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Casa ed Eleganza N.3 | 2021

Gli inglesi lo chiamano Glamour, noi lo chiamiamo Fascino, una parola con una derivazione apparentemente lontana dal significato che gli diamo oggi, qualcosa di più simile alla maledizione che alla bellezza. Per i romani, infatti, fascinus erano sia il maleficio sia l’amuleto – un simbolo fallico – che ne scongiurava l’essenza. Quindi il bello e l’invidia per esso: questo in sostanza il fascino nella storia delle parole. È difficile descrivere cosa sia il fascino nella nostra epoca. Quando si usa questa parola è facile essere spostati idealmente in un’epoca differente, negli anni in cui un vestito, un gioiello o una capigliatura potevano essere considerati icona di stile, quando il danzare in un film segnava la nostra memoria in un modo indelebile.

Gli inglesi lo chiamano Glamour, noi lo chiamiamo Fascino, una parola con una derivazione apparentemente lontana dal significato che gli diamo oggi, qualcosa di più simile alla maledizione che alla bellezza. Per i romani, infatti, fascinus erano sia il maleficio sia l’amuleto – un simbolo fallico – che ne scongiurava l’essenza.

Quindi il bello e l’invidia per esso: questo in sostanza il fascino nella storia delle parole.

È difficile descrivere cosa sia il fascino nella nostra epoca. Quando si usa questa parola è facile essere spostati idealmente in un’epoca differente, negli anni in cui un vestito, un gioiello o una capigliatura potevano essere considerati icona di stile, quando il danzare in un film segnava la nostra memoria in un modo indelebile.

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particolari. Un esempio? Il caffè. Ci ha offerto<br />

un caffè, ma prima di versarlo ha inumidito<br />

e scaldato le tazzine nel forno a microonde,<br />

così da regalarci la migliore esperienza<br />

possibile. La stessa attenzione che un artista<br />

deve mette durante una performance in teatro<br />

per dare al pubblico il meglio di sé. Oggi<br />

Spotti è uno dei più quotati bassi e abbiamo<br />

approfittato dell’incontro per farci raccontare<br />

da lui un po’ del dietro le quinte. Il suo<br />

mondo ora è quello della lirica, anche se<br />

«Da giovane – ha raccontato Spotti –, influenzato<br />

dagli amici, ascoltavo altri generi.<br />

Prima di entrare in conservatorio amavo<br />

molto i Police. Ancora oggi ascolto un po’<br />

di tutto, ma in questo periodo, forse complice<br />

questa situazione legata al Covid, non<br />

c’è nulla che mi colpisce in particolare».<br />

«L’opera l’abbiamo inventata qui in Italia<br />

– ha proseguito Spotti –. È un nostro patrimonio.<br />

In tutto il mondo, nei teatri d’opera<br />

si parla italiano. Un tempo era un genere<br />

popolare, destinato a tutti, e sino agli anni<br />

Ottanta c’è stata una forte attenzione. Oggi<br />

nei teatri c’è sempre pubblico, e molti sono<br />

giovani, ma è meno popolare di prima, anche<br />

se ha un linguaggio musicale e tratta<br />

tematiche di una modernità assoluta».<br />

«L’ascolto di un’opera – ha puntualizzato<br />

l’artista parmense – non può essere fatto<br />

in modo superficiale, bisogna d<strong>ed</strong>icargli<br />

attenzione, ma non è una musica difficile».<br />

Nella sua casa ci sono molti riferimenti<br />

al Giappone, diverse bambole kokeshi sono<br />

poggiate in vari punti. Dietro non c’è il vezzo<br />

di un architetto, ma la passione di Spotti<br />

per il Paese del Sol Levante. «Nella mia via<br />

d’artista – ha raccontato – sono rimasto<br />

colpito dal Giappone. Un Paese a noi così<br />

distante, ma capace di affascinare. Appena<br />

posso ci torno. Sono molto curioso e mi piace<br />

immergermi alla scoperta dei luoghi che<br />

visito e la cultura giapponese mi ha colpito<br />

sin da subito».<br />

Nascere e vivere in Emilia Romagna, soprattutto<br />

a Parma, significa avere con il cibo<br />

un rapporto particolare, qui la buona tavola<br />

è di casa e i continui viaggio hanno portato<br />

Spotti a confrontarsi con altre cucine: «Amo<br />

mangiare, come tutti, ma come detto sono<br />

curioso e ovunque sono andato ho mangiato<br />

52 <strong>Casa</strong> <strong>ed</strong> <strong>Eleganza</strong>

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