03.10.2015 Views

Kitesoul Magazine #8 Italian Edition

F-one international meeting, Madagascar, Aaron Hadlow ITW, Silvaplana, Pipa Brazil, Comparativa Big Air, Test Flysurfer Sonic, Simone Borgi ITW, Alby Kite Camp, Onehour 2015, RRD international meeting 2015.

F-one international meeting, Madagascar, Aaron Hadlow ITW, Silvaplana, Pipa Brazil, Comparativa Big Air, Test Flysurfer Sonic, Simone Borgi ITW, Alby Kite Camp, Onehour 2015, RRD international meeting 2015.

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KS_Il ritorno del Big Air e la tua vittoria alla Red Bull King of the<br />

Air, qual è la tua opinione sul futuro di questo sport?<br />

AH_Fin dal principio il kite è sempre stato più orientato verso il<br />

freestyle, era tutto legato ai salti e ai trick che potevi fare, ma con<br />

il passare del tempo era sempre più evidente che lo sport si stava<br />

dividendo in molte discipline diverse, una cosa molto positiva<br />

che coinvolge molte più persone! In passato, quando ero giovane<br />

e avevo provato a uscire con la tavola da surf, il mio livello era da<br />

subito molto alto rispetto agli altri, probabilmente perché non tutti<br />

andavano nella giusta direzione. Oggi mi basta guardare cosa riescono<br />

a fare questi ragazzi tra le onde, magari facendo freestyle<br />

strapless, per rendermi conto che il livello è troppo alto, anche per<br />

me, è diventato impossibile cimentarsi in questa disciplina ed essere<br />

allo stesso livello di questi atleti. E questo vale anche per il<br />

race e per il wave riding, per quanto riguarda il big air è un po’ diverso<br />

perché è qualcosa che viene comunque dal passato, è sempre<br />

stato il cuore di questo sport, andare grosso e saltare alto. È<br />

veramente interessante che ci siano ora così tante discipline e che<br />

stiano crescendo ancora e ancora a un livello altissimo. Credo che<br />

sia un bene che il Tour mondiale stia provando a mettere insieme<br />

più discipline, ma credo che alla fine sia il Freestyle la componente<br />

più importante, quella che attira i più giovani e che li spinge verso<br />

lo sport e ad imparare gli ultimi tricks. Poi ci sono gare singole<br />

come la Red Bull King of the Air, che è come l’X-game per altri<br />

sport, per le quali viene concentrato un grande sforzo collettivo in<br />

un singolo evento invece di frammentarlo in più gare minori. È così<br />

che si riesce a generare un interesse pazzesco da parte di tutti,<br />

pubblico, media e sponsors, perché gli atleti sono concentrati su<br />

una sola cosa e devono solo pensare a dare spettacolo.

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