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Firenze<br />
Mostre<br />
Jane Fortune<br />
Fondatrice e presidente dell’Advancing Women Artists,<br />
si è spenta lo scorso 23 settembre ad Indianapolis<br />
Una mostra in corso alla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze<br />
le rende omaggio attraverso le opere delle artiste toscane da lei<br />
studiate e riscoperte<br />
di Barbara Santoro<br />
Domenica 23 settembre nella<br />
sua casa di Indianapolis<br />
si è spenta Jane Fortune che<br />
qui era nata nel 1942. Questa donna,<br />
chiamata anche amorevolmente “Indiana<br />
Jones”, è stata la fondatrice e<br />
presidente dell’AWA (Advancing Women<br />
Artists), organizzazione no-profit<br />
per la ricerca, il restauro e la valorizzazione<br />
di opere realizzate da donne<br />
artiste e conservate in chiese e musei<br />
della Toscana. Il suo libro Invisible<br />
Women: Forgotten Artists of<br />
Florence che ha ispirato l’omonimo<br />
documentario, è stato importante<br />
perché ha salvato dall’oblio e dal<br />
deterioramento 55 lavori di<br />
donne artiste che hanno coperto<br />
cinque secoli di storia.<br />
Ne è un esempio il recupero<br />
dell’opera di Plautilla Nelli<br />
che ha permesso la mostra<br />
dedicata a questa pittrice rinascimentale<br />
nel 2017 agli<br />
Uffizi. La sua Ultima cena a<br />
restauro finito sarà esposta<br />
permanentemente nel Museo<br />
di Santa Maria Novella. Jane<br />
Fortune soleva dire: «Mentre<br />
lavoro per dare a queste donne<br />
una voce nella storia, trovo<br />
anche la mia voce». Pochi<br />
giorni prima della sua dipartita,<br />
si è inaugurata a Firenze<br />
una raffinata mostra ospitata<br />
fino al prossimio 18 novembre<br />
nello spazio mostre<br />
della Fondazione Cassa di<br />
Risparmio di Firenze. Questa<br />
esposizione è incentrata<br />
sul lavoro di pittrici e scultrici<br />
che operarono a Firenze<br />
nella prima metà del '900, in<br />
una situazione assai variegato<br />
di proposte e sollecitazioni. Fulcro<br />
nevralgico del catalogo edito da Polistampa<br />
sono le esperienze di alcune<br />
donne come Fillide Levasti Giorgi<br />
e Leonetta Cecchi Pieraccini accomunate<br />
anche da una grande amicizia<br />
e legate entrambe a personalità<br />
assai note della cultura di quegli anni.<br />
Insieme con loro sono presenti in<br />
mostra Evelyn Scarampi, Vittoria Morelli,<br />
Flavia Arlotta, Elisabeth Chaplin,<br />
Marisa Mori, Adriana Pincherle ed<br />
Elena Salvaneschi in un affascinante<br />
affresco che rivela il mondo femminile<br />
di quel tempo ed abbraccia letteratura,<br />
arte, musica e pittura. Un ultimo<br />
La Madonna con Bambino e quattro angeli di suor Plautilla Nelli,<br />
una delle artiste riscoperte da Jane Fortune<br />
Jane Fortune (ph. courtesy GoNews)<br />
atto d’amore verso questa città<br />
che l’ha vista tanti anni fa studentessa<br />
innamorata di Firenze<br />
e che il sindaco Dario Nardella<br />
ha voluto premiare con il Fiorino<br />
d’oro nel 2016 eleggendola<br />
“grande fiorentina”. Nel 2013<br />
aveva ricevuto il Tuscan American<br />
Association per il contributo<br />
dato alla cultura della<br />
nostra città. La valorizzazione<br />
del mondo artistico femminile<br />
è stato uno dei suoi obbiettivi<br />
principali anche in America,<br />
per questo nel 2010 ha ricevuto<br />
la laurea honoris causa in<br />
Lettere dall’Indiana University.<br />
Il suo sogno era quello di<br />
costruire il più grande database<br />
mondiale su artiste donne<br />
dal Cinquecento all’ Ottocento.<br />
Questa giornalista, storica<br />
dell’arte e filantropa statunitense<br />
è stata ricordata lo scorso 9<br />
ottobre con una cerimonia nella<br />
chiesa di Santa Croce alla quale<br />
hanno partecipato migliaia di<br />
fiorentini.<br />
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