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dell’ospedale ... : ed i ragazzi con <strong>il</strong> sorriso sullelabbra guariscono più in fretta.Una piccola ricoverata mostra <strong>il</strong> suo capolavoroDisegni in ospedaleCome quando, ad esempio, i ragazzi in corsia enelle stanze hanno girato un vero e proprio video:sotto gli occhi benevolmente stupiti delleinfermiere!Capita, nelle stanze, anche <strong>di</strong> incontrare dellemamme e, qualche volta, ad<strong>di</strong>rittura, qualchepapà.Si parla anche con loro, ovviamente; ed a volte,<strong>di</strong>rei, soprattutto con loro: mentre i figli<strong>di</strong>segnano, ad esempio.Sì: <strong>per</strong>ché i genitori la malattia dei figli la vivonoin un modo particolare e, spesso, giustamente,soffrono anche più dei loro bambini.Così essi, i genitori, si confidano e <strong>di</strong>straggonoun po’ la mente da ciò che più li preoccupa e,nelle nostre parole, trovano un conforto, unimportante sostegno, un appoggio.Viene poi l’ora della cena, e noi si deve lasciarel’ospedale: anche se non <strong>di</strong> rado capita che glistessi infermieri ci chiedano <strong>di</strong> restare <strong>per</strong>imboccare qualcuno: <strong>per</strong>ché altrimenti nonmangerebbe!Si lascia l’ospedale dunque all’ora <strong>di</strong> cena: manon i ragazzi!Già: <strong>per</strong>ché ci si ritrova poi con qualcunovirtualmente nel gruppo creato appositamente in“V kontakte”, l’analogo <strong>di</strong> Facebook <strong>per</strong> chi usasoprattutto <strong>il</strong> cir<strong>il</strong>lico.Diversi ragazzi, infatti, in ospedale hanno iminicomputer o i telefonini con l’accesso a<strong>di</strong>nternet e, dunque, anche in serata prosegue conloro <strong>il</strong> contatto: si “chatta”, si gioca, si ... ; ci si dàl’appuntamento “reale” al giorno successivooppure si fanno gli auguri a coloro che <strong>di</strong> lì aqualche ora, al mattino, verranno <strong>di</strong>messi odovranno subire qualche o<strong>per</strong>azione.Una “visita virtuale” serale in ospedale ai ragazzie delle “attività virtuali”, <strong>per</strong> spezzare la loro noiae solitu<strong>di</strong>ne, che proprio in questo <strong>per</strong>iodo estivostiamo riprogrammando e che desideriamorendere ancora più efficaci con <strong>il</strong> prossimoautunno rimodernando anche un pochino <strong>il</strong>servizio <strong>di</strong> “Telefono <strong>di</strong> fiducia” (“Azzurro”):s<strong>per</strong>iamo <strong>di</strong> riuscirci!Il tempo della daciaÈ <strong>il</strong> tempo della dacia.Il tempo estivo è cioè <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo dell’anno in cuiappena si può si abbandona la città <strong>per</strong> recarsi incampagna, alla dacia.Alla dacia, generalmente, vi è l’essenziale e sivive dell’essenziale: all’aria a<strong>per</strong>ta e finalmentepulita, lontani dalla città.

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