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Gulli Novembre Completo_Low

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NUTRIZIONE<br />

sa è amata dei nutrizionisti per l’apporto di grassi<br />

insaturi e polinsaturi, in particolare omega-3 e<br />

omega-6, e per il contributo che dà al controllo<br />

del colesterolo. Una assunzione quotidiana, infatti,<br />

permette di ridurre la componente “cattiva”<br />

(Ldl) a favore di quella “buona” (Hdl).<br />

MATTONCINI VEGETALI<br />

Significativo anche l’apporto delle proteine. Prendendo<br />

100 grammi di frutta oleosa ne troviamo<br />

31,9 g nei pinoli, 29 g nelle arachidi, 22 g nelle<br />

mandorle, 18,1 g nei pistacchi. Numeri che indicano<br />

questi frutti come una preziosa fonte di<br />

proteine vegetali. Tanto per dare un’idea: l’apporto<br />

proteico medio di carne e pesce si aggira<br />

sui 15-20 g ogni 100 g.<br />

VITAMINE ESSENZIALI<br />

La frutta secca, inoltre, è una interessante fonte<br />

di vitamine, in particolare quelle del gruppo B e<br />

la vitamina E, oltre che di sali minerali come ferro,<br />

potassio, calcio e fosforo, selenio, zinco, manganese<br />

e rame. Tutte sostanze che svolgono un<br />

ruolo fondamentale in molti processi fisiologici.<br />

In particolare le mandorle sono ricche di calcio,<br />

pistacchi e pinoli di fosforo, mentre arachidi e<br />

nocciole sono una fonte di ferro. Inoltre, sono<br />

contenute sostanze antiossidanti proteggono<br />

le cellule dai radicali liberi.<br />

PER DIABETICI E NON SOLO<br />

Nonostante la dimensione la frutta oleosa è ricca<br />

di fibra, un fibra di buona qualità che aiuta a<br />

regolare l’intestino, favorendone i movimenti<br />

peristaltici e il transito degli alimenti. Per questo è<br />

facilmente digeribile ed è consigliata a chi soffre<br />

di stipsi, l’assunzione di un paio di mandorle o<br />

di noci a colazione è un vero toccasana. Anche<br />

chi soffre di diabete trova nella frutta oleosa un<br />

prezioso alleato: l’assunzione a colazione aiuta<br />

l’organismo a rispondere in modo corretto<br />

all’insulina.<br />

TANTA ENERGIA<br />

In questo caso è una medaglia a due facce. La<br />

frutta secca è una importante fonte di calorie.<br />

Per esempio, 100 g di mandorle forniscono 603<br />

kcal, mentre 100 g di mela solo 45 kcal. Si capisce<br />

subito che bastano poche mandorle, noci e arachidi<br />

(598 kcal ogni 100 g) per assumere molte<br />

calorie. Quindi sono da consumare con parsimonia.<br />

Sono un ideale spuntino di metà mattina o<br />

pomeriggio, per avere l’energia sufficiente ad<br />

arrivare al successivo pasto. Sono assolutamente<br />

da evitare le scorpacciate incontrollate, sarebbero<br />

deleterie per la linea.<br />

SUPER CIBO<br />

Da quanto esposto sopra, si capisce perché molti<br />

nutrizionisti hanno identificato la frutta secca, in<br />

particolare noci e mandorle, come un superfood.<br />

Un termine di moda che identifica un ingrediente<br />

o un prodotto capace di avere effetti benefici<br />

sull’organismo se consumato in modo corretto: in<br />

questo caso pochi al giorno, a colazione o come<br />

spuntino tra i pasti. Una nota per la conservazione.<br />

Avendo una elevata percentuale di sostanza<br />

grassa, una volta aperta la confezione deve essere<br />

consumata in tempi relativamente brevi, prima<br />

che avvengano fenomeni di irrancidimento che<br />

deteriorerebbero il sapore in modo significativo.<br />

Qualunque ricetta sarebbe così rovinata. G<br />

La frutta secca<br />

è ritenuta dagli esperti<br />

un vero superfood<br />

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