La Toscana aprile(4)

Personaggi
Laboratorio Locchi, l’arte del vetro nel
cuore di Firenze
Dal restauro di manufatti antichi o moderni alla creazione di
oggetti unici per materiali e fogge: così Paola Locchi, erede
di una tradizione familiare lunga oltre un secolo, interpreta
l’eccellenza dell’artigianato fiorentino nel mondo
di Barbara Santoro / foto courtesy Laboratorio Locchi
La bottega-laboratorio Locchi,
situata nel cuore dell’Oltrarno
fiorentino, è famosa nel mondo
per la qualità dei suoi restauri di
oggetti in vetro e cristallo. Il lavoro
è svolto ancora oggi con antiche
mole e secondo tecniche tradizionali
continuamente affinate da un’attenta
ricerca. Qui si restaura, si mola e
s’incidono oggetti dalla fine dell’Ottocento.
La famiglia Locchi vive in una
palazzina nel quartiere di San Frediano:
al pianterreno ci sono la moleria,
l’ufficio, la sala esposizioni e la
vendita. Il tutto è raccolto in stanze
dal sapore antico: sembra di entrare
in una bottega d’altri tempi, dove
ti aspetti di veder comparire da qualche
porta Benvenuto Cellini col grembiule
di cuoio o uno dei maestri Della
Robbia. Qui l’abilità artigiana di questi
antichi molatori ha riportato alla
condizione originale calici, coppe,
ampolle, saliere e preziosi candelieri
anche in vetro di Murano. Ogni oggetto
viene accuratamente studiato
e preso in consegna, che sia antico
o moderno, semplice o importante.
Competenza e professionalità hanno
permesso al laboratorio Locchi
di acquisire fama internazionale e diventare
una preziosa risorsa di consulenza
nel campo del restauro. Oggi
Paola Locchi, erede della dinastia, insieme
alla nuora Giovanna e al nipote
Matteo, che ha portato in azienda
una ventata di modernità e giovinezza,
si occupa di tutto: dal restauro
di oggetti di ogni periodo e stile alla
creazione di una raffinata linea di
manufatti in cristallo, facendo uso di
antiche forme del Settecento. Un luogo
d’incontro per antiquari, collezionisti,
appassionati, designer, signori
e gentildonne che fanno la fila per lasciare
nelle mani della signora Paola
e dei suoi collaboratori i loro preziosi
oggetti. Per tutto c’è una soluzione.
Talvolta si consiglia una ricostruzione
totale facendo ricorso ad uno stampo,
com’è avvenuto per anfore di cristallo
in stile Impero, per esclusivi
bicchieri del Settecento, per oggetti
dalle delicate forme rinascimentali. Il
laboratorio produce anche servizi di
calici e bicchieri, oggetti per la decorazione
d’interni e articoli da collezione;
inoltre, personalizza coppe e
alzate incidendo monogrammi, iniziali
e stemmi. Fanno parte di questa raffinata
collezione
di oggetti da regalo:
piccole
bottiglie da profumo,
bottiglie
da whisky molate,
candelieri,
brocche con
decorazioni di
scene agresti
e marine, bottiglie
modello
russo, il famoso
vaso Medici
e la riproduzione
di una coppa
nuziale dell’800.
In questa strada
arrivano
clienti da tutto
il mondo, dal
Giappone all’Inghilterra,
dalla
Francia agli Vaso di cristallo soffiato, modello mediceo
Stati Uniti, dagli Emirati Arabi alla
Russia. Motivo d’orgoglio sono stati
la soffiatura e l’incisione della Coppa
Volpi per il Festival del Cinema di
Venezia, gli “hurricane-glasses” incisi
con il loro stemma per il principe
Carlo d’Inghilterra, i tanti restauri
museali, i moltissimi calici di cristallo
personalizzati su ordinazione con
stemmi, corone e monogrammi. Per
il Comune di Firenze creano preziosi
oggetti da dare in omaggio ai personaggi
in visita alla nostra città;
sono inoltre fornitori della Presidenza
della Repubblica. Ma chi è questa
“signora dei cristalli”? Dopo la maturità
e l’iscrizione all’Università, Paola
Vannoni Locchi è stata segretaria di
50 LABORATORIO LOCCHI