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MANGO Una bontà dalla storia millenaria. Nome inglese: Mango Nome scientifico: Mangifera Indica Classificazione botanica Classe: Magnoliopsida Ordine: Sapindales Famiglia: Anacardiaceae Genere: Mangifera Specie: Mangifera Indica INFORMAZIONI NUTRIZIONALI valori medi per 100 g di prodotto Calorie: kcal 64 Energia: kJ 269 Proteine: g 0.8 Carboidrati: g 15.0 di cui zuccheri: g 13.7 Grassi: g 0.4 di cui saturi: g 0.1 Fibre alimentari: g 1.6 Sale: g 0.00 Minerali Vitamine Aminoacidi Grassi Calcio mg 11 Ferro mg 0.16 Magnesio mg 10 Fosforo mg 14 Potassio mg 168 Sodio mg 1 Zinco mg 0.09 Rame mg 0.111 Manganese mg 0.063 Selenio µg 0.6 Ac. Ascorbico mg 36.4 Tiamina mg 0.028 Riboflavina mg 0.038 Niacina mg 0.669 Ac. Pantotenico mg 0.197 Vitamina B6 mg 0.119 Folati µg 43 Vitamina B12 µg 0.00 Vitamina A IU IU 1082 Vitamina A, RE µg 54 Vitamina E, αTe mg 0.9 Triptofano* g 0.013 Treonina* g 0.031 Isoleucina* g 0.029 Leucina* g 0.05 Lisina* g 0.066 Metionina* g 0.008 Fenilalanina* g 0.027 Tirosina g 0.016 Valina* g 0.042 Arginina g 0.031 Istidina* g 0.019 Alanina g 0.082 Ac. Aspartico g 0.068 Ac. glutammico g 0.096 Glicina g 0.034 Prolina g 0.029 Serina g 0.035 A. grassi saturi g 0.092 4:0 g 0.000 6:0 g 0.000 8:0 g 0.000 10:0 g 0.000 12:0 g 0.001 14:0 g 0.013 16:0 g 0.072 18:0 g 0.004 A. grassi monoinsaturi g 0.140 16:1 g 0.067 18:1 g 0.075 20:1 g 0.000 22:1 g 0.000 A. grassi polinsaturi g 0.071 18:2 g 0.019 18:3 g 0.051 18:4 g 0.000 20:4 g 0.000 20:5 n-3 g 0.000 22:5 n-3 g 0.000 22:6 n-3 g 0.000 Colesterolo g 0 * aminoacidi essenziali N/24 Fonte: USDA National Nutrient Database for Standard Reference
ORIGINI E CENNI BOTANICI Il mango ha origine ai piedi dell’Himalaya, sul versante indiano. Appartiene al genere Mangifera, che è composto da circa 30 specie di alberi da frutto tropicali della famiglia delle Anacardiaceae. India e Cina attualmente sono i maggiori produttori mondiali. In Italia si trova qualche coltivazione nel meridione, in particolare in Sicilia. È un frutto molto antico, si presume che venisse coltivato già 6000 anni fa. La sua esistenza è documentata negli scritti indù risalenti al 4000 a.C., in particolare dai monaci buddisti che erano dediti alla sua coltivazione. Il mango è considerato da quelle popolazioni del sud-est asiatico un frutto sacro, perché si diceva che il Buddha stesso meditasse sotto un albero di mango. I suoi semi viaggiarono a partire circa dal 300 o 400 d.C. I portoghesi, sbarcati a Calcutta nel 1498, furono i primi a stabilire un commercio di mango, mentre gli esploratori spagnoli portarono questo frutto in Sud America e Messico nel 1600. Il Mango, oggi, è un ingrediente fondamentale nelle cucine di tutti i paesi tropicali e subtropicali. L’albero del Mangifera Indica è un sempreverde vigoroso che può raggiungere dimensioni elevate (arriva fino a 40 metri, in clima tropicale), con un apparato radicale importante che permette un ancoraggio ottimale anche in terreni particolarmente siccitosi. La corteccia è liscia, di color grigiastro, rugosa e ricca di canali resiniferi. Nella zona apicale dei rami si possono trovare le foglie, che sono perenni, lunghe dagli 8 ai 40 cm con forma oblunga o lanceolata munita di lamina coriacea con le due estremità acute. Le foglie sono di un colore verde intenso nella pagina superiore e verde pallido in quella inferiore, il peziolo è lungo 1 - 1,5 cm. Generalmente sono le gemme terminali dello stelo a dar luogo all’infiorescenza, ma talvolta capita che siano anche le gemme ascellari. L’infiorescenza, che ha una forma a pannocchia situata in posizione apicale, dà luogo a numerosi fiori (sono centinaia per pannocchia), i quali sono costituiti ciascuno da 5 sepali e 5 petali. Coesistono contemporaneamente sia fiori ermafroditi (con 4-5 stami) che fiori seminiferi (il cui stame funzionante è uno), con una predominanza di fiori maschili, anche se ciò varia molto a seconda della cultivar. Fiore ermafrodita: è piccolo (circa 5 - 10 mm di diametro), pentamero, con i petali di colore bianco-rosati, e i sepali di colore verde. Possiede un solo stimma funzionale, quattro stami e un ovario unicellulare collegato al disco nettario. Fiore maschile: È strutturalmente simile al fiore ermafrodita, con l’assenza dell’ovario. Fiore femminile: Il gineceo (apparato sessuale femminile) è composto da un ovario con una sola cellula e da uno stilo curvo. I numerosi fiori raggiungono lo stadio completo dopo 25-30 giorni dall’inizio della fioritura, ma solo pochi diverranno frutti maturi. Pur essendo una pianta auto-fertile, quindi in grado di produrre frutti senza impollinazione incrociata, quest’ultima è favorita da alcuni insetti pronubi. L’impollinazione è di tipo entomofila. Il frutto è una drupa ovoidale rotonda o oblunga, con un mesocarpo carnoso e succoso. Possiede un solo seme, che si presenta come un grosso nocciolo tondeggiante, che può essere monoembrionico o poliembionico, racchiuso in un endocarpo duro, con fibre che si estendono nella polpa. Il seme separato dal frutto mantiene la sua germinabilità per non più di due settimane. Per quanto riguarda il frutto, esiste una certa variabilità dal punto di vista del colore, della forma e dimensione in base alla cultivar. L’epicarpo (lo strato più esterno) è di colore verde – amaranto prima della maturazione per poi virare sul giallo e verde mentre il mesocarpo può avere diverse tonalità di giallo che si avvicinano spesso al giallo intenso. La polpa è particolarmente carnosa, con la consistenza simile a quella di una pesca, con presenza di filamenti dati dalle fibre che partono dal nocciolo, ove la quantità dipende sia dal tipo di cultivar sia dalla qualità delle acqua d’irrigazione. PAESI PRODUTTORI Il mango è coltivato nella maggior parte dei paesi con climi subtropicali e tropicali, quindi dove c’è un clima più caldo e al riparo dal gelo. N/25
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