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NUTRIZIONE<br />
sa è amata dei nutrizionisti per l’apporto di grassi<br />
insaturi e polinsaturi, in particolare omega-3 e<br />
omega-6, e per il contributo che dà al controllo<br />
del colesterolo. Una assunzione quotidiana, infatti,<br />
permette di ridurre la componente “cattiva”<br />
(Ldl) a favore di quella “buona” (Hdl).<br />
MATTONCINI VEGETALI<br />
Significativo anche l’apporto delle proteine. Prendendo<br />
100 grammi di frutta oleosa ne troviamo<br />
31,9 g nei pinoli, 29 g nelle arachidi, 22 g nelle<br />
mandorle, 18,1 g nei pistacchi. Numeri che indicano<br />
questi frutti come una preziosa fonte di<br />
proteine vegetali. Tanto per dare un’idea: l’apporto<br />
proteico medio di carne e pesce si aggira<br />
sui 15-20 g ogni 100 g.<br />
VITAMINE ESSENZIALI<br />
La frutta secca, inoltre, è una interessante fonte<br />
di vitamine, in particolare quelle del gruppo B e<br />
la vitamina E, oltre che di sali minerali come ferro,<br />
potassio, calcio e fosforo, selenio, zinco, manganese<br />
e rame. Tutte sostanze che svolgono un<br />
ruolo fondamentale in molti processi fisiologici.<br />
In particolare le mandorle sono ricche di calcio,<br />
pistacchi e pinoli di fosforo, mentre arachidi e<br />
nocciole sono una fonte di ferro. Inoltre, sono<br />
contenute sostanze antiossidanti proteggono<br />
le cellule dai radicali liberi.<br />
PER DIABETICI E NON SOLO<br />
Nonostante la dimensione la frutta oleosa è ricca<br />
di fibra, un fibra di buona qualità che aiuta a<br />
regolare l’intestino, favorendone i movimenti<br />
peristaltici e il transito degli alimenti. Per questo è<br />
facilmente digeribile ed è consigliata a chi soffre<br />
di stipsi, l’assunzione di un paio di mandorle o<br />
di noci a colazione è un vero toccasana. Anche<br />
chi soffre di diabete trova nella frutta oleosa un<br />
prezioso alleato: l’assunzione a colazione aiuta<br />
l’organismo a rispondere in modo corretto<br />
all’insulina.<br />
TANTA ENERGIA<br />
In questo caso è una medaglia a due facce. La<br />
frutta secca è una importante fonte di calorie.<br />
Per esempio, 100 g di mandorle forniscono 603<br />
kcal, mentre 100 g di mela solo 45 kcal. Si capisce<br />
subito che bastano poche mandorle, noci e arachidi<br />
(598 kcal ogni 100 g) per assumere molte<br />
calorie. Quindi sono da consumare con parsimonia.<br />
Sono un ideale spuntino di metà mattina o<br />
pomeriggio, per avere l’energia sufficiente ad<br />
arrivare al successivo pasto. Sono assolutamente<br />
da evitare le scorpacciate incontrollate, sarebbero<br />
deleterie per la linea.<br />
SUPER CIBO<br />
Da quanto esposto sopra, si capisce perché molti<br />
nutrizionisti hanno identificato la frutta secca, in<br />
particolare noci e mandorle, come un superfood.<br />
Un termine di moda che identifica un ingrediente<br />
o un prodotto capace di avere effetti benefici<br />
sull’organismo se consumato in modo corretto: in<br />
questo caso pochi al giorno, a colazione o come<br />
spuntino tra i pasti. Una nota per la conservazione.<br />
Avendo una elevata percentuale di sostanza<br />
grassa, una volta aperta la confezione deve essere<br />
consumata in tempi relativamente brevi, prima<br />
che avvengano fenomeni di irrancidimento che<br />
deteriorerebbero il sapore in modo significativo.<br />
Qualunque ricetta sarebbe così rovinata. G<br />
La frutta secca<br />
è ritenuta dagli esperti<br />
un vero superfood<br />
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