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L'arte di fare impresa - Paolo Martini

Come e perché investire in economia reale

Come e perché investire in economia reale

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01 | Le prime luci dell’alba

L’interlocutore giusto

per ogni imprenditore

Un imprenditore che fonda una nuova

azienda dal nulla non può pensare di

chiedere capitali ai grandi fondi di venture

capital internazionali. Questi ultimi

sono fondi che di mestiere investono

sì in aziende ai primi stadi di vita, che

quindi per definizione sono investimenti

rischiosi (non a caso di parla di “capitali

di ventura”), ma che pretendono

almeno che quelle aziende abbiano già

dimostrato di aver sviluppato un modello

di business che funziona, in grado di

generare ricavi e coinvolgere numerosi

clienti. Questi fondi investono svariati

milioni di dollari o di euro per volta.

L’imprenditore alle prime armi deve sapere,

quindi, che deve chiedere i primi

soldi ad amici e conoscenti o … ai “matti

incoscienti” (i family, friends&fools

come dicono gli americani) oppure ai

cosiddetti “business angel” (investitori

privati che aiutano l’attività a decollare),

agli incubatori (organizzazioni in

grado di “incubare” l’azienda) e ai fondi

di “seed capital” (capitale di “semina”,

che aiuta a far sbocciare l’azienda).

Oppure, ancora, in alterntiva lo startupper

può lanciare una campagna di

equity crowdfunding, cioè una raccolta

(funding) di capitali (equity) presso

il pubblico (crowd) tramite una delle

piattaforme web specializzate. Per con-

Seed

capital

letteralmente “capitale

di semina”, che aiuta

a far partire l’azienda

L’ARTE DI FARE IMPRESA: COME E PERCHÈ INVESTIRE IN ECONOMIA REALE | 38

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