Pullman 34 - giugno 2020
IL TP DOPO IL COVID
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ATTUALITÀ<br />
ATTUALITÀ<br />
Sopra, Heinz Friedrich<br />
di Evobus Italia.<br />
Sotto, Fabio Pannoli,<br />
in forza a Indcar Italia.<br />
di condizioni per poter concludere le forniture. Anche le<br />
macchine già immatricolate sono state consegnate regolarmente.<br />
Sul fronte finannziario, collaboriamo con società<br />
di leasing esterne che hanno attuato delle misure<br />
per andare incontro alla nostra clientela. Tutta la filiera<br />
purtroppo risentirà di questa situazione drammatica e<br />
anche la vendita degli usati calerà, forse in maniera più<br />
marcata qualora il governo dovesse adottare delle misure<br />
per agevolare la vendita del nuovo, penso a una campagna<br />
di rottamazione. E se la situazione non dovesse cambiare,<br />
molte aziende del settore dovranno effettuare delle<br />
scelte drastiche. In Italia, Indcar ha una struttura abbastanza<br />
‘leggera’, per cui non penso che dovremo adottare<br />
tagli del personale. Viceversa, come la maggior parte<br />
delle aziende del nostro settore, se non la totalità di esse,<br />
abbiamo attivato da aprile la cassa integrazione.<br />
Sicuramente, nel breve/medio periodo, l’approccio col<br />
cliente potrà cambiare, penso tuttavia che gli strumenti<br />
a oggi utilizzati per avere un contatto, resteranno un valido<br />
supporto per azzerare le distanze, ma sarà sempre<br />
necessario stabilire un contatto fisico con il cliente. Sul<br />
fronte dell’assistenza, invece, non cambierà proprio nulla.<br />
La distribuzione dei nostri veicoli avviene anche attraverso<br />
la rete ufficiale Iveco, la quale cura gli aspetti legati<br />
all’assistenza. Nell’ultimo periodo, nel nostro settore, c’è<br />
stata una crescita esponenziale di costruttori di minibus<br />
o presunti tali, nonché di aziende di trasporto. Penso che<br />
il futuro sarà sempre più per aziende con una storia - la<br />
nostra ad esempio esiste dal 1888 - e strutturate. Ciò può<br />
comportare costi differenti, ma quest’esperienza deve far<br />
capire a tutti che il prezzo è sì una variabile importante,<br />
ma non l’unica da prendere sempre in considerazione.”<br />
Diminuiremo lo stock<br />
Federico Falsirollo (Legale rappresentante Isuzu<br />
bus Italia) è di poche parole Federico Falsirollo, una<br />
delle colonne portanti del gruppo Mirandola, importatore<br />
del marchio nippo-turco. “Per noi che ci occupiamo<br />
di vendite di bus, d’ogni tipo, la pandemia ha significato<br />
una riduzione del 50 per cento degli ordinativi,<br />
che abbiamo dovuto compensare con una riduzione sia<br />
del personale di vendita, sia di post-vendita. Purtroppo<br />
abbiamo avuto il 20 per cento di macchine già in ordine<br />
annullate, ma fortunamnenete nessuno ci ha lasciato il<br />
proprio veicolo nuovo immatricolato sul piazzale. Quanto<br />
all’ambito finananziario, lavoriamo solo con finanziarie<br />
esterne, ma non abbiamo avuto modifiche per quanto<br />
riguarda le condizioni di vendita alla nostra clientela.<br />
In merito all’usato, a mio avviso non aumenterà. Non<br />
abbiamo alcun dato che c’indirizzi a pensare questo, ma<br />
è una situazione del tutto nuova, dunque non saprei che<br />
cosa potrebbe succedere. Certo è invece il nostro costante<br />
e immutabile impegno nel migliorarci sempre sotto tutti<br />
i punti di vista: vendita, post vendita e assistenza. La<br />
qualità del servizio assistenza che offriamo non è diminuità<br />
durante il lockdown, seppur con personale ridotto,<br />
e non diminuirà, nonostante il periodo, mentre sicuramente<br />
andiamo verso una riduzione dello stock veicoli.”<br />
Prevedere il mercato non sarà facile<br />
Giorgio Zino (Direttore commerciale Italia e Sud<br />
Europa Iveco Bus) Il costruttore nazionale ha il vantaggio<br />
sia di spaziare a tutto campo nel comparto bus,<br />
sia di vivere il nostro Paese dall’interno. Per questo il<br />
punto di vista di Giorgio Zino è significativo. “È innegabile<br />
che nessuno di noi avrebbe mai pensato di dover<br />
fronteggiare una situazione simile. Mentre il paese era<br />
chiamato a fermarsi, il trasporto pubblico ha continuato<br />
a funzionare per garantire i servizi indispensabili ma<br />
adottando misure di sicurezza straordinarie a cui nessuno<br />
poteva essere preparato. Per questo, una delle priorità è<br />
stata mettere in atto misure di supporto e assistenza agli<br />
operatori che hanno continuato a lavorare per garantirne<br />
la continuità operativa. C’è stata una quota di cassa integrazione<br />
e a tutto lo staff, che poteva e voleva svolgerlo,<br />
Iveco ha dato la possibilità di lavorare l’intera settimana<br />
in smart working, non tanto per gestire nuove commesse<br />
quanto per intervenire in modo tempestivo su eventuali<br />
criticità e stare così vicini ai clienti. Abbiamo mantenuto<br />
presidi operativi affinché magazzino ricambi, concessionarie<br />
e officine continuassero a garantire un livello di<br />
servizio invariato. La situazione di blocco totale chiaramente<br />
si è sentita anche sulla presa ordini, che si è fisiologicamente<br />
messa in stand-by; gli annullamenti di macchine<br />
già in ordine sono stati minimi e limitati al solo<br />
settore turistico, ma hanno interessato sia il nuovo sia<br />
l’usato. Le macchine finanziate pronte per la consegna<br />
erano molto attese e quindi sono andate regolarmente.<br />
Ma abbiamo dovuto sospendere momentaneamente tutte<br />
le attività di collaudo dei mezzi e delle relative consegne,<br />
gestendo l'aumento delle immobilizzazioni sui nostri piazzali.<br />
Sul versante finanziario, abbiamo attivato diverse<br />
azioni. Siamo partiti dalla sospensione delle rate dei leasing<br />
e dei finanziamenti per le Pmi come previsto dal<br />
Decreto Cura Italia, ma abbiamo anche supportato con<br />
sospensioni mirate tutte le altre aziende non Pmi che fossero<br />
in difficoltà finanziaria. Il settore più colpito, con<br />
anticipo rispetto ad altri, è stato quello del trasporto turistico,<br />
di conseguenza prevediamo un calo anche sull’usato<br />
così com’è avvenuto sul nuovo: ritengo però che<br />
la capacità di previsione del mercato che avevamo fino<br />
a qualche mese fa oggi non sia più attuale. Nei vari decreti<br />
per il rilancio si annuciano stanziamenti per il rinnovo<br />
del Tpl e una positiva apertura a tutti i tipi di trazione,<br />
vediamo come evolverà. Anche il modo di vendere<br />
bus cambierà, così com’è successo a molte attività quotidiane.<br />
Situazioni ritenute normali si sono complicate e<br />
trasformate in un vortice di criticità, analisi, soluzioni e<br />
azioni.Cambierà tutto, dai nostri rapporti personali a<br />
quelli professionali. Il distanziamento sociale in un lavoro<br />
basato sul contatto col cliente è un passaggio nuovo, ma<br />
impareremo ad accorciare le distanze, con la tecnologia.”<br />
Una stasi che ha congelato tutto<br />
David Siviero (Direttore vendite e prodotto Man<br />
bus) Due marchi tedeschi, Man e Neoplan, ormai<br />
riuniti sotto la sola insegna di un Leone, quello che<br />
fu della Büssing, chiamato a reagire a una situazione<br />
che non ha precedenti, come ci conferma la sua anima<br />
David Siviero. “Noi vendiamo sia al cliente pubblico<br />
sia al privato. Ma è nel settore del noleggio che si è avuto<br />
un drastico crollo della domanda, derivante dalla mancanza<br />
di lavoro per gli operatori del settore. Così abbiamo<br />
avuto alcuni annullamenti di macchine già in ordine<br />
nonché molti posticipi di ritiro. Quanto alle<br />
macchine già immatricolate,<br />
nessun problema: sono state<br />
ritirate tutte dai rispettivi<br />
clienti. Le gare pubbliche, seppur<br />
con qualche logico ritardo,<br />
stanno invece procedendo<br />
quasi normalmente. Per<br />
quanto riguarda l’ambito delle<br />
finanziarie, ‘captive’ o<br />
‘esterne’ che siano, stanno attraversando<br />
un uragano e<br />
tutte cercano di reagire nel modo migliore possibile.<br />
Alcune soluzioni sono in fase di perfezionamento e andranno<br />
incontro alle esigenze dei clienti. Per il noleggio,<br />
questa crisi è assimilabile a una stasi che ha congelato<br />
tutto. La ripartenza sarà graduale, ma credo che le dinamiche<br />
nuovo/usato saranno le stesse di prima anche<br />
se con volumi inizialmente molto bassi. Il 2021 sarà<br />
l’anno dove ripartirà il settore del noleggio e lì faremo<br />
i veri conti con la situazione. Il settore pubblico può resistere<br />
più a lungo, ma sul fronte del noleggio il protrarsi<br />
di questa situazione può portare anche alla chiusura<br />
di molte aziende. Noi stiamo gestendo questo periodo<br />
convinti che sia transitorio e ci aiuta il fatto di essere<br />
una grande multinazionale, sempre a disposizione dei<br />
clienti per tutte le attività. Se cambierà qualcosa nel<br />
modo di vendere? Non molto all’inizio, fatte salve la<br />
prudenza nel contatto diretto e le visite dei venditori<br />
presso i clienti, che rimarranno per un po’ più virtuali.<br />
Credo invece che questo cataclisma accelererà l’orientamento<br />
anche delle aziende di noleggio medio/piccole<br />
verso l’acquisto di macchine che garantiscano un Tco<br />
- il Total Cost of Ownership - sempre più favorevole.<br />
L’assistenza, infine, sia attraverso i nostri Man Center<br />
sia via rete autorizzata, ha continuato a lavorare, rispettando<br />
le norme di distanziamento e igienizzazione,<br />
assumendo un ruolo ancor più importante. Auguro di<br />
cuore una rapida ripresa a tutte le persone che lottano<br />
per superare questo momento: agli autisti, ai proprietari<br />
delle aziende e a tutti i loro collaboratori.”<br />
Nella foto in alto,<br />
Giorgio Zino, Iveco Bus.<br />
Sotto, David Siviero<br />
di Man truck&bus Italia<br />
8 - <strong>Pullman</strong><br />
<strong>giugno</strong> <strong>2020</strong><br />
www.pullmanweb.com <strong>Pullman</strong> - 9