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COPIA OMAGGIO<br />
A GIO<br />
La rivista dei supermercati<br />
NOVEMBRE 2017/ n°08 - ANNO I<br />
VIAGGIO NELLA QUALITÀ<br />
CHE COSA<br />
PORTIAMO<br />
SCIENZA<br />
IL RITMO<br />
DELLA TERRA<br />
VIAGGI<br />
48 ORE<br />
A COPENAGHEN<br />
PARMA<br />
IL CIBO ENTRA<br />
NEL MUSEO<br />
A TAVOLA?<br />
PASSATEMPO DESIGN LIBRIMOSTREMODAFAI DA TEOROSCOPO<br />
BENESSERE<br />
ALLA RICERCA<br />
DEL SONNO PERDUTO
16<br />
SOMMARIO<br />
7 EDITORIALE<br />
Rispetto ai numeri precedenti, legati alle stagionalità,<br />
questo numero di <strong>Gulli</strong> è nato da un’idea diversa....<br />
11 ATTUALITÀ<br />
Dal tramonto rosso fuoco alla legge elettorale, dal<br />
trionfo di Hamilton in F1 allo scandalo di Hollywood...<br />
.<br />
16 CHE COSA PORTIAMO A TAVOLA?<br />
Grassi, carboidrati e proteine, sono i “mattoni” che<br />
assumiamo con il cibo. Le regole del mangiare sano.<br />
25 AL RITMO DELLA TERRA<br />
La nostra vita è scandita da un orologio biologico.<br />
È il ritmo circadiano. Scopriamo di che si tratta<br />
31 RIORGANIZZA LA TUA CASA<br />
Siete sommersi dalle cose? È giunto il momento di<br />
riorganizzare i vostri spazi con il decluttering.<br />
35 FOOD&DRINK<br />
Puglia, via libera della UE al reimpianto di ulivi <br />
Enoturismo, troppa burocrazia in Europa.<br />
45<br />
37 NUTRIZIONE/FRUTTA SECCA<br />
Noci, mandorle, nocciole e arachidi sono una fonte<br />
importante di nutrienti che ci aiutano a stare bene.<br />
41 NUTRIZIONE/CASTAGNE<br />
Le consumiamo in mille modi, dalle caldarroste ai<br />
dolci, passando per la pasta. Fanno ingrassare?<br />
45 RICETTE/COMFORT FOOD<br />
Quattro ricette autunnali che oltre a “scaldare” la pancia<br />
scaldano anche l’anima.<br />
31<br />
55 VIE DEL GUSTO<br />
Vicino a Parma esistono cinque musei dedicati al cibo:<br />
da quello del formaggio a quello del salame felino.<br />
37<br />
3
SOMMARIO<br />
77 91<br />
60 GULLIVER/AIUTO CONCRETO<br />
Da metà ottobre è partita l’iniziativa dedicata agli over<br />
65 e a tutti i pensionati. Ogni mercoledì sarà praticato<br />
uno sconto del 10 per cento su tutta la spesa.<br />
62 GULLIVER/ COLLETTA ALIMENTARE<br />
Il 25 novembre si svolge la 21 edizione della Giornata<br />
nazionale della Colletta Alimentare, l’evento di<br />
solidarietà più importante e sentito in Italia.<br />
64 GULLIVER/COSÌ NASCE UN NEGOZIO<br />
Dal 9 di novembre è operativo il nuovo punto vendita<br />
di Mede. Oltre 600 m 2 di superficie espositiva e tante<br />
novità che riguardano soprattutto i freschi.<br />
73 FITNESS/PILATES<br />
Coinvolge mente e corpo e può essere praticato per la<br />
riabilitazione o per migliorare le prestazioni atletiche.<br />
77 BELLEZZA/CAPELLI<br />
Abbiamo scovato per voi alcune semplici “ricette bio”<br />
con cui ridare bellezza e salute alla vostra capigliatura.<br />
81 BENESSERE/SONNO<br />
Le abitudini di vita sbagliate non aiutano a riposare<br />
bene. Ecco le regole per dormire tra due guanciali.<br />
85<br />
Le rubriche<br />
09 POSTA<br />
67 HOME DESIGN<br />
68 VIAGGI<br />
85 AMICI ANIMALI<br />
87 MODA<br />
91 FAI DA TE<br />
92 PASSATEMPO<br />
95 MOSTRE<br />
97 LIBRI<br />
98 OROSCOPO<br />
VIAGGIO NELLA QUALITÀ<br />
www.supergulliver.it<br />
Numero verde:800753346<br />
Magazine dei Supermercati <strong>Gulli</strong>ver - Copia omaggio<br />
Anno I - numero 8 - 2017 - novembre<br />
Editore<br />
Alfi S.r.l. , Via Voghera, 59<br />
15052 Casalnoceto (AL)<br />
Direttore responsabile<br />
Alessandro Barbieri<br />
Redazione: MY DIGITAL PASSION S.r.l.<br />
www.mydigitalpassion.it<br />
P.zza Giovine Italia, 5 - 20123 MILANO;<br />
redazione-gulli@mydigitalpassion.it<br />
Hanno collaborato a questo numero<br />
Evelin Eugenia Bruno, Daniele Colombo, Gaia Cortese,<br />
Maurizio Ferrari, Gianluca Giaconia, Davide Grilli, Nunzia<br />
Picariello.<br />
Grafica e impaginazione<br />
Lucia Lena<br />
Marketing e pubblicità<br />
Enrico Lanfranchi<br />
Foto<br />
istokphoto<br />
Stampa<br />
CALEIDOGRAF S.r.l.<br />
via Milano, 45 – 23899 Robbiate (LC) - tel. 0395905311<br />
Pubblicazione mensile<br />
Iscrizione al Tribunale Ordinario di Alessandria n° 509/2017 -<br />
Reg.Stampa 44 del 15/03/2017.<br />
4
EDITORIALE<br />
Cari lettori,<br />
Rispetto ai numeri precedenti, legati fondamentalmente alle stagionalità, il numero di <strong>Gulli</strong> che<br />
state per sfogliare proprio in questo istante è nato da un’idea totalmente diversa. Siamo cioè partiti<br />
da una considerazione semplice quanto fondamentale per la vita di tutti noi. Provo a sintetizzarla.<br />
Ogni giorno apparecchiamo la tavola e vi portiamo il cibo che noi stessi abbiamo scelto,<br />
comprato e poi cucinato. È un’attività talvolta complessa e laboriosa, altre volte semplice<br />
all’insegna della frugalità. Ma che ci si trovi seduti al nostro “altare domestico” insieme ad amici<br />
o parenti attorno ad una meravigliosa tavola imbandita o che si mangi qualcosa di veloce, la<br />
domanda di fondo che spesso dimentichiamo di porci è: il tipo di alimentazione che stiamo<br />
seguendo è corretto oppure no?<br />
Gli esperti che imperversano in TV, sui giornali e ora anche sui social, non ci sono di grande aiuto.<br />
Anche perché chi di noi ha buona memoria non farà fatica a ricordare che chi l’altro ieri sosteneva<br />
una tesi, oggi dice l’esatto contrario. Per anni ci siamo sentiti ripetere dai suddetti esperti che<br />
il burro andava completamente eliminato dalla nostra dieta, mentre oggi scopriamo che<br />
sarebbe addirittura pericoloso per la salute eliminare i grassi saturi che si trovano soprattutto<br />
nella carne e nel formaggio. Da qui è nato il titolo che trovate in copertina - Che cosa portiamo a<br />
tavola? - e il servizio che troverete a pagina 16.<br />
Pur senza addentrarci in questioni tecniche troppo specifiche e di difficile applicazione pratica,<br />
abbiamo voluto fornirvi una guida di massima che vi aiuti a scegliere gli alimenti che troviamo<br />
in bella mostra sugli scaffali e sui banchi dei supermercati. Vi spieghiamo a cosa servono tutti<br />
i principali mattoncini dell’alimentazione (proteine, carboidrati, vitamine eccetera) e in quali<br />
cibi li troverete. Non solo: visto che la nutrizione è strettamente legata alla nostra salute vi daremo<br />
anche qualche utile consiglio su come abbinare i diversi alimenti e quando mangiarli.<br />
Già perché l’esistenza dell’uomo e di tutti gli esseri viventi è scandita da un orologio biologico<br />
sincronizzato con la rotazione terrestre e i suoi cicli, con l’alternanza della notte e del giorno,<br />
della luce e del buio. A questo ciclo il nostro organismo si adegua, seguendo i cambiamenti che<br />
avvengono durante le 24 ore. È il ritmo circadiano (spiegato nella rubrica della scienza a pagina<br />
25), un ritmo naturale che spesso e volentieri ignoriamo seguendo abitudini e stili di vita che<br />
contrastano coi il ciclo biologico della terra. Salvo poi trovarsi stralunati, irritabili, di malumore<br />
e ansiosi di giorno perché ci disinteressiamo della qualità e della<br />
quantità del nostro sonno (leggi l’articolo a pagina 81 Le<br />
regole del buon sonno).<br />
Insomma, cibo sano, nella giusta quantità e nel coretto<br />
mix unito ad un po’ di sana igiene del sonno, ci fanno<br />
vivere bene oggi e rappresentano un’assicurazione<br />
per il futuro. D’altro canto hanno<br />
funzionato a meraviglia quando siamo<br />
venuti al mondo, perché<br />
non dovrebbero<br />
andare bene fino<br />
alla fine dei nostri<br />
giorni?<br />
7
Le vostre lettere<br />
FENG SHUI IN PRATICA<br />
In uno dei vostri ultimi numeri<br />
avete parlato del Feng Shui e<br />
mia moglie se ne è appassionata.<br />
Le piacerebbe provare a<br />
modificare la casa per seguire<br />
le regole e vorrei aiutarla a<br />
metterlo in pratica. Ci potreste<br />
dare qualche dritta in più?<br />
Simone, Genova<br />
Caro Simone, il Feng Shui, prevede<br />
10 regole basiche, eccole<br />
1. La tonalità delle pareti è molto<br />
importante, perché ad ogni<br />
colore si associa un significato.<br />
Per esempio il rosa, rosato o<br />
bianco per amore e relazioni,<br />
oppure il verde, le righe, i fiori e<br />
il legno per la famiglia e la salute<br />
fisica. 2. La camera da letto deve<br />
essere preferibilmente lontana<br />
dall’ingresso dell’appartamento.<br />
3. Per riposare bene, il letto<br />
non deve essere messo né con<br />
i piedi, né con la testa di fronte<br />
alla porta e neanche sotto ad<br />
una finestra. Perciò, il meglio<br />
sarebbe mettere il letto (preferibile<br />
in legno e non in metallo),<br />
nell’angolo opposto all’entrata<br />
con la testa aderente al muro e<br />
orientata verso est. 4. La camera<br />
dei bambini dovrebbe essere<br />
orientata verso est, mentre<br />
quella degli anziani verso ovest.<br />
5. Gli spigoli dei mobili nella<br />
camera, non devono essere<br />
indirizzati verso il letto, perciò,<br />
sarebbero consigliati arredi con<br />
angoli arrotondati. 6. Il soggiorno<br />
dovrebbe avere la forma rettangolare<br />
o quadrata, e il divano<br />
deve stare nell’angolo opposto<br />
alla porta e alla finestra con le<br />
spalle al muro per proteggere<br />
chi si siede. 7. Le lampade devono<br />
offrire comfort evitando luci<br />
troppo forti e preferendo candele<br />
naturali. 8. Una delle cose<br />
più importanti del Feng Shui è<br />
la sicurezza mentre si lavora o<br />
ci si riposa, perciò è sconsigliato<br />
avere i fornelli sotto la finestra o<br />
trovarsi con la porta alle proprie<br />
spalle mentre si cucina. E sarebbe<br />
meglio avere il piano cottura<br />
e il forno, lontani da lavello e<br />
frigorifero. 9. Il tavolo della sala<br />
da pranzo è meglio se tondo e<br />
in legno, in grado di favorire l’energia<br />
per il lavoro e le relazioni<br />
sociali. 10. Bianco per i sanitari<br />
del bagno, colori pastello per<br />
le pareti e un grande specchio<br />
dietro il lavello per aiutare la<br />
propria autostima.<br />
RIVINCITA<br />
Cara redazione di <strong>Gulli</strong>, ho<br />
bisogno del vostro aiuto.<br />
Mio marito mi prende in giro<br />
perché non ho per niente il<br />
pollice verde. Dice che farei<br />
morire anche le piante finte!<br />
Ho letto il vostro numero con<br />
i consigli per coltivare le erbe<br />
aromatiche in casa. Ci sono<br />
riuscita, e vi ringrazio tanto,<br />
ma per mio marito non basta.<br />
Mi date qualche idea per sorprenderlo?<br />
Luisa, Sestri Levante<br />
Ciao Luisa, siamo contenti di<br />
esserti stati utili con i nostri<br />
consigli. Per stupire una volta<br />
per tutte tuo marito, potresti<br />
provare a coltivare l’ananas, è<br />
più semplice di quanto si possa<br />
pensare. Procuratene uno preferibilmente<br />
bio, sano e con un<br />
bel ciuffo verde.<br />
Poi, stacca il ciuffo girandolo<br />
mentre tieni l’ananas fermo. Assicurati<br />
che non ci siano resti del<br />
frutto e metti il ciuffo nell’acqua<br />
in una caraffa che sia in grado<br />
di contenerlo tutto. Cambia l’acqua<br />
ogni due giorni e tienilo<br />
lontano da fonti di calore. Da<br />
lì, dopo tre settimane, cresceranno<br />
le radici.<br />
A quel punto dovrai trasferire<br />
la piantina in un vaso di terracotta<br />
molto grande con uno<br />
strato di ghiaia o argilla espansa<br />
alla base per il drenaggio.<br />
Poi copri le radici con la terra<br />
che dovrai mantenere sempre<br />
umida e tieni la piantina in un<br />
posto ben illuminato. Non ti<br />
spaventare se cadono le foglie,<br />
poi ricresceranno. Con l’arrivo<br />
della stagione calda esploderà.<br />
Intanto, avrai dato vita ad una<br />
bellissima piantina che, dopo<br />
un anno, sorprenderà te e tuo<br />
marito, regalandovi un ananas<br />
biologico!<br />
Come contattarci<br />
Per inviare le lettere alla redazione di <strong>Gulli</strong> potete utilizzare<br />
la posta elettronica redazione-gulli@mydigitalpassion.it,<br />
oppure la posta tradizionale, inviando le lettere ad Alfi s.r.l,<br />
via Voghera 59, 15052 Casalnoceto (AL). In alternativa potete<br />
lasciare le vostre lettere al box informazioni del negozio<br />
<strong>Gulli</strong>ver presso il quale vi servite. Basterà indirizzarle senza<br />
affrancatura alla Redazione di <strong>Gulli</strong>.<br />
9
ATTUALITÀ<br />
IN TRENTA GIORNI<br />
Dal tramonto incredibile che spopola sui social, alla legge<br />
elettorale, dal trionfo di Hamilton in F1 allo scandalo<br />
hollywoodiano, in pillole, ecco cos’è accaduto a ottobre.<br />
1 TRAMONTO.<br />
L’ultima domenica<br />
di ottobre la natura<br />
ci ha regalato uno<br />
spettacolo da<br />
ricordare, tingendo<br />
di rosso le nuvole. Il<br />
fenomeno, visibile<br />
soprattutto al<br />
Nordovest e sull’Emilia<br />
occidentale, pare<br />
sia stato causato da<br />
uno strato di nuvole<br />
lenticolari, innescato<br />
dal vento forte in<br />
caduta dalle Alpi e<br />
forse amplificato<br />
dalla presenza di<br />
polveri derivate dagli<br />
incendi che hanno<br />
colpito il Piemonte.<br />
Le foto spopolano su<br />
Facebook.<br />
1<br />
2<br />
2 PENSIONE:<br />
CHI LA VEDRÀ?<br />
La speranza di<br />
vita per le donne<br />
sale a 85 anni,<br />
mentre per gli<br />
uomini è di 80,6<br />
anni. Sulla base di<br />
questi dati rilevati<br />
dall’Istat nel<br />
2017, la pensione<br />
di vecchiaia<br />
dovrebbe arrivare<br />
a 67 anni nel 2019.<br />
3 ROSATELLUM La legge elettorale con la quale voteremo<br />
nel 2018 è stata approvata al Senato con 214 voti a favore,<br />
61 contrari e un astenuto. La nuova legge introduce<br />
nel nostro Paese un sistema misto, proporzionale<br />
e maggioritario. È battezzato Rosatellum dal nome<br />
del capogruppo Dem alla Camera, Ettore Rosato.<br />
3<br />
11
ATTUALITÀ<br />
5 DICHIARATO Kevin Spacey,<br />
ha fatto coming out su<br />
Twitter, dopo che per anni<br />
si era rifiutato di parlare del<br />
suo orientamento sessuale.<br />
L’annuncio è arrivato dopo che<br />
Anthony Rapp, l’attore delle<br />
serie tv Star Trek Discovery, l’ha<br />
accusato di molestie avvenute<br />
nel 1986.<br />
6 RIPRESA L’Italia promossa<br />
dopo 15 anni di bocciature.<br />
L’agenzia Standard & Poor’s ha<br />
rivisto al rialzo la valutazione<br />
sul nostro Paese. Con la ripresa<br />
economica che accelera, l’Italia<br />
sembra essere sulla via della<br />
guarigione? Pare proprio di sì!<br />
5<br />
6<br />
4<br />
4 ASILO<br />
Mentre il<br />
procuratore<br />
generale dello<br />
Stato spagnolo,<br />
Josè Manuel<br />
Maza, chiede<br />
l’incriminazione<br />
di Carles<br />
Puigdemont,<br />
per ribellione e<br />
sedizione, l’ex<br />
governatore<br />
catalano ripara<br />
in Belgio da<br />
dove tenterà di<br />
sensibilizzare<br />
le istituzioni<br />
dell’UE.<br />
7<br />
7 EMERGENZA SMOG Sopra la Pianura<br />
Padana si è stesa una “coperta” di<br />
smog che trattiene le stesse sostanze<br />
di cui è costituita. Secondo i ricercatori<br />
dell’Istituto di scienze dell’atmosfera<br />
e del clima del Cnr, la causa sarebbe<br />
da ricercare nelle anomale condizioni<br />
meteorologiche e climatiche come il<br />
caldo, l’assenza di piogge e di vento.<br />
13
ATTUALITÀ<br />
8 MOLESTATORE<br />
SERIALE<br />
Non si placa la<br />
polemica sollevata da<br />
numerose attrici di<br />
Hollywood che hanno<br />
accusato il produttore<br />
cinematografico<br />
Harvey Weinstein di<br />
molestie sessuali. Tra<br />
queste Asia Argento<br />
che, proprio nei giorni<br />
scorsi, ha pubblicato<br />
sul suo profilo Twitter<br />
la lista delle 82 donne,<br />
aggredite, molestate<br />
o minacciate dal<br />
produttore. «Noi<br />
vittime abbiamo<br />
compilato questa<br />
lista» scrive l’attrice<br />
e regista in un post.<br />
8<br />
9<br />
9 FORMULA UNO<br />
Quarto titolo mondiale<br />
per Lewis Hamilton<br />
e quarto titolo<br />
costruttori per la<br />
Mercedes. Sebastian<br />
Vettel e la Ferrari,<br />
incappati in una serie<br />
di errori ai box e in<br />
pista, hanno di fatto<br />
spianato la strada al<br />
pilota britannico e alla<br />
casa tedesca.<br />
15
COVER STORY<br />
di Daniele Colombo<br />
CHE COSA PORTIAMO<br />
16<br />
A TAVOLA?<br />
Grassi, carboidrati, proteine,<br />
micronutrienti sono i mattoni della vita<br />
che assumiamo attraverso il cibo ogni<br />
giorno. Ecco le regole del mangiare sano.
IIl cibo un carburante, l’uomo una macchina che<br />
lo consuma. Questa immagine “energetica” dell’alimento<br />
ha dominato a lungo nell’immaginario<br />
collettivo. Oggi le cose stanno diversamente. Il<br />
cibo è al centro di una rivoluzione copernicana:<br />
la nutrizione è molto di più che un semplice discorso<br />
calorico. Anzi, può risultare determinante<br />
nel prevenire patologie importanti. “La dieta è<br />
considerata l’unico fattore ambientale in grado<br />
di modulare il rischio neoplastico” è stato ribadito<br />
nel Rapporto “I numeri del cancro in Italia 2017”.<br />
I GRASSI – Che cos’è un nutriente? Dobbiamo<br />
risalire al XIX secolo, quando furono scoperti tre<br />
principali componenti: grassi, proteine e carboidrati.<br />
I grassi (lipidi) sono importantissimi per<br />
esempio per Il cervello. Costituiscono, in prevalenza,<br />
le membrane cellulari e fanno da barriera<br />
a ogni intrusione. Mangiare grassi, pertanto, fa<br />
bene: ovviamente senza eccessi. Oggi la ricerca<br />
ha modificato una serie convinzioni e ha rivalutato,<br />
per esempio, il burro. Lipidi preziosi sono i<br />
monoinsaturi, che si trovano nell’olio extravergine<br />
di oliva e che hanno una funzione antinfiammatoria.<br />
Ma sono essenziali anche i polinsaturi, divisi<br />
a loro volta in omega-3 e omega-6, sostanze<br />
che il nostro corpo non è in grado di produrre<br />
e dunque deve ricavare dagli alimenti. I primi si<br />
trovano prevalentemente nel pesce azzurro (alici,<br />
Gli omega-3 e gli omega-6 sono<br />
grassi polinsaturi che troviamo<br />
nel pesce azzurro e negli oli di semi<br />
COVER STORY<br />
sardine, sgombri), nel salmone e in alcune fonti<br />
vegetali (olio di semi di lino, noci). Hanno proprietà<br />
antitumorale e di protezione del sistema<br />
immunitario. I secondi si trovano soprattutto<br />
negli oli di semi (girasole, arachidi, soia). I grassi<br />
saturi, che si trovano, per esempio, nella carne<br />
e nei formaggi, stando alle linee guida dei Larn<br />
(Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti)<br />
andrebbero limitati a non più del 10% dell’energia<br />
totale. Ma attenzione, sarebbe un errore eliminarli<br />
del tutto. Lo studio Pure (Prospective Urban Rural<br />
Epidemiology), ha rilevato che andare al di sotto<br />
del 7% di calorie giornaliere ricavate da grassi<br />
saturi può essere anche pericoloso. L’ennesima<br />
dimostrazione che il miglior modo di stare in<br />
salute è mantenere una dieta varia e consumare<br />
alimenti di buona qualità, grassi inclusi.<br />
LE PROTEINE – Altrettanto fondamentali sono le<br />
proteine, costituite da una catena di 20 molecole<br />
chiamate amminoacidi, che per circa la metà<br />
il nostro corpo deve ricavare dagli alimenti in<br />
quanto non ne produce a sufficienza. Le proteine<br />
svolgono tantissime funzioni: riparano i tessuti<br />
danneggiati, compongono ormoni e anticorpi. Ci<br />
sono quelle di origine animale e quelle di origine<br />
vegetale, come i legumi. Per avere un corretto<br />
apporto proteico vanno compensate in un mix<br />
con cereali: per esempio, riso e piselli o pasta e<br />
fagioli (erano definiti la “carne dei poveri”).<br />
CARBOIDRATI – Il comune concetto di carburante,<br />
è associato, in particolare, e non a torto,<br />
ai carboidrati. Sono ottime fonti di carboidrati<br />
i cereali, come grano, riso, mais, ma anche la<br />
patata, le castagne, i legumi e la frutta. Si distinguono<br />
in complessi o semplici (come il fruttosio,<br />
lo zucchero della frutta, il lattosio, quello del latte,<br />
il glucosio e il saccarosio, lo zucchero da tavola) e<br />
devono dare energia. Ma non solo e non troppa.<br />
17
LINEA INTEGRALE<br />
MACINATI A PIETRA<br />
Due anni fa abbiamo deciso di impegnarci in<br />
un nuovo progetto coinvolgendo sei produttori<br />
Liguri. Oggi vi presentiamo i suoi primi frutti:<br />
“I Macinati a Pietra”, tutti prodotti con grano<br />
italiano macinato a pietra. Le Trenette<br />
avvantaggê esprimono tutto il buon sapore del<br />
grano, puoi sentirne il profumo da crude per<br />
capirlo, proprio come succede con le Trofie<br />
avvantaggê, entrambe ottime da mangiare con<br />
abbondante pesto Genovese.<br />
Quando nel fiume di Sori l’acqua è sufficiente,<br />
le trenette sono fatte con il grano macinato a<br />
pietra nel Mulino di Sori, rimesso in funzione<br />
grazie alla collaborazione tra noi, la famiglia<br />
proprietaria e gli enti competenti; cerca il<br />
francobollo che indica questa produzione<br />
speciale.<br />
I Pansoti Preboggion hanno nel loro ripieno<br />
prescinsêua e ricotta della Val d’Aveto e Val<br />
Trebbia, aglio di Vessalico e naturalmente il<br />
nostro preboggion che abbiamo potuto<br />
riprodurre grazie alla costanza di Flavio, un<br />
nostro amico “coltivatore”, provali affogati<br />
nella salsa di noci.<br />
I Ravioli Campagnoli, hanno un ripieno fatto<br />
con la carne della Val di Vara, aglio di<br />
Vessalico e con il nostro preboggion, per il<br />
loro primo assaggio ti consigliamo di condirli<br />
con una semplice noce di burro, questo ti<br />
permetterà di apprezzarne appieno il gusto.<br />
Via Caorsi, 6 - 16031 SORI (GE) Italia<br />
Tel. 0185.700812 r.a. - Fax 0185.1836403<br />
www.pastificionovella.it - info@pastificionovella.it
COVER STORY<br />
L’American Heart Association raccomanda non<br />
più di 25 g di zuccheri semplici al giorno. Oggi<br />
l’attenzione è sul bilanciamento con le fibre (carboidrati<br />
complessi), che rallentano l’assimilazione<br />
degli zuccheri e la conseguente produzione<br />
di insulina, contrastando il picco glicemico nel<br />
sangue che favorisce l’accumulo di grassi nei<br />
tessuti adiposi. Ecco perché vengono consigliati<br />
i prodotti con farine integrali che, oltre alle fibre,<br />
contengono anche altre sostanze importanti.<br />
I MICRONUTRIENTI: VITAMINE E SALI MINERA-<br />
LI – Oggi sappiamo che le epidemie di pellagra<br />
e di scorbuto erano causate dalla mancanza di<br />
specifiche vitamine, micronutrienti (cioè assunti<br />
in quantità ridotte, spesso sotto al grammo),<br />
isolate a partire dal XX secolo. La più nota è la<br />
vitamina C, presente negli agrumi, kiwi, frutti di<br />
bosco, che ci difende dalle malattie stagionali. Ma<br />
è altrettanto importante la B12 che si trova solo<br />
nella carne e nel pesce (i vegani devono ricorrere<br />
a degli integratori); la vitamina A, che ci protegge<br />
dalla degenerazione della vista (le fonti principali<br />
sono il fegato di vitello cotto e il succo<br />
di carota); la D, che in<br />
La pasta di grano<br />
duro è unottima fonte<br />
di carboidrati<br />
NUTRITIVO O<br />
NUTRACEUTICO?<br />
LE PAROLE DELLA DIETA<br />
Nutriente, nutritivo, nutraceutico. Le parole<br />
associate alla dieta (termine che deriva dal<br />
greco e significa stile di vita, un concetto<br />
molto più ampio rispetto a quello di regime<br />
alimentare) sono tante e spesso confondono.<br />
Rimandano, per sintetizzare, all’effetto benefico<br />
che un alimento potrebbe avere sul nostro<br />
organismo, grazie a una serie di principi attivi.<br />
Al contrario si parla di calorie vuote per prodotti<br />
che non hanno alcuna funzione utile o peggio<br />
ci possono danneggiare. Oggi si parla molto<br />
di nutraceutica, una scienza relativamente<br />
recente, che studia queste correlazioni<br />
nell’ottica del cibo-farmaco. Un esempio di<br />
cibo nutraceutico è l’olio extravergine di oliva.<br />
Grazie all’alto contenuto di polifenoli che hanno<br />
una funzione antiossidante, è stato definito<br />
nutraceutico dall’Efsa, l’Autorità europea per<br />
la sicurezza alimentare con sede a Parma,<br />
che decreta quali alimenti possano vantare<br />
effetti salutistici dimostrati, in base ad alcuni<br />
suoi componenti. Ippocrate, vissuto quattro<br />
secoli prima di Cristo, aveva capito tutto: il suo<br />
principio “Fa’ che il cibo sia la tua medicina e<br />
che la medicina sia il tuo cibo”, è ancora oggi<br />
più che mai attuale.<br />
realtà lavora come un ormone (principalmente<br />
l’assorbiamo dalla luce) e che nel cibo si trova in<br />
alcuni pesci, tra cui il salmone. Altrettanto fondamentali<br />
sono i sali minerali, implicati in molte<br />
funzioni fisiologiche. Dal calcio, che ha un effetto<br />
protettivo contro le malattie cardiovascolari,<br />
al potassio che riduce la pressione; dal<br />
selenio, che è un potente antiossidante,<br />
allo zinco che ha funzioni<br />
di rafforzamento del<br />
sistema immunitario. Per<br />
uno di questi dobbiamo<br />
fare attenzione, il sodio.<br />
Le indicazioni dell’Oms<br />
sono di dimezzarne il<br />
consumo medio<br />
giornaliero: in<br />
Italia è di circa<br />
19
QUANTE CALORIE?<br />
L’ENIGMA DELLA RISPOSTA<br />
INDIVIDUALE AL CIBO<br />
Le calorie (o meglio chilocalorie, equivalenti a<br />
mille calorie) misurano l’energia fornita dagli<br />
alimenti che ci serve per vivere. Un esempio:<br />
ogni grammo di zucchero corrisponde a circa 4<br />
chilocalorie, ogni grammo d’olio a 9 chilocalorie.<br />
Convenzionalmente sono indicate per 100<br />
grammi di prodotto. Un uomo adulto di peso<br />
medio, che fa moderata attività fisica, dovrebbe<br />
seguire un piano nutrizionale di circa 2.400<br />
kcal (in base al peso e all’attività svolta si può<br />
salire anche a oltre tremila). Per una donna<br />
si scende a 1.800 kcal. Un programma di una<br />
dieta ipocalorica, mirata a dimagrire, è di circa<br />
1.400 kcal. Inserire grassi nell’alimentazione<br />
è, per esempio, un modo più efficace del<br />
digiuno, se si vuole perdere peso. Seguire per<br />
ogni alimento la giusta porzione può essere<br />
un procedimento complicato. Per la pasta il<br />
range è tra gli 80 e 100 grammi. Per frutta e<br />
verdura Fao e Oms suggeriscono, per esempio,<br />
un consumo giornaliero di almeno 400 grammi.<br />
Un recente studio dell’israeliano Weizmann<br />
Institute of Science, uno dei centri di ricerca<br />
più importanti del mondo, ha dimostrato che<br />
gli effetti dei cibi non sono identici, ma le<br />
risposte sono individuali. Un risultato che si può<br />
spiegare anche con il fatto che la flora intestinale<br />
(sospettata di essere implicata nei meccanismi<br />
dell’obesità) per il 90 per cento è diversa da<br />
individuo a individuo. Il futuro sarà insomma<br />
la dieta personalizzata, in base agli studi di<br />
nutrigenomica e nutrigenetica. Oggi, più che la<br />
bilancia, è molto meglio utilizzare il buon senso.<br />
4 grammi (equivalenti a circa 10 grammi di sale).<br />
Una fonte importante di sali sono le acque<br />
minerali, che si dividono, in base al “peso” del<br />
residuo fisso, in minimamente mineralizzate,<br />
oligominerali, medie minerali o iperminerali.<br />
PASTI, QUANDO E COME – “Una colazione da<br />
re, un pranzo da principe, e una cena da povero”.<br />
La saggezza popolare ha coniato un modello<br />
perfetto per suddividere i pasti della giornata.<br />
Su questo la ricerca è concorde. Anche perché<br />
si è scoperto che il corpo umano funziona come<br />
un orologio, influenzato dai ritmi circadiani<br />
(leggi anche l’articolo a pagina 25). L’uomo è una<br />
macchina complessa che funziona ancora con<br />
COVER STORY<br />
La frutta rossa contiene<br />
sostanze fitochimiche<br />
antitumorali e antipertensive<br />
i cicli della luce e del buio. Dunque al mattino<br />
serve energia, che si annulla di notte. Mangiare<br />
di notte è uno degli errori peggiori per chi voglia<br />
dimagrire ed espone a rischi di sviluppare malattie.<br />
Va, infatti, contro il nostro orologio biologico,<br />
che con il buio tende a spegnere i motori. Meglio,<br />
pertanto, consumare carboidrati la sera, che conciliano<br />
il sonno, anziché proteine che tengono<br />
svegli. Non solo è importante quando assumere<br />
gli alimenti, ma anche come si accompagnano.<br />
La carne, per esempio, andrebbe associata a delle<br />
verdure verdi che ne riducono l’acidità. Se non<br />
si ama la pasta integrale, abbinarci delle verdure<br />
rallenta l’assimilazione degli zuccheri. L’equilibrio<br />
va sempre rispettato: un piatto, per esempio, con<br />
pasta e patate è sbagliato (zuccheri su zuccheri).<br />
Alcuni nutrizionisti consigliano anche di non eccedere<br />
con la frutta, se già si sta assumendo pasta<br />
o riso. I legumi si accompagnano perfettamente<br />
con i cereali, in quanto si compensano a vicenda<br />
per le proteine mancanti. Bisogna poi alternare<br />
vegetali crudi a cotti. Alcune vitamine, infatti,<br />
sono liposolubili, dunque si assimilano meglio<br />
se sciolte nel grasso: la cottura nell’olio, si dice,<br />
le rende biodisponibili. Altri importanti nutrienti<br />
sono più efficaci se il cibo è cotto anziché crudo<br />
(per esempio i carotenoidi contenuti nella zucca,<br />
nelle carote e nel peperone). Ecco perché il crudismo<br />
è una dieta squilibrata e rischiosa.<br />
LA DIETA MEDITERRANEA – L’unica dieta che<br />
abbia una conferma scientifica è quella mediterranea.<br />
Venne scoperta da un fisiologo americano,<br />
Ancel Keys, durante la seconda guerra mondiale.<br />
Inutile, pertanto, inventarsi diete fai-da-te: il me-<br />
21
COVER STORY<br />
La dieta mediterranea:<br />
55% di carboidrati, 30% di grassi<br />
e 15% di proteine<br />
glio lo abbiamo in casa e arriva dalla tradizione.<br />
Certo, oggi la ricerca ci ha svelato molti perché<br />
dei suoi segreti. A grandi linee si compone di<br />
un 55 per cento di energie totali ricavate dai<br />
carboidrati, un 30 per cento dai grassi e il restante<br />
dalle proteine. Privilegia cereali integrali, frutta<br />
e verdura fresca di stagione, pesce, legumi, olio<br />
extravergine di oliva. Non elimina la carne, ma ne<br />
modera il consumo. Un paio di volte la settimana<br />
per la carne bianca e di tanto in tanto quella rossa<br />
è la formula ideale, comprendendo anche uova<br />
e latticini. Saltuariamente ci si può concedere<br />
anche dei dolci. Non c’è alcun divieto nella dieta<br />
mediterranea: il concetto è quello di piramide:<br />
ci sono alimenti che vanno assunti tutti i giorni<br />
e altri invece con minor frequenza. L’apporto di<br />
fibra andrebbe poi portato ad almeno 25 grammi<br />
al giorno: i cibi prebiotici piacciono al nostro microbiota<br />
(si veda <strong>Gulli</strong> n° 7 di luglio a pagina 49).<br />
SUPERFOOD – I polifenoli dell’olio extravergine,<br />
le catechine del tè verde, il resveratrolo del<br />
vino rosso, le antocianine del radicchio rosso, i<br />
carotenoidi della zucca. Oggi scopriamo che il<br />
nuovo fronte della ricerca si concentra sui composti<br />
fitochimici, sostanze presenti nelle piante<br />
cui danno colore e profumi: il pigmento blu di<br />
uva o mirtilli, l’arancione di cachi o carote, le note<br />
astringenti del tè verde, nel vino e nell’olio extravergine.<br />
Oggi si è scoperto che hanno proprietà<br />
importantissime, antitumorali, antipertensive.<br />
Non solo: piacciono molto ai 100 miliardi di batteri<br />
importanti nella prevenzione di una serie di<br />
patologie, incluse obesità, ansia e depressione.<br />
Un modo intelligente nel fare la spesa è allora<br />
cercare di scegliere frutta e verdura di ogni colore.<br />
Ai nostri batteri buoni piacciono poi anche i cibi<br />
fermentati, i probiotici: mettere nel carrello anche<br />
gli yogurt è una scelta di salute.<br />
I CIBI “SENZA” – Senza glutine, senza zucchero,<br />
senza lattosio, senza sale, senza solfiti aggiunti,<br />
senza conservanti o coloranti, senza nitriti. I cibi<br />
“free from” stanno avendo un grande successo.<br />
Per alcuni di questi è una moda. Prendiamo i<br />
celiaci: si stima che in Italia siano l’uno per cento<br />
della popolazione, ma andando a vedere i<br />
consumi dei prodotti senza glutine i conti non<br />
tornano e dovrebbero essere molti di più. Se<br />
piace il gusto della pasta di mais o di riso, non<br />
c’è nulla da obiettare. Ma se si acquista quella<br />
credendola più salutare, non corrisponde al vero.<br />
Ci sono casi in cui il consumo di un alimento<br />
“senza” è giustificato. Come per l’intolleranza<br />
al lattosio, in forte aumento. Un errore sarebbe<br />
però togliere dalla propria dieta alimenti importanti<br />
perché a torto si ritiene che contengano<br />
lattosio. I formaggi a pasta dura, per esempio,<br />
ne contengono solo tracce e possono tranquillamente<br />
essere consumati da chi è intollerante<br />
(non dagli allergici). Anzi, alcune ricerche dicono<br />
che l’assunzione costante aiuta a riequilibrare la<br />
flora intestinale e nel tempo si può ritornare a<br />
reinserire burro e latticini.<br />
G<br />
23
SCIENZA<br />
di Francesco Orsenigo<br />
AL RITMO<br />
DELLA<br />
LLo scorso ottobre sono stati assegnati i premi<br />
Nobel per il 2017, le onorificenze di valore<br />
mondiale attribuite per le conquiste a beneficio<br />
dell’umanità in vari campi: scienze, letteratura,<br />
pace ed economia. Quello per la medicina è andato<br />
a Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael<br />
W. Young per le loro scoperte dei meccanismi<br />
molecolari che controllano il ritmo circadiano.<br />
Ma di quale ritmo stiamo parlando? Su <strong>Gulli</strong> ci<br />
eravamo già imbattuti su questo strano termine<br />
a proposito della crononutrizione, ovvero non<br />
solo è importante cosa mangiamo ma anche<br />
quando (<strong>Gulli</strong> n° 1 pagina 51). L’attualità ci ha<br />
fornito l’opportunità di tornare sull’argomento<br />
e di fare ulteriore chiarezza.<br />
L’OROLOGIO BIOLOGICO<br />
Al mattino siete pronti e scattanti ma nel pomeriggio<br />
tutto sembra più lento? Vi viene fame<br />
intorno a mezzogiorno e cominciate a sbadigliare<br />
quando sono le dieci di sera? È inevitabile: è lo<br />
scotto che dobbiamo pagare per vivere su un<br />
Terra<br />
La nostra vita è scandita da un orologio biologico<br />
sincronizzato con la rotazione terrestre e i suoi cicli.<br />
È il ritmo circadiano. Scopriamo di che si tratta<br />
I nostri cicli sono<br />
sincronizzati con quelli<br />
della rotazione terrestre<br />
25
SCIENZA<br />
pianeta in continuo movimento. Colpa della<br />
rotazione terrestre, insomma, e dell’alternanza<br />
di notte e giorno, di luce e buio, che da sempre e<br />
segna le nostre vite.<br />
A questo ciclo, che si ripete ogni 24 ore, il nostro o<br />
organismo reagisce sotto l’impulso di una sorta<br />
di orologio biologico interno, che ne modifica il<br />
comportamento seguendo, e a volte anticipan-ndo,<br />
le mutazioni della giornata. Ci fa alternare la<br />
veglia al sonno, varia la temperatura corporea e<br />
regola le nostre funzioni vitali secondo un ritmo<br />
che si chiama circadiano, dal latino circa diem,<br />
cioè intorno al giorno.<br />
I RITMI DI TUTTI GLI ESSERI<br />
VIVENTI<br />
Tutto chiaro, no? E niente di strano: in fondo<br />
siamo animali diurni, attivi quando vediamo la<br />
luce, ci prepariamo al riposo quando inizia a fare<br />
buio. E invece, le cose non sono poi così semplici.<br />
Tanto per cominciare, i ritmi circadiani non riguardano<br />
solo l’uomo o gli animali superiori ma tutti<br />
gli esseri viventi, piante comprese. Lo aveva già<br />
scoperto, nel Settecento, un astronomo francese:<br />
Jean Jacques d’Ortous de Mairan. Analizzando<br />
una particolare varietà di mimosa, detta Sensitiva<br />
o Pudica, notò che le sue foglie si chiudono<br />
durante le ore notturne, per riaprirsi alla prima<br />
GUFI E ALLODOLE<br />
Il nostro organismo regola il suo<br />
funzionamento sull’alternarsi di<br />
notte e giorno, e lo fa con estrema<br />
precisione. Siamo tutti soggetti ai ritmi<br />
circadiani, insomma, ma non sempre<br />
li seguiamo allo stesso modo. Per<br />
esempio, c’è chi è sveglio e pimpante<br />
alle prime luci del giorno ma crolla<br />
la sera presto, e chi invece la mattina<br />
fatica ad alzarsi, mentre la notte non<br />
andrebbe mai a letto. Sono i “gufi” e le<br />
“allodole”, come sono stati battezzati<br />
nel linguaggio comune, persone con un<br />
ritmo circadiano anticipato o ritardato<br />
rispetto alla media. La causa, secondo<br />
gli scienziati, è scritta nel DNA e la cosa<br />
migliore da fare, nei limiti del possibile,<br />
è assecondare le proprie inclinazioni, a<br />
tutto vantaggio della salute.<br />
I ritmi circadiani<br />
riguardano tutti gli esseri<br />
viventi, piante comprese<br />
luce del sole. Ma non basta: de Mairan si chiese<br />
anche cosa sarebbe successo tenendo le piante<br />
sempre all’oscurità e il risultato fu che le foglie<br />
continuavano a chiudersi e riaprirsi seguendo<br />
la stessa cadenza di quando il buio si alternava<br />
alla luce. Il ritmo circadiano di quelle mimose,<br />
insomma, non era dettato esclusivamente dalla<br />
presenza di luce o di oscurità, ma rispondeva a<br />
un orologio interno che le metteva in sintonia<br />
con l’alternarsi di giorno e notte e, in definitiva,<br />
con i movimenti del pianeta.<br />
Scoperta interessante, però per oltre due secoli<br />
nessuno è stato in grado di dire, e men che meno<br />
di spiegare, con quali meccanismi avvenisse<br />
questo fenomeno. Le cose sono cambiate solo<br />
in tempi recentissimi, finché lo scorso ottobre<br />
come abbiamo detto più sopra, è stato assegnato<br />
27
SCIENZA<br />
SEGUI<br />
IL RITMO<br />
Ecco, a grandi linee, come i ritmi circadiani modificano<br />
il comportamento dell’organismo nel corso della<br />
giornata.<br />
ore 6–12 Il cervello interrompe il rilascio di<br />
melatonina, un ormone regolatore del sonno. Inizia la<br />
secrezione di cortisolo, un ormone che mette in moto<br />
il metabolismo e ci prepara ad affrontare la giornata.<br />
La pressione sanguigna aumenta più rapidamente,<br />
la motilità intestinale cresce. È il periodo di massima<br />
attenzione.<br />
ore 12-18 È il periodo di massima<br />
coordinazione, i tempi di reazione sono più rapidi,<br />
circolazione sanguigna e forza muscolare sono al<br />
massimo dell’efficienza. La temperatura corporea<br />
raggiunge il suo picco massimo.<br />
ore 18-24 Picco massimo della pressione<br />
sanguigna, inizia la secrezione di melatonina, cessa la<br />
motilità intestinale.<br />
ore 24-6 Sonno profondo: la temperatura<br />
corporea raggiunge il livello più basso, frequenza<br />
cardiaca e pressione sanguigna sono ai valori minimi.<br />
Il segreto del ritmo<br />
circadiano risiede nel gene<br />
che regola le funzioni vitali<br />
il Nobel per la medicina proprio per aver svelato<br />
quei meccanismi molecolari che regolano i ritmi<br />
circadiani del nostro organismo.<br />
QUESTIONE DI GENETICA<br />
Una prima, fondamentale scoperta venne fatta<br />
negli anni Settanta del secolo scorso, quando<br />
due studiosi americani, Seymour Benzer e Ronald<br />
Konopka, dimostrarono che le mutazioni di un<br />
gene, fino ad allora sconosciuto, modificavano i<br />
normali ritmi biologici dei moscerini della frutta:<br />
era la prova che i ritmi circadiani hanno una base<br />
genetica. Il gene in questione fu poi isolato, nel<br />
1984, ma ancora non era chiaro come agisse. Fino<br />
alla scoperta dei tre Premi Nobel di quest’anno,<br />
che riguarda una particolare proteina codificata<br />
dal gene in questione, che si accumula nelle<br />
cellule durante la notte per poi degradarsi nel<br />
corso della giornata. Responsabile, insieme ad<br />
altri componenti proteici, del ciclo di 24 ore che<br />
regola le nostre funzioni vitali.<br />
G<br />
29
TENDENZE<br />
di Gaia Cortese<br />
Se non riuscite a tenere in ordine la casa e se vi<br />
sentite sopraffatti dalla quantità di cose e oggetti<br />
posseduti, allora è giunto il momento<br />
di riorganizzare i vostri spazi con il decluttering.<br />
RIORGANIZZA<br />
IL TUO spazio<br />
Da sempre siamo alle prese con la quantità di<br />
oggetti e cose, anche di scarso valore, che finiscono<br />
con il sottrarci spazio vitale. La buona<br />
pratica di liberarsi di tutto ciò che non ci serve,<br />
oggi prende il nome di decluttering. Se riconoscete<br />
di avere qualche problemino con l’armadio<br />
della vostra camera da letto perché straripa di<br />
vestiti indossati in rare occasioni, se avete una<br />
predisposizione ad accumulare vecchi giornali e<br />
riviste sul vostro tavolo di lavoro, o se ammettete<br />
di avere difficoltà a tenere in ordine la casa, allora<br />
è arrivato il momento di pensare a una buona<br />
azione di riordino o meglio di decluttering.<br />
31
TENDENZE<br />
DOVE AMMASSIAMO<br />
GLI OGGETTI INUTILI?<br />
Non sembra vero, ma senza rendercene conto,<br />
accumuliamo in casa un’enormità di cose inutili.<br />
Solo nell’ambito dell’elettronica pensate a quanti<br />
cavi, batterie scariche, chiavette USB inutilizzate,<br />
floppy disk o CD di installazione di software<br />
ormai obsoleti, ci troviamo in vari angoli della<br />
casa. Passando alla cucina è facile ritrovarsi con<br />
contenitori degli alimenti in sovrabbondanza o<br />
addirittura con elettrodomestici mai o poco utilizzati<br />
(pensate a quella macchina del pane messa<br />
in funzione solo due o tre volte dopo l’acquisto<br />
oppure alla padella wok che tirate<br />
fuori un paio di volte l’anno...). Senza<br />
pensare all’armadio dei vestiti:<br />
è qui che il decluttering<br />
è messo più<br />
in pratica. Dalla<br />
maglietta che ci<br />
ricorda l’ultimo concerto<br />
seguito dal vivo<br />
nei lontani anni ‘90<br />
al maglione a collo<br />
alto ricevuto<br />
in dono a Natale<br />
anni fa, l’armadio<br />
è pieno di indumenti<br />
che non saranno mai indossati.<br />
Eppure restano lì,<br />
inspiegabilmente.<br />
Larmadio straripa<br />
di vestiti che non indosseremo<br />
mai... eppure sono sempre lì<br />
La regola numero uno<br />
è che gli oggetti eliminati<br />
devono uscire dalla casa<br />
COME METTERE IN PRATICA<br />
IL DECLUTTERING?<br />
La prima regola è questa: le cose eliminate devono<br />
uscire dalla vostra casa. E quindi non<br />
dovranno essere spostate nel garage o in cantina.<br />
Non eliminereste, infatti, il problema dell’accumulo<br />
di cose, ma semplicemente vi complichereste<br />
ulteriormente la vita, trovandovi a fare un trasloco<br />
di oggetti inutili, che dovranno essere comunque<br />
eliminati in un prossimo futuro. Conviene iniziare<br />
sempre al mattino, quando avete più energia e più<br />
voglia e, soprattutto, tutta la giornata di fronte. Iniziate<br />
da una stanza, e solo quando avrete finito con quella,<br />
iniziate con un altro spazio. Attrezzatevi con buste, e<br />
scatoloni se necessario, etichette e un pennarello, che<br />
vi serviranno per capire quale direzione prenderanno<br />
gli oggetti eliminati. Non tutto, infatti, è da buttare.<br />
Quando si decide di riordinare la camera da letto o<br />
la cabina armadio, per esempio, gran parte degli indumenti<br />
eliminati potranno anche essere regalati ad<br />
amici o donati a qualche associazione di volontariato.<br />
ATTENZIONE A NON ACCUMULARE<br />
Se non volete ritrovarvi a trascorrere infinite giornate<br />
a fare decluttering, che può essere divertente ma è<br />
anche impegnativo, la prima cosa da fare è quella di<br />
non accumulare oggetti in casa. Probabilmente, vi dispiacerà<br />
un po’, ma se ricevete un pensiero o un regalo<br />
che non vi piace nel momento stesso in cui lo scartate,<br />
evitate di tenervelo in casa e sbarazzatevene subito.<br />
Con l’unica accortezza di non farlo sapere a chi ve lo<br />
ha regalato. Bomboniere di battesimi, comunioni e<br />
matrimoni sono nel 90 per cento dei casi<br />
oggetti inutili: valutate bene se vale<br />
davvero la pena tenerli. Capitolo<br />
vestiti: spesso e volentieri ereditiamo<br />
indumenti seminuovi o ben<br />
tenuti dalla sorella maggiore,<br />
dalla zia o dalla mamma. Se<br />
pare poco gentile rifiutare è<br />
anche vero che riempirsi<br />
l’armadio con abiti che<br />
in fondo non abbiamo<br />
scelto noi, è spesso<br />
controproducente,<br />
perché non li metteremo<br />
mai. La regola quindi è quella<br />
di non raccogliere tutto quello che<br />
ci viene regalato o offerto. Un buon<br />
consiglio? Per ogni cosa che entra in<br />
casa ne deve uscire una. G<br />
33
FOOD&DRINK<br />
a cura di Maurizio Ferrari<br />
PUGLIA, VIA LIBERA AL<br />
REIMPIANTO DI ULIVI<br />
Il settore olivicolo italiano sta attraversando<br />
un momento difficile, soprattutto a<br />
causa del cambiamento climatico,<br />
dell’abbandono della coltivazione e dalla<br />
presenza di malattie e parassiti che hanno<br />
colpito gli ulivi. Dalla UE, però, giunge una<br />
buona notizia. È infatti arrivato il via libera<br />
al reimpianto delle piante colpite da Xylella<br />
nel territorio pugliese. Liberalizzando la<br />
sostituzione vuol dire creare le condizioni<br />
per far ripartire la produzione e consentire<br />
agli olivicoltori, che da più di tre anni<br />
convivono con la Xylella, di risollevarsi e<br />
tornare a produrre quell’olio extravergine<br />
di olive tanto importante per la dieta<br />
mediterranea.<br />
ENOTURISMO, TROPPA<br />
BUROCRAZIA IN EUROPA<br />
Il mondo dell’enoturismo è in fermento. Sono molti gli<br />
amanti del vino che nei fine settimana vanno in giro<br />
a scoprire cantine e territori. Purtroppo per il mondo<br />
agricolo non è così facile creare delle opportunità in<br />
grado di intercettare questo trend e questo a causa della<br />
burocrazia. Il mondo dei viticoltori indipendenti, quello<br />
formato dalle piccole realtà, sta cercando di far sentire<br />
la propria voce per far sì che in Europa venga varata una<br />
legge che uniformi e semplifichi questa forma di turismo.<br />
Tanto per fare un’esempio: in Italia ad un vignaiolo<br />
che vuole praticare dell’enoturismo si vede costretto a<br />
scegliere tra l’apertura di una Srl oppure di un agriturismo;<br />
in Francia il reddito derivante da prestazioni enoturistiche<br />
non può superare il massimale di 50.000 euro annui,<br />
pena il passaggio a un regime fiscale molto più oneroso<br />
rispetto a quello agricolo; in Bulgaria senza la licenza<br />
di ristorazione è vietato offrire anche solo un pezzo di<br />
pane per accompagnare la degustazione. Come si vede<br />
tre situazioni molto diverse per la stessa cosa. Intanto gli<br />
amanti della bevanda di bacco possono prendere parte<br />
agli eventi organizzati dal movimento del turismo del vino<br />
che gli permette di scoprire vini, vignaioli e territori.<br />
web: www.movimentoturismovino.it<br />
35
NUTRIZIONE<br />
di Maurizio Ferrari<br />
FRUTTA SECCA,<br />
IL SUPERFOOD<br />
PER TUTTI<br />
Noci, mandorle, nocciole<br />
e arachidi sono una fonte<br />
importante di acidi grassi<br />
polinsaturi, vitamine,<br />
proteine e sali minerali.<br />
Uno snack prezioso<br />
che aiuta il corpo a stare<br />
meglio.<br />
I<br />
In cucina sono spesso coprotagonisti silenziosi,<br />
poco appariscenti, ma la loro eventuale assenza<br />
si fa sentire. Parliamo della frutta secca, anche se<br />
più correttamente dovremmo indicarla come<br />
frutta oleosa: arachidi, mandorle, noci, nocciole,<br />
pinoli e l’elenco potrebbe continuare ancora a<br />
lungo. La troviamo nel pesto, come farine nei<br />
dolci, insieme ai formaggi, in sughi per la carne<br />
(come nel pollo alle arachidi), trasformati in creme<br />
e, anche in questo caso, si potrebbe proseguire<br />
con tantissimi altri usi.<br />
GRASSI MA BUONI<br />
Oltre a dare sapore e consistenza, questo grazie<br />
alla componente grassa contenuta, la frutta oleo-<br />
37
NUTRIZIONE<br />
sa è amata dei nutrizionisti per l’apporto di grassi<br />
insaturi e polinsaturi, in particolare omega-3 e<br />
omega-6, e per il contributo che dà al controllo<br />
del colesterolo. Una assunzione quotidiana, infatti,<br />
permette di ridurre la componente “cattiva”<br />
(Ldl) a favore di quella “buona” (Hdl).<br />
MATTONCINI VEGETALI<br />
Significativo anche l’apporto delle proteine. Prendendo<br />
100 grammi di frutta oleosa ne troviamo<br />
31,9 g nei pinoli, 29 g nelle arachidi, 22 g nelle<br />
mandorle, 18,1 g nei pistacchi. Numeri che indicano<br />
questi frutti come una preziosa fonte di<br />
proteine vegetali. Tanto per dare un’idea: l’apporto<br />
proteico medio di carne e pesce si aggira<br />
sui 15-20 g ogni 100 g.<br />
VITAMINE ESSENZIALI<br />
La frutta secca, inoltre, è una interessante fonte<br />
di vitamine, in particolare quelle del gruppo B e<br />
la vitamina E, oltre che di sali minerali come ferro,<br />
potassio, calcio e fosforo, selenio, zinco, manganese<br />
e rame. Tutte sostanze che svolgono un<br />
ruolo fondamentale in molti processi fisiologici.<br />
In particolare le mandorle sono ricche di calcio,<br />
pistacchi e pinoli di fosforo, mentre arachidi e<br />
nocciole sono una fonte di ferro. Inoltre, sono<br />
contenute sostanze antiossidanti proteggono<br />
le cellule dai radicali liberi.<br />
PER DIABETICI E NON SOLO<br />
Nonostante la dimensione la frutta oleosa è ricca<br />
di fibra, un fibra di buona qualità che aiuta a<br />
regolare l’intestino, favorendone i movimenti<br />
peristaltici e il transito degli alimenti. Per questo è<br />
facilmente digeribile ed è consigliata a chi soffre<br />
di stipsi, l’assunzione di un paio di mandorle o<br />
di noci a colazione è un vero toccasana. Anche<br />
chi soffre di diabete trova nella frutta oleosa un<br />
prezioso alleato: l’assunzione a colazione aiuta<br />
l’organismo a rispondere in modo corretto<br />
all’insulina.<br />
TANTA ENERGIA<br />
In questo caso è una medaglia a due facce. La<br />
frutta secca è una importante fonte di calorie.<br />
Per esempio, 100 g di mandorle forniscono 603<br />
kcal, mentre 100 g di mela solo 45 kcal. Si capisce<br />
subito che bastano poche mandorle, noci e arachidi<br />
(598 kcal ogni 100 g) per assumere molte<br />
calorie. Quindi sono da consumare con parsimonia.<br />
Sono un ideale spuntino di metà mattina o<br />
pomeriggio, per avere l’energia sufficiente ad<br />
arrivare al successivo pasto. Sono assolutamente<br />
da evitare le scorpacciate incontrollate, sarebbero<br />
deleterie per la linea.<br />
SUPER CIBO<br />
Da quanto esposto sopra, si capisce perché molti<br />
nutrizionisti hanno identificato la frutta secca, in<br />
particolare noci e mandorle, come un superfood.<br />
Un termine di moda che identifica un ingrediente<br />
o un prodotto capace di avere effetti benefici<br />
sull’organismo se consumato in modo corretto: in<br />
questo caso pochi al giorno, a colazione o come<br />
spuntino tra i pasti. Una nota per la conservazione.<br />
Avendo una elevata percentuale di sostanza<br />
grassa, una volta aperta la confezione deve essere<br />
consumata in tempi relativamente brevi, prima<br />
che avvengano fenomeni di irrancidimento che<br />
deteriorerebbero il sapore in modo significativo.<br />
Qualunque ricetta sarebbe così rovinata. G<br />
La frutta secca<br />
è ritenuta dagli esperti<br />
un vero superfood<br />
39
Usata dall’uomo<br />
da millenni, è una<br />
fonte di energia<br />
e di importanti<br />
sostanze<br />
nutritive. In Italia<br />
è consumata in<br />
mille modi, dalle<br />
caldarroste ai<br />
dolci, passando<br />
per la pasta<br />
NUTRIZIONE<br />
di Nunzia Picariello<br />
Castagne,<br />
LE REGINE DI NOVEMBRE<br />
A San Martino, castagne e vino. Protetta dal suo<br />
guscio spinoso, la castagna è la regina di novembre.<br />
Il frutto della Castanea sativa, il nome<br />
scientifico del Castagno, vanta una tradizione<br />
alimentare antichissima. Infatti, già nel IV secolo<br />
a.C., Senofonte parlò del castagno definendolo<br />
l’albero pane. Questo appellativo ben sottolinea<br />
la caratteristica nutritiva della castagna: un alto<br />
contenuto di carboidrati che la rende estremamente<br />
nutriente tanto che, prima dell’avvento<br />
della patata, fu uno degli alimenti costanti sulla<br />
mensa delle famiglie contadine. Troviamo cenni<br />
sulla coltivazione delle castagne e sulla loro raccolta<br />
e conservazione anche in Marzio e Virgilio.<br />
Per lungo tempo le castagne e i castagni hanno<br />
sostenuto l’economia dei contadini: il legno più<br />
grosso serviva in falegnameria, mentre rametti<br />
e rami erano usati come legna da ardere; i fiori<br />
servivano, e lo fanno tutt’ora, alle api per produrre<br />
LA CASTAGNA<br />
DEL PRETE<br />
A proposito di conservazione, la Castagna<br />
del Prete è una prelibatezza regionale<br />
tipica della Campania, per l’esattezza del<br />
paese di Montella, ottenuta grazie ad una<br />
lavorazione molto particolare. La castagna<br />
viene essiccata a fuoco lento su graticci in<br />
legno, nei locali atti detti gratai, per circa<br />
quindici giorni. Poi viene tostata in forno<br />
e, successivamente, reidratata con acqua e<br />
vino prima della sua commercializzazione,<br />
solitamente durante le feste natalizie.<br />
Tale procedimento conferisce al frutto un<br />
gusto molto definito, con note legnose e<br />
affumicate.<br />
41
NUTRIZIONE<br />
un miele dal sapore connotato e deciso; dai ricci e<br />
dalla corteccia, ricchi di tannini, venivano estratte<br />
sostanze adatte alla concia delle pelli. Con le<br />
foglie si faceva un infuso per combattere la tosse.<br />
A oggi, i castagneti in Italia sono diffusi in quasi<br />
tutte le aree montane e sono presenti circa<br />
trecento varietà diverse: alcune di esse hanno<br />
ottenuto la certificazione Igp, che ne garantisce<br />
la qualità, come la Castagna di Montella, la castagna<br />
del Monte Amiata e la castagna di Cuneo.<br />
I frutti, o più correttamente dovremmo dire, i<br />
semi (in quanto il frutto vero è il riccio), hanno<br />
qualità nutrizionali molto interessanti e sono<br />
adatte all’alimentazione di grandi e piccoli. In<br />
particolare, l’elevato contenuto di carboidrati rende<br />
la castagna una fonte energetica importante<br />
ed essendo prive di glutine, sono molto adatte<br />
ai celiaci. Inoltre, sono ricche di sali minerali:<br />
principalmente potassio, fosforo, calcio e ferro.<br />
Unico neo, l’apporto calorico è notevole, quindi<br />
non sono indicate per chi segue una dieta.<br />
In cucina si prestano ad un uso piuttosto eclettico.<br />
Il loro utilizzo più celebre e meno elaborato<br />
sono le semplici, ma molto amate caldarroste<br />
soprattutto se accompagnate da un buon vino<br />
novello. Le castagne sono ottime anche bollite:<br />
con le erbe aromatiche (timo, alloro) diventano<br />
un piatto da consumare così, al naturale, o come<br />
CASTAGNE O MARRONI?<br />
ATTENZIONE, NON<br />
SONO LA STESSA COSA<br />
La castagna è il frutto selvatico, quello<br />
che si conosce dalla notte dei tempi. Il<br />
marrone invece nasce dalla coltivazione<br />
delle castagne e dai successivi innesti<br />
atti a migliorare la loro qualità. Come li<br />
riconosciamo? La castagna non è molto<br />
grossa, è schiacciata da un lato e ha una<br />
polpa molto saporita. I marroni sono più<br />
grossi, hanno una forma a cuore e non<br />
hanno la pellicina esterna a ricoprirli prima<br />
della buccia. La loro polpa è più dolce.<br />
IL CASTAGNO PIÙ ANTICO<br />
Passeggiare in autunno in un castagneto è<br />
un’esperienza davvero piacevole: a parte la<br />
bellezza del folliage, si potranno apprezzare<br />
la maestosità e l’eleganza di questi alberi<br />
che sono tra le specie arboree più longeve.<br />
Il Castagno dei Cento Cavalli, che si trova a<br />
Sant’Alfio, in Sicilia, pare abbia tra i 3.000 e<br />
4.000 anni. La leggenda vuole che la regina<br />
Giovanna d’Aragona e il suo seguito, formato<br />
da cento cavalieri, trovarono riparo durante<br />
un violento temporale sotto le sue chiome.<br />
Grazie ai suoi 22 metri di altezza per 22 metri<br />
di circonferenza del tronco l’Unesco gli ha<br />
conferito il titolo di “Monumento Messaggero<br />
di Pace”.<br />
base per altre ricette che vanno dalla zuppa, al<br />
condimento per un primo piatto fino alla base<br />
dei dolci (Montblanc per esempio). Dobbiamo<br />
dire che questo consumo è quello che rende la<br />
castagna più digeribile.<br />
La castagna si presta molto bene alla conservazione,<br />
in particolare all’essiccazione. Nel processo<br />
di disidratazione, l’acqua presente passa dal 50<br />
per cento al 10 per cento, lasciando inalterati<br />
i principi nutritivi e i sali minerali presenti nel<br />
frutto e rendendolo anche molto più digeribile .<br />
In questo modo, si possono conservare per circa<br />
12 mesi. Dal frutto secco si ricava una farina con<br />
cui sono possibili molte ricette: si va dalla pasta<br />
fresca, agli gnocchi, fino a pane e dolci, come il<br />
famigerato Castagnaccio.<br />
G<br />
43
Sdel cosiddetto comfort food, ovvero i piatti che<br />
scaldano la pancia e anche lo spirito. In questo<br />
numero abbiamo scelto quattro tro ricette che<br />
hanno come comune denominatore lo spirito<br />
della famiglia, del focolare. Gli spatzle, i gnocchetti<br />
di farina e uova resi verdi dagli spinaci,<br />
portano alla mente le montagne ne del Trentino<br />
Alto Adige, caminetti accesi e pranzi in gnia. Qui li proponiamo con una salsa di noci<br />
e pancetta affumicata. Un piatto da mangiare<br />
subito dopo averli spadellati. Come è da mangiare<br />
calda la vellutata di zucca, capace di dare<br />
le piacevoli sensazioni. Delicata, leggermentee<br />
speziata, è una soluzione per le serate fredde,<br />
nelle quali si desidera qualcosa a di caldo, ma<br />
diverso da un tradizionale passato di verdure.<br />
Tradizione quasi rispettata per un piatto della<br />
compa-<br />
festa, da fare nei fine settimana quando si può<br />
seguire con più tranquillità la cucina. Stiamo<br />
parlando degli ossi buchi, un piatto tipico della<br />
Lombardia. La versione proposta è marinata e<br />
cotta con la birra, accompagnata con polenta.<br />
Uno dei dolci che più di frequente si preparano<br />
in casa è la torta di mele, qui proposta in crostatine<br />
monoporzione. Questo dessert è ricco di<br />
piacevoli contrasti: la<br />
friabilità della pasta frolla,<br />
il<br />
cuore morbido della mela, la croccantezza del<br />
crumble e la calda setosità della crema ingle-<br />
se. Una vera e propria coccola<br />
dolce.<br />
G<br />
RICETTE<br />
Testi e ricette Maurizio Ferrari<br />
IL CIBO<br />
CHE SCALDA<br />
lanima<br />
Quando le temperature iniziano a scendere,<br />
sale la voglia di ricette capaci di coccolare e di<br />
ricordare il piacere dei pasti con le persone care<br />
Se la primavera e l’estate sono le stagioni del<br />
colore e dei piatti freschi, l’autunno è la stagione<br />
PER REALIZZARE<br />
LE RICETTE<br />
PROPOSTE<br />
ABBIAMO FATTO<br />
LA SPESA IN UN<br />
SUPERMERCATO<br />
GULLIVER, COME<br />
NORMALI CLIENTI.<br />
L’OBIETTIVO È<br />
QUELLO DI RENDERE<br />
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RIPRODUCIBILI<br />
I PIATTI PROPOSTI.<br />
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Gnocchetti tirolesi con<br />
pancetta affumicata<br />
e salsa di noci<br />
INGREDIENTI PER 4 PERSONE<br />
2 confezioni di gnocchetti tirolesi verdi (spatzle) Consilia <br />
1 confezioni di noci sgusciate Consilia 1 confezione di<br />
pinoli sgusciati Consilia 100 g di ricotta Consilia <br />
1 confezione di pancetta affumicata a cubetti Consilia <br />
1 confezione di spinaci già lavati Consilia Mezza cipolla<br />
bianca 4-8 fette di pancetta affumicata per decorazione <br />
40 g di parmigiano grattugiato Consilia 4 cucchiai di olio<br />
extravergine di oliva Bio Consilia 30 ml di latte Sale e<br />
pepe q.b. Qualche fogliolina di maggiorana<br />
PREPARAZIONE: Far cuocere con pochissima acqua gli spinaci<br />
e frullarli con due cucchiai di olio. Far bollire in acqua 5<br />
minuti le noci in modo da togliere la pellicina che ricopre la<br />
polpa commestibile. Tagliarle a pezzettini. Frullare le noci e i<br />
pinoli con il latte e la ricotta, fino a ottenere una salsa, e alla<br />
fine mischiare qualche fogliolina di maggiorana. Far rosolare<br />
la pancetta affumicata a dadini, togliere dalla padella il grasso<br />
usando la carta assorbente da cucina. Tritare la cipolla, farla<br />
rosolare con un cucchiaio di olio e rimettere in pentola la pancetta<br />
affumicata. Versare gli gnocchetti tirolesi, aggiungere un<br />
bicchiere di acqua bollente e portare a cottura.<br />
Fuori dal fuoco, aggiungere la salsa di noci e il parmigiano<br />
(lasciandone un po’ per la guarnizione finale). Nel frattempo,<br />
mettere le fette di pancetta su una padella antiaderente calda,<br />
per renderla croccante. Stendere un velo di passata di spinaci<br />
sul piatto, quindi disporre gli gnocchetti. Spolverare con il<br />
parmigiano e guarnire con una fetta di pancetta croccante e<br />
qualche pezzetto di noce.<br />
RICETTE<br />
Vino consigliato:<br />
gli spatzle sono<br />
un piatto tipico<br />
del Trentino Alto<br />
Adige e allora<br />
portiamoli in<br />
tavola con un<br />
Lagrein, rosso<br />
tipico di questo<br />
territorio<br />
FACILE<br />
10’<br />
10’<br />
Gli spatzle portano alla mente<br />
le montagne del Trentino Alto Adige,<br />
caminetti accesi e pranzi tra amici o familiari.<br />
47
RICETTE<br />
Vino consigliato:<br />
ia<br />
per accompagnare<br />
co<br />
agna<br />
questo piatto si può<br />
guardare re<br />
verso<br />
lOltrepò e servire<br />
nei bicchiere un<br />
Riesling capace ac<br />
di<br />
esaltare al meglio<br />
la dolcezza della<br />
zucca<br />
Vellutata di zucca<br />
INGREDIENTI PER 4 PERSONE<br />
400 g di patate 600 g di zucca pulita 1,5 l di brodo<br />
vegetale (già pronto o preparato con una carota,<br />
mezza cipolla e 1 gambo di sedano) 80 g parmigiano<br />
grattugiato Consilia 100 g di stracchino Consilia <br />
2 fette di pane integrale affettato Consilia Mandorle a<br />
lamelle Consilia 6 cucchiai di olio extravergine di olia<br />
bio Consilia Sale e paprika dolce q.b.<br />
PREPARAZIONE: Sbucciare le patate e tagliarle a pezzi.<br />
Tagliare a pezzi la zucca e cuocere entrambe nel brodo<br />
vegetale, per circa 20-25 minuti. Con un mixer a immersione,<br />
ottenere un composto cremoso: far restringere o allungare<br />
il composto con brodo fino ad ottenere la consistenza di<br />
una crema densa. Regolare di sale. Insaporire con un pizzico<br />
di paprika dolce. Preparare i crostini: tagliare il pane a<br />
cubetti, farli rosolare in padella su fiamma viva, fino a che<br />
non diventano dorati e croccanti. Mettere la vellutata nelle<br />
ciotole. Tagliare a cubetti lo stracchino e immergerlo nella<br />
vellutata calda, in modo che diventi cremoso. Irrorare con<br />
un filo di olio e spolverare con parmigiano grattugiato,<br />
paprika (a piacere) e qualche filetto di mandorla. Servire<br />
con i crostini di pane. Per decorare, si può preparare una<br />
cialda di parmigiano: in una padella antiaderente calda,<br />
spargere un cucchiaio di parmigiano grattugiato, lasciare<br />
che si ammorbidisca, quindi prelevare con una paletta e<br />
far indurire, dando la forma desiderata.<br />
FACILE<br />
10’<br />
25’<br />
La vellutata di zucca, una ricetta<br />
vegetariana, capace di restituire al palato<br />
le piacevoli sensazioni richieste da questi piatti.<br />
49
Ossibuchi alla birra<br />
con polenta<br />
INGREDIENTI PER 4 PERSONE<br />
Ossibuchi di manzo (circa 800 g) 2 carote 2 cipolla 2 gambi<br />
di sedano Qualche foglia di salvia e di alloro 1 bottiglia di<br />
birra Peroni Gran Riserva Doppio Malto 4 cucchiai di farina 00<br />
Bio Consilia Una fetta di speck di circa mezzo cm (circa 70 g)<br />
4 cucchiai di olio EVO 200 g di farina di polenta istantanea<br />
Consilia 1 cucchiaio di amido di mais Qualche cucchiaio di<br />
latte 20 g di burro Sale q.b. Timo.<br />
PREPARAZIONE: Tagliare a cubetti 1 carota, 1 cipolla e 1<br />
gambo di sedano. Incidere i bordi degli ossibuchi e metterli<br />
in frigorifero a marinare con la salvia, l’alloro e la birra per circa<br />
3 ore. Asciugare la carne, infarinarla e farla rosolare in una<br />
padella con 2 cucchiai di olio. Nel frattempo, tagliare la fetta<br />
di speck a cubetti e metterla con le verdure già preparate in<br />
una casseruola, rosolare e aggiungere la carne. Dopo qualche<br />
minuto, bagnare con la marinata, in modo che copra la carne<br />
e far cuocere per circa tre ore. Quindi togliere la carne, avvolgerla<br />
in alluminio e tenerla al caldo. Per far addensare la salsa,<br />
diluire un cucchiaio di amido di mais con una tazzina di acqua<br />
fredda: incorporare il liquido alla salsa, abbassare la fiamma e<br />
far addensare, mescolando. Per la polenta istantanea portare<br />
ad ebollizione 1 litro di acqua, salarla, e versarvi la polenta a<br />
pioggia, mescolando con un frustino per evitare la formazione<br />
dei grumi. Cuocere 5 minuti, aggiungendo poco latte ed una<br />
noce di burro a termine cottura. Insaporire con foglioline di<br />
timo fresco. Servire la carne con la polenta.<br />
RICETTE<br />
Bevanda<br />
consigliata: avendo<br />
scelto una birra<br />
per la marinatura<br />
in questo caso<br />
consigliamo di<br />
continuare con la<br />
Peroni Gran Riserva<br />
Doppio Malto<br />
FACILE<br />
15’<br />
3 H<br />
Gli ossibuchi, un piatto tipico dellinverno<br />
in Lombardia, sono proposti marinati<br />
51<br />
e cotti con la birra e accompagnati con una polenta
Tortine di mele con crumble<br />
INGREDIENTI PER 4 PERSONE<br />
4 mele Granny Smith 20 g di burro Succo di 1 limone 30 g di zucchero di<br />
canna 80 g di panna fresca 2 cucchiai di zucchero a velo<br />
Un rotolo di pasta frolla pronto.<br />
Per la crema alle mandorle: 250 g di latte fresco Consilia 1 uovo e 2 tuorli<br />
di uova fresche Consilia 60 g zucchero semolato 30 g di farina 00 bio<br />
Consilia 40 g farina di mandorle 40 g di zucchero a velo 30 g di burro<br />
morbido Per il crumble: 20 g di farina di mandorle 20 g di mandorle<br />
tritate grossolanamente Consilia 30 g di zucchero di canna Consilia 30 g<br />
di farina 00 Bio Consilia 20 g di mandorle a lamelle<br />
20 g di burro morbido Per la crema inglese: 150g di panna fresca<br />
100 g di latte fresco 4 tuorli d’uovo 100 g di zucchero.<br />
PREPARAZIONE: Con la pasta frolla foderare gli stampi per crostatine<br />
imburrati e infarinati e bucherellare il fondo. Cuocere in forno a 170° per 12<br />
minuti. Sbucciare le mele, tagliarle a dadini. Irrorare con il succo di limone,<br />
per non farle annerire. Far sciogliere in padella il burro, e far saltare le mele<br />
con lo zucchero.<br />
Crema pasticcera: Lavorare l’uovo intero e un tuorlo con lo zucchero<br />
semolato. Aggiungere 30 g di farina setacciata. Far bollire il latte con la<br />
vaniglia. Versare, mescolando, il latte caldo sul composto di uova, quindi<br />
far ispessire sul fuoco medio.<br />
Crema di mandorle: Lavorare il burro con la farina di mandorle e lo zucchero<br />
a velo setacciato. Aggiungere il tuorlo rimanente e montare in planetaria<br />
o con le fruste. Mescolando delicatamente, unire la crema pasticcera fatta<br />
raffreddare fino a temperatura ambiente.<br />
Crumble: Lavorare il burro con lo zucchero, la farina, le mandorle in farina<br />
e le mandorle tritate grossolanamente.<br />
Assemblaggio: fatte raffreddare le crostatine, toglierle dagli stampini,<br />
stendere un velo di crema di mandorle. Versarvi un cucchiaio di cubetti di<br />
mele, quindi spargere sopra il crumble e le mandorle a lamella e rimettere<br />
in forno a 180° per 10 minuti. Spolverare con lo zucchero a velo. Servire<br />
con un cucchiaio di panna montata e addolcita con poco zucchero a velo<br />
e crema inglese calda in tazzina.<br />
Crema inglese: portare a ebollizione il latte, la panna e i semini contenuti<br />
nella bacca di vaniglia. Lavorare i tuorli con lo zucchero. Versare il composto<br />
di latte caldo e potare a cottura, in un pentolino, a bagnomaria. Servire nelle<br />
ciotoline come accompagnamento alla crostatina.<br />
RICETTE<br />
Vino consigliato:<br />
iato<br />
perché non<br />
finire<br />
ire<br />
in bellezza? lezz<br />
Con<br />
questo dolce<br />
possiamo farci<br />
coccolare cc<br />
ol<br />
anche<br />
da<br />
un bicchiere di<br />
Erbaluce di Caluso<br />
MEDIA<br />
30’<br />
30’<br />
La crostata di mele<br />
proposta in monoporzioni<br />
53
VIE DEL GUSTO<br />
di Maurizio Ferrari<br />
Intorno alla città emiliana<br />
esiste un circuito museale<br />
unico al mondo: in tutto<br />
cinque musei da quello<br />
del formaggio a quello del<br />
prosciutto, passando per la<br />
pasta, il pomodoro e il felino.<br />
PARMA<br />
ALLA SCOPERTA<br />
DEI MUSEI<br />
DEL CIBO<br />
Ci sono luoghi che nell’immaginario collettivo<br />
hanno un fascino particolare, li si collega subito<br />
e li si identifica con qualcosa. Parma è uno di<br />
questi posti. Subito balza alla mente il prosciutto,<br />
il Parmigiano Reggiano, i salumi e molte altre<br />
leccornie. Intorno alla città di Parma c’è una rete<br />
di musei dedicata alle eccellenze di questo<br />
territorio, una delle aree più ricche dal punto di<br />
vista gastronomico del nostro Paese. Quella che<br />
vi proponiamo, è una gita particolare: cinque<br />
musei dove al centro c’è il cibo.<br />
Un viaggio nel viaggio, in cui si potrà capire<br />
come molti dei prodotti che mangiamo tutti i<br />
giorni prendono vita, diventano le eccellenze<br />
che il mondo ci invidia e ci copia. Un consiglio:<br />
portate con voi una borsa frigo… Non si sa mai<br />
che troviate qualcosa di goloso da portare a casa.<br />
PRIMO MUSEO: IL PARMIGIANO<br />
REGGIANO<br />
La prima tappa passa del nostro viaggio è dedicata<br />
al formaggio. Dall’uscita di Fidenza dell’autostrada<br />
A1, alla rotonda si prende la direzione<br />
che porta a Soragna. Qui si trova il primo dei<br />
cinque musei ovvero quello dedicato al Parmigiano<br />
Reggiano Dop, un formaggio storico la<br />
cui produzione ha fortemente caratterizzato il<br />
paesaggio attorno a Parma e a Reggio Emilia.<br />
Stalle, mucche da latte, foraggio: un sistema agricolo<br />
complesso raccontato nelle sale di questo<br />
museo. Attraverso immagini e oggetti si può<br />
percorrere tutto il ciclo di vita di questo formaggio<br />
e scoprire aneddoti, curiosità che spaziano<br />
dall’architettura dei caseifici sino ai documenti<br />
storici che parlano del Parmigiano Reggiano.<br />
55
VIE DEL GUSTO<br />
SECONDO MUSEO: LA PASTA<br />
Da Soragna, con un viaggio di circa 30 - 40 minuti,<br />
ci si sposta verso le colline parmensi. La prossima<br />
tappa è il Museo della Pasta, situato all’interno di<br />
una corte agricola medioevale, vicino a quello<br />
del pomodoro. La pasta secca di semola di grano<br />
duro, di origine mediorientale, è una importante<br />
tradizione in questo territorio. Basti pensare che<br />
Il museo della<br />
pasta e quello dedicato<br />
al pomodoro<br />
la Barilla è nata in queste terre nell’Ottocento.<br />
Visitando le sale del museo si può apprendere<br />
come il grano può trasformarsi in prodotti da<br />
forno e in pasta. Si potrà osservare un pastificio<br />
industriale della prima metà dell’Ottocento e altri<br />
macchinari che hanno fatto la storia di questo<br />
prodotto.<br />
TERZO MUSEO: IL POMODORO<br />
Situato a fianco di quello della pasta, la tappa<br />
successiva è il Museo del Pomodoro. La coltivazione<br />
di questo ortaggio nella pianura attorno a<br />
Parma a radici antiche, qui sono nate alcune delle<br />
più importati aziende conserviere dell’Italia. Per<br />
molti il pomodoro è considerato l’oro rosso. La<br />
visita al museo permette di scoprire ed esplorare<br />
tutto il mondo agricolo e industriale che circonda<br />
il pomodoro: dalla coltivazione, sia agricola sia<br />
casalinga, alla lavorazione per trasformarlo in<br />
passata, pelati, concentrato e così via. Uno spazio<br />
è dedicato anche al ruolo che il pomodoro ha<br />
nella gastronomia italiana, come si è imposto nel<br />
A Langhirano si trova<br />
il museo del Prosciutto<br />
e dei Salumi di Parma<br />
57
Il giro dei Musei si<br />
conclude con la visita<br />
a quello del Felino IGP<br />
corso del ultimi secoli diventando un ingrediente<br />
imprescindibile di molte ricette della tradizione.<br />
Il pranzo si può consumare nel ristorante La Corte<br />
di Giarola, situato nella struttura che ospita i<br />
musei. Qui si possono gustare le ricette della<br />
tradizione parmense, realizzati con prodotti a<br />
km0. Da provare la torta fritta con i salumi.<br />
QUARTO MUSEO: IL PROSCIUTTO<br />
E I SALUMI<br />
Lasciando Collecchio si punta decisamente verso<br />
Sud e in circa mezz’ora, salendo in collina, si<br />
raggiunge Langhirano dove ha sede il Museo<br />
del Prosciutto e dei Salumi di Parma. Assieme al<br />
Parmigiano Reggiano Dop è sicuramente uno<br />
dei prodotti che ha dato più lustro all’enogastronomia<br />
emiliana e parmense in particolare. Il<br />
museo si trova a Langhirano perché questa città<br />
è il luogo ideale per far stagionare il prosciutto,<br />
qui, infatti, c’è quel microclima che permette<br />
di ottenere la trasformazione da coscia cruda<br />
a prosciutto. La visita al museo è l’ideale per<br />
apprendere tutto quello che c’è da sapere sul<br />
maiale e su come viene trasformato in provincia<br />
di Parma: spazio dunque alla storia del prosciutto<br />
crudo, della spalla di San Secondo, del culatello<br />
di Zibello, del salame di Felino. Per poi concentrarsi<br />
in particolare su tutte le fasi di lavorazione<br />
del prosciutto crudo. Interessante anche l’approfondimento<br />
dedicato al sale, un ingrediente<br />
VIE DEL GUSTO<br />
indispensabile, ma che deve essere usato con<br />
parsimonia perché ha un forte impatto sulla<br />
salute dell’uomo.<br />
QUINTO MUSEO: IL SALAME<br />
DI FELINO IGP<br />
A poco più di 15 minuti di macchina da Langhirano<br />
incontriamo Felino, l’ultima tappa del giro<br />
dei musei del cibo di Parma. Qui nel castello è<br />
ospitato il museo dedicato al Salame di Felino<br />
IGP. Si tratta di un prodotto la cui storia risale a<br />
centinai di anni fa: i primi documenti che parlano<br />
di questo insaccato risalgono all’inizio del 1400,<br />
mentre un bassorilievo nel Battistero di Parma<br />
del XII secolo mostra un norcino all’opera con i<br />
salami. Il percorso è diviso in cinque sezioni, dove<br />
il visitatore sarà immerso nella storia di questo<br />
prodotto, nel suo utilizzo in cucina, come si produce<br />
a livello familiare (una tradizione ancora<br />
ben radicata nel territorio) e a livello artigianale<br />
per la commercializzazione. Alla fine della visita si<br />
potranno scoprire delle curiosità storiche legate<br />
al territorio e al salame.<br />
G<br />
GLI INDIRIZZI<br />
web: www.museidelcibo.it<br />
Museo del Parmigiano-Reggiano<br />
Corte Castellazzi<br />
Via Volta, 5<br />
Soragna (PR)<br />
Museo della Pasta<br />
Corte di Giarola – Parco del Taro<br />
Ingresso in Strada Giarola, 11<br />
43044 Collecchio (Parma)<br />
Museo del Pomodoro<br />
Corte di Giarola – Parco del Taro<br />
Ingresso in Strada Giarola, 11<br />
43044 Collecchio (Parma)<br />
Museo del Prosciutto e dei salumi<br />
di Parma<br />
Ex Foro Boario<br />
Via Bocchialini, 7<br />
Langhirano (PR)<br />
Museo del Salame di Felino<br />
Castello di Felino<br />
Strada al Castello, 1<br />
43035 Felino (Parma)<br />
59
GULLIVER<br />
di Alessandro Barbieri<br />
GULLIVER,<br />
UN AIUTO CONCRETO<br />
AGLI ANZIANI<br />
Da qualche settimana<br />
i Supermercati <strong>Gulli</strong>ver<br />
hanno lanciato una<br />
nuova iniziativa che vede<br />
protagonisti gli over 65<br />
e i pensionati. A costoro,<br />
il mercoledì, è praticato<br />
uno speciale sconto del<br />
10% su tutta la spesa.<br />
60<br />
Ha preso il via dalla metà di ottobre l’iniziativa<br />
dedicata agli over 65 e a tutti i<br />
pensionati. Ogni mercoledì, a partire<br />
già da questo mese, i Supermercati <strong>Gulli</strong>ver<br />
offrono infatti uno speciale sconto del 10<br />
per cento su tutta la spesa, alimentare e non<br />
(sono esclusi solo i giornali, le riviste e le ricariche<br />
telefoniche), ai consumatori che rientrano in<br />
questa particolare fascia.<br />
Per accedere allo sconto basterà esibire un documento<br />
di identità o un documento che attesti lo<br />
status di pensionato. Non solo, lo sconto è cumulabile<br />
con le offerte già presenti nei negozi<br />
ed è praticato in tutti punti vendita della catena<br />
<strong>Gulli</strong>ver. Non è previsto un tetto massimo di<br />
spesa, e lo sconto si applicherà a tutti i prodotti,<br />
indipendentemente dalla marca scelta.<br />
«L’iniziativa ha preso forma durante l’estate ma,
GULLIVER<br />
prima di una applicazione su vasta scala che riguardasse<br />
tutti i punti vendita, occorreva la classica<br />
prova sul campo con test che ci fornissero un<br />
quadro più preciso», ha detto Gilberto Maioli,<br />
responsabile commerciale dei Supermercati<br />
<strong>Gulli</strong>ver. «Nei mesi scorsi abbiamo così avviato<br />
la fase preliminare coinvolgendo alcuni negozi<br />
in Liguria così da individuare le corrette modalità<br />
dell’iniziativa e, soprattutto, la giornata più adatta<br />
nella quale far ricadere la nostra offerta speciale»,<br />
ha proseguito Maioli.<br />
In base ai dati raccolti, incrociati anche con l’esperienza<br />
diretta di tutti i direttori dei punti vendita,<br />
il team di <strong>Gulli</strong>ver ha così individuato nel mercoledì<br />
il momento più adatto. «Gli over 65 e più in<br />
generale i pensionati non amano la ressa del fine<br />
settimana durante il quale i supermercati vengono<br />
presi d’assalto dalle persone che lavorano e che non<br />
hanno quindi la possibilità di diluire la spesa lungo<br />
tutta la settimana. Meno affollamento significa più<br />
tranquillità tra le corsie e, soprattutto, code meno<br />
lunghe alle casse», ha spiegato il responsabile<br />
commerciale.<br />
Non solo, gli addetti alla vendita possono dedicare<br />
più tempo agli anziani che hanno così modo di<br />
scegliere i prodotti più idonei alle loro esigenze.<br />
Nel corso del week end, per dinamiche che sfuggono<br />
a qualsiasi analisi preventiva, può capitare<br />
che in alcuni reparti l’assortimento di prodotti<br />
non sia al 100%, soprattutto per le referenze alle<br />
quali è stata applicato uno sconto o un’iniziativa<br />
speciale. Al contrario nella parte centrale della<br />
settimana, proprio per una maggiore disponibilità<br />
di risorse e una minore richiesta, gli scaffali sono<br />
sempre ben assortiti.<br />
L’INIZIATIVA DI GULLIVER<br />
«Abbiamo pensato che un’iniziativa di questo genere<br />
rivolta ad un target sensibile potesse realmente<br />
aiutare i nostri clienti. Non solo, pensiamo anche<br />
che possa dar loro la possibilità di accedere più<br />
facilmente ai prodotti della cosiddetta fascia premium<br />
nella quale rientrano le eccellenze nazionali<br />
e del territorio», ha sottolineato Gilberto Maioli.<br />
Quella delle agevolazioni per gli anziani è una<br />
scelta che inizia a diffondersi tra mille difficoltà<br />
anche in Italia, sulla scia di quanto hanno fatto<br />
i Paesi del Nord Europa, decisamente più attivi<br />
sul fronte delle politiche sociali.<br />
Oggi chi rientra in questa fascia può per esempio<br />
Lo sconto del 10% sulla<br />
spesa è cumulabile solo<br />
con le offerte a volantino<br />
fruire di qualche piccolo vantaggio per il pagamento<br />
dei bollettini postali, per viaggiare sui treni<br />
o sulle linee di alcune città. Se si escludono casi<br />
sporadici e limitati nel tempo, la grande distribuzione<br />
non ha mai dato segnali in tal senso. Eppure<br />
nei negozi, dai più piccoli alle grandi superfici, si<br />
consuma ogni giorno l’unico “rito” al quale nessun<br />
essere umano può sottrarsi: quello del cibo.<br />
«I Supermercati <strong>Gulli</strong>ver, pur essendo diventati una<br />
realtà importante nella grande distribuzione, non<br />
hanno mai abbandonato i valori e l’etica che li<br />
hanno caratterizzati fin dalla nascita. E l’iniziativa<br />
per gli over 65 prosegue nel solco della tradizione. Il<br />
motto coniato tanti anni fa “<strong>Gulli</strong>ver, un gigante<br />
per amico”, è più che mai attuale e vero», ha concluso<br />
Gilberto Maioli.<br />
G<br />
61
GULLIVER<br />
di Alessandro Barbieri<br />
Il 25 novembre anche nei<br />
Supermercati <strong>Gulli</strong>ver si<br />
svolge la 21 edizione della<br />
Giornata nazionale della<br />
Colletta Alimentare, l’evento<br />
di solidarietà più importante<br />
e sentito in Italia.<br />
DONA<br />
LA SPESA<br />
A CHI HA<br />
BISOGNO<br />
Sabato 25 novembre si terrà in tutta Italia<br />
la Giornata Nazionale della Colletta<br />
Alimentare (GNCA), promossa dalla<br />
Fondazione Banco Alimentare. Per le sue<br />
dimensioni e per l’eco provocata in tutto il Paese,<br />
l’iniziativa è ormai considerata l’evento di carità<br />
più importante in Italia, un appuntamento che<br />
con il trascorrere degli anni è diventato familiare<br />
per milioni di italiani e che tocca le radici profonde<br />
del nostro popolo. È un atto di buon cuore<br />
a beneficio dei tanti individui che oggi vivono<br />
nella povertà assoluta.<br />
Come negli anni scorsi, anche quest’anno i Supermercati<br />
<strong>Gulli</strong>ver aderiscono all’iniziativa<br />
mettendo a disposizione dei volontari del Banco<br />
Alimentare aree appositamente attrezzate per la<br />
raccolta di cibo.<br />
«Durante questa giornata ciascuno può donare<br />
parte della propria spesa in modo da aiutare<br />
le tante persone che oggi stentano a vivere», ha<br />
detto Piero Lugano, proprietario della catena<br />
<strong>Gulli</strong>ver. «All’ingresso dei nostri negozi i volontari<br />
consegneranno come sempre un sacchetto in cui<br />
mettere olio, omogeneizzati, alimenti per l’infanzia,<br />
tonno e carne in scatola, legumi in scatola, pelati,<br />
sughi e, più in generale, tutti quelli alimenti a lunga<br />
conservazione facilmente gestibili dal Banco nel<br />
corso dei mesi successivi», ha specificato Lugano.<br />
62
GULLIVER<br />
LA COLLETTA ALIMENTARE<br />
L’idea è nata nel 1996 quando i vertici del Banco<br />
Alimentare italiano, invitati a Parigi per partecipare<br />
ad una riunione della Fedération Européenne des<br />
Banques Alimntaires, videro dei manifesti che<br />
pubblicizzavano la Giornata nazionale della Colletta<br />
Alimentare. Rientrati in Italia, decisero di organizzare<br />
un evento simile anche sul nostro territorio che si<br />
sarebbe svolto l’anno successivo. Il risultato fu un<br />
successo inaspettato: 1.350 tonnellate raccolte. Da<br />
allora il fiume in piena della Colletta non si è più<br />
fermato.<br />
La quantità tà<br />
di cibo raccolto si è moltiplicata,<br />
così come il numero di<br />
volontari, on<br />
di persone che<br />
donano, no<br />
di<br />
persone e famiglie<br />
raggiunte nel loro<br />
bisogno. Per chi accetta<br />
di far parte di questa<br />
meravigliosa iniziativa,<br />
di donare tempo ed<br />
energie, la Colletta<br />
diventa una scuola di<br />
umanità, un’occasione in<br />
cui si incontra il Paese reale,<br />
l’Italia che fa fatica, soffre, ma<br />
che è<br />
capace di essere solidale<br />
con chi è nel bisogno.<br />
UN AIUTO CONCRETO<br />
O<br />
Nel 2016 l’ISTAT ha stimato in 1 milione e 619mila<br />
le famiglie in condizione di povertà assoluta,<br />
nelle quali vivono 4 milioni e 742mila individui.<br />
Secondo quanto scritto nel rapporto sulla<br />
povertà in Italia redatto dall’Istituto nazionale<br />
di statistica, nello scorso anno l’incidenza della<br />
povertà assoluta è salita al 26,8% rispetto al 18,3%<br />
fatto registrare nel 2015 tra le famiglie con tre o<br />
più figli minori, coinvolgendo nell’ultimo anno<br />
137mila 771 famiglie e 814mila 402 individui.<br />
Una fotografia precisa quanto impietosa della<br />
realtà alla quale, al momento, sembra non esserci<br />
rimedio. Ecco perché l’attività del Banco<br />
Alimentare con la sua colletta è determinante.<br />
Nell’edizione dello scorso anno sono state raccolte<br />
in tutta Italia 8.500 tonnellate di alimenti<br />
e generi di prima necessità grazie alla generosità<br />
di 5 milioni e mezzo di italiani che hanno partecipato<br />
all’operazione.<br />
«Per r quanto riguarda rda la raccolta nei nostri punti<br />
vendita, lo scorso anno abbiamo raccolto oltre<br />
37 tonnellate di cibo e altri prodotti», ha detto<br />
Lugano. I negozi coinvolti nell’iniziativa sono<br />
stati 69 compresi quelli della catena e gli affiliati,<br />
ovvero tutti i market che per superficie, personale<br />
e assortimento rientravano nei parametri della<br />
raccolta. Il prodotto più donato è stato la pasta<br />
con 7,6 tonnellate di merce, seguito da pelati<br />
e legumi dei quali sono stati raccolti 5,9 e 4,5<br />
tonnellate rispettivamente. Il Piemonte con 26<br />
negozi è stato tra i più pronti a rispondere alla<br />
chiamata con 13,4 tonnellate di prodotti, seguito<br />
dalla Lombardia (22 negozi e 12,1 tonnellate di<br />
alimenti) e dalla Liguria (20 negozi e 8,8 tonnellate<br />
di alimenti). «Siamo convinti che anche quest’anno<br />
i clienti <strong>Gulli</strong>ver si dimostreranno altruisti e attenti<br />
alle esigenze dei più bisognosi, in una gara del buon<br />
cuore che vedrà tutti indistintamente vincitori», ha<br />
detto Piero Lugano.<br />
G<br />
63
GULLIVER<br />
di Alessandro Barbieri<br />
Dal 9 di novembre è operativo il nuovo punto vendita di<br />
Mede Lomellina. Oltre 600 m 2 di superficie espositiva e<br />
tante novità che riguardano soprattutto i freschi.<br />
COSÌ NASCE<br />
UN NEGOZIO<br />
GULLIVER<br />
Da quando <strong>Gulli</strong> è nato, alla redazione non<br />
era mai capitato di assistere ad una apertura<br />
ex novo di un negozio. Mai fino a questo<br />
numero. Il nostro tour all’interno dell’universo<br />
<strong>Gulli</strong>ver ci porta questa volta a Mede, un<br />
paese di circa 6mila abitanti situato nella Lomellina<br />
Sud occidentale, in quello spicchio di territorio che<br />
s’incunea tra i tre fiumi Agogna, Sesia e il grande Po.<br />
Dobbiamo incontrare Alberto Orbetello, responsabile<br />
degli allestimenti e delle ristrutturazioni dei punti vendita<br />
<strong>Gulli</strong>ver che, insieme a Massimo Maidà, direttore<br />
del punto vendita, sta lavorando per l’inaugurazione<br />
del nuovo negozio, fissata per il 9 novembre.<br />
Il supermercato si trova in Viale Primo maggio 22,<br />
all’interno di una struttura di recente costruzione<br />
che ospita anche un negozio Brico e uno sportello<br />
di Unicredit. Lasciamo l’auto in un ampio parcheggio<br />
prospiciente la struttura. Alberto Orbetello è lì ad<br />
attenderci tra merce da sistemare e tra corsie che<br />
ancora raccontano poco di quello che sarà il nuovo<br />
punto vendita. Cortese, ma assai pratico, Orbetello<br />
ha molta esperienza e conosce i punti vendita come<br />
le sua tasche.<br />
Quanti negozi ha allestito per <strong>Gulli</strong>ver?<br />
«Quelli totalmente nuovi sono almeno una ventina, ma<br />
non c’è punto vendita della catena nel quale non abbia<br />
fatto almeno un intervento. Li ho visitati e sistemati tutti»,<br />
Qual è il miglior negozio che ha seguito?<br />
«L’ultimo. Può sembrare banale ma è così. Ogni volta<br />
Passato e futuro: a sinistra<br />
il vecchio negozio in centro a Mede<br />
a destra il nuovo punto vendita<br />
64
GULLIVER<br />
Le scorte del vecchio<br />
negozio coprono una minima<br />
parte degli scaffali<br />
Alberto Orbetello, responsabile<br />
degli allestimenti e delle<br />
ristrutturazioni di <strong>Gulli</strong>ver<br />
che rifacciamo ex novo un supermercato cerchiamo di<br />
migliorare sempre rispetto all’apertura precedente. Non<br />
ci accontentiamo mai e siamo sempre alla ricerca di<br />
soluzioni innovative volte a migliorare l’esperienza dei<br />
nostri consumatori.»<br />
Ci racconti il nuovo negozio di Mede.<br />
«Come vede qui è tutto nuovo! A parte il pavimento e<br />
i muri perimetrali abbiamo praticamente rifatto tutto.<br />
Dal box informazioni, rivisitato in modo da essere più<br />
accessibile alla clientela, alle casse, dalla linea del libero<br />
servizio, ai banchi della carne, del pane e degli affettati”.<br />
In quanto tempo allestite un punto vendita?<br />
«Dipende dalla superficie. Si va da un minimo di 10 giorni<br />
alle tre settimane, come per questo di Mede»<br />
Il vecchio negozio che fine farà?<br />
«Con l’apertura del nuovo punto vendita che sarà inaugurato<br />
il prossimo 9 novembre, chiudiamo la serranda<br />
in centro città. Il market era ormai troppo piccolo per<br />
soddisfare le esigenze crescenti di una clientela che<br />
anche in provincia sta mutando rapidamente i propri<br />
stili di vita.<br />
Stessa clientela?<br />
«Non solo la stessa. Con un parcheggio così ampio<br />
contiamo di poter servire non solo i vecchi clienti<br />
ma anche una nuova fascia di consumatori abituati<br />
alla spesa della settimana, quella che si fa con il<br />
carrello per intenderci».<br />
Quali sono le caratteristiche di questo negozio?<br />
«La struttura ha uno sviluppo quadrato, per un totale<br />
di circa 600 m 2 , il che ci ha agevolato nella disposizione<br />
delle isole e delle corsie».<br />
Sulla destra c’è una lunga fila di frigoriferi...<br />
«Sono tutti destinati ai prodotti freschi confezionati:<br />
dal latte agli yogurt, dai formaggi alla pasta, dai sughi<br />
pronti ai salumi confezionati. Ho allestito decine di negozi<br />
nuovi ma, credetemi, questa è la struttura che può<br />
vantare il più spazioso frigorifero dei freschi e quando<br />
sarà pronto stupirà tutti».<br />
E il mega banco sul fondo negozio?<br />
«È un esperimento: se vedete, dal banco dei salumi e dei<br />
formaggi, fino a quello della carne non ci sono interruzioni.<br />
Il cliente può così concentrarsi sugli acquisti senza<br />
perdere tempo e, tra una coda e l’altra, può sbirciare<br />
sul banco successivo, facendosi un’idea di quello che<br />
ordinerà di lì a poco per preparare il pranzo o la cena».<br />
Tra le corsie ancora vuote scorgiamo una figura<br />
che freneticamente sistema i prodotti sugli scaffali.<br />
È Massimo Maidà, neo direttore del punto vendita.<br />
Quarantadue anni, più della metà trascorsi in <strong>Gulli</strong>ver,<br />
Maidà è uomo d’esperienza visto che proviene<br />
dal negozio di Robbio, una struttura che con circa<br />
1.000 m 2 , è la più importante della zona. «Mede è vivo,<br />
c’è molto movimento e contiamo di intercettare una<br />
buona fetta della popolazione che prima era costretta<br />
ad allontanarsi dal centro abitato per trovare un assortimento<br />
così vasto di prodotti come quello che stiamo<br />
preparando ora». Maidà ci fa notare come, nonostante<br />
abbia già collocato a scaffale l’assortimento del vecchio<br />
negozio, ci siano delle vere voragini di vuoto tra<br />
una corsia e l’altra. «I clienti storici rimarranno a bocca<br />
aperta quando entreranno nel nuovo negozio sia per<br />
la quantità sia per la qualità. Qui finalmente potremo<br />
schierare tutti i nostri prodotti al gran completo, con<br />
eccellenze che nel vecchio negozio del centro di Mede<br />
non potevamo gestire».<br />
G<br />
65
LAMPADE PER SCRIVANIE FUORI<br />
DALL’ORDINARIO<br />
Ogni scrivania che si rispetti ha una lampada, può<br />
essere seria, spiritosa, fissa o mobile, ma per essere<br />
perfetta deve anche avere un pizzico di design.<br />
Leucos, azienda veneta specializzata in illuminazione<br />
decorativa, presenta tre nuove lampade da tavolo,<br />
ognuna caratterizzata da uno stile particolare, per<br />
meglio adattarsi a un pubblico eterogeneo. Aella mini<br />
è la versione “mignon” del modello Aella. La base da<br />
tavolo è in marmo, legno o metallo (canna di fucile,<br />
cromato, oro, oro rosa), mentre il diffusore è realizzato<br />
in vetro soffiato ed è disponibile in differenti forme e<br />
finiture. È questa parte a rendere preziosa e unica la<br />
lampada.<br />
Rimanendo nel classico, la JJ è l’icona delle lampade<br />
da tavola, con il suo movimento a due aste con molle<br />
contrapposte e il diffusore conico. Un’icona che non<br />
ha perso fascino nel tempo e ha dato vita a questa<br />
linea rinnovata nelle finiture e nelle colorazioni<br />
personalizzabili con dieci diverse tonalità tra opache<br />
e scure.<br />
Leva è una lampada che racchiude già nel nome il<br />
movimento con cui è realizzata. La particolarità di<br />
BARATTOLI DI VETRO<br />
PER TUTTI GLI USI<br />
Presente nelle cucine di tutto il mondo da 175 anni con i suoi<br />
barattoli, Kilner ha deciso di festeggiare questa data con la<br />
collezione 175 Anniversary. Si tratta di una linea di barattoli<br />
ispirata allo stile e alle finiture proprio di quei pezzi nati nel<br />
lontano 1842 con un tocco di design rétro. I barattoli sono<br />
composti da tappo in vetro con guarnizione arancione e<br />
anello in metallo con chiusura a vite per una chiusura 100%<br />
ermetica. Sono disponibili in due diverse capacità : da 1 litro<br />
e mezzo e da 0.75 litri. Ma le novità non si esaurisco qui. È<br />
disponibile anche la Linea Signature: composta da barattoli<br />
dal design semplice, con una base con vetro rinforzato<br />
di alta qualità per assicurare stabilità. Nuovo anche il Set<br />
Fermentazione, una soluzione completa per sperimentare in<br />
casa propria questa tecnica sempre più usata nei ristoranti<br />
di tutto il mondo. Il tappo è dotato di un componente che<br />
evita l’ingresso dell’ossigeno nel barattolo, consentendo<br />
ai microrganismi di lavorare e completare un corretta<br />
fermentazione.<br />
Snack On The Go completa l’offerta: è la “schiscetta” secondo<br />
Kilner, in vetro e con tappo a vite ermetico. Questa linea è<br />
pensata per il trasporto e la conservazione degli alimenti,<br />
grazie a uno scomparto in acciaio, che può dividere gli<br />
ingredienti solidi da quelli liquidi.<br />
web: www.kunzi.it<br />
DESIGN<br />
di Maurizio Ferrari<br />
questo prodotto è l’essere fatto interamente di legno,<br />
infatti è disponibile in palissandro, noce canaletto,<br />
mogano e faggio sbiancato. Una lampada che<br />
racchiude la modernità del design con il classico del<br />
legno.<br />
web: www.leucos.com<br />
67
VIAGGI<br />
di Davide Grilli<br />
Una delle città più green e affascinanti<br />
d’Europa, una capitale moderna tutta da<br />
scoprire e da vivere che si accende già a partire<br />
da novembre in vista del Natale.<br />
48 ore<br />
A COPENAGHEN<br />
La città della Sirenetta, Copenaghen, è una città<br />
cosmopolita, innovativa, moderna ma che, allo<br />
stesso tempo, affonda le radici nella storia. Copenhagen<br />
è piccola, perfetta per essere visitata<br />
a piedi o in bicicletta. Un ottimo modo per scoprire<br />
l’enorme patrimonio artistico e culturale<br />
della città.<br />
MERCATINI DI NATALE<br />
Già a novembre, chi visita Copenaghen ha l’impressione<br />
di entrare in una favola. A partire dal<br />
10 del mese e fino alla fine delle feste di Natale e<br />
Capodanno, infatti, la città si accende restituendo<br />
un’atmosfera magica. Enormi alberi addobba-<br />
68<br />
ti, candele, luci colorate e favolosi Mercatini di<br />
Natale, come quelli all’interno del Parco Tivoli a<br />
Nyhavn, la zona dei canali e a Højbro Plads, una<br />
delle più belle piazze su Strøget di Copenaghen,<br />
che ospita un mercato di Natale in cui sono evidenti<br />
le influenze culturali tedesche.<br />
PER TUTTI I GUSTI<br />
Fiore all’occhiello di Copenhagen è il cibo: dal<br />
ristorante ricercato, alla taverna, ai food truck disseminati<br />
per la città, ovunque si possono gustare<br />
ricette varie e curiose, dai piatti classici a base di<br />
aringa e crostacei alle installazioni molecolari<br />
dei grandi chef, dall’hot dog agli Smørrebrød ai
VIAGGI<br />
piatti della cucina internazionale. La città vanta<br />
un totale di 18 stelle Michelin assegnate a 15<br />
ristoranti nel 2015. Ce n’è davvero per tutti i<br />
gusti, un altro ottimo motivo per concedersi<br />
una vacanza in una delle città più affascinanti<br />
d’Europa.<br />
Ore 10.00: Il punto ideale da<br />
cui partire è la centralissima Radhuspladsen<br />
o Piazza del Municipio dove<br />
si trova la statua di Hans Christian Andersen,<br />
il famose scrittore di fiabe danese<br />
e, ovviamente, il Radhus, il Municipio. I più<br />
atletici possono salire i 300 gradini della torre<br />
Giorno<br />
dell’orologio e ammirare il bellissimo panorama<br />
della città. Dalla Piazza del Municipio parte<br />
la via pedonale più lunga d’Europa (1,5 Km<br />
circa), Strøget, che arriva fino a Kogens Nytorv.<br />
Lungo la via si incontrano quattro piazze: Gammeltorv<br />
e Nytorv, che sono adiacenti, dove si<br />
trovano rispettivamente la Caritaspringvandet<br />
(Fontana della Carità) e il Domhus (Palazzo di<br />
Giustizia); Amagertorv, una piazza molto animata,<br />
anche da artisti di strada, dove si trova<br />
la Storkespringvandet (Fontana della Cicogna);<br />
infine Kogens Nytorv (La nuova piazza del re),<br />
una grande piazza circolare con al centro la statua<br />
di Cristiano V, re di Danimarca e Norvegia<br />
dal 1670 al 1699.<br />
Ore 11.00: Proseguendo lungo Nørregade<br />
si raggiunge la Vor Frue Kirke (Chiesa della<br />
nostra Signora), la cattedrale di Copenaghen<br />
dove ammirare il Cristo e gli apostoli, opera di<br />
Bertel Thorvaldsen. La Torre rotonda ospita sulla<br />
cima una piattaforma panoramica con il più<br />
antico osservatorio astronomico ancora in funzione.<br />
Ore 11.30: Si giunge quindi a Nyhavn,<br />
vecchio porto del XVII secolo con le sue tipiche<br />
casette colorate, dove si può fare una pausa<br />
sorseggiando un aperitivo o assaggiando i tipici<br />
Smørrebrød, delle bruschette con affettati,<br />
salmone o aringhe. Oppure si può optare per<br />
una gita in barca di un’ora per un tour intorno<br />
all’isola Papirøen, (Isola della Carta), un’area<br />
dove si stoccavano i prodotti cartacei arrivati al<br />
porto di Copenaghen.<br />
Ore 12.30: Per il pranzo si può provare<br />
il Copenhagen Street Food, uno spazio inaugurato<br />
nella primavera 2014 nell’isola Papirøen,<br />
a ridosso della famosa area di Cristiania. L’area<br />
ospita 40 food trucks con un’offerta gastronomica<br />
che varia dal classico fish’n’chips alla pizza,<br />
dagli hot-dog alle pietanze tailandesi, fino ai<br />
piatti a base di gamberi o salmone.<br />
Ore 15.30: La tappa successiva del tour<br />
è la celebre Cristiania. Più che un quartiere è<br />
una vera e propria comunità autogestita fondata<br />
nel 1972 quando, un gruppo di hippie occupò<br />
diversi edifici militari abbandonati. Anche a<br />
Cristiania, nella Grey Hall, non manca il mercato<br />
di Natale, anche se in chiave alternativa.<br />
Ore 16.30: Da Christania si raggiunge<br />
il terrazzo del Skuespilhuset, il teatro dell’opera<br />
69
VIAGGI<br />
danese, che si trova sull’isola di Holmen. Progettato<br />
dall’architetto danese Henning Larsen,<br />
è tra i più moderni teatri d’opera del mondo e<br />
anche uno dei più costosi (oltre 500 milioni di<br />
dollari).<br />
Ore 18.30: Prima di cena si può sorseggiare<br />
un cocktail o una birra all’Ofelia, un locale<br />
trendy che ha una suggestiva vista sul lungomare.<br />
Ore 20.00: Per la cena ci si sposta a<br />
Vesterbro, la zona ovest della stazione dove si<br />
trovano ottimi ristoranti, in particolare Frk Barners<br />
Kælder a Helgolandsgade 8°. Da provare<br />
assolutamente l’antipasto di aringhe in quattro<br />
diverse salse e il Frk Barners Gryde, un gustoso<br />
stufato di carne di maiale, pancetta, salsiccia,<br />
funghi e cipolla.<br />
Ore 23.00: La vita notturna a Copenaghen<br />
è particolarmente accesa. Si può scegliere<br />
tra jazzclub, winebar e, naturalmente, le classiche<br />
birrerie, soprattutto nella zona di Carlsberg.<br />
Tra i locali più gettonati il Café Rust, dove chi lo<br />
desidera può ballare fino all’alba.<br />
Giorno<br />
Ore 10.00: Il tour prosegue,<br />
sempre in centro, con la visita della<br />
Holmens Kirke, la chiesa madre della<br />
marina danese. Attraversando il canale<br />
si arriva al Palazzo di Christiansborg, l’edificio<br />
in stile rinascimentale che si trova<br />
sull’isolotto di Slotsholmen ed è oggi sede del<br />
parlamento danese e degli uffici del primo ministro<br />
e della suprema corte di Danimarca.<br />
70<br />
Ore 10.30: Per un’immersione nella<br />
cultura e nella storia danese si consiglia di visitare<br />
il palazzo del Museo Nazionale a Ny Vestergade,<br />
il più importante museo di Copenaghen<br />
e dell’intera Danimarca. Il palazzo reale del XVIII<br />
secolo è pieno di reperti preistorici, come il<br />
preistorico Carro Solare di Trundholm, un oggetto<br />
unico al mondo del suo genere.<br />
Ore 12.00: Prima di pranzare si può fare<br />
un po’ di shopping nei negozi del centro aperti<br />
anche la domenica dalle ore 11 alle 18. Da non<br />
perdere la visita a uno dei più grandi Lego Store<br />
del mondo a Vimmelskaftet 37. Copenaghen è<br />
infatti la patria dell’azienda fondata nel 1916 da<br />
Ole Kirk Christiansen, che ha iniziato a produrre<br />
i famosi mattoncini a partire dal 1949.<br />
Ore 12.30: Per un piacevole brunch ci<br />
si può recare al Laundromat Cafè, in Elmegade<br />
15, un locale davvero particolare aperto nel<br />
2004 dal’islandese Fridrik Weisshappel dove al<br />
prezzo di 30 corone (poco più di 4 euro) viene<br />
offerto un servizio secondario - in questo caso<br />
la lavanderia per fare il bucato - ci si può fermare<br />
per il brunch, ma anche per bere un drink<br />
sfogliando uno dei 4mila libri usati a disposizione<br />
di chi aspetta che la lavatrice finisca il suo<br />
ciclo.<br />
Ore 14.30: Nel primo pomeriggio una<br />
rilassante passeggiata all’Assistens Cemetery,<br />
uno dei parchi più belli di Copenaghen, è quello<br />
che ci vuole. Situato dietro la trafficata via<br />
principale del quartiere Nørrebro, è un luogo<br />
perfetto per rilassarsi.<br />
Ore 15.30: Si passa quindi ai Giardini di<br />
Tivoli, il famoso parco di divertimento situato<br />
nel centro di Copenaghen,<br />
il secondo più antico<br />
del mondo inaugurato<br />
nel 1843. Per gli amanti<br />
dei rituali natalizi il Tivoli è<br />
una tappa obbligata visto<br />
che ospita il mercatino di<br />
Natale più popolare di Copenaghen.<br />
L’entrata, sotto un arco,<br />
catapulta i visitatori in un<br />
mondo fatato con giostre<br />
mozzafiato e un labirinto<br />
di cose da fare e vedere.<br />
L’architettura degli edifici<br />
Hans<br />
Christian<br />
Andersen
VIAGGI<br />
del parco è meravigliosa, su tutti la Torre cinese<br />
costruita nel 1900 e le strutture teatrali. Molto<br />
famose le montagne russe in legno, costruite<br />
nel 1914 ma tuttora funzionanti, e la più moderna<br />
giostra, battezzata il demonio, sulla quale<br />
si compie un “giro della morte”. All’interno dei<br />
Giardini sono presenti anche due teatri, una sala<br />
per concerti e ben trentotto ristoranti, in grado di<br />
soddisfare le esigenze di ogni palato. Nel periodo<br />
natalizio viene allestito anche uno dei migliori<br />
mercatini della Scandinavia.<br />
Ore 17.00: Prima di partire una tappa<br />
obbligata: la Statua della Sirenetta (Den Lille<br />
Havfrue), uno dei simboli per eccellenza, se non<br />
il simbolo della capitale danese. La statua nasce<br />
dalla favola di Hans Christian Andersen “La<br />
Piccola Sirenetta” del 1909. Il produttore danese<br />
di birra Carl Jacobsen fu talmente felice per<br />
la sovraproduzione del birrificio che commissionò<br />
al famoso scultore locale, Edward Eriksen,<br />
la costruzione della statua nel 1913. Dopo più<br />
di cento anni è ancora una delle statue più fotografate<br />
al mondo che attira milioni di visitatori.<br />
La scultura, alta 125 cm per 175 kg di peso, si<br />
trova su uno scoglio del molo Langelinie. G<br />
Il quartiere<br />
di Christiania<br />
dove dormire<br />
DOVE DORMIRE<br />
C’è un’ampia scelta di hotel in cui<br />
soggiornare, per tutti i gusti e per<br />
tutte le tasche. Il Danhostel Cph City<br />
in H.C. Andersens Boulevard 50 è un<br />
ostello a cinque stelle con vista sulla<br />
nuova Opera House e Islands Brygge<br />
che offre solo stanze con 4 letti da<br />
56 euro. Nei pressi della stazione di<br />
Mitchellsgade si può soggiornare al<br />
Cab Inn, in Arne Jakobsens Allé, un<br />
hotel firmato da Daniel Libeskind che<br />
propone camere doppie a partire da 90<br />
euro. La scelta ottimale per la posizione<br />
è il 71 Nyhavn Hotel, il cui nome è in<br />
realtà anche il suo indirizzo. Arroccato<br />
sul lungomare, questo magazzino del<br />
1805 è stato trasformato in hotel nel<br />
1971, e offre comfort scandinavo in un<br />
ambiente storico. I più raffinati possono<br />
soggiornare al First Hotel Skt. Petri,<br />
unico membro danese dei Design<br />
Hotels, utilizzato anche per meeting e<br />
fashion show, o al Radisson Sas Royal,<br />
in Hammerichsgade , un grattacielo<br />
firmato Arne Jacobsen, una sorta di<br />
monumento cittadino. La stanza 606 è<br />
ancora quella originale degli Anni 60.<br />
Il vecchio porto<br />
di Nyhavn<br />
La statua<br />
della Sirenetta<br />
71
FITNESS<br />
di Davide Grilli<br />
Pilates,<br />
LA GINNASTICA<br />
DELLE VIP<br />
Coinvolge mente e corpo<br />
ed è un allenamento<br />
che e può essere praticato<br />
nella pratica riabilitativa<br />
o per migliorare le nostre<br />
prestazioni atletiche.<br />
Il principale obiettivo<br />
è sviluppare flessibilità,<br />
forza e coordinazione.<br />
N<br />
Nonostante l’età non più verde, la rockstar Madonna<br />
sfoggia ancora un fisico davvero invidiabile. Ma qual<br />
è il suo segreto? Il pilates, attività fisica ideata agli<br />
inizi del Novecento che negli ultimi anni sta conoscendo<br />
un vero boom tra Usa ed Europa. La cantante<br />
americana è stata un po’ l’apripista di questo<br />
fenomeno di tendenza. Ha iniziato a praticarla nel<br />
2005 quando, dopo una brutta caduta da cavallo,<br />
non poté continuare il suo solito programma di<br />
fitness. Decise così di affidarsi al guru del metodo<br />
pilates, il londinese James D’Suva.<br />
I risultati sono stati così evidenti che dopo di lei una<br />
schiera di vip (e non solo) ha seguito il suo esempio.<br />
Qualche nome? Miranda Kerr, la super top Gisele<br />
Bundchen, Miley Cyrus, Vanessa Hudgens, Olivia<br />
Wilde, Hilary Duff, Uma Thurman e Sharon Stone,<br />
solo per farne alcuni. “Il segreto del mio lato b è il<br />
pilates”, ha dichiarato Pippa Middleton.<br />
73
FITNESS<br />
RISPETTA I TUOI LIMITI<br />
Oggi sono sempre di più le fitness addicted che<br />
si affidano ai metodi di allenamento ideati negli<br />
anni ‘30 grazie agli studi di Joseph H. Pilates. Fin<br />
da piccolo l’ideatore di questa disciplina aveva una<br />
salute cagionevole, soffriva di rachitismo e asma.<br />
La volontà di superare i limiti che la natura aveva<br />
imposto al suo corpo, lo portò alla creazione di un<br />
metodo ispirato alle filosofie orientali essenzialmente<br />
calibrato sulle capacità fisiche e sui limiti<br />
di ognuno. La pratica del pilates insegna infatti a<br />
rispettare i propri limiti e a non forzare quello che<br />
ci causa dolore. La definizione di Joseph Pilates di<br />
forma fisica era: “Il conseguire e mantenere un corpo<br />
sviluppato in modo uniforme, unito a una mente sana<br />
pienamente in grado di svolgere con gusto e piacere,<br />
e in modo naturale, facile e soddisfacente i numerosi<br />
e vari compiti della vita quotidiana”.<br />
DI COSA SI TRATTA?<br />
Innanzitutto non è una ginnastica a corpo libero.<br />
Sin dall’inizio il suo ideatore si avvalse di particolari<br />
strumenti per facilitare la pratica e per migliorare<br />
la postura, da speciali attrezzi alla celebre palla da<br />
pilates. È un metodo di allenamento che coinvolge<br />
mente e corpo e scolpisce il fisico, adatto a tutti,<br />
indipendentemente dalla forma fisica, dall’età e dal<br />
sesso e può essere sfruttato in tutte le sue potenzialità,<br />
sia per migliorare le prestazioni atletiche, sia nella<br />
pratica riabilitativa di diverse patologie. Il principale<br />
obiettivo del pilates è sviluppare flessibilità, forza e<br />
coordinazione. Questo tipo di allenamento serve a<br />
rafforzare e delineare i muscoli, migliorare la postura,<br />
la flessibilità e l’equilibrio.<br />
Come in molti metodi orientali, il corpo è controllato<br />
attraverso un lavoro mentale. Con la pratica di<br />
questa tecnica, i muscoli responsabili della postura e<br />
della stabilizzazione del tronco diventano più forti e<br />
I CONCETTI CHIAVE<br />
DEL PILATES<br />
1. Respirazione: il pilates allena anche i<br />
polmoni, oltre che i muscoli; la respirazione<br />
profonda ossigena il sangue, attiva la<br />
muscolatura profonda e aiuta a rilassarsi.<br />
2. Baricentro: ogni movimento deve<br />
partire dal centro del corpo, la zona intorno<br />
all’ ombelico. È vista come centro di forza e di<br />
controllo di tutto il corpo.<br />
3. Precisione: un unico movimento accurato<br />
è meglio di dieci movimenti imprecisi. La qualità<br />
viene prima della quantità!<br />
4. Concentrazione: eseguire ogni esercizio<br />
in modo corretto, concentrarsi su se stessi e<br />
dimenticare il mondo esterno aiuta a rivitalizzarsi<br />
e rilassarsi.<br />
5. Controllo: tutti i movimenti devono essere<br />
eseguiti in maniera consapevole e guidata.<br />
In questo modo si allena il fisico in maniera<br />
intensiva proteggendolo dalle lesioni.<br />
6. Fluidità: tutti gli esercizi consistono in<br />
movimenti fluidi.<br />
flessibili. Permette di rafforzare, allungare e tonificare<br />
i grandi muscoli con effetti e azione contemporanea<br />
sui piccoli muscoli interni, ovvero quelli più<br />
vicini allo scheletro e decisivi per il mantenimento<br />
di una corretta postura e il raggiungimento di un<br />
allineamento armonioso della colonna vertebrale.<br />
NON SOLO ESERCIZIO<br />
Insomma, il metodo Pilates classico è molto più di<br />
una serie di 600 esercizi, si tratta di un approccio<br />
alla vita, una filosofia. Il corpo si libera dalle debolezze<br />
croniche, le posture scorrette si correggono,<br />
la vitalità fisica si ripristina, la mente si fortifica e lo<br />
spirito si eleva. La sua pratica non ha controindicazioni<br />
particolari per le persone in salute. Eventuali<br />
controindicazioni possono essere presenti in base al<br />
tipo di esercizio da svolgere e alle condizioni fisiche<br />
di chi pratica. Ad esempio, alcuni movimenti potrebbero<br />
essere inadatti per chi soffre di particolari<br />
dolori o contratture in un determinato momento. I<br />
risultati? Non sono immediati, si suda molto, piccoli<br />
movimenti assai concentrati strizzano ogni centimetro<br />
del corpo, ma gli effetti più evidenti (calo<br />
del grasso corporeo, aumento della compattezza<br />
muscolare) compaiono dopo un po’ di tempo. G<br />
75
BELLEZZA<br />
di Evelin Eugenia Bruno<br />
Dopo aver fatto breccia in ambito<br />
alimentare, il biologico sta entrando<br />
nella vita di tutti i giorni anche sul<br />
versante della cosmesi. E noi di <strong>Gulli</strong><br />
abbiamo scovato per voi alcune<br />
semplici “ricette” con cui ridare bellezza<br />
e salute alla vostra capigliatura.<br />
COCCOLE<br />
PER I<br />
capelli<br />
Tra inquinamento, cambio di stagione, asciugacapelli,<br />
piastre roventi, elastici e prodotti troppo<br />
aggressivi, i nostri poveri capelli subiscono mille<br />
torture, in silenzio, finché non diventano di paglia,<br />
o cominciano ad andarsene salutandoci sullo<br />
sfondo pallido della vasca o del lavandino. Le<br />
soluzioni ci sono, ovviamente. Potete rivolgervi<br />
ad un esperto presso un centro tricologico, oppure<br />
fidarvi di cosmetici che promettono risultati<br />
eclatanti dopo pochi trattamenti. Salvo scoprire<br />
settimane dopo che la vostra criniera è sì migliorata<br />
anche se di poco, ma che il portafogli è<br />
vuoto. Anche in questo caso ci viene in soccorso<br />
la natura. Già, per la cura dei capelli esistono<br />
“ricette” naturali che, oltre a non essere dannose<br />
per la natura, si prenderanno cura di nostri capelli,<br />
rendendoli prima di tutto sani e poi anche più<br />
belli. Certo, la natura ha i suoi ritmi che vanno<br />
assecondati e rispettati. In questo numero, vi<br />
proponiamo qualche piccola “coccola” in più per<br />
i vostri capelli, a base esclusivamente di metodi<br />
naturali. Per l’occasione ci siamo fatte aiutare da<br />
Rossella Giaquinto, giovane biologa napoletanta<br />
che ha dato vita ad un vero e proprio servizio in<br />
chiave social (leggi il riquadro “Ogni riccio un<br />
BíoCapriccio” alla pagina seguente) per la cura dei<br />
capelli. Insieme abbiamo realizzato per voi alcune<br />
semplici ricette per fa rivivere i vostri capelli.<br />
77
Gel ai semi di lino<br />
La prima ricetta che vi diamo è quella<br />
del gel ai semi di lino. Come forse già<br />
saprete, questi semi sono famosi<br />
per il loro potere idratante e<br />
illuminante sui capelli. Il gel,<br />
vi servirà come base per fare<br />
impacchi nutrienti, oppure per<br />
lo styling prima di procedere<br />
all’asciugatura.<br />
Per i gel vi serviranno: - 40g di semi di lino (reperibili in<br />
erboristeria e nei supermercati vicino ai legumi secchi) - 250 g di<br />
acqua - pentolino - colino a maglie medio-larghe (non devono<br />
passare i semi, ma dovrà riuscire a passare il gel molto denso)<br />
oppure un collant o un tulle da bomboniera dove impacchettare<br />
i semi. Mettete gli ingredienti nel pentolino lasciando bollire<br />
a fuoco medio e, dall’inizio della bollitura, contate dai 5 ai<br />
10 minuti, dipende dalla densità che preferite ottenere. Per<br />
cominciare fate una via di mezzo facendo bollire il tutto 7<br />
minuti in modo da non farlo venire né troppo denso, né troppo<br />
liquido. Quando l’acqua sarà diventata densa e avrà delle<br />
bolle grandi, dovrete spegnere. Filtrate il gel usando il colino<br />
dentro alla ciotola. Una volta filtrato, vi rimarranno dei semi<br />
ancora riutilizzabili per estrarre ancora un po’ di gel ripetendo<br />
il procedimento con soli 100 g di acqua, oppure, se sciacquati,<br />
da mettere nelle insalate, nello yogurt o nell’impasto del pane.<br />
Potete arricchire il gel con ciò che preferite tra: 1 cucchiaino<br />
di miele o di succo di limone. Si possono usare anche gli oli<br />
essenziali, o la glicerina, purché ne mettiate pochissime gocce.<br />
Il rapporto per entrambi è del 3-5%. Il gel ai semi di lino è adatto<br />
come prodotto di styling o impacco pre-shampoo assieme a<br />
miele, oli e creme. È conservabile in freezer nelle formine del<br />
ghiaccio evitando di aggiungere conservanti.<br />
OGNI RICCIO UN BÍOCAPRICCIO<br />
Che cos’è, vi sarete certamente chieste… È un<br />
gruppo Facebook nato il 19 ottobre del 2014<br />
grazie alla passione di Rossella Giaquinto, una<br />
ragazza napoletana che ha studiato biologia. “In<br />
quel periodo, racconta Rossella, il biologico stava prendendo<br />
piede un po’ alla rinfusa e senza consigli mirati per la cura<br />
dei capelli. Un po’ per divertimento un po’ per passione ho<br />
dato vita al gruppo sul social network”. Nel giro di pochi<br />
mesi il gruppo è decollato, tanto che Rossella ha dovuto<br />
inserire nel team che gestisce il servizio, Luisanna Sambrotta<br />
e Martha Saggiorato, due delle iscritte più attive. Con circa<br />
40mila iscritti è il gruppo Facebook italiano più numeroso<br />
il cui tema centrale, ovviamente, è la cura dei capelli. Qui,<br />
si possono chiedere consigli e trovare molte soluzioni per<br />
creare impacchi e maschere di bellezza non solo per i capelli,<br />
ma anche per la cura del corpo e del viso. Un modo semplice<br />
per muovere i primi passi nel mondo eco/bio. Il Gruppo è<br />
diventato anche un sito Internet:<br />
www.ogniricciounbiocapriccio.it.<br />
GAM<br />
BELLEZZA<br />
Shampà<br />
Il metodo shampà, nasce dalla fusione<br />
di due parole: “shampoo” e “Paolo”,<br />
l’ideatore. Con questo metodo, si ottiene<br />
una maggiore idratazione dallo shampoo<br />
che viene “diluito” con il gel ai semi di<br />
lino e funziona un po’ come una lozione<br />
anticrespo. La proporzione delle dosi è<br />
1:1, per la quantità dipende dalle vostre<br />
lunghezze. Basta mescolare velocemente<br />
con un cucchiaino fino a creare una<br />
leggera schiuma bianca. Ed ecco pronto il<br />
vostro shampà da usare come shampoo.<br />
Ovvero, gel di amido di mais (o maizena) che<br />
ha delle proprietà idratanti per i capelli. Si<br />
può usare per preparare un impacco pre o<br />
post shampoo, buono anche nello styling per<br />
definire i vostri ricci. Servono 1 tazza d’acqua<br />
-1 cucchiaio colmo di amido -1 pentolino.<br />
Nel pentolino, sciogliere bene l’amido<br />
nell’acqua e mettere sul fuoco medio/basso<br />
finché non gelifica. Prima di utilizzarlo,<br />
lasciatelo raffreddare.<br />
Impacco GAM, olio e miele: è un impacco<br />
dalle proprietà idratanti e ammorbidenti - 1<br />
tazza di GAM - 2 cucchiai di olio - 1 cucchiaio<br />
di miele. Volendo, si può aggiungere una<br />
banana frullata per dare un maggiore<br />
nutrimento ai vostri capelli.<br />
li.<br />
79
BENESSERE<br />
di Gaia Cortese<br />
LE REGOLE<br />
sonno<br />
DEL BUON<br />
Nicotina, caffè e alcool<br />
sono i principali nemici<br />
del buon sonno. Ma non<br />
sono da sottovalutare<br />
molte abitudini di vita<br />
sbagliate che non aiutano<br />
di sicuro a riposare bene.<br />
Ecco alcune regole per<br />
dormire tra due guanciali<br />
N<br />
Nei primi giorni di vita, un neonato ha bisogno di<br />
dormire anche fino a 20 ore al giorno, frammentando<br />
il sonno in periodi di tre o quattro ore e<br />
con periodi di veglia che durano una o due ore.<br />
Dai 6 ai 18 mesi invece i bambini sono in grado<br />
di dormire tutta la notte e nelle ventiquattro ore<br />
hanno comunque bisogno di riposare almeno<br />
12 ore.<br />
Non è difficile capire quanto il sonno sia importante<br />
per la crescita e il corretto sviluppo della<br />
persona fin dai primissimi giorni di vita, e rimane<br />
fondamentale anche negli anni successivi. Ciononostante,<br />
non sempre al sonno viene dedicato<br />
abbastanza tempo.<br />
Basti pensare che anche se alla maggior parte<br />
delle persone potrebbero bastare dalle sette alle<br />
81
DA QUANTO TEMPO<br />
SI STUDIA IL SONNO?<br />
La storia dello studio del sonno è<br />
abbastanza recente. Nel 1936 si scoprì che<br />
l’elettrocardiogramma presentava notevoli<br />
variazioni durante il sonno: delle onde<br />
ampie lente, infatti, si alternavano a onde<br />
rapide e di basso voltaggio, simili a quelle<br />
della veglia. Nel 1953 si scoprì che proprio<br />
in questi momenti in cui c’erano onde<br />
frequenti e a basso voltaggio, gli occhi dei<br />
soggetti si muovevano, al di sotto delle<br />
palpebre, con movimenti rapidi (rapid eyes<br />
movements). Questa fase del sonno prese il<br />
nome di sonno REM.<br />
BENESSERE<br />
a una terapia farmacologica, infatti, varrebbe la<br />
pena seguire alcuni semplici accorgimenti per<br />
una buona igiene del sonno.<br />
In primis è fondamentale coricarsi e svegliarsi<br />
sempre alla stessa ora e, se possibile, farlo anche<br />
nel fine settimana; la camera da letto andrebbe<br />
usata solo per dormire, evitando quindi di addormentarsi<br />
guardando la televisione o di mangiare a<br />
letto; nell’arco della giornata occorrerebbe ridur-<br />
otto ore di riposo per notte, spesso e volentieri,<br />
per molteplici motivi, ci si riduce a dormire meno<br />
ore di quelle che si dovrebbero. E spesso si finisce<br />
anche per dormire male.<br />
Quali sono i fattori che influenzano la qualità<br />
del sonno?<br />
L’insonnia è il disturbo più frequente ma non è<br />
l’unico. Ci possono essere delle cause soggettive<br />
come il disturbo dell’umore, la depressione,<br />
l’ansia, oppure problematiche come la sindrome<br />
delle “gambe senza riposo”, un disagio causato<br />
da un’intensa irrequietezza motoria alle gambe<br />
che impedisce al paziente di iniziare il sonno<br />
notturno. Alla base di una scarsa qualità del sonno<br />
possono esserci fattori che alterano il normale<br />
ritmo sonno-veglia. Questi fattori, a volte, sono<br />
riconducibili a determinate malattie sistemiche,<br />
a disturbi della tiroide, a scompenso cardiaco o<br />
a ipertensione arteriosa.<br />
Altre cause che possono disturbare il sonno sono<br />
più semplicemente l’assunzione di caffè, alcool,<br />
nicotina, cibi pesanti e l’attività sportiva nelle tre,<br />
quattro ore prima di coricarsi. Dormire poco o<br />
soffrire di insonnia porta nella maggioranza dei<br />
casi a conseguenze spiacevoli quali: eccessiva<br />
stanchezza, sonnolenza diurna, disturbi dell’attenzione,<br />
della concentrazione e della memoria,<br />
soprattutto sul lavoro, disturbi dell’umore, ansia<br />
e facile irritabilità.<br />
Quali rimedi per dormire senza problemi?<br />
La prima cosa da fare è individuare la causa che<br />
è alla base del disturbo del sonno e capire se la<br />
causa stessa può essere risolta. Prima di passare<br />
Linsonnia può anche<br />
essere causata da<br />
una errata alimentazione<br />
re, o meglio eliminare, nicotina, caffeina e alcool.<br />
Svolgere esercizio fisico regolare è molto positivo,<br />
l’importante è evitare di farlo nelle tre, quattro<br />
ore prima di coricarsi: l’adrenalina in circolo nel<br />
corpo, attivata proprio con l’esercizio fisico, non<br />
vi farà infatti prendere sonno facilmente. Infine,<br />
esporsi con regolarità alla luce solare, favorisce<br />
il corretto ritmo circadiano.<br />
L’aiuto di uno specialista diventa essenziale<br />
quando la persona capisce che questo disturbo<br />
si sta prolungando nel tempo, pregiudicando in<br />
modo significativo la qualità di vita. In presenza<br />
dei sintomi già citati – facile irritabilità, deconcentrazione<br />
sul lavoro, difficoltà a portare a termine<br />
un progetto, problemi a mantenere l’attenzione<br />
per un periodo di tempo prolungato - è consigliabile<br />
rivolgersi a un medico.<br />
G<br />
83
AMICI ANIMALI<br />
ARRIVA IL FREDDO:<br />
PROTEGGETELI COSÌ<br />
Inutile fissarsi, il<br />
vostro cane non<br />
è Zanna Bianca<br />
e il vostro gatto<br />
è tutto fuorché<br />
una lince delle<br />
nevi. Ecco come<br />
evitare che i<br />
vostri amici<br />
patiscano<br />
inutilmente<br />
il calo delle<br />
temperature.<br />
Nonostante l’autunno ci<br />
abbia regalato giornate<br />
miti e notti con temperature<br />
tutt’altro che rigide, l’arrivo<br />
scontato della cattiva stagione<br />
impone qualche attenzione in<br />
più per i nostri amici a quattro<br />
zampe, soprattutto nelle regioni<br />
del Nord. Di questo periodo,<br />
infatti, sono frequenti le gelate<br />
notturne anche improvvise e i<br />
pericoli che il nostro fidato amico,<br />
gatto o cane poco importa,<br />
può incontrare possono essere<br />
letali soprattutto se è in là con<br />
gli anni e se la sua salute non è<br />
più quella di un tempo. Come<br />
sempre, basta un pizzico di buon<br />
senso e neanche troppa fantasia:<br />
se proviamo freddo noi è certo<br />
che lo sentano anche loro. I cani<br />
di taglia grande mantengono il<br />
calore per molto più tempo grazie<br />
alla maggiore massa corporea<br />
che li isola. Le taglie più piccole e<br />
gli animali a pelo corto necessitano<br />
di maggiore attenzione. Ecco<br />
qualche piccolo suggerimento.<br />
ALIMENTAZIONE<br />
Durante la stagione fredda è importante<br />
che gli animali seguano<br />
un’alimentazione adeguata.<br />
Esattamente come accade a noi,<br />
gatti e cani, con l’abbassarsi delle<br />
temperature, consumano più calorie.<br />
In particolare per le<br />
nostre “tigri domestiche”<br />
che amano<br />
le scorribande<br />
notturne è<br />
opportuna una dieta più ricca di<br />
nutrienti, grassi e proteine, in modo<br />
che non intacchino le riserve<br />
corporee come “carburante” per<br />
combattere il freddo.<br />
PULIZIA<br />
Può sembrare strano che l’uso<br />
della spazzola abbia effetti benefici<br />
contro le basse temperature.<br />
Eppure spazzolando il vostro animale<br />
con regolarità, stimolerete<br />
la circolazione sanguigna. Questo<br />
favorisce il rinnovo del sottopelo<br />
che gli consentirà maggiore protezione<br />
nei mesi freddi.<br />
ABBIGLIAMENTO<br />
Può davvero sembrare una forzatura<br />
eppure il classico cappottino<br />
di lana può fare la differenza nel<br />
caso in cui possediate cani di piccola<br />
taglia. Inutile tentare con il<br />
gatto che sembrerà praticamente<br />
imbalsamato.<br />
TRAPPOLE A 4 RUOTE<br />
Se d’estate è bene evitare che<br />
il vostro cane stia in macchina<br />
sotto il sole, d’inverno le cose non<br />
vanno meglio. Già, perché le automobili<br />
con le temperature<br />
sempre più basse, possono<br />
trasformarsi in un frigorifero,<br />
soprattutto durante<br />
le ore serali, causando<br />
ipotermia e acciacchi<br />
evitabili. G<br />
85
ASPETTANDO<br />
il freddo<br />
n<br />
MODA<br />
di Evelin Eugenia Bruno<br />
Per questo autunno,<br />
unno,<br />
mite vi poponiamo<br />
due modi di vestire<br />
completamente te<br />
diversi: comodo<br />
e giovanile il primo,<br />
ricercato, chic<br />
e un po’ spigliato<br />
il secondo.<br />
Cappotto con<br />
bavero oversize<br />
proposto da<br />
Harris Wharf<br />
London in lana<br />
vergine color<br />
cammello.<br />
Scaldaorecchie<br />
in velluto e in morbida<br />
pelliccia di lapin<br />
nero firmato<br />
Miu Miu.<br />
Saint Laurent<br />
punta sui dettagli<br />
con la nuova Sac<br />
De Jour Baby in<br />
pelle nera rigida<br />
con lucchetti<br />
charm argentati.<br />
La camicia di jeans in<br />
versione rock’n’roll<br />
con strappi di Saint<br />
Laurent. Essenziale e<br />
abbinabile con ogni<br />
guardaroba.<br />
Taglio slim<br />
in denim<br />
elasticizzato<br />
per i jeans di<br />
Alexachung:<br />
perfetti per uno<br />
stile slanciato.<br />
Lo stile urban di Rag<br />
& Bone è riassunto<br />
nei tronchetti Ashby<br />
in suede nero con<br />
zip sul retro e tacco<br />
chunky.
MODA<br />
Elegante e caldo.<br />
È il cappello<br />
Fedora in feltro<br />
di lapin griffato<br />
Maison Michel.<br />
black<br />
& red<br />
La<br />
Perla si ispira ai fiori della<br />
tuberosa per questo coordinato:<br />
reggiseno push-up e slip medi in<br />
nuance rosso ciliegia e pizzo Leavers.<br />
Veronica Beard<br />
sceglie un’intensa<br />
tonalità di rosso<br />
per colorare il più<br />
amato dei classici:<br />
il dolcevita in<br />
cashmere.<br />
Vita alta, taglio<br />
affusolato e<br />
nuance nera per i<br />
pantaloni in velluto<br />
proposti da Dolce &<br />
Gabbana.<br />
Morbido cappotto<br />
in pelle firmato<br />
Prada dall’intensa<br />
nuance bordeaux.<br />
Spaziosa e versatile<br />
la borsa nera<br />
Recruit East-West<br />
realizzata da Marc<br />
Jacobs in pelle<br />
strutturata con<br />
doppio manico.<br />
Helmut Lang<br />
firma una lunga e<br />
lussuosa stola in<br />
pelliccia sintetica.<br />
Dipinta di rosso<br />
carminio con riflessi<br />
scuri.<br />
Stivaletti con<br />
silhouette<br />
affusolata in pelle<br />
nera attraversata<br />
da cut-out frontali:<br />
Aquazzura firma<br />
il Stivaletti Ella 105.<br />
89
FAI DA TE<br />
di Evelin Eugenia Bruno<br />
L’ALOE, oltre ad avere<br />
proprietà curative, è<br />
semplice da coltivare in<br />
casa. La più conosciuta<br />
è l’Aloe vera, ma ce ne<br />
sono oltre 200 tipi. La<br />
pianta va innaffiata ogni<br />
due settimane, non ama<br />
il freddo e ha bisogno<br />
di molto sole. I nuovi<br />
germogli si possono<br />
rimuovere per piantarli in<br />
un altro vaso e creare una<br />
seconda pianta.<br />
Secondo l’antica arte<br />
orientale del Feng<br />
Shui, la CRASSULA<br />
OVATA, nota anche come<br />
albero di giada, sembra<br />
attiri prosperità economica.<br />
Le foglie di questa piccola<br />
sempreverde sono di forma ovale<br />
e assomigliano a delle monete.<br />
In primavera, produce piccoli fiori<br />
bianchi o rosa che assomigliano a<br />
stelline. A seconda di quanto sole<br />
riceve, le foglie possono colorarsi di<br />
rosso sui bordi. Può crescere fino a tre<br />
metri di altezza, e i suoi fiori appaiono<br />
in inverno, durando fino alla primavera.<br />
Piante grasse,<br />
AMICHE<br />
VERDI<br />
L’ECHINOPSIS OXYGONA (dal greco antico<br />
echinos, riccio di mare e opsis, aspetto) mette<br />
in mostra fiori molto grandi, appariscenti,<br />
di colore per lo più bianco-rosato, sfumati 91 e<br />
profumati. Originaria del Sud America è famosa<br />
per la facilità di coltivazione e riproduzione.<br />
Purtroppo, i fiori durano un paio di giorni e<br />
rimangono aperti per poche ore. Resiste alle<br />
basse temperature se il terreno è asciutto.<br />
Tutti amiamo le piante, ma<br />
pochi di noi hanno il cosiddetto<br />
pollice verde. La soluzione? Le<br />
piante grasse. Ce ne sono di tutti<br />
i tipi e sono facili da accudire:<br />
hanno bisogno di poca acqua e<br />
stanno bene anche in casa. Non<br />
solo: sotto una “corazza” spesso<br />
spinosa nascondono un’anima<br />
sorprendentemente gentile.<br />
Originaria dell’Africa,<br />
l’EUFORBIA GEROLDII<br />
ci regala tanti bellissimi<br />
fiorellini rossi che iniziano<br />
a fiorire verso la fine<br />
dell’estate e per buona<br />
parte dell’autunno. In<br />
appartamento stanno<br />
benissimo, ma cercate<br />
di evitarle correnti d’aria<br />
e sbalzi di temperatura.<br />
Preferisce posizioni<br />
soleggiate, anche al sole<br />
diretto e “beve” poco.<br />
91
Passatempo<br />
di Francesco Orsenigo<br />
Fischio<br />
D’INIZIO<br />
Degli italiani Winston Churchill, celebre politico britannico del secolo scorso, diceva che affrontano<br />
le guerre come partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre”. Difficile dargli torto:<br />
per noi il calcio è una vera passione, da coltivare con devozione. Seguendo le partite della squadra<br />
del cuore, certo, ma anche discutendo, a volte litigando con amici e conoscenti, e tenendosi sempre<br />
informati. E voi, siete sicuri di sapere tutto, ma proprio tutto quello che riguarda il mondo del<br />
pallone? Mettetevi alla prova rispondendo a queste sei domande.<br />
PARTIAMO...<br />
3 Il modo di dire “in zona Cesarini” fa<br />
riferimento al nome di:<br />
A - un giocatore<br />
B - un allenatore<br />
C - un’area particolare del campo di calcio<br />
1 Come mai la maglia della Nazionale<br />
è azzurra mentre la bandiera italiana è<br />
tricolore?<br />
A - È un omaggio al cielo azzurro del Belpaese<br />
B - È un omaggio all’ex Casa reale Savoia<br />
C - È il colore che ci è toccato nel sorteggio alle<br />
Olimpiadi del 1928 e poi rimasto negli anni<br />
2 Nella storia del calcio, chi è il<br />
giocatore che ha segnato più gol?<br />
A - Lionel Messi<br />
B - Cristiano Ronaldo<br />
C - Pelé<br />
92
4 Alle Olimpiadi di Atlanta del 1996, un<br />
giovane e non ancora famoso Ronaldo si è reso<br />
protagonista di un insolito episodio.<br />
A - È entrato in campo a torso nudo, per<br />
protestare contro una decisione arbitrale<br />
B - È stato espulso dall’arbitro dopo nemmeno un<br />
minuto di gioco<br />
C - Ha fatto pipì in campo<br />
6 El Gato Diaz, portiere argentino<br />
degli anni Cinquanta, è famoso per<br />
aver parato “il rigore più lungo del<br />
mondo”. Quanto è passato dal fischio<br />
dell’arbitro alla sua esecuzione?<br />
A - Dieci minuti<br />
B - Quarantasette minuti<br />
C - Una settimana<br />
5 Qual è il risultato col maggior scarto<br />
reti mai registrato in una partita di calcio?<br />
A - 12-0<br />
B - 37-6<br />
C - 149-0<br />
In base alle risposte giuste sei...<br />
5/6: ...promosso a pieni voti.<br />
Sei un vero appassionato!<br />
3/4: ...abbastanza preparato,<br />
ma puoi migliorare.<br />
1/2: ...forse un tifoso, ma con<br />
la storia del calcio…<br />
4 Ha fatto pipì in campo. Lo ha confessato lui stesso dopo la partita:<br />
durante l’incontro Brasile-Ungheria ha approfittato di un momento<br />
di confusione per fare pipì, a gioco fermo, seduto per terra e nascondendosi<br />
col pallone.<br />
5 149-0. L’incontro è quello che nel 2002 ha opposto le squadre<br />
AS Adema e SO de l’Emyrne, nel campionato del Madagascar. Per<br />
protestare contro una decisione arbitrale, i giocatori del SO de<br />
l’Emyrne fecero apposta 149 autogol!<br />
6 Una settimana. Subito dopo il fischio dell’arbitro, che aveva<br />
concesso il rigore allo scadere del novantesimo minuto, il campo<br />
fu invaso dai tifosi inferociti e l’incontro venne sospeso. La partita<br />
riprese dopo una settimana a porte chiuse, giusto per il tempo di<br />
tirare il rigore.<br />
SOLUZIONI<br />
1 È un omaggio all’ex Casa reale Savoia. Ma l’Italia non è l’unica. La<br />
divisa tedesca ha i colori degli Hohenzollern, sovrani di Prussia, e<br />
l’arancione dell’Olanda ricorda la Casa d’Orange-Nassau, famiglia<br />
reale dei Paesi Bassi.<br />
2 La Fifa attribuisce titolo di miglior marcatore al brasiliano Pelé,<br />
autore di 1.281 gol in carriera. Ma non tutti sono d’accordo. Per<br />
alcuni il record spetterebbe al connazionale Arthur Friedenreich,<br />
con 1.329 reti, mentre altri lo assegnano al giocatore ceco Josef<br />
Bican, forte di 1.468 realizzazioni.<br />
3 Un giocatore. Si tratta di Renato Cesarini, mezz’ala della Juventus<br />
nei primi anni Trenta del secolo scorso, “specializzato” nel segnare<br />
vicino al novantesimo, quando l’incontro era ormai agli sgoccioli.<br />
93
Passatempo<br />
IL CRUCIVERBA E LA PAROLA NASCOSTA<br />
(E.E.B.)<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13<br />
14 15 16 17<br />
18 19 20<br />
21 22 23<br />
24 25 26 27<br />
28 29 30 31<br />
32 33 34 35<br />
36 37 38 39 40<br />
41 42 43 44<br />
45 46 47 48<br />
49 50 51<br />
52 53 54<br />
55 56 57 58<br />
59 60<br />
64 65<br />
61 62 63<br />
ORIZZONTALI: 1. Assieme all’eucaliptolo libera le narici<br />
– 8. Iniziali di Sacchi, allenatore calcistico – 10. Figlia<br />
di Dario Argento – 14. Cade il 1° novembre – 17. Il Peter<br />
delle favole – 18. Global Location Number – 19. Protettrice,<br />
custode – 21. Capo e coda di unici – 23. Medico dei bimbi<br />
– 24. Sono curative quelle termali – 26. Verso fumettistico<br />
del maiale – 27. La 47 è un fucile d’assalto sovietico – 28.<br />
Il Castro, fratello di Fidel – 29. Iniziali del Lancaster in foto<br />
– 30. Dotato di vigore fisico – 32. Lo era il cavallo usato da<br />
Zeus per trasportare le folgori all’Olimpo – 34. Long Term<br />
Evolution – 35. Il “man” dei fumetti di Leo Ortolani – 36.<br />
Possono essere Occidentali e Orientali - 38. Grande…friulano<br />
– 40. Brescia per le province – 41. Lo vede chi è negativo<br />
– 42. Allenatore dell’Atletico Madrid – 44. Abbreviazione<br />
di Carabinieri – 45. Pazzo..francese – 46. Principale lega<br />
Accendete la mente<br />
anche durante la spesa<br />
con il Cruci <strong>Gulli</strong><br />
di pallacanestro americana – 47.<br />
Il Google che sorvola il pianeta –<br />
49. Autorità Nazionale Palestinese<br />
– 50. Inizio e fine di oliatura – 51.<br />
Far funzionare – 52. La si paga al<br />
cinema – 55. Infastidire, annoiare<br />
– 57. Il leone per gli antichi<br />
Romani – 59. Opinione erronea<br />
e scandalosa – 60. Tra Veni e Vici<br />
di Giulio Cesare – 61. Il “marino”,<br />
mezzo navale – 63. Iniziali della<br />
Canalis – 64. Frutto del pero – 65.<br />
Ciascuno, ogni singolo.<br />
VERTICALI: 2. L’energia del<br />
vento – 3. Next Generation Networking<br />
– 4. Trento – 5. Lo è quello<br />
d’oliva in inglese – 6. Prima e terza<br />
di... lusso – 7. Ramo dell’anatomia<br />
per lo studio delle ossa – 8. Farmaci<br />
utili d’inverno – 9. Quello<br />
alla piacentina è un piatto tipico<br />
– 11. Così gli inglesi chiamano gli<br />
altoparlanti – 12. Intelligenza Artificiale<br />
– 13. Sostanze che tolgono<br />
sensibilità – 15. Casa automobilistica<br />
tedesca – 16. Istituto Italiano<br />
di Tecnologia – 18. Armatura di<br />
cerchi usata per tenere la gonna<br />
gonfia – 20. Coordinamento Regionale<br />
Attività Trasfusionali – 22. Il<br />
De Piscopo batterista e percussionista<br />
napoletano – 25. Dotato di<br />
quattro zampe – 29. Abete senza vocali – 31. Prima sillaba<br />
di Renato – 33. Iniziali della Earhart, la prima donna che<br />
attraversò l’Atlantico nel 1932 – 37. Elemento chimico che<br />
ha come simbolo NE – 39. Segretario federale della Lega<br />
Nord dal 2012 al 2013 (iniz.) – 40. Il famoso “Mr.”, personaggio<br />
inglese interpretato da Rowan Atkinson – 42. Inaccessibile,<br />
chiuso – 43. Periodo geologico in cui viviamo, detto anche<br />
Quaternario – 44. Tasso che misura l’efficienza di una campagna<br />
pubblicitaria on-line attraverso la percentuale di clic – 46.<br />
Colui che garantisce la validità dei contratti – 48. Il Dio Sole<br />
per gli egizi – 51. Lati esterni di azimut – 53. Antico nome<br />
di Caltanissetta – 54. Testa di aereo – 56. Possono essere<br />
aromatiche e curative – 58. Il giardino della Bibbia – 60. Tra<br />
Wernher e Braun, scienziato tedesco – 62. Si guarda in TV<br />
per sapere le notizie del giorno.<br />
Risolvete il cruciverba e scoprite la parola segreta celata nei quadretti a fondo grigio. Un<br />
piccolo aiuto? Ne abbiamo parlato su <strong>Gulli</strong> n° 7, si fa con il latte e ha una struttura a torre.<br />
94
MOSTRE<br />
ANTONIO DE TORRES:<br />
LO STRADIVARI<br />
DELLA CHITARRA<br />
MODERNA<br />
Museo del Violino,<br />
Cremona<br />
15.09.2017 - 14.01.2018<br />
www.museodelviolino.org<br />
La mostra percorre l’evoluzione della<br />
chitarra, da Antonio Stradivari ad<br />
Antonio de Torres, da strumento barocco alla moderna<br />
versione a sei corde. Stradivari, il più famoso liutaio<br />
della storia, non era solo un costruttore di violini,<br />
ma realizzò anche delle chitarre. Qui sarà esposta la<br />
Sabionari 1679 e un importante corredo di modelli<br />
per la costruzione provenienti dalla sua bottega. De<br />
Torres ha raccolto l’eredità del liutaio cremonese nella<br />
ricerca e nell’innovazione per trovare la migliore qualità<br />
sonora. Si potranno ammirare otto chitarre dal 1867 al<br />
1890 che ripercorrono le innovazioni introdotte nelle<br />
proporzioni della cassa armonica, nell’incatenatura<br />
a raggiera, nello spessore della tavola armonica e<br />
nell’impiego di materiali diversi per la costruzione di<br />
fasce e fondo. Gli strumenti esposti permettono di<br />
allargare lo sguardo ai maggiori costruttori europei.<br />
NASA - A HUMAN ADVENTURE<br />
Spazio Ventura XV, Milano<br />
27.09.2017 - 04.03.2018<br />
www.ahumanadventure.it<br />
Il sole, la luna, le stelle e il cosmo hanno da sempre<br />
affascinato l’uomo. La Nasa ha trasformato la curiosità<br />
in realtà portando l’uomo nello spazio. La mostra<br />
permette di ripercorrere questo viaggio, dai satelliti<br />
sino all’uomo sulla Luna. Si potranno osservare diversi<br />
modelli di razzi vettori e di navicelle. Saranno esposti<br />
anche il modulo Apollo e il Rover lunare, sino allo<br />
Space Shuttle, con le riproduzioni visitabili del ponte<br />
di volo e del ponte di mezzo. Tutti potranno diventare<br />
astronauti per un giorno salendo sul “G-Force<br />
Austronaut Trainer”, un simulatore per far provare gli<br />
effetti dell’accelerazione gravitazionale.<br />
di Maurizio Ferrari<br />
KUNIYOSHI - IL VISIONARIO<br />
DEL MONDO FLUTTUANTE<br />
Museo della Permanente, Milano<br />
4.10.2017 - 28.01.2018<br />
www.kuniyoshimilano.it<br />
Per la prima volta arrivano in Italia le opere di Utagawa<br />
Kuniyoshi (1797-1861), maestro di inizio Ottocento<br />
dell’ukiyoe, genere di stampa artistica giapponese<br />
su carta, impressa con matrici di legno. La sua opera<br />
ha influenzato la cultura dei manga, degli anime,<br />
dei tatuaggi e della cultura pop contemporanea. La<br />
mostra presenterà la produzione di Kuniyoshi nella<br />
sua interezza, evidenziando la capacità tecnica e<br />
inventiva di questo maestro visionario attraverso una<br />
selezione di 165 silografie policrome, tutte provenienti<br />
dal Giappone. Il percorso si divide in cinque sezioni<br />
tematiche: “Beltà”; “Paesaggi”; “Eroi e guerrieri”, con<br />
una speciale sotto sezione dedicata ai 108 eroi<br />
Suikoden; “Animali e parodie” e “Gatti”. Il visitatore potrà<br />
così ammirare tutto il lavoro: immagini fantasiose,<br />
barocche, ricche di colori e cariche di particolari<br />
minuti, con personaggi imponenti e azioni roboanti.<br />
CINZANO: DA TORINO<br />
AL MONDO<br />
Museo del Risorgimento, Torino<br />
05.10.2017 - 14.01.2018<br />
www.museorisorgimentotorino.it<br />
Nel 2017 Cinzano festeggia il 260° compleanno.<br />
Una realtà che è diventata icona. Un marchio che<br />
ha trasceso il semplice prodotto, diventando stile di<br />
vita. Questa trasformazione è raccontata nella mostra<br />
torinese, città natale del Vermout e della Cinzano. I<br />
visitatori, attraverso un percorso diviso in tre sezioni,<br />
scopriranno la storia di un marchio che ha scritto un<br />
capitolo nell’evoluzione della cultura del bere e del<br />
costume italiano. La sezione principale è incentrata<br />
sulla comunicazione e la pubblicità di Cinzano, con una<br />
selezione di poster originali firmati dai più importanti<br />
artisti degli ultimi due secoli. La seconda sezione<br />
presenta documenti storici<br />
e materiale fotografico, che<br />
ripercorrono la storia del<br />
marchio, legata a doppio<br />
filo alla città di Torino.<br />
L’ultima sezione è dedicata<br />
a oggetti storici come<br />
targhe, bicchieri, vassoi.<br />
95
FLAVIO VILLANI<br />
IL NOME DEL PADRE<br />
Le lunghe e noiose giornate di<br />
afa agostana della giovane vice<br />
ispettrice Valeria Salemi, vengono<br />
interrotte da un compito singolare:<br />
leggere le memorie del suo Capo,<br />
l’ispettore Rocco Cavallo. Un caso<br />
del 1972: il cadavere di una donna,<br />
fatto a pezzi, viene trovato in una<br />
valigia nel deposito bagagli della stazione centrale<br />
di Milano. Rocco Cavallo, allora vice ispettore, non<br />
riuscirà a trovare il colpevole, forse lo stesso che già nel<br />
1944 aveva compiuto un delitto simile. La questione<br />
irrisolta rimane un tarlo per Cavallo, ossessionato dal<br />
suo amore per la verità. La vice Ispettrice Salemi gli<br />
darà la spinta per riaprire il cold case.<br />
Un libro con tre strati narrativi, molto ben<br />
interconnessi e con un linguaggio intenso senza<br />
essere aulico. Un romanzo avvincente con in<br />
sottofondo una Milano calda, scura, a tratti ostile.<br />
Neri Pozza – 315 pagine 17,00 euro<br />
MATTEO BUSSOLA<br />
SONO SLS PURI I LORO SOGNI.<br />
LETTERA A NOI GENITORI<br />
SULLA SCUOLA<br />
Dopo il successo di “Notti in bianco baci<br />
a colazione”, Matteo Bussola affronta<br />
nuovamente il tema della genitorialità da un<br />
punto di vista nuovo: quello della scuola. O<br />
meglio del rapporto che i genitori hanno con la scuola<br />
e l’educazione. Padre di tre figlie, che frequentano scuole di<br />
gradi diversi, coinvolto nella vita scolastica e nelle inevitabili<br />
chat dei “genitori di”, Bussola riflette sul rapporto odierno con<br />
l’istituzione scolastica, sempre più screditata dai genitori<br />
che proteggono i figli da questa. Perché i genitori di oggi<br />
si sentono in dovere di proteggere i figli ad ogni costo?<br />
Lasciarli sbagliare, cadere, rialzarsi non è ciò a cui siamo<br />
davvero chiamati come educatori? Bussola prova a riflettere<br />
su come si può e si dovrebbe essere genitori oggi.<br />
Einaudi – 2017 – 120 pagine – 13 euro<br />
JO NESBØ<br />
L’UOMO DI NEVE<br />
In concomitanza con l’uscita cinematografica<br />
di “L’uomo di neve”, Einaudi ripubblica il<br />
settimo libro che vede protagonista Harry<br />
Holle, il detective nato dalla penna di Jo<br />
Nesbø. Questa volta, Holle è chiamato a<br />
indagare sulla sparizione di donna: l’unica<br />
traccia per le indagini è un pupazzo di neve<br />
LIBRI<br />
di Nunzia Picariello<br />
SIMONA<br />
RECANATINI E<br />
SONIA SASSI<br />
I SAPORI<br />
DIMENTICATI<br />
La cucina di una volta era povera, ma ricca di sapore.<br />
Avere poche materie prime a disposizione, spesso<br />
sempre le medesime, ha consentito alla tradizione<br />
culinaria di sperimentare giocando con le spezie,<br />
le erbe aromatiche e quelle spontanee. Le autrici di<br />
questo libro, ci propongono di riscoprire il patrimonio<br />
di sapori che appartiene alla nostra cucina: aneto,<br />
lavanda, noce moscata, cannella; un’esplosione di<br />
odori e aromi da rivalutare. In cento pratiche schede<br />
si troveranno le ricette dei piatti della tradizione,<br />
tramandati di generazione in generazione, ma anche i<br />
liquori tipici, quelli che non mancavano nella credenza<br />
della nonna.<br />
Gribaudo – 195 pagine – 14,90 euro<br />
DARIO VOLTOLINI<br />
PACIFIC PALISADES<br />
Un racconto in versi, questa la<br />
forma stilistica scelta da Dario<br />
Voltolini per un’opera che Baricco<br />
ha portato a teatro a ottobre.<br />
Un testo denso, un viaggio di<br />
parole che descrivono con grazia<br />
la topografia dei luoghi e delle persone che poi<br />
tracimano nonostante i confini che ciascuno di<br />
noi mette al proprio intimo creando la mappa<br />
del cuore. Pacific palisades sono proprio le<br />
palizzate, pacifiche, che si ergono a protezione<br />
della propria intimità. Ma che in qualche modo,<br />
quando l’onda le scavalca, che sia amore o<br />
dolore, “veniamo portati in alto in orbite da cui<br />
guardare sotto”.<br />
Einaudi – 88 pagine – 10 euro<br />
che indossa la sua sciarpa rossa. Ben presto,<br />
il commissario capirà che quel caso ha a che<br />
fare con altre sparizioni misteriose, avvenute a<br />
Oslo anni prima. Il detective si troverà a dare la<br />
caccia, nelle fredde terre norvegesi, ad un vero<br />
serial killer.<br />
Einaudi – 552 pagine – 20,00 euro<br />
97
OROSCOPO<br />
di Lily<br />
ARIETE<br />
21 marzo - 20 aprile<br />
TORO<br />
21 aprile - 20 maggio<br />
GEMELLI<br />
21 maggio - 21 giugno<br />
CANCRO<br />
22 giugno - 22 luglio<br />
Si apre un mese pieno di opportunità<br />
perché, il Sole in Scorpione, è raggiunto<br />
da Giove e Venere. Vi sentite<br />
sensuali e curiosi nell’amore, anche<br />
se qualche nube portata dalla posizione<br />
di Marte in Bilancia, sorvola il<br />
vostro rapporto di coppia rendendolo<br />
turbolento. Se siete single, avrete<br />
molte occasioni per incontrare persone<br />
che saranno in grado di catturare<br />
la vostra attenzione. Attenzione ai<br />
giorni 8, 9, 14 e 21, sarete incauti e<br />
rischiereste di farvi male. Favorite le<br />
professioni che hanno a che fare con<br />
i viaggi, avrete risultati veloci.<br />
È un mese dolce che porta con sé due<br />
momenti delicati, rappresentati dal<br />
passaggio di venere in Scorpione e<br />
il plenilunio del 4. Vi sentirete molto<br />
possessivi e passionali. Non mancano<br />
gelosie nel matrimonio che complicano<br />
sempre tutto. Potreste vivere<br />
una tentazione irresistibile, tale da<br />
provocare un piccolo terremoto in<br />
casa. Siate sinceri con voi stessi e<br />
con l’altra persona. Anche nel lavoro<br />
potrebbe interrompersi qualche collaborazione,<br />
per lasciare il posto a<br />
nuove occasioni. Attenzione al fisico<br />
nei giorni 10,11, 17, 24 e 25.<br />
Marte, in un’ottima posizione, vi regala<br />
passione, gioco, divertimento e<br />
nuovi incontri, sia in amicizia che in<br />
amore. Siete ricchi di idee, brillanti<br />
e pieni di fascino, momento ottimo<br />
per i single. Il 7, Venere, si sposta in<br />
Scorpione e rimane armoniosa per la<br />
vita a due. Mercurio, il 5, inizierà un<br />
lungo transito in Sagittario e potrebbe<br />
rendervi scontrosi e cupi, eppure,<br />
non vi impedirà di concludere affari.<br />
Giove e Venere in Scorpione, vi assicurano<br />
il lavoro e si aprono ottime<br />
opportunità per i giovani in cerca di<br />
un’occupazione.<br />
<strong>Novembre</strong> vi sorprenderà, non ci credevate<br />
più eppure, vi innamorerete.<br />
I giorni buoni sono 8, 9, 17, 18, 27 e<br />
28. Marte ostile potrebbe rendervi<br />
insicuri anche in amore perché avrete<br />
paura di sbagliare, ma questo non<br />
vi fermerà. Questo cielo, potrebbe<br />
anche portarvi la bellissima sorpresa<br />
di un figlio grazie a Giove e Venere.<br />
Le relazioni tra genitori e figli potrebbero<br />
essere burrascose a causa di incomprensioni<br />
di lunga data. Cercate<br />
di controllarvi anche nel lavoro senza<br />
essere impulsivi e raggiungerete dei<br />
risultati. Sarete un po’ distratti.<br />
LEONE<br />
23 luglio - 23 agosto<br />
VERGINE<br />
24 agosto - 22 settembre<br />
BILANCIA<br />
23 settembre - 22 ottobre<br />
SCORPIONE<br />
23 ottobre - 22 novembre<br />
Lo Scorpione governa rapporti familiari,<br />
relazioni ed emozioni. Quest’anno,<br />
novembre, è più scorpionico che<br />
mai per voi. Il 4, con la Luna piena<br />
in Toro, sarete desiderosi di affetto.<br />
Sentite che le cose stanno cambiando<br />
e, il 7, Venere si unisce a Sole e<br />
Giove in Scorpione, rendendo l’amore<br />
velenoso. Con i vostri comportamenti<br />
potreste scatenare liti, gelosie e rischiereste<br />
anche di rompere antiche<br />
amicizie o il rapporto di coppia. Venere<br />
potrebbe segnalare un’eredità, una<br />
liquidazione, il premio di una polizza<br />
o un risarcimento.<br />
Giove è bello, Venere è ottima, e avete<br />
Marte dalla vostra, mentre Saturno vi<br />
dà ancora fastidio. Il suo passaggio<br />
è quasi terminato, ma potrebbe ancora<br />
tediare i nati dopo la seconda<br />
metà di settembre. Giove è tornato<br />
portandovi un po’ di ottimismo e c’è<br />
il rischio che vi facciate trasportare<br />
dall’euforia. Potreste perdere lucidità<br />
buttandovi in affari non molto sicuri.<br />
Chiedete consigli ad altri e ricontrollate<br />
i lavori. Nel matrimonio è importante<br />
il dialogo e non esitate se si<br />
presentano spese per la casa o per il<br />
vostro amore.<br />
Mercurio procede in territori amici,<br />
Marte sosta tutto il tempo da voi,<br />
mentre Venere resta una settimana<br />
per poi raggiungere Giove in Scorpione.<br />
È un cielo sereno che porta immobili,<br />
investimenti e denaro. Sistemate<br />
subito le questioni economiche senza<br />
pensare al massimo guadagno, ma<br />
alla sicurezza. Non azzardate tranne<br />
che per piccole puntate al gioco nei<br />
giorni 5, 6, 14, 19, e 24. Se cercate<br />
la casa dei vostri sogni, il periodo è<br />
propizio. L’amore resta un po’ in disparte<br />
per via del lavoro, ma c’è molta<br />
passione.<br />
È il vostro mese e per voi brillano Venere<br />
e Giove, le stelle più desiderate.<br />
Un importante obbiettivo che raggiungerete<br />
è l’amore, specialmente<br />
nei giorni 7, 8, 12, 13 18 e 21. Avrete<br />
un grande traguardo alla vostra portata.<br />
Dopo un anno positivo soprattutto<br />
nell’ambito lavorativo, Nettuno,<br />
vi trasporterà magicamente alla realizzazione<br />
del vostro sogno d’amore.<br />
Avrete anche buone opportunità nel<br />
campo pratico. Avete un gran fascino<br />
e una forma fisica invidiabile, ma<br />
state attenti a tavola, perché sarete<br />
golosi.<br />
SAGITTARIO<br />
23 novembre - 21 dicembre<br />
CAPRICORNO<br />
22 dicembre - 20 gennaio<br />
ACQUARIO<br />
21 gennaio - 19 febbraio<br />
PESCI<br />
20 febbraio - 20 marzo<br />
L’atmosfera è grigia, non proprio<br />
la vostra preferita. Eppure questo<br />
mese vi sorprenderà e, improvvisamente,<br />
a parte Nettuno, non avrete<br />
neanche un pianeta negativo. Marte<br />
sarà molto buono, Venere altruista, e<br />
l’arrivo di Mercurio nel vostro cielo il 5<br />
vi darà allegria e voglia di muovervi.<br />
Potrete ricominciare in diversi ambiti<br />
della vita. Non agirete subito, ma rifletterete<br />
su cosa vorreste cambiare,<br />
anche in amore. Se invece la coppia<br />
ha resistito a dure prove, significa<br />
che la relazione è solida. La salute è in<br />
ripresa, cercate di fare sport.<br />
L’ autunno vi farà da trampolino di<br />
lancio verso il successo. Le relazioni<br />
sociali, il vero segreto delle vostre vittorie,<br />
saranno ancora più in evidenza.<br />
Urano, stabile dal 2011 in Ariete, e<br />
Marte, che trascorre tutto il mese in<br />
Bilancia, metteranno in luce le vostre<br />
qualità, attirando molte invidie.<br />
Potrebbero danneggiarvi o rallentarvi,<br />
ma se giocherete bene le vostre<br />
carte, vincerete. Finalmente, arriva<br />
qualcuno che vi fa battere il cuore e<br />
il matrimonio, anche con qualche lite<br />
salutare, ritrova un’intesa. Attenzione<br />
nello sport.<br />
Siete ad un punto della carriera in cui,<br />
per andare avanti, dovrete scegliere<br />
se restare come siete o scendere a<br />
compromessi mai accettati. Se siete<br />
incerti, chiedete consiglio ai vostri<br />
amici; avrete anche Mercurio a darvi<br />
una mano dal 5. Dovrete farvi scaltri<br />
per capire la psicologia dei concorrenti<br />
e delle persone con cui stipulare<br />
affari perché, questa volta, non basteranno<br />
le vostre meravigliose idee.<br />
Questo, vale anche in amore. Siate<br />
cauti i giorni 4, 10 e 18, delicati per<br />
la salute, senza farvi trascinare dalla<br />
magia del momento.<br />
Se siete soli, questo è il momento<br />
giusto per l’incontro del destino, di<br />
un amore fulminante. Saturno, con i<br />
suoi ultimi raggi in Sagittario, sorveglia<br />
per assicurarsi che non ci siano<br />
inganni, né da parte dell’altro, né da<br />
parte vostra. Se siete già impegnati,<br />
ma non felici, agite con trasparenza<br />
e con schiettezza. Perciò concludete<br />
una relazione ormai chiusa per accogliere<br />
un nuovo e magnifico amore.<br />
Nel lavoro non siete molto lucidi<br />
perciò, se dovete chiudere affari, siate<br />
cauti soprattutto nella seconda metà<br />
del mese.<br />
98
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