Pullman 34 - giugno 2020

ANTEPRIMA
SALONE DEI TRASPORTI
E DELLA LOGISTICA
Made in Italy
Nella foto grande,
l’Aternus-S, versione per
le visite guidate in città
di una famiglia di corti
disponibili anche in veste
urbana classica. Sopra,
dall’alto, il posteriore del
veicolo, il lato destro con
ben quattro porte e il
tetto trasparente
rimovibile. Nel box sotto,
l’Horton, qui anch’esso in
versione scapottabile.
Dall’abruzzese Tekne arriva
questo mini open top per il
sightseeing. Elettrico a batteria
di Luca Visconti
Un marchio relativamente nuovo quello di
Tekne nel mondo nel bus, che approccia la
‘disciplina’ nel 2013, acquisendo i progetti di
una realtà emiliana già esistente, travasandoli poi in
una nuova entità. Forte di una pluriennale esperienza
nel settore delle costruzioni meccaniche, attraverso
la realizzazione di mezzi speciali (è uno dei più importanti
‘customizzatori’ di camion Astra) e militari, nonché
nell’elettronica, l’azienda chietina ha deciso di
produrre da sé tutto in Italia, puntando su quattro
gamme: i van e bus off-road Graelion e Trekker, i bus
IL MIDI HORTON È A GASOLIO
Il retro - dove ci sono 8 dei suoi 47 posti totali - ricorda quello
del Mefili Open Top proposto sette anni fa col marchio Modena
Bus, nato a opera di Tekne sulle ceneri della Mediterranea
Costruzioni Industriali che fu del compianto Luca Rosselli.
Si tratta di un 9,4 metri su telaio camionistico Iveco, largo 2,55
e alto 3,75, spinto da un motore Tector 6,7 litri da 185 kW (252
Cv) e 850 Nm di coppia, abbinato a un cambio automatizzato
Zf As-Tronic Lite. Il tetto è coperto da un telone scorrevole.
diesel Horton (cfr. box), per finire con gli elettrici
Aternus e Histonium. Il primo di questi ultimi ad affrontare
il mercato è proprio l’open top dell’Aternus.
Piccolo per spazi angusti
Un Classe 3 da 5,6 o 7,01 metri di lunghezza (questo
del servizio), alto 2,05 e largo solo 1,5, buono rispettivamente
per 16 o 22 passeggeri seduti (18 se c’è un
disabile), imbarcabili attraverso ben quattro porte -
tre della quali da 1.100 millimetri di larghezza - sparse
lungo tutto il lato destro del veicolo, realizzato con
una struttura in tubolari d’acciaio saldati conforme al
regolamento Unece 66 e carrozzeria in plastica più
alluminio, così da contenere la tara in 3.000 chilogrammi
e la massa complessiva entro i 4.500.
Monotraccia, equipaggiato con pneumatici 205/70
su cerchi da 15 pollici, ha sospensioni meccaniche a
balestre e freni a disco su tutte le ruote.
Tra gli optional conta il tetto trasparente amovibile, il
riscaldamento per la cabina e le finestrature laterali.
A spingerlo ci pensa un motore elettrico sincrono a
400 Volt da 90 kW di potenza massima e 280 Nm di
coppia di picco raffreddato a liquido. Alimentato attraverso
batterie a 384 Volt da 27,6 kWh di capacità -
ricaricabili via caricatore di bordo da 6,6 kW e 40
Ampère con presa di Tipo 2 - che possono essere eventualmente
espanse, per allungare così l’autonomia rispetto
ai 100 chilometri promessi. Non cercate però
prestazioni, perché al momento la velocità massima
è limitata a soli 25 chilometri orari. lll
34 - Pullman giugno 2020