NOCI PECAN 1/2017
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• Allergeni
• Dati IRI: Andamento delle vendite nella grande distribuzione
A Dicembre 2016
• Nei dintorni: a tavola con il vino
• Le ricette creative, interpretate da chef della scuola Artusiana
Quattro piatti da gustare e collezionare
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AVVERSITÀ<br />
Il pecan del Texas è suscettibile a malattie che colpiscono<br />
radici, foglie e frutti. Le malattie di natura fungina sono<br />
le più dannose, seppur vi siano varietà più o meno suscettibili a<br />
questi patogeni. È bene spruzzare un fungicida sul fogliame sia in<br />
primavera che in estate a seconda della frequenza delle precipitazioni,<br />
specialmente durante lo sviluppo delle noci.<br />
Insetti<br />
Phereoeca uterella (casebearer)<br />
È uno dei più comuni insetti parassiti, facente parte della famiglia<br />
dei lepidotteri, che attaccano l’albero di pecan e i suoi frutti. Il<br />
casebearer, sotto forma di larva, scava un tunnel nel<br />
frutto poco dopo l’impollinazione. Un metodo di controllo<br />
efficace e affidabile è l’applicazione di insetticidi al momento giusto,<br />
durante la primavera, in modo tale da uccidere le larve prima<br />
che scavino il tunnel nel frutto. Gli insetticidi vanno somministrati<br />
con criterio, dato che potrebbero avvelenare i vettori che a loro<br />
volta servono ad uccidere gli afidi. Il casebearer adulto è di colore<br />
grigio e nero, con una lunghezza pari a circa 1-3 pollici. Le ali<br />
anteriori sono attraversate da bande scure seguite da bande di<br />
colore più chiaro.<br />
Com’è noto, le falene sono attive solo di notte, momento in cui si<br />
accoppiano e depongono le uova sulle noci pecan. Ogni femmina<br />
depone da 50 a 150 uova durante la sua vita di 5-8 giorni. Le uova<br />
sono di forma ovale, piatte e molto piccole. Inizialmente sono di<br />
colore verde-bianco o solo bianco, poi successivamente, prima<br />
di schiudere, appaiono delle piccole macchie rosse che donano<br />
all’uovo un colore rosa. Le larve sono di color grigio-verde e crescono<br />
fino a circa 2-4 cm.<br />
Un modo per combattere questa falena è usare delle trappole<br />
a feromone: la trappola rilascia feromoni della falena femmina<br />
per attirare i maschi, di cui si avrà precedentemente rilevato e<br />
monitorato la comparsa registrando periodicamente le eventuali<br />
catture. Questa informazione può essere utilizzata anche per prevedere<br />
quando saranno rilasciate le uova e quando si verificherà<br />
l’ingresso nella noce.<br />
PHEREOECA UTERELLA (CASEBEARER)<br />
Afidi<br />
Gli afidi che attaccano il pecan sono quello nero (Melanocallis<br />
caryaefoliae) e quello giallo (Monelliopsis pecanis). Sono<br />
gli unici principali parassiti presenti in California. Gli afidi gialli<br />
sono dannosi in primavera mentre quelli neri in autunno,<br />
comunque entrambi i tipi di afidi si riproducono più di una volta<br />
all’anno. Tra i danni causati da questi organismi si cita l’interferenza<br />
con la fotosintesi della pianta, causandone così la diminuzione della<br />
crescita. Gli afidi neri si riconoscono perché producono tossine che<br />
causano macchie necrotiche nella foglia e defogliazione. Un metodo<br />
efficace di contrastarli è quello di utilizzare gli scarabei.<br />
Attacchi fungini<br />
Cladosporium caryigenum (scabbia)<br />
È la malattia più diffusa e impegnativa che attacca gli alberi di<br />
pecan. Non vi è un anno in cui questa malattia non si<br />
presenti nei diversi frutteti in misura più o meno elevata.<br />
Si infettano in genere sia le foglie che il mallo intorno alle noci,<br />
soprattutto quando la pianta è ancora giovane o durante la prima<br />
fase di crescita. Le foglie sono sensibili a questa malattia soprattutto<br />
nelle prime fasi di crescita, mentre il mallo è suscettibile in<br />
tutte le fasi fino alla sua apertura. A volte può anche infettare i<br />
giovani ramoscelli in via di sviluppo e gli amenti (fiori maschili) se le<br />
condizioni sono favorevoli.<br />
Nel complesso, questa malattia è un problema perenne<br />
senza una soluzione facilmente attuabile. Questa problematica<br />
è causata da un fungo: Cladosporium caryigenum.<br />
In una prima fase la malattia si presenta con piccole macchie<br />
nere sulle foglie e all’esterno della cuticola della noce, poi con il<br />
tempo le lesioni aumentano di dimensione e le parti appena citate<br />
si anneriscono. I danni maggiori si hanno quando le noci stesse si<br />
infettano. L’infezione avvenuta ad inizio stagione può ridurre significativamente<br />
la resa e la qualità. Le ticchiolature sui gusci inoltre<br />
favoriscono l’ingresso di patogeni secondari.<br />
Questo fungo sopravvive all’inverno sulle parti di piante infettate<br />
durante l’anno precedente. La maggior parte delle spore vengono<br />
rilasciate a metà aprile, subito dopo la gemmazione, poi si diffondono<br />
a livello locale tramite la rugiada, grazie alle piogge e al vento. Le<br />
spore necessitano di umidità, rendendo la presenza della rugiada<br />
essenziale per il loro sviluppo, e sono favorite da temperature moderate,<br />
tra 65 e 85 °C, per germinare. Si tratta di una malattia correlata<br />
ad eventi climatici, perché maggiori sono le precipitazioni, maggiore<br />
è l’umidità e più la malattia si aggrava. Viceversa, se il clima è secco<br />
con precipitazioni al minimo e l’umidità è bassa, l’impatto della malattia<br />
è minore. Il modo migliore per ridurre l’impatto complessivo<br />
di tale patologia è di piantare delle varietà di<br />
pecan resistenti alla ticchiolatura. Le varietà note per avere<br />
la migliore resistenza a questa malattia sono: Elliott, Excel e Kanza.<br />
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