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l’amministratore del caseificio – abbiamo preso in mano<br />
le redini dell’azienda valorizzandone la storia e strizzando<br />
un occhio all’innovazione (attraverso l’acquisto di piccole<br />
macchine, ad esempio impastatrici, formatrici, mezzi che<br />
ci aiutano nel lavoro ma che non intaccano le metodologie<br />
tradizionali di produzione a cui intendiamo rimanere<br />
fedeli)». «Siamo partiti raccogliendo il latte in giro per<br />
le stalle, poi questo è venuto a mancare in quanto gli<br />
allevatori scarseggiavano – racconta Matteo –. Siamo stati<br />
costretti a prendere il latte altrove, ma abbiamo constatato<br />
rese diverse (sia in termini qualitativi che quantitativi)<br />
dei prodotti rispetto a quelle ottenute dal latte agerolese<br />
(noi utilizziamo esclusivamente latte crudo che viene<br />
successivamente sottoposto a una doppia coagulazione).<br />
Così abbiamo pensato di metter su una stalla. Attualmente<br />
il 50% del latte che lavoriamo è di nostra produzione,<br />
l’altra metà la preleviamo da stalle agerolesi o comunque<br />
campane, sempre di altissima qualità». Il caseificio è in<br />
perenne attività: si parte al mattino presto con la raccolta<br />
del latte, che – una volta giunto al caseificio – viene<br />
sottoposto al primo processo di coagulazione; si estrae<br />
poi il siero per la ricotta. Dalle 14 alle 18 c’è un breve<br />
momento di pausa, poi si riparte con lo stesso processo e<br />
a mezzanotte inizia la produzione. I prodotti sono distribuiti<br />
quotidianamente a ristoranti, gastronomie, pizzerie. «Tra<br />
i nostri clienti annoveriamo l’albergo Sirenuse e l’hotel<br />
San Pietro di Positano – svela compiaciuto Matteo –, la<br />
pizzeria napoletana 50 Kalò, Pizzazzà e Brandi – sempre<br />
nel napoletano – il Sant’Orsola di Agerola…».<br />
Il prodotto più venduto dal caseificio è il fiordilatte,<br />
formaggio fresco a pasta filata che ad Agerola trova la<br />
sua massima espressione. Tuttavia la famiglia Ruocco sta<br />
sperimentando nuovi prodotti, alcuni non ancora introdotti<br />
nella filiera distributiva, ad esempio lo stracchino.<br />
Grande importanza, essendo ubicato nella zona dei<br />
Monti Lattari, riveste la produzione di Provolone del<br />
Monaco, un formaggio dalla storia importante: «I nostri<br />
nonni utilizzavano il latte in esubero per produrre questi<br />
provoloni, che poi conservavano nelle grotte – racconta<br />
Matteo –. Io sono vicepresidente del Consorzio del<br />
Provolone del Monaco, la cui attività ha fatto guadagnare<br />
a questo formaggio la Denominazione di Origine Protetta.<br />
La produzione del Provolone è subordinata ad un<br />
disciplinare molto rigido, legato alla figura dell’allevatore<br />
che mantiene in vita la razza Agerolese – che ha<br />
addirittura rischiato l’estinzione –, composta da animali<br />
che producono poco latte, ma di qualità». «Il Provolone<br />
del Monaco D.O.P. – continua l’imprenditore con la<br />
passione per il formaggio – deve essere ottenuto da latte<br />
100% agerolese, dunque latte ottenuto da animali di razza<br />
agerolese allevati sul posto. Il nostro caseificio ne produce<br />
circa 2.000 pezzi l’anno».<br />
Questo ed altri formaggi brandizzati Ruocco possono<br />
essere degustati anche presso l’Angolo dei Sapori, un<br />
ristorante e pizzeria ove, chi è di passaggio ad Agerola,<br />
non può fare a meno di fermarsi per pranzo o cena.<br />
«L’Angolo dei Sapori nasce dall’esigenza di spiegare ai<br />
consumatori cosa solitamente mangiano – spiega Matteo<br />
–, ovvero come e dove vengono prodotti gli ingredienti,<br />
come vengono manipolati e reinterpretati in cucina…<br />
Infatti, i piatti più richiesti sono quelli ottenuti con i nostri<br />
formaggi». «I nostri prodotti sono ricercati, in tanti ci<br />
contattano solo per complimentarsi – continua il vulcanico<br />
Matteo –. Questa per noi è una grande soddisfazione!».<br />
Ed annuncia: «La sede storica del caseificio diventerà un<br />
museo. Costruiremo un nuovo caseificio in un’altra zona<br />
di Agerola, con una grotta importante per produrre il<br />
Provolone del Monaco e una sala degustazione».<br />
#3D MAGAZINE<br />
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