12.07.2017 Views

NOCI PECAN 1/2017

• Allergeni • Dati IRI: Andamento delle vendite nella grande distribuzione A Dicembre 2016 • Nei dintorni: a tavola con il vino • Le ricette creative, interpretate da chef della scuola Artusiana Quattro piatti da gustare e collezionare

• Allergeni
• Dati IRI: Andamento delle vendite nella grande distribuzione
A Dicembre 2016
• Nei dintorni: a tavola con il vino
• Le ricette creative, interpretate da chef della scuola Artusiana
Quattro piatti da gustare e collezionare

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

AVVERSITÀ<br />

Il pecan del Texas è suscettibile a malattie che colpiscono<br />

radici, foglie e frutti. Le malattie di natura fungina sono<br />

le più dannose, seppur vi siano varietà più o meno suscettibili a<br />

questi patogeni. È bene spruzzare un fungicida sul fogliame sia in<br />

primavera che in estate a seconda della frequenza delle precipitazioni,<br />

specialmente durante lo sviluppo delle noci.<br />

Insetti<br />

Phereoeca uterella (casebearer)<br />

È uno dei più comuni insetti parassiti, facente parte della famiglia<br />

dei lepidotteri, che attaccano l’albero di pecan e i suoi frutti. Il<br />

casebearer, sotto forma di larva, scava un tunnel nel<br />

frutto poco dopo l’impollinazione. Un metodo di controllo<br />

efficace e affidabile è l’applicazione di insetticidi al momento giusto,<br />

durante la primavera, in modo tale da uccidere le larve prima<br />

che scavino il tunnel nel frutto. Gli insetticidi vanno somministrati<br />

con criterio, dato che potrebbero avvelenare i vettori che a loro<br />

volta servono ad uccidere gli afidi. Il casebearer adulto è di colore<br />

grigio e nero, con una lunghezza pari a circa 1-3 pollici. Le ali<br />

anteriori sono attraversate da bande scure seguite da bande di<br />

colore più chiaro.<br />

Com’è noto, le falene sono attive solo di notte, momento in cui si<br />

accoppiano e depongono le uova sulle noci pecan. Ogni femmina<br />

depone da 50 a 150 uova durante la sua vita di 5-8 giorni. Le uova<br />

sono di forma ovale, piatte e molto piccole. Inizialmente sono di<br />

colore verde-bianco o solo bianco, poi successivamente, prima<br />

di schiudere, appaiono delle piccole macchie rosse che donano<br />

all’uovo un colore rosa. Le larve sono di color grigio-verde e crescono<br />

fino a circa 2-4 cm.<br />

Un modo per combattere questa falena è usare delle trappole<br />

a feromone: la trappola rilascia feromoni della falena femmina<br />

per attirare i maschi, di cui si avrà precedentemente rilevato e<br />

monitorato la comparsa registrando periodicamente le eventuali<br />

catture. Questa informazione può essere utilizzata anche per prevedere<br />

quando saranno rilasciate le uova e quando si verificherà<br />

l’ingresso nella noce.<br />

PHEREOECA UTERELLA (CASEBEARER)<br />

Afidi<br />

Gli afidi che attaccano il pecan sono quello nero (Melanocallis<br />

caryaefoliae) e quello giallo (Monelliopsis pecanis). Sono<br />

gli unici principali parassiti presenti in California. Gli afidi gialli<br />

sono dannosi in primavera mentre quelli neri in autunno,<br />

comunque entrambi i tipi di afidi si riproducono più di una volta<br />

all’anno. Tra i danni causati da questi organismi si cita l’interferenza<br />

con la fotosintesi della pianta, causandone così la diminuzione della<br />

crescita. Gli afidi neri si riconoscono perché producono tossine che<br />

causano macchie necrotiche nella foglia e defogliazione. Un metodo<br />

efficace di contrastarli è quello di utilizzare gli scarabei.<br />

Attacchi fungini<br />

Cladosporium caryigenum (scabbia)<br />

È la malattia più diffusa e impegnativa che attacca gli alberi di<br />

pecan. Non vi è un anno in cui questa malattia non si<br />

presenti nei diversi frutteti in misura più o meno elevata.<br />

Si infettano in genere sia le foglie che il mallo intorno alle noci,<br />

soprattutto quando la pianta è ancora giovane o durante la prima<br />

fase di crescita. Le foglie sono sensibili a questa malattia soprattutto<br />

nelle prime fasi di crescita, mentre il mallo è suscettibile in<br />

tutte le fasi fino alla sua apertura. A volte può anche infettare i<br />

giovani ramoscelli in via di sviluppo e gli amenti (fiori maschili) se le<br />

condizioni sono favorevoli.<br />

Nel complesso, questa malattia è un problema perenne<br />

senza una soluzione facilmente attuabile. Questa problematica<br />

è causata da un fungo: Cladosporium caryigenum.<br />

In una prima fase la malattia si presenta con piccole macchie<br />

nere sulle foglie e all’esterno della cuticola della noce, poi con il<br />

tempo le lesioni aumentano di dimensione e le parti appena citate<br />

si anneriscono. I danni maggiori si hanno quando le noci stesse si<br />

infettano. L’infezione avvenuta ad inizio stagione può ridurre significativamente<br />

la resa e la qualità. Le ticchiolature sui gusci inoltre<br />

favoriscono l’ingresso di patogeni secondari.<br />

Questo fungo sopravvive all’inverno sulle parti di piante infettate<br />

durante l’anno precedente. La maggior parte delle spore vengono<br />

rilasciate a metà aprile, subito dopo la gemmazione, poi si diffondono<br />

a livello locale tramite la rugiada, grazie alle piogge e al vento. Le<br />

spore necessitano di umidità, rendendo la presenza della rugiada<br />

essenziale per il loro sviluppo, e sono favorite da temperature moderate,<br />

tra 65 e 85 °C, per germinare. Si tratta di una malattia correlata<br />

ad eventi climatici, perché maggiori sono le precipitazioni, maggiore<br />

è l’umidità e più la malattia si aggrava. Viceversa, se il clima è secco<br />

con precipitazioni al minimo e l’umidità è bassa, l’impatto della malattia<br />

è minore. Il modo migliore per ridurre l’impatto complessivo<br />

di tale patologia è di piantare delle varietà di<br />

pecan resistenti alla ticchiolatura. Le varietà note per avere<br />

la migliore resistenza a questa malattia sono: Elliott, Excel e Kanza.<br />

N/27

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!