Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n. 98 giugno 2020
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intrapresa dalle istituzioni per affrontare
l’emergenza sostenendo le
aziende più colpite.
LE RICHIESTE DELLE REGIONI
Tra la fine di febbraio e l’inizio di
marzo gli Assessori all’agricoltura
hanno messo a punto un documento
che è stato presentato alla
Ministra Bellanova, in cui sono
state elencate le misure d’intervento
ritenute prioritarie. Non si trattava
unicamente di nuove richieste
finanziarie, ma anche di provvedi-
menti volti a rendere più efficace
l’attività amministrativa connessa
all’erogazione dei fondi già destinati
alle aziende prima dell’emergenza
nonché di adeguamento di
adempimenti e scadenze che dovevano
tener conto del nuovo contesto
in cui aziende, uffici pubblici e
privati si trovavano ad operare.
Il documento si articola in macroaree
di intervento che si riportano
sinteticamente.
Semplificazioni e Proroghe: richiesta
di interventi attuabili
mediante provvedimenti nazionali
oppure attraverso l’adozione
di atti normativi della Commissione
Europea che si erano
evidentemente resi necessari
anche a causa delle limitazioni
conseguenti al lockdown. Tra
questi citiamo le proroghe relative
ai bandi FEAGA, FEASR
e FEAMP, adempimenti previsti
dall’OCM, l’assegnazione
gasolio agricolo con procedura
semplificata, le deroghe alla
normativa DURC e antimafia,
il ripristino dei voucher in agricoltura
(connesso al tema più
generale della probabile penuria
di manodopera) , la proroga
della validità di autorizzazioni
varie (quali i cosiddetti patentini
per i fitofarmaci), ecc.
Liquidità alle aziende: è emersa
chiaramente la necessità di
garantire liquidità alle aziende
che iniziavano a subire gli effetti
di un mercato evidentemente
influenzato dalla chiusura di
molti esercizi e dai divieti imposti.
La richiesta di aumentare
la percentuale di anticipo erogabile
in relazione ai fondi europei
risponde a questa esigenza,
così come la dilazione delle
scadenze fiscali e contributive,
la deroga alle norme sugli aiuti
di stato, l’agevolazione dell’accesso
al credito e l’istituzione di
un fondo speciale per i settori
più danneggiati (quali il florovivaistico).
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Assorbimento dei prodotti agricoli
italiani in eccesso: attraverso
i bandi per gli indigenti
e l’attivazione degli ammassi
privati per diverse tipologie di
prodotto.
Il documento proseguiva poi con
una serie di richieste puntuali in
relazione ai pagamenti diretti ed
al PSR che, come noto, rappresentano
di gran lunga gli strumenti di
politica agricola più incisivi.