20 La Parola al CittadinoGiugno <strong>2008</strong>CARRARALaParOlaAL CITTADINOCARRARA - Fresco di elezione, duevolte consigliere provinciale, GianniBelletti (Sdi), ringrazia quanti hannoavuto nuovamente fiducia in lui e spiegala sua “ricetta” per la crescita delterritorio.Dopo l’elezione qual è la priorità chel’amministrazione provincialedovrà affrontare?”Vorrei cogliere l’occasione perringraziare tutti gli elettori che hannovoluto dare a me, al partito cherappresento e in generale al progettopolitico che abbiamo sottoscritto la lorofiducia affinché, assieme al presidenteAngeli, la maggioranza di governo possacontinuare il lavoro della passatalegislatura. Credo che tra i tanti frontisu cui dovremo cimentarci uno dei piùimportanti sarà quello del rilancioeconomico”.La nostra provincia vive una realtàeconomica in affanno da oltre undecennio. Che cosa può invertire latendenza e quali riforme occorrono?“Tutta l’economia occidentale attraversaun momento molto delicato e questoclima non favorisce la nostra provincia,che ha avuto enormi difficoltà ariprendersi dopo la chiusura delle grandiindustrie. Per questo occorrono riformeimportanti che favoriscano non solo losviluppo delle idee di tanti imprenditorilocali ma possano portare nuoviinvestimenti dall’esterno. Per questodobbiamo lanciare due forti campagne:Belletti (SDI): la mia ricettaper il rilancio del territorioGianni Belletti Consigliere provinciale (SDI)1. contro la burocrazia che strozza l’iniziativasul nascere,2. rendere appetibile il nostroterritorio a chi abbia idee e investimenti dasviluppare”.Quali sono i settori su cui si può fondareil rilancio economico?“L’economia globale offre molti settorid’investimento, quello che conta è non averepaura dell’innovazione. Le prime duequestioni aperte sono: l’imprenditoriagiovanile e il turismo, tra l’altro strettamentecollegate. Non è un mistero che il gruppoconsiliare socialista a Palazzo Ducale abbiachiesto alla presidenza forti investimentiproprio sul turismo”.Quale ricetta propone in materia di turismo?“La crisi del turismo locale va inserita inquella del turismo nazionale. Certo da noi,rispetto ad altre realtà italiane, le cose vannopeggio perché il pacchetto di offerte cheattualmente offriamo sul mercato turisticonon è competitivo. A mio giudizio sulturismo, ma non solo su questo, occorrechiedersi se la “struttura” economica chefin qui ha gestito le nostre risorse siaancora attuale o abbia bisogno di un supportodi idee e investimenti, magari esterno, cheavvii il rilancio necessario. Credo che gliinvestimenti che i socialisti hanno chiestoalla provincia debbano andare proprioin questa direzione: favorire l’afflussodi nuovi protagonisti economici”.Che cosa deve fare la provincia asupporto del rilancio economico?“Non basta offrire parti di territorio almercato, occorre che la politica siaprotagonista e governi lo sviluppoeconomico sia garantendo a tutti dirittie doveri, sia, soprattutto, preparando icittadini ai cambiamenti che vivranno.Sarebbe del tutto inutile se riuscissimoa portare da noi i più grandi imprenditoridell’era globale se non formassimoun’adeguata “classe lavoratrice” capacedi essere competitiva nel mercato. Quientra in gioco la formazione sia scolasticache legata ai corsi che la provinciaorganizza. In entrambi i casi serviràquella su cui in campagna elettorale hopuntato molto: un’armonizzazione trala domanda e l’offerta di lavoro”.Che ricaduta avrà questo percorso intermini sociali?“Il lavoro è l’aspetto più importantedella vita di ognuno di noi.Lavoro significa guardare al futuro conserenità e avere l’opportunità di creareuna famiglia, comprare una casa e viverein maniera dignitosa. Per questo occorreche ci siano opportunità di lavoro e chesi crei occupazione di qualità che guardianzitutto alla sicurezza e abbia importantiprospettive di sviluppo”.Cristina GualaAffitti alle stelle per alloggi popolari fatiscentiCARRARA - Case popolarifatiscenti e con affitti alle stelle. Bastafare una passeggiata tra i variquartieri a residenza pubblica diCarrara per poter notare il degradoesistente, pari quasi a quello del terzomondo. La gente vive nellosconforto totale, in una realtà - comeaffermano gli stessi abitanti - fattaormai di abusi più che di diritti. Negliultimi mesi molti inquilini dell’Erpsi sono visti aumentare gli affitti inmaniera spropositata, in alcuni casicon un aumento che va dal 30% al50% del canone d’affitto senzaalcuna spiegazione da parte delleamministrazioni. Molte personehanno riferito che con una pensionedi 480 euro sono costretti a versarecome canone di affitto una cifra paria 130 euro mensili, questo per potervivere in case fatiscenti dove moltevolte entra l’acqua in casa o i soffitticrollano. Con il costo della vitasempre crescente è dura arrivare infondo al mese anche se si vive inuna casa popolare e l’affitto, untempo rimborso quasi simbolico,oggi è il primo problema daaffrontare. Molti inquilinisostengono che in 50 anni che sonoresidenti hanno dovuto sempre e solopagare affitti che continuano adaumentare mentre la manutenzionenon esiste. Alcuni palazzi non sonomai stati né controllati né è mai statafatta alcuna ristrutturazione dalla lorocostruzione.Ma c'è da considerare anchel’aumento spropositato dei servizi diluce, acqua e gas che negli ultimidodici mesi hanno pesato come unmacigno nelle tasche delle famiglieitaliane.Alcune famiglie pagano affitti adoggi elevati per vivere in palazzi di60 anni che oltre a non essere maistati ne ristrutturati da parte dell’enteErp e non aver mai ricevuto lamanutenzione ordinaria, non sononemmeno stati costruiti dall’ente inquestione. Ma gli inquilini di Carrarahanno già interpellato la pubblicaamministrazione che “per ora -raccontano - ha fatto solo promessesia sugli affitti, che dovrebbero ungiorno non bene precisato tornare adiminuire, sia sulla ristrutturazionedegli stabili”.Eleonora Prayerfoto NizzaCARRARAFarmaciedi turnodal 30/05/<strong>2008</strong> al 05/06/<strong>2008</strong>dal 06/06/<strong>2008</strong> al 12/06/<strong>2008</strong>dal 13/06/<strong>2008</strong> al 19/06/<strong>2008</strong>dal 20/06/<strong>2008</strong> al 26/06/<strong>2008</strong>dal 27/06/<strong>2008</strong> al 03/07/<strong>2008</strong>LEGENDAFARMACIE IN NERETTO SOTTOLINEATO: turno 24 ore su 24FARMACIE NON SOTTOLINEATE: turno dalle ore 8,30 alle ore 22,00CARRARA PIANO MARINACOMUNALE CARRARA UGURGIERI sncMENCONISERAFINI A.BONVICINI sncPICCININICOLAIUGURGIERI sncSERAFINI S.AGLIANO'Salvo eventuali cambiamentiLENACENTARLECUGINI sncCOMUNALE MARINALENAL'EMPORIOCENTRO CINOFILOPet Shop - AddestramentoToilettature - All. 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Giugno <strong>2008</strong>CarraraLa Parola al Cittadino 21Economia: basta con le promesse. Attuiamo il PaslCARRARA - Il Rapporto Economia 2007presentato alla Camera di Commerciomette in risalto un bilancio per la provinciatra luci e ombre.C'e da fare e molto, come ha confermatoil presidente dell'ente camerale NorbertoRicci: “Diciamo subito che se facessimouna fotografia a fine 2007 il giudiziosarebbe complessivamente positivo e losarebbe ancora di più se lo si paragonassea altre situazioni territoriali, anche dellaToscana”.Risultati confortanti quindi per l'industria,il marmo, l'export, ma anche per il credito.Qualche ombra aleggia ancorasull'artigianato, sul turismo, sulcommercio, la ripresa sembra averlasciato fuori proprio questi ultimi dueaspetti: “Per il turismo è stato un annoparticolare - ha detto Ricci - e per ilcommercio si stanno registrando daqualche anno pesanti diminuzioni divendite”.Il presidente della Camera di Commerciochiede scelte forti e incisive alleamministrazioni proprio come recitavanotutti i programmi elettorali proprio pocotempo fa: “Nei contenuti programmaticidella campagna elettorale, l'economiafaceva la parte centrale.Quali sono le iniziative da intraprendere?Le abbiamo a portata di mano, le abbiamoscritte attraverso il Pasl, sono quelle.Punto e basta”.Cristina GualaNorberto Ricci Presidentedella Camera di CommercioSilvia Vanelli Capogruppo ANComune di CarraraLa “perla” delle Apuane si sta risvegliando?Camera di Commercio: “Tiene il lapideo: tutto il resto è buio”di Silvia Vanelli (*)CARRARA - Sembra chel’assonnata Carrara siadestinata ad un felice risveglioestivo.Sarà la foga delle celebrazionitrionfalistiche che porterannoalla ribalta la città del marmo,quale involontaria protagonistadel nuovo film di James Bondche è stato girato sulle nostrecave e che ha comportato,prima diretta conseguenza, unpullulare di gadget “modello007” nelle vetrine del centro;sarà forse la calura di questoinizio d’estate che porta ipasseggeri delle navi incrociera nel Mediterraneo atrovare piacevole ristoro nellafresca brezza della nostramarina, a fare gite nel centrostorico, ad utilizzare lenumerose piste ciclabili di cuipossiamo vantarci, a visitareuno dei numerosi laboratori dimarmo attivi in città dove nonsi vendono prodotti made inChina.È tutto questo il biglietto davisita che vogliamo offrire achi desiderasse conosceremeglio la perla delle Apuane,una città, un tempo fiorente ericca, che adesso vive una lentaagonia e trova, nelle sporadichepresenze di turisti per caso, unaboccata di ossigeno vitale.Non vogliamo criticareaprioristicamente una terra cheamiamo e che vorremmoveramente vedere risvegliarsidalla condanna a cui l’hannodestinata governi incapaci diinterpretare le reali esigenze diun territorio stupendo ecomplesso; vorremo piuttostoindurre ad alcune riflessioni dimerito.Sono i dati resi pubblici inquesti giorni dalla Camera diCommercio, nel rapportoeconomico 2007, che ciinducono a rivolgere tutta lanostra attenzione su elementiche dovrebbero destare nellaclasse politica al governo dellacittà e della provincia nonpoche preoccupazioni.Dal rapporto della Camera diCommercio, infatti,apprendiamo della sostanzialetenuta del settore lapideo, sucui si regge praticamente tuttal’economia produttiva delterritorio provinciale. Superatala crisi degli anni precedenti,infatti, questo settore, sebbenein lieve calo rispetto al 2006,sembra tenere, graziesoprattutto al dinamismo delleimprese e degli imprenditorilocali che hanno mostrato, nelcorso della storia e di unrecente passato, di saper agireanche quando le congiunturenazionali ed internazionalierano maggiormente avverse, etutto questo senza il sostegnodi una efficiente politica daparte delle pubblicheamministrazioni, in condizioniinfrastrutturali palesementedeficitarie, senza alcunrealistico interventoprogrammatico a sostegno delsettore, a medio e lungotermine.Tutto il resto è buio, con la solaeccezione del comparto nautico.Se si eccettuano rare realtàpeculiari, infatti, il datoprovinciale relativo alle attivitàartigianali, commerciali eturistiche ha un saldo negativo.Con un drammatico ultimoposto della provincia di Massa-Cararra per quanto riguarda levendite al dettaglio.Sono italiani i pochi turisti faida te che abboccano alle nostrecittà, e questo sembrerebbel’evidente testimonianza che ilturista straniero sceglie dispendere i suoi soldi in areeeconomiche più ricche, cheoffrano maggiori servizi,migliori comodità e attrattivepiù accattivanti.Sono in crisi i negozi, nonlavorano le imprese, calano iconsumi, aumenta il tasso didisoccupazione.Il quadro disastroso ha preciseresponsabilità. Prima fra tuttiquella di una classe politicache, nei piani di sviluppo enella programmazione delleattività, non ha saputointerpretare le reali esigenze diun territorio che sembradestinato, anno dopo anno, adun lento, inesorabile edinarrestabile declino.Ben vengano le navi cariche dituristi, ma se accarezzassimoanche solo l’ipotesi di averli dinuovo a visitare le nostre terre,dovremo essere in grado dioffrire loro migliori condizioni,migliori servizi e nuoveattrattive. Proprio per questourgono investimenti strutturali,non più rinviabili, cheinteressino tutta la provincia eche creino miglioricollegamenti tra Carrara, laLunigiana, Massa e il restodella costa apuana. Proprio perquesto urgono programmazionie azioni di sviluppo veramentemirate alle diversità territoriali,perché la differenziazione dellanostra provincia deverappresentare una opportunitàed una occasione di svilupponon la manifestazione diinconciliabili arretratezze.In questo quadro e con similiprospettive anche Carrara, setornerà ad essere un realisticocentro di attrazione, potrebbericevere una spinta propulsivache le permetterebbe dimigliorare le proprie condizionidi vita e di svincolarsi dallecongiunture economiche legatequasi esclusivamente al settorelapideo.Nuove risorse e prospettivevanno individuate nel turismoe nell’artigianato locale,complementari e non scindibilidal patrimonio rappresentatodal variegato mondo che ruotaattorno al marmo di Carrara.E allora ben venga anche JamesBond, magari in vacanza,ammesso che da buon 007riesca a trovarsi un albergo.(*)Capogruppo ANComune di Carrara