.<br />
Non c’è Babbo Natale, nelle case in Cina non ci<br />
sono i caminetti con le loro canne fumarie, ma<br />
sembra che il suo spirito stia entrando nelle<br />
case e da qui in poi ogni altra trasformazione è<br />
possibile, ogni desiderio potrebbe avverarsi.<br />
In realtà ora il Natale in Cina si riveste sempre<br />
più <strong>di</strong> colori locali. Ad esempio in molti luoghi<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento Babbo Natale indossa già la<br />
giacca rossa abbottonata ai due lati <strong>di</strong> stile<br />
cinese, molte canzoni <strong>di</strong> Natale sono state<br />
tradotte in cinese e parecchi ristoranti<br />
tra<strong>di</strong>zionali colgono l'occasione per offire ai<br />
clienti "menu <strong>di</strong> Natale".<br />
(f.l.b.)
VENNE NELLA NOSTRA CARNE<br />
Il tempo passa e l'orologio biologico<br />
scan<strong>di</strong>sce il suo ritmo senza sconti. Sarà<br />
forse un desiderio <strong>di</strong> paternità, non<br />
corrisposto dalla mia attuale situazione <strong>di</strong><br />
famiglia, sarà che mi è <strong>di</strong>fficile vivere<br />
senza un contatto concreto con i più<br />
piccoli… fattosta che quest'anno ho deciso<br />
<strong>di</strong> prolungare un'esperienza estiva che<br />
aveva dato buoni frutti. Già durante l'anno<br />
2007/2008 il mio confratello polacco<br />
Simeon aveva iniziato una presenza<br />
settimanale nel "nido" che accoglie i<br />
bambini orfani con han<strong>di</strong>cap. Poi, nel<br />
mese <strong>di</strong> agosto, due amici sono venuti da<br />
Milano per vivere due settimane delle loro<br />
vacanze con questi piccoli trottolini, che<br />
hanno afferrato al volo l'occasione <strong>di</strong> un<br />
ad<strong>di</strong>tivo <strong>di</strong> coccole gratis. Allora, essendo<br />
ormai conosciuto nell'ambiente, mi è stato<br />
facile prendere il testimone e de<strong>di</strong>care una<br />
mattina alla settimana all'incontro con<br />
alcuni trai più marginali dei citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Meknes.<br />
Si tratta <strong>di</strong> una ventina <strong>di</strong> elementi, dai 2 ai 22 anni, con <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap, fisico e/o mentale: tutti insieme<br />
appassionatamente in 2 stanze che insieme faranno 40 mq. Da queste due stanze, in cui stanno seduti su dei<br />
materassi per terra, i più in gamba (4 o 5) escono per andare alla ludoteca un'oretta e mezza al giorno; gli altri non<br />
escono praticamente mai. Il tutto è inserito al 5° piano dell'ospedale generale, che è il loro contesto <strong>di</strong> vita, dalla<br />
nascita a… non so cosa, visto che Asma, 22 anni, è ancora lì da quando è arrivata, 20 anni fa, quando il servizio è<br />
stato aperto. La mia è una presenza da compagno <strong>di</strong> giochi e per ora mi concentro soprattutto sull'animazione<br />
all'interno, senza scordare che un obiettivo prioritario è organizzare per loro delle uscite. Come questo giove<strong>di</strong>,<br />
giornata <strong>di</strong> festa in una scuola elementare, dove ho gioito nel vedere il cambiamento <strong>di</strong> atteggiamento dei bambini<br />
"normali": dalla paura, alla curiosità, al contatto e finalmente alla scoperta del "<strong>di</strong>verso".<br />
Mi rendo conto che manco <strong>di</strong> ogni tipo <strong>di</strong> formazione specifica per lavorare con questi fratellini; non è facile<br />
relazionarsi nel modo giusto con un ragazzo non-vedente che parla solo arabo e passare subito dopo a un<br />
bambino autista o una ragazzina ipercinetica. Infatti sono stupito dell'accoglienza che mi fanno: posso ben <strong>di</strong>re che<br />
mi hanno "adottato" e che mi aspettano fedelmente. Guai se non mi vedono il lunedì mattina, anche se capita <strong>di</strong><br />
avere riunioni, si accorgono bene che ho "marinato" una visita! Ci sono due momenti particolarmente "rituali" in<br />
queste visite: arrivo e partenza, che vanno debitamente formalizzati con un giro completo <strong>di</strong> abbracci e baci,<br />
meglio se pronuncio il nome <strong>di</strong> ciascuno. Un altro aspetto positivo <strong>di</strong> questo tempo donato è il rapporto con le<br />
ragazze che assistono i bambini, ragazze solide, visto che fanno questo lavoro in turni <strong>di</strong> 24 ore alternate. Il<br />
sistema ha dei vantaggi, ma per le ragazze significa non avere mai un giorno libero fisso nella settimana, per fare<br />
altre cose. Con me sono gentilissime, visto che sono l'unico uomo che lavora con loro: il problema è casomai<br />
gestire le proposte <strong>di</strong> matrimonio… ma credo <strong>di</strong> aver abbastanza chiarito la situazione nelle prime settimane,<br />
<strong>di</strong>cendo chiaro e tondo: o 4 tutte insieme o niente!<br />
Vivo questo incontro con i piccoli come una vera boccata d'aria e il tempo con loro non mi pesa, anzi. Mi fa bene<br />
uscire un po' da casa nostra e passare un momento <strong>di</strong> semplice gratuità. Mi viene in mente una frase scrittami da<br />
Yamna, un'amica educatrice specializzata per i bambini con "bisogni specifici"; mi scriveva all'occasione della<br />
prima festa con i bambini dell'associazione finalmente partita nella regione dell'Atlas, a commento delle foto dei<br />
suoi piccoli <strong>di</strong>ceva: "l'opera <strong>di</strong> Dio è perfetta". Sulle prime, considerando come sono mal messi questi fratellini, mi<br />
<strong>di</strong>cevo che forse il Creatore avrebbe potuto essere un po' più clemente… ma poi, considerando quanta capacità <strong>di</strong><br />
amore e <strong>di</strong> tenerezza questi piccoli sanno suscitare intorno a loro, quello che mi viene in mente quando guardo i<br />
"miei" è che, in realtà… non sono han<strong>di</strong>cappati: sono perfetti.<br />
Buon Natale<br />
fr. Pietro Pagliarini<br />
29
IN MEMORIAM<br />
fr. BENIAMINO (Mario Angelo Gabriele) BOSSI<br />
Fr. Beniamino nasce a Milano il 21 Febbraio 1924 e viene battezzato nella<br />
Parrocchia <strong>di</strong> S. Maria della Passione con il nome <strong>di</strong> Mario Angelo<br />
Gabriele. Dopo aver conseguito il Diploma <strong>di</strong> Perito industriale<br />
elettrotecnico, e svolto il servizio militare durante la Seconda Guerra<br />
Mon<strong>di</strong>ale, entra a Rezzato (BS) il 20 Agosto 1945 e il 3 Ottobre <strong>di</strong><br />
quell’anno riceve il saio della prova da fr. Giovanni Chio<strong>di</strong>ni, Ministro<br />
provinciale. A Rezzato trascorre l’anno <strong>di</strong> noviziato, al termine del quale, il<br />
15 Ottobre 1946, emette la Professione temporanea nelle mani <strong>di</strong> fr.<br />
Bonaventura Crippa, Delegato del Ministro provinciale. Dal 1946 al 1949<br />
attende agli stu<strong>di</strong> liceali a Sabbioncello <strong>di</strong> Merate (LC), quin<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>a la<br />
Sacra Teologia nei Conventi <strong>di</strong> Busto Arsizio (VA) (1949-50) e Milano S.<br />
Antonio (1950-51). Il 4 Ottobre 1950 a Busto Arsizio (VA) emette la<br />
Professione solenne nelle mani <strong>di</strong> fr. Rocco Barbariga, Delegato del<br />
Ministro provinciale. Si vede costretto a interrompere gli stu<strong>di</strong> a causa <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong> salute, ma<br />
sostiene comunque gli esami del terzo anno <strong>di</strong> teologia, e infine ultima il suo curriculum <strong>di</strong> nuovo a<br />
Busto Arsizio (1955-56).<br />
Il 17 Marzo 1956 viene or<strong>di</strong>nato Diacono nella Cripta <strong>di</strong> S. Carlo presso il Duomo da Sua Ecc.za<br />
Mons. Giuseppe Schiavini, Vescovo ausiliare <strong>di</strong> Milano. Il 28 Giugno 1956 viene or<strong>di</strong>nato Presbitero<br />
nel Duomo <strong>di</strong> Milano da Sua Ecc.za Mons. Giovanni Battista Montini, Arcivescovo <strong>di</strong> Milano.<br />
Viene destinato al Collegio Serafico <strong>di</strong> Saiano (BS) come Lettore <strong>di</strong> Geografia e Disegno dal 1956 al<br />
1960. Nel 1960-61 è a Rezzato come Maestro dei Fratelli e Postulanti laici. Per pochi mesi (Luglio-<br />
Settembre 1961) è Commissario provinciale del T.O.F. a Cermenate (CO), dopo <strong>di</strong> che è a Milano S.<br />
Giovanni Battista alla Creta (1961-62). Dal 1962 al 1965 è a Civi<strong>di</strong>no (BG), come Commissario<br />
<strong>di</strong>strettuale del T.O.F. e Vice Cappellano dell’Ospedale <strong>di</strong> Palazzolo. Conclude l’anno 1965 (da<br />
Settembre a Dicembre) a Gargnano (BS), poi trascorre il 1966 a Milano S. Antonio. Dal 1966 al<br />
1968 è a Cermenate, come Economo, Discreto e Cronologo. Negli anni successivi viene destinato<br />
alle fraternità <strong>di</strong> Pavia (1968-69), Milano S. Angelo (1969-73), Saiano (1973-76), Civi<strong>di</strong>no (1976-<br />
85), Gargnano (1985-86), Pavia (1986-94), svolgendo sempre l’incarico <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>catore e confessore.<br />
Dal 1994 al 2003 è ascritto alla fraternità <strong>di</strong> Busto Arsizio (VA), finché l’età avanzata e la necessità<br />
<strong>di</strong> garantirgli cure assidue non richiedono il suo trasferimento nell’Infermeria provinciale <strong>di</strong><br />
Sabbioncello, dove si spegne serenamente la mattina del 16 Dicembre 2008.<br />
A laude <strong>di</strong> Cristo e del poverello Francesco.<br />
Al termine del presente numero del Notiziario, riportiamo le annotazioni del compianto fr. Ilarino sulla fine della<br />
Seconda Guerra Mon<strong>di</strong>ale e sulle contrad<strong>di</strong>zioni della pace.<br />
L’amabile insistenza <strong>di</strong> un confratello al quale partecipai<br />
la lettura <strong>di</strong> questi appunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ario, ha vinto in me quella<br />
sorte <strong>di</strong> pudore e <strong>di</strong> grande rispetto che ho sempre<br />
avuto per l’arte del “narrare”, da quando i miei “Padri<br />
Lettori” d’Italiano mi proscrissero, e a ragione, dall’albo<br />
della sufficienza in materie letterarie. Sarebbe bello che<br />
qualche altro testimone <strong>di</strong> questi fatti volesse trarne<br />
motivo per arricchire una così piccola storia, ma tanto<br />
nostra.<br />
Anno 1941-1945: Dal Collegio Serafico <strong>di</strong> Saiano BS<br />
È appena stata <strong>di</strong>chiarata la guerra Italo-Tedesca contro<br />
la Russia, l’America, l’Inghilterra e la Francia. Da parte<br />
<strong>di</strong> molti si pensa che tale guerra non potrà durare a<br />
lungo, dati i primi successi dell’esercito tedesco ed il<br />
tipo <strong>di</strong> armi che via via vengono impiegate: sarà un<br />
LA “PACE” LA RICORDO COSÌ<br />
30<br />
“guerrone”, ma <strong>di</strong> breve durata! In realtà non fu così:<br />
durò più della precedente grande guerra 1915-1918.<br />
Sul colle del “Calvario” <strong>di</strong> Saiano, ancora non si<br />
conosce <strong>di</strong>rettamente la guerra, se non dai bollettinira<strong>di</strong>o<br />
e dalla vita sempre più <strong>di</strong>fficile. Ecco come<br />
incominciamo a conoscerla. In una limpida mattinata <strong>di</strong><br />
febbraio, caratterizzata da vento e sole già primaverile,<br />
siamo costretti ad abbandonare le aule scolastiche,<br />
perché sul nostro cielo si sta svolgendo un<br />
combattimento aereo. È una manovra improvvisa e<br />
fulminea: voli acrobatici, spari, e poi … la caduta degli<br />
apparecchi in fiamme. Nel pomeriggio ci rechiamo al<br />
cimitero <strong>di</strong> Brione (BS) dove la pietà <strong>di</strong> quei montanari<br />
ha ricomposto le salme degli aviatori, orribilmente<br />
mutilate.
Purtroppo il teatro della battaglia si è spostato al <strong>di</strong> qua<br />
del Me<strong>di</strong>terraneo, sul “patrio suolo”! Anche al Collegio <strong>di</strong><br />
Saiano si vivono ore <strong>di</strong> ansia e <strong>di</strong> trepidazione. Iniziano<br />
le prime ispezioni da parte degli ufficiali tedeschi ed<br />
italiani, i quali <strong>di</strong>etro l’incalzare dell’esercito nemico,<br />
incominciano a preoccuparsi per una almeno sommaria<br />
preparazione <strong>di</strong>fensiva nelle retrovie. Il Collegio è stato<br />
adocchiato come un ottimo e strategico appostamento<br />
su tutta la Franciacorta.<br />
Il padre Direttore, padre Pancrazio Chio<strong>di</strong>ni, con il suo<br />
Vice padre Alessandro Borlotti, si adoperano in ogni<br />
modo per scongiurare il pericolo. L’avanzata Anglo-<br />
Americana continua tenacemente ogni giorno. Il Gen.<br />
Thaller ha decretato l’occupazione del Collegio. Il nostro<br />
Magg. Bruni, posto a presiedere a tutti i 200 soldati “SS”<br />
italiani qui accampati, è continuamente sotto la minaccia<br />
del troppo mutevole umore dell’Ufficiale tedesco.<br />
A padre Pancrazio che chiede venga limitata<br />
l’occupazione del Collegio, per non dover rimandare tutti<br />
i fratini presso le proprie famiglie, il Magg. Bruni<br />
risponde molto energicamente: “Entro le ore 8 <strong>di</strong><br />
domattina, siano sgombrati tutti i dormitori, o dovrò<br />
provvedere con i miei soldati!” e, con una voce <strong>di</strong>venuta<br />
subito più umana, aggiunge: “Ma non sa, benedetto<br />
padre, che <strong>di</strong>scutere tale or<strong>di</strong>ne significa la mia<br />
imme<strong>di</strong>ata fucilazione? Cerchi <strong>di</strong> capirmi!...”.<br />
I fratini, una novantina circa, vengono quasi tutti<br />
richiamati in famiglia dai propri genitori. Un altro esiguo<br />
gruppo sceglie <strong>di</strong> rimanere. Mentre i bombardamenti<br />
vanno ormai flagellando tutti i paesi limitrofi, quelli<br />
specialmente posti lungo il percorso della ferrovia<br />
Brescia-Edolo, giunge al Calvario l’or<strong>di</strong>ne perentorio del<br />
Gen. Thaller <strong>di</strong> resistere ad ogni costo.<br />
Come potrà quel pugno <strong>di</strong> uomini arrestare l’impeto<br />
travolgente dell’esercito americano? Inutile e <strong>di</strong>sperato<br />
sarà ogni sacrificio! Così appunto la pensano quei<br />
soldati italiani, e, contro l’insana volontà del Gen.<br />
Thaller, decidono <strong>di</strong> abbandonare il Collegio, dandosi<br />
alla fuga. La minaccia <strong>di</strong> una <strong>di</strong>struzione totale del<br />
Collegio (da parte degli aerei anglo-americani) incombe<br />
ora su ora. Per tre giorni e tre notti noi fratini, con i<br />
padre della Comunità, rimaniamo nel rifugio sottostante<br />
la chiesina del “Calvario”. È lì, che un ufficiale italiano, al<br />
colmo della sopportazione, scoppia in un pianto<br />
accorato. “Dopo anni <strong>di</strong> dura lotta e <strong>di</strong> totale de<strong>di</strong>zione<br />
alla Patria, è mai possibile -va <strong>di</strong>cendo- che perda ora la<br />
mia vita così ingloriosamente e venga ad<strong>di</strong>rittura<br />
tacciato come tra<strong>di</strong>tore della mia Patria?...”.<br />
Gli alleati sono ormai alle porte. Potenti esplosioni ci<br />
scuotono in piena notte. Voliamo fuori letteralmente dai<br />
letti fuggendo sul monte. (Ci siamo persino <strong>di</strong>menticarti<br />
<strong>di</strong> svegliare il nostro compagno Giuseppe Cristini “il<br />
sordello”, il quale, chissà come, neppure a suon <strong>di</strong><br />
bombe e al tintinnio delle vetrate, si scompone!).<br />
Dal colle assistiamo ad un vero spettacolo<br />
estemporaneo <strong>di</strong> “sons et lumières”. Brescia appare<br />
tutta illuminata a giorno; a intervalli brevissimi,<br />
s’innalzano verso il cielo gigantesche colonne <strong>di</strong> fuoco<br />
accompagnate da boati potentissimi. È il<br />
bombardamento più massiccio dall’inizio della guerra,<br />
su Brescia!<br />
Dopo un terribile quarto d’ora, anche gli ultimi “bengala”<br />
si staccano dal cielo con la loro lunga coda <strong>di</strong> fumo,<br />
quasi inorri<strong>di</strong>ti essi stessi <strong>di</strong> quell’immane catastrofe.<br />
Una primavera turgida <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> speranza squarcia<br />
d’improvviso quella incombente e ormai insopportabile<br />
31<br />
minaccia <strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione e <strong>di</strong> morte. La prima alba del<br />
maggio (1945), accompagnata dal crepitio delle armi,<br />
raccolte un po’ ovunque, e da uno scampanio festante,<br />
annuncia la tanto sospirata “PACE”! Alle ore 8 <strong>di</strong> quel<br />
mattino ci accorgiamo che sul colle “Calvario” ogni<br />
resistenza è cessata. Padre Pancrazio, nella notte, è<br />
sceso in pianura per incontrarsi con gli ufficiali<br />
americani, pregandoli <strong>di</strong> rinunciare ad ogni atto <strong>di</strong> forza,<br />
poiché i soldati delle “SS” sono tutti fuggiti,<br />
abbandonando ogni cosa. Durante tutta la mattinata il<br />
Collegio viene letteralmente asse<strong>di</strong>ato e saccheggiato<br />
dagli abitanti <strong>di</strong> Saiano, improvvisatisi “Partigiani e<br />
Liberatori”. Anche dai fratini, quell’annuncio <strong>di</strong> PACE,<br />
viene salutato con un crescendo delirio <strong>di</strong> gioia. Due <strong>di</strong><br />
essi, con i fucili mitragliatori nascosti sotto l’abito, si<br />
eclissano sul monte (verso l’Uccellanda), sparando<br />
all’impazzata, noncuranti del pericolo che proviene,<br />
proprio in quell’istante, dalla pianura… Un altro,<br />
impossessatosi <strong>di</strong> una “beretta” ultimo modello, sale<br />
sulla torre del Collegio e spara, spara senza tregua,<br />
lieto d’esprimere con tanto fragore la pienezza della sua<br />
gioia. Un altro ancora viene sorpreso appena appena in<br />
tempo con una bomba “balilla” <strong>di</strong>sinnescata… tra le<br />
mani! Un altro, infine, pensando <strong>di</strong> sostituire il<br />
percussore del fucile con un ru<strong>di</strong>mentale impianto <strong>di</strong><br />
chiodo e martello, per un vero miracolo non si squarcia<br />
la carotide con il piombo <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>natamente esploso dalla<br />
capsula <strong>di</strong> un detonatore…<br />
Giunge intanto notizia che anche il supremo comando<br />
tedesco, agli or<strong>di</strong>ni del Gen. Thaller, è capitolato. La<br />
sede del comando è la Villa Fenaroli <strong>di</strong> via Colombare –<br />
Saiano.<br />
Per prima cosa si procede al <strong>di</strong>sseppellimento delle<br />
un<strong>di</strong>ci persone <strong>di</strong> Saiano trucidate e ammucchiate in<br />
un’unica fossa all’interno della Villa. La rappresaglia era<br />
stata compiuta a causa dell’uccisione <strong>di</strong> un soldato<br />
tedesco. Le un<strong>di</strong>ci bare sfilano in solenne corteo dalla<br />
Villa verso la chiesa <strong>di</strong> Saiano. Al cimitero, padre<br />
Alberto Parini, pronuncia un <strong>di</strong>scorso veemente e pieno<br />
<strong>di</strong> forza contro la tirannide e la brutalità esecutrici <strong>di</strong><br />
crimini esecran<strong>di</strong>. Poi, si pensa anche al Gen. Thaller<br />
(l’umana belva responsabile dell’ecci<strong>di</strong>o). Viene<br />
catturato in un capanno nella campagna <strong>di</strong> Adro (BS).<br />
Ricondotto alla Villa Fenaroli, a mala pena si riesce a<br />
sottrarlo al linciaggio della popolazione inferocita. Prima<br />
d’essere fucilato, chiede ed ottiene <strong>di</strong> poter vedere<br />
padre Pancrazio Chio<strong>di</strong>ni. “Sono protestante -<strong>di</strong>ce al<br />
padre- e non è per assistenza religiosa che desidero<br />
incontrarmi con Lei, ma per chiederle un favore. Ai miei<br />
familiari, che mi cercheranno, <strong>di</strong>ca che muoio orgoglioso<br />
d’aver servito fino all’ultimo la mia Patria. Viva la<br />
Germania!”. Si stacca, quin<strong>di</strong>, il gambale ortope<strong>di</strong>co, e,<br />
rivolto ad un clau<strong>di</strong>cante, lì presente, glielo lancia<br />
<strong>di</strong>cendo: “È tuo. A me non servirà più!”.<br />
Sono le ore 9 dell’un<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> maggio 1945. Il Gen. Thaller<br />
viene accompagnato verso il muro esterno della Villa, e,<br />
prima che possa voltarsi, con una raffica <strong>di</strong> mitra viene<br />
abbattuto. I più facinorosi riescono ad impossessarsi<br />
della salma: l’appendono, capo all’ingiù, davanti alle<br />
scuole <strong>di</strong> Saiano. Più tar<strong>di</strong>, si potrà seppellirlo in luogo<br />
occulto.<br />
Così, il gau<strong>di</strong>o <strong>di</strong> quella “PACE” appena nata, ancora<br />
una volta si offusca <strong>di</strong> sangue e <strong>di</strong> vendetta!<br />
Fr. Ilarino Mastaglia