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Italia a Tavola 250 Giugno 2017

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Alimenti<br />

I cuochi bocciano il semaforo, ci voleva<br />

Ma Fipe e Confesercenti, dove sono?<br />

di Alberto Lupini<br />

Finalmente un’iniziativa forte e<br />

unitaria di cuochi e ristoratori,<br />

dopo quelle degli agricoltori.<br />

Da tempo in prima fila nel contestare<br />

l’assurdità del semaforo sugli alimenti,<br />

come <strong>Italia</strong> a <strong>Tavola</strong> non possiamo che<br />

plaudire all’iniziativa di Ambasciatori<br />

del Gusto, Chic, Euro-Toques <strong>Italia</strong>, Fic,<br />

Jre e Le Soste che si sono schierate col<br />

Ministro Maurizio Martina per dire no ad<br />

un’assurdità che va giustamente lasciata<br />

a regolare il traffico sulle strade.<br />

A suo tempo dopo l’adozione del<br />

semaforo a Londra, <strong>Italia</strong> a <strong>Tavola</strong> era<br />

stata in prima linea nel contestare duramente<br />

un’iniziativa insensata e capace<br />

di fare più danni alla salute di quanto ci<br />

si potrebbe aspettare. Nei mesi scorsi<br />

lo avevamo fatto di nuovo prendendo<br />

subito posizione con un editoriale a firma<br />

di Rocco Pozzulo, presidente della<br />

Federazione italiana cuochi.<br />

Al di là che sembri folle pensare<br />

che il semaforo rosso debba scattare<br />

84 <strong>Italia</strong> a <strong>Tavola</strong> · giugno <strong>2017</strong><br />

per il prosciutto di Parma, il Parmigiano<br />

Reggiano, il Grana Padano e persino<br />

l’olio extravergine di oliva, pilastro della<br />

Dieta mediterranea, è tutto il sistema<br />

agroalimentare italiano che rischierebbe<br />

di essere stravolto da questo provvedimento.<br />

Purtroppo molta parte<br />

dell’industria alimentare sembra essere<br />

a favore, quasi che sia ininfluente che<br />

molti Dop e Igp italiani finirebbero con<br />

l’essere marchiati di rosso, mentre il<br />

verde andrebbe a bibite gassate solo<br />

perché prive di zucchero, ma addolcite<br />

con additivi chimici. E ugualmente preoccupante<br />

è l’assenza nell’elenco delle<br />

associazioni che a vario titolo rappresentano<br />

il mondo dei cuochi e della ristorazione<br />

di due sigle che dovrebbero<br />

essere invece in prima fila, Fipe-<br />

ConfCommercio e Confesercenti. Ci<br />

piacerebbe sapere se è solo perché<br />

non sono state coinvolte, o per disinteresse<br />

sul tema… E lo stesso si dovrebbe<br />

dire per pizzaioli o pasticceri, perché<br />

non sono stati coinvolti? Eppure si<br />

tratta di una preoccupazione talmente<br />

forte e seria che tutto il sistema <strong>Italia</strong>,<br />

che sull’agroalimentare basa molto del<br />

suo buon nome nel mondo, dovrebbe<br />

essere mobilitato e in prima fila a fianco<br />

del Governo. I nostri cuochi sono oggi i<br />

veri garanti della qualità di molti prodotti<br />

e i loro testimonial veri, ma non si può<br />

lasciare solo a loro l’onere di questa<br />

battaglia.<br />

Che l’Unione europea si muova a<br />

volte in ritardo, e con comportamenti<br />

magari contradittori, è noto. Ma resta<br />

pur sempre una realtà che ha cambiato<br />

in meglio il nostro modo di vivere. In<br />

tema di agricoltura e di alimentazione<br />

la Commissione ha in particolare fatto<br />

molte cose buone, ma passando spesso<br />

attraverso autentiche stupidaggini:<br />

dal demenziale tentativo di voler codificare<br />

le misure della verdura o delle<br />

vongole (quasi che da Copenaghen a<br />

Cipro non ci siano differenze geo-climatiche<br />

che ne influenzano lo sviluppo…)<br />

alle norme sull’igiene che rischiavano<br />

di mettere in crisi i caseifici degli<br />

alpeggi.<br />

Ora questa iniziativa di retroguardia<br />

scientifica sul preteso contenuto calorico<br />

dei cibi costituisce un problema serio<br />

su cui gli sforzi per ritrovare unità<br />

d’intenti in Europa potrebbero vacillare.<br />

Come italiani non possiamo certo fare<br />

finta di nulla e lasciare che il nostro stile<br />

di vita, ammirato e invidiato in tutto il<br />

mondo, possa essere vanificato da stupidi<br />

bollini rossi mentre i nostri figli ingrassano<br />

giorno dopo giorno per mangiare<br />

schifezze che sarebbero segnate<br />

di verde. B cod 50246

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