In Fonderia 4 2023

IN PRIMO PIANO
stato creato un gruppo di docenti altamente
specializzati sulla transizione ecologica per
supportare le fonderie. A oggi è stato avviato
un primo progetto sperimentale, conclusosi
a maggio, su un bando Fondimpresa che ha
permesso a dodici fonderie lombarde di accedere
alla formazione gratuitamente. Al di
là dei bandi, il percorso formativo è però a disposizione
di tutte le fonderie associate che lo
desiderano».
Ed è stata proprio l’esperienza formativa il
cardine della testimonianza di Paola Polignano,
amministratrice delegata di F.A.I. - F.T.C. «Siamo
partiti dalla curiosità e dalla consapevolezza
della nostra dimensione di PMI. Nonostante
questo, in sei mesi, abbiamo acquisito le skill
per misurare le nostre performance», ha commentato.
«Quello che più ci ha sorpreso è stato
renderci conto che aziende come le nostre hanno
già i dati necessari per calcolare il proprio
range di sostenibilità. Basta saper analizzarli.
Se un’impresa conosce il proprio operato, capisce
anche da dove viene l’impatto ambientale
e così sa dove intervenire». Polignano ha poi
ricordato che il corso messo a disposizione da
Assofond ha coinvolto tutto lo staff: dalle linee
più operative alla rete commerciale. «Questo
ha permesso di comunicare le informazioni acquisite
direttamente ai clienti».
Roberto Dalla Bona, infine, ha portato sul palco
il primo report di sostenibilità di Fonderie
Guido Glisenti: «Il documento è ormai pronto
per essere pubblicato. Seguendo i modelli implementati,
siamo riusciti a realizzarlo agevolmente
e in breve tempo. Ma soprattutto, oggi
ci rendiamo conto di quanto sia utile nel rapporto
con i clienti. Alle loro domande su cosa si
faccia in azienda come policy di sostenibilità,
tema che spesso viene affrontato appena ci
si siede al tavolo, noi provvediamo immediatamente
illustrando il bilancio». Dalla Bona ha
voluto porre poi l’accento sulla possibilità di
misurare la sostenibilità in modo oggettivo:
grazie al Millipoint, un eco-indicatore che consente
di dare un valore numerico all’impatto
ambientale dei prodotti realizzati e che permette
alle imprese di rispondere alle domande
di investitori, istituti finanziari e clienti, sempre
più attenti alle dinamiche di sostenibilità attivate
dalle imprese. «Il Millipoint – ha concluso
– non lascia spazio ai dubbi».
È stato, infine, il presidente Zanardi a tirare le
somme dell’intera assemblea. «Veniamo da un
to support foundries. To date, an initial experimental
project has been launched, which ended
in May, on a Fondimpresa call for tenders
that allowed twelve foundries in Lombardy to
access free training. Beyond the calls for tenders,
however, the training course is available
to any interested member foundries.”
And it was precisely the training experience
that was the cornerstone of Paola Polignano’s
talk, managing director of F.A.I. - F.T.C. “We
were prompted by curiosity and awareness of
our SME dimension. Despite this, in six months,
we acquired the skills to measure our performance,”
she commented. “What surprised us
most was realising that companies like ours
already have the necessary data to calculate
their sustainability range. You just have to know
how to analyse it. If a company knows what it
does, it also understands where the environmental
impact comes from and thus knows
where to intervene.” Polignano then recalled
that the course provided by Assofond involved
the entire staff: from the most operational lines
to the sales network. “This made it possible to
communicate the information acquired directly
to customers”.
Finally, Roberto Dalla Bona brought Fonderie
Guido Glisenti’s first sustainability report to the
stage: “The document is now ready to be published.
Following the models implemented, we
were able to draw it up easily and quickly. But
above all, we now realise how useful it is in our
relationship with customers. When they ask
what we do as a sustainability policy, a topic
often addressed as soon as we sit down at
the table, we immediately show them our report.”
Dalla Bona then went on to emphasise
the possibility of measuring sustainability in
an objective manner: thanks to Millipoint, an
eco-indicator that makes it possible to give a
numerical value to the environmental impact
of the products manufactured and that allows
companies to answer questions from investors,
financial institutions and customers, who are
increasingly attentive to the sustainability dynamics
put in place by companies. “Millipoint,”
he concluded, “leaves no room for doubt.”
Finally, Chairman Zanardi summed up the entire
meeting. “We have a substantially good
year behind us, even if the problems that led to
the unpredictable situation of 2022 have not
yet been resolved. And yet we know that we
make products that will also be indispensable
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