Pullman 34 - giugno 2020

ANTEPRIMA
ANTEPRIMA
Cuor d’elettrone
Covid-19 permettendo, cominceranno in autunno
le prime consegne ai clienti del Lion’s City elettrico,
cui seguirà lo snodato a partire dal 2021
MAN LION’S CITY 12 E
Driveline
Motore elettrico marca e modello Scania-Man Mg4115-1
Tipo funzionamento/corrente sincrono/CA
Potenza continua/massima kW 160/270
Coppia massima Nm 2.100
Batterie marca e tipo Webasto/litio Nmc
Capacità batterie kWh 480
Tempo di ricarica h 3
Autonomia km 200
Ingombri
Lunghezza/n° assi mm 12.200/2
Larghezza mm 2.550
Altezza massima da terra mm 3.320
Passo mm 6.005
Sbalzo anteriore mm 2.775
Sbalzo posteriore mm 3.405
Diametro di volta (ruote/pareti) mm 17.502/21.494
Larghezza porte (utile/max) mm 1.250/1.400
Altezza interna mm 2.390
Altezza pavimento da terra mm 320
Posti a sedere/in piedi 25+1/63
Masse
Tara kg 13.100
Peso totale a terra kg 18.000
Lateralmente, il Lion’s City elettrico si
riconosce per i tegoli del tetto più alti a
nascondere le batterie e per la curvatura
più marcata della copertura sopra il
cockpit. Poi c’è la saetta serigrafata nei
pressi dei passaruota anteriori (foto in
alto). Sopra, la cabina vista dal
fronte e dal retro.
A sinistra, lo strumento che
sostituisce il classico contagiri:
indica quanta corrente viene
assorbita in accelerazione e
quanta ne viene generata in fase
di rilascio.
di Gianluca Ventura
Il Lion’ City 12 E in prova
sulle strade tedesche e
nel riquadro il suo
posteriore. Nelle foto in
basso, da sinistra, uno
dei due inverter (quello
piazzato sul fianco
sinistro del vano di coda),
il caricabatteria a impulsi
che si collega a una presa
Combo Ccs piazzata al
posto del bocchettone
diesel sopra il passaruota
destro anteriore e le
sospensioni davanti a
ruote indipendenti.
All’estrema destra della
pagina accanto, come
sono ubicati i componenti
elettrici del veicolo.
Bello, non c’è dubbio. Così tanto da aggiudicarsi
quest’anno il trofeo Gold del premio per il design
industriale iF Award nella sezione veicoli.
Protagonista la versione completamente elettrica a
batteria del Lion’s City, che per accogliere il nuovo
tipo di trazione è stato però rivisto profondamente.
A partire dalla struttura, indispensabile a sorreggere
il maggior peso dovuto alle batterie, che il Lion’s City
12 E ospita tutte sul tetto: al centro e in coda, in base
all’autonomia richiesta dal servizio a cui è destinato,
grazie ad appositi cestelli di supporto dove inserire i
pacchi assemblati in Germania dalla Webasto.
Cambiamenti di sostanza
Ma le modifiche non si fermano qui. I progettisti della
fabbrica di Diesel sono intervenuti a livello strutturale
anche sulle fiancate, sugli archi ruota e sui tegoli del
tetto, alzandoli in modo da carenare tutti i componenti
localizzati sul tetto, come - oltre agli accumulatori - il
sistema di raffreddamento degli stessi e l’inverter.
Mentre il gruppo clima, solitamente localizzato nella
parte mediana del tetto da cui spunta, viene fatto scivolare
verso il retro, ben celato e rimpiazzato da un
sistema a pompa di calore che meglio si adatta alla
trazione con batteria. Installazioni che hanno richiesto
modifiche alla testata posteriore, mentre davanti s’è
dovuto rendere il tetto spiovente verso il fronte, per
potersi raccordare alle superfici vetrate dell’indicatore
di percorso e del parabrezza, che restano quelle del
City termico. Arrivano anche delle nuove borchie per
le ruote, dei fregi azzurri per i gruppi ottici anteriori
a led e una saetta laterale stilizzata - che fa tanto
Neoplan - nel punto di giunzione tra cabina e cockpit.
Tre le doppie porte d’accesso al pianale completamente
ribassato, due delle quali scorrevoli.
Sottopelle resta molto della versione termica, in modo
da ridurre i costi e utilizzare senza problemi le medesime
linee produttive polacche di Starachowice. A
partire dalla ‘ciclistica’, tutta firmata Zf, basata su sospensioni
anteriori a ruote indipendenti Rl 82 Ec e sul
ponte Av 133, cui si flangia un motore elettrico Traton
con riduzione integrata di 1,595. Assente il cambio.
La carica delle batterie si effettua attraverso una presa
di tipo Combo Ccs (localizzata al posto del bocchettone
gasolio), cui si collega un caricatore da 100 chilowatt a
Presa
di ricarica
impulsi, tecnologia che sfrutta alte tensioni istantanee
per ‘rifocillare’ in circa tre ore le batterie senza riscaldarle
troppo (il caldo ne riduce autonomia e durata nel tempo),
come invece succede utilizzando caricabatterie tradizionali.
Tutto per un’autonomia promessa che, in condizioni
favorevoli, può toccare i 270 chilometri. lll
Inverter e
raffreddamento batterie
A/C a pompa
di calore
Pacco batterie
Motore
elettrico
Pacco
batterie
Inverter
20 - Pullman giugno 2020
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