NOCI PECAN 1/2017
• Allergeni • Dati IRI: Andamento delle vendite nella grande distribuzione A Dicembre 2016 • Nei dintorni: a tavola con il vino • Le ricette creative, interpretate da chef della scuola Artusiana Quattro piatti da gustare e collezionare
• Allergeni
• Dati IRI: Andamento delle vendite nella grande distribuzione
A Dicembre 2016
• Nei dintorni: a tavola con il vino
• Le ricette creative, interpretate da chef della scuola Artusiana
Quattro piatti da gustare e collezionare
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ALLERGENI<br />
Le reazioni avverse agli alimenti: allergie, intolleranze, pseudoallergie.<br />
L’Accademia Europea di Allergologia e Immunologia Clinica distingue<br />
le reazioni avverse al cibo in tossiche e non tossiche.<br />
Reazioni avverse agli alimenti<br />
allergia o intolleranza alimentare. L’allergia è essenzialmente<br />
un’alterazione immunitaria in cui una sostanza normalmente<br />
innocua viene percepita come una minaccia e attaccata dalle<br />
difese immunitarie dell’organismo. L’intolleranza alimentare invece<br />
coinvolge il metabolismo ma non il sistema immunitario.<br />
NON TOSSICHE<br />
TOSSICHE<br />
L’ALLERGIA ALIMENTARE<br />
IgE<br />
mediate<br />
Reazioni immunologiche<br />
ALLERGIE<br />
NON IgE mediate<br />
• da immunocomplessi<br />
• citotossiche<br />
• cellulo mediate<br />
Reazioni NON immunologiche<br />
INTOLLERANZE (metaboliche)<br />
Enzimatiche<br />
Farmacologiche<br />
Indefinite<br />
Le prime (c.d. intossicazioni alimentari) dipendono dalla dose<br />
di una determinata sostanza nociva ingerita e non da una suscettibilità<br />
personale alla sostanza stessa. Possono essere dovute<br />
a sostanze chimiche di sintesi aggiunte ai cibi (ad esempio<br />
additivi, insetticidi, erbicidi, fertilizzanti, antibiotici, metalli), ma<br />
anche causate da sostanze presenti negli alimenti (ad esempio<br />
micotossine, veleni naturali, animali).<br />
Le reazioni avverse al cibo di tipo non tossico, al contrario non<br />
dipendono dalla dose assunta ma dalla suscettibilità individuale<br />
ad uno o più alimenti.<br />
Esistono quattro tipi di reazioni avverse agli alimenti:<br />
1) reazioni allergiche propriamente dette, dovute a meccanismi<br />
immunologici e dose-dipendenti (mediate dalle IgE e dalle IgG);<br />
2) reazioni da intolleranza per deficit di alcuni enzimi necessari<br />
per la digestione dell’alimento (come, ad esempio, intolleranza<br />
al latte per mancanza di lattasi, enzima che scinde il<br />
lattosio e ne permette la digestione);<br />
3) reazioni pseudoallergiche, ovvero intolleranze dovute agli<br />
additivi e ai conservanti contenuti nei cibi e non propriamente<br />
dovute all’ingestione dell’alimento;<br />
4) reazioni a sostanze tossiche contenute nell’alimento (microbi,<br />
inquinanti ambientali, tossine di alcuni funghi, pesticidi e<br />
sostanze chimiche).<br />
L’allergia alimentare ha un’incidenza effettiva intorno al 2% della<br />
popolazione adulta. Nei bambini il dato sale al 3-7%, anche<br />
se nella maggior parte dei casi viene superata nell’età scolare.<br />
Si tratta di una forma specifica di intolleranza ad<br />
alimenti o a componenti alimentari che attiva il sistema<br />
immunitario: un allergene – una proteina presente<br />
in un alimento a rischio e che nella maggioranza delle persone<br />
è del tutto innocua – innesca una catena di reazioni, tra cui la<br />
produzione di anticorpi. Questi determinano il rilascio di sostanze<br />
chimiche organiche, come l’istamina, che provocano vari<br />
sintomi: prurito, naso che cola, tosse o affanno.<br />
In una vera reazione allergica, l’organismo, mediante i linfociti<br />
T, produce anticorpi che si posizionano sulla superficie dei<br />
mastociti attivati. La categoria di anticorpi che prende il nome<br />
di immunoglobuline E (IgE) reagisce con l’allergene scatenando<br />
un’ulteriore reazione con i mastociti (cellule cutanee) e i basofili<br />
(cellule ematiche). I mastociti si trovano sotto la superficie cutanea<br />
e nelle membrane che rivestono il naso, l’apparato respiratorio,<br />
gli occhi, l’intestino e rilasciano una sostanza chiamata<br />
istamina o altre sostanze, quali i leucotrieni e le prostaglandine,<br />
che provocano le reazioni vere e proprie.<br />
L’istamina è coinvolta nei processi infiammatori e<br />
nelle reazioni allergiche in quanto causa broncocostrizione<br />
(le vie respiratorie si serrano e rendono la respirazione<br />
difficile, come nel caso dell’asma), ma può anche<br />
portare al danneggiamento dei tessuti provocando<br />
vasodilatazione, edema, aumento della permeabilità dei vasi<br />
sanguigni, alterazioni della muscolatura liscia e del tessuto connettivo,<br />
orticaria.<br />
La maggior parte delle persone può mangiare una gran varietà<br />
di cibi senza alcun problema. Per una piccola percentuale di<br />
individui, tuttavia, determinati alimenti o componenti alimentari<br />
possono provocare reazioni negative che vanno da una leggera<br />
eruzione cutanea ad una risposta allergica di grave entità.<br />
Le reazioni negative agli alimenti possono essere causate da<br />
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