n. 80 Aprile 2013
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Condizionalità:<br />
si può prolungare la monosuccessione<br />
tenendo la sostanza organica del terreno<br />
Giovanni Scanabissi - Settore Agricoltura sostenibile ed infrastrutture irrigue<br />
Come è noto, gli agricoltori che beneficiario di aiuti diretti al reddito<br />
e/o del sostegno di alcune misure di sviluppo rurale (indennità<br />
compensativa, pagamenti agroambientali, pagamenti per<br />
l’igiene e il benessere animali, ecc) devono osservare i criteri di<br />
gestione obbligatori e le norme per il mantenimento dei terreni in<br />
buone condizioni agronomiche ed ambientali, che nel loro insieme<br />
costituiscono la condizionalità.<br />
I criteri di gestione obbligatori sono requisiti di base in materia<br />
ambientale, di sicurezza alimentare, di benessere e salute degli<br />
animali, che devono essere osservati in applicazione di direttive e<br />
regolamenti comunitari. Le norme per il mantenimento dei terreni<br />
in buone condizioni agronomiche ed ambientali richiedono l’adozione<br />
di pratiche atte a garantire un uso sostenibile del terreni.<br />
Tali norme comprendono, in particolare, un criterio di avvicendamento<br />
secondo il quale un determinato cereale non può essere<br />
coltivato sullo stesso appezzamento (monosuccessione) per più di<br />
5 anni consecutivi.<br />
Ai fini del rispetto di tale criterio, si prendono in esame le colture<br />
praticate a partire dal 2008 e si considerano i cereali autunnovernini<br />
(frumento, triticale, orzo, avena, segale, ecc.) come se<br />
costituissero un’unica coltura. Le colture intercalari in secondo<br />
raccolto non vengono considerate e quindi non interrompono la<br />
monosuccessione.<br />
Il criterio generale sopra indicato prevede alcune deroghe.<br />
La monosuccessione si può protrarre per più di 5 anni consecutivi<br />
nelle risaie e, per i cereali autunno-vernini, nei territori montani.<br />
Inoltre, poiché la normativa in tema di condizionalità collega l’avvicendamento<br />
all’obiettivo di mantenere la sostanza organica del<br />
terreno, la coltivazione di un cereale può essere prolungata oltre<br />
il quinquennio nei seguenti casi:<br />
se si dimostra per mezzo di analisi di aver mantenuto il livello di<br />
sostanza organica del suolo;<br />
oppure, in alternativa, se si assicura il mantenimento del livello<br />
di sostanza organica del suolo mediante l’adozione di adeguate<br />
pratiche agronomiche.<br />
Le modalità applicative della deroga in questione sono state definite<br />
in dettaglio con determinazione dirigenziale n. 1250 del 19<br />
dicembre 2012, predisposta dal Settore Agricoltura sostenibile e<br />
infrastrutture irrigue in collaborazione con i Settori Fitosanitario e<br />
Produzioni zootecniche della Regione Piemonte.<br />
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