NOTIZIARIO - Frati Minori di Lombardia

NORD ITALIAVERBALE DELL’INCONTRO DEI MINISTRI PROVINCIALI DEL NORD ITALIAVerona, s. Bernardino, 13 febbraio 2009Il giorno 13 febbraio 2009, presso il convento di s.Bernardino di Verona si riuniscono i Ministri provinciali del NordItalia. Partecipano anche i dott. Maurizio Serofilli ed Enrico Delama di Diathesis. Fr. Giovanni Patton funge daverbalista. La riunione, presieduta da fr. Bruno Bartolini, ha inizio puntualmente alle ore 9.30 con la preghiera (2Lf61ss. FF 202).Il presidente saluta, dà a tutti il benvenuto e introduce i lavori riguardo ai “cantieri” delle tre fraternità interprovincialiin progetto (Torino, Celle Ligure e Bologna). Passa quindi la parola al dott. Enrico Delama.Egli introduce la sua esposizione illustrando il senso della riunione di oggi: risponde al mandato del Documento diCaravate 3.3: i Ministri competenti per territorio diano linee direttive e accompagnino i progetti delle tre fraternità. Icantieri sorti per questo hanno aperto delle piste di lavoro; ora si tratta di vedere se i Ministri accettano queste pisteo le modificano e orientano in una direzione precisa.Cantiere di Torino: presentazione e osservazioniIl dott. Delama presenta poi i risultati del lavoro svolto dal cantiere di Torino e sottolinea alcune questioni: precisareil rapporto/distinzione tra Pastorale Giovanile (PG) e Animazione Vocazionale (AV); caratteristiche dell’Animazionevocazionale e Pastorale giovanile catechetico formativa, o esperienziale-missionaria più rivolta a giovani lontani;alcune questioni aperte su cui dare indicazioni.I Ministri intervengono di seguito con le loro considerazioni.− Si sottolinea la buona condivisione tra i partecipanti al cantiere. Non manifestano fretta di realizzazione.Bisogna offrire linee più precise circa il senso del loro lavoro in relazione alle altre province e attività di PG eAV, in modo che assumano pienamente un mandato: è una comunità che lavora per i giovani come tantealtre, o c’è da chiedere loro qualcosa di più in funzione delle altre fraternità di PG? Si lavora anche per altriterritori? O è un sostegno per il Piemonte o è il fulcro di tutta l’animazione di PG del Nord Italia. Non che tuttoaccade solo a Torino, né che loro girano continuamente, ma c’è informazione e coordinamento con gli altri(non che vadano per conto loro), qualche intervento diretto in altre province per la realizzazione di eventispecifici.− La distinzione tra PG e AV è legata alla funzionalità. Il documento Nuove Vocazioni per una Nuova Europaricorda che la PG è l’humus della Cura pastorale delle vocazioni. L’accompagnamento giovanile ha l’obiettivodi portare alla maturità cristiana e quindi alla scelta vocazionale, a capire che la vita ha senso come progetto,risposta a Dio che ci chiama, altrimenti non ha senso. Poi quelli che fanno una scelta specifica hannobisogno di un accompagnamento specifico.− Sulla “contrapposizione di modelli” (p.8): più che di modelli contrapposti, si tratta di modelli che rispondono aproblematiche diverse. Alcuni giovani, stufi di un fare senza riflessione, chiedono di colmare un vuoto diapprofondimento. La dimensione missionaria si recupera agganciando alcune esperienze significative(mensa santuario, ma anche altre), ma senza tralasciare l’approfondimento specifico.− Va chiarita la funzione di Torino rispetto alle altre fraternità, occorre darle una specificità perché è l’unicainterprovinciale: ruolo di stimolo e di evangelizzazione del mondo giovanile (così si era detto a Caravate).Torino dovrebbe aprire possibilità innovative (es. prima evangelizzazione dei giovani), gente che sfidal’abitudinario e va a scovare i giovani dove si riuniscono. Solo dopo nasce l’accoglienza el’accompagnamento. Altrimenti si imitano fraternità che già ci sono. Il campo specifico è quello della missionegiovani, dell’andare incontro ai giovani per evangelizzare.− Il fatto che siano i provinciali a dare linee precise, non la presenta come calata dall’alto? Come provincialidobbiamo promuovere alcune linee, ma il progetto lo farà la fraternità.− Sono 4 frati inseriti n una fraternità più ampia. Questo facilita anche il loro auto sostentamento. Nel loroprogetto di vita fraterna dovrebbero esplicitare anche questi elementi: come si collocano nella Fraternità piùvasta? Il vivere del proprio lavoro, come tutte le fraternità è anche questo un modo di presentare lavocazione francescana.−Diamo per scontate le adesioni? Che sviluppo ha il materiale elaborato finora? Tra i frati ci dovrebbe essereuna conoscenza diffusa di ciò che si sta elaborando.Il dott. Delama interviene riassumendo i punti emersi: esigenza di sottolineare l’unità tra PG e AV; tener uniti i duemodelli proposti; si vede l’esigenza di andare verso i giovani, (e questo sarebbe un segno distintivo einterprovinciale, nel senso che altri potrebbero andare in questa fraternità per farsi qualche competenza);l’importanza che la fraternità sia in rete con altre esperienze; favorire l’incontro anche tra operatori dei PG, oltreche AV.5