05.12.2022 Views

Autobus dicembre 2022

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

VADO E TORNO EDIZIONI<br />

www.vadoetorno.com - ISSN 0042 - Poste<br />

Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv.<br />

in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI<br />

DICEMBRE N. 12 - <strong>2022</strong><br />

ANNO 31°- euro 5,00<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

ANALISI DEL PARCO CIRCOLANTE, CRISI<br />

CONDUCENTI, NUOVA GAMMA TURISTICA<br />

VAN HOOL, EURO BUS EXPO, TREND<br />

E DATI SUL MERCATO FRANCESE, LA<br />

VISIONE DI VIA SUL TPL FLESSIBILE<br />

Compagno<br />

di<br />

strada


Sommario<br />

For your ultimate journey<br />

Volvo 9900<br />

RUBRICHE<br />

POST-IT<br />

L’idrogeno chiude il<br />

Mobility Innovation<br />

Tour <strong>2022</strong><br />

4<br />

<strong>Autobus</strong> n° 12 - <strong>2022</strong> - anno 31°<br />

TECNO<br />

L’asse Sono Motors -<br />

Pepper Motion per il bus<br />

elettrico solare<br />

6<br />

Intervista<br />

12<br />

SOTTO IL SEGNO<br />

DELLA FLESSIBILITÀ<br />

I progetti italiani<br />

(e non) di Via<br />

Transportation per<br />

cambiare il tpl<br />

Periscopio<br />

Milano a caccia<br />

di altri 340 e-bus<br />

da 12 e 18 metri:<br />

ecco il bando<br />

9<br />

In 3,3 milioni<br />

hanno viaggiato a<br />

bordo di FlixBus in<br />

alta stagione<br />

10<br />

La proposta della<br />

Commissione Ue<br />

sull’Euro VII e i<br />

dubbi dell’Acea<br />

11<br />

Inchiesta<br />

14<br />

LO STATO<br />

DELL’ARTE<br />

Regione per<br />

regione: età e<br />

motorizzazioni del<br />

nostro parco bus<br />

IL PUNTO<br />

MERCATO FRANCIA<br />

Numeri negativi oltralpe, ma fiducia nel<br />

segmento del retrofit, in forte ascesa grazie<br />

ai finanziamenti messi in campo dallo stato.<br />

L’istantanea di Autocar Expo <strong>2022</strong><br />

18<br />

FILOBUS<br />

Al centro dell’ambizioso progetto di<br />

riorganizzazione del tpl genovese tramite<br />

i 96 chilometri degli assi di forza. Il via ai<br />

lavori nel 2023, la consegna nel 2026<br />

18 40<br />

Inchiesta<br />

36<br />

PROFESSIONE<br />

CONDUCENTE<br />

Crisi autisti, parlano<br />

associazioni,<br />

operatori, sindacati<br />

e autoscuole<br />

PRESENTAZIONI<br />

Van Hool lancia la Serie T: dal<br />

2023 affiancherà la gamma dei<br />

granturismo di lusso<br />

26<br />

30<br />

La sgroppata in terra portoghese dei<br />

nuovi Setra 500. Che hanno alzato<br />

l’asticella della sicurezza<br />

Volvo Buses. Driving quality of life<br />

LA FIERA<br />

22<br />

EURO BUS EXPO<br />

Oltre 200<br />

espositori e più<br />

di 80 veicoli in<br />

mostra, lanci<br />

di prodotto e<br />

première tech.<br />

Elettrico e<br />

retrofit<br />

sugli scudi<br />

IL SONDAGGIO DEL MESE<br />

Andrà a buon fine la richiesta di<br />

riconoscere lo status di ‘aziende<br />

energivore’ anche alle realtà del<br />

trasporto pubblico locale?<br />

Rispondi su<br />

www.vadoetorno.com<br />

Il sondaggio non ha valore statistico. Le rilevazioni non sono<br />

basate su un campione scientifico<br />

LE RISPOSTE<br />

DEL MESE SCORSO<br />

L’annosa problematica della<br />

carenza dei conducenti<br />

è destinata a consolidarsi<br />

ulteriormente nei mesi e negli<br />

anni a venire?<br />

92%<br />

sì<br />

8%<br />

no<br />

ABBONATI<br />

SUBITO<br />

Rubriche<br />

Indice 45.<br />

Listini 46.<br />

3


Post-it<br />

L’ULTIMA TAPPA <strong>2022</strong> DEL MOBILITY INNOVATION TOUR<br />

La via dell’idrogeno<br />

LO STATO DELL’ARTE: PARLANO OPERATORI E INDUSTRIA<br />

100% elettrico<br />

Nell’affascinante cornice del Salone<br />

di Rappresentanza di Palazzo Doria-Tursi<br />

e all’interno del palinsesto<br />

della Genova Smart Week, ha trovato casa<br />

l’ultimo appuntamento dell’anno con il Mobility<br />

Innovation Tour. Una tappa ambiziosa<br />

che ha poggiato la lente di ingrandimento<br />

sull’idrogeno: ‘Idrogeno, la transizione<br />

possibile? Programmi, sfide, potenzialità’,<br />

infatti, il titolo dell’evento consumatosi nel<br />

pomeriggio di giovedì 24 novembre.<br />

Ad aprire le danze non poteva che essere<br />

H2It-Associazione Italiana per l’idrogeno a<br />

Celle a Combustibile che, per bocca della<br />

direttrice Cristina Maggi, ha posto l’accento<br />

sui 3,64 miliardi di euro messi in campo dal<br />

Piano nazionale di ripresa e resilienza per<br />

lanciare questa tecnologica, favorendo lo<br />

sviluppo di un sistema di Hydrogen Valley<br />

tricolore. Perché quella dell’idrogeno è una<br />

filiera di grande, grandissima potenzialità<br />

per il mercato italiano, che però – oltre che<br />

dai finanziamenti – deve essere supportata<br />

da un quadro normativo tanto chiaro quanto<br />

completo. E da una rete di infrastrutture che,<br />

per forza di cose, si deve rafforzare.<br />

Che l’idrogeno sia preziosa risorsa lo sa bene<br />

Sasa Bolzano, la prima realtà del tpl italiano<br />

a scommettere sull’H2 (era il 2013). Il Cto<br />

di Sasa, Luigi Lugaro, ha spiegato come la<br />

società non abbia solo investito sui mezzi<br />

(saranno trenta al 2024 e 150 al 2030), ma<br />

anche sulle stazioni di rifornimento e soprattutto<br />

sull’autoproduzione di idrogeno, grazie<br />

al termovalorizzatore di Bolzano Sud. Per-<br />

ché il ciclo di produzione dell’idrogeno e il<br />

suo costo, oggigiorno, sono una problematica.<br />

Molto interessante, inoltre, il progetto di<br />

Sasa e Punch di retrofit di motori a combustione<br />

a idrogeno (non considerati però Zev).<br />

‘Padrone’ di casa Amt Genova, intervenuta<br />

con Fabio Gregorio, Responsabile Innovazione<br />

Servizio e Tecnologie Tpl, secondo il<br />

quale attualmente il vero nodo dell’idrogeno<br />

sia l’efficienza e le performance sulle pendenze<br />

per tempi prolungati: «Se chiediamo<br />

troppa energia alla celle a combustibile, la<br />

batterie a tampone di scarica subito. Ciò nonostante<br />

Amt crede nell’H2: non abbiamo<br />

acquisti pianificati ma seguiamo con grande<br />

attenzione questa tecnologia. E, sicuramente,<br />

ci sarà anche l’idrogeno nel futuro di Amt.<br />

Al momento puntiamo forte sull’elettrico».<br />

Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore<br />

tecnico di Busitalia Paolo Ghezzi e il direttore<br />

generale del Gruppo Avm Giovanni<br />

Seno. Secondo Ghezzi il punto vero della<br />

questione idrogeno è la presenza o meno di<br />

una filiera completa, che attualmente manca<br />

in Italia: «In assenza di un contesto strutturato,<br />

è molto difficile. In altri Paesi, invece,<br />

come l’Olanda, c’è terreno più fertile: qui<br />

la nostra controllata Qbuzz ha in strada 32<br />

Classe II a idrogeno e con 38 kg di H2 a<br />

serbatoio coprono circa 400 km. Il funzionamento<br />

è eccellente, idem l’autonomia, ma<br />

effettivamente esiste un tema di competitività<br />

economica».<br />

«Quelli sull’idrogeno sono discorso affascinanti,<br />

ma anche molto complicati. Il rifornimento<br />

è il nodo, ma esiste un problema<br />

a monte, ovvero: dove, come e quando<br />

produco l’energia necessaria per produrre<br />

a suo volta l’idrogeno. Nel nostro territorio<br />

abbiamo puntato sull’elettrico e sicuramente<br />

l’idrogeno è il futuro e infatti ne abbiamo ordinati<br />

quattro per la Laguna, ma i tempi non<br />

sono ancora maturi», il pensiero di Seno, Dg<br />

del Gruppo Avm.<br />

Spazio dunque a due costruttori come Solaris<br />

e Iveco. Il Direttore Post Vendita della casa<br />

madre polacca, Riccardo Cornetto, è intervenuto<br />

ricordando, appunto, la commessa di<br />

quattro urbino per Actv Venezia. «Abbiamo<br />

esperienza sia con la tecnologia dell’elettrico<br />

che con quella dell’idrogeno, il cui grande<br />

punto di forza è la flessibilità. Il nostro auspicio<br />

è che in Italia e oltre nasce un mercato<br />

dell’idrogeno nel vero senso della parola».<br />

Last but not least Iveco Bus. Giorgio Zino,<br />

Direttore delle operazioni di vendita in Europa,<br />

ha inquadrato l’idrogeno come il vero<br />

pilastro della transizione vero le emissioni<br />

zero, come sviluppo del motore elettrico. E<br />

d’altronde anche le gare stanno quando in<br />

questa direzione. Certo è, ha aggiunto, che<br />

ancora oggi la maggior parte di veicoli immatricolati<br />

in Unione Europea e nel resto del<br />

mondo è ancora a combustione interna. Per<br />

cui i tempi devono maturare.<br />

Lato commerciale, comunque, Iveco ha presentato<br />

a fine settembre il Daily Fuel Cell<br />

nato dalla partnership con Hyundai Motors.<br />

Segno di come sia alto in casa Iveco l’interesse<br />

verso l’H2.<br />

F.F.<br />

Posti:<br />

Ricarica:<br />

Garanzia batt.:<br />

13+ 6 + 1<br />

13+ 5 + 1 +<br />

50 min a 100 kW [CCS]<br />

5 anni o 200.000 km<br />

Autonomia:<br />

Batterie:<br />

Motore:<br />

Coppia:<br />

295 km in SORT3<br />

NMC da 115 kWh<br />

150 kW<br />

1250 Nm<br />

4


I NUMERI DI ZF PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA<br />

Tecno<br />

Traguardi importanti<br />

SONO DUE MILIONI I MOTORI ELETTRICI ASSEMBLATI<br />

Zf festeggia orgogliosamente il traguardo<br />

di due milioni di motori elettrici<br />

prodotti. «Il nostro obiettivo di produzione<br />

è stato reso possibile da decisioni<br />

imprenditoriali a lungo termine e da uno<br />

spirito ingegneristico innovativo», ha dichiarato<br />

Stephan von Schuckmann, membro<br />

del Consiglio di amministrazione del gruppo<br />

e responsabile della tecnologia Electrified<br />

Powertrain. Dopo il 2015, quando la<br />

domanda di mobilità puramente elettrica ha<br />

iniziato a farsi sentire con vigore, l’azienda<br />

si è concentrata su una nuova tecnologia:<br />

l’avvolgimento a spirale consente di comprimere<br />

i fili in modo più stretto, aumentando<br />

così la potenza, la velocità e la coppia<br />

a parità di spazio. Ciò si è reso necessario<br />

perché, con le unità puramente elettriche, la<br />

velocità di marcia del motore elettrico non<br />

è più accoppiata al motore a combustione.<br />

La tecnologia Hairpin può anche aumentare<br />

il livello di automazione della produzione.<br />

I motori elettrici Zf coprono un’ampia gamma<br />

di applicazioni, da mild hybrid e ibridi<br />

plug-in a sistemi di trazione puramente elettrici<br />

per autovetture e veicoli commerciali.<br />

La gamma di prestazioni va da 50 a 550<br />

kW, con coppie da 75 a 1.500 Nm. Per tenere<br />

il passo con l’aumento globale della<br />

produzione di veicoli elettrici, Zf ha costantemente<br />

ampliato le capacità di produzione<br />

di motori elettrici presso lo stabilimento<br />

principale di Schweinfurt, in Germania.<br />

Inoltre, negli ultimi anni l’azienda tedesca<br />

ha messo in funzione linee di produzione a<br />

Pančevo (Serbia) e Shenyang (Cina).<br />

Un altro impianto in Nord America è attualmente<br />

in costruzione ed entrerà in funzione<br />

nel 2023. Per quanto riguarda le innovazioni,<br />

negli ultimi anni sono state introdotte<br />

soluzioni di raffreddamento sofisticate oltre<br />

alla classica camicia di raffreddamento con<br />

l’acqua che scorre. «Attualmente stiamo<br />

Dal 2015, quando la<br />

domanda di mobilità<br />

elettrica è aumentata,<br />

l’azienda si è concentrata<br />

sulla tecnologia Hairpin<br />

«Stiamo<br />

sviluppando<br />

una soluzione<br />

che prevede<br />

il passaggio<br />

di olio, per<br />

raffreddare<br />

direttamente<br />

il filo di rame,<br />

la principale<br />

fonte di calore<br />

nei motori<br />

elettrici. Visto<br />

lo stato attuale<br />

degli ordini,<br />

i prossimi<br />

due milioni di<br />

unità saranno<br />

prodotti in<br />

meno di due<br />

anni», ha<br />

dichiarato<br />

Roland<br />

Hintringer,<br />

responsabile<br />

della linea<br />

di prodotto<br />

Motori elettrici.<br />

sviluppando una soluzione che prevede il<br />

passaggio di olio, per raffreddare direttamente<br />

il filo di rame, che è la principale<br />

fonte di calore nei motori elettrici», ha spiegato<br />

Roland Hintringer, responsabile della<br />

linea di prodotto Motori elettrici.<br />

In considerazione dell’aumento dei volumi<br />

a livello globale e dell’elevata domanda di<br />

tecnologia di propulsione elettrica, la prossima<br />

pietra miliare della produzione sarà<br />

presto raggiunta. «Visto lo stato attuale dei<br />

nostri ordini, credo che molto probabilmente<br />

i prossimi due milioni di unità di motori<br />

elettrici saranno prodotti in meno di due<br />

anni». ha concluso Hintringer. R.S.<br />

ALLEANZA GREEN<br />

Il bus elettrico e...solare<br />

Ha debuttato sulle strade di Monaco di Baviera<br />

il primo autobus elettrico con tecnologia<br />

solare. Sono Motors e Pepper Motion,<br />

infatti, hanno lanciato un Mercedes Citaro<br />

equipaggiato con il Solar Bus Kit, contenente<br />

14 moduli solari semi flessibili per fornire<br />

circa 1,3 kW di picco al sistema a 24 volt.<br />

Il regolatore di carica solare sviluppato interamente<br />

da Sono Motors trasferisce l’energia<br />

solare alla batteria da 24 volt, dove<br />

viene utilizzata come fonte primaria di energia.<br />

Il caricatore Dc/Dc dell’e-bus subentra<br />

nella fornitura di energia quando l’energia<br />

solare non è sufficiente.<br />

Questo significa che l’energia solare non<br />

viene utilizzata direttamente per la guida,<br />

quanto, piuttosto, per l’alimentazione del<br />

sistema Hvac e di altri sistemi ausiliari.<br />

In questo modo, la sollecitazione della batteria<br />

ad alta tensione e del caricabatterie<br />

Dc/Dc è ridotto e potrebbe quindi portare a<br />

durate di funzionamento più lunghe, meno<br />

cicli di ricarica e, di conseguenza, a un costo<br />

totale di proprietà ridotto. F.F.<br />

6


The Defining Event in Public Transport<br />

● Covers all urban and regional transport modes<br />

● Wide variety of sessions and an outstanding exhibition<br />

● A truly global event with participants from over 80 countries<br />

IL NUOVO BANDO DI ATM MILANO<br />

Periscopio<br />

Altri (340) elettrici per la città<br />

IN ARRIVO E-BUS DA 12 E 18 METRI. IMPORTO? 329 MILIONI DI EURO<br />

Un nuovo bando<br />

di gara nel nome<br />

dell’elettrico per<br />

Atm Milano, che<br />

ha fissato al 2030<br />

la data ‘X’ per<br />

avere una flotta<br />

al cento per<br />

cento elettrica.<br />

E così l’Azienda<br />

trasporti milanesi<br />

ha aperto una<br />

nuova procedura<br />

telematica per<br />

la fornitura di<br />

autobus elettrici<br />

alimentati a<br />

batteria, categoria<br />

M3, classe I, da 12<br />

e 18 metri a<br />

pianale ribassato.<br />

15,000<br />

INTERNATIONAL<br />

PARTICIPANTS<br />

380<br />

EXHIBITORS<br />

40,000 m²<br />

EXHIBITION SPACE<br />

300<br />

SPEAKERS<br />

4-Day<br />

EVENT<br />

Un nuovo bando di gara nel nome<br />

dell’elettrico per Atm Milano, che<br />

come noto ha fissato al 2030 la<br />

data ‘X’ per avere a disposizione una<br />

flotta al cento per cento elettrica In vista<br />

dell’avvicinarsi della fatidica data e<br />

di tale ambizioso obiettivo, l’Azienda<br />

trasporti milanesi ha aperto una nuova<br />

procedura telematica per la fornitura<br />

di autobus elettrici alimentati a batteria,<br />

categoria M3, classe I, da 12 e 18<br />

metri a pianale integralmente ribassato.<br />

Importo stimato? 329 e 783mila euro.<br />

Il primo lotto consiste nella fornitura<br />

di 205 e-bus di circa 12 metri, in configurazione<br />

con tre porte doppie, comprensivi<br />

di servizio manutenzione full<br />

service. Valore stimato (Iva esclusa) di<br />

183 milioni di euro. La durata del contratto<br />

d’appalto, non rinnovabile, è di<br />

202 mesi. Anche il secondo lotto è non<br />

rinnovabile, ma ha durata dell’accordo<br />

quadro di poco inferiore (199 mesi). E<br />

OTOKAR PIGLIATUTTO<br />

prevede la fornitura di 105 autobus elettrici<br />

lunghi 18 metri in configurazione<br />

con quattro porte doppie, comprensivi di<br />

servizio manutenzione full service. Importo<br />

stimato, Iva esclusa: 125 milioni<br />

di euro. Infine il terzo lotto, con durata<br />

di tre anni non rinnovabili e valore (Iva<br />

esclusa) di 21 milioni di euro: insiste<br />

su 30 autobus elettrici in configurazione<br />

con due e tre porte, con garanzia minima<br />

di 2 anni sull’intero veicolo.<br />

Parallelamente, nelle scorse settimane è<br />

stata aggiudicata la gara a Hitachi Rail<br />

Continuano gli investimenti<br />

dell’Azienda trasporti milanesi<br />

per elettrificare la flotta: al<br />

2030, l’operatore vuole essere<br />

cento per cento green<br />

per la realizzazione di nuovi treni della<br />

metropolitana. Si tratta di un accordo quadro<br />

per la fornitura di 46 nuovi treni per<br />

un valore totale dell’investimento pari a<br />

368 milioni di euro.<br />

Contestualmente, è stato firmato un primo<br />

contratto applicativo per 21 mezzi<br />

destinati alla linea M1 per un valore di<br />

168 milioni di euro. Le prime consegne?<br />

A partire dalla primavera 2024. Nuovo<br />

design, totale accessibilità dei vagoni,<br />

sistema di videosorveglianza con visualizzazione<br />

delle immagini in tempo reale<br />

dalla sala operativa e marcia silenziosa<br />

per il massimo comfort del cliente: sono<br />

questi gli elementi distintivi dei nuovi<br />

veicoli. Inoltre, sono dotati di impianto<br />

di climatizzazione integrale e anche di<br />

pareti resistenti agli atti vandalici. Ogni<br />

treno è costituito da sei carrozze in alluminio,<br />

ha una lunghezza di 106,5 metri<br />

e può raggiungere una velocità massima<br />

pari a 90 km/h.<br />

F.F.<br />

*Offer applicable only to full individual registration as a delegate.<br />

Local Partners<br />

GET 40% OFF WHEN YOU REGISTER BY 25 JANUARY*<br />

Register at<br />

www.uitpsummit.org<br />

Dalla ‘T’ di Turchia alla ‘T’ di Toscana. Il<br />

passo è breve per Otokar che si è aggiudicata<br />

la gara indetta da Autolinee Toscane,<br />

sbaragliando (nel primo lotto) la concorrenza<br />

di Industria Italiana <strong>Autobus</strong> e Mercedes.<br />

Un successo per Otokar e per il suo<br />

dealer ufficiale sul territorio italiano, Mauri<br />

Bus System.<br />

Si tratta di un contratto quadro della durata<br />

di tre anni per un totale di 250 macchine:<br />

il primo lotto prevede la consegna di 150<br />

mezzi diesel con opzione di full service,<br />

nello specifico il Kent C, da 10,8 metri e<br />

fino a 94 passeggeri di capienza a bordo.<br />

Il produttore turco ha presentato la migliore<br />

offerta sia tecnica che economica.<br />

Oltre a dimensioni e capienza, altri due dati<br />

sul Kent: il motore è Cummins ISB6.7 euro 6,<br />

mentre la potenza è di 221 kW (300 cavalli).<br />

Per quanto riguarda invece il secondo lotto<br />

si tratta di cento Vectio C da 9 metri low<br />

entry sempre con opzione del full service.<br />

In questo caso quella di Otokar era l’unica<br />

offerta.<br />

9


TAGLIO ALLA PRODUZIONE<br />

MAN ha annunciato un piano di ridimensionamento<br />

volto a tagliare 860 posti di lavoro<br />

(pari a circa un terzo del totale) nello stabilimento<br />

di Starachowice, in Polonia, dove<br />

viene costruito il Lion’s City E. Il taglio è<br />

dovuto al calo delle vendite di autobus e<br />

coach. I volumi di produzione diminuiranno<br />

di conseguenza: verranno prodotti 8 autobus<br />

al giorno invece dei precedenti 12. R.S.<br />

A Terni è tornato Buster, il servizio a chiamata<br />

che Busitalia e il comune mettono a<br />

disposizione dei viaggiatori per potenziare<br />

il trasporto di linea urbano, essendo pensato<br />

per muoversi all’interno della zona di salvaguardia<br />

ambientale non accessibile al traffico<br />

privato. Dopo l’alto gradimento riscontrato<br />

nel primo periodo di sperimentazione (da <strong>dicembre</strong><br />

2021 a marzo <strong>2022</strong>), il servizio sarà<br />

attivo fino al 31 <strong>dicembre</strong> 2023. Ad usufruirne<br />

è stata una clientela trasversale, che va<br />

dai giovanissimi, che si spostano prevalentemente<br />

per ragioni di svago o sport, agli<br />

over 70, passando per la fascia intermedia<br />

di età, che ha utilizzato Buster anche per recarsi<br />

al lavoro. Con la ripartenza il servizio<br />

è ampliato nella fascia oraria: sarà attivo dal<br />

lunedì al venerdì (festivi esclusi) dalle 8:30<br />

alle 20 al costo di un euro e 30 centesimi<br />

(acquistabile anche con l’App Salgo). I.P.<br />

Una nuova partnership per la mobilità sostenibile:<br />

Movesion e Itabus hanno stretto un<br />

accordo volto a supportare nuove soluzioni<br />

di mobilità, green e condivise. I dipendenti<br />

delle aziende aderenti ai servizi Movesion riceveranno<br />

sconti per viaggiare su Itabus.<br />

L’accordo rientra nella più ampia ottica del<br />

servizio MyBenefit proposto da Movesion:<br />

con esso, i dipendenti delle aziende aderenti<br />

al programma avranno accesso ad una serie<br />

di scontistiche mirate ad incentivare un nuovo<br />

concetto di welfare dedicato a tutte le alternative<br />

di mobilità sostenibile. Qui entra in gioco<br />

Itabus: mediante la piattaforma MaaS Mobility<br />

Company, queste alternative potranno essere<br />

fruibili con più semplicità, con l’intento<br />

di consentire ai dipendenti di ottenere una<br />

convenzione per gli spostamenti su gomma a<br />

media-lunga percorrenza utilizzando i coach<br />

Itabus, di ultimissima generazione, ricchi di<br />

comfort e servizi.<br />

I.P.<br />

10<br />

RIECCO IL BUSTER<br />

TRA WELFARE E TURISMO<br />

Periscopio<br />

L’ESTATE DI FLIXBUS FA BEN SPERARE<br />

Un ‘pienone’ per FlixBus<br />

IN 3,3 MILIONI IN ITALIA HANNO SCELTO IL VERDE-ARANCIO<br />

«Il nostro autobus<br />

elettrico è un<br />

mezzo di trasporto<br />

a impatto zero che<br />

garantisce un’autonomia<br />

di 270<br />

chilometri.<br />

La sostenibilità è un<br />

pillar centrale per<br />

il nostro gruppo e<br />

rappresenta l’unica<br />

strategia che stiamo<br />

perseguendo. Questo<br />

tour per l’Italia<br />

rappresenta un’occasione<br />

unica per i<br />

tanti operatori che<br />

in questo particolare<br />

momento storico<br />

sono chiamati a utilizzare<br />

i fondi messi<br />

a disposizione dal<br />

Pnrr per il rinnovo<br />

delle flotte.<br />

Il Novus Cityline con<br />

i suoi 7,3 metri e<br />

una capacità di trasporti<br />

sino a 19 passeggeri<br />

è il mezzo<br />

ideale per le città<br />

che caratterizzano<br />

il nostro paese», ha<br />

dichiarato Andrea<br />

D’Auria, amministratore<br />

delegato del<br />

gruppo D’Auria<br />

È<br />

partito da Torino ed è arrivato<br />

a Pescara, passando<br />

per Milano, Varese,<br />

Treviso, Bologna e Firenze,<br />

il tour che ha visto protagonista<br />

il minibus elettrico Novus<br />

Cityline, un prodotto Altas<br />

commercializzato in Italia da<br />

D’Auria. È stata l’occasione<br />

A disposizione del<br />

driver un quadro<br />

di strumentazione<br />

ridisegnato e<br />

impreziosito con<br />

monitor touchscreen da<br />

10 pollici, che fornisce<br />

anche la diagnostica<br />

Tre milioni e trecentomila persone<br />

hanno viaggiato in Italia a bordo<br />

dei coach FlixBus durante il periodo<br />

di alta stagione <strong>2022</strong>: è quanto<br />

emerge dal rapporto di Flix sul traffico<br />

passeggeri registrato fra aprile e<br />

settembre <strong>2022</strong> in 39 paesi, fra cui<br />

anche Stati Uniti, Canada, Brasile e<br />

Turchia. A livello globale, Flix ha trasportato,<br />

nel periodo preso in esame,<br />

34 milioni di persone, operando con i<br />

propri servizi collegamenti diretti fra<br />

oltre 3.000 destinazioni in 39 paesi.<br />

La presenza di Roma, Milano e Torino<br />

fra le mete FlixBus più visitate a livello<br />

mondiale, complici le tante rotte<br />

internazionali attive con le tre città,<br />

è una prova ulteriore del contributo<br />

concreto che una rete globale capillare<br />

può offrire a livello di turismo<br />

domestico. «Dopo oltre due anni di<br />

sofferenza per il trasporto in autobus,<br />

causa pandemia di Covid, accogliamo,<br />

con cauta fiducia, i segnali di ripresa<br />

che arrivano da questa alta stagione.<br />

I dati attestano l’esistenza, in Italia,<br />

di una forte domanda di soluzioni di<br />

viaggio su gomma, riconfermando<br />

l’importanza strategica che questo<br />

comparto continua a rivestire per chi<br />

vive in zone a rischio di isolamento,<br />

poco collegate dalle reti tradizionali.<br />

Continueremo quindi a fare tutto ciò<br />

che è in nostro potere per soddisfare<br />

al meglio questa domanda e garantire<br />

a chiunque il diritto alla mobilità», ha<br />

dichiarato Andrea Incondi, managing<br />

director di FlixBus Italia. I.P.<br />

Giro d’Italia a impatto zero<br />

per conoscere meglio questo<br />

elettrico, testandone autonomia<br />

e potenzialità. In una<br />

settimana il mezzo ha toccato<br />

un ventaglio di aziende di<br />

trasporto pubblico italiane che<br />

oggi si confrontano con il tema<br />

della transizione elettrica<br />

(Gtt, Atm, MoM, Tper, Autolinee<br />

Toscane e Tua). Il Novus<br />

Cityline è caratterizzato<br />

da un motore trifase montato<br />

centralmente che sviluppa un<br />

massimo di 150 chilowatt, una<br />

potenza capace di rispondere a<br />

qualsiasi profilo di missione.<br />

Ad alimentare il motore pensano<br />

i pacchi batteria, per un<br />

totale di 115 kWh, con ricarica<br />

Ccs2 che richiede appena<br />

50 minuti. F.F.<br />

Periscopio<br />

LA COMMISSIONE UE HA PROPOSTO LE NUOVE NORME<br />

Euro VII, quando e come si farà<br />

L’ACEA STORCE IL NASO «SARÀ UN BOOMERANG»<br />

La Commissione europea ha reso noto la<br />

proposta relativamente alle nuove norme<br />

Euro VII per ridurre le emissioni inquinanti.<br />

La nuova regolamentazione, qualora<br />

venisse ratificata, sarà in vigore dal primo<br />

luglio 2025 per auto e furgoni e dal primo<br />

luglio 2027 per i veicoli pesanti. La Commissione,<br />

presentando il provvedimento, ha<br />

precisato come il trasporto su strada sia la<br />

più grande fonte di inquinamento nelle città:<br />

è infatti responsabile per il 39 per cento delle<br />

emissioni di monossido nell’Ue, per il 47 per<br />

cento di quelle nelle aree urbane e il 10 per<br />

cento delle particelle Pm2 e 5. Inoltre le nuove<br />

norme che si applicheranno alle emissioni<br />

dai freni, dai pneumatici e sulla durata delle<br />

batterie saranno rilevanti anche per i veicoli<br />

elettrici. Rispetto all’Euro VI, l’attesa è di<br />

raggiungere per il 2035 un calo delle emissioni<br />

di monossido del 56 per cento da bus e<br />

camion. La riduzione di particelle dai tubi di<br />

scappamento è attesa nell’ordine del 13 per<br />

cento da auto e furgoni, e del 39 per cento<br />

da bus e camion. Sono attese in calo del 27<br />

per cento le emissioni dai freni dei veicoli.<br />

La Commissione Ue stima la possibilità di<br />

ridurre le emissioni con i nuovi standard con<br />

le tecnologie esistenti e prevede un impatto<br />

moderato sui costi delle auto, stimati tra i 90<br />

e i 150 euro, e sul costo di autobus e camion,<br />

I pretendenti al titolo ‘elettrico’<br />

Consip ha reso pubbliche negli ultimi<br />

giorni di novembre le offerte presentate<br />

nella gara per la fornitura<br />

di 1.000 autobus ad alimentazione elettrica<br />

con tecnologia di ricarica plug-in e<br />

pantografo, per un valore totale di oltre<br />

660 milioni di euro. Una decina di costruttori<br />

hanno presentato offerta e si sono<br />

così posizionati sulla griglia di partenza per<br />

aggiudicarsi il maxi bando. Se l’assenza<br />

di Byd sui lotti con pantografo era quasi<br />

telefonata, molti sono gli spunti di analisi<br />

di un tender particolarmente appetitoso. A<br />

fare la voce grossa Iveco che presenta offerta<br />

in sei lotti su sette (in realtà la gara è<br />

suddivisa in cinque lotti, ma il quattro e il<br />

cinque si sdoppiano sulle diverse modalità<br />

ricarica). Bene anche Solaris che punta il<br />

dito sui segmenti a lei più ‘cari’ ma gioca<br />

la fiches anche sul lotto due dei corti. Sui<br />

corti anche Karsan che però non accetta,<br />

quasi a sorpresa, la sfida dei veicoli lunghi.<br />

stimato nell’ordine dei 2.600 euro.<br />

Il presidente dell’Acea e Ceo di Bmw Oliver<br />

Zipse si è così espresso: «Purtroppo, i benefici<br />

ambientali della proposta sono molto<br />

limitati, mentre aumentano il costo dei vei-<br />

Rampini resta ben aggrappata sui corti (il<br />

suo core business) mentre Otokar gioca<br />

a largo spettro grazie a una gamma che<br />

contempla bus dai sei ai 12 metri. Per<br />

Evobus le taglie regina sono i 12 e i 18<br />

metri, mentre Industria Italiana <strong>Autobus</strong><br />

fa un passo indietro sui lunghi e mette<br />

la propria impronta sui medio corti.<br />

Sul lotto dei 18 metri con pantografo spunta<br />

Smartbus. Una novità!<br />

I.P.<br />

Il presidente<br />

dell’Acea e<br />

Ceo di Bmw<br />

Oliver Zipse:<br />

«Purtroppo,<br />

i benefici<br />

ambientali<br />

della proposta<br />

sono molto<br />

limitati, mentre<br />

aumentano<br />

il costo<br />

dei veicoli.<br />

L’industria<br />

automobilistica<br />

prende molto<br />

sul serio il<br />

proprio ruolo<br />

nella riduzione<br />

delle emissioni:<br />

l’anno scorso<br />

abbiamo<br />

presentato<br />

una proposta<br />

costruttiva per<br />

un nuovo ‘Euro<br />

VII’, ben diversa<br />

da questa».<br />

coli. L’industria automobilistica prende molto<br />

sul serio il proprio ruolo nella riduzione delle<br />

emissioni: l’anno scorso abbiamo presentato<br />

una proposta costruttiva per un nuovo ‘Euro<br />

VII’, ben diversa da questa».<br />

F.F.<br />

Tua-Almaviva<br />

Insieme per migliorare<br />

la customer experience<br />

Tua Abruzzo (ri)mette l’utente al<br />

centro e presenta il nuovo Crm<br />

aziendale, strumento a vantaggio<br />

della comunicazione con la clientela.<br />

La piattaforma, sviluppata<br />

attraverso Salesforce, prevede<br />

una pluralità di servizi i cui minimi<br />

comun denominatori sono<br />

l’attenzione costante alla clientela<br />

ed il miglioramento complessivo<br />

del processo della comunicazione<br />

aziendale. «Il progetto di Crm per<br />

Tua, sviluppato su piattaforma Salesforce,<br />

comprende il connettore<br />

verso l’Information Hub di Moova,<br />

capace di trasformare i dati in<br />

informazioni di valore: intelligenti,<br />

integrate, standardizzate, efficaci»,<br />

le parole di Stefano Toticchi, Direttore<br />

business unit transport operators<br />

Almaviva.<br />

11


INTERVISTA ANTHEA GRECO, VIA<br />

Quartier generale a New<br />

York, cento dipendenti<br />

in Italia suddivisi nelle<br />

sedi di Londra, Parigi e Berlino,<br />

un Ceo Europa (Chris Snyder).<br />

Via Transportation è una tech<br />

company che ha nell’efficientamento<br />

del tpl tramite uso dei<br />

dati e gestione di trasporto on<br />

demand il suo core business.<br />

Anthea Greco è Responsabile<br />

partnerships Sud Europa. L’abbiamo<br />

intervistata.<br />

Partiamo dalle basi, brevemente.<br />

Di cosa si occupa Via?<br />

«Via si propone come partner<br />

tecnologico della mobilità<br />

pubblica con l’obiettivo di costruire<br />

la rete di trasporto più<br />

efficiente, equa e sostenibile<br />

possibile. La nostra offerta è<br />

declinata in due prodotti.<br />

Il primo è costituito dal software<br />

Remix, che abbiamo acquisito<br />

l’anno scorso, e si occupa di<br />

sfruttare i dati per pianificare<br />

in maniera più efficiente possibile<br />

le reti di trasporto. Via si<br />

propone di fornire una soluzione<br />

end-to-end, partendo dalla<br />

pianificazione per arrivare alla<br />

fornitura di soluzioni flessibili,<br />

in maniera integrata. I servizi<br />

on demand costituiscono il nostro<br />

secondo prodotto».<br />

Sul quale torneremo a breve.<br />

Sgombriamo subito il tavolo<br />

da un tema: Via si presenta<br />

come un operatore MaaS?<br />

«Il MaaS è un concetto interessante, ma<br />

se gli utenti non hanno accesso a servizi<br />

di trasporto pubblico affidabili e convenienti,<br />

il valore di qualsiasi piattaforma<br />

MaaS è limitato. Il Maas non è una soluzione<br />

magica ma richiede un lavoro di efficientamento<br />

in primis»<br />

IL FUTURO È FLESSIBILE<br />

La domanda di trasporto on demand è in crescita. Via<br />

presto opererà in Friuli e Piemonte. Qual è l’approccio<br />

tecnologico? Quali le sfide? Quale la visione di tpl?<br />

«Il MaaS è un concetto interessante,<br />

ma se gli utenti non hanno<br />

accesso a servizi di trasporto<br />

pubblico affidabili e convenienti,<br />

il valore di qualsiasi piattaforma<br />

MaaS è limitato. Spesso si parla<br />

di MaaS come soluzione magica<br />

per il mondo del trasporto, ma<br />

nei fatti richiede un lavoro di<br />

efficientamento in primis. Via si<br />

propone come partner di mobilità<br />

pubblica, aiutiamo con il nostro<br />

software le città a colmare<br />

le lacune nelle reti di trasporto<br />

esistenti, di solito con il trasporto<br />

a domanda o altre modalità<br />

flessibili, integrate con i servizi<br />

di linea fissa locali».<br />

Che tipo di tecnologie usate?<br />

«L’azienda ha man mano sviluppato<br />

e migliorato gli algoritmi e<br />

la tecnologia per assegnare una<br />

richiesta di viaggio al veicolo<br />

in turno più adeguato a questa<br />

richiesta, adattando il percorso<br />

del veicolo alla domanda in<br />

tempo reale. È possibile lavorare<br />

con finestre di assegnazione:<br />

l’applicazione conferma<br />

al cliente, che ha richiesto una<br />

corsa, uno slot di tempo entro<br />

il quale la corsa sarà effettuata,<br />

quindi aggrega la domanda con<br />

altre richieste e informa l’utente<br />

dell’orario preciso in prossimità<br />

della corsa».<br />

Come avviene tipicamente<br />

l’ingaggio di Via? Gare specifiche,<br />

in Italia, finora ne abbiamo<br />

viste poche…<br />

«Nella maggior parte dei Paesi<br />

si parte da un bando di gara.<br />

Ci interfacciamo con agenzie<br />

di trasporto, operatori pubblici<br />

e città. In un mercato come la<br />

Spagna, per esempio, ci sono<br />

bandi pubblici per il trasporto a<br />

domanda. Gestiremo per esempio<br />

il servizio on demand della<br />

città di Madrid. In Italia, mercato<br />

meno maturo rispetto ad altri,<br />

prevalentemente per ora lavoriamo<br />

su affidamenti diretti».<br />

Qualche esempio di realtà con<br />

cui lavorate qui in Italia?<br />

«Stiamo lanciando un servizio<br />

on-demand rurale con Arriva<br />

Udine, un servizio urbano di<br />

trasporto flessibile con Trieste<br />

Trasporti e un ulteriore servizio<br />

con Atap Pordenone. Abbiamo<br />

anche concluso un accordo con<br />

l’agenzia del Piemonte per lanciare<br />

servizi flessibili nella regione.<br />

Per la parte legata alla<br />

pianificazione abbiamo diversi<br />

clienti: Anm, Eav e Air in Campania,<br />

poi Atm Milano, l’agenzia<br />

di Milano, del Piemonte, di<br />

Modena, di Reggio Emilia».<br />

Che tipo di relazione vedete,<br />

Anthea Greco<br />

è Responsabile<br />

partnerships<br />

Sud Europa per<br />

Via, azienda<br />

tecnologica<br />

statunitense<br />

con l’obiettivo<br />

di «fornire<br />

una soluzione<br />

end-to-end agli<br />

operatori tpl,<br />

partendo dalla<br />

pianificazione<br />

per arrivare<br />

alla fornitura<br />

di soluzioni<br />

flessibili»<br />

anche in chiave futura, tra<br />

trasporto pubblico su linee<br />

fisse e trasporto on-demand?<br />

«Vediamo il trasporto a domanda<br />

come parte integrante<br />

del sistema di trasporto pubblico.<br />

Il tpl di massa ha molto<br />

senso sulle direttrici principali<br />

e nelle ore di punta. Ma crediamo<br />

che in altre zone o in altre<br />

fasce della giornata, così come<br />

per l’ultimo miglio, sia necessaria<br />

l’integrazione con forme di<br />

trasporto più flessibili. L’offerta<br />

per l’utente, in ogni caso, deve<br />

essere integrata».<br />

Un esempio concreto in tema<br />

di efficientamento?<br />

«L’operatore Go-Coach, nel<br />

Kent (Inghilterra) gestiva una<br />

linea fissa con sette veicoli.<br />

Spesso giravano vuoti. Hanno<br />

voluto sostituire la linea con<br />

un servizio a domanda, e siamo<br />

riusciti a ridurre il numero di<br />

veicoli a quattro, nel contempo<br />

aumentando del 122 per cento il<br />

numero di utenti e riducendo del<br />

62 per cento il tempo di guida».<br />

Trasporto on-demand principalmente<br />

per le aree rurali o<br />

anche nelle metropoli?<br />

«Il trasporto rurale è tra i casi<br />

d’uso rilevanti. Ma un altro<br />

caso cruciale è quello del primo<br />

o ultimo miglio: in alcune<br />

città implementiamo servizi a<br />

domanda in specifiche aree con<br />

l‘obiettivo di facilitare l’accesso<br />

a una stazione e integrare queste<br />

aree nel sistema di mobilità<br />

cittadino. Ma potrei aggiungere<br />

altre tre tipologie».<br />

Prego…<br />

«In Italia la sfida problema principale è<br />

che nel contratto di servizio non sono<br />

previsti servizi flessibili e non sono richieste<br />

tecnologie per migliorare l’offerta di<br />

trasporto. Inoltre i servizi sono pagati in<br />

base al numero di km, per cui ridurne il<br />

numero non rappresenta un incentivo».<br />

«Innanzitutto il trasporto scolastico:<br />

nella Loira, in Francia,<br />

gestiamo un portale su cui i genitori,<br />

a inizio anno, prenotano<br />

le corse dei figli indicando indirizzo<br />

di casa e scuola. Il nostro<br />

sistema di pianificazione calcola<br />

i percorsi ottimali. Secondo, il<br />

trasporto disabili: in Italia c’è<br />

una tendenza a considerarlo<br />

come parte del trasporto regolare,<br />

in altri paesi esiste invece<br />

un servizio dedicato (sia medico<br />

che regolare): poter prenotare<br />

un servizio door-to-door permette<br />

di aumentare la fruibilità.<br />

Infine, il trasporto dipendenti:<br />

Cnh Industrial è tra i nostri<br />

clienti, gestiamo il trasporto casa-lavoro<br />

a Torino e Modena».<br />

Qual è il tipico business model?<br />

Avete una parte di revenue<br />

sulla bigliettazione?<br />

«Siamo fornitori di tecnologia e<br />

offriamo un Software as a Service.<br />

L’operatore ci paga, usando<br />

i fondi che ha a disposizione<br />

nell’ambito del servizio di tpl,<br />

solitamente in base al numero<br />

di veicoli».<br />

Avete recentemente annunciato<br />

un accordo con Iveco Bus.<br />

Ci può dare qualche indicazione<br />

in più sulle azioni che<br />

andrete a svolgere?<br />

«La tecnologia Via sarà disponibile<br />

per tutti i clienti Iveco<br />

Bus a condizioni speciali. Via<br />

diventa così il partner ufficiale<br />

di Iveco Bus per il trasporto on<br />

demand e la pianificazione del<br />

trasporto».<br />

Torniamo sull’Italia. Cosa vi<br />

aspettate da questo mercato?<br />

«Per la parte di pianificazione<br />

lavoriamo già con otto clienti e<br />

stiamo crescendo. Per la parte<br />

on demand il mercato italiano<br />

sta iniziando ad aprirsi in questo<br />

periodo. Finora abbiamo<br />

visto dei piccoli progetti, anche<br />

perché c’è ancora l’idea del<br />

trasporto a chiamata come un<br />

servizio via call center. Quello<br />

che abbiamo fatto finora è<br />

stato lavorare con agenzie al<br />

fine di far sì che agli operatori<br />

siano richiesti anche servizi<br />

con tecnologie flessibili. Un<br />

primo esempio è quello con<br />

l’agenzia del Piemonte, che ha<br />

riconosciuto l’utilità di offrire<br />

«Stiamo lanciando un servizio on-demand<br />

rurale con Arriva Udine, un servizio<br />

urbano di trasporto flessibile con Trieste<br />

Trasporti e un ulteriore servizio con Atap<br />

Pordenone. Abbiamo anche concluso<br />

un accordo con l’agenzia del Piemonte<br />

per lanciare servizi flessibili nella regione»<br />

una piattaforma di trasporto a<br />

domanda agli operatori della<br />

regione. Gli operatori andranno<br />

man mano a concretizzare<br />

servizi a domanda utilizzando la<br />

tecnologia di Via. È uno schema<br />

che riproporremo in altre<br />

regioni, ma anche direttamente<br />

con operatori come nel caso del<br />

Friuli-Venezia Giulia».<br />

Principali sfide per l’implementazione<br />

di servizi on demand<br />

in Italia?<br />

«Il problema principale è che<br />

nel contratto di servizio non sono<br />

previsti servizi flessibili e non<br />

sono richieste tecnologie per<br />

migliorare l’offerta di trasporto.<br />

E l’altro problema è che questi<br />

servizi sono pagati in base al<br />

numero chilometri effettuati, per<br />

cui ridurre le percorrenze non<br />

rappresenta un incentivo per gli<br />

operatori. Sono sfide di sistema.<br />

Altrove queste regole sono state<br />

modificate, in Germania per<br />

esempio hanno cambiato la normativa<br />

introducendo il trasporto<br />

a domanda nel quadro legislativo.<br />

Poi c’è il tema dei fondi…».<br />

…che non riguardano il mondo<br />

del trasporto flessibile.<br />

«In Italia ci sono molti fondi<br />

focalizzati su MaaS e veicoli<br />

elettrici. Ma vediamo una<br />

mancanza di risorse specifiche<br />

per il trasporto on demand. In<br />

altri paesi è molto diverso: in<br />

Francia abbiamo visto bandi<br />

ad hoc per tecnologie di trasporto<br />

a domanda. Per fare un<br />

esempio, in Italia il trasporto<br />

scolastico viene gestito da tanti<br />

piccoli operatori ma non esiste<br />

un portale, a livello più ampio,<br />

magari regionale, che permette<br />

di raccogliere i dati degli utenti<br />

e creare percorsi ottimali. Non<br />

c’è un focus su soluzioni tecnologiche».<br />

Riccardo Schiavo<br />

12<br />

13


L’incrocio dei dati<br />

della Motorizzazione<br />

civile sulle<br />

stipule assicurative<br />

ed immatricolazioni<br />

dei veicoli<br />

diventa il tramite<br />

per leggere il settore<br />

del trasporto<br />

pubblico e le sue<br />

mutazioni, nel bene<br />

e nel male, da<br />

un diverso punto<br />

di osservazione.<br />

2.2 Il confronto luglio 2021 - settembre <strong>2022</strong><br />

● Veicoli tipo d’uso «di terzi» con assicurazione valida.<br />

I migliori<br />

‘svecchiamenti’<br />

del parco<br />

autobus si<br />

registrano nel<br />

Lazio (da 9,6<br />

anni a 8,7), in<br />

Emilia Romagna<br />

(da 10,7<br />

a 9,9), in Veneto<br />

(da 12,2<br />

a 11,1) e in<br />

Basilicata (da<br />

14 a 13,2).<br />

Nessuno di<br />

questi territori,<br />

però, possiede<br />

i mezzi<br />

più recenti. Il<br />

primato, in tal<br />

senso, spetta<br />

infatti al Friuli-<br />

Venezia Giulia<br />

con un parco<br />

mezzi di età<br />

media pari a<br />

7,4 anni. Sul<br />

fronte opposto<br />

invece<br />

il Molise.<br />

INCHIESTA Il parco autobus del trasporto pubblico locale italiano<br />

COSÌ VIAGGIA IL NOSTRO TPL<br />

Secondo i dati della Motorizzazione Civile,<br />

il numero totale dei mezzi destinati al tpl<br />

tricolore, a settembre <strong>2022</strong>, è di 49.768 unità<br />

(43.001 assicurati). La stragrande maggioranza<br />

è diesel, solo 3.880 a gas. Poco più di un<br />

migliaio gli ibridi ed elettrici, mentre le altre<br />

alimentazioni sono 391<br />

14<br />

È<br />

in un contesto già noto, caratterizzato<br />

tout court da una flotta italiana di autobus<br />

con un’età superiore alla media europea<br />

e dalla somma dei fondi per il rinnovo della<br />

stessa (dal 2015 a oggi pari a 7,5 miliardi di<br />

euro), che l’incrocio dei dati della Motorizzazione<br />

civile sulle stipule assicurative ed immatricolazioni<br />

dei veicoli assume rilevanza,<br />

diventando il tramite per leggere il settore e le<br />

sue mutazioni, nel bene e nel male, da un diverso<br />

punto di osservazione. L’esito di questa<br />

operazione, curata dalla Stm (Struttura tecnica<br />

di missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo<br />

delle infrastrutture e l’alta sorveglianza),<br />

è stato divulgato dal Mims, il Ministero<br />

delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.<br />

Le differenze rispetto al passato<br />

L’elaborato rappresenta il prosieguo dello<br />

sforzo di affinamento dei dati rispetto a quanto<br />

raccolto in precedenza e testimonia la grande<br />

disponibilità e attenzione della Motorizzazione<br />

civile alla tematica. Attraverso l’accesso ai<br />

dati forniti da quest’ultima struttura, aggior-<br />

100.000<br />

10.000<br />

1.000<br />

100<br />

Tipo di Alimentazione veicoli assicurati<br />

Diesel Metano, GPL, GNL Ibridi elettrici e zero emissioni Altre alimentazioni*<br />

36.511<br />

37.943 37.887 37.749 36.474 37.450<br />

3.686 3.789 3.827 3.796 3.737 3.880<br />

872 916<br />

Tipo di alimentazione veicoli assicurati. Fonte: Mims, dati Motorizzazione Civile<br />

*Le altre alimentazioni comprendo: benzina, ibrido benzina/metano e benzina/GPL, ibrido diesel/metano e diesel/GPL.<br />

- 7 -<br />

1.119 1.137 1.146 1.280<br />

363 385 390 395 382 391<br />

LUGLIO Luglio 2021<br />

2021<br />

LE LINEE DELLA TRANSIZIONE<br />

Ottobre<br />

OTTOBRE<br />

2021<br />

Gennaio<br />

GENNAIO<br />

<strong>2022</strong><br />

MARZO Marzo <strong>2022</strong> GIUGNO Giugno <strong>2022</strong> Settembre<br />

SETTEMBRE<br />

<strong>2022</strong> <strong>2022</strong> <strong>2022</strong><br />

15


45.000<br />

35.000<br />

25.000<br />

15.000<br />

5.000<br />

50.185<br />

nati fino a settembre <strong>2022</strong> e afferenti il luogo<br />

di immatricolazione del mezzo, è stato possibile<br />

ricostruire il quadro del parco autobus<br />

attualmente circolante in Italia, analizzarne la<br />

composizione e localizzare i mezzi più datati<br />

e maggiormente inquinanti, permettendo altresì<br />

il confronto tra trend del passato e presente<br />

e l’identificazione dei possibili indicatori utili<br />

agli approfondimenti futuri. Rispetto alle scorse<br />

edizioni, emergono però delle sostanziali<br />

differenze, che vanno giustamente specificate.<br />

In dettaglio, i dati differiscono perché i veicoli<br />

«immatricolati dalla società Busitalia nel<br />

Lazio sono attribuiti all’Umbria effettuando il<br />

servizio di tpl nella stessa», quelli intestati «a<br />

Flixbus e Itabus e ad alcune altre società, non<br />

effettuando servizio di tpl, sono stati esclusi<br />

dalle elaborazioni», così come gli autobus di<br />

categoria ‘carrozzeria’, ‘gran turismo o internazionale’,<br />

‘miniscuolabus’, ‘scuolabus’, ‘per<br />

noleggio’, ‘per uso privato’ e ‘veicolo a cielo<br />

aperto a un piano’, per lo stesso motivo.<br />

Da luglio 2021 a settembre <strong>2022</strong><br />

La disamina dei database sugli autobus si<br />

impernia su un arco di tempo di 15 mesi,<br />

compreso tra luglio 2021 e settembre <strong>2022</strong>,<br />

e permette di affrontare molteplici aspetti del<br />

settore. In primis, dal confronto del numero<br />

totale di autobus, comprendendo sia gli assicurati<br />

che i non assicurati, non traspaiono<br />

grandi difformità: nel primo periodo i veicoli<br />

ammontano a 50.185 (41.432 assicurati, 8.753<br />

non assicurati) mentre nel secondo periodo sono<br />

49.768 (43.001 assicurati, 6.767 non assicurati),<br />

con un lieve calo pari allo 0,8 per cento.Nel<br />

medesimo intervallo temporale, si sono<br />

potuti osservare i veicoli tipo d’uso ‘di terzi’<br />

CRESCONO I MEZZI ASSICURATI<br />

50.197 50.149 50.011 49.659 49.768<br />

41.432 43.033 43.223 43.077 41.087 43.001<br />

8.753 7.164 6.926 6.934 7.872 6.767<br />

Luglio<br />

2021<br />

Ottobre<br />

2021<br />

Veicoli non assicurati<br />

Gennaio<br />

<strong>2022</strong><br />

Marzo<br />

<strong>2022</strong><br />

Veicoli assicurati<br />

Giugno<br />

<strong>2022</strong><br />

Il numero totale di autobus è rimasto pressoché invariato da luglio 2021. Fonte: Mims, dati<br />

Motorizzazione Civile<br />

Settembre<br />

<strong>2022</strong><br />

(ovvero quando il veicolo è utilizzato, dietrocorrispettivo,<br />

nell’interesse di persone diverse<br />

dall’intestatariodella carta di circolazione) con<br />

assicurazione valida e la loro ‘affermazione’<br />

in base alla tipologia di alimentazione.<br />

In termini quantitativi sostanzialmente crescono<br />

un po’ tutti: i diesel passano da 36.511 a<br />

37.450, i motori a gas da 3.686 a 3.880, gli<br />

ibridi ed elettrici a zero emissioni da 872 a<br />

1.280 e le altre alimentazioni (benzina, ibrido<br />

benzina/metano e benzina/Gpl, ibrido diesel/<br />

metano e diesel/Gpl) da 363 a 391. Lo studio<br />

dei dati non può schivare la questione della<br />

transizione energetica. A tal proposito, ciò che<br />

restituisce è uno scenario positivo, caratterizzato<br />

dall’aumento della presenza di veicoli a<br />

zero emissioni e ibridi. In particolare, da luglio<br />

2021 a settembre <strong>2022</strong>, gli ibridi diesel/<br />

elettrico crescono da 466 unità a 659, mentre<br />

gli zero emissioni, tra cui predominano i<br />

mezzi elettrici a batteria (Bev), da 406 a 621.<br />

E sono in diffusione i modelli diesel di ultima<br />

generazione, sempre tipo d’uso ‘di terzi’ con<br />

assicurazione valida. Nel giro dei 15 mesi in<br />

oggetto, i mezzi Euro VI passano da 11.379<br />

a 13.551 unità mentre gli Euro V da 9.024 a<br />

9.478. Contestualmente è in corso l’uscita di<br />

scena dei motori a gasolio meno moderni: gli<br />

Euro IV scendono da 2.398 a 2.384, gli Euro<br />

III da 9.497 a 8.792, gli Euro II da 4.006 a<br />

3.138.<br />

Il quadro per regione<br />

Con la mole di dati in possesso, la Stm ha<br />

tracciato classificazioni più dettagliate, che<br />

dal panorama nazionale confluiscono in una<br />

dimensione più locale. Si parte dalla ‘conta’<br />

generale. Il primo aspetto riguarda l’anzianità<br />

Tra luglio 2021 e<br />

settembre <strong>2022</strong> i<br />

diesel passano da<br />

36.511 a 37.450,<br />

i motori a gas da<br />

3.686 a 3.880, gli<br />

ibridi ed elettrici a<br />

zero emissioni da<br />

872 a 1.280 e le<br />

altre alimentazioni<br />

(benzina, ibrido<br />

benzina/metano e<br />

benzina/Gpl, ibrido<br />

diesel/metano e<br />

diesel/Gpl) da 363<br />

a 391. È in corso<br />

l’uscita di scena dei<br />

motori a gasolio<br />

meno moderni: gli<br />

Euro IV scendono<br />

da 2.398 a 2.384,<br />

gli Euro III da 9.497<br />

a 8.792, gli Euro II<br />

da 4.006 a 3.138.<br />

dei mezzi a livello italiano: i veicoli assicurati<br />

che compongono il parco autobus dello ‘Stivale’<br />

ringiovaniscono leggermente con un’età<br />

media che si abbassa a 10,3 anni al 30 settembre<br />

<strong>2022</strong> rispetto a quella di 10,6 rilevata a<br />

luglio 2021. Ogni regione contribuisce al calcolo<br />

complessivo con le proprie flotte più o<br />

meno recenti e la velocità con cui le rimpiazza.<br />

I migliori ‘svecchiamenti’ del parco autobus,<br />

ancora nel periodo in questione, si registrano<br />

nel Lazio (da 9,6 anni a 8,7), in Emilia Romagna<br />

(da 10,7 a 9,9), in Veneto (da 12,2 a<br />

11,1) e in Basilicata (da 14 a 13,2). Nessuno<br />

di questi territori, però, possiede i mezzi più<br />

recenti. Il primato, in tal senso, spetta infatti<br />

al Friuli-Venezia Giulia con un parco mezzi di<br />

età media pari a 7,4 anni. Sul fronte opposto<br />

invece il Molise, con una media di 16,8 anni.<br />

In merito alle alimentazioni diesel e le relative<br />

classi di inquinamento, si scopre che diverse<br />

regioni hanno un’elevata percentuale di Euro<br />

II ed Euro III con copertura assicurativa valida.<br />

A eccellere purtroppo in negativo è ancora<br />

il Molise, dove i vecchi veicoli ammontano al<br />

71,8 per cento (30,8 per cento per gli Euro II<br />

CHI SCENDE E CHI SALE<br />

CLASSE EURO lug 21 % ott 21 % gen 22 % mar 22 % giu 22 % set 22 %<br />

Euro 0 44 0,12% 45 0,12% 33 0,09% 31 0,08% 27 0,07% 29 0,08%<br />

Euro I 163 0,45% 172 0,45% 160 0,42% 148 0,39% 89 0,24% 78 0,21%<br />

Euro II 4.006 10,97% 4.314 11,37% 4.001 10,56% 3.669 9,72% 3.067 8,41% 3.138 8,38%<br />

Euro III 9.497 26,01% 9.693 25,55% 9.496 25,06% 9.260 24,53% 8.523 23,37% 8.792 23,48%<br />

Euro IV 2.398 6,57% 2.479 6,53% 2.474 6,53% 2.411 6,39% 2.350 6,44% 2.384 6,37%<br />

Euro V 9.024 24,72% 9.320 24,56% 9.399 24,81% 9.431 24,98% 9.238 25,33% 9.478 25,31%<br />

Euro VI 11.379 31,17% 11.920 31,42% 12.324 32,53% 12.799 33,91% 13.180 36,14% 13.551 36,18%<br />

Totale 36.511 100% 37.943 100% 37.887 100% 37.749 100% 36.474 100% 37.450 100%<br />

<strong>Autobus</strong> diesel per classe di emissioni. Fonte: Mims, dati Motorizzazione Civile<br />

e 41,0 per cento per gli Euro III). Seguono<br />

Basilicata, Veneto, Calabria, Toscana, Umbria.<br />

Nonostante le percentuali non sempre<br />

edificanti, ad esempio, il Veneto si risolleva<br />

per altri versi: è la seconda regione, a pari<br />

merito con il Lazio e dietro all’Emilia- Romagna,<br />

con 614 veicoli a gas Euro V ed<br />

Euro VI. Mentre il traino per i mezzi a zero<br />

emissioni (elettrici ed idrogeno) tipo d’uso<br />

‘di terzi’ assicurati resta il nord: Lombardia,<br />

Piemonte, Liguria e Veneto continuano<br />

a scommettere su questa tecnologia per gli<br />

GIRO D’ITALIA<br />

spostamenti nei loro confini.<br />

Il centro e il sud si stanno comunque adeguando<br />

per recuperare terreno. È in quelle<br />

aree che si concentrano gli ordini e i preordini<br />

dei nuovi bus, a partire dal primo gennaio<br />

<strong>2022</strong>, nell’ambito degli accordi quadro<br />

‘autobus extraurbani’, ‘autobus urbani’ e<br />

‘autobus a metano’, promossi da Consip.<br />

Ad esempio, tra le alimentazioni Cng e Lng,<br />

in Abruzzo il conteggio fa cifra tonda con<br />

100 tra ordini e preordini, in Campania 216<br />

e in Molise 68.<br />

Maurizio Zanoni<br />

Euro 2 Euro 3 Euro 4 Euro 5 Euro 6<br />

Valle d’Aosta - 3,1% 4,7% 29,7% 62,5%<br />

Friuli-Venezia Giulia - 2,7% 2,5% 39,1% 55,7%<br />

Lazio 5,9% 17,3% 5,9% 21,5% 49,4%<br />

Toscana 13,1% 30,0% 2,5% 12,8% 41,6%<br />

Campania 8,6% 13,2% 17,3% 19,7% 41,2%<br />

P.A. di Trento - 25,9% - 32,8% 40,4%<br />

Umbria 9,8% 32,6% 7,7% 9,6% 40,4%<br />

Liguria 5,7% 26,2% 7,2% 21,9% 39,0%<br />

Lombardia 4,1% 14,2% 7,2% 36,4% 38,2%<br />

P.A. di Bolzano - 6,1% 2,3% 54,2% 37,2%<br />

Emilia-Romagna 7,5% 29,3% 4,1% 23,1% 36,0%<br />

Puglia 12,4% 25,2% 9,4% 18,0% 34,9%<br />

Marche 11,4% 36,7% - 16,9% 32,9%<br />

Abruzzo 8,5% 32,2% 5,0% 24,9% 29,3%<br />

Piemonte 5,6% 28,6% 4,7% 32,2% 28,9%<br />

Calabria 12,5% 33,1% 5,9% 20,4% 28,2%<br />

Basilicata 19,9% 31,7% 8,1% 8,1% 27,7%<br />

Sicilia 9,8% 33,8% 12,6% 16,5% 27,4%<br />

Sardegna 9,3% 10,6% - 62,5% 16,5%<br />

Molise 30,8% 41,0% 10,5% 11,7% 6,1%<br />

Totale 8,4% 23,5% 6,4% 25,4% 36,3%<br />

<strong>Autobus</strong> diesel per classe di inquinamento e regione. Fonte: Mims, dati Motorizzazione Civile<br />

Il Veneto è la<br />

seconda regione<br />

d’Italia,<br />

a pari merito<br />

con il Lazio e<br />

dietro all’Emilia-Romagna,<br />

per presenza<br />

di bus a gas<br />

Euro V o VI:<br />

614. Mentre<br />

il traino per i<br />

mezzi a zero<br />

emissioni<br />

(elettrici ed<br />

idrogeno)<br />

resta il nord:<br />

Lombardia,<br />

Piemonte,<br />

Liguria e<br />

Veneto continuano<br />

a<br />

scommettere<br />

su questa<br />

tecnologia.<br />

16<br />

17


AUTOCAR EXPO Francia: mercato in crisi e retrofit in ascesa<br />

ECONOMIA CIRCOLARE<br />

Uno scatto da<br />

Autocar Expo,<br />

l’unico salone<br />

francese dedicato<br />

al mercato<br />

bus & coach.<br />

Si è tenuto a<br />

Lione dal 12 al<br />

15 ottobre.<br />

Solitamente<br />

il mercato<br />

dei bus<br />

interurbani e<br />

scolastici vive<br />

uno scossone<br />

tra luglio e<br />

settembre.<br />

Non<br />

quest’anno:<br />

il segmento<br />

registra un<br />

calo del 16<br />

per cento.<br />

Urbani?<br />

Meno 12 per<br />

cento. A fine<br />

settembre<br />

il mercato<br />

complessivo<br />

registrava<br />

4.342<br />

immatricolazioni.<br />

Iveco Bus<br />

appare come<br />

il vincitore<br />

con uno<br />

share 46,8<br />

per cento,<br />

in crescita.<br />

Evobus<br />

scende a<br />

16,8.<br />

Mercato in calo, per il turistico la ripresa è ancora<br />

una chimera. Intanto le proposte di conversione<br />

all’elettrico guadagnano spazio in Francia. Merito di un<br />

approccio legislativo orientato a inserire il retrofit tra<br />

le alternative finanziate. Il salone lionese Autocar Expo<br />

<strong>2022</strong> offre una preziosa lente interpretativa di quello<br />

che sta accadendo sul mercato francese<br />

Ormai lo sappiamo: il mercato francese<br />

<strong>2022</strong> degli autobus e dei pullman<br />

non presenta dati positivi. I<br />

dati dell’Association auxiliaire de l’automobile,<br />

istituzione che fornisce - in collaborazione<br />

col Ministero dell’Interno - e i<br />

dati ufficiali sulle registrazioni in Francia,<br />

confermano che l’inizio dell’anno scolastico<br />

non ha interrotto la frenata del mercato<br />

francese in termini di immatricolazioni.<br />

Solitamente il mercato dei bus interurbani<br />

e scolastici dà uno scossone pos itivo<br />

tra luglio e settembre. Non è stato il caso<br />

quest’anno: questo segmento registra un calo<br />

del 16 per cento. <strong>Autobus</strong> urbani? Meno<br />

12 per cento. In termini di unità, a fine settembre<br />

il mercato registrava 4.342 immatricolazioni.<br />

In questo contesto, Iveco Bus<br />

appare come il grande vincitore con una<br />

quota in crescita del 5 per cento, toccando<br />

quota 46,8 per cento. All’opposto, Evobus<br />

scende a 16,8 (dopo il 18,3 del 2021 nello<br />

stesso periodo). Il gruppo Traton (MAN e<br />

Scania) non guadagna share. In positivo<br />

rimangono Otokar Europe (2,9 per cento)<br />

e Karsan (1,9 per cento con 83 unità). Se<br />

diamo un’occhiata ai costruttori focalizzati<br />

sui Classe III, i dati peggiorano: Neoplan<br />

è passata da 13 a 9 unità, Setra da 31 a 8.<br />

Van Hool come Irizar ha sviluppato le sue<br />

18<br />

19


Qui in alto, il<br />

Mercedes Intouro<br />

esposto<br />

ad Autocar<br />

Expo. Nell’altra<br />

pagina, in<br />

alto, l’Irizar<br />

i6S Efficient<br />

premiato con<br />

il Sustainable<br />

Bus Award<br />

2023. Sotto,<br />

a sinistra, un<br />

Iveco Crossway<br />

Euro V<br />

convertito al<br />

gas da Crmt.<br />

A destra, il<br />

bocchettone<br />

per il ‘pieno’<br />

di Cng.<br />

vendite sul mercato dell’urbano e dell’interurbano.<br />

In questo contesto negativo, quale<br />

è stata l’accoglienza del pubblico nei confronti<br />

di Autocar Expo, l’unica fiera francese<br />

dedicata al settore del bus and coach?<br />

Goia e incertezze ad Autocar Expo<br />

«Quattro anni senza Autocar Expo. Il salone<br />

ci è mancato», ha dichiarato Guénaël Bonneau,<br />

Direttore commerciale Irizar Francia.<br />

«Si fa sentire il piacere di ritornare in fiera»,<br />

le parole di Maxime Gissinger, Responsabile<br />

coach in Evobus Francia. Giusto due virgolettati<br />

tra i tanti sentiti nei padiglioni di Lione<br />

dal 12 al 15 ottobre <strong>2022</strong>. È stato un salone<br />

fortemente ridimensionato rispetto al 2018,<br />

ma non per questo meno interessante. Anzi.<br />

Hanno fatto bella mostra di sé una serie di<br />

novità che si erano distinte per l’assenza alla<br />

Iaa: la nuova gamma Setra 500, l’Intouro in<br />

declinazione K ed L, l’Irizar i6S Efficient<br />

(premiato con il Sustainable Bus Award 2023<br />

nella categoria Coach), l’Otokar Navigo da<br />

9,17 m di lunghezza, i Volvo 9700 e 9900<br />

col nuovo motore da 12,8 litre, il Ferqui Nora<br />

(con telaio Iveco Eurocargo) ridisegnato.<br />

Ma non finisce qui. L’elemento di maggiore<br />

interesse della fiera è stato rappresentato<br />

dalla presenza di una vera e propria selva di<br />

aziende attive nel mercato del retrofit.<br />

Il retrofit al centro della scena<br />

Iniziamo con Crmt, un ufficio di ingegneria<br />

specializzato nel metano che ha presentato<br />

il suo ultimo sviluppo, pronto ad essere<br />

omologato sulla base del Crossway Euro<br />

V. Il cliente c’è già: è il gruppo Berthelet<br />

che intende trasformare 15 Crossway verso<br />

l’Euro VI Cng in modo da poterli usare<br />

come scuolabus (i serbatoi per il gas sono<br />

posizionati nelle bagagliere). Importante: la<br />

Safra ha già ricevuto un ordine per<br />

15 Mercedes Intouro che verranno<br />

convertiti nello stabilimento di Albi.<br />

Una cifra a cui potrebbero aggiungersi<br />

altri venti esemplari dopo il<br />

2023, sempre su base Intouro.<br />

giunta regionale Auvergne Rhône-Alpes tramite<br />

Paul Vidal, Vice presidente della giunta<br />

delegato ai trasporti interurbani e scolastici,<br />

ha confermato durante la fiera che i bandi<br />

di gara verranno modificati in modo da autorizzare<br />

veicoli con anzianità superiore ai<br />

cinque anni. Sempre nell’ambito della Regione<br />

Auvergne Rhône-Alpes, c’è un interessante<br />

progetto ad idrogeno portato avanti<br />

da Gck (Green Corp Konnection). Sempre<br />

partendo dall’Iveco Crossway (questa volta<br />

in Euro VI), Gck Mobility ha in fissato per<br />

la primavera 2023 il primo round di test su<br />

strada in collaborazione con l’azienda di<br />

trasporto Car Ginhoux in Ardèche. Il modulo<br />

fuel cell è fornito dalla casa francese<br />

Symbio (un’azienda con legami stretti con<br />

Michelin e Forvia).<br />

Safra ora punta sul retrofit<br />

Anche il gruppo Safra, noto dagli anni ‘80<br />

per i rinnovi del popolare autobus urbano<br />

Berliet/Renault Pr100, è molto interessato<br />

al retrofit di autobus Mercedes Intouro e<br />

alla loro conversione all’idrogeno tramite<br />

installazione di modulo fuel cell. Safra ha<br />

Spazio anche all’idrogeno: partendo<br />

dall’Iveco Crossway, Gck Mobility<br />

ha in fissato per la primavera 2023<br />

il primo round di test su strada in<br />

collaborazione con l’azienda di trasporto<br />

Car Ginhoux in Ardèche.<br />

firmato un accordo col gruppo francese<br />

PlasticOmnium (tra i principali fornitori<br />

per l’industria automobilistica) sia per<br />

quanto riguarda i serbatoi che per la fuel<br />

cell (fornita da Ekpo, una joint-venture tra<br />

PlasticOmnium e la tedesca Elring Klinger).<br />

Safra ha già ricevuto un ordine per 15<br />

mezzi che verranno convertiti nello stabilimento<br />

di Albi. Una cifra a cui potrebbero<br />

aggiungersi altri venti esemplari dopo il<br />

2023, sempre su base Intouro.<br />

Proseguiamo. In provincia di Lione opera<br />

GreenMot, che si è finora focalizzata sulla<br />

conversione in elettrico del Crossway grazie<br />

a batterie fornite da Forsee Power (modello<br />

Zen Slim). In questo caso specifico l’approc-<br />

cio è diverso, dal momento che GreenMot<br />

intende fornire i kit di retrofit completi di<br />

certificazione Utac, kit che i clienti dovranno<br />

quindi adattare, con l’aiuto di un<br />

carrozziere, ai propri veicoli. Una strategia<br />

analoga a quella di Retrofleet, specialisti<br />

in conversione di veicoli e macchinari con<br />

motore a combustione in mezzi elettrici, che<br />

ha recentemente aggiunto alla sua offerta il<br />

brand Mona mobility. Quest’ultima realtà<br />

si occupa di retrofit dell’Iveco Crossway<br />

(ancora lui…). Purtroppo l’azienda mantiene<br />

riserbo sulla componentistica adottata<br />

e sulla propria strategia aziendale, limitandosi<br />

a dichiarare che Battery management<br />

system e assemblaggio dei moduli batteria<br />

sono realizzati internamente. L’unica casa<br />

straniera presentatasi ad Autocar Expo con<br />

un modello effettivamente retrofittato è stata<br />

la tedesca Pepper Motion, rappresentata in<br />

Francia da Rev Mobility. Ecco un Mercedes<br />

Citaro (tipo O530) puramente elettrico. Il<br />

dealer sa benissimo, tuttavia, che per trovare<br />

un mercato in Francia il Citaro non basta e<br />

intende creare retrofit sulla base di Heuliez<br />

Bus o Iveco Bus. Jean-Philippe Pastre<br />

L’unica casa<br />

straniera<br />

presentatasi<br />

in fiera con<br />

un modello<br />

retrofittato<br />

è stata<br />

la tedesca<br />

Pepper Motion,<br />

rappresentata<br />

in<br />

Francia da<br />

Rev Mobility,<br />

con un Mercedes<br />

Citaro<br />

puramente<br />

elettrico. Il<br />

dealer sa benissimo<br />

che<br />

per trovare<br />

un mercato<br />

in Francia il<br />

Citaro non<br />

basta e intende<br />

creare<br />

retrofit sulla<br />

base di Heuliez<br />

Bus o<br />

Iveco Bus.<br />

20<br />

21


EURO BUS EXPO Il mercato inglese del bus si ritrova a Birmingham<br />

C’È FERMENTO!<br />

Dall’1 al 3 novembre, a Birmingham, nel Regno<br />

Unito, è tornato il salone Euro Bus Expo. Il mondo<br />

dell’autobus britannico si è dato appuntamento in<br />

fiera. Con oltre 200 espositori e più di 80 veicoli<br />

in mostra, si sono susseguiti lanci di prodotto e<br />

premiere tecnologiche. Alexander Dennis, Switch<br />

Mobility, Irizar e Yutong tra i protagonisti. Assente<br />

Wrightbus. Elettrico e retrofit nel mirino<br />

22<br />

In foto, l’Enviro<br />

400Fcev di<br />

Alexander<br />

Dennis,<br />

lanciato<br />

ufficialmente in<br />

fiera. In basso<br />

a destra, il<br />

coach elettrico<br />

Yutong TCe12.<br />

Tenendo a battesimo una serie di lanci di<br />

prodotti, l’Euro Bus Expo <strong>2022</strong> ha rappresentato<br />

un gradito ritorno per il buon<br />

numero di visitatori, principalmente britannici.<br />

Pur senza voler intaccare il clima di positività<br />

per il ritorno della fiera e per il miglioramento<br />

del mercato, molti espositori guardano tuttavia<br />

al futuro con una certa cautela. I venti contrari<br />

che il settore deve affrontare, in particolare<br />

nel Regno Unito ma anche in Europa, sono<br />

stati ampiamente riconosciuti. La transizione a<br />

zero emissioni si colloca anche in un contesto<br />

di finanziamenti governativi che, a detta di<br />

molti, tardano ad arrivare, soprattutto in Inghilterra,<br />

a fronte di una risposta più rapida<br />

da parte del governo scozzese e dei principali<br />

mercati europei.<br />

I produttori e le parti interessate hanno anche<br />

sottolineato le sfide infrastrutturali che che<br />

occorre superare per realizzare una vera transizione.<br />

Per quanto riguarda il segmento coach,<br />

la britannica Confederation of Passenger<br />

Transport ha presentato gli ostacoli in un seminario<br />

nel quale si è anche discusso di quali<br />

sono le tecnologie a zero emissioni in grado<br />

di avere la meglio per la lunga percorrenza.<br />

A prescindere dalle sfide che la transizione<br />

verso le emissioni zero comporterà, Euro Bus<br />

Expo <strong>2022</strong> ha dimostrato che la direzione di<br />

marcia dello sviluppo tecnologico è saldamente<br />

orientata nella direzione giusta.<br />

Alexander Dennis<br />

Alexander Dennis ha presentato l’Enviro400Fcev,<br />

un bipiano fuel cell da 11,1 metri<br />

in grado di ospitare 88 passeggeri. La medesima<br />

piattaforma sarà utilizzata per la prossima<br />

versione del modello a batteria Enviro400Ev,<br />

in uscita il prossimo anno. A caratterizzare le<br />

due novità è che si fondano su partnership<br />

tecnologiche diverse rispetto a quella storica,<br />

e che rimane in vigore, con Byd (nello specifico,<br />

Voith come fornitore della driveline ed<br />

Impact per la batteria).<br />

L’Enviro400Ev avrà una capacità di 96 passeggeri<br />

e un’autonomia dichiarata di 418 chilometri.<br />

È in arrivo anche l’Enviro100Ev da<br />

8,5 metri per un massimo di 45 passeggeri<br />

trasportabili su percorsi urbani e rurali.<br />

«Quest’anno abbiamo registrato una crescita<br />

modesta, ma il mercato sta ancora prendendo<br />

piede», afferma Paul Davies, amministratore<br />

delegato di Alexander Dennis, che sottolinea<br />

l’importanza del mercato britannico: «Il Regno<br />

Unito è il pilastro dell’attività di Alexander<br />

Dennis, quindi vorremmo che il nostro<br />

mercato tornasse ad essere stabile prima di<br />

pensare a qualsiasi piano di espansione».<br />

Mellor<br />

Mellor ha scelto l’Euro Bus Expo per il lancio<br />

dell’autobus elettrico a batteria Sigma 8,<br />

lungo otto metri e adatto al trasporto di 54<br />

persone. Il Sigma 8 si aggiunge alla gamma<br />

di autobus elettrici a batteria Sigma, che copre<br />

lunghezze da 7 a 12 metri.<br />

Mellor ha appena intrapreso una espansione<br />

sui mercati continentali. Ha esportato veicoli<br />

in Svezia, Germania e Hong Kong. Punta a<br />

raggiungere in futuro una ripartizione 50/50<br />

tra vendite nazionali ed export. «Nel 2023<br />

produrremo per il 60 per cento veicoli diesel<br />

e per il restante 40 autobus elettrici, per poi<br />

aumentare lo share dell’elettrico in maniera<br />

crescente nei prossimi cinque anni», afferma<br />

Mark Clisset, direttore vendite della divisione<br />

autobus di Mellor.<br />

Switch Mobility<br />

Switch Mobility ha presentato il nuovo e1, un<br />

autobus da 12 metri e 400 kWh con un’autonomia<br />

di circa 350 km. In ogni caso, il Metrocity<br />

elettrico (lascito del listino Optare) è destinato<br />

a rimanere il prodotto principale in vendita<br />

nel Regno Unito. Nel frattempo, Switch sta<br />

lavorando all’e2, che andrà a sostituire il corto<br />

Optare Solo a inizio del 2024. Pete Freedman,<br />

Chief Marketing & Sustainability Officer di<br />

Switch Mobility, dichiara: «L’e2 manterrà la<br />

maggior parte delle caratteristiche esistenti<br />

del Solo, compresa la capacità di posti a<br />

sedere, e avrà anche l’autonomia necessaria<br />

per la maggior parte dei servizi suburbani».<br />

Negli ultimi due anni, Switch ha ‘protetto’ il<br />

fatturato grazie agli affari conseguiti in India.<br />

Freedman prosegue: «Al momento abbiamo<br />

più di 1.000 unità ordinate, ma sono per lo<br />

più in India, dove la crescita del mercato è<br />

abbastanza rapida. Nel Regno Unito, il mercato<br />

sta crescendo, ma non così rapidamente<br />

come vorremmo».<br />

Switch Mobility ha avviato la realizzazione<br />

di uno stabilimento produttivo a Valladolid,<br />

in Spagna. «Ci consentirà di vendere i nostri<br />

veicoli in Spagna, Portogallo, Francia e Italia.<br />

Poi guarderemo a mercati come la Scandinavia<br />

e la Germania, ma ci sono buoni prodotti<br />

già disponibili e non sono mercati facili da<br />

avvicinare», conclude Freedman.<br />

Irizar<br />

Irizar ha presentato il<br />

suo primo autobus elettrico<br />

ie tram con guida a<br />

destra, pronto a circolare<br />

a Londra con le insegne<br />

di Go Ahead. L’operatore<br />

ha ordinato 20 veicoli<br />

e infrastruttura di ricarica.<br />

Si tratterà dei primi<br />

bus con ricarica ultrafast<br />

nella capitale britannica.<br />

Circoleranno sulla<br />

linea 358, nel quadrante<br />

sud della metropoli. Il<br />

costruttore ha esposto<br />

anche il nuovo i6S Efficient,<br />

premiato Sustainable<br />

Bus Award Coach<br />

2023, e il suo primo i8<br />

Alexander<br />

Dennis ha presentato<br />

l’Enviro400Fcev,<br />

un<br />

bipiano fuel<br />

cell da 11,1<br />

metri in grado<br />

di ospitare<br />

88 persone.<br />

La stessa<br />

piattaforma<br />

sarà utilizzata<br />

per la prossima<br />

versione<br />

dell’Enviro-<br />

400Ev a batteria,<br />

in uscita<br />

il prossimo<br />

anno. A caratterizzare<br />

le<br />

novità è che<br />

si fondano su<br />

partnership<br />

tecnologiche<br />

diverse rispetto<br />

a quella<br />

storica, e che<br />

rimane in vigore,<br />

con Byd<br />

(Voith come<br />

fornitore della<br />

driveline ed<br />

Impact per la<br />

batteria).<br />

23


Qui in alto il<br />

Routemaster<br />

convertito in<br />

elettrico da<br />

Equipmake. In<br />

basso, da sinistra:<br />

l’8 metri<br />

Mellor Sigma 8,<br />

lanciato in fiera,<br />

e lo Switch Mobility<br />

e1, il 12<br />

metri già presentato<br />

quest’estate.<br />

A destra<br />

in alto: Higer<br />

Steed ed eVersum<br />

eShuttle, in<br />

basso l’Irizar ie<br />

tram pronto ad<br />

affrontare il traffico<br />

di Londra<br />

per Go-Ahead.<br />

da 14 metri in declinazione mirrorless. Allo<br />

stand anche l’i4, forte di 71 posti a sedere.<br />

eVersum<br />

Il newcomer austriaco eVersum ha approfittato<br />

dell’Euro Bus Expo <strong>2022</strong> per lanciare il<br />

suo autobus elettrico a batteria eShuttle, destinato<br />

ai centro città e all’ultimo miglio, oltre<br />

che al trasporto passeggeri negli aeroporti e<br />

ai servizi navetta. È stata esposta la versione<br />

da 8,4 metri con motore da 230 kW, in grado<br />

secondo il costruttore di percorrere circa 300<br />

km e di trasportare 60 passeggeri. eVersum ha<br />

sviluppato anche le versioni da 5,4 e 6,9 metri.<br />

«Il nostro obiettivo è cambiare la percezione<br />

dell’autobus tramite l’utilizzo di un design<br />

radicalmente nuovo. Vogliamo dare ai passeggeri<br />

la sensazione di essere partecipi dei<br />

più recenti sviluppi nel mondo del trasporto<br />

pubblico», afferma il Ceo Holger Postl.<br />

Attualmente eVersum ha una capacità produttiva<br />

di 160 veicoli all’anno e sta attivando<br />

delle partnership con l’obiettivo di espandere<br />

il proprio raggio d’azione. Holger prosegue:<br />

«Abbiamo vinto una gara in Austria per 16<br />

veicoli e abbiamo siglato una partnership in<br />

Portogallo che ci consentirà di avere circa<br />

130 veicoli in circolazione nei prossimi tre<br />

anni, oltre ad essere attivi nella partecipazione<br />

a gare d’acquisto a livello europeo».<br />

Equipmake<br />

Equipmake, azienda britannica focalizzata<br />

sullo sviluppo di drivetrain elettrici, ha presentato<br />

una nuova versione dell’iconico due<br />

piani Routemaster nella quale il motore ibrido<br />

originale è stato sostituito da una nuova catena<br />

cinematica a emissioni zero. L’autobus<br />

retrofittato è attualmente in fase di test per<br />

Switch Mobility ha avviato la realizzazione<br />

di uno stabilimento produttivo<br />

a Valladolid. «Ci consentirà di vendere<br />

i nostri veicoli in Spagna, Portogallo,<br />

Francia e Italia», dichiara Pete Freedman,<br />

Chief Marketing & Sustainability Officer.<br />

l’operatore Metroline. Secondo Equipmake,<br />

la batteria da 400 kWh è in grado di consentire<br />

un’autonomia di almeno 241 km.<br />

«Stiamo costruendo un impianto in grado<br />

di produrre 200 motori all’anno. Nel Regno<br />

Unito ci sono circa 30.000 autobus. Fino a<br />

poco tempo fa, il tasso di sostituzione era di<br />

circa 2.000 veicoli all’anno, quindi la conversione<br />

di centinaia di veicoli all’anno è fattibile<br />

e abbiamo la possibilità di aumentare ulteriormente<br />

queste cifre», afferma Ian Foley,<br />

Ceo di Equipmake. Che prosegue: «Non c’è<br />

tempo né fondi per sostituire tutti i veicoli<br />

con motore a combustione nei tempi previsti<br />

dalle aspirazioni del governo o dell’industria.<br />

Con i 22 penny al chilometro previsti dal<br />

governo e ora applicabili anche agli autobus<br />

retrofittati in elettrico (grazie al Bus Service<br />

Operators’ Grant), il retrofit è oggi un sistema<br />

economicamente vantaggioso per accelerare<br />

il passaggio alle emissioni zero».<br />

Pelican Bus & Coach - Yutong<br />

Pelican Bus & Coach, distributore del gruppo<br />

cinese Yutong per il Regno Unito, ha messo<br />

Pelican Bus & Coach, distributore Yutong<br />

per il Regno Unito, ha messo in<br />

mostra una gamma così composta:<br />

e-bus urbano E12 e coach elettrico<br />

a batteria TCe12 (sono 22 i Classe III<br />

consegnati finora in Uk).<br />

in bella mostra una gamma così composta:<br />

e-bus urbano E12 e coach elettrico a batteria<br />

TCe12. Pelican afferma che finora nel Regno<br />

Unito ha consegnato 22 turistici TCe12 e altri<br />

30 sono in fase di ordinazione. In totale,<br />

considerando anche gli urbani, ha messo a<br />

segno 179 consegne, a cui si aggiungeranno<br />

altre 136 unità ordinate. Secondo i dati di<br />

Pelican, Yutong detiene oltre il 10 per cento<br />

del mercato inglese dei bus elettrici. L’anno<br />

prossimo, la gamma disponibile nel Regno<br />

Unito si amplierà con il lancio di un midibus<br />

elettrico destinato all’uso rurale e urbano,<br />

nonché di un autobus elettrico a due piani.<br />

«Quest’anno abbiamo assistito a un aumento<br />

esponenziale delle consegne e delle richieste<br />

di informazioni sugli autobus, a testimonianza<br />

del fatto che gli operatori guardano<br />

alle emissioni zero», afferma Ian Downie,<br />

responsabile di Yutong Uk presso Pelican<br />

Bus & Coach.<br />

Harris Group – Higer<br />

Il distributore del marchio Higer in Regno<br />

Unito e Irlanda Harris Group ha dichiarato<br />

che metterà presto a disposizione del mercato<br />

inglese un coach elettrico. Tuttavia, il<br />

veicolo non è ancora disponibile. L’Higer<br />

Pegasus diesel da 12 metri, è stato affermato,<br />

avrà a sua volta un ‘gemello’ a batteria<br />

in grado di consentire autonomie nell’ordine<br />

dei 550 chilometri. Harris afferma che il<br />

veicolo è attualmente operativo in Cina ed<br />

è in attesa dell’omologazione per la guida<br />

a destra e delle prove finali. In fiera è stato<br />

esposto il bus a batteria da 9 metri Higer<br />

Steed, oltre all’Azure di 12 metri. L’anno<br />

prossimo verrà lanciato anche l’autobus articolato<br />

Goliath.<br />

Alex Byles<br />

Ian Foley,<br />

Ceo di<br />

Equipmake,<br />

ha dichiarato:<br />

«Non<br />

c’è tempo<br />

né fondi per<br />

sostituire<br />

tutti i veicoli<br />

diesel nei<br />

tempi auspicati.<br />

Con i<br />

22 penny al<br />

chilometro<br />

previsti dal<br />

governo e<br />

ora applicabili<br />

anche ai<br />

bus convertiti<br />

in elettrico,<br />

il retrofit<br />

è oggi<br />

un sistema<br />

economicamente<br />

vantaggioso<br />

per<br />

accelerare<br />

il passaggio<br />

alle emissioni<br />

zero».<br />

24<br />

25


PRESENTAZIONE Van Hool Serie T<br />

Mentre il mercato Usa è<br />

pronto ad accogliere il<br />

primo turistico doubledecker<br />

elettrico made in<br />

Belgio, quello europeo<br />

dà il benvenuto alla<br />

serie T motorizzata Euro<br />

VI, che dalla primavera<br />

2023 andrà ad<br />

affiancare i granturismo<br />

di lusso Ex e Tdx: già<br />

ordinati 38 pezzi.<br />

Acron, Alicron e<br />

Astron: tocca a voi.<br />

L<br />

’importanza del fattore ‘T’. ‘T’ come<br />

tempo e tradizione, che sono dalla parte<br />

di un’azienda familiare come Van Hool,<br />

presente sul mercato da settantacinque anni.<br />

E ‘T’, anche, come turismo: alle nostre latitudini,<br />

infatti, i coach made in Belgio viaggiano<br />

spesso e volentieri in coppia con la<br />

livrea del picchio di MarinoBus, in versione<br />

bipiano. Ora, al tramonto di un anno positivo<br />

dopo un biennio assai negativo segnato della<br />

pandemia, il costruttore belga rinnova il proprio<br />

listino lanciando la serie T, che inizierà a<br />

macinare chilometri in strada da aprile 2023.<br />

Parola dell’amministratore delegato FIlip<br />

Van Hool. E che affiancherà i granturismo<br />

di lusso, Ex e Tdx. Ecco allora gli eleganti<br />

e arrotondati modelli Alicron (2 assi), Acron<br />

(2 e 3 assi) e Astron (3 assi), spinti da motore<br />

Daf generazione Euro VI Ng da 11 e 13<br />

litri con una gamma di potenza che va da<br />

367 a 530 cavalli. Trasmissione? La scelta è<br />

tra automatizzati (ZF TraXon) e automatici<br />

(ZF EcoLife e Allison). Capienza? Fino a<br />

un massimo di 59 persone. Lo sviluppo della<br />

In foto, l’Acron<br />

Serie T 17, in<br />

livrea color<br />

tortora, con<br />

lunghezza di<br />

14.280 mm. Si<br />

apprezzano il<br />

muso stondato<br />

e l’accattivante<br />

fanale anteriore.<br />

Alicron sarà<br />

disponibile<br />

nella versione<br />

a due e<br />

tre assi, lo<br />

stesso per<br />

Acron, mentre<br />

Astron<br />

solo a tre<br />

assi. I coach<br />

sono spinti<br />

da motore<br />

firmato Daf<br />

generazione<br />

Euro VI Ng<br />

da 11 e 13<br />

litri con una<br />

gamma di<br />

potenza che<br />

va da 367 a<br />

530 cavalli.<br />

Trasmissione?<br />

La<br />

scelta è tra<br />

automatizzati<br />

(ZF TraXon)<br />

e automatici<br />

(ZF EcoLife e<br />

Allison). Capienza?<br />

Fino<br />

a un massimo<br />

di 59 persone<br />

ospitabili<br />

a bordo.<br />

26IL NOSTRO TRIDENTE D’ATTACCO<br />

27<br />

26<br />

27


PRESENTAZIONE Van Hool Serie T<br />

serie Van Hool T è stato dominato da quattro<br />

temi: aerodinamica, design, comfort e sicurezza.<br />

Vediamole nel dettaglio. Nella tabella<br />

della pagina seguente le schede tecniche<br />

dei modelli presentati dal vivo (Alicron<br />

non è contemplato).<br />

Tanto il lavoro<br />

fatto per migliorare<br />

l’aerodinamica<br />

e tagliare<br />

consumi:<br />

la smussatura<br />

degli angoli<br />

e la forma arrotondata<br />

del<br />

parabrezza,<br />

l’integrazione<br />

delle luci nella<br />

scocca e la<br />

predisposizione<br />

delle alette nella<br />

carenatura e<br />

dello spoiler al<br />

tetto, riducono<br />

le turbolenze e<br />

il rumore.<br />

Sotto l’Acron T<br />

15 in livrea carta<br />

da zucchero<br />

e destra, in<br />

rosso, l’Astron<br />

T 17.<br />

Aerodinamica migliorata<br />

Tanto lavoro è stato fatto per migliorare il<br />

coefficiente di aerodinamica, tagliando i consumi:<br />

la smussatura degli angoli e la forma<br />

arrotondata del parabrezza, così come l’integrazione<br />

delle luci nella scocca e la predisposizione<br />

delle alette nella carenatura e dello<br />

spoiler al tetto, portano a ridurre le turbolenze<br />

del vento e dunque il rumore. Va da sé che a<br />

guadagnarne non è solo il serbatoio, ma anche<br />

il comfort per conducente e passeggeri.<br />

Design rivisitato e ingentilito<br />

Alle tradizionali linee orizzontali sulla fiancata,<br />

una striscia cromata sul lato sottolinea<br />

il nome della serie, marcando la divisione tra<br />

la carrozzeria e il vetro dei finestrini.<br />

Sul frontale, decorato con discrezione con parti<br />

cromate, troviamo la superficie nera lucida<br />

tra i fari in linea con l’estetica Van Hool.<br />

Il posteriore, invece, è stato ingentilito da una<br />

pinna in tinta con la carrozzeria che conferisce<br />

un tocco dinamico al design delle fiancate.<br />

I fari anteriori e posteriori sono a tecnologia<br />

Led. Così come è a Led l’illuminazione del<br />

cockpit e quella delle sedute dei passeggeri,<br />

con luci che corrono per tutto il corridoio. Gli<br />

interni sono caratterizzati da superifici di colore<br />

nero: dai telai delle vetrature alle cornici<br />

dei sedili, passando per i binari degli stessi.<br />

La postazione di guida è stata riprogettata:<br />

soffitto a tinta chiara, quadro luci digitale e<br />

sistema multimediale aggiornato, con pulsantiera<br />

e touchscreen.<br />

Spazio al comfort<br />

La nuova serie T ha portato con sé anche una<br />

nuova gamma di sedili, più leggeri di circa<br />

5-6 chilogrammi rispetto al passato. Comfort<br />

la parola d’ordine: grazie alla funzione ‘culla’,<br />

il sedile si sposta quando la superficie dello<br />

schienale viene inclinata. Ciò consente al passeggero<br />

di godere di una vera e propria seduta<br />

in poltrona durante il viaggio.<br />

Nuove anche le cappelliere dove alloggiare<br />

i bagagli pià leggeri: i vani, la cui apertura<br />

è verso l’interno, sono stati inclinati e posizionati<br />

più esternamente, così da accrescere<br />

lo spazio nell’abitacolo e garantire maggiore<br />

aria agli utenti seduti lato corridoio. Più spazio<br />

anche sulle scale d’ingresso, così da agevolare<br />

la salita e la discesa. Inoltre è stato montato<br />

anche un nuovo sistema di climatizzazione,<br />

con rumorosità tagliata di circa 6-10 decibel.<br />

Sicurezza sempre<br />

Per l’equipaggiamento di sicurezza Van Hool<br />

è andata a bussare alla porta di Mobileye, che<br />

ha fornito la gamma Shield+, forte di diversi<br />

componenti come il Turning assist, che rileva<br />

la presenza di utenti della strada accanto al<br />

CARTA D’IDENTITÀ<br />

veicolo e avverte il conducente quando sta<br />

per svoltare. Dunque, il Pedestrian collision<br />

warning, che rileva le persone in movimento<br />

davanti al veicolo, e lo Speed limitation indication,<br />

capace di riconoscere i segnali stradali<br />

con il limite di velocità, indicandoli sulla plancia.<br />

Quindi l’Highway monitoring warning,<br />

che indica al conducente quando la distanza<br />

dal veicolo che lo precede scende sotto quella<br />

Van Hool T 15 Acron Van Hool T 17 Acron Van Hool T 17 Astron<br />

Lunghezza mm 12.540 14.280 14.280<br />

Altezza mm 3.805 3.805 3.795<br />

Passo mm 6.130 6.700 + 1.300 6.700 + 1.300<br />

Sbalzo ant/post mm 2.950 / 3.460 2.950 / 3.330 2.950 / 3.300<br />

Altezza in piedi nel corridoio mm 2.025 2.015 2.105<br />

Sedili n° 51 59 59<br />

Motore Daf MX11 Daf MX13 Daf MX13<br />

Potenza cv 402 475 475<br />

Cambio Allison T450 R ZF Traxon ZF Traxon<br />

Volume van bagagli metri cubi 6.71 12.35 15.56<br />

Capacità serbatoio l 600 437 + 414 700<br />

Capacità AdBlue l 64 64 75<br />

Aria condizionata Hispacold Breeze 200 Hispacold Breeze 200 Hispacold Multi-Split<br />

unità al tetto unità al tetto unità drop-in a 4 zone<br />

Equipaggiameto speciale - elevatore D’Hollandia portabagagli con sportelli,<br />

mirrorcams<br />

di sicurezza. Infine il Turn signal reminder,<br />

che ricorda all’autista che l’indicatore di direzione<br />

è attivato da troppo tempo. All’equipaggiamento<br />

di sicurezza si aggiunge inoltre<br />

il sistema Driver drowsiness indication, che<br />

monitora la condizione dell’autista: quando è<br />

affaticato, il Ddi lo rileva in base al comportamento<br />

di guida ed emette un allarme acustico<br />

e visivo.<br />

Fabio Franchini<br />

Nuova anche<br />

la gamma<br />

di sedili, più<br />

leggeri di<br />

circa 5-6<br />

kg rispetto<br />

al passato.<br />

Comfort il<br />

mantra: grazie<br />

alla funzione<br />

‘culla’, il sedile<br />

si sposta<br />

quando la<br />

superficie<br />

dello schienale<br />

viene<br />

inclinata: ciò<br />

consente al<br />

passeggero di<br />

godere di una<br />

vera e propria<br />

‘seduta in<br />

poltrona’.<br />

28<br />

29


IMPRESSIONE DI GUIDA<br />

Alla guida<br />

In foto, a sinistra,<br />

il Setra S 519<br />

Hd messo alla<br />

frusta sulle strade<br />

portoghesi nel corso<br />

del test drive per la<br />

stampa organizzato<br />

dal gruppo di<br />

Stoccarda. A<br />

destra, l’S 516 Hdh<br />

TopClass.<br />

SETRA<br />

S 515 HD<br />

COMFORTCLASS<br />

12,295 METRI<br />

OM 470<br />

456 CAVALLI<br />

POWERSHIFT<br />

non ci si<br />

Tanti piccoli accorgimenti di<br />

design e un grande salto di<br />

qualità nei sistemi di assistenza<br />

al driver. L’Active drive assist 2 è<br />

un compagno di guida. Si alza<br />

l’asticella della sicurezza<br />

sente<br />

cv!<br />

510!<br />

480!<br />

450!<br />

420!<br />

390!<br />

360!<br />

330!<br />

300!<br />

270!<br />

MOTORE<br />

OM 470<br />

240!<br />

900! 1.200! 1.500! 1.800!<br />

giri / minuto !<br />

POTENZA CV! COPPIA KGM!<br />

kgm!<br />

292!<br />

269!<br />

247!<br />

224!<br />

202!<br />

179!<br />

157!<br />

134!<br />

112!<br />

89!<br />

Tipo MERCEDES OM 470 - 428<br />

Cilindrata cc 10.677<br />

Disposizione<br />

6 in linea<br />

Valvole per cilindro<br />

Alesaggio per corsa mm 125 x 145<br />

Potenza cv/giri 456/1.800<br />

Potenza specifica cv/litro 42,71<br />

Coppia kgm/giri 224/900-1.300<br />

Riserva di coppia % 24<br />

Rapporto di compressione 17:1<br />

Alimentazione<br />

common rail<br />

Aspirazione<br />

turbo<br />

Peso a secco kg 990<br />

Capacità coppa olio litri 34<br />

Rendimento termod. % 46,5<br />

Inquinanti<br />

Euro 6 con Scr+Egr<br />

INDICE DIESEL AUTOBUS 7,7<br />

Il rendimento termodinamico è calcolato al<br />

regime di minor consumo specifico.<br />

mai soli<br />

Brand e sicurezza attiva. Un tocco -<br />

piccolo - all’estetica, e una consistente<br />

spinta al software. Su questi<br />

due pilastri si gioca il lancio in versione<br />

rinnovata della gamma Setra 500. Immutate<br />

la piattaforma, le lunghezze in gamma,<br />

gli interni, l’aerodinamica (il Cx rimane<br />

assestato sul - notevole - 0,33 dichiarato<br />

in sede di lancio della serie 500 una decade<br />

fa), l’estetica, al di fuori di qualche<br />

ritocco volto a rafforzare la celebrazione<br />

del brand. Di facelift si tratta, se ci si ferma<br />

all’apparenza. Il grosso delle novità,<br />

invisibili all’occhio, sono celate nel cuore<br />

tecnologico del veicolo. E qui è lecito<br />

parlare di un vero e proprio, nuovo, salto<br />

di qualità nel cammino della casa di Ulm<br />

(e del gruppo Evobus nel suo complesso)<br />

verso sistemi di assistenza alla guida<br />

sempre più performanti. Riflettori accesi,<br />

in queste pagine, sul ComfortClass S 515<br />

Hd, protagonista - col tre assi TopClass S<br />

516 Hdh - di una presentazione stampa a<br />

novembre in quel di Lisbona.<br />

© <strong>Autobus</strong> <strong>2022</strong><br />

30<br />

31


IMPRESSIONE DI GUIDA<br />

INTERNI<br />

Via il cappello,<br />

è un Setra<br />

Family feeling<br />

accresciuto, interni al<br />

top. Squadra vincente<br />

non si cambia<br />

12.295 millimetri di lunghezza, l’S<br />

515 Hd può ospitare un massimo di<br />

53 passeggeri. Nulla di nuovo sotto<br />

il portellone posteriore: il motore per tutti<br />

e sei i modelli della ComfortClass, è il più<br />

che rodato Om 470 Euro VI da 394 (solo<br />

per il ‘corto’), 428 o 456 cavalli (quest’ultima<br />

è la taratura del veicolo presentato<br />

in queste pagine), fino ai 476 dell’Om471<br />

disponibile sui modelli a tre assi, e unica<br />

scelta per il terzetto TopClass (476 o 510<br />

cavalli).<br />

Il nero va con tutto<br />

Passiamo al design. Il logo ‘Setra’ è affidato<br />

a un inserto tridimensionale che<br />

ha l’obiettivo di fornire l’impressione di<br />

una scritta cromata ‘galleggiante’ su uno<br />

sfondo nero lucido (una diarchia di colori<br />

invertita rispetto al passato, quando le lettere,<br />

in font nero, apparivano direttamente<br />

inserite nel fascione argenteo del frontale).<br />

Il nero adottato per lo sfondo del logo ha<br />

l’ulteriore benefit di nascondere la tecnologia<br />

radar installata per i sistemi di assistenza<br />

alla guida. Ineludibile, lo stemma<br />

Kässbohrer accompagna il logo Setra sul<br />

frontale.<br />

Frecce, luci diurne e posizione sono incastonate,<br />

sul frontale, negli inserti lineari<br />

che incorniciano dall’alto i gruppi ottici<br />

principali, incanalando la prospettiva<br />

verso il logo. Questo sui ComfortClass<br />

e TopClass. Sul due piani rimangono in<br />

auge le linee arancioni che integrano soltanto<br />

gli indicatori di posizione.<br />

Novità al cockpit e nei service set<br />

Incrementati gli inserti di colore nero. Le<br />

paretine dietro il sedile conducente e hostess<br />

sono ora in vetro nero opaco e recano,<br />

di nuovo, ben visibile il logo Setra: una<br />

scelta di design volta a improntare la vista<br />

frontale dell’autobus a una sensazione di<br />

continuità cromatica e di richiami estetici<br />

con il brand ospitato al centro della calandra.<br />

Belli i nuovi service set: incorniciati<br />

da una piattaforma di luce tenue, offrono<br />

bocchettoni dell’aria ora tondi e direzionabili<br />

a 360 gradi. Consueta eleganza per<br />

gli interni, con sedili dotati di tavolino,<br />

portabibita, retina portaoggetti, maniglie.<br />

Uno sguardo al posto guida. L’accensione<br />

del veicolo avviene in modalità ‘keyless’.<br />

Immutato il feeling Setra, sul quale c’è<br />

veramente poco da dibattere. La sostanza<br />

è la stessa. A sinistra la consolle per<br />

il freno di stazionamento elettronico (la<br />

funzione ‘hold’ si attiva automaticamente<br />

32<br />

premendo con vigore sul pedale del freno<br />

a veicolo fermo). Il sistema di assistenza<br />

alla partenza in salita è standard sulla<br />

TopClass. L’impianto di telecamere veicola<br />

sul monitor dieci pollici disponibile<br />

alla sinistra del driver una visuale a 360<br />

gradi dei dintorni del coach e varie altre<br />

Belli i nuovi service<br />

set: incorniciati da una<br />

piattaforma di luce<br />

tenue, offrono bocchettoni<br />

dell’aria ora<br />

tondi e direzionabili<br />

a 360 gradi. Consueta<br />

eleganza per gli interni,<br />

con sedili dotati di<br />

tavolino, portabibita,<br />

retina portaoggetti,<br />

maniglie. Uno sguardo<br />

al posto guida. L’accensione<br />

del veicolo<br />

avviene in modalità<br />

‘keyless’. Immutato il<br />

feeling Setra, sul quale<br />

c’è veramente poco da<br />

dibattere.<br />

opzioni di visualizzazioni utili ad agevolare<br />

le manovre. Il sistema di infotainment è<br />

stato aggiornato. Il monitor a 7 pollici alla<br />

destra del driver può essere governato via<br />

comandi touch, pulsanti o comandi vocali.<br />

A disposizione dei passeggeri monitor Hd<br />

da 21,5 pollici.<br />

GAMMA<br />

Sei le varianti ComfortClass: 10,5 metri,<br />

12, 13 a due assi, 13 a tre assi, 14 e 15<br />

metri. La porta a due ante dietro l’asse<br />

posteriore è (ancora) prevista come optional<br />

sul modello extra long. Un’alternativa<br />

che comporta la collocazione del cucinino<br />

e della toilette pure al posteriore<br />

e che ha il plus di decretare un aumento<br />

dello spazio in bagagliera da 12,6 a<br />

13,7 metri cubi. Tre le declinazioni della<br />

TopClass: dai 12,5 metri dell’S 515 Hdh<br />

ai 14,2 dell’S 517 Hdh, passando per i<br />

tredici dell’S 516 Hdh.<br />

FRENI<br />

L’impianto, a doppio circuito, è pneumatico<br />

e agisce esclusivamente su dischi<br />

autoventilati. Il veicolo dispone di rallentatore<br />

idraulico integrato nel cambio comandato<br />

dalla leva sotto al volante. Di serie<br />

Ebs, Eps, Abs, Asr, Dbl, Fcf, Aba 5, Ppc.<br />

Sul mezzo provato anche l’Active drive<br />

assist 2.<br />

SOSPENSIONI<br />

Sono di tipo pneumatico integrale, con<br />

correttore d’assetto di tipo elettronico.<br />

Sospensioni anteriori a ruote indipendenti.<br />

Sul primo e sul terzo asse agiscono 2<br />

molle ad aria e altrettanti ammortizzatori<br />

telescopici. Dietro tutto raddoppia, compreso<br />

il dispositivo di sollevamento/abbassamento.<br />

Barra stabilizzatrice anteriore<br />

e posteriore.<br />

DIMENSIONI<br />

Lunghezza mm 12.295<br />

Larghezza mm 2.550<br />

Altezza mm 3.770<br />

Passo mm 6.090<br />

Sbalzo ant/post mm 2.890/3.315<br />

Assali portata ant/post kg 7.100/12.000<br />

Altezza interna mm 2.100<br />

Posti n° 53<br />

Bagagliera m3 10<br />

33


IMPRESSIONE DI GUIDA<br />

MECCANICA<br />

Cuore di<br />

software<br />

L’Active drive assist 2,<br />

opzionale, segna un salto<br />

in avanti nell’assistenza<br />

alla guida<br />

Veniamo al dunque. Le tecnologie di<br />

sicurezza attiva fanno un salto di<br />

qualità importante e rappresentano<br />

di gran lunga la pietanza più gustosa di<br />

questo (ri)lancio. Tanto che la definizione<br />

appena adottata inizia a stare stretta. Perché<br />

di ‘assistenza alla guida’, di fatto, si<br />

tratta. Financo ‘sostituzione alla guida’.<br />

Ma procediamo con ordine. La condizione<br />

sine qua non è l’adozione di una piattaforma<br />

elettrica ed elettronica aggiornata.<br />

Una tecnologia non ancora disponibile sul<br />

bipiano S 531 Dt e sull’altro Classe III del<br />

gruppo: il Mercedes Tourismo. I quali di<br />

conseguenza rimangono per il momento<br />

esclusi da questi sviluppi. Per il double decker<br />

una motivazione aggiuntiva è legata<br />

alla stazza: i sistemi di assistenza attiva<br />

vanno necessariamente rimodulati e tarati<br />

ad hoc. Poco male: stiamo parlando di un<br />

prodotto lanciato appena cinque anni fa.<br />

Il battesimo dell’Active drive assist 2<br />

La rinnovata gamma 500 tiene a battesimo<br />

non solo l’Aba 5 già inaugurato sull’Intouro<br />

(ora in grado di avviare una frenata<br />

anche in vista di pedoni in movimento fino<br />

a una velocità del mezzo di 50 chilometri<br />

orari) e montato di serie. Soprattutto, vede<br />

qui la luce l’Active drive assist 2, disponibile<br />

come optional. Un vero unicum: il<br />

primo sistema che consente la guida semiautomatica<br />

di un coach.<br />

Ed è effettivamente sorprendente, ancorché<br />

affinabile, la funzione di guida ‘autonoma’<br />

all’interno della corsia di marcia. Con la<br />

premessa che il funzionamento è legato alla<br />

presenza contemporanea di fattori quali una<br />

perfetta visibilità e un disegno ben chiaro<br />

delle corsie di marcia sull’asfalto. Nell’ambito<br />

di questi presupposti, il sistema, come<br />

già accade sulle vetture di gamma medioalta,<br />

‘aggancia’ il centro corsia (o, a discrezione<br />

del conducente, ci si può posizionare<br />

leggermente a sinistra o a destra) e regola<br />

autonomamente la direzione in modo da<br />

presidiare la posizione, rispettando nel<br />

contempo la distanza dal veicolo che precede.<br />

È il caso di immaginare la tecnologia<br />

Active drive assist 2, disponibile a tutte le<br />

velocità, come il punto di congiunzione di<br />

una serie di impianti di sicurezza, che sotto<br />

la sua egida lavorano mano nella mano.<br />

L’Active drive assist 2 segue innanzitutto i<br />

‘comandamenti’ del Predictive powertrain<br />

control (di serie), in grado di prevedere<br />

l’andamento della topografia stradale e impostare<br />

la guida nell’ottica della maggior<br />

economicità possibile. Con due news: ora<br />

L’Active drive<br />

assist 2 segue i<br />

‘comandamenti’ del<br />

Predictive powertrain<br />

control (di serie), in<br />

grado di prevedere<br />

l’andamento della<br />

topografia stradale e<br />

impostare la guida<br />

nell’ottica della<br />

maggior economicità<br />

possibile. Con due<br />

news: ora il Ppc è<br />

arricchito di Driver<br />

score, che fornisce al<br />

conducente feedback<br />

e consigli di guida,<br />

e rallenta autonomamente<br />

in prossimità<br />

delle rotonde.<br />

il Ppc è arricchito di Driver score, che fornisce<br />

al conducente feedback e consigli di<br />

guida economica, e ‘vede’ anche le rotonde.<br />

Informa il driver tramite apposita grafica<br />

sul quadro luci, abbassa autonomamente<br />

la velocità fino a 15 km/h e riaccelera in<br />

autonomia in uscita dalla rotatoria.<br />

Debutta la frenata di emergenza<br />

Tornando all’Active drive assist, questi<br />

sfrutta le funzionalità di Adaptive cruise<br />

control, Lane assist e Aba 5 e i rispettivi<br />

sensori radar e telecamere per mantenersi<br />

in corsia e aggiustare la distanza di sicurezza.<br />

Il quattro razze è governato dal motore<br />

elettrico integrato al volante che prende il<br />

nome di Active steering assist (identificato,<br />

quando in funzione, dal simbolo verde<br />

del volante sul quadro luci). L’Active drive<br />

assist 2 può essere disattivato lasciando in<br />

funzione cruise control adattivo e Pcc.<br />

Quando il sistema non ‘vede’ più una o entrambe<br />

le linee di demarcazione della corsia,<br />

compare un segnale visivo sul quadro luci,<br />

unitamente a una vibrazione del sedile.<br />

Lecito pensare che il conducente, a segna-<br />

letica orizzontale fresca, possa rischiare di<br />

rilassarsi. Entra qui in gioco il sistema che<br />

ne monitora la presa sul volante: una tecnologia,<br />

‘affogata’ nel meccanismo di sterzata<br />

idraulico, che controlla in tempo reale,<br />

costantemente, la forza e l’intensità della<br />

presa, in modo da percepire i segni di un<br />

colpo di sonno o di un malore. A cui segue<br />

quella che in Setra definiscono ‘cascata’ di<br />

segnali volti a riportare al timone il conducente.<br />

È sufficiente imprimere un piccolo<br />

colpo al volante per comunicare al sistema<br />

che si è di nuovo al comando.<br />

Passati sessanta secondi senza risposte agli<br />

alert, si mette in moto la funzione Emergency<br />

stop, sulla quale campeggia un ulteriore<br />

bollino ‘new’. In poche parole: il<br />

software del veicolo attiva le quattro frecce<br />

e avvia una frenata progressiva del bus fino<br />

ad arrestarlo, il tutto senza derogare - laddove<br />

possibile - al rispetto della posizione<br />

in corsia. Inutile dire che il driver può fermare<br />

il processo in qualsiasi momento.<br />

Le prossime novità, nel mondo Setra, arriveranno<br />

nel medio termine dalla gamma<br />

Le Multiclass.<br />

km / h<br />

168<br />

144<br />

120<br />

96<br />

72<br />

48<br />

24<br />

0<br />

-24<br />

GO 250-8<br />

478<br />

8ª<br />

434 7ª<br />

6ª<br />

390 5ª<br />

4ª<br />

346<br />

3ª<br />

302 2ª<br />

T ilesse<br />

258<br />

kgm<br />

214<br />

-48<br />

170<br />

800 1.200 1.600 2.000<br />

giri / minuto<br />

Nel grafico, la fascia verde delimita il campo<br />

di utilizzo ottimale del motore. A 1.000<br />

giri il motore fornisce il 70 per cento della<br />

potenza massima. Al regime di 1.500<br />

giri si realizza il migliore compromesso<br />

tra prestazioni e consumo specifico.<br />

CAMBIO<br />

In consolle c’è il Go 250-8 Powershift automatizzato<br />

a otto rapporti più retromarcia. I<br />

rapporti nelle varie marce e le velocità raggiungibili<br />

con pneumatici 295/80 R22.5 (e<br />

rapporto al ponte di 3,58), sono i seguenti:<br />

Marce Rapporti Velocità<br />

1ª 6,571 15,4<br />

2ª 4,158 24,4<br />

3ª 2,748 36,8<br />

4ª 1,739 58,2<br />

5ª 1,256 80,6<br />

6ª 1 101,3<br />

7ª 0,795 127,4<br />

8ª 0,633 160,0<br />

RM 1ª 3,5 28,9<br />

CARTA D’IDENTITÀ<br />

Comfort Class S 515 HD<br />

Lunghezza mm 12.295<br />

Larghezza mm 2.550<br />

Altezza mm 3.770<br />

Passo mm 6.090<br />

Sbalzo ant/post mm 2.890/3.315<br />

Altezza interna mm 2.100<br />

Luce larghezza porte mm 900<br />

Diametro sterzata min. mm 21.616<br />

Sedili n° 51<br />

Capacità passeggeri max. n° 53<br />

Motore<br />

Om 470 Euro VI<br />

Cilindrata l 10,7<br />

Cilindri n° 6<br />

Potenza cv 428<br />

Coppia Nm 2.100<br />

Volume van bagagli metri cubi 10<br />

Cambio Mercedes-Benz Go 230-6,<br />

6 marce<br />

34<br />

35


In Europa, dal<br />

2020 al 2021 sono<br />

aumentate del<br />

42 per cento le<br />

posizioni di guida<br />

aperte e da<br />

gennaio a settembre<br />

<strong>2022</strong> la domanda di<br />

autisti è aumentata<br />

del 44 per cento.<br />

L’età media? Sempre<br />

più alta: i giovani<br />

sono un’esigua<br />

minoranza, il 6 per<br />

cento del totale.<br />

«C’è un problema<br />

sociale: il mestiere<br />

del conducente<br />

venti anni fa era un<br />

punto d’arrivo per molti giovani,<br />

oggi non è più importante e viene<br />

visto come un lavoro di ripiego»<br />

Nicola Biscotti<br />

presidente Anav<br />

«La carenza di autisti<br />

è l’ulteriore prova<br />

che il rapporto tra<br />

individui e lavoro,<br />

sistemi di rappresentanza, relazioni<br />

sindacali, qualità del rapporto tra<br />

azienda e lavoratore, vanno ripensati»<br />

Arrigo Giana<br />

presidente Agens<br />

«Occorrono investimenti<br />

per la formazione e la<br />

capacità di sviluppare<br />

sinergie tra tutti gli attori,<br />

oltre a un assetto normativo snello,<br />

che guardi al futuro della professione<br />

intervenendo su barriere e tempi di<br />

accesso»<br />

Andrea Gibelli,<br />

presidente Asstra<br />

UN ESERCITO DI ACCADEMIE<br />

E così negli ultimi anni sono nate diverse accademie per<br />

calamitare forze fresche. E non a caso Iru ha proposto di<br />

fissare l’età minima per la guida a 18 anni, con formazione a<br />

partire dai 17. Facendo una rapida carrellata delle iniziative<br />

in essere, a Milano Atm e a Roma Atac hanno avviato<br />

programmi per formare e dunque assumere personale.<br />

Lo stesso hanno fatto Busitalia, che in Veneto ha dato vita<br />

all’Academy per futuri conducenti e Autoguidovie, che ha<br />

partorito l’Academy finalizzata all’assunzione di giovani autisti<br />

nel territorio a sud di milano e continua a tenere aperto<br />

il cantiere in questo campo: infatti, nel mese di gennaio<br />

l’azienda effettuerà un tour per le principali città siciliane al<br />

fine di promuovere la figura dell’autista e reclutare personale<br />

da impiegare sui territori coperti dal proprio servizio. Alla<br />

lista si sommano anche Dolomitibus, Arriva, Autolinee<br />

Toscane (con ‘Accademia’ e ‘Professione autista’) e Start<br />

Romagna (‘Scuderia Start’). Tutte iniziative che aiutano anche<br />

economicamente al conseguimento delle patenti di guida<br />

professionali, fino all’inserimento in azienda come operatore<br />

d’esercizio. Perché un bus è un lavoro in cui servono<br />

professionalità e competenza, capacità di utilizzare gli<br />

strumenti tecnologici, risolvere problemi e fornire alla clientela<br />

un servizio di livello.<br />

INCHIESTA Autisti, il futuro della professione<br />

TUTTI I PERCHÉ DELLA CRISI. E COME USCIRNE<br />

Dopo il racconto-testimonianza di<br />

Alessandro Razze, ex conducente,<br />

parola ad associazioni, operatori,<br />

sindacati e autoscuole. Per capire le<br />

ragioni del fenomeno, ormai cronico,<br />

dell’assenza di autisti. E per tracciare<br />

la rotta per rilanciare la professione<br />

36<br />

Inumeri, si dice, non mentono mai. E<br />

allora i dati raccolti dall’Iru (Unione internazionale<br />

trasporti stradali) sull’ormai<br />

cronica carenza di conducenti raccontano<br />

un’amara verità: a livello mondiale, mancano<br />

all’appello mezzo milione di autisti, di cui<br />

circa 20mila in Italia. Un numero, questo,<br />

che ingloba anche i professionisti impegnati<br />

nel trasporto merci; sul fronte del trasporto<br />

persone, si parla di 7 mila unità, numero<br />

più, numero meno. Problema annoso e non<br />

solo italiano, dunque. Prendendo in consi-<br />

derazione il vecchio continente, dal 2020 al<br />

2021 sono aumentate vertiginosamente (42<br />

per cento) le posizioni di guida aperte. Per<br />

avere ulteriormente chiaro il quadro della situazione,<br />

basti dire che da gennaio a settembre<br />

<strong>2022</strong> la domanda di autisti, in Europa, è<br />

aumentata del 44 per cento. E l’età media è<br />

sempre più alta: i giovani, infatti sono un’esigua<br />

minoranza, pari al 6 per cento del totale.<br />

Le donne? Il 3 per cento. Relativamente ai<br />

soli conducenti di bus e coach, nel 2021 l’Iru<br />

conta 6.700 professionisti mancanti, mentre<br />

di quelli in servizio solo il 7 per cento è donna,<br />

il 2 per cento è under 25 e ben il 29 per<br />

cento è over 55. Insomma, qualcosa non va.<br />

Dopo aver dato voce ad Alessandro Razze,<br />

ex conducente, abbiamo raccolto i pensieri<br />

e i programmi di associazioni di categoria,<br />

operatori, autoscuole e sindacati. Ecco cosa<br />

ci hanno detto.<br />

Parola alle associazioni<br />

«La scarsità di alcune figure professionali<br />

nel trasporto, tra queste la più lamenta-<br />

I dati Iru raccontano<br />

un’amara<br />

verità:<br />

a livello mondiale,<br />

mancano<br />

all’appello<br />

mezzo<br />

milione di<br />

autisti, di<br />

cui circa 20<br />

mila in Italia,<br />

considerando<br />

anche i<br />

professionisti<br />

impegnati<br />

nel trasporto<br />

merci<br />

37


«Un tempo i<br />

passeggeri si<br />

fidavano ciecamente<br />

della persona al<br />

volante; oggigiorno,<br />

invece, sono lì pronti<br />

a rimproverarla se fa<br />

una strada anziché<br />

un’altra consigliata da Google Maps.<br />

Per non parlare di chi lascia sporco il<br />

proprio posto: l’autista, finito il turno,<br />

deve pulire la sporcizia altrui»<br />

Riccardo Verona,<br />

presidente An.bti<br />

ta quella degli autisti, non è un accidenti<br />

della storia ma una ulteriore prova che il<br />

rapporto tra individui e lavoro, sistemi di<br />

rappresentanza, relazioni sindacali, qualità<br />

della relazione complessiva tra azienda e<br />

lavoratore, vanno completamente ripensati»,<br />

spiega Arrigo Giana, presidente Agens. Che<br />

aggiunge: «Come in quasi tutti i fenomeni<br />

umani e sociali, ci sono almeno due modi<br />

opposti di provare a gestirli: uno ristretto e<br />

congiunturale, in cui si rincorrono banalità<br />

quali ad esempio che la gente non ha voglia<br />

di lavorare o che tutto si risolverebbe alzando<br />

gli stipendi e uno più grande, con un<br />

orizzonte largo, che si interroga davvero sul<br />

cosa, sul perché e, infine, sul come uscirne».<br />

«Le statistiche ci dicono che il rapporto tra<br />

persone e lavoro è profondamente cambiato<br />

e non in meglio. Vengono abbandonati<br />

migliaia di posti di lavoro a tempo indeterminato,<br />

posti pubblici non presi da chi ha<br />

vinto il concorso. Anomalie insospettabili<br />

fino a poco tempo fa. Dobbiamo agire sul<br />

‘qui ed ora’, e Agens insieme alle proprie<br />

aziende associate sta per lanciare iniziative<br />

in tal senso», conclude Giana.<br />

Da Agens ad Anav, il cui presidente Nicola<br />

Biscotti nelle scorse settimane ha sferzato<br />

l’esecutivo a intervenire per tamponare questa<br />

emergenza. «Il problema dell’emorragia<br />

di conducenti c’è dappertutto, e con tutti i<br />

tipi di stipendio, per cui abbiamo sollecitato<br />

il parlamento a incentivare l’acquisizione<br />

delle patenti, ma bisogna andare oltre, coinvolgendo<br />

anche il ministero dell’istruzione.<br />

Questo è un tema che diventerà impattante<br />

nei prossimi anni. C’è un problema sociale: il<br />

mestiere di autista venti anni fa era un punto<br />

Aassistiamo diverse<br />

persone che si<br />

approcciano a<br />

questo lavoro per<br />

poi lasciarlo poco<br />

dopo, vuoi per<br />

altro opportunità<br />

lavorative, all’interno<br />

o anche all’esterno del settore, o<br />

perché non trovano quello che<br />

credevano o speravano di trovare»<br />

Antonio Nicolini<br />

presidente Seta<br />

d’arrivo per molti giovani, oggi non è più<br />

importante», le parole di Biscotti.<br />

Sulla stessa lunghezza d’onda Andrea Gibelli,<br />

numero uno di Asstra: «La carenza di<br />

autisti è un fenomeno con cui le aziende del<br />

tpl si confrontano da tempo e che va addebitato<br />

a diversi fattori che vanno dai costi per<br />

l’acquisizione delle abilitazioni professionali<br />

fino all’età in cui si raggiunge la stabilità<br />

del lavoro». Dunque, il presidente Asstra ci<br />

racconta le contromosse di alcune aziende<br />

per ovviare alla problematica: «Molte realtà<br />

stanno affrontando il problema in modo<br />

innovativo favorendo i giovani grazie a incentivi<br />

per l’acquisizione della patente e una<br />

formazione dedicata, anche attraverso vere<br />

e proprie ‘Academy’ che intendono valorizzare<br />

il know how aziendale e stendere un<br />

ponte tra generazioni di operatori. In questo<br />

ambito è vitale la sinergia con gli istituti<br />

di formazione, le regioni e gli enti locali».<br />

Infine, Gibelli chiosa: «Le linee evolutive<br />

di questa professione, tanto importante per<br />

la vita quotidiana dei cittadini, sono chiare:<br />

digitalizzazione e transizione energetica<br />

(fortemente volute a livello comunitario e<br />

contenute nel Pnrr), stabilizzazione del lavoro<br />

e sviluppo del senso di appartenenza<br />

all’azienda e alla comunità, sono sicuramente<br />

basi comuni nel sistema da cui partire per<br />

affrontare in modo costruttivo il problema.<br />

Occorrono investimenti per la formazione e<br />

capacità di sviluppare sinergie tra tutti gli<br />

attori, oltre a un assetto normativo snello<br />

e moderno che guarda al futuro di questa<br />

professione intervenendo sulle barriere e sui<br />

tempi di accesso».<br />

Interessante la chiave di lettura offerta da<br />

Riccardo Verona, presidente An.bti: «Dopo il<br />

2000, progressivamente, questa professione è<br />

andata via via peggiorando. Non c’è un’unica<br />

e precisa causa, ma un insieme di fattori che<br />

in concorso tra loro hanno portato a svilire<br />

questo lavoro. Che, ricordiamolo bene, è ben<br />

diverso tra chi fa tpl e turismo. Infatti, chi<br />

fa l’autista per le linee commerciali ha orari,<br />

percorsi e responsabilità differenti. E, senza<br />

nulla togliere a chi fa tpl, deve essere più<br />

preparato, perché in questo lavoro c’è tutta<br />

una serie di variabili che non condizionano<br />

il tpl». Venendo dunque alle cause, ecco il<br />

‘Verona-pensiero’: «Sicuramente i contratti<br />

e il costo della patente hanno il loro peso,<br />

ma credo che si sia persa professionalità,<br />

passione e interesse. Personalmente, penso<br />

sia una questione culturale: un tempo, nei<br />

paesi, l’autista era la persona più importante<br />

insieme al parroco e al medico. Il conducente<br />

era una figura chiave – in realtà lo è tuttora!<br />

-, rispettata e per certi versi era anche invidiata:<br />

venivamo visti quasi come degli eroi<br />

che guidavano questi mezzi giganti. Un tempo<br />

i passeggeri si fidavano ciecamente della<br />

persona al volante, oggigiorno, invece, sono<br />

lì pronti a rimproverarla se fa una strada anziché<br />

un’altra consigliata da Google Maps».<br />

Dunque, Verona conclude: «Per non parlare<br />

di chi lascia sporco il proprio posto: l’autista,<br />

finito il turno, deve pulire la sporcizia altrui.<br />

Insomma, se prima eravamo rispettati, ora<br />

siamo stati degradati: per molti il nostro è<br />

vita di ciascun lavoratore». Quindi, Nicolini<br />

racconta le iniziative aziendali adottate per<br />

far fronte a questa crisi: «All’interno della<br />

strategia aziendale, oltre al rinnovo della flotta,<br />

la sostenibilità ambientale, l’innovazione<br />

tecnologica, abbiamo previsto la possibilità<br />

di ricercare personale anche al di fuori dei<br />

canali tradizionali e mi riferisco alla realtà<br />

del terzo settore, del volontariato, per dare<br />

una possibilità a chi ha bisogno di un’occupazione.<br />

Inoltre, stiamo investendo in<br />

maniera importante sul welfare e abbiamo<br />

lanciato il progetto ‘Conciliamo’, per attivare<br />

all’interno dell’azienda tutta una serie di<br />

percorsi paralleli e complementari alla sfera<br />

lavorativa: un ambulatorio, una palestra, un<br />

laboratorio per i figli e la predisposizione di<br />

ambienti organizzati per il coworking, una<br />

piattaforma per la segnalazione di fornitori<br />

di servizi quotidiani ad uso familiare (baby<br />

sitter, badanti, artigiani), l’attivazione di corsi<br />

di informatica per i figli dei dipendenti e l’inun<br />

lavoro di serie b. Per questa ragione, oltre<br />

a intervenire sulle buste paga riconoscendo<br />

la professionalità, bisogna intervenire nelle<br />

scuole, parlare con i giovani e spiegargli in<br />

cosa consiste il nostro lavoro».<br />

Tra tpl e linee commercialii<br />

Dopo le voci delle e associazioni che rappresentano<br />

l’intero complesso delle imprese<br />

esercenti i servizi di trasporto pubblico locale<br />

e regionale e la testimonianza dell’Associazione<br />

nazionale bus turistici italiani,<br />

parola agli operatori e a un big come Seta.<br />

Abbiamo fatto due chiacchiere con il presidente<br />

Antonio Nicolini. Ecco cosa ci ha<br />

detto: «La carenza di autisti è questione annosa<br />

che si è acuita negli ultimi anni. Noi<br />

come Seta assistiamo a un certo numero di<br />

persone che si approcciano a questo lavoro<br />

per poi lasciarlo poco dopo, vuoi per altre<br />

opportunità lavorative, all’interno o anche<br />

all’esterno del settore, o perché non trovano<br />

quello che credevano o speravano di trovare.<br />

Nel nostro caso, facciamo fatica a reperire<br />

personale in loco, per cui la maggioranza di<br />

conducenti arriva da altre regioni d’Italia,<br />

quelle meridionali, e una volta qui devono<br />

scontare il fatto dell’inserimento in un nuovo<br />

contesto e un costo della vita più alto.<br />

Non voglio dire che questo è l’elemento<br />

che giustifica la difficoltà del reperimento<br />

e il turnover, ma sicuramente è una delle<br />

motivazioni principali. Lo stipendio, inutile<br />

nasconderlo, ha un ruolo determinante nella<br />

«Abbiamo deciso<br />

di investire sul<br />

personale per<br />

aumentare la qualità<br />

del servizio erogato.<br />

Il Covid ha impattato<br />

pesantemente sul<br />

trasporto pubblico,<br />

evidenziando però la centralità del<br />

comparto»<br />

Autoguidovie<br />

stallazione nelle tre sedi aziendali di ‘locker’.<br />

In ultimo, ma non per importanza, esiste anche<br />

una questione culturale: abbiamo dato<br />

vita a tutta una serie di incontri con gli istituti<br />

superiori e da quanto è emerso confrontandoci<br />

con ragazze e ragazzi, il lavoro nel mondo<br />

del trasporto pubblico è visto come un lavoro<br />

di serie b. Ma non è così, anzi!».<br />

Autoguidovie, dalla sua, per dare risposte<br />

concrete al fenomeno, ha lanciato da tempo<br />

il programma ‘Academy’ «per offrire<br />

ai giovani, in questo particolare periodo di<br />

crisi, l’opportunità di entrare nel mondo del<br />

lavoro mediante un percorso di formazione<br />

volto a fornire le conoscenze necessarie e<br />

i titoli abilitanti, ovvero la patente D e il<br />

Cqc, per ricoprire la mansione di operatore<br />

di esercizio, attraverso un contratto di apprendistato<br />

professionalizzante». «L’azienda<br />

ha deciso di investire sul personale per<br />

aumentare la qualità del servizio erogato. Il<br />

Covid ha impattato pesantemente sul trasporto<br />

pubblico ma ha anche evidenziato<br />

la centralità di questo comparto. Innovazione,<br />

transizione energetica e sicurezza<br />

sono gli elementi cardine della nostra<br />

azione aziendale che vogliamo mettere a<br />

disposizione del territorio per una crescita<br />

comune e diffusa», dichiara Autoguidovie.<br />

Da due realtà di trasporto pubblico a un<br />

vettore turistico come il ‘picchio’. Gerardo<br />

Marino, amministratore unico di Marino-<br />

Bus, inquadra così la questione: «Anche<br />

noi stiamo riscontrando una maggiore difficoltà<br />

nel recruitment di autisti. Considerata<br />

la portata strategica del tema, ritengo essere<br />

un buon segnale quello che sembra emergere<br />

dalle scelte del decisore politico, che<br />

dovrebbe proseguire nel porre in essere misure<br />

di rafforzamento del potere di spesa dei<br />

lavoratori con la riduzione del cuneo fiscale.<br />

In questa direzione, mi sento però di sostenere<br />

che le politiche retributive del personale<br />

debbano essere armonizzate con misure<br />

destinate anche a stimolare la produttività<br />

delle aziende. Di contro, un esempio opposto<br />

a questa direzione è stato il recente accordo<br />

nazionale che ha introdotto l’indennità<br />

di 8 euro per giorno di ferie fruito, anche al<br />

personale impiegatizio. Un puro incremento<br />

di costo per le aziende, dunque, senza alcun<br />

collegamento con la produzione».<br />

Sindacati e autoscuole: il punto<br />

«Nel tpl che vive una drammatica carenza<br />

di autisti a causa delle condizioni generali<br />

del settore, per niente attraenti, serve una<br />

Le politiche<br />

retributive del<br />

personale devono<br />

essere armonizzate<br />

con misure<br />

destinate anche<br />

a stimolare la<br />

produttività delle<br />

aziende»<br />

Gerardo Marino,<br />

amministratore unico MarinoBus<br />

riforma adeguata e serve riconoscere ad<br />

una categoria che ogni giorno presta un<br />

servizio alla collettività, una giusta retribuzione<br />

e adeguate condizioni di lavoro. Il<br />

salario basso, rispetto alla professionalità<br />

e alle elevate responsabilità, ma anche i<br />

costi alti per avere le abilitazioni professionali<br />

alla guida ed un peggioramento<br />

della qualità del lavoro, anche dal punto<br />

di vista della salute e sicurezza, a partire<br />

dal fenomeno delle aggressioni, sono le<br />

ragioni alla base della carenza di autisti a<br />

livello nazionale. Serve lavorare per rendere<br />

più attrattiva la professione. La formazione<br />

deve essere finanziata e non deve<br />

essere a carico del singolo. Le retribuzioni<br />

devono essere in linea con la media di un<br />

autista nei paesi europei e correlate all’impegno<br />

lavorativo che comporta lo stare<br />

tante ore fuori casa perché impegno non<br />

è uguale a lavoro e tutto in condizioni di<br />

guida difficili in centri urbani intasati dal<br />

traffico, con enormi responsabilità (vedi il<br />

reato di omicidio stradale), spesso senza<br />

corsie preferenziali e con l’aumento del<br />

numero di monopattini in circolazione»,<br />

«Il costo della<br />

formazione non<br />

è il problema<br />

principale: occorre<br />

intercettare i futuri<br />

autisti in giovane<br />

età e rendere più<br />

affascinante il<br />

mestiere»<br />

Emilio Patella,<br />

segretario Unasca<br />

sottolinea Stefano Malorgio, segretario<br />

generale Filt Cgil.<br />

A chiudere è Emilio Patella, segretario nazionale<br />

Autoscuole Unasca: «È vero che<br />

il percorso formativo è impegnativo e ha<br />

un costo importante, ma è altrettanto vero<br />

che ormai da tempo - e ancor di più nei<br />

prossimi anni – sono disponibili fondi per<br />

aiutare anche economicamente le persone<br />

che vogliano intraprendere la professione<br />

di conducente professionale. Ciò detto, per<br />

agevolare il percorso come Unasca abbiamo<br />

a più riprese proposto di: abbassare<br />

l’età minima per il conseguimento delle<br />

patenti e della Carta di Qualificazione del<br />

Conducente (anni fa l’età minima era di 21<br />

anni mentre oggi è di 24 anni); semplificare<br />

e al limite unire i percorsi formativi di patente<br />

e Cqc con un unico esame di verifica;<br />

finanziare la formazione iniziale, al limite<br />

con un credito poi restituibile nel tempo;<br />

permettere una parte della formazione in e-<br />

learning controllato. In verità questa ultima<br />

proposta è stata accettata ed è già legge ma<br />

non ancora applicata. Crediamo che il costo<br />

della formazione non sia il problema principale<br />

ma che occorra intercettare i futuri<br />

autisti in giovane età e rendere più attrattivo,<br />

anche economicamente, il mestiere di<br />

autista.<br />

Fabio Franchini<br />

«Serve lavorare per<br />

rendere più attrattiva<br />

la professione. La<br />

formazione deve<br />

essere finanziata e<br />

non deve essere a<br />

carico del singolo privato»<br />

Stefano Malorgio,<br />

segretario generale Filt Cgil<br />

Tirando le<br />

fila, c’è sicuramente<br />

una<br />

questione<br />

salariale dietro<br />

la cronica<br />

carenza di<br />

professionisti<br />

del volante.<br />

Ma non solo:<br />

oltre a condizioni<br />

e orari<br />

di lavoro che<br />

poco tutelano<br />

la sicurezza e<br />

la vita privata,<br />

è innegabile<br />

un problema<br />

culturale: per<br />

molti, ormai,<br />

fare il conducente<br />

è un<br />

lavoro di ripiego,<br />

di serie b.<br />

38<br />

39


Nell’Italia degli<br />

anni Trenta<br />

il servizio<br />

filoviario<br />

era ritenuto<br />

più veloce e<br />

affidabile sia<br />

del servizio<br />

tranviario<br />

che di quello<br />

automobilistico.<br />

Si pensò<br />

ad una<br />

applicazione di<br />

tal tipo anche<br />

a Genova,<br />

dove profili<br />

altimetrici<br />

severi uniti<br />

a una certa<br />

tortuosità<br />

dei percorsi<br />

avrebbero<br />

certamente<br />

esaltato le<br />

qualità del<br />

filobus.<br />

LE NOVE LINEE CITTAFINE<br />

Linea Percorso, con il numero di linea trasformata in automobilistica<br />

70 Foce - De Ferrari - Corvetto - Stazione Principe (oggi parte della linea filoviaria 20)<br />

74 De Ferrari - Lido<br />

75 p.za Dinegro - stazione Principe - Brignole - corso Sardegna ( poi divenuta linea 37)<br />

77 p.za Dinegro - stazione Principe - Brignole - Ospedale San Martino<br />

( poi linea 18, prolungata a Sampierdarena)<br />

81 p.za Dinegro - stazione Principe - p.za Corvetto - cimitero Staglieno ( poi linea 34)<br />

83 Brignole - Principe via Circonvallazione a Monte ( poi divenuta 33)<br />

85 p.za Manin - Corvetto - Brignole - Lido ( poi linea 36)<br />

84 De Ferrari. Manin - c.so Montegrappa (poi linea 49)<br />

89 V. vannucci - via Napoli ( poi linea 35)<br />

Dal 1949 al 1955 la rete filoviaria fu<br />

estesa fino a toccare l’estensione di<br />

26,550 km e 9 linee in esercizio: Le<br />

nove linee furono poi in parte trasformate<br />

in automobilistiche e risultano<br />

attive ancora oggi.<br />

novese tramite assi di forza.<br />

FILOBUS I progetti del Comune di Genova<br />

96 CHILOMETRI<br />

PER LA RETE DI FORZA<br />

A ottobre il Comune ha pubblicato la gara d’appalto per la<br />

progettazione esecutiva della rete di forza, che si estenderà per 96<br />

chilometri da Levante a Ponente e nelle valli, attraversando il centro. Il<br />

via ai lavori? Nel 2023. Consegna? 2026. Così il filobus tornerà ad avere,<br />

come in passato, un ruolo fondamentale per la mobilità genovese<br />

Genova è sempre stata una città<br />

filoviaria per eccellenza, pur in<br />

periodi diversi. Il filobus è infatti<br />

stato presente nel capoluogo ligure per<br />

trentacinque anni, dal 1938 al 1973, per<br />

poi ritornare sulla scena nel 1997 con<br />

una importante linea diametrale e con<br />

venti nuove vetture.<br />

Ora, come è noto, i filobus (che nel frattempo<br />

hanno acquisito a pieno titolo lo<br />

status di veicoli cento per cento a emissioni<br />

zero) sono al centro dell’ambizioso<br />

progetto di riorganizzazione del tpl ge-<br />

Il filobus è stato presente nel capoluogo<br />

della Liguria per trentacinque<br />

anni, dal 1938 al 1973, per poi ritornare<br />

con vigore sulla scena verso<br />

la fine degli anni ‘90, nel 1997, con<br />

una importante linea diametrale e<br />

con venti nuove vetture.<br />

Le linee di forza per un tpl ripensato<br />

Il progetto è cronaca recente. Lo stato di<br />

congestione e di inquinamento della città<br />

ha imposto lo studio di linee veloci di forza,<br />

sui principali assi, litoraneo e valli, dotate<br />

di tutti gli accorgimenti tecnici necessari<br />

ad assicurare alte velocità commerciali,<br />

dalla corsia riservata alla semaforizzazione<br />

asservita, il tutto tramite utilizzo di veicoli<br />

ad emissioni zero.<br />

Il filobus è stato ritenuto la modalità di<br />

trasporto più valida e flessibile, oltre che<br />

meno costosa soprattutto rispetto ad una<br />

rete tranviaria. Si è pensato anche ai veicoli<br />

filoviari da 24 metri di lunghezza, dopo<br />

la buona prova effettuata nel maggio 2019<br />

quando è stato preso in prestito uno dei 20<br />

Exqui.city appena consegnati a Linz.<br />

Il comune ha deciso il rilancio del filobus<br />

basando su di esso l’intera rete di forza genovese.<br />

Nel luglio 2020 è stato approvato<br />

il progetto di fattibilità tecnico economica,<br />

poi fatto oggetto di ripensamenti e modifiche.<br />

Come noto, si è anche ipotizzata l’adozione<br />

di bus elettrici su tutte le direttrici,<br />

al posto del filobus. Alla fine si è giunti<br />

a un compromesso. Il progetto definitivo,<br />

approvato nel novembre 2021, prevede la<br />

realizzazione di tre nuove linee filoviarie<br />

nelle zone Centro, Levante e Ponente, mentre<br />

l’esercizio tramite bus elettrici a batteria<br />

è previsto sulla linea della Valbisagno<br />

e Valpolcevera.<br />

Cosa c’è all’orizzonte<br />

Nell’ottobre <strong>2022</strong> il Comune di Genova ha<br />

pubblicato la gara d’appalto per la progettazione<br />

esecutiva della rete di forza, che<br />

si estenderà per 96 chilometri. I capilinea<br />

saranno a Voltri, Prato, Marassi (piazza Galileo<br />

Ferraris) e Nervi (via del Commercio).<br />

I lavori saranno suddivisi in due lotti. Il<br />

I danni della<br />

guerra furono<br />

ingenti, e nel<br />

1944 si registrava<br />

solo<br />

una linea attiva,<br />

dalla Foce<br />

a Principe. La<br />

validità del<br />

nuovo mezzo<br />

era comunque<br />

riconosciuta,<br />

per le buone<br />

doti di accelerazione<br />

anche<br />

in salita,<br />

la flessibilità<br />

in esercizio<br />

rispetto al<br />

tram, peraltro<br />

più costoso<br />

come esercizio,<br />

e la<br />

silenziosità.<br />

40<br />

41


LA STORIA DEL FILOBUS A GENOVA<br />

Nell’Italia degli anni Trenta il servizio filoviario era ritenuto<br />

più veloce e affidabile sia del servizio tranviario che di quello<br />

automobilistico. Si pensò allora a una applicazione di tal tipo<br />

anche a Genova, dove profili altimetrici severi uniti a una certa<br />

tortuosità dei percorsi avrebbero certamente esaltato le qualità<br />

del filobus. Sotto la gestione Uite, il 13 aprile 1938 fu quindi<br />

inaugurata la prima linea filoviaria, dalla Foce a piazza della<br />

Vittoria, quasi subito prolungata in piazza Monte Grappa; la linea<br />

serviva la centrale via XX Settembre, fino ad allora percorsa<br />

dai tram. Poco dopo fu inaugurata la seconda linea, da piazza<br />

Tommaseo alla stazione Principe e la terza, da San Fruttuoso<br />

a Principe, a sostituzione di altrettante linee automobilistiche,<br />

mentre la quarta linea da piazza De Ferrari a Castelletto<br />

avrebbe collegato il centro con la zona della Circonvallazione<br />

a Monte. Già alla fine degli anni ‘30 la rete si estendeva per 16<br />

chilometri e 31 erano le vetture in dotazione, di cui sette a tre<br />

assi. I danni della guerra furono ingenti, e nel 1944 si registrava<br />

solo una linea attiva, dalla Foce a Principe. La validità del<br />

nuovo mezzo era comunque riconosciuta, per le buone doti di<br />

accelerazione anche in salita, la flessibilità in esercizio rispetto al<br />

tram, sicuramente più costoso come esercizio, e la silenziosità.<br />

Dal 1949 al 1955 la rete filoviaria fu estesa fino a toccare<br />

l’estensione di 26.550 km di rete e nove linee in esercizio.<br />

La rete toccava come estremi piazza Dinegro a ovest, l’ospedale<br />

San Martino e il Lido ad est, verso nord raggiungeva invece via<br />

Napoli, Staglieno e corso Sardegna, appena dopo la stazione<br />

Brignole. Diversi e di qualità furono i veicoli acquistati, soprattutto<br />

nel dopoguerra: vetture a grande capacità, a tre assi, numerate<br />

nella serie 2300, gli Alfa Romeo 110 Af carrozzati Casaro e<br />

Piaggio, i Fiat 672 con carrozzeria Cansa e parte elettrica Tibb,<br />

quindi ben trenta Alfa Romeo 140 Af con carrozzeria Piaggio e<br />

Bagnara (gli ultimi 15). Infine, numerati nella serie 2200 erano i<br />

piu piccoli Fiat 668 a due assi, allestiti da Cansa e Piaggio, con<br />

parte elettrica Tibb e Ansaldo. Le nove linee furono poi in parte<br />

trasformate in automobilistiche e risultano attive ancora oggi<br />

(vedi tabella a pagina 43). Nel 1956 il nuovo piano dei servizi<br />

Uite prevedeva la sostituzione di tutti i servizi tranviari con<br />

servizi autofiloviari. Il tram avrebbe salutato Genova nel 1966<br />

con la chiusura della linea per Prato. Il filobus proseguì invece<br />

la sua corsa, destinata però a interrompersi dopo nemmeno dieci<br />

anni: già nel 1959, infatti, si pensò di eliminare gradualmente<br />

il bifilare nelle zone centrali di Genova, molto congestionate da<br />

un traffico privato in costante crescita. In un simile contesto, il<br />

vincolo all’impianto fisso era molto penalizzante, e lo rendeva<br />

poco flessibile, a differenza degli autobus. La problematica<br />

dell’inquinamento non era ancora all’ordine del giorno. Nel giro<br />

di qualche anno la rete filoviaria iniziò la fase di smantellamento,<br />

complice anche l’alluvione del 7 e 8 ottobre 1970, che provocò<br />

numerosi danni al parco veicoli. La soppressione definitiva della<br />

rete avvenne il 10 giugno 1973, con la chiusura delle linee 33<br />

(Principe - Brignole via Circonvallazione a Monte) e 34 (piazza<br />

Dinegro - cimitero di Staglieno). Gli impianti furono smantellati<br />

lentamente e addirittura nel 1975 e ‘76 tra Dinegro e piazza<br />

Nunziata circolarono un paio di veicoli con equipaggiamento<br />

elettrico sperimentale Ansaldo. Alcuni dei mezzi più recenti<br />

furono venduti ad altre reti, la maggior parte del parco, che<br />

contava una cinquantina di filobus a tre assi di costruzione Alfa<br />

Romeo e Fiat, e altrettanti filobus a due assi tipo Fiat 668, fu<br />

purtroppo demolita. Negli anni Novanta una serie di ripensamenti<br />

guidati da una nuova validità riconosciuta al sistema filoviario<br />

portarono alla ricostruzione di una linea tuttora in esercizio, dalla<br />

Foce a San Benigno. La linea, denominata 30, ricalcava quella<br />

già precedentemente in servizio. L’alimentazione fu portata a 750<br />

V, la linea fu ricostruita adottando la sospensione elastica fornita<br />

da Kummler & Matter, che già aveva allestito in precedenza la<br />

tratta largo Giardino - cimitero Staglieno. Nuovi erano i veicoli,<br />

20 filobus F15 (numeri 2001 - 2020) forniti da AnsaldoBreda nel<br />

1997. Nel 2007 fu attivato il prolungamento verso Sampierdarena<br />

e fu istituita la linea 20 Foce Sampierdarena, limitando la linea<br />

30 alla stazione Brignole. Inizialmente pensata come supporto<br />

sul tratto centrale, la linea fu purtroppo soppressa nell’ottobre<br />

2012. Erano necessarie vetture a grande capacità, e tra il 2007<br />

ed il 2008 furono consegnati 17 filosnodati Van Hool AG 300<br />

T (nn. 2101-2117), oggi in servizio, con parte elettrica fornita<br />

da Kiepe Electric, mentre gli F15 vennero relegati a riserva e<br />

successivamente demoliti.<br />

Lo stato di<br />

congestione e<br />

di inquinamento<br />

della città<br />

ha imposto<br />

lo studio di<br />

linee veloci<br />

di forza, sui<br />

principali assi,<br />

litoraneo e<br />

valli, dotate di<br />

tutti gli accorgimenti<br />

tecnici<br />

necessari ad<br />

assicurare alte<br />

velocità commerciali,<br />

dalla<br />

corsia riservata<br />

alla semaforizzazione<br />

asservita, il<br />

tutto tramite<br />

utilizzo di veicoli<br />

ad emissioni<br />

zero.<br />

primo comprende gli assi Centro, Levante<br />

e Ponente oltre al parcheggio di interscambio<br />

in via delle Campanule. La Valbisagno<br />

sarà interessata dal secondo lotto.<br />

Attualmente è già in corso la progettazione<br />

delle nuove rimesse Staglieno (con<br />

annesso parcheggio di interscambio) e<br />

Gavette, mentre il deposito del Levante<br />

sorgerà al posto dello stadio Carlini, non<br />

lontano dall’ospedale San Martino. Da definire<br />

ancora il deposito del Ponente.<br />

L’aggiudicazione dei lavori, al momento<br />

in cui questo giornale va in stampa, è<br />

prevista entro la fine del <strong>2022</strong>, con avvio<br />

dei cantieri nel 2023: l’opera dovrà<br />

I cantieri inizieranno nel 2023: l’opera<br />

dovrà essere completata nel 2026.<br />

Le corsie riservate e l’asservimento<br />

semaforico saranno essenziali per<br />

garantire velocità e affidabilità del<br />

servizio e rispetto delle frequenze.<br />

essere completata nel 2026.Il primo lotto<br />

in gara prevede un importo complessivo<br />

di quasi 137 milioni di euro (di cui 129<br />

milioni per l’esecuzione dei lavori), oltre<br />

a quasi 15 milioni per l’opzione del parcheggio<br />

di interscambio a Quarto. Tutti gli<br />

interventi sono finanziati dal pacchetto di<br />

471 milioni concesso dal ministero delle<br />

infrastrutture e coperti in parte coi fondi<br />

del Piano nazionale di ripresa e resilienza.<br />

Per l’asse della Valpolcevera, si pensa a un<br />

project financing con bus elettrici proposto<br />

da Iren. Il progetto definitivo, realizzato<br />

da Italferr, prevede due tipi diversi di veicoli,<br />

filobus a grande capacità ed autobus<br />

elettrici, come concordato col ministero.<br />

Sui tre assi di Levante, Centro e Ponente<br />

saranno utilizzati filobus con tecnologia<br />

Imc in grado di marciare per almeno il<br />

50 per cento del percorso in modalità wireless,<br />

ricaricando progressivamente le<br />

batterie nei tratti in presa sotto bifilare.<br />

In Valbisagno si punta invece su bus elettrici<br />

che si ricaricano con un sistema flash<br />

charging. Il nuovo parco sarà composto da<br />

145 tra filobus e bus elettrici da 18 metri,<br />

che saranno acquistati a partire dal 2023.<br />

Negli anni Novanta una serie di ripensamenti<br />

guidati da una nuova<br />

validità riconosciuta al sistema filoviario<br />

portarono alla ricostruzione<br />

di una linea tuttora in esercizio,<br />

quella dalla Foce a San Benigno.<br />

Le corsie riservate e l’asservimento semaforico<br />

saranno essenziali per garantire<br />

velocità e affidabilità del servizio elevate,<br />

rispetto delle frequenze, tempi minimi di<br />

arrivo a destinazione.<br />

Più di 400 fermate saranno sostituite e<br />

riammodernate garantendo accessibilità,<br />

sicurezza e comfort con una tecnologia<br />

all’avanguardia che sarà in grado di fornire<br />

a tutti informazioni sul viaggio. Saranno<br />

riqualificate anche le aree di parcheggio e<br />

i viali di transito delle nuove linee, dove<br />

sono previste nuove piantumazioni e aree<br />

verdi. Il filobus avrà, come in passato, un<br />

ruolo fondamentale per la mobilità genovese.<br />

Stefano Alfano<br />

Il filobus tornerà<br />

ad avere<br />

come in passato<br />

un ruolo<br />

fondamentale<br />

per la mobilità<br />

genovese<br />

e sarà ancora<br />

più competitivo<br />

grazie<br />

alle attuali<br />

tecnologie<br />

disponibili,<br />

In motion<br />

charging in<br />

primis.<br />

42<br />

43


INDICE DEGLI ARGOMENTI <strong>2022</strong><br />

l’<strong>Autobus</strong><br />

che si legge<br />

abbonati a<br />

offerte speciali online<br />

www.autobusweb.com<br />

oppure chiama<br />

02 55230950<br />

VADO E TORNO VADO E TORNO EDIZIONI via Brembo 27 20139 27 Milano 20139 Milano<br />

abbonamenti@vadoetorno.com<br />

Argomenti n. pag. Argomenti<br />

n. pag. Argomenti n. pag.<br />

FILOBUS<br />

Il bifilare torna di ‘moda’ 1 38<br />

PERISCOPIO<br />

Tpl, Dal Pnrr 1,9 miliardi 1 7<br />

PRESENTAZIONI<br />

Quantron Cizaris 4 38<br />

Storia del filobus capitolino 3 38 Turismo, allarme gasolio 1 8 Otokar e-Centro 5 18<br />

Verona, a che punto siamo? 5 36 Iveco e Air Liquide insieme 1 9 Il Mercedes Citaro a fuel cell 5 26<br />

Chieti e Pescara a braccetto 6 40 Next Mobility Exhibition 2 7 Mercedes Intouro 5 22<br />

Il filobus a Genova 12 40 Classe II elettrici, la gara trentina 2 8<br />

Zf Cms e Coachline 5 27<br />

Karsan schiera l’Atak driverless 6 28<br />

Il nuovo Intouro in Italia 2 8<br />

IL PUNTO<br />

Solaris punta anche sull’H2 6 32<br />

Il Pnrr scuote il Paese 3 7<br />

E-mobility, lo studio Bocconi 1 10<br />

Iveco Bus rinnova l’Urbanway 7 24<br />

Il lancio del Quantron Cizaris 3 8<br />

Il tpl che sarà 2 10<br />

Scania dà la scossa 7 28<br />

La prima elettrica di IIA 3 9<br />

Via libera ai filobus da 24m 2 14<br />

Il D’Auria Grande Capri per SiMobil 7 38<br />

Gas, la gara Consip 4 7<br />

Mercato Europa 2021 3 16<br />

Volvo 9000, ecco il tredici litri 9 22<br />

Ecco Flibco 4 8<br />

Immatricolazioni zero emission 3 22<br />

Switch E12 e Van Hool A12 9 34<br />

I Citaro per l’Umbria 4 9<br />

L’industria torna in fiera 4 12<br />

Karsan in Lussemburgo 9 44<br />

La gara Autoguidovie 5 9<br />

Per il rinnovo delle flotte 4 14<br />

La nuova gamma Vdl Citea 10 34<br />

I dati Anfia 5 10<br />

Classe II, diesel sovrano 4 18<br />

Il restyling Setra serie 500 10 38<br />

Turistici Vdl per la Sicilia 5 11 Rampini nuova gamma 10 42<br />

Nove modelli nel mirino 4 20<br />

Rapporto Traspol-CheckMyBus 6 22<br />

Chi ci sarà a NME 6 9 Iveco Bus Crossway Le Hybrid 11 32<br />

Tua Abruzzo guarda al gas 6 27<br />

Savona, Tpl Linea rilancia 6 10 Scania Touring 11 36<br />

Vdl per Tper, in consegna 6 36<br />

Autoguidovie è ibrida leggera 6 11 Van Hool lancia la Serie T 12 26<br />

Decarbonizzazione, parla il Mims 7 12<br />

Consip aggiudica i 1.000 a gas 7 9 La sgroppata sui nuovi Setra 500 12 30<br />

L’Arena del futuro Brebemi 7 15<br />

Anav e le emissioni tpl 7 10<br />

SALONI<br />

I convegni di NME 9 18<br />

Setra, la nuova generazione 7 11 NME scalda i motori 3 14<br />

Verso lo Sby 2023 9 20<br />

Cremona, Enel X per Arriva 9 9 Bus2Bus a Berlino 5 12<br />

Mobility Innovation Award 11 22<br />

Il rapporto Continental 9 10 It-Trans a Karlsruhe 6 18<br />

Francia, i numeri del mercato 12 18<br />

IIA: l’elettrico in tour-test 9 12 European Mobility Expo <strong>2022</strong> 7 18<br />

Tra NME e IBE 10 9 IAA Transportation Hannover 10 18<br />

IN PRIMO PIANO Vdl leader elettrico europeo 10 10<br />

Innotrans Berlino 10 26<br />

Skoda E’City 1 24<br />

NME, buona la prima 11 16<br />

Autoguidovie con Enel X 10 12<br />

Bmc Novocity Ev 1 34<br />

IBE, la casa del turismo 11 24<br />

Tpl a zero emissioni, dati Mims 11 7<br />

Scania Interlink 2 16<br />

Euro Bus Expo <strong>2022</strong> 12 22<br />

Consip, mille e-bus a gara 11 8<br />

Elettrici Karsan | Temsa 2 18<br />

I nuovi motori Scania 11 9<br />

STORIA<br />

E-Bus articolati a raccolta 2 28<br />

340 nuovi e-bus per Atm 12 9 Focus sull’Alfa Romeo 140A 2 44<br />

Irizar i4 ad Lng 3 26<br />

I numeri di FlixBus 12 10 Il 2472 su telaio Fiat 5 40<br />

Caetanobus H2.City Gold 3 32<br />

Ecco l’Euro VII 12 11<br />

I Fiat 421 Breda per Milano 6 44<br />

INCHIESTE<br />

Il modello 2411 Menarini 11 44<br />

Ricarica, parla Bottazzi 5 32<br />

Noleggio e autolinee 11 12<br />

Come viaggiai il nostro tpl 12 14<br />

Crisi autisti, capitolo secondo 12 36<br />

INTERVISTE<br />

FPT verso l’Euro VII ed oltre 3 42<br />

Flixbus oltre il diesel 4 42<br />

UITP e gli orizzonti del MaaS 11 32<br />

Via Transportation per il tpl 12 12<br />

MERCATO<br />

Italia 2021, numeri e analisi 1 14<br />

POST-IT<br />

MIT, gli impianti fissi 1 4<br />

Allarme linee commerciali 2 4<br />

MIT <strong>2022</strong> al via 3 4<br />

La diversità di Atm 4 4<br />

MIT: le frontiere del MaaS 5 4<br />

Il suono dell’elettrico 6 4<br />

Tolosa, il tpl ‘volante’ 7 4<br />

E-charging: nasce Flow 9 4<br />

Sky 2023, ci siamo 10 4<br />

Interservice, bus nel mirino 11 4<br />

L’idrogeno chiude il MIT <strong>2022</strong> 12 4<br />

TECNO<br />

Abb elettrifica Milano. 1 5<br />

Le microfabbriche Arrival 2 5<br />

Cummins - Meritor 3 5<br />

Brt elettrici a Parigi 4 5<br />

I numeri di Forsee Power 5 6<br />

Cummins, Meritor e... Siemens 6 6<br />

La ricarica Kempower 7 6<br />

Abb per l’eCitaro 9 6<br />

Keolis-Iveco-Forsee Power 10 6<br />

Ftp inaugura fabbrica a Torino 11 6<br />

Sono Motors-Pepper Motion 12 6<br />

45


Scania a tutto green dagli ibridi agli elettrici<br />

30 31<br />

CARRO 2 ASSI<br />

MOTORE ELETTRICO 450 CV<br />

il percorso della prova. Tempo<br />

soleggiato, senza vento né<br />

precipitazioni.<br />

LA CARTA D’IDENTITÀ<br />

DOTAZIONE di serie della versione con<br />

passo di 5.500 mm e peso totale a terra<br />

di 19.000 chili: volante in pelle controllo<br />

clima automatico, tettuccio apribile,<br />

presa di corrente 24V, mirrorcam di 2 a<br />

generazionesistema di chiusura centralizzato<br />

con telecomando, radio digitale,<br />

sistema di navigazione, luci diurne e fanali<br />

posteriori a Led.<br />

DOTAZIONE MR TRUCK motore elettrico,<br />

cambio automatico per propulsione<br />

elettrica a due velocità (più 2 retro),<br />

limitatore di velocità, Stability control<br />

assist, avviso per il mantenimento della<br />

corsia, Attention assist, Active brake assist,<br />

assistente alla svolta, monitoraggio<br />

automatico pressione pneumatici, Roll<br />

control assist, sistema di rilevamento<br />

fumo, airbag lato conducente.<br />

(Stima di Vado e Torno)<br />

Costruito nello stabilimento di Wörth,<br />

Germania.<br />

Iaa Transportation <strong>2022</strong>: le anticipazioni<br />

ampia<br />

ccadeva un anno fa.<br />

Nell’ultimo scorcio<br />

del 2021, per l’esattezza.<br />

Scania si prende<br />

la scena presentando il<br />

nuovo motore 13 litri. Non<br />

un semplice maquillage,<br />

ma una vera novità a tutto<br />

tondo. L’ennesimo gioiello<br />

sfornato a Södertälje, un<br />

propulsore capace di alzare<br />

il livello di efficienza e tagliare<br />

i consumi dell’8 per<br />

cento. «Esempio di avanguardia<br />

tecnologica dei motori<br />

a combustione interna»,<br />

abbiamo scritto nell’articolo<br />

di presentazione (Vado e<br />

Torno 12/2021), sottolineando<br />

lo sforzo del Costruttore<br />

svedese che nel progetto ha<br />

investito la bellezza di due<br />

miliardi di euro. Tanti quanti<br />

quelli spesi a suo tempo<br />

per lo sviluppo della Next<br />

gen lanciata nel 2016.<br />

Ma come? Si parla tanto<br />

di transizione, si corre verso<br />

soluzioni sempre più green,<br />

si affacciano con prepotenza<br />

i motori elettrici e Scania cosa<br />

fa, mette lì un sostanzioso<br />

investimento nel diesel?<br />

Sissignori. Non c’è contraddizione.<br />

E men che meno<br />

alcuna inversione di rotta.<br />

Scania ha investito nel diesel<br />

con consapevolezza.<br />

ELETTRICO ANCHE<br />

A 44 TON<br />

Per il momento<br />

occorre<br />

accontentarsi di<br />

una foto. Almeno<br />

fino a quando il<br />

trattore 4 per 2<br />

da 558 cv (410<br />

kW), alimentato<br />

da tre macchine<br />

elettriche<br />

e dotato di<br />

cambio a 6<br />

marce, entrerà<br />

in produzione<br />

di serie. E ciò<br />

avverrà non<br />

prima della fine<br />

del prossimo<br />

54 55<br />

European Truck Racing Championship<br />

IL GRANDE<br />

RITORNO<br />

Non è usuale<br />

aspettare 4<br />

anni tra una<br />

Iaa e l’altra.<br />

Proprio<br />

all’edizione<br />

2018, l’ultima<br />

prima della<br />

pausa<br />

pandemica, si<br />

riferisce la foto<br />

di apertura.<br />

Tutto pronto per l’attesa<br />

edizione <strong>2022</strong> della rassegna<br />

tedesca, la prima con la dicitura<br />

‘Transportation’ che segna<br />

una evidente svolta rispetto al<br />

passato con l’apertura a nuove<br />

tecnologie e espositori inediti.<br />

Ecco cosa vedremo dal 20 al<br />

25 settembre a Hannover<br />

È un’autentica svolta storica quella che si<br />

appresta a vivere il campionato europeo<br />

camion. La strada della sostenibilità<br />

imboccata lo scorso anno con l’utilizzo dei<br />

quelli attuali con propulsori endotermici<br />

a notizia è clamorosa ma<br />

non sorprendente. Inattesa,<br />

piuttosto, questo<br />

sì. Almeno nella tempistica.<br />

Approvando il Regolamento<br />

tecnico 2023, la Commissione<br />

truck della Federazione<br />

internazionale dell’automobile<br />

(Fia), sotto la cui egida<br />

si svolge il campionato europeo<br />

camion, ha di fatto aperto<br />

le porte delle corse anche<br />

alle motorizzazioni alternative.<br />

In soldoni: già a partire<br />

dal prossimo anno, il 2023,<br />

accanto ai bolidi attuali con<br />

motorizzazione convenzionale,<br />

potranno schierarsi anche<br />

i veicoli spinti da propulsori<br />

elettrici o ibridi.<br />

uattro anni senza la Iaa sono tanti: la<br />

pandemia ha colpito duramente anche<br />

la rassegna tedesca, punto di riferimento<br />

europeo e mondiale nel settore dei veicoli commerciali,<br />

che ha subito la cancellazione dell’edizione<br />

2020. In questi quattro anni, però, gli<br />

organizzatori hanno lavorato per allineare la<br />

manifestazione ai cambiamenti che il mondo del<br />

trasporto commerciale sta vivendo. Dunque, l’etichetta<br />

Iaa Transportation sostituisce la storica Iaa<br />

Commercial vehicles, con l’obiettivo di «allargare<br />

la platea a espositori diversi rispetto al passato».<br />

24 25<br />

IMPRESSIONE<br />

DI GUIDA<br />

anno.<br />

Il primo full electric della Stella<br />

Fuori l’albero di trasmissione,<br />

dentro due motori elettrici<br />

integrati nell’assale posteriore,<br />

progettato e realizzato dagli<br />

ingegneri Mercedes. Capofila del<br />

nuovo corso della Stella, l’eActros<br />

ambisce a diventare un riferimento<br />

nella distribuzione regionale.<br />

L’abbiamo provato in Germania<br />

SUSTAINABILITY INDEX<br />

DRIVELINE %<br />

a a a a c 94<br />

COMFORT E SICUREZZA<br />

a a a b e 64,9<br />

CARATTERISTICHE DEL VEICOLO<br />

a a a b e 68,1<br />

MOBILITY REVOLUTION TRUCK<br />

on tutte le strade portano all’elettrico, evidentemente,<br />

ma all’elettrico si può giungere<br />

percorrendo strade diverse. Quella<br />

scelta da Mercedes passa attraverso un ripensamento<br />

radicale della powertrain dei veicoli, con<br />

conseguente layout nuovo di zecca rispetto ai<br />

camion con motore termico. Il risultato sono dei<br />

truck (parliamo al plurale perché la catena cinematica<br />

è condivisa, al momento, dall’eActros e<br />

dall’eEconic, e chissà cosa porterà in dote lo Iaa<br />

a settembre) profondamente e davvero differenti<br />

rispetto a ciò a cui eravamo abituati. Ancor più<br />

di quanto possano sembrarlo a prima vista.<br />

Una svolta storica per il mondo<br />

del truck racing. Una decisione<br />

che naturalmente si<br />

inserisce nel solco di quella<br />

che è ormai per ogni costruttore<br />

di camion (ma non soltanto)<br />

la stella polare, la rotta<br />

imprescindibile da seguire:<br />

quella della sostenibilità a tutto<br />

tondo, a 360 gradi, per una<br />

mobilità e un trasporto merci<br />

a impatto ambientale zero. Un<br />

concetto che il truck racing ha<br />

da parte sua sposato concretamente<br />

già lo scorso anno,<br />

con il passaggio al’utilizzo<br />

dei carburanti green.<br />

Sarà una sirena<br />

per i costruttori?<br />

A quel primo passo, si affianca<br />

ora una decisione inequivocabilmente<br />

ancora più<br />

importante e significativa.<br />

Una decisione storica, non<br />

c’è dubbio, certamente destinata<br />

a cambiare, non certo<br />

lo spirito delle competizioni,<br />

bensì il modo di intendere e<br />

rappresentare il motorsport,<br />

anche quello dei truck. Non<br />

più come un piccolo mondo<br />

parallelo ma svincolato dalla<br />

realtà quotidiana, bensì piuttosto<br />

un banco di prova dove<br />

testare e sviluppare soluzioni<br />

da trasferire alla serie.<br />

Insomma, l’auspicio è che<br />

affacciandosi alla tecnologia<br />

dell’elettrico e dell’ibrido,<br />

il legame, spesso sfilacciato<br />

se non addirittura inesistente<br />

tra i truck da competizione e<br />

l’industria del camion, possa<br />

rinsaldarsi in chiave effettivamente<br />

costruttiva.<br />

E chissà che la decisione<br />

della Fia di aprire già<br />

dal prossimo anno le porte<br />

all’elettrico e all’ibrido non<br />

solletichi la voglia dei costruttori<br />

di provare, o forse<br />

meglio sarebbe dire tornare<br />

in prima persona a cimentarsi<br />

nelle competizioni in pista.<br />

Là dove, marchi come Volvo<br />

Trucks, Mercedes, Man, Scania,<br />

Sisu, hanno fatto e scritto<br />

la storia della specialità. In<br />

fondo, non c’è oggi costruttore<br />

tra i big che non abbia<br />

sviluppato o addirittura già<br />

proponga a catalogo veicoli<br />

full electric e anche ibridi. E<br />

allora, perchè no?<br />

Alberto Gimmelli<br />

UNA SVOLTA EPOCALE<br />

Ammettendo di fatto in pista i bolidi a propulsione<br />

elettrica così come quelli ibridi, l’European truck<br />

racing championship (Etrc) imbocca in maniera decisa<br />

la strada della sostenibilità a tutto tondo attuando<br />

un’autentica svolta storica.<br />

64 65<br />

24 25<br />

Scania a tutto green dagli ibridi agli elettrici<br />

Iaa Transportation <strong>2022</strong>: le anticipazioni<br />

ampia<br />

ccadeva un anno fa.<br />

Nell’ultimo scorcio<br />

del 2021, per l’esattezza.<br />

Scania si prende<br />

la scena presentando il<br />

nuovo motore 13 litri. Non<br />

un semplice maquillage,<br />

ma una vera novità a tutto<br />

tondo. L’ennesimo gioiello<br />

sfornato a Södertälje, un<br />

propulsore capace di alzare<br />

il livello di efficienza e tagliare<br />

i consumi dell’8 per<br />

Tutto pronto per l’attesa<br />

edizione <strong>2022</strong> della rassegna<br />

tedesca, la prima con la dicitura<br />

‘Transportation’ che segna<br />

una evidente svolta rispetto al<br />

passato con l’apertura a nuove<br />

tecnologie e espositori inediti.<br />

Ecco cosa vedremo dal 20 al<br />

25 settembre a Hannover<br />

cento. «Esempio di avanguardia<br />

tecnologica dei motori<br />

a combustione interna»,<br />

abbiamo scritto nell’articolo<br />

di presentazione (Vado e<br />

Torno 12/2021), sottolineando<br />

lo sforzo del Costruttore<br />

svedese che nel progetto ha<br />

investito la bellezza di due<br />

miliardi di euro. Tanti quanti<br />

quelli spesi a suo tempo<br />

per lo sviluppo della Next<br />

gen lanciata nel 2016.<br />

Ma come? Si parla tanto<br />

di transizione, si corre verso<br />

soluzioni sempre più green,<br />

si affacciano con prepotenza<br />

i motori elettrici e Scania cosa<br />

fa, mette lì un sostanzioso<br />

investimento nel diesel?<br />

Sissignori. Non c’è contraddizione.<br />

E men che meno<br />

alcuna inversione di rotta.<br />

Scania ha investito nel diesel<br />

con consapevolezza.<br />

merciali, che ha subito la cancellazione dell’edizione<br />

2020. In questi quattro anni, però, gli<br />

organizzatori hanno lavorato per allineare la<br />

manifestazione ai cambiamenti che il mondo del<br />

trasporto commerciale sta vivendo. Dunque, l’etichetta<br />

Iaa Transportation sostituisce la storica Iaa<br />

Commercial vehicles, con l’obiettivo di «allargare<br />

la platea a espositori diversi rispetto al passato».<br />

ELETTRICO ANCHE<br />

A 44 TON<br />

Per il momento<br />

occorre<br />

accontentarsi di<br />

una foto. Almeno<br />

fino a quando il<br />

trattore 4 per 2<br />

da 558 cv (410<br />

kW), alimentato<br />

da tre macchine<br />

elettriche<br />

30 31<br />

CARRO 2 ASSI<br />

MOTORE ELETTRICO 450 CV<br />

Traffico scorrevole lungo tutto<br />

il percorso della prova. Tempo<br />

soleggiato, senza vento né<br />

precipitazioni.<br />

LA CARTA D’IDENTITÀ<br />

DOTAZIONE di serie della versione con<br />

passo di 5.500 mm e peso totale a terra<br />

di 19.000 chili: volante in pelle controllo<br />

clima automatico, tettuccio apribile,<br />

presa di corrente 24V, mirrorcam di 2 a<br />

generazionesistema di chiusura centralizzato<br />

con telecomando, radio digitale,<br />

sistema di navigazione, luci diurne e fanali<br />

posteriori a Led.<br />

DOTAZIONE MR TRUCK motore elettrico,<br />

cambio automatico per propulsione<br />

elettrica a due velocità (più 2 retro),<br />

limitatore di velocità, Stability control<br />

assist, avviso per il mantenimento della<br />

corsia, Attention assist, Active brake assist,<br />

assistente alla svolta, monitoraggio<br />

automatico pressione pneumatici, Roll<br />

control assist, sistema di rilevamento<br />

fumo, airbag lato conducente.<br />

(Stima di Vado e Torno)<br />

Costruito nello stabilimento di Wörth,<br />

Germania.<br />

IL GRANDE<br />

RITORNO<br />

Non è usuale<br />

aspettare 4<br />

anni tra una<br />

Iaa e l’altra.<br />

Proprio<br />

all’edizione<br />

2018, l’ultima<br />

prima della<br />

pausa<br />

pandemica, si<br />

riferisce la foto<br />

di apertura.<br />

IMPRESSIONE<br />

DI GUIDA<br />

SUSTAINABILITY INDEX<br />

DRIVELINE %<br />

a a a a c 94<br />

COMFORT E SICUREZZA<br />

a a a b e 64,9<br />

CARATTERISTICHE DEL VEICOLO<br />

a a a b e 68,1<br />

MOBILITY REVOLUTION TRUCK<br />

e dotato di<br />

cambio a 6<br />

marce, entrerà<br />

in produzione<br />

di serie. E ciò<br />

avverrà non<br />

prima della fine<br />

del prossimo<br />

54 55<br />

European Truck Racing Championship<br />

quelli attuali con propulsori endotermici<br />

a notizia è clamorosa ma<br />

non sorprendente. Inattesa,<br />

piuttosto, questo<br />

sì. Almeno nella tempistica.<br />

Approvando il Regolamento<br />

tecnico 2023, la Commissione<br />

truck della Federazione<br />

internazionale dell’automobile<br />

(Fia), sotto la cui egida<br />

si svolge il campionato europeo<br />

camion, ha di fatto aperto<br />

le porte delle corse anche<br />

alle motorizzazioni alternative.<br />

In soldoni: già a partire<br />

dal prossimo anno, il 2023,<br />

accanto ai bolidi attuali con<br />

motorizzazione convenzionale,<br />

potranno schierarsi anche<br />

i veicoli spinti da propulsori<br />

elettrici o ibridi.<br />

anno.<br />

Il primo full electric della Stella<br />

L’abbiamo provato in Germania<br />

conseguente layout nuovo di zecca rispetto ai<br />

camion con motore termico. Il risultato sono dei<br />

truck (parliamo al plurale perché la catena cinematica<br />

è condivisa, al momento, dall’eActros e<br />

dall’eEconic, e chissà cosa porterà in dote lo Iaa<br />

a settembre) profondamente e davvero differenti<br />

rispetto a ciò a cui eravamo abituati. Ancor più<br />

di quanto possano sembrarlo a prima vista.<br />

Una svolta storica per il mondo<br />

del truck racing. Una decisione<br />

che naturalmente si<br />

inserisce nel solco di quella<br />

che è ormai per ogni costruttore<br />

di camion (ma non soltanto)<br />

la stella polare, la rotta<br />

imprescindibile da seguire:<br />

quella della sostenibilità a tutto<br />

tondo, a 360 gradi, per una<br />

mobilità e un trasporto merci<br />

a impatto ambientale zero. Un<br />

concetto che il truck racing ha<br />

da parte sua sposato concretamente<br />

già lo scorso anno,<br />

con il passaggio al’utilizzo<br />

dei carburanti green.<br />

Sarà una sirena<br />

per i costruttori?<br />

A quel primo passo, si affianca<br />

ora una decisione inequivocabilmente<br />

ancora più<br />

importante e significativa.<br />

Una decisione storica, non<br />

c’è dubbio, certamente destinata<br />

a cambiare, non certo<br />

lo spirito delle competizioni,<br />

bensì il modo di intendere e<br />

rappresentare il motorsport,<br />

anche quello dei truck. Non<br />

più come un piccolo mondo<br />

parallelo ma svincolato dalla<br />

realtà quotidiana, bensì piuttosto<br />

un banco di prova dove<br />

testare e sviluppare soluzioni<br />

da trasferire alla serie.<br />

Insomma, l’auspicio è che<br />

affacciandosi alla tecnologia<br />

dell’elettrico e dell’ibrido,<br />

il legame, spesso sfilacciato<br />

se non addirittura inesistente<br />

tra i truck da competizione e<br />

l’industria del camion, possa<br />

rinsaldarsi in chiave effettivamente<br />

costruttiva.<br />

E chissà che la decisione<br />

della Fia di aprire già<br />

dal prossimo anno le porte<br />

all’elettrico e all’ibrido non<br />

solletichi la voglia dei costruttori<br />

di provare, o forse<br />

meglio sarebbe dire tornare<br />

in prima persona a cimentarsi<br />

nelle competizioni in pista.<br />

Là dove, marchi come Volvo<br />

Trucks, Mercedes, Man, Scania,<br />

Sisu, hanno fatto e scritto<br />

la storia della specialità. In<br />

fondo, non c’è oggi costruttore<br />

tra i big che non abbia<br />

sviluppato o addirittura già<br />

proponga a catalogo veicoli<br />

full electric e anche ibridi. E<br />

allora, perchè no?<br />

UNA SVOLTA EPOCALE<br />

Ammettendo di fatto in pista i bolidi a propulsione<br />

Alberto Gimmelli<br />

elettrica così come quelli ibridi, l’European truck<br />

racing championship (Etrc) imbocca in maniera decisa<br />

la strada della sostenibilità a tutto tondo attuando<br />

un’autentica svolta storica.<br />

64 65<br />

Motore anteriore<br />

Turismo<br />

SETTEMBRE<br />

SETTEMBRE<br />

INDCAR<br />

Mobi<br />

Lunghezza mm 8.000* / 8.500**<br />

Posti n. 31 - 41 / 33***<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 180 - 210<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo euro<br />

Classe I: 170.000 / 180.000<br />

scuolabus: 124.000 / 126.000<br />

linea: 140.000 / 142.000<br />

* disponibile in versione Classe I, scuolabus,<br />

linea<br />

** disponibile in versione Classe I low<br />

entry, scuolabus, linea<br />

*** 45 / 50 su scuolabus<br />

Wing<br />

Lunghezza mm 7.700<br />

Posti n. 28 / 24 / 21*<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 180 - 210<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo € 148.000/145.000/158.000<br />

* versione Turismo Th, con sollevatore<br />

su porta d’emergenza posteriore<br />

Mago2<br />

Lunghezza mm 8.800<br />

Posti n. 30 / 32 / 34*<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 220<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo € 180.000/182.000/178.000<br />

* versione Cabrio<br />

Next L8<br />

Lunghezza mm 8.700<br />

Posti n. 34 / 30<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 220 - Mb / 238<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo euro 192.000 / 190.000<br />

Predisposto per montaggio sollevatore<br />

su porta emergenza centrale<br />

Next L9/10<br />

Lunghezza mm 9.400 / 10.000<br />

Posti n. 38* / 42<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 220 - Mb / 238<br />

Trasmissione mecc. 6 marce<br />

Prezzo euro 210.000<br />

* 36 su veicolo con sollevatore<br />

ISUZU<br />

Novo Ultra<br />

Lunghezza mm 7.305<br />

Posti n. 29* / 33**<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />

Trasmissione<br />

automatica<br />

Prezzo euro Classe II: 108.000<br />

Classe III: 115.000<br />

scuolabus***: 88.000<br />

* versione Classe III<br />

** versione ClasseII<br />

*** modello Novo Scuolabus, 45 posti<br />

Turquoise scuolabus<br />

Lunghezza mm 7.720<br />

Posti n. 50<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />

Trasmissione<br />

automatica<br />

Prezzo euro 98.000<br />

Novo Citi*<br />

Lunghezza mm 7.502<br />

Posti n. 54<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Isuzu 4HK1E6C / 190<br />

Trasmissione<br />

automatica<br />

Prezzo euro 110.000<br />

* Classe I<br />

MERCEDES<br />

Sprinter City 45 - 75<br />

Lunghezza mm 7.400 / 8.500<br />

Posti n. 28 / 38<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 651 / 140 - 160<br />

Trasmissione aut. 7G-Tronic Plus<br />

Prezzo euro 190.000 / 270.000<br />

Sprinter Basic 45 - Mobility<br />

45 - Transfer 45<br />

Lunghezza mm 7.400<br />

Posti n. - / 18 / 22<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 651 / 140<br />

Trasm. man.Tsg 480/aut. 7G-Tronic Plus<br />

Prezzo € 115.000/170.000/160.000<br />

Sprinter Travel 75<br />

Lunghezza mm 8.500<br />

Posti n. 21<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Om 651 / 160<br />

Trasm. man.Tsg 480/aut. 7G-Tronic Plus<br />

Prezzo euro 240.000<br />

TEMSA<br />

Prestij Sx<br />

Classe. III - Cl. II - Scuolabus<br />

Lunghezza mm 7.168<br />

Posti n. 29 / 35 / 45<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Motore/cv Fpt / 150<br />

Trasmissione<br />

manuale<br />

Prezzo € 112.000 / 205.000 / 90.000<br />

VADO E TORNO EDIZIONI www.vadoetorno.com ISSN 0042 2096 Poste Italiane s.p.a. - SPED. IN A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI<br />

IVECO BUS<br />

IAA HANNOVER IL SALONE DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA<br />

ANTEPRIME ECCO GLI ELETTRICI E GLI IBRIDI DI SCANIA - RENAULT<br />

KANGOO E MASTER E-TECH ELECTRIC ● PROVE SCANIA 560 R SUPER<br />

MERCEDES eACTROS 300 - RENAULT TRUCKS T 520 HIGH EVOLUTION<br />

TRUCK RACING NEL 2023 CORRERANNO ANCHE GLI ELETTRICI<br />

EVADYS<br />

Iaa Transportation Lunghezza mm <strong>2022</strong><br />

12.000<br />

Le anteprime<br />

Posti n.<br />

da Hannover<br />

49*/53**<br />

Motorizzazione<br />

Diesel<br />

Q<br />

Motore E CHI marca/cv Fpt Cursor 9/400<br />

SE LA<br />

PERDE? Trasmissione mec./auto/automatiz.<br />

Prezzo euro 312.900/302.200<br />

*Porta doppia con rampa. **Porta singola<br />

con rampa<br />

IRIZAR<br />

l’elettrico<br />

diventa<br />

nativo<br />

SETTEMBRE<br />

<strong>2022</strong><br />

MENSILE<br />

€ 3,00<br />

Prima immissione:<br />

5 settembre <strong>2022</strong><br />

La scossa del Grifone<br />

Gli elettrici (e gli ibridi) di Scania<br />

IL GRIFONE<br />

CHE DÀ LA<br />

SCOSSA<br />

La strada verso<br />

la CO 2 free del<br />

trasporto merci<br />

è oggi per il<br />

Costruttore<br />

svedese una realtà<br />

molto concreta.<br />

Accanto alla<br />

tradizionale<br />

offerta di modelli<br />

endotermici,<br />

Södertälje offre una<br />

gamma di ibridi e<br />

elettrici sempre più<br />

Traffico scorrevole lungo tutto<br />

PREZZO LISTINO<br />

390.000 €<br />

a a a<br />

Senza compromessi. La prova<br />

del Mercedes eActros 300<br />

MERCEDES i8 su telaio Scania<br />

eACTROS<br />

Lunghezza mm 12.380 / 13.380<br />

300<br />

Posti n. SENZA<br />

COMPROMESSI<br />

50 / 55<br />

min 16°<br />

max 26°<br />

Motore/cv Scania 450 / 490<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro<br />

d e 80,2<br />

368.750 / 416.250<br />

© Vado e Torno <strong>2022</strong><br />

Lunghezza mm 14.380 / 15.380<br />

Posti n. 59 / 65<br />

Motore/cv Scania 490<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 422.500 / 431.250<br />

carburanti green, diventa infatti ancora più<br />

concreta con il via libera della commissione<br />

Fia ai truck da competizione con<br />

motorizzazione elettrica o ibrida accanto a<br />

SCOSSA<br />

L<br />

IN PISTA<br />

i8 integrale<br />

Lunghezza mm 12.380 / 13.380<br />

Posti n. 51 / 55<br />

Motore/cv Daf Mx11/13 449 / 482<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 371.250 / 413.750<br />

Novità nel Truck Racing:<br />

nel 2023 si apre agli elettrici<br />

A<br />

N<br />

Lunghezza mm 14.380 / 15.380<br />

Posti n. 59 / 65<br />

PER Motore/cv ABBONAMENTI Daf Mx13 530<br />

E COPIE Trasmissione SAGGIO:<br />

-<br />

VADO Prezzo E TORNO euro EDIZIONI 426.360 / 435.000**<br />

via Brembo 27, 20139 Milano<br />

* tel. disponibile 02/55230950 anche i8 Integral 14.38 con<br />

E-mail: abbonamenti@vadoetorno.com<br />

Daf 482 cv a 421.250 €<br />

9<br />

i6 su telaio Scania<br />

Lunghezza mm 10.800/12.350<br />

Posti n. 47 / 55*<br />

Motore/cv Scania 410**<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 303.750 / 306.250*<br />

*50 con pedana<br />

**disponibile anche i6 10,80 con Scania<br />

410 cv a 312.500 €<br />

Lunghezza mm 12.370<br />

Posti n. 53<br />

Motore/cv Scania 450*<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 342.500<br />

Lunghezza mm<br />

13.350 (6x2)<br />

Posti n. 55<br />

Motore/cv Scania 410<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 312.500 / 321.200*<br />

* disponibile anche i6 13.35 con motore<br />

450 cv a 330.330 €<br />

Lunghezza mm<br />

13.370 (6x2)<br />

Posti n. 59<br />

Motore/cv Scania 450 / 490<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 383.750 / 390.000<br />

Lungh. mm 14.350/14.370 (6x2)<br />

Posti n. 63 / 63<br />

Motore/cv Scania 450 / 490<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 362.500 / 393.750<br />

Lunghezza mm<br />

15.370 (6x2)<br />

Posti n. 69<br />

Motore/cv Scania 490<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 401.250<br />

i6 integrale<br />

Lunghezza mm 10.800<br />

Posti n. 47<br />

Motore/cv Daf Mx11 408<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 307.500 / 316.250<br />

VADO E TORNO EDIZIONI www.vadoetorno.com ISSN 0042 2096 Poste Italiane s.p.a. - SPED. IN A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI<br />

IAA HANNOVER IL SALONE DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA<br />

ANTEPRIME ECCO GLI ELETTRICI E GLI IBRIDI DI SCANIA - RENAULT<br />

KANGOO E MASTER E-TECH ELECTRIC ● PROVE SCANIA 560 R SUPER<br />

MERCEDES eACTROS 300 - RENAULT TRUCKS T 520 HIGH EVOLUTION<br />

TRUCK RACING NEL 2023 CORRERANNO ANCHE GLI ELETTRICI<br />

l’elettrico<br />

diventa<br />

nativo<br />

SETTEMBRE<br />

<strong>2022</strong><br />

MENSILE<br />

€ 3,00<br />

9<br />

Prima immissione:<br />

5 settembre <strong>2022</strong><br />

Iaa Transportation <strong>2022</strong><br />

Le anteprime da Hannover<br />

E CHI<br />

SE LA<br />

La scossa del Grifone<br />

Gli elettrici (e gli ibridi) di Scania<br />

IL GRIFONE<br />

CHE DÀ LA<br />

PERDE?<br />

SCOSSA<br />

La strada verso<br />

la CO 2 free del<br />

trasporto merci<br />

è oggi per il<br />

Costruttore<br />

svedese una realtà<br />

molto concreta.<br />

Accanto alla<br />

tradizionale<br />

offerta di modelli<br />

endotermici,<br />

Södertälje offre una<br />

gamma di ibridi e<br />

elettrici sempre più<br />

Senza compromessi. La prova<br />

del Mercedes eActros 300<br />

© Vado e Torno <strong>2022</strong><br />

MERCEDES<br />

eACTROS<br />

300<br />

min 16°<br />

max 26°<br />

PREZZO LISTINO<br />

390.000 €<br />

Novità nel Truck Racing:<br />

nel 2023 si apre agli elettrici<br />

SCOSSA<br />

IN PISTA<br />

PER ABBONAMENTI<br />

E COPIE SAGGIO:<br />

VADO E TORNO EDIZIONI<br />

via Brembo 27, 20139 Milano<br />

tel. 02/55230950<br />

E-mail: abbonamenti@vadoetorno.com<br />

A<br />

uattro anni senza la Iaa sono tanti: la<br />

pandemia ha colpito duramente anche<br />

Qla rassegna tedesca, punto di riferimento<br />

europeo e mondiale nel settore dei veicoli com-<br />

a a a d e 80,2<br />

SENZA<br />

COMPROMESSI<br />

È un’autentica svolta storica quella che si<br />

appresta a vivere il campionato europeo<br />

camion. La strada della sostenibilità<br />

imboccata lo scorso anno con l’utilizzo dei<br />

carburanti green, diventa infatti ancora più<br />

concreta con il via libera della commissione<br />

Fia ai truck da competizione con<br />

motorizzazione elettrica o ibrida accanto a<br />

L<br />

Fuori l’albero di trasmissione,<br />

dentro due motori elettrici<br />

integrati nell’assale posteriore,<br />

progettato e realizzato dagli<br />

ingegneri Mercedes. Capofila del<br />

nuovo corso della Stella, l’eActros<br />

ambisce a diventare un riferimento<br />

nella distribuzione regionale.<br />

on tutte le strade portano all’elettrico, evidentemente,<br />

ma all’elettrico si può giun-<br />

percorrendo strade diverse. Quella Ngere<br />

scelta da Mercedes passa attraverso un ripensamento<br />

radicale della powertrain dei veicoli, con<br />

46


Turismo<br />

Turismo<br />

Lunghezza mm 12.350 / 12.370<br />

Posti n. 55* / 53<br />

Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 315.750 / 347.500<br />

* 53 con pedana<br />

Lunghezza mm 13.350<br />

Posti n. 59*<br />

Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 322.500** / 333.750<br />

* 52 con pedana<br />

** anche versione a 328.750 €, sempre<br />

408 cv<br />

Lunghezza mm<br />

13.370 (6x2)<br />

Posti n. 59<br />

Motore/cv Daf Mx13 482<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 388.750<br />

Lungh. mm 14.350 / 14.370 (6x2)<br />

Posti n. 63<br />

Motore/cv Daf Mx13 482 / 530<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 371.250* / 413.750<br />

* anche versione a 396.250 €, sempre<br />

482 cv<br />

Lunghezza mm<br />

15.370 (6x2)<br />

Posti n. 69<br />

Motore/cv Daf Mx13 530<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 410.000<br />

i6S su telaio Scania<br />

Lunghezza mm 12.350<br />

Posti n. 55*<br />

Motore/cv Scania 410 / 450<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 315.000 / 323.750<br />

*50 con pedana<br />

Lunghezza mm<br />

15.350 (6x2)<br />

Posti n. 71<br />

Motore/cv Scania 450<br />

Trasmissione Scania automatizzato<br />

Prezzo euro 370.000<br />

i6S integrale<br />

Lunghezza mm 12.350<br />

Posti n. 55*<br />

Motore/cv Daf Mx11 408 / 449<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 321.250 / 326.250<br />

* 53 con pedana<br />

Lunghezza mm<br />

15.350 (6x2)<br />

Posti n. 71<br />

Motore/cv Daf Mx11 482<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 378.750<br />

MAN<br />

Lion’s Coach<br />

Lunghezza mm 12.101 / 13.091<br />

Posti n. 55 / 57<br />

Motore/cv Man / 420<br />

Trasm. mec. / automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 392.000 / 416.000<br />

Lungh. mm 13.361 / 13.901 (6x2)<br />

Posti n. 59 / 65<br />

Motore/cv Man / 460<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 432.000 / 440.000<br />

MERCEDES<br />

Tourismo Rhd - M/2 Rhd<br />

Lunghezza mm 12.300 / 13.100<br />

Posti n. 51 / 55<br />

Motore/cv Om 470 / 422<br />

Trasm. mecc. Go 210 / rob. Go 250<br />

Prezzo euro 488.500 / 512.300<br />

Tourismo M/3 Rhd - L<br />

Lungh. mm 14.100 / 15.100 (6x2)<br />

Posti n. 55 / 59<br />

Motore/cv Om 470 / 422<br />

Trasmissione robotizzato Go 250<br />

Prezzo euro 530.100 / 546.000<br />

Su tutti i Tourismo, sollevatore Prm a<br />

29.700 €. Toilette a 11.800 €<br />

NEOPLAN<br />

Tourliner<br />

Lunghezza mm 12.101 / 13.091<br />

Posti n. 55 / 57<br />

Motore/cv Man / 460<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 424.000 / 448.000<br />

Lungh. mm 13.361 / 13.901 (6x2)<br />

Posti n. 59 / 65<br />

Motore/cv Man / 460<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 464.000 / 472.000<br />

Cityliner<br />

Lungh. mm 12.240/12.990*/13.990*<br />

Posti n. 55 / 59 / 65<br />

Motore/cv Man 460 / 500 / 500<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo € 480.000/512.000/520.000<br />

* tre assi<br />

Skyliner<br />

Lunghezza mm<br />

14.000 (6x2)<br />

Posti n. 85<br />

Motore/cv Man / 500<br />

Trasmissione automatizz. 12 marce<br />

Prezzo euro 720.000<br />

SCANIA<br />

Touring Hd<br />

Lunghezza mm 12.090<br />

Posti n. 55<br />

Motore/cv Scania Dc13 / 410*<br />

Trasmissione Scania Opticruise<br />

Prezzo euro 326.667<br />

* opzionale motore Scania Dc13 450 cv<br />

Lunghezza mm<br />

12.070 (6x2)<br />

Posti n. 63<br />

Motore/cv Scania Dc13 / 450<br />

Trasmissione Scania Opticruise<br />

Prezzo euro 375.000<br />

SETRA<br />

S 511 Hd - S 515 Hd<br />

Lunghezza mm 10.500 / 12.300<br />

Posti n. 43 / 51<br />

Motore/cv Om 470 / 388 - 422<br />

Trasmissione<br />

mecc. Go-210<br />

Prezzo euro 452.000 / 500.600<br />

S 516 Hd/2 - Hd/3* - Hdh*<br />

Lungh. mm 13.100/13.100/13.300<br />

Posti n. 55<br />

Motore/cv Om 470 / 422 - 422- 470<br />

Trasmissione robotizzato Go 250<br />

Prezzo € 521.600/548.600/608.900<br />

* tre assi<br />

S 517 Hd - Hdh<br />

Lungh. mm 13.900 / 14.200 (6x2)<br />

Posti n. 59<br />

Motore/cv Om 470 / 422 - 470<br />

Trasmissione robotizzato Go 250<br />

Prezzo € 556.300 / 625.700<br />

S 531 Dt<br />

Lungh. mm<br />

14.000 (6x2)<br />

Posti n. 83<br />

Motore/cv Om 471 / 510<br />

Trasmissione robotizzato Go 250<br />

Prezzo euro 736.800<br />

Su tutti i Setra (esclusi S 511 Hd, S 531<br />

Dt e gli Hdh) sollevatore Prm a 26.500 €.<br />

Su tutti i Setra (esclusi S 531 Dt e gli<br />

Hdh), toilette a 11.300 euro.<br />

TEMSA<br />

Hd 12 - 13<br />

Lungh. mm 12.276 / 13.076<br />

Posti n. 55 / 59<br />

Motore/cv Daf Mx-11 / 435<br />

Trasmissione Zf Astronic - man.<br />

Prezzo € 286.000 / 294.000<br />

Maraton 12 - 13<br />

Lungh. mm 12.365 / 13.080<br />

Posti n. 54 / 58<br />

Motore/cv Daf Mx-11 / 435<br />

Trasmissione Zf Astronic - man.<br />

Prezzo € 325.000 / 332.000<br />

VAN HOOL<br />

Ex11* - Ex15**<br />

Lunghezza mm 10.700 / 12.480<br />

Posti n. 39 / 51<br />

Motore/cv Daf Mx11 / 341 - 408<br />

Trasm. Daimler Go / Zf Traxon<br />

Prezzo €<br />

Ex11L 230.000<br />

Ex11H 252.500<br />

Ex15L 231.000<br />

Ex15M 252.500<br />

Ex15H 255.000<br />

* disponibile in versione L ed H<br />

** disponibile in versione L, M ed H<br />

Ex16* - Ex17H<br />

Lungh. mm 13.260** / 14.220***<br />

Posti n. 63 / 65<br />

Motore/cv Daf Mx11-13 / 341 - 483<br />

Trasm.<br />

Prezzo €<br />

Daimler Go / Zf Traxon<br />

Ex16L 232.000<br />

Ex16M 255.000<br />

Ex16H 279.500<br />

Ex17H 284.500<br />

* disponibile in versione L, M ed H<br />

** Ex16H lungo 13.385 su tre assi (59<br />

posti)<br />

*** tre assi<br />

Astron Tx16 - Tx17 (6x2)<br />

Lunghezza mm 13.200 / 14.040<br />

Posti n. 55 / 59<br />

Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 353.200 / 359.000<br />

Astronef Tx15-Tx16-Tx17 (6x2)<br />

Lungh. mm 12.300 / 13.200 / 14.040<br />

Posti n. 51 / 55 / 59<br />

Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 351.000/356.800/362.400<br />

48<br />

49


Altano Tx17-Tx18-Tx19 (6x2)<br />

Lungh. mm 12.300 / 13.200 / 14.040<br />

Posti n. 59 / 63 / 67<br />

Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 376.000/382.300/388.500<br />

Altano Tdx20-Tdx21 (6x2)<br />

Lungh. mm 13.560 / 14.590<br />

Posti n. 63 / 67<br />

Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 394.100 / 401.800<br />

Astromega Tdx25-Tdx27 (6x2)<br />

Lungh. mm 13.150 / 14.105<br />

Posti n. 81 / 89<br />

Motore/cv Daf Mx-13 / 483<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 440.000 / 451.700<br />

VDL<br />

Futura Fmd2<br />

Lunghezza mm<br />

12.900 / 13.500 / 14.800*<br />

Posti n. 57 / 61 / 67<br />

Motore/cv Daf 370 / 370 / 410<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 317.000/327.000/350.000<br />

* tre assi<br />

Il Futura Fmd2 da 14,8 metri è disponibile<br />

anche con pedana disabili e cambio<br />

automatico<br />

Futura Fhd2<br />

Lunghezza mm<br />

10.600 / 12.200* / 12.900* / 13.500<br />

Posti n. 43 / 53 / 57 / 46<br />

Motore/cv Daf 370 / 410 / 410 / 410<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo €<br />

320.000/340.000/345.000/339.000<br />

* disponibili anche con pedana disabili.<br />

Da 1 a 6 posti per carrozzine a bordo<br />

Lunghezza mm 13.100 / 14.800 (6x2)<br />

Posti n. 61 / 67<br />

Motore/cv Daf / 450<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 380.000 / 390.000<br />

Disponibili anche con pedana disabili e<br />

cambio automatico<br />

50<br />

Turismo<br />

Futura Fdd2<br />

Lunghezza mm 13.100 / 14.100 (6x2)<br />

Posti n. 79 / 91<br />

Motore/cv Daf / 530<br />

Trasmissione<br />

Zf Traxon<br />

Prezzo € 645.000 / 655.000<br />

Disponibile anche con rampa disabili e<br />

cambio automatico<br />

VOLVO<br />

9700<br />

Lunghezza mm 12.400 / 13.100<br />

Posti n. 55 / 57<br />

Motore/cv Volvo D11K 430 / 460<br />

Trasmissione<br />

-Volvo I-Shift<br />

Prezzo euro 328.000 / 357.000*<br />

* versione Select. Versione Superior a<br />

347.000 / 379.000<br />

Lunghezza mm<br />

13.900 (6x2)<br />

Posti n. 63<br />

Motore/cv Volvo D11K 460<br />

Trasmissione<br />

Volvo I-Shift<br />

Prezzo € 369.000*<br />

* versione Select. Versione Superior a<br />

392.000<br />

9900<br />

Lunghezza mm 12.400<br />

Posti n. 51<br />

Motore/cv Volvo D11K 460<br />

Trasmissione<br />

Volvo I-Shift<br />

Prezzo euro 345.000<br />

Lungh. mm 13.100 / 13.900 (6X2)<br />

Posti n. 53 / 59<br />

Motore/cv Volvo D11K 460<br />

Trasmissione -<br />

Prezzo euro 475.000 / 495.000<br />

periodico di cultura,<br />

economia e tecnica<br />

fondato nel 1991<br />

Direttore responsabile<br />

Stefano Agnellini<br />

Coordinamento<br />

Riccardo Schiavo<br />

In redazione<br />

Fabio Butturi, Ornella Cavalli,<br />

Fabrizio Dalle Nogare,<br />

Stefano Eliseo, Fabio Franchini,<br />

Cristina Scuteri<br />

Hanno collaborato<br />

Bruno Boni, Mario Bassoli, Dante<br />

Ferrari, Claudio Frutti, Ivan Poli,<br />

Ugo Righi, Fabio Terni<br />

Informazioni sulle gare pubbliche<br />

fornite dalla Roga Italia<br />

Modena<br />

Impaginazione e grafica<br />

Marco Zanusso<br />

Gestione editoriale<br />

Fabio Zammaretti<br />

VADO E TORNO<br />

EDIZIONI<br />

Via Brembo 27<br />

20139 Milano<br />

tel. 02/55230950<br />

Sito Internet<br />

www.vadoetorno.com<br />

Abbonamenti<br />

annuale Italia: 37 euro<br />

annuale estero: 57 euro<br />

annuale via aerea: 67 euro<br />

Copie arretrate: 7 euro<br />

Versamenti<br />

sul ccp 50292200<br />

Vado e Torno Edizioni srl,<br />

via Brembo 27 20139 Milano<br />

e-mail: abbonamenti@vadoetorno.com<br />

Fotolito: Industrie Grafiche RGM srl,<br />

Rozzano (Mi)<br />

Stampa: Industrie Grafiche RGM srl,<br />

Rozzano (Mi)<br />

PUBBLICITÀ<br />

Direzione<br />

Via Brembo 27<br />

20139 Milano<br />

tel. 02/55230950<br />

e-mail: pubblicita@vadoetornoedizioni.it<br />

Direzione commerciale<br />

Luca Brusegani<br />

Agenti<br />

Roberto Menchinelli (Roma),<br />

Maurizio Candia,<br />

Angelo De Luca,<br />

Emanuele Tramaglino<br />

Autorizzazione del tribunale<br />

di Milano n.786<br />

del 17 <strong>dicembre</strong> 1990<br />

Registro Nazionale della Stampa<br />

n. 4596 del 20/04/1994<br />

n. iscrizione R.O.C. 2880 del 30-11-2001<br />

Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. -<br />

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004<br />

n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI<br />

Comunicazione agli abbonati<br />

in relazione a quanto disposto dall’art. 13 del<br />

GDPR 679/2016 i dati personali conferiti in<br />

occasione della sottoscrizione dell’abbonamento<br />

saranno trattati da VADO E TORNO EDIZIONI<br />

SRL per la gestione dei rapporti tra editore ed<br />

abbonato, secondo le finalità e modalità indicate<br />

nell’informativa disponibile e consultabile sul sito<br />

www.vadoetorno.com<br />

Casella postale Internet (E-mail):<br />

autobus@vadoetornoedizioni.it<br />

© Copyright <strong>2022</strong> Vado e Torno Edizioni


tdsadv.com<br />

Flessibilità dell’offerta<br />

Elettromobilità nel DNA<br />

Design innovativo, comfort totale<br />

Assistenza al top

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!