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comunicazione_digitale_giugno_2016
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ché siano trasformati in notizia appetibile, adeguata per ciascun medium e conforme<br />
ai rispettivi parametri di pubblicabilità.<br />
È definito notiziabile quel fatto o avvenimento che abbia i criteri minimi necessari<br />
per diventare notizia, in funzione della rilevanza in un dato ambito e dell'interesse<br />
suscitato nel pubblico. Innumerevoli sono i fatti che accadono, ben pochi divengono<br />
notizia (The New York Sun: "Quando un cane morde un uomo non fa notizia, perché<br />
capita spesso. Ma se un uomo morde un cane, quella è una notizia").<br />
Anche nel settore dell’informazione e della comunicazione, dunque, è importante<br />
procedere dalla cultura dell’adempimento (eseguire tutte le procedure necessarie<br />
alla produzione di un comunicato) per approdare a quella del risultato (il messaggio<br />
che contiene il comunicato deve arrivare alla persona giusta, essere letto, apprezzato<br />
e pubblicato).Dall’adempimento al risultato, dall’efficienza all’efficacia.<br />
La funzione dell’addetto stampa<br />
Per avere una buona probabilità di pubblicazione, un comunicato stampa deve contenere<br />
una notizia che sia di interesse per un pubblico generico e/o per i pubblici di<br />
riferimento. Il comunicato dovrà perciò contenere una informazione che cambia<br />
qualcosa nella vita dei lettori, ascoltatori o telespettatori, a livello di servizi erogati,<br />
di modalità di fruizione degli stessi, di appuntamenti di interesse o anche a livello di<br />
cronaca o a livello emozionale. Compito dell’addetto sarà dunque quello di redigere<br />
un comunicato che contenga ‘informazioni interessanti’; per fare questo dovrà mediare<br />
tra il fatto e la notizia.<br />
Un comunicato stampa va perciò redatto soltanto se c’è qualcosa da dire.<br />
È PREFERIBILE EVITARE COMUNICATI STAMPA:<br />
- ripetitivi, seriali e che non contengono una notizia (es. una riunione<br />
interlocutoria in cui dirigenti e funzionari si danno appuntamento al mese<br />
successivo) ;<br />
- quotidiani, che potrebbero ingenerare il c.d. effetto “al lupo al lupo” e che<br />
toglierebbero interesse ad un probabile comunicato notiziabile;<br />
- autoreferenziali (es. la partecipazione di vertici a un convegno come semplici<br />
uditori) che potrebbero essere controproducenti in termini reputazionali.<br />
Per l’addetto stampa, ovvero chiunque sia chiamato a questa funzione, è fondamentale<br />
tener presente – prima di tutto – il target di riferimento.<br />
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