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Piano di Zona Ambito di Carate Brianza Minori e Famiglia

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Ufficio <strong>di</strong> <strong>Piano</strong> <strong>Ambito</strong> <strong>di</strong> <strong>Carate</strong> <strong>Brianza</strong> - <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Zona</strong> 2012-2014Per quanto riguarda gli alunni stranieri, tra gli anni scolastici 2004-2005 e 2010-2011 siregistra un aumento del 96,3% in Lombar<strong>di</strong>a e del 84,3% in Provincia <strong>di</strong> Milano, inparticolare del 163% per quanto riguarda le scuole superiori.Gli studenti stranieri rappresentano il 7,9% degli alunni in Italia, il 12,5% in Lombar<strong>di</strong>a, il12,1% in Provincia <strong>di</strong> Milano. Di seguito si riporta l’incidenza per Comune dell’<strong>Ambito</strong> <strong>di</strong><strong>Carate</strong>.COMUNEAlunni concitta<strong>di</strong>nanzanon italianaNuovi arrivi incorso d’anno(<strong>di</strong> cui)%ALBIATE 59 2 9,7BESANA 142 19 4.9BIASSONO 65 7 6.5BRIOSCO 27 2 5.0CARATE 166 12 4.8LISSONE 378 18 7.2MACHERIO 45 2 6.7RENATE 83 1 15.3SOVICO 47 5 6.5TRIUGGIO 59 0 7.9VEDANO 40 4 4.8VEDUGGIO 40 1 11.8VERANO 60 5 6.9Fonte ISMU anno scolastico 2008/2009Il servizio <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione e facilitazione linguistica dell’<strong>Ambito</strong> – Riconoscere le <strong>di</strong>fferenzeper arricchirsi – conferma l’incremento del bisogno rispetto all’inserimento <strong>di</strong> alunnistranieri neo-giunti: ha registrato, infatti, nel quadriennio 2008-2011 un aumento del216% <strong>di</strong> utenti che hanno usufruito <strong>di</strong> interventi in<strong>di</strong>viduali e un aumento del 123% <strong>di</strong> utentiche hanno usufruito <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> gruppo (per scuola me<strong>di</strong>a).La popolazione giovanile appartenente alla fascia 15-30 non ha subito sostanzialmentevariazioni nell’ultimo quinquennio. Rappresenta il 15,3% della popolazione totale. Rispettoa questo target, va sottolineato che i giovani permangono a lungo nella famiglia <strong>di</strong> origineper un maggior investimento formativo, per problemi economici che creano incertezza sulfuturo (precarietà, costo delle abitazioni, etc). In particolare, secondo i dati Istat – <strong>Famiglia</strong>in cifre, nel 2009 in Lombar<strong>di</strong>a il 50% dei giovani tra i 20 e i 34 anni vive nella propriafamiglia <strong>di</strong> origine (al <strong>di</strong> sotto della me<strong>di</strong>a nazionale del 55%).L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> ricambio, che fornisce informazioni su quante persone escono dal mercato dellavoro (60-64 anni) a fronte <strong>di</strong> quelle che vi entrano (15-19 anni) è andato aumentando dal2005 (122,6) ad oggi (ultima rilevazione 2010) attestandosi su 137,1. Ciò significa che<strong>di</strong>minuisce il numero <strong>di</strong> nuove leve che rimpiazza i lavoratori che si avviano alpensionamento.L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza giovanile, che fornisce informazioni su quanto la popolazioneminorile non ancora entrata nel mercato del lavoro (quin<strong>di</strong> improduttiva) pesa sullapopolazione attiva (popolazione 0-14 anni su popolazione 15-64 anni), è passato da 21,3%nel 2006 a 22% nel 2010.<strong>Minori</strong> e <strong>Famiglia</strong> – sezione 5 – Pagina 16 <strong>di</strong> 67

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