11.10.2016 Views

n. 80 Aprile 2013

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

mento di compensazioni finanziarie agli agricoltori che subiscono<br />

un drastico calo di reddito).<br />

Il PSR 2014-2020 sarà inserito in un contesto programmatorio più<br />

ampio e complesso rispetto a quello attuale. I PSR saranno allegati,<br />

così come i programmi operativi cofinanziati da FESR, FSE e FEAMP,<br />

all’accordo di partenariato che ciascuno Stato membro stipulerà<br />

con la Commissione europea. Essi dovranno contribuire al raggiungimento<br />

degli obiettivi di sviluppo che saranno stabiliti nell’accordo<br />

stesso a partire da quanto previsto nel QSC e ulteriormente specificato<br />

nel cosiddetto “position paper” che i Servizi della Commissione<br />

europea hanno elaborato per ciascuno Stato membro 2 .<br />

Il “documento Barca”<br />

L’avvio del confronto pubblico per la preparazione dell’accordo<br />

di partenariato e dei programmi operativi in Italia è stato dato<br />

dal documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi<br />

comunitari 2014-2020” (il cosiddetto “documento Barca” dal<br />

nome del Ministro che ne ha coordinato la redazione), presentato<br />

a Roma il 27 dicembre 2012. Esso traccia il percorso metodologico<br />

per la formazione dei documenti di programmazione e<br />

individua 4 “missioni” cui sono collegati gli 11 obiettivi che la<br />

proposta di regolamento ha stabilito per la realizzazione delle priorità<br />

europee per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva<br />

e 3 “opzioni strategiche” riguardanti il Mezzogiorno, le città e le<br />

aree interne.<br />

11 obiettivi e 4 missioni<br />

Gli 11 obiettivi sono:<br />

1. rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione;<br />

2. migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione,<br />

nonché l’impiego e la qualità delle medesime;<br />

3. promuovere la competitività delle PMI, il settore agricolo e il settore<br />

della pesca e dell’acquacoltura;<br />

4. sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di<br />

carbonio in tutti i settori;<br />

5. promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione<br />

e la gestione dei rischi;<br />

6. tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse;<br />

7. promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature<br />

nelle principali infrastrutture di rete (si tratta dell’unico<br />

obiettivo per il quale non è previsto che lo sviluppo rurale dia un<br />

contributo);<br />

8. promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori;<br />

9. promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà;<br />

10. investire nelle competenze, nell’istruzione e nell’apprendimento<br />

permanente;<br />

11. rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un’amministrazione<br />

pubblica efficiente.<br />

Le 4 missioni (in relazione alle quali sono operanti dal 12 febbraio<br />

<strong>2013</strong> altrettanti tavoli di confronto nazionali cui partecipano<br />

rappresentanti delle amministrazioni centrali, delle Regioni e del<br />

partenariato istituzionale) sono le seguenti:<br />

A. Lavoro, competitività dei sistemi produttivi e innovazione;<br />

B. Valorizzazione, gestione e tutela dell’ambiente;<br />

C. Qualità della vita e inclusione sociale;<br />

D. Istruzione, formazione e competenze.<br />

6 priorità di sviluppo rurale<br />

Lo sviluppo rurale concorrerà agli 11 obiettivi dell’Unione europea<br />

e alle 4 missioni del “documento Barca” attraverso le diverse<br />

misure del PSR, le quali a loro volta saranno selezionate e organizzate<br />

sulla base delle 6 priorità stabilite dal regolamento sullo<br />

sviluppo rurale:<br />

1. Promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel<br />

settore agricolo e forestale e nelle zone rurali (articolata nelle<br />

seguenti focus area: stimolare l’innovazione; rinsaldare i nessi<br />

fra agricoltura/silvicoltura e ricerca e innovazione);<br />

2. Potenziare la competitività dell’agricoltura e la redditività delle<br />

aziende agricole (articolata nelle seguenti focus area: ristrutturazione<br />

delle aziende agricole; ricambio generazionale);<br />

3. Promuovere l’organizzazione della filiera e la gestione dei rischi<br />

(articolata nelle seguenti focus area: migliorare l’integrazione<br />

di filiera, filiera corta e mercati locali; gestione dei rischi<br />

aziendali);<br />

4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli agroecosistemi (articolata<br />

nelle seguenti focus area: salvaguardia e ripristino della<br />

biodiversità; migliore gestione delle risorse idriche; migliore<br />

gestione del suolo);<br />

5. Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia<br />

a bassa emissione di carbonio e resiliente al clima<br />

(articolata nelle seguenti focus area: uso efficiente dell’acqua;<br />

uso efficiente dell’energia; utilizzo di fonti rinnovabili; riduzione<br />

di emissioni di gas a effetto serra; sequestro del carbonio);<br />

6. Inclusione sociale e sviluppo economico delle zone rurali (articolata<br />

nelle seguenti focus area: diversificazione e creazione<br />

di piccole imprese e di occupazione; sviluppo locale; accessibilità<br />

e ICT nelle zone rurali).<br />

Agricoltura <strong>80</strong><br />

11

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!