Archeomatica_2_2023
Tecnologie per i beni culturali
Tecnologie per i beni culturali
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Tecnologie per i Beni Culturali 29<br />
piri, un’importante collezione<br />
di manoscritti antichi e incunaboli<br />
e, tra gli altri, importanti<br />
autografi di Giacomo Leopardi<br />
e Benedetto Croce: “Questo<br />
è un nuovo inizio per gli studi<br />
concernenti le nostre collezioni<br />
e un modello di cooperazione<br />
istituzionale da estendere ad<br />
altri casi dello stesso genere. A<br />
mio giudizio, la conservazione e<br />
la ricerca devono andare di pari<br />
passo e devono comunicare tra<br />
di loro a vantaggio sia dell’una<br />
che dell’altra”.<br />
Questa collaborazione, che vede<br />
la Biblioteca Nazionale di Napoli<br />
per la prima volta cobeneficiaria<br />
di un progetto finanziato<br />
dalla Commissione Europea, è<br />
rafforzata anche dalla recente<br />
sottoscrizione di apposite convezioni<br />
sia con il Cnr-Ispc, sia<br />
con l’Università di Pisa.<br />
“Da quando il Dipartimento da<br />
me guidato ha deciso di ospitare<br />
il Progetto GreekSchools – conclude<br />
la direttrice del Dipartimento<br />
di Filologia, Letteratura<br />
e Linguistica, la professoressa<br />
Roberta Ferrari – le occasioni di<br />
collaborazione istituzionale e di<br />
visibilità pubblica delle nostre<br />
attività di ricerca sono notevolmente<br />
aumentate, anche con<br />
l’attrazione di altri progetti finanziati<br />
e il recente importante<br />
riconoscimento ministeriale<br />
del Dipartimento di Eccellenza<br />
<strong>2023</strong>-2027, che con il Progetto<br />
CECIL si propone come avanguardia<br />
nel contrasto all’impoverimento<br />
linguistico”.<br />
Fonte: (Comunicato Stampa INFN)<br />
ARGILETUM: un viaggio dalle<br />
stratificazioni del passato al<br />
metaverso – Inaugurata il 15<br />
maggio a Roma la mostra “AR-<br />
GILETUM: un viaggio dalle stratificazioni<br />
del passato al metaverso”<br />
è un’esperienza immersiva<br />
e sensoriale, che mixa<br />
metaverso e realtà storica. Il<br />
progetto è organizzato ed ospitato<br />
dall’Università di Roma<br />
Tre nell’ambito del workshop<br />
“PAESAGGIO E STRATIFICAZIO-<br />
NI SPAZIALI NEL WEB 3.0 Arte,<br />
architettura e nuove forme di<br />
interazione”, e vedrà tra i protagonisti<br />
Matteo Mauro, artista<br />
siciliano di fama mondiale, tra<br />
i più apprezzati nell’ambito<br />
della crypto arte.<br />
Dopo aver esposto in location<br />
prestigiose di tutto il mondo,<br />
da New York a Sidney, Matteo<br />
Mauro porterà nella Capitale la<br />
sua arte digitale ed innovativa.<br />
L’artista utilizza programmi<br />
di modellazione low-poly e di<br />
sculpting con “argilla digitale”<br />
per creare le sue Micromegalic<br />
Inscriptions, che evolvono<br />
la tecnica dell’intaglio tradizionale.<br />
Le sue creazioni si<br />
collocano nel campo dell’Arte<br />
Generativa, essendo riproducibili<br />
infinitamente, così da<br />
esemplificare l’evoluzione delle<br />
pratiche di produzione di<br />
massa e l’inevitabile simbiosi<br />
tra l’uomo e la macchina. Un<br />
linguaggio stilistico che lo rende<br />
inconfondibile ed unico sul<br />
panorama artistico mondiale.<br />
“Per me è un onore ed una gioia<br />
partecipare a questo progetto,<br />
nel quale ritrovo moltissimi<br />
punti di contatto con la mia<br />
arte. – Spiega Matteo Mauro –<br />
Per me storia e innovazione,<br />
come analogico e metaverso,<br />
non sono due concetti da tenere<br />
distinti, ma elementi da fondere<br />
insieme, per creare qualcosa<br />
di nuovo ed autentico, in<br />
continua evoluzione”.<br />
Oltre a Matteo Mauro, esposti<br />
anche i lavori di Emanuele Dascanio<br />
che, in collaborazione<br />
con Kipu Quantum e Insighbart,<br />
ha generato opere iperrealistiche<br />
attraverso i processi<br />
estetici dei computer quantistici<br />
tramite l'assistenza di<br />
AI, trasformando la sua opera<br />
fisica The Father in una nuova<br />
opera chiamata The Quantum<br />
Prophet. La sua ricerca poetica<br />
è incentrata sull’analisi e l’utilizzo<br />
delle nuove tecnologie<br />
in rapporto con la cultura, in<br />
grado di esprimere e generare<br />
esperienze sempre più innovative.<br />
Inoltre è stato pensato un secondo<br />
ambiente, animato da<br />
una collettiva di artisti emergenti<br />
molto diversi tra loro dal<br />
punto di vista stilistico: Dvrk,<br />
You, Marcello Baldari e Fabiola<br />
Sangineto. L'elemento che<br />
li accomuna è l'utilizzo della<br />
luce, che assume per tutti e<br />
quattro un significato simbolico<br />
di rinascita, metamorfosi e<br />
contatto con una realtà superiore<br />
ma impalpabile.