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Paraskevi Zerva<br />
zervaparaskevi@gmail.com<br />
<strong>Poeti</strong> in Toscana 2015<br />
•<br />
Paraskevi Zerva è greca con cittadinanza<br />
italiana e risiede a Firenze.<br />
È laureata in Lingua e Letteratura<br />
Inglese e Americana. Diplomata in<br />
Danza classica (R.A.D). Lavora come insegnante<br />
di Danza Movimento Creativo<br />
(Diplomata; metodo Garcia-Plevin),<br />
e istruttrice Pilates (Diploma Pilates International<br />
Network).<br />
Scrive e pubblica poesie da tanti anni<br />
in Grecia in riviste letterarie e antologie.<br />
Zerva racconta la donna come l’essenza<br />
della Trasformazione attraverso<br />
il suo corpo, mente e spirito.<br />
In Italia esordisce con La Sacra Danza<br />
dell'Essere, (ed. Masso delle Fate) una<br />
raccolta che riceve riconoscimenti<br />
(Menzione d'Onore al Premio Firenze<br />
Capitale d'Europa 2006, Primo Premio<br />
per la poesia proemio, al concorso Semaforo<br />
Rosso) e recensioni su riviste<br />
letterarie, quotidiani, e on-line (www.<br />
literary.it). Il libro ha avuto ulteriori prestigiosi<br />
riconoscimenti nella occasione<br />
della presentazione da parte della Camerata<br />
dei <strong>Poeti</strong> nel febbraio, 2008 a<br />
Firenze e nel 2009 quando è stato presentato<br />
al Circolo degli Artisti di Casa<br />
di Dante, a Firenze.<br />
Collabora dal 2007 con l’Agenda Le Pa-<br />
Il custode dell’amore<br />
Mi è stato detto<br />
che ti dovrò aspettare di notte<br />
finché la luna cresce in pieno,<br />
tenendo custodito il seme del desiderio.<br />
Ma io ti ho perso e ti ho trovato,<br />
per perderti e ritrovarti ancora<br />
intrappolata in labirinti<br />
di vite senza amore, senza speranza e piene di<br />
paura ma,<br />
attraversando la terra di fuoco<br />
mi è stato dato il mito.<br />
Così in questo labirinto,<br />
in questa terra<br />
verrò a riprenderti<br />
poiché la paura più non tengo<br />
da quando il Minotauro nelle mie viscere non<br />
trova più dimora<br />
E so che ti ho amato<br />
e ti ho amato ancora,<br />
e ancora,<br />
ancora,<br />
ancora ti amerò<br />
finché ti avrò trovato.<br />
Non ho ancora un nome<br />
e sono la custode di un seme che,<br />
silenziosamente cresce<br />
mentre aspetta con fiducia<br />
la prima luna piena.<br />
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