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Gulli Novembre Completo_Low

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COPIA OMAGGIO<br />

A GIO<br />

La rivista dei supermercati<br />

NOVEMBRE 2017/ n°08 - ANNO I<br />

VIAGGIO NELLA QUALITÀ<br />

CHE COSA<br />

PORTIAMO<br />

SCIENZA<br />

IL RITMO<br />

DELLA TERRA<br />

VIAGGI<br />

48 ORE<br />

A COPENAGHEN<br />

PARMA<br />

IL CIBO ENTRA<br />

NEL MUSEO<br />

A TAVOLA?<br />

PASSATEMPO DESIGN LIBRIMOSTREMODAFAI DA TEOROSCOPO<br />

BENESSERE<br />

ALLA RICERCA<br />

DEL SONNO PERDUTO


16<br />

SOMMARIO<br />

7 EDITORIALE<br />

Rispetto ai numeri precedenti, legati alle stagionalità,<br />

questo numero di <strong>Gulli</strong> è nato da un’idea diversa....<br />

11 ATTUALITÀ<br />

Dal tramonto rosso fuoco alla legge elettorale, dal<br />

trionfo di Hamilton in F1 allo scandalo di Hollywood...<br />

.<br />

16 CHE COSA PORTIAMO A TAVOLA?<br />

Grassi, carboidrati e proteine, sono i “mattoni” che<br />

assumiamo con il cibo. Le regole del mangiare sano.<br />

25 AL RITMO DELLA TERRA<br />

La nostra vita è scandita da un orologio biologico.<br />

È il ritmo circadiano. Scopriamo di che si tratta<br />

31 RIORGANIZZA LA TUA CASA<br />

Siete sommersi dalle cose? È giunto il momento di<br />

riorganizzare i vostri spazi con il decluttering.<br />

35 FOOD&DRINK<br />

Puglia, via libera della UE al reimpianto di ulivi <br />

Enoturismo, troppa burocrazia in Europa.<br />

45<br />

37 NUTRIZIONE/FRUTTA SECCA<br />

Noci, mandorle, nocciole e arachidi sono una fonte<br />

importante di nutrienti che ci aiutano a stare bene.<br />

41 NUTRIZIONE/CASTAGNE<br />

Le consumiamo in mille modi, dalle caldarroste ai<br />

dolci, passando per la pasta. Fanno ingrassare?<br />

45 RICETTE/COMFORT FOOD<br />

Quattro ricette autunnali che oltre a “scaldare” la pancia<br />

scaldano anche l’anima.<br />

31<br />

55 VIE DEL GUSTO<br />

Vicino a Parma esistono cinque musei dedicati al cibo:<br />

da quello del formaggio a quello del salame felino.<br />

37<br />

3


SOMMARIO<br />

77 91<br />

60 GULLIVER/AIUTO CONCRETO<br />

Da metà ottobre è partita l’iniziativa dedicata agli over<br />

65 e a tutti i pensionati. Ogni mercoledì sarà praticato<br />

uno sconto del 10 per cento su tutta la spesa.<br />

62 GULLIVER/ COLLETTA ALIMENTARE<br />

Il 25 novembre si svolge la 21 edizione della Giornata<br />

nazionale della Colletta Alimentare, l’evento di<br />

solidarietà più importante e sentito in Italia.<br />

64 GULLIVER/COSÌ NASCE UN NEGOZIO<br />

Dal 9 di novembre è operativo il nuovo punto vendita<br />

di Mede. Oltre 600 m 2 di superficie espositiva e tante<br />

novità che riguardano soprattutto i freschi.<br />

73 FITNESS/PILATES<br />

Coinvolge mente e corpo e può essere praticato per la<br />

riabilitazione o per migliorare le prestazioni atletiche.<br />

77 BELLEZZA/CAPELLI<br />

Abbiamo scovato per voi alcune semplici “ricette bio”<br />

con cui ridare bellezza e salute alla vostra capigliatura.<br />

81 BENESSERE/SONNO<br />

Le abitudini di vita sbagliate non aiutano a riposare<br />

bene. Ecco le regole per dormire tra due guanciali.<br />

85<br />

Le rubriche<br />

09 POSTA<br />

67 HOME DESIGN<br />

68 VIAGGI<br />

85 AMICI ANIMALI<br />

87 MODA<br />

91 FAI DA TE<br />

92 PASSATEMPO<br />

95 MOSTRE<br />

97 LIBRI<br />

98 OROSCOPO<br />

VIAGGIO NELLA QUALITÀ<br />

www.supergulliver.it<br />

Numero verde:800753346<br />

Magazine dei Supermercati <strong>Gulli</strong>ver - Copia omaggio<br />

Anno I - numero 8 - 2017 - novembre<br />

Editore<br />

Alfi S.r.l. , Via Voghera, 59<br />

15052 Casalnoceto (AL)<br />

Direttore responsabile<br />

Alessandro Barbieri<br />

Redazione: MY DIGITAL PASSION S.r.l.<br />

www.mydigitalpassion.it<br />

P.zza Giovine Italia, 5 - 20123 MILANO;<br />

redazione-gulli@mydigitalpassion.it<br />

Hanno collaborato a questo numero<br />

Evelin Eugenia Bruno, Daniele Colombo, Gaia Cortese,<br />

Maurizio Ferrari, Gianluca Giaconia, Davide Grilli, Nunzia<br />

Picariello.<br />

Grafica e impaginazione<br />

Lucia Lena<br />

Marketing e pubblicità<br />

Enrico Lanfranchi<br />

Foto<br />

istokphoto<br />

Stampa<br />

CALEIDOGRAF S.r.l.<br />

via Milano, 45 – 23899 Robbiate (LC) - tel. 0395905311<br />

Pubblicazione mensile<br />

Iscrizione al Tribunale Ordinario di Alessandria n° 509/2017 -<br />

Reg.Stampa 44 del 15/03/2017.<br />

4


EDITORIALE<br />

Cari lettori,<br />

Rispetto ai numeri precedenti, legati fondamentalmente alle stagionalità, il numero di <strong>Gulli</strong> che<br />

state per sfogliare proprio in questo istante è nato da un’idea totalmente diversa. Siamo cioè partiti<br />

da una considerazione semplice quanto fondamentale per la vita di tutti noi. Provo a sintetizzarla.<br />

Ogni giorno apparecchiamo la tavola e vi portiamo il cibo che noi stessi abbiamo scelto,<br />

comprato e poi cucinato. È un’attività talvolta complessa e laboriosa, altre volte semplice<br />

all’insegna della frugalità. Ma che ci si trovi seduti al nostro “altare domestico” insieme ad amici<br />

o parenti attorno ad una meravigliosa tavola imbandita o che si mangi qualcosa di veloce, la<br />

domanda di fondo che spesso dimentichiamo di porci è: il tipo di alimentazione che stiamo<br />

seguendo è corretto oppure no?<br />

Gli esperti che imperversano in TV, sui giornali e ora anche sui social, non ci sono di grande aiuto.<br />

Anche perché chi di noi ha buona memoria non farà fatica a ricordare che chi l’altro ieri sosteneva<br />

una tesi, oggi dice l’esatto contrario. Per anni ci siamo sentiti ripetere dai suddetti esperti che<br />

il burro andava completamente eliminato dalla nostra dieta, mentre oggi scopriamo che<br />

sarebbe addirittura pericoloso per la salute eliminare i grassi saturi che si trovano soprattutto<br />

nella carne e nel formaggio. Da qui è nato il titolo che trovate in copertina - Che cosa portiamo a<br />

tavola? - e il servizio che troverete a pagina 16.<br />

Pur senza addentrarci in questioni tecniche troppo specifiche e di difficile applicazione pratica,<br />

abbiamo voluto fornirvi una guida di massima che vi aiuti a scegliere gli alimenti che troviamo<br />

in bella mostra sugli scaffali e sui banchi dei supermercati. Vi spieghiamo a cosa servono tutti<br />

i principali mattoncini dell’alimentazione (proteine, carboidrati, vitamine eccetera) e in quali<br />

cibi li troverete. Non solo: visto che la nutrizione è strettamente legata alla nostra salute vi daremo<br />

anche qualche utile consiglio su come abbinare i diversi alimenti e quando mangiarli.<br />

Già perché l’esistenza dell’uomo e di tutti gli esseri viventi è scandita da un orologio biologico<br />

sincronizzato con la rotazione terrestre e i suoi cicli, con l’alternanza della notte e del giorno,<br />

della luce e del buio. A questo ciclo il nostro organismo si adegua, seguendo i cambiamenti che<br />

avvengono durante le 24 ore. È il ritmo circadiano (spiegato nella rubrica della scienza a pagina<br />

25), un ritmo naturale che spesso e volentieri ignoriamo seguendo abitudini e stili di vita che<br />

contrastano coi il ciclo biologico della terra. Salvo poi trovarsi stralunati, irritabili, di malumore<br />

e ansiosi di giorno perché ci disinteressiamo della qualità e della<br />

quantità del nostro sonno (leggi l’articolo a pagina 81 Le<br />

regole del buon sonno).<br />

Insomma, cibo sano, nella giusta quantità e nel coretto<br />

mix unito ad un po’ di sana igiene del sonno, ci fanno<br />

vivere bene oggi e rappresentano un’assicurazione<br />

per il futuro. D’altro canto hanno<br />

funzionato a meraviglia quando siamo<br />

venuti al mondo, perché<br />

non dovrebbero<br />

andare bene fino<br />

alla fine dei nostri<br />

giorni?<br />

7


Le vostre lettere<br />

FENG SHUI IN PRATICA<br />

In uno dei vostri ultimi numeri<br />

avete parlato del Feng Shui e<br />

mia moglie se ne è appassionata.<br />

Le piacerebbe provare a<br />

modificare la casa per seguire<br />

le regole e vorrei aiutarla a<br />

metterlo in pratica. Ci potreste<br />

dare qualche dritta in più?<br />

Simone, Genova<br />

Caro Simone, il Feng Shui, prevede<br />

10 regole basiche, eccole<br />

1. La tonalità delle pareti è molto<br />

importante, perché ad ogni<br />

colore si associa un significato.<br />

Per esempio il rosa, rosato o<br />

bianco per amore e relazioni,<br />

oppure il verde, le righe, i fiori e<br />

il legno per la famiglia e la salute<br />

fisica. 2. La camera da letto deve<br />

essere preferibilmente lontana<br />

dall’ingresso dell’appartamento.<br />

3. Per riposare bene, il letto<br />

non deve essere messo né con<br />

i piedi, né con la testa di fronte<br />

alla porta e neanche sotto ad<br />

una finestra. Perciò, il meglio<br />

sarebbe mettere il letto (preferibile<br />

in legno e non in metallo),<br />

nell’angolo opposto all’entrata<br />

con la testa aderente al muro e<br />

orientata verso est. 4. La camera<br />

dei bambini dovrebbe essere<br />

orientata verso est, mentre<br />

quella degli anziani verso ovest.<br />

5. Gli spigoli dei mobili nella<br />

camera, non devono essere<br />

indirizzati verso il letto, perciò,<br />

sarebbero consigliati arredi con<br />

angoli arrotondati. 6. Il soggiorno<br />

dovrebbe avere la forma rettangolare<br />

o quadrata, e il divano<br />

deve stare nell’angolo opposto<br />

alla porta e alla finestra con le<br />

spalle al muro per proteggere<br />

chi si siede. 7. Le lampade devono<br />

offrire comfort evitando luci<br />

troppo forti e preferendo candele<br />

naturali. 8. Una delle cose<br />

più importanti del Feng Shui è<br />

la sicurezza mentre si lavora o<br />

ci si riposa, perciò è sconsigliato<br />

avere i fornelli sotto la finestra o<br />

trovarsi con la porta alle proprie<br />

spalle mentre si cucina. E sarebbe<br />

meglio avere il piano cottura<br />

e il forno, lontani da lavello e<br />

frigorifero. 9. Il tavolo della sala<br />

da pranzo è meglio se tondo e<br />

in legno, in grado di favorire l’energia<br />

per il lavoro e le relazioni<br />

sociali. 10. Bianco per i sanitari<br />

del bagno, colori pastello per<br />

le pareti e un grande specchio<br />

dietro il lavello per aiutare la<br />

propria autostima.<br />

RIVINCITA<br />

Cara redazione di <strong>Gulli</strong>, ho<br />

bisogno del vostro aiuto.<br />

Mio marito mi prende in giro<br />

perché non ho per niente il<br />

pollice verde. Dice che farei<br />

morire anche le piante finte!<br />

Ho letto il vostro numero con<br />

i consigli per coltivare le erbe<br />

aromatiche in casa. Ci sono<br />

riuscita, e vi ringrazio tanto,<br />

ma per mio marito non basta.<br />

Mi date qualche idea per sorprenderlo?<br />

Luisa, Sestri Levante<br />

Ciao Luisa, siamo contenti di<br />

esserti stati utili con i nostri<br />

consigli. Per stupire una volta<br />

per tutte tuo marito, potresti<br />

provare a coltivare l’ananas, è<br />

più semplice di quanto si possa<br />

pensare. Procuratene uno preferibilmente<br />

bio, sano e con un<br />

bel ciuffo verde.<br />

Poi, stacca il ciuffo girandolo<br />

mentre tieni l’ananas fermo. Assicurati<br />

che non ci siano resti del<br />

frutto e metti il ciuffo nell’acqua<br />

in una caraffa che sia in grado<br />

di contenerlo tutto. Cambia l’acqua<br />

ogni due giorni e tienilo<br />

lontano da fonti di calore. Da<br />

lì, dopo tre settimane, cresceranno<br />

le radici.<br />

A quel punto dovrai trasferire<br />

la piantina in un vaso di terracotta<br />

molto grande con uno<br />

strato di ghiaia o argilla espansa<br />

alla base per il drenaggio.<br />

Poi copri le radici con la terra<br />

che dovrai mantenere sempre<br />

umida e tieni la piantina in un<br />

posto ben illuminato. Non ti<br />

spaventare se cadono le foglie,<br />

poi ricresceranno. Con l’arrivo<br />

della stagione calda esploderà.<br />

Intanto, avrai dato vita ad una<br />

bellissima piantina che, dopo<br />

un anno, sorprenderà te e tuo<br />

marito, regalandovi un ananas<br />

biologico!<br />

Come contattarci<br />

Per inviare le lettere alla redazione di <strong>Gulli</strong> potete utilizzare<br />

la posta elettronica redazione-gulli@mydigitalpassion.it,<br />

oppure la posta tradizionale, inviando le lettere ad Alfi s.r.l,<br />

via Voghera 59, 15052 Casalnoceto (AL). In alternativa potete<br />

lasciare le vostre lettere al box informazioni del negozio<br />

<strong>Gulli</strong>ver presso il quale vi servite. Basterà indirizzarle senza<br />

affrancatura alla Redazione di <strong>Gulli</strong>.<br />

9


ATTUALITÀ<br />

IN TRENTA GIORNI<br />

Dal tramonto incredibile che spopola sui social, alla legge<br />

elettorale, dal trionfo di Hamilton in F1 allo scandalo<br />

hollywoodiano, in pillole, ecco cos’è accaduto a ottobre.<br />

1 TRAMONTO.<br />

L’ultima domenica<br />

di ottobre la natura<br />

ci ha regalato uno<br />

spettacolo da<br />

ricordare, tingendo<br />

di rosso le nuvole. Il<br />

fenomeno, visibile<br />

soprattutto al<br />

Nordovest e sull’Emilia<br />

occidentale, pare<br />

sia stato causato da<br />

uno strato di nuvole<br />

lenticolari, innescato<br />

dal vento forte in<br />

caduta dalle Alpi e<br />

forse amplificato<br />

dalla presenza di<br />

polveri derivate dagli<br />

incendi che hanno<br />

colpito il Piemonte.<br />

Le foto spopolano su<br />

Facebook.<br />

1<br />

2<br />

2 PENSIONE:<br />

CHI LA VEDRÀ?<br />

La speranza di<br />

vita per le donne<br />

sale a 85 anni,<br />

mentre per gli<br />

uomini è di 80,6<br />

anni. Sulla base di<br />

questi dati rilevati<br />

dall’Istat nel<br />

2017, la pensione<br />

di vecchiaia<br />

dovrebbe arrivare<br />

a 67 anni nel 2019.<br />

3 ROSATELLUM La legge elettorale con la quale voteremo<br />

nel 2018 è stata approvata al Senato con 214 voti a favore,<br />

61 contrari e un astenuto. La nuova legge introduce<br />

nel nostro Paese un sistema misto, proporzionale<br />

e maggioritario. È battezzato Rosatellum dal nome<br />

del capogruppo Dem alla Camera, Ettore Rosato.<br />

3<br />

11


ATTUALITÀ<br />

5 DICHIARATO Kevin Spacey,<br />

ha fatto coming out su<br />

Twitter, dopo che per anni<br />

si era rifiutato di parlare del<br />

suo orientamento sessuale.<br />

L’annuncio è arrivato dopo che<br />

Anthony Rapp, l’attore delle<br />

serie tv Star Trek Discovery, l’ha<br />

accusato di molestie avvenute<br />

nel 1986.<br />

6 RIPRESA L’Italia promossa<br />

dopo 15 anni di bocciature.<br />

L’agenzia Standard & Poor’s ha<br />

rivisto al rialzo la valutazione<br />

sul nostro Paese. Con la ripresa<br />

economica che accelera, l’Italia<br />

sembra essere sulla via della<br />

guarigione? Pare proprio di sì!<br />

5<br />

6<br />

4<br />

4 ASILO<br />

Mentre il<br />

procuratore<br />

generale dello<br />

Stato spagnolo,<br />

Josè Manuel<br />

Maza, chiede<br />

l’incriminazione<br />

di Carles<br />

Puigdemont,<br />

per ribellione e<br />

sedizione, l’ex<br />

governatore<br />

catalano ripara<br />

in Belgio da<br />

dove tenterà di<br />

sensibilizzare<br />

le istituzioni<br />

dell’UE.<br />

7<br />

7 EMERGENZA SMOG Sopra la Pianura<br />

Padana si è stesa una “coperta” di<br />

smog che trattiene le stesse sostanze<br />

di cui è costituita. Secondo i ricercatori<br />

dell’Istituto di scienze dell’atmosfera<br />

e del clima del Cnr, la causa sarebbe<br />

da ricercare nelle anomale condizioni<br />

meteorologiche e climatiche come il<br />

caldo, l’assenza di piogge e di vento.<br />

13


ATTUALITÀ<br />

8 MOLESTATORE<br />

SERIALE<br />

Non si placa la<br />

polemica sollevata da<br />

numerose attrici di<br />

Hollywood che hanno<br />

accusato il produttore<br />

cinematografico<br />

Harvey Weinstein di<br />

molestie sessuali. Tra<br />

queste Asia Argento<br />

che, proprio nei giorni<br />

scorsi, ha pubblicato<br />

sul suo profilo Twitter<br />

la lista delle 82 donne,<br />

aggredite, molestate<br />

o minacciate dal<br />

produttore. «Noi<br />

vittime abbiamo<br />

compilato questa<br />

lista» scrive l’attrice<br />

e regista in un post.<br />

8<br />

9<br />

9 FORMULA UNO<br />

Quarto titolo mondiale<br />

per Lewis Hamilton<br />

e quarto titolo<br />

costruttori per la<br />

Mercedes. Sebastian<br />

Vettel e la Ferrari,<br />

incappati in una serie<br />

di errori ai box e in<br />

pista, hanno di fatto<br />

spianato la strada al<br />

pilota britannico e alla<br />

casa tedesca.<br />

15


COVER STORY<br />

di Daniele Colombo<br />

CHE COSA PORTIAMO<br />

16<br />

A TAVOLA?<br />

Grassi, carboidrati, proteine,<br />

micronutrienti sono i mattoni della vita<br />

che assumiamo attraverso il cibo ogni<br />

giorno. Ecco le regole del mangiare sano.


IIl cibo un carburante, l’uomo una macchina che<br />

lo consuma. Questa immagine “energetica” dell’alimento<br />

ha dominato a lungo nell’immaginario<br />

collettivo. Oggi le cose stanno diversamente. Il<br />

cibo è al centro di una rivoluzione copernicana:<br />

la nutrizione è molto di più che un semplice discorso<br />

calorico. Anzi, può risultare determinante<br />

nel prevenire patologie importanti. “La dieta è<br />

considerata l’unico fattore ambientale in grado<br />

di modulare il rischio neoplastico” è stato ribadito<br />

nel Rapporto “I numeri del cancro in Italia 2017”.<br />

I GRASSI – Che cos’è un nutriente? Dobbiamo<br />

risalire al XIX secolo, quando furono scoperti tre<br />

principali componenti: grassi, proteine e carboidrati.<br />

I grassi (lipidi) sono importantissimi per<br />

esempio per Il cervello. Costituiscono, in prevalenza,<br />

le membrane cellulari e fanno da barriera<br />

a ogni intrusione. Mangiare grassi, pertanto, fa<br />

bene: ovviamente senza eccessi. Oggi la ricerca<br />

ha modificato una serie convinzioni e ha rivalutato,<br />

per esempio, il burro. Lipidi preziosi sono i<br />

monoinsaturi, che si trovano nell’olio extravergine<br />

di oliva e che hanno una funzione antinfiammatoria.<br />

Ma sono essenziali anche i polinsaturi, divisi<br />

a loro volta in omega-3 e omega-6, sostanze<br />

che il nostro corpo non è in grado di produrre<br />

e dunque deve ricavare dagli alimenti. I primi si<br />

trovano prevalentemente nel pesce azzurro (alici,<br />

Gli omega-3 e gli omega-6 sono<br />

grassi polinsaturi che troviamo<br />

nel pesce azzurro e negli oli di semi<br />

COVER STORY<br />

sardine, sgombri), nel salmone e in alcune fonti<br />

vegetali (olio di semi di lino, noci). Hanno proprietà<br />

antitumorale e di protezione del sistema<br />

immunitario. I secondi si trovano soprattutto<br />

negli oli di semi (girasole, arachidi, soia). I grassi<br />

saturi, che si trovano, per esempio, nella carne<br />

e nei formaggi, stando alle linee guida dei Larn<br />

(Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti)<br />

andrebbero limitati a non più del 10% dell’energia<br />

totale. Ma attenzione, sarebbe un errore eliminarli<br />

del tutto. Lo studio Pure (Prospective Urban Rural<br />

Epidemiology), ha rilevato che andare al di sotto<br />

del 7% di calorie giornaliere ricavate da grassi<br />

saturi può essere anche pericoloso. L’ennesima<br />

dimostrazione che il miglior modo di stare in<br />

salute è mantenere una dieta varia e consumare<br />

alimenti di buona qualità, grassi inclusi.<br />

LE PROTEINE – Altrettanto fondamentali sono le<br />

proteine, costituite da una catena di 20 molecole<br />

chiamate amminoacidi, che per circa la metà<br />

il nostro corpo deve ricavare dagli alimenti in<br />

quanto non ne produce a sufficienza. Le proteine<br />

svolgono tantissime funzioni: riparano i tessuti<br />

danneggiati, compongono ormoni e anticorpi. Ci<br />

sono quelle di origine animale e quelle di origine<br />

vegetale, come i legumi. Per avere un corretto<br />

apporto proteico vanno compensate in un mix<br />

con cereali: per esempio, riso e piselli o pasta e<br />

fagioli (erano definiti la “carne dei poveri”).<br />

CARBOIDRATI – Il comune concetto di carburante,<br />

è associato, in particolare, e non a torto,<br />

ai carboidrati. Sono ottime fonti di carboidrati<br />

i cereali, come grano, riso, mais, ma anche la<br />

patata, le castagne, i legumi e la frutta. Si distinguono<br />

in complessi o semplici (come il fruttosio,<br />

lo zucchero della frutta, il lattosio, quello del latte,<br />

il glucosio e il saccarosio, lo zucchero da tavola) e<br />

devono dare energia. Ma non solo e non troppa.<br />

17


LINEA INTEGRALE<br />

MACINATI A PIETRA<br />

Due anni fa abbiamo deciso di impegnarci in<br />

un nuovo progetto coinvolgendo sei produttori<br />

Liguri. Oggi vi presentiamo i suoi primi frutti:<br />

“I Macinati a Pietra”, tutti prodotti con grano<br />

italiano macinato a pietra. Le Trenette<br />

avvantaggê esprimono tutto il buon sapore del<br />

grano, puoi sentirne il profumo da crude per<br />

capirlo, proprio come succede con le Trofie<br />

avvantaggê, entrambe ottime da mangiare con<br />

abbondante pesto Genovese.<br />

Quando nel fiume di Sori l’acqua è sufficiente,<br />

le trenette sono fatte con il grano macinato a<br />

pietra nel Mulino di Sori, rimesso in funzione<br />

grazie alla collaborazione tra noi, la famiglia<br />

proprietaria e gli enti competenti; cerca il<br />

francobollo che indica questa produzione<br />

speciale.<br />

I Pansoti Preboggion hanno nel loro ripieno<br />

prescinsêua e ricotta della Val d’Aveto e Val<br />

Trebbia, aglio di Vessalico e naturalmente il<br />

nostro preboggion che abbiamo potuto<br />

riprodurre grazie alla costanza di Flavio, un<br />

nostro amico “coltivatore”, provali affogati<br />

nella salsa di noci.<br />

I Ravioli Campagnoli, hanno un ripieno fatto<br />

con la carne della Val di Vara, aglio di<br />

Vessalico e con il nostro preboggion, per il<br />

loro primo assaggio ti consigliamo di condirli<br />

con una semplice noce di burro, questo ti<br />

permetterà di apprezzarne appieno il gusto.<br />

Via Caorsi, 6 - 16031 SORI (GE) Italia<br />

Tel. 0185.700812 r.a. - Fax 0185.1836403<br />

www.pastificionovella.it - info@pastificionovella.it


COVER STORY<br />

L’American Heart Association raccomanda non<br />

più di 25 g di zuccheri semplici al giorno. Oggi<br />

l’attenzione è sul bilanciamento con le fibre (carboidrati<br />

complessi), che rallentano l’assimilazione<br />

degli zuccheri e la conseguente produzione<br />

di insulina, contrastando il picco glicemico nel<br />

sangue che favorisce l’accumulo di grassi nei<br />

tessuti adiposi. Ecco perché vengono consigliati<br />

i prodotti con farine integrali che, oltre alle fibre,<br />

contengono anche altre sostanze importanti.<br />

I MICRONUTRIENTI: VITAMINE E SALI MINERA-<br />

LI – Oggi sappiamo che le epidemie di pellagra<br />

e di scorbuto erano causate dalla mancanza di<br />

specifiche vitamine, micronutrienti (cioè assunti<br />

in quantità ridotte, spesso sotto al grammo),<br />

isolate a partire dal XX secolo. La più nota è la<br />

vitamina C, presente negli agrumi, kiwi, frutti di<br />

bosco, che ci difende dalle malattie stagionali. Ma<br />

è altrettanto importante la B12 che si trova solo<br />

nella carne e nel pesce (i vegani devono ricorrere<br />

a degli integratori); la vitamina A, che ci protegge<br />

dalla degenerazione della vista (le fonti principali<br />

sono il fegato di vitello cotto e il succo<br />

di carota); la D, che in<br />

La pasta di grano<br />

duro è unottima fonte<br />

di carboidrati<br />

NUTRITIVO O<br />

NUTRACEUTICO?<br />

LE PAROLE DELLA DIETA<br />

Nutriente, nutritivo, nutraceutico. Le parole<br />

associate alla dieta (termine che deriva dal<br />

greco e significa stile di vita, un concetto<br />

molto più ampio rispetto a quello di regime<br />

alimentare) sono tante e spesso confondono.<br />

Rimandano, per sintetizzare, all’effetto benefico<br />

che un alimento potrebbe avere sul nostro<br />

organismo, grazie a una serie di principi attivi.<br />

Al contrario si parla di calorie vuote per prodotti<br />

che non hanno alcuna funzione utile o peggio<br />

ci possono danneggiare. Oggi si parla molto<br />

di nutraceutica, una scienza relativamente<br />

recente, che studia queste correlazioni<br />

nell’ottica del cibo-farmaco. Un esempio di<br />

cibo nutraceutico è l’olio extravergine di oliva.<br />

Grazie all’alto contenuto di polifenoli che hanno<br />

una funzione antiossidante, è stato definito<br />

nutraceutico dall’Efsa, l’Autorità europea per<br />

la sicurezza alimentare con sede a Parma,<br />

che decreta quali alimenti possano vantare<br />

effetti salutistici dimostrati, in base ad alcuni<br />

suoi componenti. Ippocrate, vissuto quattro<br />

secoli prima di Cristo, aveva capito tutto: il suo<br />

principio “Fa’ che il cibo sia la tua medicina e<br />

che la medicina sia il tuo cibo”, è ancora oggi<br />

più che mai attuale.<br />

realtà lavora come un ormone (principalmente<br />

l’assorbiamo dalla luce) e che nel cibo si trova in<br />

alcuni pesci, tra cui il salmone. Altrettanto fondamentali<br />

sono i sali minerali, implicati in molte<br />

funzioni fisiologiche. Dal calcio, che ha un effetto<br />

protettivo contro le malattie cardiovascolari,<br />

al potassio che riduce la pressione; dal<br />

selenio, che è un potente antiossidante,<br />

allo zinco che ha funzioni<br />

di rafforzamento del<br />

sistema immunitario. Per<br />

uno di questi dobbiamo<br />

fare attenzione, il sodio.<br />

Le indicazioni dell’Oms<br />

sono di dimezzarne il<br />

consumo medio<br />

giornaliero: in<br />

Italia è di circa<br />

19


QUANTE CALORIE?<br />

L’ENIGMA DELLA RISPOSTA<br />

INDIVIDUALE AL CIBO<br />

Le calorie (o meglio chilocalorie, equivalenti a<br />

mille calorie) misurano l’energia fornita dagli<br />

alimenti che ci serve per vivere. Un esempio:<br />

ogni grammo di zucchero corrisponde a circa 4<br />

chilocalorie, ogni grammo d’olio a 9 chilocalorie.<br />

Convenzionalmente sono indicate per 100<br />

grammi di prodotto. Un uomo adulto di peso<br />

medio, che fa moderata attività fisica, dovrebbe<br />

seguire un piano nutrizionale di circa 2.400<br />

kcal (in base al peso e all’attività svolta si può<br />

salire anche a oltre tremila). Per una donna<br />

si scende a 1.800 kcal. Un programma di una<br />

dieta ipocalorica, mirata a dimagrire, è di circa<br />

1.400 kcal. Inserire grassi nell’alimentazione<br />

è, per esempio, un modo più efficace del<br />

digiuno, se si vuole perdere peso. Seguire per<br />

ogni alimento la giusta porzione può essere<br />

un procedimento complicato. Per la pasta il<br />

range è tra gli 80 e 100 grammi. Per frutta e<br />

verdura Fao e Oms suggeriscono, per esempio,<br />

un consumo giornaliero di almeno 400 grammi.<br />

Un recente studio dell’israeliano Weizmann<br />

Institute of Science, uno dei centri di ricerca<br />

più importanti del mondo, ha dimostrato che<br />

gli effetti dei cibi non sono identici, ma le<br />

risposte sono individuali. Un risultato che si può<br />

spiegare anche con il fatto che la flora intestinale<br />

(sospettata di essere implicata nei meccanismi<br />

dell’obesità) per il 90 per cento è diversa da<br />

individuo a individuo. Il futuro sarà insomma<br />

la dieta personalizzata, in base agli studi di<br />

nutrigenomica e nutrigenetica. Oggi, più che la<br />

bilancia, è molto meglio utilizzare il buon senso.<br />

4 grammi (equivalenti a circa 10 grammi di sale).<br />

Una fonte importante di sali sono le acque<br />

minerali, che si dividono, in base al “peso” del<br />

residuo fisso, in minimamente mineralizzate,<br />

oligominerali, medie minerali o iperminerali.<br />

PASTI, QUANDO E COME – “Una colazione da<br />

re, un pranzo da principe, e una cena da povero”.<br />

La saggezza popolare ha coniato un modello<br />

perfetto per suddividere i pasti della giornata.<br />

Su questo la ricerca è concorde. Anche perché<br />

si è scoperto che il corpo umano funziona come<br />

un orologio, influenzato dai ritmi circadiani<br />

(leggi anche l’articolo a pagina 25). L’uomo è una<br />

macchina complessa che funziona ancora con<br />

COVER STORY<br />

La frutta rossa contiene<br />

sostanze fitochimiche<br />

antitumorali e antipertensive<br />

i cicli della luce e del buio. Dunque al mattino<br />

serve energia, che si annulla di notte. Mangiare<br />

di notte è uno degli errori peggiori per chi voglia<br />

dimagrire ed espone a rischi di sviluppare malattie.<br />

Va, infatti, contro il nostro orologio biologico,<br />

che con il buio tende a spegnere i motori. Meglio,<br />

pertanto, consumare carboidrati la sera, che conciliano<br />

il sonno, anziché proteine che tengono<br />

svegli. Non solo è importante quando assumere<br />

gli alimenti, ma anche come si accompagnano.<br />

La carne, per esempio, andrebbe associata a delle<br />

verdure verdi che ne riducono l’acidità. Se non<br />

si ama la pasta integrale, abbinarci delle verdure<br />

rallenta l’assimilazione degli zuccheri. L’equilibrio<br />

va sempre rispettato: un piatto, per esempio, con<br />

pasta e patate è sbagliato (zuccheri su zuccheri).<br />

Alcuni nutrizionisti consigliano anche di non eccedere<br />

con la frutta, se già si sta assumendo pasta<br />

o riso. I legumi si accompagnano perfettamente<br />

con i cereali, in quanto si compensano a vicenda<br />

per le proteine mancanti. Bisogna poi alternare<br />

vegetali crudi a cotti. Alcune vitamine, infatti,<br />

sono liposolubili, dunque si assimilano meglio<br />

se sciolte nel grasso: la cottura nell’olio, si dice,<br />

le rende biodisponibili. Altri importanti nutrienti<br />

sono più efficaci se il cibo è cotto anziché crudo<br />

(per esempio i carotenoidi contenuti nella zucca,<br />

nelle carote e nel peperone). Ecco perché il crudismo<br />

è una dieta squilibrata e rischiosa.<br />

LA DIETA MEDITERRANEA – L’unica dieta che<br />

abbia una conferma scientifica è quella mediterranea.<br />

Venne scoperta da un fisiologo americano,<br />

Ancel Keys, durante la seconda guerra mondiale.<br />

Inutile, pertanto, inventarsi diete fai-da-te: il me-<br />

21


COVER STORY<br />

La dieta mediterranea:<br />

55% di carboidrati, 30% di grassi<br />

e 15% di proteine<br />

glio lo abbiamo in casa e arriva dalla tradizione.<br />

Certo, oggi la ricerca ci ha svelato molti perché<br />

dei suoi segreti. A grandi linee si compone di<br />

un 55 per cento di energie totali ricavate dai<br />

carboidrati, un 30 per cento dai grassi e il restante<br />

dalle proteine. Privilegia cereali integrali, frutta<br />

e verdura fresca di stagione, pesce, legumi, olio<br />

extravergine di oliva. Non elimina la carne, ma ne<br />

modera il consumo. Un paio di volte la settimana<br />

per la carne bianca e di tanto in tanto quella rossa<br />

è la formula ideale, comprendendo anche uova<br />

e latticini. Saltuariamente ci si può concedere<br />

anche dei dolci. Non c’è alcun divieto nella dieta<br />

mediterranea: il concetto è quello di piramide:<br />

ci sono alimenti che vanno assunti tutti i giorni<br />

e altri invece con minor frequenza. L’apporto di<br />

fibra andrebbe poi portato ad almeno 25 grammi<br />

al giorno: i cibi prebiotici piacciono al nostro microbiota<br />

(si veda <strong>Gulli</strong> n° 7 di luglio a pagina 49).<br />

SUPERFOOD – I polifenoli dell’olio extravergine,<br />

le catechine del tè verde, il resveratrolo del<br />

vino rosso, le antocianine del radicchio rosso, i<br />

carotenoidi della zucca. Oggi scopriamo che il<br />

nuovo fronte della ricerca si concentra sui composti<br />

fitochimici, sostanze presenti nelle piante<br />

cui danno colore e profumi: il pigmento blu di<br />

uva o mirtilli, l’arancione di cachi o carote, le note<br />

astringenti del tè verde, nel vino e nell’olio extravergine.<br />

Oggi si è scoperto che hanno proprietà<br />

importantissime, antitumorali, antipertensive.<br />

Non solo: piacciono molto ai 100 miliardi di batteri<br />

importanti nella prevenzione di una serie di<br />

patologie, incluse obesità, ansia e depressione.<br />

Un modo intelligente nel fare la spesa è allora<br />

cercare di scegliere frutta e verdura di ogni colore.<br />

Ai nostri batteri buoni piacciono poi anche i cibi<br />

fermentati, i probiotici: mettere nel carrello anche<br />

gli yogurt è una scelta di salute.<br />

I CIBI “SENZA” – Senza glutine, senza zucchero,<br />

senza lattosio, senza sale, senza solfiti aggiunti,<br />

senza conservanti o coloranti, senza nitriti. I cibi<br />

“free from” stanno avendo un grande successo.<br />

Per alcuni di questi è una moda. Prendiamo i<br />

celiaci: si stima che in Italia siano l’uno per cento<br />

della popolazione, ma andando a vedere i<br />

consumi dei prodotti senza glutine i conti non<br />

tornano e dovrebbero essere molti di più. Se<br />

piace il gusto della pasta di mais o di riso, non<br />

c’è nulla da obiettare. Ma se si acquista quella<br />

credendola più salutare, non corrisponde al vero.<br />

Ci sono casi in cui il consumo di un alimento<br />

“senza” è giustificato. Come per l’intolleranza<br />

al lattosio, in forte aumento. Un errore sarebbe<br />

però togliere dalla propria dieta alimenti importanti<br />

perché a torto si ritiene che contengano<br />

lattosio. I formaggi a pasta dura, per esempio,<br />

ne contengono solo tracce e possono tranquillamente<br />

essere consumati da chi è intollerante<br />

(non dagli allergici). Anzi, alcune ricerche dicono<br />

che l’assunzione costante aiuta a riequilibrare la<br />

flora intestinale e nel tempo si può ritornare a<br />

reinserire burro e latticini.<br />

G<br />

23


SCIENZA<br />

di Francesco Orsenigo<br />

AL RITMO<br />

DELLA<br />

LLo scorso ottobre sono stati assegnati i premi<br />

Nobel per il 2017, le onorificenze di valore<br />

mondiale attribuite per le conquiste a beneficio<br />

dell’umanità in vari campi: scienze, letteratura,<br />

pace ed economia. Quello per la medicina è andato<br />

a Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael<br />

W. Young per le loro scoperte dei meccanismi<br />

molecolari che controllano il ritmo circadiano.<br />

Ma di quale ritmo stiamo parlando? Su <strong>Gulli</strong> ci<br />

eravamo già imbattuti su questo strano termine<br />

a proposito della crononutrizione, ovvero non<br />

solo è importante cosa mangiamo ma anche<br />

quando (<strong>Gulli</strong> n° 1 pagina 51). L’attualità ci ha<br />

fornito l’opportunità di tornare sull’argomento<br />

e di fare ulteriore chiarezza.<br />

L’OROLOGIO BIOLOGICO<br />

Al mattino siete pronti e scattanti ma nel pomeriggio<br />

tutto sembra più lento? Vi viene fame<br />

intorno a mezzogiorno e cominciate a sbadigliare<br />

quando sono le dieci di sera? È inevitabile: è lo<br />

scotto che dobbiamo pagare per vivere su un<br />

Terra<br />

La nostra vita è scandita da un orologio biologico<br />

sincronizzato con la rotazione terrestre e i suoi cicli.<br />

È il ritmo circadiano. Scopriamo di che si tratta<br />

I nostri cicli sono<br />

sincronizzati con quelli<br />

della rotazione terrestre<br />

25


SCIENZA<br />

pianeta in continuo movimento. Colpa della<br />

rotazione terrestre, insomma, e dell’alternanza<br />

di notte e giorno, di luce e buio, che da sempre e<br />

segna le nostre vite.<br />

A questo ciclo, che si ripete ogni 24 ore, il nostro o<br />

organismo reagisce sotto l’impulso di una sorta<br />

di orologio biologico interno, che ne modifica il<br />

comportamento seguendo, e a volte anticipan-ndo,<br />

le mutazioni della giornata. Ci fa alternare la<br />

veglia al sonno, varia la temperatura corporea e<br />

regola le nostre funzioni vitali secondo un ritmo<br />

che si chiama circadiano, dal latino circa diem,<br />

cioè intorno al giorno.<br />

I RITMI DI TUTTI GLI ESSERI<br />

VIVENTI<br />

Tutto chiaro, no? E niente di strano: in fondo<br />

siamo animali diurni, attivi quando vediamo la<br />

luce, ci prepariamo al riposo quando inizia a fare<br />

buio. E invece, le cose non sono poi così semplici.<br />

Tanto per cominciare, i ritmi circadiani non riguardano<br />

solo l’uomo o gli animali superiori ma tutti<br />

gli esseri viventi, piante comprese. Lo aveva già<br />

scoperto, nel Settecento, un astronomo francese:<br />

Jean Jacques d’Ortous de Mairan. Analizzando<br />

una particolare varietà di mimosa, detta Sensitiva<br />

o Pudica, notò che le sue foglie si chiudono<br />

durante le ore notturne, per riaprirsi alla prima<br />

GUFI E ALLODOLE<br />

Il nostro organismo regola il suo<br />

funzionamento sull’alternarsi di<br />

notte e giorno, e lo fa con estrema<br />

precisione. Siamo tutti soggetti ai ritmi<br />

circadiani, insomma, ma non sempre<br />

li seguiamo allo stesso modo. Per<br />

esempio, c’è chi è sveglio e pimpante<br />

alle prime luci del giorno ma crolla<br />

la sera presto, e chi invece la mattina<br />

fatica ad alzarsi, mentre la notte non<br />

andrebbe mai a letto. Sono i “gufi” e le<br />

“allodole”, come sono stati battezzati<br />

nel linguaggio comune, persone con un<br />

ritmo circadiano anticipato o ritardato<br />

rispetto alla media. La causa, secondo<br />

gli scienziati, è scritta nel DNA e la cosa<br />

migliore da fare, nei limiti del possibile,<br />

è assecondare le proprie inclinazioni, a<br />

tutto vantaggio della salute.<br />

I ritmi circadiani<br />

riguardano tutti gli esseri<br />

viventi, piante comprese<br />

luce del sole. Ma non basta: de Mairan si chiese<br />

anche cosa sarebbe successo tenendo le piante<br />

sempre all’oscurità e il risultato fu che le foglie<br />

continuavano a chiudersi e riaprirsi seguendo<br />

la stessa cadenza di quando il buio si alternava<br />

alla luce. Il ritmo circadiano di quelle mimose,<br />

insomma, non era dettato esclusivamente dalla<br />

presenza di luce o di oscurità, ma rispondeva a<br />

un orologio interno che le metteva in sintonia<br />

con l’alternarsi di giorno e notte e, in definitiva,<br />

con i movimenti del pianeta.<br />

Scoperta interessante, però per oltre due secoli<br />

nessuno è stato in grado di dire, e men che meno<br />

di spiegare, con quali meccanismi avvenisse<br />

questo fenomeno. Le cose sono cambiate solo<br />

in tempi recentissimi, finché lo scorso ottobre<br />

come abbiamo detto più sopra, è stato assegnato<br />

27


SCIENZA<br />

SEGUI<br />

IL RITMO<br />

Ecco, a grandi linee, come i ritmi circadiani modificano<br />

il comportamento dell’organismo nel corso della<br />

giornata.<br />

ore 6–12 Il cervello interrompe il rilascio di<br />

melatonina, un ormone regolatore del sonno. Inizia la<br />

secrezione di cortisolo, un ormone che mette in moto<br />

il metabolismo e ci prepara ad affrontare la giornata.<br />

La pressione sanguigna aumenta più rapidamente,<br />

la motilità intestinale cresce. È il periodo di massima<br />

attenzione.<br />

ore 12-18 È il periodo di massima<br />

coordinazione, i tempi di reazione sono più rapidi,<br />

circolazione sanguigna e forza muscolare sono al<br />

massimo dell’efficienza. La temperatura corporea<br />

raggiunge il suo picco massimo.<br />

ore 18-24 Picco massimo della pressione<br />

sanguigna, inizia la secrezione di melatonina, cessa la<br />

motilità intestinale.<br />

ore 24-6 Sonno profondo: la temperatura<br />

corporea raggiunge il livello più basso, frequenza<br />

cardiaca e pressione sanguigna sono ai valori minimi.<br />

Il segreto del ritmo<br />

circadiano risiede nel gene<br />

che regola le funzioni vitali<br />

il Nobel per la medicina proprio per aver svelato<br />

quei meccanismi molecolari che regolano i ritmi<br />

circadiani del nostro organismo.<br />

QUESTIONE DI GENETICA<br />

Una prima, fondamentale scoperta venne fatta<br />

negli anni Settanta del secolo scorso, quando<br />

due studiosi americani, Seymour Benzer e Ronald<br />

Konopka, dimostrarono che le mutazioni di un<br />

gene, fino ad allora sconosciuto, modificavano i<br />

normali ritmi biologici dei moscerini della frutta:<br />

era la prova che i ritmi circadiani hanno una base<br />

genetica. Il gene in questione fu poi isolato, nel<br />

1984, ma ancora non era chiaro come agisse. Fino<br />

alla scoperta dei tre Premi Nobel di quest’anno,<br />

che riguarda una particolare proteina codificata<br />

dal gene in questione, che si accumula nelle<br />

cellule durante la notte per poi degradarsi nel<br />

corso della giornata. Responsabile, insieme ad<br />

altri componenti proteici, del ciclo di 24 ore che<br />

regola le nostre funzioni vitali.<br />

G<br />

29


TENDENZE<br />

di Gaia Cortese<br />

Se non riuscite a tenere in ordine la casa e se vi<br />

sentite sopraffatti dalla quantità di cose e oggetti<br />

posseduti, allora è giunto il momento<br />

di riorganizzare i vostri spazi con il decluttering.<br />

RIORGANIZZA<br />

IL TUO spazio<br />

Da sempre siamo alle prese con la quantità di<br />

oggetti e cose, anche di scarso valore, che finiscono<br />

con il sottrarci spazio vitale. La buona<br />

pratica di liberarsi di tutto ciò che non ci serve,<br />

oggi prende il nome di decluttering. Se riconoscete<br />

di avere qualche problemino con l’armadio<br />

della vostra camera da letto perché straripa di<br />

vestiti indossati in rare occasioni, se avete una<br />

predisposizione ad accumulare vecchi giornali e<br />

riviste sul vostro tavolo di lavoro, o se ammettete<br />

di avere difficoltà a tenere in ordine la casa, allora<br />

è arrivato il momento di pensare a una buona<br />

azione di riordino o meglio di decluttering.<br />

31


TENDENZE<br />

DOVE AMMASSIAMO<br />

GLI OGGETTI INUTILI?<br />

Non sembra vero, ma senza rendercene conto,<br />

accumuliamo in casa un’enormità di cose inutili.<br />

Solo nell’ambito dell’elettronica pensate a quanti<br />

cavi, batterie scariche, chiavette USB inutilizzate,<br />

floppy disk o CD di installazione di software<br />

ormai obsoleti, ci troviamo in vari angoli della<br />

casa. Passando alla cucina è facile ritrovarsi con<br />

contenitori degli alimenti in sovrabbondanza o<br />

addirittura con elettrodomestici mai o poco utilizzati<br />

(pensate a quella macchina del pane messa<br />

in funzione solo due o tre volte dopo l’acquisto<br />

oppure alla padella wok che tirate<br />

fuori un paio di volte l’anno...). Senza<br />

pensare all’armadio dei vestiti:<br />

è qui che il decluttering<br />

è messo più<br />

in pratica. Dalla<br />

maglietta che ci<br />

ricorda l’ultimo concerto<br />

seguito dal vivo<br />

nei lontani anni ‘90<br />

al maglione a collo<br />

alto ricevuto<br />

in dono a Natale<br />

anni fa, l’armadio<br />

è pieno di indumenti<br />

che non saranno mai indossati.<br />

Eppure restano lì,<br />

inspiegabilmente.<br />

Larmadio straripa<br />

di vestiti che non indosseremo<br />

mai... eppure sono sempre lì<br />

La regola numero uno<br />

è che gli oggetti eliminati<br />

devono uscire dalla casa<br />

COME METTERE IN PRATICA<br />

IL DECLUTTERING?<br />

La prima regola è questa: le cose eliminate devono<br />

uscire dalla vostra casa. E quindi non<br />

dovranno essere spostate nel garage o in cantina.<br />

Non eliminereste, infatti, il problema dell’accumulo<br />

di cose, ma semplicemente vi complichereste<br />

ulteriormente la vita, trovandovi a fare un trasloco<br />

di oggetti inutili, che dovranno essere comunque<br />

eliminati in un prossimo futuro. Conviene iniziare<br />

sempre al mattino, quando avete più energia e più<br />

voglia e, soprattutto, tutta la giornata di fronte. Iniziate<br />

da una stanza, e solo quando avrete finito con quella,<br />

iniziate con un altro spazio. Attrezzatevi con buste, e<br />

scatoloni se necessario, etichette e un pennarello, che<br />

vi serviranno per capire quale direzione prenderanno<br />

gli oggetti eliminati. Non tutto, infatti, è da buttare.<br />

Quando si decide di riordinare la camera da letto o<br />

la cabina armadio, per esempio, gran parte degli indumenti<br />

eliminati potranno anche essere regalati ad<br />

amici o donati a qualche associazione di volontariato.<br />

ATTENZIONE A NON ACCUMULARE<br />

Se non volete ritrovarvi a trascorrere infinite giornate<br />

a fare decluttering, che può essere divertente ma è<br />

anche impegnativo, la prima cosa da fare è quella di<br />

non accumulare oggetti in casa. Probabilmente, vi dispiacerà<br />

un po’, ma se ricevete un pensiero o un regalo<br />

che non vi piace nel momento stesso in cui lo scartate,<br />

evitate di tenervelo in casa e sbarazzatevene subito.<br />

Con l’unica accortezza di non farlo sapere a chi ve lo<br />

ha regalato. Bomboniere di battesimi, comunioni e<br />

matrimoni sono nel 90 per cento dei casi<br />

oggetti inutili: valutate bene se vale<br />

davvero la pena tenerli. Capitolo<br />

vestiti: spesso e volentieri ereditiamo<br />

indumenti seminuovi o ben<br />

tenuti dalla sorella maggiore,<br />

dalla zia o dalla mamma. Se<br />

pare poco gentile rifiutare è<br />

anche vero che riempirsi<br />

l’armadio con abiti che<br />

in fondo non abbiamo<br />

scelto noi, è spesso<br />

controproducente,<br />

perché non li metteremo<br />

mai. La regola quindi è quella<br />

di non raccogliere tutto quello che<br />

ci viene regalato o offerto. Un buon<br />

consiglio? Per ogni cosa che entra in<br />

casa ne deve uscire una. G<br />

33


FOOD&DRINK<br />

a cura di Maurizio Ferrari<br />

PUGLIA, VIA LIBERA AL<br />

REIMPIANTO DI ULIVI<br />

Il settore olivicolo italiano sta attraversando<br />

un momento difficile, soprattutto a<br />

causa del cambiamento climatico,<br />

dell’abbandono della coltivazione e dalla<br />

presenza di malattie e parassiti che hanno<br />

colpito gli ulivi. Dalla UE, però, giunge una<br />

buona notizia. È infatti arrivato il via libera<br />

al reimpianto delle piante colpite da Xylella<br />

nel territorio pugliese. Liberalizzando la<br />

sostituzione vuol dire creare le condizioni<br />

per far ripartire la produzione e consentire<br />

agli olivicoltori, che da più di tre anni<br />

convivono con la Xylella, di risollevarsi e<br />

tornare a produrre quell’olio extravergine<br />

di olive tanto importante per la dieta<br />

mediterranea.<br />

ENOTURISMO, TROPPA<br />

BUROCRAZIA IN EUROPA<br />

Il mondo dell’enoturismo è in fermento. Sono molti gli<br />

amanti del vino che nei fine settimana vanno in giro<br />

a scoprire cantine e territori. Purtroppo per il mondo<br />

agricolo non è così facile creare delle opportunità in<br />

grado di intercettare questo trend e questo a causa della<br />

burocrazia. Il mondo dei viticoltori indipendenti, quello<br />

formato dalle piccole realtà, sta cercando di far sentire<br />

la propria voce per far sì che in Europa venga varata una<br />

legge che uniformi e semplifichi questa forma di turismo.<br />

Tanto per fare un’esempio: in Italia ad un vignaiolo<br />

che vuole praticare dell’enoturismo si vede costretto a<br />

scegliere tra l’apertura di una Srl oppure di un agriturismo;<br />

in Francia il reddito derivante da prestazioni enoturistiche<br />

non può superare il massimale di 50.000 euro annui,<br />

pena il passaggio a un regime fiscale molto più oneroso<br />

rispetto a quello agricolo; in Bulgaria senza la licenza<br />

di ristorazione è vietato offrire anche solo un pezzo di<br />

pane per accompagnare la degustazione. Come si vede<br />

tre situazioni molto diverse per la stessa cosa. Intanto gli<br />

amanti della bevanda di bacco possono prendere parte<br />

agli eventi organizzati dal movimento del turismo del vino<br />

che gli permette di scoprire vini, vignaioli e territori.<br />

web: www.movimentoturismovino.it<br />

35


NUTRIZIONE<br />

di Maurizio Ferrari<br />

FRUTTA SECCA,<br />

IL SUPERFOOD<br />

PER TUTTI<br />

Noci, mandorle, nocciole<br />

e arachidi sono una fonte<br />

importante di acidi grassi<br />

polinsaturi, vitamine,<br />

proteine e sali minerali.<br />

Uno snack prezioso<br />

che aiuta il corpo a stare<br />

meglio.<br />

I<br />

In cucina sono spesso coprotagonisti silenziosi,<br />

poco appariscenti, ma la loro eventuale assenza<br />

si fa sentire. Parliamo della frutta secca, anche se<br />

più correttamente dovremmo indicarla come<br />

frutta oleosa: arachidi, mandorle, noci, nocciole,<br />

pinoli e l’elenco potrebbe continuare ancora a<br />

lungo. La troviamo nel pesto, come farine nei<br />

dolci, insieme ai formaggi, in sughi per la carne<br />

(come nel pollo alle arachidi), trasformati in creme<br />

e, anche in questo caso, si potrebbe proseguire<br />

con tantissimi altri usi.<br />

GRASSI MA BUONI<br />

Oltre a dare sapore e consistenza, questo grazie<br />

alla componente grassa contenuta, la frutta oleo-<br />

37


NUTRIZIONE<br />

sa è amata dei nutrizionisti per l’apporto di grassi<br />

insaturi e polinsaturi, in particolare omega-3 e<br />

omega-6, e per il contributo che dà al controllo<br />

del colesterolo. Una assunzione quotidiana, infatti,<br />

permette di ridurre la componente “cattiva”<br />

(Ldl) a favore di quella “buona” (Hdl).<br />

MATTONCINI VEGETALI<br />

Significativo anche l’apporto delle proteine. Prendendo<br />

100 grammi di frutta oleosa ne troviamo<br />

31,9 g nei pinoli, 29 g nelle arachidi, 22 g nelle<br />

mandorle, 18,1 g nei pistacchi. Numeri che indicano<br />

questi frutti come una preziosa fonte di<br />

proteine vegetali. Tanto per dare un’idea: l’apporto<br />

proteico medio di carne e pesce si aggira<br />

sui 15-20 g ogni 100 g.<br />

VITAMINE ESSENZIALI<br />

La frutta secca, inoltre, è una interessante fonte<br />

di vitamine, in particolare quelle del gruppo B e<br />

la vitamina E, oltre che di sali minerali come ferro,<br />

potassio, calcio e fosforo, selenio, zinco, manganese<br />

e rame. Tutte sostanze che svolgono un<br />

ruolo fondamentale in molti processi fisiologici.<br />

In particolare le mandorle sono ricche di calcio,<br />

pistacchi e pinoli di fosforo, mentre arachidi e<br />

nocciole sono una fonte di ferro. Inoltre, sono<br />

contenute sostanze antiossidanti proteggono<br />

le cellule dai radicali liberi.<br />

PER DIABETICI E NON SOLO<br />

Nonostante la dimensione la frutta oleosa è ricca<br />

di fibra, un fibra di buona qualità che aiuta a<br />

regolare l’intestino, favorendone i movimenti<br />

peristaltici e il transito degli alimenti. Per questo è<br />

facilmente digeribile ed è consigliata a chi soffre<br />

di stipsi, l’assunzione di un paio di mandorle o<br />

di noci a colazione è un vero toccasana. Anche<br />

chi soffre di diabete trova nella frutta oleosa un<br />

prezioso alleato: l’assunzione a colazione aiuta<br />

l’organismo a rispondere in modo corretto<br />

all’insulina.<br />

TANTA ENERGIA<br />

In questo caso è una medaglia a due facce. La<br />

frutta secca è una importante fonte di calorie.<br />

Per esempio, 100 g di mandorle forniscono 603<br />

kcal, mentre 100 g di mela solo 45 kcal. Si capisce<br />

subito che bastano poche mandorle, noci e arachidi<br />

(598 kcal ogni 100 g) per assumere molte<br />

calorie. Quindi sono da consumare con parsimonia.<br />

Sono un ideale spuntino di metà mattina o<br />

pomeriggio, per avere l’energia sufficiente ad<br />

arrivare al successivo pasto. Sono assolutamente<br />

da evitare le scorpacciate incontrollate, sarebbero<br />

deleterie per la linea.<br />

SUPER CIBO<br />

Da quanto esposto sopra, si capisce perché molti<br />

nutrizionisti hanno identificato la frutta secca, in<br />

particolare noci e mandorle, come un superfood.<br />

Un termine di moda che identifica un ingrediente<br />

o un prodotto capace di avere effetti benefici<br />

sull’organismo se consumato in modo corretto: in<br />

questo caso pochi al giorno, a colazione o come<br />

spuntino tra i pasti. Una nota per la conservazione.<br />

Avendo una elevata percentuale di sostanza<br />

grassa, una volta aperta la confezione deve essere<br />

consumata in tempi relativamente brevi, prima<br />

che avvengano fenomeni di irrancidimento che<br />

deteriorerebbero il sapore in modo significativo.<br />

Qualunque ricetta sarebbe così rovinata. G<br />

La frutta secca<br />

è ritenuta dagli esperti<br />

un vero superfood<br />

39


Usata dall’uomo<br />

da millenni, è una<br />

fonte di energia<br />

e di importanti<br />

sostanze<br />

nutritive. In Italia<br />

è consumata in<br />

mille modi, dalle<br />

caldarroste ai<br />

dolci, passando<br />

per la pasta<br />

NUTRIZIONE<br />

di Nunzia Picariello<br />

Castagne,<br />

LE REGINE DI NOVEMBRE<br />

A San Martino, castagne e vino. Protetta dal suo<br />

guscio spinoso, la castagna è la regina di novembre.<br />

Il frutto della Castanea sativa, il nome<br />

scientifico del Castagno, vanta una tradizione<br />

alimentare antichissima. Infatti, già nel IV secolo<br />

a.C., Senofonte parlò del castagno definendolo<br />

l’albero pane. Questo appellativo ben sottolinea<br />

la caratteristica nutritiva della castagna: un alto<br />

contenuto di carboidrati che la rende estremamente<br />

nutriente tanto che, prima dell’avvento<br />

della patata, fu uno degli alimenti costanti sulla<br />

mensa delle famiglie contadine. Troviamo cenni<br />

sulla coltivazione delle castagne e sulla loro raccolta<br />

e conservazione anche in Marzio e Virgilio.<br />

Per lungo tempo le castagne e i castagni hanno<br />

sostenuto l’economia dei contadini: il legno più<br />

grosso serviva in falegnameria, mentre rametti<br />

e rami erano usati come legna da ardere; i fiori<br />

servivano, e lo fanno tutt’ora, alle api per produrre<br />

LA CASTAGNA<br />

DEL PRETE<br />

A proposito di conservazione, la Castagna<br />

del Prete è una prelibatezza regionale<br />

tipica della Campania, per l’esattezza del<br />

paese di Montella, ottenuta grazie ad una<br />

lavorazione molto particolare. La castagna<br />

viene essiccata a fuoco lento su graticci in<br />

legno, nei locali atti detti gratai, per circa<br />

quindici giorni. Poi viene tostata in forno<br />

e, successivamente, reidratata con acqua e<br />

vino prima della sua commercializzazione,<br />

solitamente durante le feste natalizie.<br />

Tale procedimento conferisce al frutto un<br />

gusto molto definito, con note legnose e<br />

affumicate.<br />

41


NUTRIZIONE<br />

un miele dal sapore connotato e deciso; dai ricci e<br />

dalla corteccia, ricchi di tannini, venivano estratte<br />

sostanze adatte alla concia delle pelli. Con le<br />

foglie si faceva un infuso per combattere la tosse.<br />

A oggi, i castagneti in Italia sono diffusi in quasi<br />

tutte le aree montane e sono presenti circa<br />

trecento varietà diverse: alcune di esse hanno<br />

ottenuto la certificazione Igp, che ne garantisce<br />

la qualità, come la Castagna di Montella, la castagna<br />

del Monte Amiata e la castagna di Cuneo.<br />

I frutti, o più correttamente dovremmo dire, i<br />

semi (in quanto il frutto vero è il riccio), hanno<br />

qualità nutrizionali molto interessanti e sono<br />

adatte all’alimentazione di grandi e piccoli. In<br />

particolare, l’elevato contenuto di carboidrati rende<br />

la castagna una fonte energetica importante<br />

ed essendo prive di glutine, sono molto adatte<br />

ai celiaci. Inoltre, sono ricche di sali minerali:<br />

principalmente potassio, fosforo, calcio e ferro.<br />

Unico neo, l’apporto calorico è notevole, quindi<br />

non sono indicate per chi segue una dieta.<br />

In cucina si prestano ad un uso piuttosto eclettico.<br />

Il loro utilizzo più celebre e meno elaborato<br />

sono le semplici, ma molto amate caldarroste<br />

soprattutto se accompagnate da un buon vino<br />

novello. Le castagne sono ottime anche bollite:<br />

con le erbe aromatiche (timo, alloro) diventano<br />

un piatto da consumare così, al naturale, o come<br />

CASTAGNE O MARRONI?<br />

ATTENZIONE, NON<br />

SONO LA STESSA COSA<br />

La castagna è il frutto selvatico, quello<br />

che si conosce dalla notte dei tempi. Il<br />

marrone invece nasce dalla coltivazione<br />

delle castagne e dai successivi innesti<br />

atti a migliorare la loro qualità. Come li<br />

riconosciamo? La castagna non è molto<br />

grossa, è schiacciata da un lato e ha una<br />

polpa molto saporita. I marroni sono più<br />

grossi, hanno una forma a cuore e non<br />

hanno la pellicina esterna a ricoprirli prima<br />

della buccia. La loro polpa è più dolce.<br />

IL CASTAGNO PIÙ ANTICO<br />

Passeggiare in autunno in un castagneto è<br />

un’esperienza davvero piacevole: a parte la<br />

bellezza del folliage, si potranno apprezzare<br />

la maestosità e l’eleganza di questi alberi<br />

che sono tra le specie arboree più longeve.<br />

Il Castagno dei Cento Cavalli, che si trova a<br />

Sant’Alfio, in Sicilia, pare abbia tra i 3.000 e<br />

4.000 anni. La leggenda vuole che la regina<br />

Giovanna d’Aragona e il suo seguito, formato<br />

da cento cavalieri, trovarono riparo durante<br />

un violento temporale sotto le sue chiome.<br />

Grazie ai suoi 22 metri di altezza per 22 metri<br />

di circonferenza del tronco l’Unesco gli ha<br />

conferito il titolo di “Monumento Messaggero<br />

di Pace”.<br />

base per altre ricette che vanno dalla zuppa, al<br />

condimento per un primo piatto fino alla base<br />

dei dolci (Montblanc per esempio). Dobbiamo<br />

dire che questo consumo è quello che rende la<br />

castagna più digeribile.<br />

La castagna si presta molto bene alla conservazione,<br />

in particolare all’essiccazione. Nel processo<br />

di disidratazione, l’acqua presente passa dal 50<br />

per cento al 10 per cento, lasciando inalterati<br />

i principi nutritivi e i sali minerali presenti nel<br />

frutto e rendendolo anche molto più digeribile .<br />

In questo modo, si possono conservare per circa<br />

12 mesi. Dal frutto secco si ricava una farina con<br />

cui sono possibili molte ricette: si va dalla pasta<br />

fresca, agli gnocchi, fino a pane e dolci, come il<br />

famigerato Castagnaccio.<br />

G<br />

43


Sdel cosiddetto comfort food, ovvero i piatti che<br />

scaldano la pancia e anche lo spirito. In questo<br />

numero abbiamo scelto quattro tro ricette che<br />

hanno come comune denominatore lo spirito<br />

della famiglia, del focolare. Gli spatzle, i gnocchetti<br />

di farina e uova resi verdi dagli spinaci,<br />

portano alla mente le montagne ne del Trentino<br />

Alto Adige, caminetti accesi e pranzi in gnia. Qui li proponiamo con una salsa di noci<br />

e pancetta affumicata. Un piatto da mangiare<br />

subito dopo averli spadellati. Come è da mangiare<br />

calda la vellutata di zucca, capace di dare<br />

le piacevoli sensazioni. Delicata, leggermentee<br />

speziata, è una soluzione per le serate fredde,<br />

nelle quali si desidera qualcosa a di caldo, ma<br />

diverso da un tradizionale passato di verdure.<br />

Tradizione quasi rispettata per un piatto della<br />

compa-<br />

festa, da fare nei fine settimana quando si può<br />

seguire con più tranquillità la cucina. Stiamo<br />

parlando degli ossi buchi, un piatto tipico della<br />

Lombardia. La versione proposta è marinata e<br />

cotta con la birra, accompagnata con polenta.<br />

Uno dei dolci che più di frequente si preparano<br />

in casa è la torta di mele, qui proposta in crostatine<br />

monoporzione. Questo dessert è ricco di<br />

piacevoli contrasti: la<br />

friabilità della pasta frolla,<br />

il<br />

cuore morbido della mela, la croccantezza del<br />

crumble e la calda setosità della crema ingle-<br />

se. Una vera e propria coccola<br />

dolce.<br />

G<br />

RICETTE<br />

Testi e ricette Maurizio Ferrari<br />

IL CIBO<br />

CHE SCALDA<br />

lanima<br />

Quando le temperature iniziano a scendere,<br />

sale la voglia di ricette capaci di coccolare e di<br />

ricordare il piacere dei pasti con le persone care<br />

Se la primavera e l’estate sono le stagioni del<br />

colore e dei piatti freschi, l’autunno è la stagione<br />

PER REALIZZARE<br />

LE RICETTE<br />

PROPOSTE<br />

ABBIAMO FATTO<br />

LA SPESA IN UN<br />

SUPERMERCATO<br />

GULLIVER, COME<br />

NORMALI CLIENTI.<br />

L’OBIETTIVO È<br />

QUELLO DI RENDERE<br />

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RIPRODUCIBILI<br />

I PIATTI PROPOSTI.<br />

45


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Gnocchetti tirolesi con<br />

pancetta affumicata<br />

e salsa di noci<br />

INGREDIENTI PER 4 PERSONE<br />

2 confezioni di gnocchetti tirolesi verdi (spatzle) Consilia <br />

1 confezioni di noci sgusciate Consilia 1 confezione di<br />

pinoli sgusciati Consilia 100 g di ricotta Consilia <br />

1 confezione di pancetta affumicata a cubetti Consilia <br />

1 confezione di spinaci già lavati Consilia Mezza cipolla<br />

bianca 4-8 fette di pancetta affumicata per decorazione <br />

40 g di parmigiano grattugiato Consilia 4 cucchiai di olio<br />

extravergine di oliva Bio Consilia 30 ml di latte Sale e<br />

pepe q.b. Qualche fogliolina di maggiorana<br />

PREPARAZIONE: Far cuocere con pochissima acqua gli spinaci<br />

e frullarli con due cucchiai di olio. Far bollire in acqua 5<br />

minuti le noci in modo da togliere la pellicina che ricopre la<br />

polpa commestibile. Tagliarle a pezzettini. Frullare le noci e i<br />

pinoli con il latte e la ricotta, fino a ottenere una salsa, e alla<br />

fine mischiare qualche fogliolina di maggiorana. Far rosolare<br />

la pancetta affumicata a dadini, togliere dalla padella il grasso<br />

usando la carta assorbente da cucina. Tritare la cipolla, farla<br />

rosolare con un cucchiaio di olio e rimettere in pentola la pancetta<br />

affumicata. Versare gli gnocchetti tirolesi, aggiungere un<br />

bicchiere di acqua bollente e portare a cottura.<br />

Fuori dal fuoco, aggiungere la salsa di noci e il parmigiano<br />

(lasciandone un po’ per la guarnizione finale). Nel frattempo,<br />

mettere le fette di pancetta su una padella antiaderente calda,<br />

per renderla croccante. Stendere un velo di passata di spinaci<br />

sul piatto, quindi disporre gli gnocchetti. Spolverare con il<br />

parmigiano e guarnire con una fetta di pancetta croccante e<br />

qualche pezzetto di noce.<br />

RICETTE<br />

Vino consigliato:<br />

gli spatzle sono<br />

un piatto tipico<br />

del Trentino Alto<br />

Adige e allora<br />

portiamoli in<br />

tavola con un<br />

Lagrein, rosso<br />

tipico di questo<br />

territorio<br />

FACILE<br />

10’<br />

10’<br />

Gli spatzle portano alla mente<br />

le montagne del Trentino Alto Adige,<br />

caminetti accesi e pranzi tra amici o familiari.<br />

47


RICETTE<br />

Vino consigliato:<br />

ia<br />

per accompagnare<br />

co<br />

agna<br />

questo piatto si può<br />

guardare re<br />

verso<br />

lOltrepò e servire<br />

nei bicchiere un<br />

Riesling capace ac<br />

di<br />

esaltare al meglio<br />

la dolcezza della<br />

zucca<br />

Vellutata di zucca<br />

INGREDIENTI PER 4 PERSONE<br />

400 g di patate 600 g di zucca pulita 1,5 l di brodo<br />

vegetale (già pronto o preparato con una carota,<br />

mezza cipolla e 1 gambo di sedano) 80 g parmigiano<br />

grattugiato Consilia 100 g di stracchino Consilia <br />

2 fette di pane integrale affettato Consilia Mandorle a<br />

lamelle Consilia 6 cucchiai di olio extravergine di olia<br />

bio Consilia Sale e paprika dolce q.b.<br />

PREPARAZIONE: Sbucciare le patate e tagliarle a pezzi.<br />

Tagliare a pezzi la zucca e cuocere entrambe nel brodo<br />

vegetale, per circa 20-25 minuti. Con un mixer a immersione,<br />

ottenere un composto cremoso: far restringere o allungare<br />

il composto con brodo fino ad ottenere la consistenza di<br />

una crema densa. Regolare di sale. Insaporire con un pizzico<br />

di paprika dolce. Preparare i crostini: tagliare il pane a<br />

cubetti, farli rosolare in padella su fiamma viva, fino a che<br />

non diventano dorati e croccanti. Mettere la vellutata nelle<br />

ciotole. Tagliare a cubetti lo stracchino e immergerlo nella<br />

vellutata calda, in modo che diventi cremoso. Irrorare con<br />

un filo di olio e spolverare con parmigiano grattugiato,<br />

paprika (a piacere) e qualche filetto di mandorla. Servire<br />

con i crostini di pane. Per decorare, si può preparare una<br />

cialda di parmigiano: in una padella antiaderente calda,<br />

spargere un cucchiaio di parmigiano grattugiato, lasciare<br />

che si ammorbidisca, quindi prelevare con una paletta e<br />

far indurire, dando la forma desiderata.<br />

FACILE<br />

10’<br />

25’<br />

La vellutata di zucca, una ricetta<br />

vegetariana, capace di restituire al palato<br />

le piacevoli sensazioni richieste da questi piatti.<br />

49


Ossibuchi alla birra<br />

con polenta<br />

INGREDIENTI PER 4 PERSONE<br />

Ossibuchi di manzo (circa 800 g) 2 carote 2 cipolla 2 gambi<br />

di sedano Qualche foglia di salvia e di alloro 1 bottiglia di<br />

birra Peroni Gran Riserva Doppio Malto 4 cucchiai di farina 00<br />

Bio Consilia Una fetta di speck di circa mezzo cm (circa 70 g)<br />

4 cucchiai di olio EVO 200 g di farina di polenta istantanea<br />

Consilia 1 cucchiaio di amido di mais Qualche cucchiaio di<br />

latte 20 g di burro Sale q.b. Timo.<br />

PREPARAZIONE: Tagliare a cubetti 1 carota, 1 cipolla e 1<br />

gambo di sedano. Incidere i bordi degli ossibuchi e metterli<br />

in frigorifero a marinare con la salvia, l’alloro e la birra per circa<br />

3 ore. Asciugare la carne, infarinarla e farla rosolare in una<br />

padella con 2 cucchiai di olio. Nel frattempo, tagliare la fetta<br />

di speck a cubetti e metterla con le verdure già preparate in<br />

una casseruola, rosolare e aggiungere la carne. Dopo qualche<br />

minuto, bagnare con la marinata, in modo che copra la carne<br />

e far cuocere per circa tre ore. Quindi togliere la carne, avvolgerla<br />

in alluminio e tenerla al caldo. Per far addensare la salsa,<br />

diluire un cucchiaio di amido di mais con una tazzina di acqua<br />

fredda: incorporare il liquido alla salsa, abbassare la fiamma e<br />

far addensare, mescolando. Per la polenta istantanea portare<br />

ad ebollizione 1 litro di acqua, salarla, e versarvi la polenta a<br />

pioggia, mescolando con un frustino per evitare la formazione<br />

dei grumi. Cuocere 5 minuti, aggiungendo poco latte ed una<br />

noce di burro a termine cottura. Insaporire con foglioline di<br />

timo fresco. Servire la carne con la polenta.<br />

RICETTE<br />

Bevanda<br />

consigliata: avendo<br />

scelto una birra<br />

per la marinatura<br />

in questo caso<br />

consigliamo di<br />

continuare con la<br />

Peroni Gran Riserva<br />

Doppio Malto<br />

FACILE<br />

15’<br />

3 H<br />

Gli ossibuchi, un piatto tipico dellinverno<br />

in Lombardia, sono proposti marinati<br />

51<br />

e cotti con la birra e accompagnati con una polenta


Tortine di mele con crumble<br />

INGREDIENTI PER 4 PERSONE<br />

4 mele Granny Smith 20 g di burro Succo di 1 limone 30 g di zucchero di<br />

canna 80 g di panna fresca 2 cucchiai di zucchero a velo<br />

Un rotolo di pasta frolla pronto.<br />

Per la crema alle mandorle: 250 g di latte fresco Consilia 1 uovo e 2 tuorli<br />

di uova fresche Consilia 60 g zucchero semolato 30 g di farina 00 bio<br />

Consilia 40 g farina di mandorle 40 g di zucchero a velo 30 g di burro<br />

morbido Per il crumble: 20 g di farina di mandorle 20 g di mandorle<br />

tritate grossolanamente Consilia 30 g di zucchero di canna Consilia 30 g<br />

di farina 00 Bio Consilia 20 g di mandorle a lamelle<br />

20 g di burro morbido Per la crema inglese: 150g di panna fresca<br />

100 g di latte fresco 4 tuorli d’uovo 100 g di zucchero.<br />

PREPARAZIONE: Con la pasta frolla foderare gli stampi per crostatine<br />

imburrati e infarinati e bucherellare il fondo. Cuocere in forno a 170° per 12<br />

minuti. Sbucciare le mele, tagliarle a dadini. Irrorare con il succo di limone,<br />

per non farle annerire. Far sciogliere in padella il burro, e far saltare le mele<br />

con lo zucchero.<br />

Crema pasticcera: Lavorare l’uovo intero e un tuorlo con lo zucchero<br />

semolato. Aggiungere 30 g di farina setacciata. Far bollire il latte con la<br />

vaniglia. Versare, mescolando, il latte caldo sul composto di uova, quindi<br />

far ispessire sul fuoco medio.<br />

Crema di mandorle: Lavorare il burro con la farina di mandorle e lo zucchero<br />

a velo setacciato. Aggiungere il tuorlo rimanente e montare in planetaria<br />

o con le fruste. Mescolando delicatamente, unire la crema pasticcera fatta<br />

raffreddare fino a temperatura ambiente.<br />

Crumble: Lavorare il burro con lo zucchero, la farina, le mandorle in farina<br />

e le mandorle tritate grossolanamente.<br />

Assemblaggio: fatte raffreddare le crostatine, toglierle dagli stampini,<br />

stendere un velo di crema di mandorle. Versarvi un cucchiaio di cubetti di<br />

mele, quindi spargere sopra il crumble e le mandorle a lamella e rimettere<br />

in forno a 180° per 10 minuti. Spolverare con lo zucchero a velo. Servire<br />

con un cucchiaio di panna montata e addolcita con poco zucchero a velo<br />

e crema inglese calda in tazzina.<br />

Crema inglese: portare a ebollizione il latte, la panna e i semini contenuti<br />

nella bacca di vaniglia. Lavorare i tuorli con lo zucchero. Versare il composto<br />

di latte caldo e potare a cottura, in un pentolino, a bagnomaria. Servire nelle<br />

ciotoline come accompagnamento alla crostatina.<br />

RICETTE<br />

Vino consigliato:<br />

iato<br />

perché non<br />

finire<br />

ire<br />

in bellezza? lezz<br />

Con<br />

questo dolce<br />

possiamo farci<br />

coccolare cc<br />

ol<br />

anche<br />

da<br />

un bicchiere di<br />

Erbaluce di Caluso<br />

MEDIA<br />

30’<br />

30’<br />

La crostata di mele<br />

proposta in monoporzioni<br />

53


VIE DEL GUSTO<br />

di Maurizio Ferrari<br />

Intorno alla città emiliana<br />

esiste un circuito museale<br />

unico al mondo: in tutto<br />

cinque musei da quello<br />

del formaggio a quello del<br />

prosciutto, passando per la<br />

pasta, il pomodoro e il felino.<br />

PARMA<br />

ALLA SCOPERTA<br />

DEI MUSEI<br />

DEL CIBO<br />

Ci sono luoghi che nell’immaginario collettivo<br />

hanno un fascino particolare, li si collega subito<br />

e li si identifica con qualcosa. Parma è uno di<br />

questi posti. Subito balza alla mente il prosciutto,<br />

il Parmigiano Reggiano, i salumi e molte altre<br />

leccornie. Intorno alla città di Parma c’è una rete<br />

di musei dedicata alle eccellenze di questo<br />

territorio, una delle aree più ricche dal punto di<br />

vista gastronomico del nostro Paese. Quella che<br />

vi proponiamo, è una gita particolare: cinque<br />

musei dove al centro c’è il cibo.<br />

Un viaggio nel viaggio, in cui si potrà capire<br />

come molti dei prodotti che mangiamo tutti i<br />

giorni prendono vita, diventano le eccellenze<br />

che il mondo ci invidia e ci copia. Un consiglio:<br />

portate con voi una borsa frigo… Non si sa mai<br />

che troviate qualcosa di goloso da portare a casa.<br />

PRIMO MUSEO: IL PARMIGIANO<br />

REGGIANO<br />

La prima tappa passa del nostro viaggio è dedicata<br />

al formaggio. Dall’uscita di Fidenza dell’autostrada<br />

A1, alla rotonda si prende la direzione<br />

che porta a Soragna. Qui si trova il primo dei<br />

cinque musei ovvero quello dedicato al Parmigiano<br />

Reggiano Dop, un formaggio storico la<br />

cui produzione ha fortemente caratterizzato il<br />

paesaggio attorno a Parma e a Reggio Emilia.<br />

Stalle, mucche da latte, foraggio: un sistema agricolo<br />

complesso raccontato nelle sale di questo<br />

museo. Attraverso immagini e oggetti si può<br />

percorrere tutto il ciclo di vita di questo formaggio<br />

e scoprire aneddoti, curiosità che spaziano<br />

dall’architettura dei caseifici sino ai documenti<br />

storici che parlano del Parmigiano Reggiano.<br />

55


VIE DEL GUSTO<br />

SECONDO MUSEO: LA PASTA<br />

Da Soragna, con un viaggio di circa 30 - 40 minuti,<br />

ci si sposta verso le colline parmensi. La prossima<br />

tappa è il Museo della Pasta, situato all’interno di<br />

una corte agricola medioevale, vicino a quello<br />

del pomodoro. La pasta secca di semola di grano<br />

duro, di origine mediorientale, è una importante<br />

tradizione in questo territorio. Basti pensare che<br />

Il museo della<br />

pasta e quello dedicato<br />

al pomodoro<br />

la Barilla è nata in queste terre nell’Ottocento.<br />

Visitando le sale del museo si può apprendere<br />

come il grano può trasformarsi in prodotti da<br />

forno e in pasta. Si potrà osservare un pastificio<br />

industriale della prima metà dell’Ottocento e altri<br />

macchinari che hanno fatto la storia di questo<br />

prodotto.<br />

TERZO MUSEO: IL POMODORO<br />

Situato a fianco di quello della pasta, la tappa<br />

successiva è il Museo del Pomodoro. La coltivazione<br />

di questo ortaggio nella pianura attorno a<br />

Parma a radici antiche, qui sono nate alcune delle<br />

più importati aziende conserviere dell’Italia. Per<br />

molti il pomodoro è considerato l’oro rosso. La<br />

visita al museo permette di scoprire ed esplorare<br />

tutto il mondo agricolo e industriale che circonda<br />

il pomodoro: dalla coltivazione, sia agricola sia<br />

casalinga, alla lavorazione per trasformarlo in<br />

passata, pelati, concentrato e così via. Uno spazio<br />

è dedicato anche al ruolo che il pomodoro ha<br />

nella gastronomia italiana, come si è imposto nel<br />

A Langhirano si trova<br />

il museo del Prosciutto<br />

e dei Salumi di Parma<br />

57


Il giro dei Musei si<br />

conclude con la visita<br />

a quello del Felino IGP<br />

corso del ultimi secoli diventando un ingrediente<br />

imprescindibile di molte ricette della tradizione.<br />

Il pranzo si può consumare nel ristorante La Corte<br />

di Giarola, situato nella struttura che ospita i<br />

musei. Qui si possono gustare le ricette della<br />

tradizione parmense, realizzati con prodotti a<br />

km0. Da provare la torta fritta con i salumi.<br />

QUARTO MUSEO: IL PROSCIUTTO<br />

E I SALUMI<br />

Lasciando Collecchio si punta decisamente verso<br />

Sud e in circa mezz’ora, salendo in collina, si<br />

raggiunge Langhirano dove ha sede il Museo<br />

del Prosciutto e dei Salumi di Parma. Assieme al<br />

Parmigiano Reggiano Dop è sicuramente uno<br />

dei prodotti che ha dato più lustro all’enogastronomia<br />

emiliana e parmense in particolare. Il<br />

museo si trova a Langhirano perché questa città<br />

è il luogo ideale per far stagionare il prosciutto,<br />

qui, infatti, c’è quel microclima che permette<br />

di ottenere la trasformazione da coscia cruda<br />

a prosciutto. La visita al museo è l’ideale per<br />

apprendere tutto quello che c’è da sapere sul<br />

maiale e su come viene trasformato in provincia<br />

di Parma: spazio dunque alla storia del prosciutto<br />

crudo, della spalla di San Secondo, del culatello<br />

di Zibello, del salame di Felino. Per poi concentrarsi<br />

in particolare su tutte le fasi di lavorazione<br />

del prosciutto crudo. Interessante anche l’approfondimento<br />

dedicato al sale, un ingrediente<br />

VIE DEL GUSTO<br />

indispensabile, ma che deve essere usato con<br />

parsimonia perché ha un forte impatto sulla<br />

salute dell’uomo.<br />

QUINTO MUSEO: IL SALAME<br />

DI FELINO IGP<br />

A poco più di 15 minuti di macchina da Langhirano<br />

incontriamo Felino, l’ultima tappa del giro<br />

dei musei del cibo di Parma. Qui nel castello è<br />

ospitato il museo dedicato al Salame di Felino<br />

IGP. Si tratta di un prodotto la cui storia risale a<br />

centinai di anni fa: i primi documenti che parlano<br />

di questo insaccato risalgono all’inizio del 1400,<br />

mentre un bassorilievo nel Battistero di Parma<br />

del XII secolo mostra un norcino all’opera con i<br />

salami. Il percorso è diviso in cinque sezioni, dove<br />

il visitatore sarà immerso nella storia di questo<br />

prodotto, nel suo utilizzo in cucina, come si produce<br />

a livello familiare (una tradizione ancora<br />

ben radicata nel territorio) e a livello artigianale<br />

per la commercializzazione. Alla fine della visita si<br />

potranno scoprire delle curiosità storiche legate<br />

al territorio e al salame.<br />

G<br />

GLI INDIRIZZI<br />

web: www.museidelcibo.it<br />

Museo del Parmigiano-Reggiano<br />

Corte Castellazzi<br />

Via Volta, 5<br />

Soragna (PR)<br />

Museo della Pasta<br />

Corte di Giarola – Parco del Taro<br />

Ingresso in Strada Giarola, 11<br />

43044 Collecchio (Parma)<br />

Museo del Pomodoro<br />

Corte di Giarola – Parco del Taro<br />

Ingresso in Strada Giarola, 11<br />

43044 Collecchio (Parma)<br />

Museo del Prosciutto e dei salumi<br />

di Parma<br />

Ex Foro Boario<br />

Via Bocchialini, 7<br />

Langhirano (PR)<br />

Museo del Salame di Felino<br />

Castello di Felino<br />

Strada al Castello, 1<br />

43035 Felino (Parma)<br />

59


GULLIVER<br />

di Alessandro Barbieri<br />

GULLIVER,<br />

UN AIUTO CONCRETO<br />

AGLI ANZIANI<br />

Da qualche settimana<br />

i Supermercati <strong>Gulli</strong>ver<br />

hanno lanciato una<br />

nuova iniziativa che vede<br />

protagonisti gli over 65<br />

e i pensionati. A costoro,<br />

il mercoledì, è praticato<br />

uno speciale sconto del<br />

10% su tutta la spesa.<br />

60<br />

Ha preso il via dalla metà di ottobre l’iniziativa<br />

dedicata agli over 65 e a tutti i<br />

pensionati. Ogni mercoledì, a partire<br />

già da questo mese, i Supermercati <strong>Gulli</strong>ver<br />

offrono infatti uno speciale sconto del 10<br />

per cento su tutta la spesa, alimentare e non<br />

(sono esclusi solo i giornali, le riviste e le ricariche<br />

telefoniche), ai consumatori che rientrano in<br />

questa particolare fascia.<br />

Per accedere allo sconto basterà esibire un documento<br />

di identità o un documento che attesti lo<br />

status di pensionato. Non solo, lo sconto è cumulabile<br />

con le offerte già presenti nei negozi<br />

ed è praticato in tutti punti vendita della catena<br />

<strong>Gulli</strong>ver. Non è previsto un tetto massimo di<br />

spesa, e lo sconto si applicherà a tutti i prodotti,<br />

indipendentemente dalla marca scelta.<br />

«L’iniziativa ha preso forma durante l’estate ma,


GULLIVER<br />

prima di una applicazione su vasta scala che riguardasse<br />

tutti i punti vendita, occorreva la classica<br />

prova sul campo con test che ci fornissero un<br />

quadro più preciso», ha detto Gilberto Maioli,<br />

responsabile commerciale dei Supermercati<br />

<strong>Gulli</strong>ver. «Nei mesi scorsi abbiamo così avviato<br />

la fase preliminare coinvolgendo alcuni negozi<br />

in Liguria così da individuare le corrette modalità<br />

dell’iniziativa e, soprattutto, la giornata più adatta<br />

nella quale far ricadere la nostra offerta speciale»,<br />

ha proseguito Maioli.<br />

In base ai dati raccolti, incrociati anche con l’esperienza<br />

diretta di tutti i direttori dei punti vendita,<br />

il team di <strong>Gulli</strong>ver ha così individuato nel mercoledì<br />

il momento più adatto. «Gli over 65 e più in<br />

generale i pensionati non amano la ressa del fine<br />

settimana durante il quale i supermercati vengono<br />

presi d’assalto dalle persone che lavorano e che non<br />

hanno quindi la possibilità di diluire la spesa lungo<br />

tutta la settimana. Meno affollamento significa più<br />

tranquillità tra le corsie e, soprattutto, code meno<br />

lunghe alle casse», ha spiegato il responsabile<br />

commerciale.<br />

Non solo, gli addetti alla vendita possono dedicare<br />

più tempo agli anziani che hanno così modo di<br />

scegliere i prodotti più idonei alle loro esigenze.<br />

Nel corso del week end, per dinamiche che sfuggono<br />

a qualsiasi analisi preventiva, può capitare<br />

che in alcuni reparti l’assortimento di prodotti<br />

non sia al 100%, soprattutto per le referenze alle<br />

quali è stata applicato uno sconto o un’iniziativa<br />

speciale. Al contrario nella parte centrale della<br />

settimana, proprio per una maggiore disponibilità<br />

di risorse e una minore richiesta, gli scaffali sono<br />

sempre ben assortiti.<br />

L’INIZIATIVA DI GULLIVER<br />

«Abbiamo pensato che un’iniziativa di questo genere<br />

rivolta ad un target sensibile potesse realmente<br />

aiutare i nostri clienti. Non solo, pensiamo anche<br />

che possa dar loro la possibilità di accedere più<br />

facilmente ai prodotti della cosiddetta fascia premium<br />

nella quale rientrano le eccellenze nazionali<br />

e del territorio», ha sottolineato Gilberto Maioli.<br />

Quella delle agevolazioni per gli anziani è una<br />

scelta che inizia a diffondersi tra mille difficoltà<br />

anche in Italia, sulla scia di quanto hanno fatto<br />

i Paesi del Nord Europa, decisamente più attivi<br />

sul fronte delle politiche sociali.<br />

Oggi chi rientra in questa fascia può per esempio<br />

Lo sconto del 10% sulla<br />

spesa è cumulabile solo<br />

con le offerte a volantino<br />

fruire di qualche piccolo vantaggio per il pagamento<br />

dei bollettini postali, per viaggiare sui treni<br />

o sulle linee di alcune città. Se si escludono casi<br />

sporadici e limitati nel tempo, la grande distribuzione<br />

non ha mai dato segnali in tal senso. Eppure<br />

nei negozi, dai più piccoli alle grandi superfici, si<br />

consuma ogni giorno l’unico “rito” al quale nessun<br />

essere umano può sottrarsi: quello del cibo.<br />

«I Supermercati <strong>Gulli</strong>ver, pur essendo diventati una<br />

realtà importante nella grande distribuzione, non<br />

hanno mai abbandonato i valori e l’etica che li<br />

hanno caratterizzati fin dalla nascita. E l’iniziativa<br />

per gli over 65 prosegue nel solco della tradizione. Il<br />

motto coniato tanti anni fa “<strong>Gulli</strong>ver, un gigante<br />

per amico”, è più che mai attuale e vero», ha concluso<br />

Gilberto Maioli.<br />

G<br />

61


GULLIVER<br />

di Alessandro Barbieri<br />

Il 25 novembre anche nei<br />

Supermercati <strong>Gulli</strong>ver si<br />

svolge la 21 edizione della<br />

Giornata nazionale della<br />

Colletta Alimentare, l’evento<br />

di solidarietà più importante<br />

e sentito in Italia.<br />

DONA<br />

LA SPESA<br />

A CHI HA<br />

BISOGNO<br />

Sabato 25 novembre si terrà in tutta Italia<br />

la Giornata Nazionale della Colletta<br />

Alimentare (GNCA), promossa dalla<br />

Fondazione Banco Alimentare. Per le sue<br />

dimensioni e per l’eco provocata in tutto il Paese,<br />

l’iniziativa è ormai considerata l’evento di carità<br />

più importante in Italia, un appuntamento che<br />

con il trascorrere degli anni è diventato familiare<br />

per milioni di italiani e che tocca le radici profonde<br />

del nostro popolo. È un atto di buon cuore<br />

a beneficio dei tanti individui che oggi vivono<br />

nella povertà assoluta.<br />

Come negli anni scorsi, anche quest’anno i Supermercati<br />

<strong>Gulli</strong>ver aderiscono all’iniziativa<br />

mettendo a disposizione dei volontari del Banco<br />

Alimentare aree appositamente attrezzate per la<br />

raccolta di cibo.<br />

«Durante questa giornata ciascuno può donare<br />

parte della propria spesa in modo da aiutare<br />

le tante persone che oggi stentano a vivere», ha<br />

detto Piero Lugano, proprietario della catena<br />

<strong>Gulli</strong>ver. «All’ingresso dei nostri negozi i volontari<br />

consegneranno come sempre un sacchetto in cui<br />

mettere olio, omogeneizzati, alimenti per l’infanzia,<br />

tonno e carne in scatola, legumi in scatola, pelati,<br />

sughi e, più in generale, tutti quelli alimenti a lunga<br />

conservazione facilmente gestibili dal Banco nel<br />

corso dei mesi successivi», ha specificato Lugano.<br />

62


GULLIVER<br />

LA COLLETTA ALIMENTARE<br />

L’idea è nata nel 1996 quando i vertici del Banco<br />

Alimentare italiano, invitati a Parigi per partecipare<br />

ad una riunione della Fedération Européenne des<br />

Banques Alimntaires, videro dei manifesti che<br />

pubblicizzavano la Giornata nazionale della Colletta<br />

Alimentare. Rientrati in Italia, decisero di organizzare<br />

un evento simile anche sul nostro territorio che si<br />

sarebbe svolto l’anno successivo. Il risultato fu un<br />

successo inaspettato: 1.350 tonnellate raccolte. Da<br />

allora il fiume in piena della Colletta non si è più<br />

fermato.<br />

La quantità tà<br />

di cibo raccolto si è moltiplicata,<br />

così come il numero di<br />

volontari, on<br />

di persone che<br />

donano, no<br />

di<br />

persone e famiglie<br />

raggiunte nel loro<br />

bisogno. Per chi accetta<br />

di far parte di questa<br />

meravigliosa iniziativa,<br />

di donare tempo ed<br />

energie, la Colletta<br />

diventa una scuola di<br />

umanità, un’occasione in<br />

cui si incontra il Paese reale,<br />

l’Italia che fa fatica, soffre, ma<br />

che è<br />

capace di essere solidale<br />

con chi è nel bisogno.<br />

UN AIUTO CONCRETO<br />

O<br />

Nel 2016 l’ISTAT ha stimato in 1 milione e 619mila<br />

le famiglie in condizione di povertà assoluta,<br />

nelle quali vivono 4 milioni e 742mila individui.<br />

Secondo quanto scritto nel rapporto sulla<br />

povertà in Italia redatto dall’Istituto nazionale<br />

di statistica, nello scorso anno l’incidenza della<br />

povertà assoluta è salita al 26,8% rispetto al 18,3%<br />

fatto registrare nel 2015 tra le famiglie con tre o<br />

più figli minori, coinvolgendo nell’ultimo anno<br />

137mila 771 famiglie e 814mila 402 individui.<br />

Una fotografia precisa quanto impietosa della<br />

realtà alla quale, al momento, sembra non esserci<br />

rimedio. Ecco perché l’attività del Banco<br />

Alimentare con la sua colletta è determinante.<br />

Nell’edizione dello scorso anno sono state raccolte<br />

in tutta Italia 8.500 tonnellate di alimenti<br />

e generi di prima necessità grazie alla generosità<br />

di 5 milioni e mezzo di italiani che hanno partecipato<br />

all’operazione.<br />

«Per r quanto riguarda rda la raccolta nei nostri punti<br />

vendita, lo scorso anno abbiamo raccolto oltre<br />

37 tonnellate di cibo e altri prodotti», ha detto<br />

Lugano. I negozi coinvolti nell’iniziativa sono<br />

stati 69 compresi quelli della catena e gli affiliati,<br />

ovvero tutti i market che per superficie, personale<br />

e assortimento rientravano nei parametri della<br />

raccolta. Il prodotto più donato è stato la pasta<br />

con 7,6 tonnellate di merce, seguito da pelati<br />

e legumi dei quali sono stati raccolti 5,9 e 4,5<br />

tonnellate rispettivamente. Il Piemonte con 26<br />

negozi è stato tra i più pronti a rispondere alla<br />

chiamata con 13,4 tonnellate di prodotti, seguito<br />

dalla Lombardia (22 negozi e 12,1 tonnellate di<br />

alimenti) e dalla Liguria (20 negozi e 8,8 tonnellate<br />

di alimenti). «Siamo convinti che anche quest’anno<br />

i clienti <strong>Gulli</strong>ver si dimostreranno altruisti e attenti<br />

alle esigenze dei più bisognosi, in una gara del buon<br />

cuore che vedrà tutti indistintamente vincitori», ha<br />

detto Piero Lugano.<br />

G<br />

63


GULLIVER<br />

di Alessandro Barbieri<br />

Dal 9 di novembre è operativo il nuovo punto vendita di<br />

Mede Lomellina. Oltre 600 m 2 di superficie espositiva e<br />

tante novità che riguardano soprattutto i freschi.<br />

COSÌ NASCE<br />

UN NEGOZIO<br />

GULLIVER<br />

Da quando <strong>Gulli</strong> è nato, alla redazione non<br />

era mai capitato di assistere ad una apertura<br />

ex novo di un negozio. Mai fino a questo<br />

numero. Il nostro tour all’interno dell’universo<br />

<strong>Gulli</strong>ver ci porta questa volta a Mede, un<br />

paese di circa 6mila abitanti situato nella Lomellina<br />

Sud occidentale, in quello spicchio di territorio che<br />

s’incunea tra i tre fiumi Agogna, Sesia e il grande Po.<br />

Dobbiamo incontrare Alberto Orbetello, responsabile<br />

degli allestimenti e delle ristrutturazioni dei punti vendita<br />

<strong>Gulli</strong>ver che, insieme a Massimo Maidà, direttore<br />

del punto vendita, sta lavorando per l’inaugurazione<br />

del nuovo negozio, fissata per il 9 novembre.<br />

Il supermercato si trova in Viale Primo maggio 22,<br />

all’interno di una struttura di recente costruzione<br />

che ospita anche un negozio Brico e uno sportello<br />

di Unicredit. Lasciamo l’auto in un ampio parcheggio<br />

prospiciente la struttura. Alberto Orbetello è lì ad<br />

attenderci tra merce da sistemare e tra corsie che<br />

ancora raccontano poco di quello che sarà il nuovo<br />

punto vendita. Cortese, ma assai pratico, Orbetello<br />

ha molta esperienza e conosce i punti vendita come<br />

le sua tasche.<br />

Quanti negozi ha allestito per <strong>Gulli</strong>ver?<br />

«Quelli totalmente nuovi sono almeno una ventina, ma<br />

non c’è punto vendita della catena nel quale non abbia<br />

fatto almeno un intervento. Li ho visitati e sistemati tutti»,<br />

Qual è il miglior negozio che ha seguito?<br />

«L’ultimo. Può sembrare banale ma è così. Ogni volta<br />

Passato e futuro: a sinistra<br />

il vecchio negozio in centro a Mede<br />

a destra il nuovo punto vendita<br />

64


GULLIVER<br />

Le scorte del vecchio<br />

negozio coprono una minima<br />

parte degli scaffali<br />

Alberto Orbetello, responsabile<br />

degli allestimenti e delle<br />

ristrutturazioni di <strong>Gulli</strong>ver<br />

che rifacciamo ex novo un supermercato cerchiamo di<br />

migliorare sempre rispetto all’apertura precedente. Non<br />

ci accontentiamo mai e siamo sempre alla ricerca di<br />

soluzioni innovative volte a migliorare l’esperienza dei<br />

nostri consumatori.»<br />

Ci racconti il nuovo negozio di Mede.<br />

«Come vede qui è tutto nuovo! A parte il pavimento e<br />

i muri perimetrali abbiamo praticamente rifatto tutto.<br />

Dal box informazioni, rivisitato in modo da essere più<br />

accessibile alla clientela, alle casse, dalla linea del libero<br />

servizio, ai banchi della carne, del pane e degli affettati”.<br />

In quanto tempo allestite un punto vendita?<br />

«Dipende dalla superficie. Si va da un minimo di 10 giorni<br />

alle tre settimane, come per questo di Mede»<br />

Il vecchio negozio che fine farà?<br />

«Con l’apertura del nuovo punto vendita che sarà inaugurato<br />

il prossimo 9 novembre, chiudiamo la serranda<br />

in centro città. Il market era ormai troppo piccolo per<br />

soddisfare le esigenze crescenti di una clientela che<br />

anche in provincia sta mutando rapidamente i propri<br />

stili di vita.<br />

Stessa clientela?<br />

«Non solo la stessa. Con un parcheggio così ampio<br />

contiamo di poter servire non solo i vecchi clienti<br />

ma anche una nuova fascia di consumatori abituati<br />

alla spesa della settimana, quella che si fa con il<br />

carrello per intenderci».<br />

Quali sono le caratteristiche di questo negozio?<br />

«La struttura ha uno sviluppo quadrato, per un totale<br />

di circa 600 m 2 , il che ci ha agevolato nella disposizione<br />

delle isole e delle corsie».<br />

Sulla destra c’è una lunga fila di frigoriferi...<br />

«Sono tutti destinati ai prodotti freschi confezionati:<br />

dal latte agli yogurt, dai formaggi alla pasta, dai sughi<br />

pronti ai salumi confezionati. Ho allestito decine di negozi<br />

nuovi ma, credetemi, questa è la struttura che può<br />

vantare il più spazioso frigorifero dei freschi e quando<br />

sarà pronto stupirà tutti».<br />

E il mega banco sul fondo negozio?<br />

«È un esperimento: se vedete, dal banco dei salumi e dei<br />

formaggi, fino a quello della carne non ci sono interruzioni.<br />

Il cliente può così concentrarsi sugli acquisti senza<br />

perdere tempo e, tra una coda e l’altra, può sbirciare<br />

sul banco successivo, facendosi un’idea di quello che<br />

ordinerà di lì a poco per preparare il pranzo o la cena».<br />

Tra le corsie ancora vuote scorgiamo una figura<br />

che freneticamente sistema i prodotti sugli scaffali.<br />

È Massimo Maidà, neo direttore del punto vendita.<br />

Quarantadue anni, più della metà trascorsi in <strong>Gulli</strong>ver,<br />

Maidà è uomo d’esperienza visto che proviene<br />

dal negozio di Robbio, una struttura che con circa<br />

1.000 m 2 , è la più importante della zona. «Mede è vivo,<br />

c’è molto movimento e contiamo di intercettare una<br />

buona fetta della popolazione che prima era costretta<br />

ad allontanarsi dal centro abitato per trovare un assortimento<br />

così vasto di prodotti come quello che stiamo<br />

preparando ora». Maidà ci fa notare come, nonostante<br />

abbia già collocato a scaffale l’assortimento del vecchio<br />

negozio, ci siano delle vere voragini di vuoto tra<br />

una corsia e l’altra. «I clienti storici rimarranno a bocca<br />

aperta quando entreranno nel nuovo negozio sia per<br />

la quantità sia per la qualità. Qui finalmente potremo<br />

schierare tutti i nostri prodotti al gran completo, con<br />

eccellenze che nel vecchio negozio del centro di Mede<br />

non potevamo gestire».<br />

G<br />

65


LAMPADE PER SCRIVANIE FUORI<br />

DALL’ORDINARIO<br />

Ogni scrivania che si rispetti ha una lampada, può<br />

essere seria, spiritosa, fissa o mobile, ma per essere<br />

perfetta deve anche avere un pizzico di design.<br />

Leucos, azienda veneta specializzata in illuminazione<br />

decorativa, presenta tre nuove lampade da tavolo,<br />

ognuna caratterizzata da uno stile particolare, per<br />

meglio adattarsi a un pubblico eterogeneo. Aella mini<br />

è la versione “mignon” del modello Aella. La base da<br />

tavolo è in marmo, legno o metallo (canna di fucile,<br />

cromato, oro, oro rosa), mentre il diffusore è realizzato<br />

in vetro soffiato ed è disponibile in differenti forme e<br />

finiture. È questa parte a rendere preziosa e unica la<br />

lampada.<br />

Rimanendo nel classico, la JJ è l’icona delle lampade<br />

da tavola, con il suo movimento a due aste con molle<br />

contrapposte e il diffusore conico. Un’icona che non<br />

ha perso fascino nel tempo e ha dato vita a questa<br />

linea rinnovata nelle finiture e nelle colorazioni<br />

personalizzabili con dieci diverse tonalità tra opache<br />

e scure.<br />

Leva è una lampada che racchiude già nel nome il<br />

movimento con cui è realizzata. La particolarità di<br />

BARATTOLI DI VETRO<br />

PER TUTTI GLI USI<br />

Presente nelle cucine di tutto il mondo da 175 anni con i suoi<br />

barattoli, Kilner ha deciso di festeggiare questa data con la<br />

collezione 175 Anniversary. Si tratta di una linea di barattoli<br />

ispirata allo stile e alle finiture proprio di quei pezzi nati nel<br />

lontano 1842 con un tocco di design rétro. I barattoli sono<br />

composti da tappo in vetro con guarnizione arancione e<br />

anello in metallo con chiusura a vite per una chiusura 100%<br />

ermetica. Sono disponibili in due diverse capacità : da 1 litro<br />

e mezzo e da 0.75 litri. Ma le novità non si esaurisco qui. È<br />

disponibile anche la Linea Signature: composta da barattoli<br />

dal design semplice, con una base con vetro rinforzato<br />

di alta qualità per assicurare stabilità. Nuovo anche il Set<br />

Fermentazione, una soluzione completa per sperimentare in<br />

casa propria questa tecnica sempre più usata nei ristoranti<br />

di tutto il mondo. Il tappo è dotato di un componente che<br />

evita l’ingresso dell’ossigeno nel barattolo, consentendo<br />

ai microrganismi di lavorare e completare un corretta<br />

fermentazione.<br />

Snack On The Go completa l’offerta: è la “schiscetta” secondo<br />

Kilner, in vetro e con tappo a vite ermetico. Questa linea è<br />

pensata per il trasporto e la conservazione degli alimenti,<br />

grazie a uno scomparto in acciaio, che può dividere gli<br />

ingredienti solidi da quelli liquidi.<br />

web: www.kunzi.it<br />

DESIGN<br />

di Maurizio Ferrari<br />

questo prodotto è l’essere fatto interamente di legno,<br />

infatti è disponibile in palissandro, noce canaletto,<br />

mogano e faggio sbiancato. Una lampada che<br />

racchiude la modernità del design con il classico del<br />

legno.<br />

web: www.leucos.com<br />

67


VIAGGI<br />

di Davide Grilli<br />

Una delle città più green e affascinanti<br />

d’Europa, una capitale moderna tutta da<br />

scoprire e da vivere che si accende già a partire<br />

da novembre in vista del Natale.<br />

48 ore<br />

A COPENAGHEN<br />

La città della Sirenetta, Copenaghen, è una città<br />

cosmopolita, innovativa, moderna ma che, allo<br />

stesso tempo, affonda le radici nella storia. Copenhagen<br />

è piccola, perfetta per essere visitata<br />

a piedi o in bicicletta. Un ottimo modo per scoprire<br />

l’enorme patrimonio artistico e culturale<br />

della città.<br />

MERCATINI DI NATALE<br />

Già a novembre, chi visita Copenaghen ha l’impressione<br />

di entrare in una favola. A partire dal<br />

10 del mese e fino alla fine delle feste di Natale e<br />

Capodanno, infatti, la città si accende restituendo<br />

un’atmosfera magica. Enormi alberi addobba-<br />

68<br />

ti, candele, luci colorate e favolosi Mercatini di<br />

Natale, come quelli all’interno del Parco Tivoli a<br />

Nyhavn, la zona dei canali e a Højbro Plads, una<br />

delle più belle piazze su Strøget di Copenaghen,<br />

che ospita un mercato di Natale in cui sono evidenti<br />

le influenze culturali tedesche.<br />

PER TUTTI I GUSTI<br />

Fiore all’occhiello di Copenhagen è il cibo: dal<br />

ristorante ricercato, alla taverna, ai food truck disseminati<br />

per la città, ovunque si possono gustare<br />

ricette varie e curiose, dai piatti classici a base di<br />

aringa e crostacei alle installazioni molecolari<br />

dei grandi chef, dall’hot dog agli Smørrebrød ai


VIAGGI<br />

piatti della cucina internazionale. La città vanta<br />

un totale di 18 stelle Michelin assegnate a 15<br />

ristoranti nel 2015. Ce n’è davvero per tutti i<br />

gusti, un altro ottimo motivo per concedersi<br />

una vacanza in una delle città più affascinanti<br />

d’Europa.<br />

Ore 10.00: Il punto ideale da<br />

cui partire è la centralissima Radhuspladsen<br />

o Piazza del Municipio dove<br />

si trova la statua di Hans Christian Andersen,<br />

il famose scrittore di fiabe danese<br />

e, ovviamente, il Radhus, il Municipio. I più<br />

atletici possono salire i 300 gradini della torre<br />

Giorno<br />

dell’orologio e ammirare il bellissimo panorama<br />

della città. Dalla Piazza del Municipio parte<br />

la via pedonale più lunga d’Europa (1,5 Km<br />

circa), Strøget, che arriva fino a Kogens Nytorv.<br />

Lungo la via si incontrano quattro piazze: Gammeltorv<br />

e Nytorv, che sono adiacenti, dove si<br />

trovano rispettivamente la Caritaspringvandet<br />

(Fontana della Carità) e il Domhus (Palazzo di<br />

Giustizia); Amagertorv, una piazza molto animata,<br />

anche da artisti di strada, dove si trova<br />

la Storkespringvandet (Fontana della Cicogna);<br />

infine Kogens Nytorv (La nuova piazza del re),<br />

una grande piazza circolare con al centro la statua<br />

di Cristiano V, re di Danimarca e Norvegia<br />

dal 1670 al 1699.<br />

Ore 11.00: Proseguendo lungo Nørregade<br />

si raggiunge la Vor Frue Kirke (Chiesa della<br />

nostra Signora), la cattedrale di Copenaghen<br />

dove ammirare il Cristo e gli apostoli, opera di<br />

Bertel Thorvaldsen. La Torre rotonda ospita sulla<br />

cima una piattaforma panoramica con il più<br />

antico osservatorio astronomico ancora in funzione.<br />

Ore 11.30: Si giunge quindi a Nyhavn,<br />

vecchio porto del XVII secolo con le sue tipiche<br />

casette colorate, dove si può fare una pausa<br />

sorseggiando un aperitivo o assaggiando i tipici<br />

Smørrebrød, delle bruschette con affettati,<br />

salmone o aringhe. Oppure si può optare per<br />

una gita in barca di un’ora per un tour intorno<br />

all’isola Papirøen, (Isola della Carta), un’area<br />

dove si stoccavano i prodotti cartacei arrivati al<br />

porto di Copenaghen.<br />

Ore 12.30: Per il pranzo si può provare<br />

il Copenhagen Street Food, uno spazio inaugurato<br />

nella primavera 2014 nell’isola Papirøen,<br />

a ridosso della famosa area di Cristiania. L’area<br />

ospita 40 food trucks con un’offerta gastronomica<br />

che varia dal classico fish’n’chips alla pizza,<br />

dagli hot-dog alle pietanze tailandesi, fino ai<br />

piatti a base di gamberi o salmone.<br />

Ore 15.30: La tappa successiva del tour<br />

è la celebre Cristiania. Più che un quartiere è<br />

una vera e propria comunità autogestita fondata<br />

nel 1972 quando, un gruppo di hippie occupò<br />

diversi edifici militari abbandonati. Anche a<br />

Cristiania, nella Grey Hall, non manca il mercato<br />

di Natale, anche se in chiave alternativa.<br />

Ore 16.30: Da Christania si raggiunge<br />

il terrazzo del Skuespilhuset, il teatro dell’opera<br />

69


VIAGGI<br />

danese, che si trova sull’isola di Holmen. Progettato<br />

dall’architetto danese Henning Larsen,<br />

è tra i più moderni teatri d’opera del mondo e<br />

anche uno dei più costosi (oltre 500 milioni di<br />

dollari).<br />

Ore 18.30: Prima di cena si può sorseggiare<br />

un cocktail o una birra all’Ofelia, un locale<br />

trendy che ha una suggestiva vista sul lungomare.<br />

Ore 20.00: Per la cena ci si sposta a<br />

Vesterbro, la zona ovest della stazione dove si<br />

trovano ottimi ristoranti, in particolare Frk Barners<br />

Kælder a Helgolandsgade 8°. Da provare<br />

assolutamente l’antipasto di aringhe in quattro<br />

diverse salse e il Frk Barners Gryde, un gustoso<br />

stufato di carne di maiale, pancetta, salsiccia,<br />

funghi e cipolla.<br />

Ore 23.00: La vita notturna a Copenaghen<br />

è particolarmente accesa. Si può scegliere<br />

tra jazzclub, winebar e, naturalmente, le classiche<br />

birrerie, soprattutto nella zona di Carlsberg.<br />

Tra i locali più gettonati il Café Rust, dove chi lo<br />

desidera può ballare fino all’alba.<br />

Giorno<br />

Ore 10.00: Il tour prosegue,<br />

sempre in centro, con la visita della<br />

Holmens Kirke, la chiesa madre della<br />

marina danese. Attraversando il canale<br />

si arriva al Palazzo di Christiansborg, l’edificio<br />

in stile rinascimentale che si trova<br />

sull’isolotto di Slotsholmen ed è oggi sede del<br />

parlamento danese e degli uffici del primo ministro<br />

e della suprema corte di Danimarca.<br />

70<br />

Ore 10.30: Per un’immersione nella<br />

cultura e nella storia danese si consiglia di visitare<br />

il palazzo del Museo Nazionale a Ny Vestergade,<br />

il più importante museo di Copenaghen<br />

e dell’intera Danimarca. Il palazzo reale del XVIII<br />

secolo è pieno di reperti preistorici, come il<br />

preistorico Carro Solare di Trundholm, un oggetto<br />

unico al mondo del suo genere.<br />

Ore 12.00: Prima di pranzare si può fare<br />

un po’ di shopping nei negozi del centro aperti<br />

anche la domenica dalle ore 11 alle 18. Da non<br />

perdere la visita a uno dei più grandi Lego Store<br />

del mondo a Vimmelskaftet 37. Copenaghen è<br />

infatti la patria dell’azienda fondata nel 1916 da<br />

Ole Kirk Christiansen, che ha iniziato a produrre<br />

i famosi mattoncini a partire dal 1949.<br />

Ore 12.30: Per un piacevole brunch ci<br />

si può recare al Laundromat Cafè, in Elmegade<br />

15, un locale davvero particolare aperto nel<br />

2004 dal’islandese Fridrik Weisshappel dove al<br />

prezzo di 30 corone (poco più di 4 euro) viene<br />

offerto un servizio secondario - in questo caso<br />

la lavanderia per fare il bucato - ci si può fermare<br />

per il brunch, ma anche per bere un drink<br />

sfogliando uno dei 4mila libri usati a disposizione<br />

di chi aspetta che la lavatrice finisca il suo<br />

ciclo.<br />

Ore 14.30: Nel primo pomeriggio una<br />

rilassante passeggiata all’Assistens Cemetery,<br />

uno dei parchi più belli di Copenaghen, è quello<br />

che ci vuole. Situato dietro la trafficata via<br />

principale del quartiere Nørrebro, è un luogo<br />

perfetto per rilassarsi.<br />

Ore 15.30: Si passa quindi ai Giardini di<br />

Tivoli, il famoso parco di divertimento situato<br />

nel centro di Copenaghen,<br />

il secondo più antico<br />

del mondo inaugurato<br />

nel 1843. Per gli amanti<br />

dei rituali natalizi il Tivoli è<br />

una tappa obbligata visto<br />

che ospita il mercatino di<br />

Natale più popolare di Copenaghen.<br />

L’entrata, sotto un arco,<br />

catapulta i visitatori in un<br />

mondo fatato con giostre<br />

mozzafiato e un labirinto<br />

di cose da fare e vedere.<br />

L’architettura degli edifici<br />

Hans<br />

Christian<br />

Andersen


VIAGGI<br />

del parco è meravigliosa, su tutti la Torre cinese<br />

costruita nel 1900 e le strutture teatrali. Molto<br />

famose le montagne russe in legno, costruite<br />

nel 1914 ma tuttora funzionanti, e la più moderna<br />

giostra, battezzata il demonio, sulla quale<br />

si compie un “giro della morte”. All’interno dei<br />

Giardini sono presenti anche due teatri, una sala<br />

per concerti e ben trentotto ristoranti, in grado di<br />

soddisfare le esigenze di ogni palato. Nel periodo<br />

natalizio viene allestito anche uno dei migliori<br />

mercatini della Scandinavia.<br />

Ore 17.00: Prima di partire una tappa<br />

obbligata: la Statua della Sirenetta (Den Lille<br />

Havfrue), uno dei simboli per eccellenza, se non<br />

il simbolo della capitale danese. La statua nasce<br />

dalla favola di Hans Christian Andersen “La<br />

Piccola Sirenetta” del 1909. Il produttore danese<br />

di birra Carl Jacobsen fu talmente felice per<br />

la sovraproduzione del birrificio che commissionò<br />

al famoso scultore locale, Edward Eriksen,<br />

la costruzione della statua nel 1913. Dopo più<br />

di cento anni è ancora una delle statue più fotografate<br />

al mondo che attira milioni di visitatori.<br />

La scultura, alta 125 cm per 175 kg di peso, si<br />

trova su uno scoglio del molo Langelinie. G<br />

Il quartiere<br />

di Christiania<br />

dove dormire<br />

DOVE DORMIRE<br />

C’è un’ampia scelta di hotel in cui<br />

soggiornare, per tutti i gusti e per<br />

tutte le tasche. Il Danhostel Cph City<br />

in H.C. Andersens Boulevard 50 è un<br />

ostello a cinque stelle con vista sulla<br />

nuova Opera House e Islands Brygge<br />

che offre solo stanze con 4 letti da<br />

56 euro. Nei pressi della stazione di<br />

Mitchellsgade si può soggiornare al<br />

Cab Inn, in Arne Jakobsens Allé, un<br />

hotel firmato da Daniel Libeskind che<br />

propone camere doppie a partire da 90<br />

euro. La scelta ottimale per la posizione<br />

è il 71 Nyhavn Hotel, il cui nome è in<br />

realtà anche il suo indirizzo. Arroccato<br />

sul lungomare, questo magazzino del<br />

1805 è stato trasformato in hotel nel<br />

1971, e offre comfort scandinavo in un<br />

ambiente storico. I più raffinati possono<br />

soggiornare al First Hotel Skt. Petri,<br />

unico membro danese dei Design<br />

Hotels, utilizzato anche per meeting e<br />

fashion show, o al Radisson Sas Royal,<br />

in Hammerichsgade , un grattacielo<br />

firmato Arne Jacobsen, una sorta di<br />

monumento cittadino. La stanza 606 è<br />

ancora quella originale degli Anni 60.<br />

Il vecchio porto<br />

di Nyhavn<br />

La statua<br />

della Sirenetta<br />

71


FITNESS<br />

di Davide Grilli<br />

Pilates,<br />

LA GINNASTICA<br />

DELLE VIP<br />

Coinvolge mente e corpo<br />

ed è un allenamento<br />

che e può essere praticato<br />

nella pratica riabilitativa<br />

o per migliorare le nostre<br />

prestazioni atletiche.<br />

Il principale obiettivo<br />

è sviluppare flessibilità,<br />

forza e coordinazione.<br />

N<br />

Nonostante l’età non più verde, la rockstar Madonna<br />

sfoggia ancora un fisico davvero invidiabile. Ma qual<br />

è il suo segreto? Il pilates, attività fisica ideata agli<br />

inizi del Novecento che negli ultimi anni sta conoscendo<br />

un vero boom tra Usa ed Europa. La cantante<br />

americana è stata un po’ l’apripista di questo<br />

fenomeno di tendenza. Ha iniziato a praticarla nel<br />

2005 quando, dopo una brutta caduta da cavallo,<br />

non poté continuare il suo solito programma di<br />

fitness. Decise così di affidarsi al guru del metodo<br />

pilates, il londinese James D’Suva.<br />

I risultati sono stati così evidenti che dopo di lei una<br />

schiera di vip (e non solo) ha seguito il suo esempio.<br />

Qualche nome? Miranda Kerr, la super top Gisele<br />

Bundchen, Miley Cyrus, Vanessa Hudgens, Olivia<br />

Wilde, Hilary Duff, Uma Thurman e Sharon Stone,<br />

solo per farne alcuni. “Il segreto del mio lato b è il<br />

pilates”, ha dichiarato Pippa Middleton.<br />

73


FITNESS<br />

RISPETTA I TUOI LIMITI<br />

Oggi sono sempre di più le fitness addicted che<br />

si affidano ai metodi di allenamento ideati negli<br />

anni ‘30 grazie agli studi di Joseph H. Pilates. Fin<br />

da piccolo l’ideatore di questa disciplina aveva una<br />

salute cagionevole, soffriva di rachitismo e asma.<br />

La volontà di superare i limiti che la natura aveva<br />

imposto al suo corpo, lo portò alla creazione di un<br />

metodo ispirato alle filosofie orientali essenzialmente<br />

calibrato sulle capacità fisiche e sui limiti<br />

di ognuno. La pratica del pilates insegna infatti a<br />

rispettare i propri limiti e a non forzare quello che<br />

ci causa dolore. La definizione di Joseph Pilates di<br />

forma fisica era: “Il conseguire e mantenere un corpo<br />

sviluppato in modo uniforme, unito a una mente sana<br />

pienamente in grado di svolgere con gusto e piacere,<br />

e in modo naturale, facile e soddisfacente i numerosi<br />

e vari compiti della vita quotidiana”.<br />

DI COSA SI TRATTA?<br />

Innanzitutto non è una ginnastica a corpo libero.<br />

Sin dall’inizio il suo ideatore si avvalse di particolari<br />

strumenti per facilitare la pratica e per migliorare<br />

la postura, da speciali attrezzi alla celebre palla da<br />

pilates. È un metodo di allenamento che coinvolge<br />

mente e corpo e scolpisce il fisico, adatto a tutti,<br />

indipendentemente dalla forma fisica, dall’età e dal<br />

sesso e può essere sfruttato in tutte le sue potenzialità,<br />

sia per migliorare le prestazioni atletiche, sia nella<br />

pratica riabilitativa di diverse patologie. Il principale<br />

obiettivo del pilates è sviluppare flessibilità, forza e<br />

coordinazione. Questo tipo di allenamento serve a<br />

rafforzare e delineare i muscoli, migliorare la postura,<br />

la flessibilità e l’equilibrio.<br />

Come in molti metodi orientali, il corpo è controllato<br />

attraverso un lavoro mentale. Con la pratica di<br />

questa tecnica, i muscoli responsabili della postura e<br />

della stabilizzazione del tronco diventano più forti e<br />

I CONCETTI CHIAVE<br />

DEL PILATES<br />

1. Respirazione: il pilates allena anche i<br />

polmoni, oltre che i muscoli; la respirazione<br />

profonda ossigena il sangue, attiva la<br />

muscolatura profonda e aiuta a rilassarsi.<br />

2. Baricentro: ogni movimento deve<br />

partire dal centro del corpo, la zona intorno<br />

all’ ombelico. È vista come centro di forza e di<br />

controllo di tutto il corpo.<br />

3. Precisione: un unico movimento accurato<br />

è meglio di dieci movimenti imprecisi. La qualità<br />

viene prima della quantità!<br />

4. Concentrazione: eseguire ogni esercizio<br />

in modo corretto, concentrarsi su se stessi e<br />

dimenticare il mondo esterno aiuta a rivitalizzarsi<br />

e rilassarsi.<br />

5. Controllo: tutti i movimenti devono essere<br />

eseguiti in maniera consapevole e guidata.<br />

In questo modo si allena il fisico in maniera<br />

intensiva proteggendolo dalle lesioni.<br />

6. Fluidità: tutti gli esercizi consistono in<br />

movimenti fluidi.<br />

flessibili. Permette di rafforzare, allungare e tonificare<br />

i grandi muscoli con effetti e azione contemporanea<br />

sui piccoli muscoli interni, ovvero quelli più<br />

vicini allo scheletro e decisivi per il mantenimento<br />

di una corretta postura e il raggiungimento di un<br />

allineamento armonioso della colonna vertebrale.<br />

NON SOLO ESERCIZIO<br />

Insomma, il metodo Pilates classico è molto più di<br />

una serie di 600 esercizi, si tratta di un approccio<br />

alla vita, una filosofia. Il corpo si libera dalle debolezze<br />

croniche, le posture scorrette si correggono,<br />

la vitalità fisica si ripristina, la mente si fortifica e lo<br />

spirito si eleva. La sua pratica non ha controindicazioni<br />

particolari per le persone in salute. Eventuali<br />

controindicazioni possono essere presenti in base al<br />

tipo di esercizio da svolgere e alle condizioni fisiche<br />

di chi pratica. Ad esempio, alcuni movimenti potrebbero<br />

essere inadatti per chi soffre di particolari<br />

dolori o contratture in un determinato momento. I<br />

risultati? Non sono immediati, si suda molto, piccoli<br />

movimenti assai concentrati strizzano ogni centimetro<br />

del corpo, ma gli effetti più evidenti (calo<br />

del grasso corporeo, aumento della compattezza<br />

muscolare) compaiono dopo un po’ di tempo. G<br />

75


BELLEZZA<br />

di Evelin Eugenia Bruno<br />

Dopo aver fatto breccia in ambito<br />

alimentare, il biologico sta entrando<br />

nella vita di tutti i giorni anche sul<br />

versante della cosmesi. E noi di <strong>Gulli</strong><br />

abbiamo scovato per voi alcune<br />

semplici “ricette” con cui ridare bellezza<br />

e salute alla vostra capigliatura.<br />

COCCOLE<br />

PER I<br />

capelli<br />

Tra inquinamento, cambio di stagione, asciugacapelli,<br />

piastre roventi, elastici e prodotti troppo<br />

aggressivi, i nostri poveri capelli subiscono mille<br />

torture, in silenzio, finché non diventano di paglia,<br />

o cominciano ad andarsene salutandoci sullo<br />

sfondo pallido della vasca o del lavandino. Le<br />

soluzioni ci sono, ovviamente. Potete rivolgervi<br />

ad un esperto presso un centro tricologico, oppure<br />

fidarvi di cosmetici che promettono risultati<br />

eclatanti dopo pochi trattamenti. Salvo scoprire<br />

settimane dopo che la vostra criniera è sì migliorata<br />

anche se di poco, ma che il portafogli è<br />

vuoto. Anche in questo caso ci viene in soccorso<br />

la natura. Già, per la cura dei capelli esistono<br />

“ricette” naturali che, oltre a non essere dannose<br />

per la natura, si prenderanno cura di nostri capelli,<br />

rendendoli prima di tutto sani e poi anche più<br />

belli. Certo, la natura ha i suoi ritmi che vanno<br />

assecondati e rispettati. In questo numero, vi<br />

proponiamo qualche piccola “coccola” in più per<br />

i vostri capelli, a base esclusivamente di metodi<br />

naturali. Per l’occasione ci siamo fatte aiutare da<br />

Rossella Giaquinto, giovane biologa napoletanta<br />

che ha dato vita ad un vero e proprio servizio in<br />

chiave social (leggi il riquadro “Ogni riccio un<br />

BíoCapriccio” alla pagina seguente) per la cura dei<br />

capelli. Insieme abbiamo realizzato per voi alcune<br />

semplici ricette per fa rivivere i vostri capelli.<br />

77


Gel ai semi di lino<br />

La prima ricetta che vi diamo è quella<br />

del gel ai semi di lino. Come forse già<br />

saprete, questi semi sono famosi<br />

per il loro potere idratante e<br />

illuminante sui capelli. Il gel,<br />

vi servirà come base per fare<br />

impacchi nutrienti, oppure per<br />

lo styling prima di procedere<br />

all’asciugatura.<br />

Per i gel vi serviranno: - 40g di semi di lino (reperibili in<br />

erboristeria e nei supermercati vicino ai legumi secchi) - 250 g di<br />

acqua - pentolino - colino a maglie medio-larghe (non devono<br />

passare i semi, ma dovrà riuscire a passare il gel molto denso)<br />

oppure un collant o un tulle da bomboniera dove impacchettare<br />

i semi. Mettete gli ingredienti nel pentolino lasciando bollire<br />

a fuoco medio e, dall’inizio della bollitura, contate dai 5 ai<br />

10 minuti, dipende dalla densità che preferite ottenere. Per<br />

cominciare fate una via di mezzo facendo bollire il tutto 7<br />

minuti in modo da non farlo venire né troppo denso, né troppo<br />

liquido. Quando l’acqua sarà diventata densa e avrà delle<br />

bolle grandi, dovrete spegnere. Filtrate il gel usando il colino<br />

dentro alla ciotola. Una volta filtrato, vi rimarranno dei semi<br />

ancora riutilizzabili per estrarre ancora un po’ di gel ripetendo<br />

il procedimento con soli 100 g di acqua, oppure, se sciacquati,<br />

da mettere nelle insalate, nello yogurt o nell’impasto del pane.<br />

Potete arricchire il gel con ciò che preferite tra: 1 cucchiaino<br />

di miele o di succo di limone. Si possono usare anche gli oli<br />

essenziali, o la glicerina, purché ne mettiate pochissime gocce.<br />

Il rapporto per entrambi è del 3-5%. Il gel ai semi di lino è adatto<br />

come prodotto di styling o impacco pre-shampoo assieme a<br />

miele, oli e creme. È conservabile in freezer nelle formine del<br />

ghiaccio evitando di aggiungere conservanti.<br />

OGNI RICCIO UN BÍOCAPRICCIO<br />

Che cos’è, vi sarete certamente chieste… È un<br />

gruppo Facebook nato il 19 ottobre del 2014<br />

grazie alla passione di Rossella Giaquinto, una<br />

ragazza napoletana che ha studiato biologia. “In<br />

quel periodo, racconta Rossella, il biologico stava prendendo<br />

piede un po’ alla rinfusa e senza consigli mirati per la cura<br />

dei capelli. Un po’ per divertimento un po’ per passione ho<br />

dato vita al gruppo sul social network”. Nel giro di pochi<br />

mesi il gruppo è decollato, tanto che Rossella ha dovuto<br />

inserire nel team che gestisce il servizio, Luisanna Sambrotta<br />

e Martha Saggiorato, due delle iscritte più attive. Con circa<br />

40mila iscritti è il gruppo Facebook italiano più numeroso<br />

il cui tema centrale, ovviamente, è la cura dei capelli. Qui,<br />

si possono chiedere consigli e trovare molte soluzioni per<br />

creare impacchi e maschere di bellezza non solo per i capelli,<br />

ma anche per la cura del corpo e del viso. Un modo semplice<br />

per muovere i primi passi nel mondo eco/bio. Il Gruppo è<br />

diventato anche un sito Internet:<br />

www.ogniricciounbiocapriccio.it.<br />

GAM<br />

BELLEZZA<br />

Shampà<br />

Il metodo shampà, nasce dalla fusione<br />

di due parole: “shampoo” e “Paolo”,<br />

l’ideatore. Con questo metodo, si ottiene<br />

una maggiore idratazione dallo shampoo<br />

che viene “diluito” con il gel ai semi di<br />

lino e funziona un po’ come una lozione<br />

anticrespo. La proporzione delle dosi è<br />

1:1, per la quantità dipende dalle vostre<br />

lunghezze. Basta mescolare velocemente<br />

con un cucchiaino fino a creare una<br />

leggera schiuma bianca. Ed ecco pronto il<br />

vostro shampà da usare come shampoo.<br />

Ovvero, gel di amido di mais (o maizena) che<br />

ha delle proprietà idratanti per i capelli. Si<br />

può usare per preparare un impacco pre o<br />

post shampoo, buono anche nello styling per<br />

definire i vostri ricci. Servono 1 tazza d’acqua<br />

-1 cucchiaio colmo di amido -1 pentolino.<br />

Nel pentolino, sciogliere bene l’amido<br />

nell’acqua e mettere sul fuoco medio/basso<br />

finché non gelifica. Prima di utilizzarlo,<br />

lasciatelo raffreddare.<br />

Impacco GAM, olio e miele: è un impacco<br />

dalle proprietà idratanti e ammorbidenti - 1<br />

tazza di GAM - 2 cucchiai di olio - 1 cucchiaio<br />

di miele. Volendo, si può aggiungere una<br />

banana frullata per dare un maggiore<br />

nutrimento ai vostri capelli.<br />

li.<br />

79


BENESSERE<br />

di Gaia Cortese<br />

LE REGOLE<br />

sonno<br />

DEL BUON<br />

Nicotina, caffè e alcool<br />

sono i principali nemici<br />

del buon sonno. Ma non<br />

sono da sottovalutare<br />

molte abitudini di vita<br />

sbagliate che non aiutano<br />

di sicuro a riposare bene.<br />

Ecco alcune regole per<br />

dormire tra due guanciali<br />

N<br />

Nei primi giorni di vita, un neonato ha bisogno di<br />

dormire anche fino a 20 ore al giorno, frammentando<br />

il sonno in periodi di tre o quattro ore e<br />

con periodi di veglia che durano una o due ore.<br />

Dai 6 ai 18 mesi invece i bambini sono in grado<br />

di dormire tutta la notte e nelle ventiquattro ore<br />

hanno comunque bisogno di riposare almeno<br />

12 ore.<br />

Non è difficile capire quanto il sonno sia importante<br />

per la crescita e il corretto sviluppo della<br />

persona fin dai primissimi giorni di vita, e rimane<br />

fondamentale anche negli anni successivi. Ciononostante,<br />

non sempre al sonno viene dedicato<br />

abbastanza tempo.<br />

Basti pensare che anche se alla maggior parte<br />

delle persone potrebbero bastare dalle sette alle<br />

81


DA QUANTO TEMPO<br />

SI STUDIA IL SONNO?<br />

La storia dello studio del sonno è<br />

abbastanza recente. Nel 1936 si scoprì che<br />

l’elettrocardiogramma presentava notevoli<br />

variazioni durante il sonno: delle onde<br />

ampie lente, infatti, si alternavano a onde<br />

rapide e di basso voltaggio, simili a quelle<br />

della veglia. Nel 1953 si scoprì che proprio<br />

in questi momenti in cui c’erano onde<br />

frequenti e a basso voltaggio, gli occhi dei<br />

soggetti si muovevano, al di sotto delle<br />

palpebre, con movimenti rapidi (rapid eyes<br />

movements). Questa fase del sonno prese il<br />

nome di sonno REM.<br />

BENESSERE<br />

a una terapia farmacologica, infatti, varrebbe la<br />

pena seguire alcuni semplici accorgimenti per<br />

una buona igiene del sonno.<br />

In primis è fondamentale coricarsi e svegliarsi<br />

sempre alla stessa ora e, se possibile, farlo anche<br />

nel fine settimana; la camera da letto andrebbe<br />

usata solo per dormire, evitando quindi di addormentarsi<br />

guardando la televisione o di mangiare a<br />

letto; nell’arco della giornata occorrerebbe ridur-<br />

otto ore di riposo per notte, spesso e volentieri,<br />

per molteplici motivi, ci si riduce a dormire meno<br />

ore di quelle che si dovrebbero. E spesso si finisce<br />

anche per dormire male.<br />

Quali sono i fattori che influenzano la qualità<br />

del sonno?<br />

L’insonnia è il disturbo più frequente ma non è<br />

l’unico. Ci possono essere delle cause soggettive<br />

come il disturbo dell’umore, la depressione,<br />

l’ansia, oppure problematiche come la sindrome<br />

delle “gambe senza riposo”, un disagio causato<br />

da un’intensa irrequietezza motoria alle gambe<br />

che impedisce al paziente di iniziare il sonno<br />

notturno. Alla base di una scarsa qualità del sonno<br />

possono esserci fattori che alterano il normale<br />

ritmo sonno-veglia. Questi fattori, a volte, sono<br />

riconducibili a determinate malattie sistemiche,<br />

a disturbi della tiroide, a scompenso cardiaco o<br />

a ipertensione arteriosa.<br />

Altre cause che possono disturbare il sonno sono<br />

più semplicemente l’assunzione di caffè, alcool,<br />

nicotina, cibi pesanti e l’attività sportiva nelle tre,<br />

quattro ore prima di coricarsi. Dormire poco o<br />

soffrire di insonnia porta nella maggioranza dei<br />

casi a conseguenze spiacevoli quali: eccessiva<br />

stanchezza, sonnolenza diurna, disturbi dell’attenzione,<br />

della concentrazione e della memoria,<br />

soprattutto sul lavoro, disturbi dell’umore, ansia<br />

e facile irritabilità.<br />

Quali rimedi per dormire senza problemi?<br />

La prima cosa da fare è individuare la causa che<br />

è alla base del disturbo del sonno e capire se la<br />

causa stessa può essere risolta. Prima di passare<br />

Linsonnia può anche<br />

essere causata da<br />

una errata alimentazione<br />

re, o meglio eliminare, nicotina, caffeina e alcool.<br />

Svolgere esercizio fisico regolare è molto positivo,<br />

l’importante è evitare di farlo nelle tre, quattro<br />

ore prima di coricarsi: l’adrenalina in circolo nel<br />

corpo, attivata proprio con l’esercizio fisico, non<br />

vi farà infatti prendere sonno facilmente. Infine,<br />

esporsi con regolarità alla luce solare, favorisce<br />

il corretto ritmo circadiano.<br />

L’aiuto di uno specialista diventa essenziale<br />

quando la persona capisce che questo disturbo<br />

si sta prolungando nel tempo, pregiudicando in<br />

modo significativo la qualità di vita. In presenza<br />

dei sintomi già citati – facile irritabilità, deconcentrazione<br />

sul lavoro, difficoltà a portare a termine<br />

un progetto, problemi a mantenere l’attenzione<br />

per un periodo di tempo prolungato - è consigliabile<br />

rivolgersi a un medico.<br />

G<br />

83


AMICI ANIMALI<br />

ARRIVA IL FREDDO:<br />

PROTEGGETELI COSÌ<br />

Inutile fissarsi, il<br />

vostro cane non<br />

è Zanna Bianca<br />

e il vostro gatto<br />

è tutto fuorché<br />

una lince delle<br />

nevi. Ecco come<br />

evitare che i<br />

vostri amici<br />

patiscano<br />

inutilmente<br />

il calo delle<br />

temperature.<br />

Nonostante l’autunno ci<br />

abbia regalato giornate<br />

miti e notti con temperature<br />

tutt’altro che rigide, l’arrivo<br />

scontato della cattiva stagione<br />

impone qualche attenzione in<br />

più per i nostri amici a quattro<br />

zampe, soprattutto nelle regioni<br />

del Nord. Di questo periodo,<br />

infatti, sono frequenti le gelate<br />

notturne anche improvvise e i<br />

pericoli che il nostro fidato amico,<br />

gatto o cane poco importa,<br />

può incontrare possono essere<br />

letali soprattutto se è in là con<br />

gli anni e se la sua salute non è<br />

più quella di un tempo. Come<br />

sempre, basta un pizzico di buon<br />

senso e neanche troppa fantasia:<br />

se proviamo freddo noi è certo<br />

che lo sentano anche loro. I cani<br />

di taglia grande mantengono il<br />

calore per molto più tempo grazie<br />

alla maggiore massa corporea<br />

che li isola. Le taglie più piccole e<br />

gli animali a pelo corto necessitano<br />

di maggiore attenzione. Ecco<br />

qualche piccolo suggerimento.<br />

ALIMENTAZIONE<br />

Durante la stagione fredda è importante<br />

che gli animali seguano<br />

un’alimentazione adeguata.<br />

Esattamente come accade a noi,<br />

gatti e cani, con l’abbassarsi delle<br />

temperature, consumano più calorie.<br />

In particolare per le<br />

nostre “tigri domestiche”<br />

che amano<br />

le scorribande<br />

notturne è<br />

opportuna una dieta più ricca di<br />

nutrienti, grassi e proteine, in modo<br />

che non intacchino le riserve<br />

corporee come “carburante” per<br />

combattere il freddo.<br />

PULIZIA<br />

Può sembrare strano che l’uso<br />

della spazzola abbia effetti benefici<br />

contro le basse temperature.<br />

Eppure spazzolando il vostro animale<br />

con regolarità, stimolerete<br />

la circolazione sanguigna. Questo<br />

favorisce il rinnovo del sottopelo<br />

che gli consentirà maggiore protezione<br />

nei mesi freddi.<br />

ABBIGLIAMENTO<br />

Può davvero sembrare una forzatura<br />

eppure il classico cappottino<br />

di lana può fare la differenza nel<br />

caso in cui possediate cani di piccola<br />

taglia. Inutile tentare con il<br />

gatto che sembrerà praticamente<br />

imbalsamato.<br />

TRAPPOLE A 4 RUOTE<br />

Se d’estate è bene evitare che<br />

il vostro cane stia in macchina<br />

sotto il sole, d’inverno le cose non<br />

vanno meglio. Già, perché le automobili<br />

con le temperature<br />

sempre più basse, possono<br />

trasformarsi in un frigorifero,<br />

soprattutto durante<br />

le ore serali, causando<br />

ipotermia e acciacchi<br />

evitabili. G<br />

85


ASPETTANDO<br />

il freddo<br />

n<br />

MODA<br />

di Evelin Eugenia Bruno<br />

Per questo autunno,<br />

unno,<br />

mite vi poponiamo<br />

due modi di vestire<br />

completamente te<br />

diversi: comodo<br />

e giovanile il primo,<br />

ricercato, chic<br />

e un po’ spigliato<br />

il secondo.<br />

Cappotto con<br />

bavero oversize<br />

proposto da<br />

Harris Wharf<br />

London in lana<br />

vergine color<br />

cammello.<br />

Scaldaorecchie<br />

in velluto e in morbida<br />

pelliccia di lapin<br />

nero firmato<br />

Miu Miu.<br />

Saint Laurent<br />

punta sui dettagli<br />

con la nuova Sac<br />

De Jour Baby in<br />

pelle nera rigida<br />

con lucchetti<br />

charm argentati.<br />

La camicia di jeans in<br />

versione rock’n’roll<br />

con strappi di Saint<br />

Laurent. Essenziale e<br />

abbinabile con ogni<br />

guardaroba.<br />

Taglio slim<br />

in denim<br />

elasticizzato<br />

per i jeans di<br />

Alexachung:<br />

perfetti per uno<br />

stile slanciato.<br />

Lo stile urban di Rag<br />

& Bone è riassunto<br />

nei tronchetti Ashby<br />

in suede nero con<br />

zip sul retro e tacco<br />

chunky.


MODA<br />

Elegante e caldo.<br />

È il cappello<br />

Fedora in feltro<br />

di lapin griffato<br />

Maison Michel.<br />

black<br />

& red<br />

La<br />

Perla si ispira ai fiori della<br />

tuberosa per questo coordinato:<br />

reggiseno push-up e slip medi in<br />

nuance rosso ciliegia e pizzo Leavers.<br />

Veronica Beard<br />

sceglie un’intensa<br />

tonalità di rosso<br />

per colorare il più<br />

amato dei classici:<br />

il dolcevita in<br />

cashmere.<br />

Vita alta, taglio<br />

affusolato e<br />

nuance nera per i<br />

pantaloni in velluto<br />

proposti da Dolce &<br />

Gabbana.<br />

Morbido cappotto<br />

in pelle firmato<br />

Prada dall’intensa<br />

nuance bordeaux.<br />

Spaziosa e versatile<br />

la borsa nera<br />

Recruit East-West<br />

realizzata da Marc<br />

Jacobs in pelle<br />

strutturata con<br />

doppio manico.<br />

Helmut Lang<br />

firma una lunga e<br />

lussuosa stola in<br />

pelliccia sintetica.<br />

Dipinta di rosso<br />

carminio con riflessi<br />

scuri.<br />

Stivaletti con<br />

silhouette<br />

affusolata in pelle<br />

nera attraversata<br />

da cut-out frontali:<br />

Aquazzura firma<br />

il Stivaletti Ella 105.<br />

89


FAI DA TE<br />

di Evelin Eugenia Bruno<br />

L’ALOE, oltre ad avere<br />

proprietà curative, è<br />

semplice da coltivare in<br />

casa. La più conosciuta<br />

è l’Aloe vera, ma ce ne<br />

sono oltre 200 tipi. La<br />

pianta va innaffiata ogni<br />

due settimane, non ama<br />

il freddo e ha bisogno<br />

di molto sole. I nuovi<br />

germogli si possono<br />

rimuovere per piantarli in<br />

un altro vaso e creare una<br />

seconda pianta.<br />

Secondo l’antica arte<br />

orientale del Feng<br />

Shui, la CRASSULA<br />

OVATA, nota anche come<br />

albero di giada, sembra<br />

attiri prosperità economica.<br />

Le foglie di questa piccola<br />

sempreverde sono di forma ovale<br />

e assomigliano a delle monete.<br />

In primavera, produce piccoli fiori<br />

bianchi o rosa che assomigliano a<br />

stelline. A seconda di quanto sole<br />

riceve, le foglie possono colorarsi di<br />

rosso sui bordi. Può crescere fino a tre<br />

metri di altezza, e i suoi fiori appaiono<br />

in inverno, durando fino alla primavera.<br />

Piante grasse,<br />

AMICHE<br />

VERDI<br />

L’ECHINOPSIS OXYGONA (dal greco antico<br />

echinos, riccio di mare e opsis, aspetto) mette<br />

in mostra fiori molto grandi, appariscenti,<br />

di colore per lo più bianco-rosato, sfumati 91 e<br />

profumati. Originaria del Sud America è famosa<br />

per la facilità di coltivazione e riproduzione.<br />

Purtroppo, i fiori durano un paio di giorni e<br />

rimangono aperti per poche ore. Resiste alle<br />

basse temperature se il terreno è asciutto.<br />

Tutti amiamo le piante, ma<br />

pochi di noi hanno il cosiddetto<br />

pollice verde. La soluzione? Le<br />

piante grasse. Ce ne sono di tutti<br />

i tipi e sono facili da accudire:<br />

hanno bisogno di poca acqua e<br />

stanno bene anche in casa. Non<br />

solo: sotto una “corazza” spesso<br />

spinosa nascondono un’anima<br />

sorprendentemente gentile.<br />

Originaria dell’Africa,<br />

l’EUFORBIA GEROLDII<br />

ci regala tanti bellissimi<br />

fiorellini rossi che iniziano<br />

a fiorire verso la fine<br />

dell’estate e per buona<br />

parte dell’autunno. In<br />

appartamento stanno<br />

benissimo, ma cercate<br />

di evitarle correnti d’aria<br />

e sbalzi di temperatura.<br />

Preferisce posizioni<br />

soleggiate, anche al sole<br />

diretto e “beve” poco.<br />

91


Passatempo<br />

di Francesco Orsenigo<br />

Fischio<br />

D’INIZIO<br />

Degli italiani Winston Churchill, celebre politico britannico del secolo scorso, diceva che affrontano<br />

le guerre come partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre”. Difficile dargli torto:<br />

per noi il calcio è una vera passione, da coltivare con devozione. Seguendo le partite della squadra<br />

del cuore, certo, ma anche discutendo, a volte litigando con amici e conoscenti, e tenendosi sempre<br />

informati. E voi, siete sicuri di sapere tutto, ma proprio tutto quello che riguarda il mondo del<br />

pallone? Mettetevi alla prova rispondendo a queste sei domande.<br />

PARTIAMO...<br />

3 Il modo di dire “in zona Cesarini” fa<br />

riferimento al nome di:<br />

A - un giocatore<br />

B - un allenatore<br />

C - un’area particolare del campo di calcio<br />

1 Come mai la maglia della Nazionale<br />

è azzurra mentre la bandiera italiana è<br />

tricolore?<br />

A - È un omaggio al cielo azzurro del Belpaese<br />

B - È un omaggio all’ex Casa reale Savoia<br />

C - È il colore che ci è toccato nel sorteggio alle<br />

Olimpiadi del 1928 e poi rimasto negli anni<br />

2 Nella storia del calcio, chi è il<br />

giocatore che ha segnato più gol?<br />

A - Lionel Messi<br />

B - Cristiano Ronaldo<br />

C - Pelé<br />

92


4 Alle Olimpiadi di Atlanta del 1996, un<br />

giovane e non ancora famoso Ronaldo si è reso<br />

protagonista di un insolito episodio.<br />

A - È entrato in campo a torso nudo, per<br />

protestare contro una decisione arbitrale<br />

B - È stato espulso dall’arbitro dopo nemmeno un<br />

minuto di gioco<br />

C - Ha fatto pipì in campo<br />

6 El Gato Diaz, portiere argentino<br />

degli anni Cinquanta, è famoso per<br />

aver parato “il rigore più lungo del<br />

mondo”. Quanto è passato dal fischio<br />

dell’arbitro alla sua esecuzione?<br />

A - Dieci minuti<br />

B - Quarantasette minuti<br />

C - Una settimana<br />

5 Qual è il risultato col maggior scarto<br />

reti mai registrato in una partita di calcio?<br />

A - 12-0<br />

B - 37-6<br />

C - 149-0<br />

In base alle risposte giuste sei...<br />

5/6: ...promosso a pieni voti.<br />

Sei un vero appassionato!<br />

3/4: ...abbastanza preparato,<br />

ma puoi migliorare.<br />

1/2: ...forse un tifoso, ma con<br />

la storia del calcio…<br />

4 Ha fatto pipì in campo. Lo ha confessato lui stesso dopo la partita:<br />

durante l’incontro Brasile-Ungheria ha approfittato di un momento<br />

di confusione per fare pipì, a gioco fermo, seduto per terra e nascondendosi<br />

col pallone.<br />

5 149-0. L’incontro è quello che nel 2002 ha opposto le squadre<br />

AS Adema e SO de l’Emyrne, nel campionato del Madagascar. Per<br />

protestare contro una decisione arbitrale, i giocatori del SO de<br />

l’Emyrne fecero apposta 149 autogol!<br />

6 Una settimana. Subito dopo il fischio dell’arbitro, che aveva<br />

concesso il rigore allo scadere del novantesimo minuto, il campo<br />

fu invaso dai tifosi inferociti e l’incontro venne sospeso. La partita<br />

riprese dopo una settimana a porte chiuse, giusto per il tempo di<br />

tirare il rigore.<br />

SOLUZIONI<br />

1 È un omaggio all’ex Casa reale Savoia. Ma l’Italia non è l’unica. La<br />

divisa tedesca ha i colori degli Hohenzollern, sovrani di Prussia, e<br />

l’arancione dell’Olanda ricorda la Casa d’Orange-Nassau, famiglia<br />

reale dei Paesi Bassi.<br />

2 La Fifa attribuisce titolo di miglior marcatore al brasiliano Pelé,<br />

autore di 1.281 gol in carriera. Ma non tutti sono d’accordo. Per<br />

alcuni il record spetterebbe al connazionale Arthur Friedenreich,<br />

con 1.329 reti, mentre altri lo assegnano al giocatore ceco Josef<br />

Bican, forte di 1.468 realizzazioni.<br />

3 Un giocatore. Si tratta di Renato Cesarini, mezz’ala della Juventus<br />

nei primi anni Trenta del secolo scorso, “specializzato” nel segnare<br />

vicino al novantesimo, quando l’incontro era ormai agli sgoccioli.<br />

93


Passatempo<br />

IL CRUCIVERBA E LA PAROLA NASCOSTA<br />

(E.E.B.)<br />

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13<br />

14 15 16 17<br />

18 19 20<br />

21 22 23<br />

24 25 26 27<br />

28 29 30 31<br />

32 33 34 35<br />

36 37 38 39 40<br />

41 42 43 44<br />

45 46 47 48<br />

49 50 51<br />

52 53 54<br />

55 56 57 58<br />

59 60<br />

64 65<br />

61 62 63<br />

ORIZZONTALI: 1. Assieme all’eucaliptolo libera le narici<br />

– 8. Iniziali di Sacchi, allenatore calcistico – 10. Figlia<br />

di Dario Argento – 14. Cade il 1° novembre – 17. Il Peter<br />

delle favole – 18. Global Location Number – 19. Protettrice,<br />

custode – 21. Capo e coda di unici – 23. Medico dei bimbi<br />

– 24. Sono curative quelle termali – 26. Verso fumettistico<br />

del maiale – 27. La 47 è un fucile d’assalto sovietico – 28.<br />

Il Castro, fratello di Fidel – 29. Iniziali del Lancaster in foto<br />

– 30. Dotato di vigore fisico – 32. Lo era il cavallo usato da<br />

Zeus per trasportare le folgori all’Olimpo – 34. Long Term<br />

Evolution – 35. Il “man” dei fumetti di Leo Ortolani – 36.<br />

Possono essere Occidentali e Orientali - 38. Grande…friulano<br />

– 40. Brescia per le province – 41. Lo vede chi è negativo<br />

– 42. Allenatore dell’Atletico Madrid – 44. Abbreviazione<br />

di Carabinieri – 45. Pazzo..francese – 46. Principale lega<br />

Accendete la mente<br />

anche durante la spesa<br />

con il Cruci <strong>Gulli</strong><br />

di pallacanestro americana – 47.<br />

Il Google che sorvola il pianeta –<br />

49. Autorità Nazionale Palestinese<br />

– 50. Inizio e fine di oliatura – 51.<br />

Far funzionare – 52. La si paga al<br />

cinema – 55. Infastidire, annoiare<br />

– 57. Il leone per gli antichi<br />

Romani – 59. Opinione erronea<br />

e scandalosa – 60. Tra Veni e Vici<br />

di Giulio Cesare – 61. Il “marino”,<br />

mezzo navale – 63. Iniziali della<br />

Canalis – 64. Frutto del pero – 65.<br />

Ciascuno, ogni singolo.<br />

VERTICALI: 2. L’energia del<br />

vento – 3. Next Generation Networking<br />

– 4. Trento – 5. Lo è quello<br />

d’oliva in inglese – 6. Prima e terza<br />

di... lusso – 7. Ramo dell’anatomia<br />

per lo studio delle ossa – 8. Farmaci<br />

utili d’inverno – 9. Quello<br />

alla piacentina è un piatto tipico<br />

– 11. Così gli inglesi chiamano gli<br />

altoparlanti – 12. Intelligenza Artificiale<br />

– 13. Sostanze che tolgono<br />

sensibilità – 15. Casa automobilistica<br />

tedesca – 16. Istituto Italiano<br />

di Tecnologia – 18. Armatura di<br />

cerchi usata per tenere la gonna<br />

gonfia – 20. Coordinamento Regionale<br />

Attività Trasfusionali – 22. Il<br />

De Piscopo batterista e percussionista<br />

napoletano – 25. Dotato di<br />

quattro zampe – 29. Abete senza vocali – 31. Prima sillaba<br />

di Renato – 33. Iniziali della Earhart, la prima donna che<br />

attraversò l’Atlantico nel 1932 – 37. Elemento chimico che<br />

ha come simbolo NE – 39. Segretario federale della Lega<br />

Nord dal 2012 al 2013 (iniz.) – 40. Il famoso “Mr.”, personaggio<br />

inglese interpretato da Rowan Atkinson – 42. Inaccessibile,<br />

chiuso – 43. Periodo geologico in cui viviamo, detto anche<br />

Quaternario – 44. Tasso che misura l’efficienza di una campagna<br />

pubblicitaria on-line attraverso la percentuale di clic – 46.<br />

Colui che garantisce la validità dei contratti – 48. Il Dio Sole<br />

per gli egizi – 51. Lati esterni di azimut – 53. Antico nome<br />

di Caltanissetta – 54. Testa di aereo – 56. Possono essere<br />

aromatiche e curative – 58. Il giardino della Bibbia – 60. Tra<br />

Wernher e Braun, scienziato tedesco – 62. Si guarda in TV<br />

per sapere le notizie del giorno.<br />

Risolvete il cruciverba e scoprite la parola segreta celata nei quadretti a fondo grigio. Un<br />

piccolo aiuto? Ne abbiamo parlato su <strong>Gulli</strong> n° 7, si fa con il latte e ha una struttura a torre.<br />

94


MOSTRE<br />

ANTONIO DE TORRES:<br />

LO STRADIVARI<br />

DELLA CHITARRA<br />

MODERNA<br />

Museo del Violino,<br />

Cremona<br />

15.09.2017 - 14.01.2018<br />

www.museodelviolino.org<br />

La mostra percorre l’evoluzione della<br />

chitarra, da Antonio Stradivari ad<br />

Antonio de Torres, da strumento barocco alla moderna<br />

versione a sei corde. Stradivari, il più famoso liutaio<br />

della storia, non era solo un costruttore di violini,<br />

ma realizzò anche delle chitarre. Qui sarà esposta la<br />

Sabionari 1679 e un importante corredo di modelli<br />

per la costruzione provenienti dalla sua bottega. De<br />

Torres ha raccolto l’eredità del liutaio cremonese nella<br />

ricerca e nell’innovazione per trovare la migliore qualità<br />

sonora. Si potranno ammirare otto chitarre dal 1867 al<br />

1890 che ripercorrono le innovazioni introdotte nelle<br />

proporzioni della cassa armonica, nell’incatenatura<br />

a raggiera, nello spessore della tavola armonica e<br />

nell’impiego di materiali diversi per la costruzione di<br />

fasce e fondo. Gli strumenti esposti permettono di<br />

allargare lo sguardo ai maggiori costruttori europei.<br />

NASA - A HUMAN ADVENTURE<br />

Spazio Ventura XV, Milano<br />

27.09.2017 - 04.03.2018<br />

www.ahumanadventure.it<br />

Il sole, la luna, le stelle e il cosmo hanno da sempre<br />

affascinato l’uomo. La Nasa ha trasformato la curiosità<br />

in realtà portando l’uomo nello spazio. La mostra<br />

permette di ripercorrere questo viaggio, dai satelliti<br />

sino all’uomo sulla Luna. Si potranno osservare diversi<br />

modelli di razzi vettori e di navicelle. Saranno esposti<br />

anche il modulo Apollo e il Rover lunare, sino allo<br />

Space Shuttle, con le riproduzioni visitabili del ponte<br />

di volo e del ponte di mezzo. Tutti potranno diventare<br />

astronauti per un giorno salendo sul “G-Force<br />

Austronaut Trainer”, un simulatore per far provare gli<br />

effetti dell’accelerazione gravitazionale.<br />

di Maurizio Ferrari<br />

KUNIYOSHI - IL VISIONARIO<br />

DEL MONDO FLUTTUANTE<br />

Museo della Permanente, Milano<br />

4.10.2017 - 28.01.2018<br />

www.kuniyoshimilano.it<br />

Per la prima volta arrivano in Italia le opere di Utagawa<br />

Kuniyoshi (1797-1861), maestro di inizio Ottocento<br />

dell’ukiyoe, genere di stampa artistica giapponese<br />

su carta, impressa con matrici di legno. La sua opera<br />

ha influenzato la cultura dei manga, degli anime,<br />

dei tatuaggi e della cultura pop contemporanea. La<br />

mostra presenterà la produzione di Kuniyoshi nella<br />

sua interezza, evidenziando la capacità tecnica e<br />

inventiva di questo maestro visionario attraverso una<br />

selezione di 165 silografie policrome, tutte provenienti<br />

dal Giappone. Il percorso si divide in cinque sezioni<br />

tematiche: “Beltà”; “Paesaggi”; “Eroi e guerrieri”, con<br />

una speciale sotto sezione dedicata ai 108 eroi<br />

Suikoden; “Animali e parodie” e “Gatti”. Il visitatore potrà<br />

così ammirare tutto il lavoro: immagini fantasiose,<br />

barocche, ricche di colori e cariche di particolari<br />

minuti, con personaggi imponenti e azioni roboanti.<br />

CINZANO: DA TORINO<br />

AL MONDO<br />

Museo del Risorgimento, Torino<br />

05.10.2017 - 14.01.2018<br />

www.museorisorgimentotorino.it<br />

Nel 2017 Cinzano festeggia il 260° compleanno.<br />

Una realtà che è diventata icona. Un marchio che<br />

ha trasceso il semplice prodotto, diventando stile di<br />

vita. Questa trasformazione è raccontata nella mostra<br />

torinese, città natale del Vermout e della Cinzano. I<br />

visitatori, attraverso un percorso diviso in tre sezioni,<br />

scopriranno la storia di un marchio che ha scritto un<br />

capitolo nell’evoluzione della cultura del bere e del<br />

costume italiano. La sezione principale è incentrata<br />

sulla comunicazione e la pubblicità di Cinzano, con una<br />

selezione di poster originali firmati dai più importanti<br />

artisti degli ultimi due secoli. La seconda sezione<br />

presenta documenti storici<br />

e materiale fotografico, che<br />

ripercorrono la storia del<br />

marchio, legata a doppio<br />

filo alla città di Torino.<br />

L’ultima sezione è dedicata<br />

a oggetti storici come<br />

targhe, bicchieri, vassoi.<br />

95


FLAVIO VILLANI<br />

IL NOME DEL PADRE<br />

Le lunghe e noiose giornate di<br />

afa agostana della giovane vice<br />

ispettrice Valeria Salemi, vengono<br />

interrotte da un compito singolare:<br />

leggere le memorie del suo Capo,<br />

l’ispettore Rocco Cavallo. Un caso<br />

del 1972: il cadavere di una donna,<br />

fatto a pezzi, viene trovato in una<br />

valigia nel deposito bagagli della stazione centrale<br />

di Milano. Rocco Cavallo, allora vice ispettore, non<br />

riuscirà a trovare il colpevole, forse lo stesso che già nel<br />

1944 aveva compiuto un delitto simile. La questione<br />

irrisolta rimane un tarlo per Cavallo, ossessionato dal<br />

suo amore per la verità. La vice Ispettrice Salemi gli<br />

darà la spinta per riaprire il cold case.<br />

Un libro con tre strati narrativi, molto ben<br />

interconnessi e con un linguaggio intenso senza<br />

essere aulico. Un romanzo avvincente con in<br />

sottofondo una Milano calda, scura, a tratti ostile.<br />

Neri Pozza – 315 pagine 17,00 euro<br />

MATTEO BUSSOLA<br />

SONO SLS PURI I LORO SOGNI.<br />

LETTERA A NOI GENITORI<br />

SULLA SCUOLA<br />

Dopo il successo di “Notti in bianco baci<br />

a colazione”, Matteo Bussola affronta<br />

nuovamente il tema della genitorialità da un<br />

punto di vista nuovo: quello della scuola. O<br />

meglio del rapporto che i genitori hanno con la scuola<br />

e l’educazione. Padre di tre figlie, che frequentano scuole di<br />

gradi diversi, coinvolto nella vita scolastica e nelle inevitabili<br />

chat dei “genitori di”, Bussola riflette sul rapporto odierno con<br />

l’istituzione scolastica, sempre più screditata dai genitori<br />

che proteggono i figli da questa. Perché i genitori di oggi<br />

si sentono in dovere di proteggere i figli ad ogni costo?<br />

Lasciarli sbagliare, cadere, rialzarsi non è ciò a cui siamo<br />

davvero chiamati come educatori? Bussola prova a riflettere<br />

su come si può e si dovrebbe essere genitori oggi.<br />

Einaudi – 2017 – 120 pagine – 13 euro<br />

JO NESBØ<br />

L’UOMO DI NEVE<br />

In concomitanza con l’uscita cinematografica<br />

di “L’uomo di neve”, Einaudi ripubblica il<br />

settimo libro che vede protagonista Harry<br />

Holle, il detective nato dalla penna di Jo<br />

Nesbø. Questa volta, Holle è chiamato a<br />

indagare sulla sparizione di donna: l’unica<br />

traccia per le indagini è un pupazzo di neve<br />

LIBRI<br />

di Nunzia Picariello<br />

SIMONA<br />

RECANATINI E<br />

SONIA SASSI<br />

I SAPORI<br />

DIMENTICATI<br />

La cucina di una volta era povera, ma ricca di sapore.<br />

Avere poche materie prime a disposizione, spesso<br />

sempre le medesime, ha consentito alla tradizione<br />

culinaria di sperimentare giocando con le spezie,<br />

le erbe aromatiche e quelle spontanee. Le autrici di<br />

questo libro, ci propongono di riscoprire il patrimonio<br />

di sapori che appartiene alla nostra cucina: aneto,<br />

lavanda, noce moscata, cannella; un’esplosione di<br />

odori e aromi da rivalutare. In cento pratiche schede<br />

si troveranno le ricette dei piatti della tradizione,<br />

tramandati di generazione in generazione, ma anche i<br />

liquori tipici, quelli che non mancavano nella credenza<br />

della nonna.<br />

Gribaudo – 195 pagine – 14,90 euro<br />

DARIO VOLTOLINI<br />

PACIFIC PALISADES<br />

Un racconto in versi, questa la<br />

forma stilistica scelta da Dario<br />

Voltolini per un’opera che Baricco<br />

ha portato a teatro a ottobre.<br />

Un testo denso, un viaggio di<br />

parole che descrivono con grazia<br />

la topografia dei luoghi e delle persone che poi<br />

tracimano nonostante i confini che ciascuno di<br />

noi mette al proprio intimo creando la mappa<br />

del cuore. Pacific palisades sono proprio le<br />

palizzate, pacifiche, che si ergono a protezione<br />

della propria intimità. Ma che in qualche modo,<br />

quando l’onda le scavalca, che sia amore o<br />

dolore, “veniamo portati in alto in orbite da cui<br />

guardare sotto”.<br />

Einaudi – 88 pagine – 10 euro<br />

che indossa la sua sciarpa rossa. Ben presto,<br />

il commissario capirà che quel caso ha a che<br />

fare con altre sparizioni misteriose, avvenute a<br />

Oslo anni prima. Il detective si troverà a dare la<br />

caccia, nelle fredde terre norvegesi, ad un vero<br />

serial killer.<br />

Einaudi – 552 pagine – 20,00 euro<br />

97


OROSCOPO<br />

di Lily<br />

ARIETE<br />

21 marzo - 20 aprile<br />

TORO<br />

21 aprile - 20 maggio<br />

GEMELLI<br />

21 maggio - 21 giugno<br />

CANCRO<br />

22 giugno - 22 luglio<br />

Si apre un mese pieno di opportunità<br />

perché, il Sole in Scorpione, è raggiunto<br />

da Giove e Venere. Vi sentite<br />

sensuali e curiosi nell’amore, anche<br />

se qualche nube portata dalla posizione<br />

di Marte in Bilancia, sorvola il<br />

vostro rapporto di coppia rendendolo<br />

turbolento. Se siete single, avrete<br />

molte occasioni per incontrare persone<br />

che saranno in grado di catturare<br />

la vostra attenzione. Attenzione ai<br />

giorni 8, 9, 14 e 21, sarete incauti e<br />

rischiereste di farvi male. Favorite le<br />

professioni che hanno a che fare con<br />

i viaggi, avrete risultati veloci.<br />

È un mese dolce che porta con sé due<br />

momenti delicati, rappresentati dal<br />

passaggio di venere in Scorpione e<br />

il plenilunio del 4. Vi sentirete molto<br />

possessivi e passionali. Non mancano<br />

gelosie nel matrimonio che complicano<br />

sempre tutto. Potreste vivere<br />

una tentazione irresistibile, tale da<br />

provocare un piccolo terremoto in<br />

casa. Siate sinceri con voi stessi e<br />

con l’altra persona. Anche nel lavoro<br />

potrebbe interrompersi qualche collaborazione,<br />

per lasciare il posto a<br />

nuove occasioni. Attenzione al fisico<br />

nei giorni 10,11, 17, 24 e 25.<br />

Marte, in un’ottima posizione, vi regala<br />

passione, gioco, divertimento e<br />

nuovi incontri, sia in amicizia che in<br />

amore. Siete ricchi di idee, brillanti<br />

e pieni di fascino, momento ottimo<br />

per i single. Il 7, Venere, si sposta in<br />

Scorpione e rimane armoniosa per la<br />

vita a due. Mercurio, il 5, inizierà un<br />

lungo transito in Sagittario e potrebbe<br />

rendervi scontrosi e cupi, eppure,<br />

non vi impedirà di concludere affari.<br />

Giove e Venere in Scorpione, vi assicurano<br />

il lavoro e si aprono ottime<br />

opportunità per i giovani in cerca di<br />

un’occupazione.<br />

<strong>Novembre</strong> vi sorprenderà, non ci credevate<br />

più eppure, vi innamorerete.<br />

I giorni buoni sono 8, 9, 17, 18, 27 e<br />

28. Marte ostile potrebbe rendervi<br />

insicuri anche in amore perché avrete<br />

paura di sbagliare, ma questo non<br />

vi fermerà. Questo cielo, potrebbe<br />

anche portarvi la bellissima sorpresa<br />

di un figlio grazie a Giove e Venere.<br />

Le relazioni tra genitori e figli potrebbero<br />

essere burrascose a causa di incomprensioni<br />

di lunga data. Cercate<br />

di controllarvi anche nel lavoro senza<br />

essere impulsivi e raggiungerete dei<br />

risultati. Sarete un po’ distratti.<br />

LEONE<br />

23 luglio - 23 agosto<br />

VERGINE<br />

24 agosto - 22 settembre<br />

BILANCIA<br />

23 settembre - 22 ottobre<br />

SCORPIONE<br />

23 ottobre - 22 novembre<br />

Lo Scorpione governa rapporti familiari,<br />

relazioni ed emozioni. Quest’anno,<br />

novembre, è più scorpionico che<br />

mai per voi. Il 4, con la Luna piena<br />

in Toro, sarete desiderosi di affetto.<br />

Sentite che le cose stanno cambiando<br />

e, il 7, Venere si unisce a Sole e<br />

Giove in Scorpione, rendendo l’amore<br />

velenoso. Con i vostri comportamenti<br />

potreste scatenare liti, gelosie e rischiereste<br />

anche di rompere antiche<br />

amicizie o il rapporto di coppia. Venere<br />

potrebbe segnalare un’eredità, una<br />

liquidazione, il premio di una polizza<br />

o un risarcimento.<br />

Giove è bello, Venere è ottima, e avete<br />

Marte dalla vostra, mentre Saturno vi<br />

dà ancora fastidio. Il suo passaggio<br />

è quasi terminato, ma potrebbe ancora<br />

tediare i nati dopo la seconda<br />

metà di settembre. Giove è tornato<br />

portandovi un po’ di ottimismo e c’è<br />

il rischio che vi facciate trasportare<br />

dall’euforia. Potreste perdere lucidità<br />

buttandovi in affari non molto sicuri.<br />

Chiedete consigli ad altri e ricontrollate<br />

i lavori. Nel matrimonio è importante<br />

il dialogo e non esitate se si<br />

presentano spese per la casa o per il<br />

vostro amore.<br />

Mercurio procede in territori amici,<br />

Marte sosta tutto il tempo da voi,<br />

mentre Venere resta una settimana<br />

per poi raggiungere Giove in Scorpione.<br />

È un cielo sereno che porta immobili,<br />

investimenti e denaro. Sistemate<br />

subito le questioni economiche senza<br />

pensare al massimo guadagno, ma<br />

alla sicurezza. Non azzardate tranne<br />

che per piccole puntate al gioco nei<br />

giorni 5, 6, 14, 19, e 24. Se cercate<br />

la casa dei vostri sogni, il periodo è<br />

propizio. L’amore resta un po’ in disparte<br />

per via del lavoro, ma c’è molta<br />

passione.<br />

È il vostro mese e per voi brillano Venere<br />

e Giove, le stelle più desiderate.<br />

Un importante obbiettivo che raggiungerete<br />

è l’amore, specialmente<br />

nei giorni 7, 8, 12, 13 18 e 21. Avrete<br />

un grande traguardo alla vostra portata.<br />

Dopo un anno positivo soprattutto<br />

nell’ambito lavorativo, Nettuno,<br />

vi trasporterà magicamente alla realizzazione<br />

del vostro sogno d’amore.<br />

Avrete anche buone opportunità nel<br />

campo pratico. Avete un gran fascino<br />

e una forma fisica invidiabile, ma<br />

state attenti a tavola, perché sarete<br />

golosi.<br />

SAGITTARIO<br />

23 novembre - 21 dicembre<br />

CAPRICORNO<br />

22 dicembre - 20 gennaio<br />

ACQUARIO<br />

21 gennaio - 19 febbraio<br />

PESCI<br />

20 febbraio - 20 marzo<br />

L’atmosfera è grigia, non proprio<br />

la vostra preferita. Eppure questo<br />

mese vi sorprenderà e, improvvisamente,<br />

a parte Nettuno, non avrete<br />

neanche un pianeta negativo. Marte<br />

sarà molto buono, Venere altruista, e<br />

l’arrivo di Mercurio nel vostro cielo il 5<br />

vi darà allegria e voglia di muovervi.<br />

Potrete ricominciare in diversi ambiti<br />

della vita. Non agirete subito, ma rifletterete<br />

su cosa vorreste cambiare,<br />

anche in amore. Se invece la coppia<br />

ha resistito a dure prove, significa<br />

che la relazione è solida. La salute è in<br />

ripresa, cercate di fare sport.<br />

L’ autunno vi farà da trampolino di<br />

lancio verso il successo. Le relazioni<br />

sociali, il vero segreto delle vostre vittorie,<br />

saranno ancora più in evidenza.<br />

Urano, stabile dal 2011 in Ariete, e<br />

Marte, che trascorre tutto il mese in<br />

Bilancia, metteranno in luce le vostre<br />

qualità, attirando molte invidie.<br />

Potrebbero danneggiarvi o rallentarvi,<br />

ma se giocherete bene le vostre<br />

carte, vincerete. Finalmente, arriva<br />

qualcuno che vi fa battere il cuore e<br />

il matrimonio, anche con qualche lite<br />

salutare, ritrova un’intesa. Attenzione<br />

nello sport.<br />

Siete ad un punto della carriera in cui,<br />

per andare avanti, dovrete scegliere<br />

se restare come siete o scendere a<br />

compromessi mai accettati. Se siete<br />

incerti, chiedete consiglio ai vostri<br />

amici; avrete anche Mercurio a darvi<br />

una mano dal 5. Dovrete farvi scaltri<br />

per capire la psicologia dei concorrenti<br />

e delle persone con cui stipulare<br />

affari perché, questa volta, non basteranno<br />

le vostre meravigliose idee.<br />

Questo, vale anche in amore. Siate<br />

cauti i giorni 4, 10 e 18, delicati per<br />

la salute, senza farvi trascinare dalla<br />

magia del momento.<br />

Se siete soli, questo è il momento<br />

giusto per l’incontro del destino, di<br />

un amore fulminante. Saturno, con i<br />

suoi ultimi raggi in Sagittario, sorveglia<br />

per assicurarsi che non ci siano<br />

inganni, né da parte dell’altro, né da<br />

parte vostra. Se siete già impegnati,<br />

ma non felici, agite con trasparenza<br />

e con schiettezza. Perciò concludete<br />

una relazione ormai chiusa per accogliere<br />

un nuovo e magnifico amore.<br />

Nel lavoro non siete molto lucidi<br />

perciò, se dovete chiudere affari, siate<br />

cauti soprattutto nella seconda metà<br />

del mese.<br />

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