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Vino<br />
A Cortina il vigneto più alto<br />
dell’Europa occidentale<br />
di Lina Pison<br />
Il fuoco scoppiettante di un camino,<br />
un buon calice di vino e una gelida<br />
serata cortinese che invita a lasciarsi<br />
andare ai piaceri della tavola e del dio<br />
Bacco: è in una notte come questa che,<br />
nel 2011, si materializza il sogno di un<br />
enologo e di alcuni amici: impiantare un<br />
vigneto a Cortina d’Ampezzo (Bl), a 1.350<br />
metri sul livello del mare. Il luogo scelto<br />
è la località “La Vera”, una terrazza che<br />
domina la conca ampezzana all’ombra<br />
del Pomagagnon, oggi una delle vigne<br />
più alte d’Europa.<br />
Siamo non solo nel luogo prediletto<br />
da vip e intellettuali, ma in un angolo di<br />
paradiso nel cuore delle Dolomiti. Queste<br />
imponenti fortezze rocciose, che al<br />
tramonto si tingono di un suggestivo colore<br />
rosa, sono i resti di un antico fondo<br />
foto Mattia Mionetto<br />
marino e di isole formatesi in un mare tropicale<br />
centinaia di milioni di anni fa. I primi<br />
esploratori del Settecento e dell’Ottocento<br />
descrivevano questi scenari, oggi<br />
patrimonio dell’Unesco, come il “regno<br />
dei Titani o dei monti pallidi”. E da qualche<br />
anno anche del dio Bacco.<br />
Il progetto Vigna 1350 (www.vignetocortina.it)<br />
è un esperimento di viticoltura<br />
eroica che nasce grazie alla passione<br />
per i vini coltivati in luoghi impervi ed<br />
estremi del mondo dell’ampelologo<br />
Francesco Anaclerio, di Federico Menardi<br />
Comin, membro dell’Accademia della<br />
Cucina italiana e inventore di Vino Vip, e<br />
del mastro vinaio Fabrizio Zardini, consulente<br />
vitivinicolo in <strong>Italia</strong> e all’estero, e<br />
grazie anche all’appoggio delle Regole<br />
d’Ampezzo, l’antica istituzione che governa<br />
le proprietà collettive.<br />
Al Cortina Wine Club il compito di<br />
diffondere la conoscenza di Vigna 1350<br />
con Gianluca Bisol, imprenditore del Prosecco,<br />
e Maria Pia Montanari che ospita<br />
nella sua casa di Cortina le esclusive<br />
degustazioni. Dalla vendemmia 2013 in<br />
poi sono state prodotte dalle 60 alle 200<br />
bottiglie l’anno da tre varietà: Palava, Andrè<br />
e Incrocio Manzoni o Manzoni Bianco.<br />
E negli ultimi due anni anche Pinot<br />
Bianco. Tutti i vini sono completamente<br />
biologici.<br />
Per visitare Vigna 1350 è possibile<br />
partecipare al tour Venetian wine experience<br />
(www.venetianwineexperience.it),<br />
ideato da Gianluca Bisol, “un viaggio per<br />
stimolare il palato, scoprire sapori raffinati<br />
e sorseggiare vini pregiati lontano dalle<br />
rotte affollate”, con visite a tre cantine:<br />
Venissa, ristorante una stella Michelin e<br />
wine resort con hotel sull’isola di Mazzorbo,<br />
a due passi da Burano (Ve), dove<br />
un vigneto da secoli sfida l’acqua alta<br />
dando vita ad un vino bianco della varietà<br />
Dorona; la tenuta Maeli, una piccola<br />
cantina sui Colli Euganei (Pd), tappezzati<br />
di monasteri e vecchi castelli dove la<br />
produttrice Elisa Dilavanzo produce un<br />
moscato giallo che trova il suo perfetto<br />
habitat nel terreno vulcanico di questa<br />
regione; la tenuta Bisol a Valdobbiadene<br />
(Tv) e sulle colline del Cartizze, famose<br />
in tutto il mondo, nell’area del Prosecco<br />
Superiore. La spedizione finisce a Vigna<br />
1350 a Cortina, nelle Dolomiti, in quella<br />
che è la vigna più alta dell’Europa occidentale.<br />
B cod 50548<br />
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<strong>Italia</strong> a <strong>Tavola</strong> · giugno <strong>2017</strong>