L'arte di fare impresa - Paolo Martini
Come e perché investire in economia reale
Come e perché investire in economia reale
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01 | Le prime luci dell’alba
capitale a fronte di impieghi considerati
a rischio, come i prestiti alle
piccole e medie imprese non quotate
e ancora di più gli investimenti nel
capitale di quelle stesse pmi. Il risultato
è stato quindi che le banche
hanno tirato i remi in barca e sono
diventate molto più caute nelle loro
decisioni, lasciando senza ossigeno
un numero crescente di pmi, ma
creando nel contempo opportunità
di sviluppo interessanti per operatori
diversi dalle banche.
La crisi ha insegnato che per portare
a casa risultati non si può prescindere
dal far crescere davvero le aziende
acquisite. E così il settore ha via
via cambiato pelle. Certo, il rischio
di eccedere nell’utilizzo del debito è
sempre dietro l’angolo, soprattutto
quando i tassi di interesse sono bassi
e quando, oltre alle banche, ci sono
tanti altri soggetti pronti a offrire
finanza.
Con la crisi
del 2008 i fondi
hanno capito
che per far
crescere il valore
delle aziende
acquisite
i semplici
trucchi finanziari
non possono
bastare
Private Equity
Il private equity
affianca
l’imprenditore
nello sviluppo
delle imprese
Peraltro in Italia i fondi di private equity
nella maggior parte dei casi hanno
sempre lavorato con un approccio più
improntato all’apporto di capitale per
lo sviluppo dell’impresa, in affiancamento
all’imprenditore.
L’ARTE DI FARE IMPRESA: COME E PERCHÈ INVESTIRE IN ECONOMIA REALE | 36