<strong>La</strong> <strong>Rocca</strong> Maggio/Giugno 2004ATTUALITÀL’arma<strong>di</strong>o poetico<strong>di</strong> Pennab<strong>il</strong>liÈuscito da poco un libro <strong>di</strong>sociologia del turismo che contieneun bel riconoscimentoalla città <strong>di</strong> Pennab<strong>il</strong>li ed ai suoi personaggi.L’autore è un famoso giornalistatedesco, Roland Gunter.Pensiamo <strong>di</strong> fare cosa gra<strong>di</strong>ta ainostri lettori proponendo una paginadel libro.Io ho una casa ad Anghiari, inToscana. Un mio amico faceva <strong>il</strong> serviziociv<strong>il</strong>e a Santarcangelo, siamoandati là, al festival “Teatro sul posto”(nel 1987). Ho dormito a casa dell’architettoClau<strong>di</strong>o <strong>La</strong>zzarini, che èresponsab<strong>il</strong>e <strong>di</strong> molti progetti <strong>di</strong> spazipubblici, e l’ho conosciuto: da allora <strong>il</strong>suo lavoro mi ha conquistato. Lui miha portato da un suo amico: ToninoGuerra, un poeta e regista. L’ho intervistato:ha lavorato con Antonioni,Fellini, Rosi, i fratelli Taviani,Tarkofskji, Anghelopous.All’inizio mi trattava in modo un po’<strong>di</strong>staccato. Lo capisco: viene infattistrumentalizzato da molte persone.Poi ho scritto una pagina sul quoti<strong>di</strong>anotedesco Frankfurter Allgemeine,un’altra sul <strong>giornale</strong> <strong>di</strong> Bas<strong>il</strong>ea e inseguito ho scritto molto altro. In moltianni mi sono attenuto a questo tema;Tonino lo apprezzava, e così siamo<strong>di</strong>ventati amici.Ho poi fatto una mostra all’hotel“<strong>La</strong>go Verde” a Pennab<strong>il</strong>li, con foto etesti in italiano e in tedesco: si trattava<strong>di</strong> una visione d’insieme, fino ai giorninostri, dei circa trenta “luoghi poetici”in val Marecchia. Da qui ci sonopoi state altre piccole mostre nei corridoie stanze a tema. Nasce così unhotel culturale. Regalo all’hotel moltimiei testi che avevo comprato in vista<strong>di</strong> un impegnativo libro <strong>di</strong> viaggiosulla regione. Si crea una piccolabiblioteca in un arma<strong>di</strong>o poetico <strong>di</strong>Marco Brogi. Dopo<strong>di</strong>chè faccio portaredalla Germania una grossa lumaca<strong>di</strong> ferro <strong>di</strong> Horst Wolframm e la facciosistemare sul prato davanti all’hotel.Diventa la beniamina dei bambini.Anche i ricevimenti <strong>di</strong> nozze voglionoaverla nelle loro fotografie. E più <strong>di</strong>una persona si è piazzata tra le sueantenne a forma <strong>di</strong> corna: per <strong>di</strong>vertirsial gioco del “cornuto”! Per lafamiglia che gestisce l’hotel ormai nonsono più un ospite, ma un amico.Quando vado a stare là - due voltel’anno - ogni mattina verso le 11 vadodal mio amico Tonino e ci mettiamo ariflettere insieme. Io tengo sulle ginocchiadei foglietti e a volte anche unnastro magnetico e una macchinafotografica. Tonino Guerra è infatti unvulcano <strong>di</strong> idee e ne raccolgo a pienemani.Tonino Guerra visse per qualchetempo nella città tedesca <strong>di</strong> Troisdorfsul Reno - oltre 50 anni fa - in con<strong>di</strong>zionidurissime: lavorando in uncampo <strong>di</strong> concentramento, destinato amorire per fame e per <strong>il</strong> troppo lavoro.Fu là che scrisse le sue prime poesie,e un me<strong>di</strong>co che era con lui nelcampo le raccolse.Feci in modo che la città <strong>di</strong> Troisdorfnel 1992 invitasse <strong>il</strong> poeta e regista.Nelle conferenze io traducevo le<strong>di</strong>scussioni e le <strong>di</strong>vagazioni e poi loportavo in giro per la regione dellaRuhr.Da questo evento pubblico nacque <strong>il</strong>mio primo libro su Tonino Guerra:“Partenza a Troisdorf” (Essen 1992). Ilpoeta racconta la terrib<strong>il</strong>e guerra,mentre io presento uno schizzo biograficodella sua vita.Dal 1998 osservo quanto segue:Tonino Guerra e <strong>il</strong> suo amico GianniGiannini, con qualche aiuto hannosalvato la valle Marecchia grazie aduna visione artistico-letteraria dei“luoghi poetici”, che rappresentanoanche una nuova <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> untipo <strong>di</strong> architettura basato sulla semplicità.In quella valle infatti i paesiormai vuoti - cadevano a pezzi - offrivanouno spettacolo crudele, cheintristiva. Ma Tonino Guerra ha mo<strong>di</strong>ficatolo sguardo, è un fantastico creatore<strong>di</strong> euforia. Da molti anni osservocome la valle a poco a poco torna afiorire. Alla visione poetica segue <strong>il</strong>lavoro <strong>di</strong> pianificazione, all’insegnadella tutela e dello sv<strong>il</strong>uppo.In seguito ho scritto un secondo librosu Tonino Guerra: sui “Luoghi Poetici”(Essen, 1998). Ed ora ci sono altre 300pagine <strong>di</strong> manoscritto per un terzolibro.Nel 1992, in Germania, ho iniziato conalcuni amici - soprattutto con JanneGunter e Horst Wolframm - a crearequalcosa <strong>di</strong> sim<strong>il</strong>e nella mia regione,ad Eisenheim, vicino al Reno, nelcuore della grande città <strong>di</strong>Oberhausen, vicino a Dusseldorf.Eisenheim è un luogo storico, pieno<strong>di</strong> turisti: è l’inse<strong>di</strong>amento più anticonella regione della Ruhr. Abbiamo trapiantatolì le idee <strong>di</strong> Tonino Guerra.Ne sono risultati dei “luoghi poetici” -su terreni privi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, in giar<strong>di</strong>ni edavanti alla casa del popolo: “Il boscodei Taubenhauser”, “Il viaggio spazialesulla terra”, “L’idea”, “<strong>La</strong> musica dell’acqua”,un ricordo del poetaHeinrich Heine e altri.Tratto da Roland Gunter “Viaggi <strong>di</strong>conoscenza”, in “Lo sguardo del turistae <strong>il</strong> racconto dei luoghi” a cura <strong>di</strong>Rossana Bonadei e Ugo Volli, FrancoAngeli M<strong>il</strong>ano 2003.L’ancora <strong>di</strong>NovafeltriaUn gruppo <strong>di</strong> studenti e <strong>di</strong> insegnantidell’Istituto d’IstruzioneSuperiore “Einau<strong>di</strong>” <strong>di</strong> Novafeltriaha redatto, e pubblicato alla finedel mese <strong>di</strong> apr<strong>il</strong>e, un <strong>giornale</strong> <strong>di</strong>16 pagine dal titolo L’Ancora. Il<strong>giornale</strong> è ricco <strong>di</strong> informazioni,poesie, lettere e cronaca. Se voleteleggere qualcosa <strong>di</strong> piacevole cercate<strong>di</strong> farvene dare una copia. Daparte nostra complimenti alla redazionedell’Ancora.8
Maggio/Giugno 2004ATTUALITÀRosanaAAttendo che <strong>il</strong> mare mi <strong>di</strong>a unsegnale per capire dove arriverò/ Forse ad un porto sicuroo in un’isola tutta mia / Voglio sentirela mia voce femmin<strong>il</strong>e / Sono stanca<strong>di</strong> fare l’uomo e derubare con latenerezza tutte le frontiere del cuore /Non voglio né un marito né un amantema sì, un’anima per tutta la vita.” E’una forza serena e fremente allo stessotempo quella racchiusa nella poesia<strong>di</strong> Rosana Crispim da Costa, poetessabras<strong>il</strong>iana <strong>di</strong> San Paolo che vive inItalia da quattor<strong>di</strong>ci anni, metà deiquali trascorsi a Sant’Agata Feltriadove attualmente risiede. “Può esserescontato per una poetessa - <strong>di</strong>chiaraRosana - ma la mia vita è sempre stataguidata dall’amore e in Italia inizialmentemi ha portato l’amore per la linguaitaliana. Ho poi scelto, felicemente,<strong>di</strong> rimanere in questo paese peramore nei confronti <strong>di</strong> una persona”.Rosana Crispim da Costa è <strong>di</strong>ventatapoetessa all‚età <strong>di</strong> venticinque anni mascrive da quando ne aveva do<strong>di</strong>ci. Hagià all’attivo un libro <strong>di</strong> poesie uscitonel 1996 (“Il mio corpo traduce moltelingue” Fara Ed.), partecipa a quattroantologie <strong>di</strong> autori italiani e stranieri,insegna intercultura nelle scuole, hacollaborato con <strong>di</strong>verse ra<strong>di</strong>o e televisioniprivate e partecipa all’associazioneinterculturale Eks&Tra, dalla qualeè stata premiata, che ogni anno e dapiù <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni organizza un concorso-festivalinternazionale <strong>di</strong> letteratura<strong>di</strong> migrazioni patrocinato dalla provincia<strong>di</strong> Mantova, manifestazione cheraccoglie scrittori che oggi sono premiimportanti come <strong>il</strong> premio Montale.Oltre ai componimenti poetici si de<strong>di</strong>caanche a racconti e prosa poetica eda qualche tempo è <strong>di</strong>ventata inoltrecompositrice <strong>di</strong> canzoni. “<strong>La</strong> poesia -prosegue la scrittrice - è <strong>il</strong> modo <strong>di</strong>retto<strong>di</strong> esprimere i miei sentimenti e hola pretesa <strong>di</strong> scrivere per gli altri perchévorrei che si rispecchiassero in ciòche scrivo. Nell’ultimo seminario organizzatodall’Università dell’autobiografiaad Anghiari, abbiamo <strong>di</strong>scussodella contaminazione nella lingua italiana,del contributo che uno scrittorestraniero può apportare alla lingua italianaarricchendola <strong>di</strong> metafore, fantasia,nuove espressioni, <strong>il</strong> bagaglio culturaleche ogni straniero porta con sé.<strong>La</strong> grande <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> ogni scrittore ètrovare un e<strong>di</strong>tore <strong>di</strong>sposto a pubblicarele proprie opere. Io ho già terminato<strong>il</strong> mio secondo lavoro e spero <strong>di</strong>pubblicarlo entro l’anno. Gli strumentidella mia ispirazione sono le cose chevivo nel quoti<strong>di</strong>ano e Sant’AgataFeltria è la fonte <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> ispirazionenella mia vita, l’aria che mi circonda,la campagna, i fiori, le lucciole.Scrivere è vivere, è <strong>il</strong> mio sfogo <strong>di</strong>gioia, <strong>di</strong> tristezza, <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong>integrazione. Il mio progetto per <strong>il</strong>futuro è <strong>di</strong> trovare più tempo per scriveree trasformare in poesia la gioiache mio figlio Julio Cesar, che ha quasitre anni, sa trasmettermi”.Benedetta Rinal<strong>di</strong>Il volo <strong>di</strong>GerardoImmagine <strong>di</strong>S. Agata vistadal parapen<strong>di</strong>oa motore <strong>di</strong> GabrieleBoldrini.Foto <strong>di</strong> Gerardo Boschi<strong>La</strong> <strong>Rocca</strong><strong>La</strong> nuovaGiuntaVolti e nomi nuovi fra i consiglieridella giunta del comune <strong>di</strong>Sant‚Agata Feltria e atti <strong>di</strong> nominaanche nei confronti <strong>di</strong> due “vecchieconoscenze”, Francesco Bagnolicon delega a vice <strong>sindaco</strong> e assessoreper le attività produttive, scuolae sport, e Andrea Rinal<strong>di</strong>, riconfermatoall’assessorato per <strong>il</strong>Turismo e la cultura. Costituita apoco meno <strong>di</strong> due settimane dallavittoria della lista civica no. 2“Insieme per lo sv<strong>il</strong>uppo delComune” capeggiata da Goffredo<strong>Polidori</strong>, la nuova squadra <strong>di</strong> giuntache peraltro era stata preannunciatadurante gli incontri nelle frazioni enel capoluogo durante la campagnaelettorale. Consiglieri <strong>di</strong> maggioranza,oltre ai menzionati Bagnoli eRinal<strong>di</strong>, Guglielmino Cerbara, condelega ai lavori pubblici, urbanistica,agricoltura, personale e protezioneciv<strong>il</strong>e, Roberto D’Orazi, GloriaManzi, G<strong>il</strong>berto Piccini, GiancarloMarinelli e Daniele Paci. Nominatoinoltre un assessore esterno,Giampaolo Ugolini, con delega aiservizi sociali. Consiglieri <strong>di</strong> minoranzasaranno invece GianfrancoMarini, Ulderico Sabba, OmbrettaFabbri e Paolo Ricci.Benedetta Rinal<strong>di</strong>9