Artisti a Castiglioncello
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<strong>Artisti</strong> a <strong>Castiglioncello</strong><br />
Marco Sereni<br />
Riunione conviviale di pittori livornesi e viareggini, in<br />
primo piano i pittori Cavallini e Ordavo anni 60<br />
Il Motivo della scelta<br />
Poi la scelta della vita: pittore o architetto?<br />
Scelse di fare l’architetto. … “Erano gli anni<br />
del ’68 e la esperienza di maturazione politica<br />
mi aveva portato ad assumere atteggiamenti<br />
massimalisti. Così fu che quando mi proposero<br />
il lancio nazionale, dopo vari anni di accumulo<br />
di opere, con una mostra alla Galleria Schwarz<br />
di Milano insieme a Adami e Crepax , a condizione<br />
di mantenere gli accordi contrattuali e far<br />
gestire al gruppo di mecenati che fino ad allora<br />
aveva finanziato, in esclusiva il mercato, “rifiutai<br />
lo sfruttamento” e decisi di virare verso la carriera<br />
di architetto, dicendo, comunque che, poiché<br />
mi ritenevo una persona seria, avrei smesso di<br />
dipingere pubblicamente”. E così è stato, per coerenza<br />
e integrità morale.<br />
<strong>Castiglioncello</strong>. Il protagonista assoluto di tante<br />
opere e disegni. Di questi appassionati appunti<br />
di esistenza. “Ho voluto tornare in Pineta<br />
Marradi per individuare il luogo ove, nel lontano<br />
1955, avevo dipinto il quadro della mia seconda<br />
estemporanea di pittura. Ho messo poi le nuove<br />
immagini a confronto con quella di allora:<br />
non ho ravvisato differenze, non ho avuto moti<br />
di nostalgia. Ora come allora il senso di sentirsi<br />
immedesimato nel luogo per trarne linfa vitale<br />
ed espressiva….. Ho vissuto anni ed esperienze<br />
intense in questa terra, tanto da riconoscermi<br />
spesso in tanti valori storici, ambientali, paesaggistici,<br />
ed umani espressi dai suoi abitanti, i suoi<br />
ospiti, i suoi frequentatori. Tanto da partire da<br />
qui, per raccontare e raccontarmi come uomo,<br />
architetto e pittore.”...Il suo non è un lavoro di<br />
introspezione o di riflessione filosofica, come egli<br />
stesso sostiene: “Non sono uno studioso né un<br />
metodico nel senso canonico del termine, credo,<br />
cerco però di ancorare la mia vita a un sistema di<br />
essere, di rapportarmi con la realtà ed emozioni<br />
e passioni che essa esprime con la voglia di parteciparvi<br />
senza esclusioni di sorta”.<br />
Marco Sereni: “ Credo di essere fortunato per la<br />
facilità con la quale riesco a rappresentare momenti,<br />
emozioni, sensazioni, pensieri e luoghi attraverso<br />
la naturale, spontanea capacità grafica”.<br />
Sul filo delle emozioni e della memoria, appunto.<br />
Un intenso, emozionato, appassionato girovagare<br />
nel flusso perenne dell’esistenza.”<br />
Disegni, ma non solo:<br />
la pineta calda, assolata<br />
la lieve brezza che sale dal mare<br />
accarezza i volti stanchi di mia madre, di mia nonna,<br />
senza recare sollievo….<br />
sono là, ancora, con la memoria vissuta<br />
di un lontano concorso estemporaneo di pittura.<br />
il mio affanno di adolescente alla ricerca di un<br />
sapere nuovo<br />
tante immagini e tante figure:<br />
Carlo Carrà, il pittore Cavallini,Giovanni March, la<br />
premiazione a Villa Celestina…..<br />
il caleidoscopio sfuma nel ricordo e nella nostalgia<br />
della fanciullezza e nel volto sudato di mia madre…..<br />
quanto amore, quanta sicurezza nel credere in<br />
me<br />
ancora bambino<br />
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