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n.15 #3DMAGAZINE_WEB

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Settant'anni di storia<br />

per il forever young<br />

del jazz italiano<br />

Enrico Rava, trombettista torinese, classe '39, è il jazzista italiano<br />

più famoso e celebrato di sempre. Lui è la memoria del jazz in Italia<br />

in settanta anni di storia<br />

DI SONIA SODANO<br />

Nominato Cavaliere delle Arti e<br />

delle Lettere dal Ministro della<br />

Cultura Francese, Rava nel 2002 ha<br />

anche ricevuto il prestigioso Jazzpar<br />

Prize a Copenhagen. Negli ultimi<br />

anni è comparso nei primi posti del<br />

referendum della rivista americana<br />

Down Beat, nella sezione riservata<br />

ai trombettisti, alle spalle di Dave<br />

Douglas, Wynton Marsalis e Roy<br />

Hargrove. È autore di grandi classici<br />

come Animals, Rava L’Opéra va, The<br />

Pilgrim and the Stars ed ha iniziato<br />

ad amare il Jazz ascoltando i dischi<br />

che il fratello aveva in casa. «Avevo<br />

circa 8 anni ed è subito scattata<br />

in me una grande passione. Ho<br />

iniziato prima di tutto a collezionare.<br />

Collezionavo qualsiasi cosa: dischi,<br />

fotografie...». La musica calda di<br />

Enrico Rava prende spunto da ciò<br />

che ha sempre amato sin da bambino.<br />

«Non mi piacciono i trombettisti<br />

squillanti, ma suoni come Chet Baker,<br />

Bix Beiderbecke, Louis Armstrong,<br />

poi Miles Davis soprattutto».<br />

Le prime esperienze da musicista<br />

le ha fatte in Italia. A New York<br />

è arrivato con Steve Lacy. «Sono<br />

#PLAY<br />

andato lì con un musicista di serie<br />

A e questo mi ha aperto subito tutte<br />

le porte. Mi sono trovato a suonare<br />

con quelli che erano i miei idoli di<br />

sempre». Un sogno che diventava<br />

realtà, dove la grande protagonista è<br />

la musica. Come in un film, Enrico<br />

diventava quello che aveva sempre<br />

desiderato!<br />

© Ph. Juna&Marco<br />

I grandi jazzisti post–guerra, come<br />

Basso e Masetti, oltre a suonare<br />

avevano un altro lavoro. Non erano<br />

jazzisti di professione. Con Rava,<br />

il jazz italiano negli anni Ottanta<br />

è diventato un mestiere con cui<br />

guadagnare seriamente per vivere.<br />

«Nell'estate degli anni Settanta<br />

iniziarono a vietare gli spazi per<br />

38<br />

#3D MAGAZINE

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