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comunicazione_digitale_giugno_2016
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Il quadro di riferimento nazionale. Obiettivi di accessibilità e segnalazioni<br />
L’accessibilità dei siti web diventa un obbligo per le PA nel 2004 con la cosiddetta<br />
legge Stanca 31 .<br />
La legge definisce l’accessibilità come “capacità dei sistemi informatici, nelle forme<br />
e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni<br />
fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità<br />
necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari”, e le tecnologie<br />
assistive come “strumenti e soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono<br />
alla persona disabile, superando o riducendo le condizioni di svantaggio, di accedere<br />
alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici” 32 , garantendo<br />
“(...) il diritto di accesso ai servizi informatici e telematici della pubblica amministrazione<br />
e ai servizi di pubblica utilità da parte delle persone disabili, in ottemperanza<br />
al principio di uguaglianza ai sensi dell'articolo 3 della Costituzione”.<br />
Insieme al Codice dell’amministrazione <strong>digitale</strong> 33 , che individua l’accessibilità tra le<br />
caratteristiche dei siti web delle PA, essa costituisce insieme ai propri decreti attuativi,<br />
il perno del quadro di riferimento normativo nazionale.<br />
- circolare del ministero della Funzione pubblica 13 marzo 2001, n.3<br />
- decreto del Presidente della Repubblica 1° marzo 2005, n.75<br />
- decreto ministeriale 8 luglio 2005<br />
- decreto ministeriale 30 aprile 2008 sull’accessibilità degli strumenti didattici<br />
a favore degli alunni disabili<br />
- direttiva n.8/2009 sui siti web delle PA e sul miglioramento della qualità<br />
di info e servizi<br />
- decreto ministeriale 20 marzo 2013<br />
- circolare dell’Agenzia per l’Italia <strong>digitale</strong> (Agid) n.61/2013 sugli obblighi<br />
delle pubbliche amministrazioni in materia di accessibilità, aggiornata dalla<br />
circolare n.1/2016.<br />
31<br />
legge 9 gennaio 2004, n.4<br />
32<br />
Esempi di tecnologie assistive: screen reader, tastiere braille, ingranditori dello schermo, tastiere<br />
virtuali, emulatori di mouse, strumenti di eye-tracking, joystick, dispositivi o software di accesso al<br />
computer, ecc.<br />
33<br />
Cad, decreto legislativo 7 marzo 2005, n.82.<br />
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