Imaging Journal 03/2023

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6 di Riccardo Colletti Photofestival compie 18 anni: la festa della fotografia italiana La manifestazione diventa “maggiorenne” e propone un ricco programma fino al 31 ottobre hotofestival compie P 18 anni. L’edizione 2023 si concluderà il prossimo 31 ottobre. La manifestazione rappresenta la più importante rassegna di fotografia d’autore e porta a Milano e in alcune province lombarde - Bergamo, Lecco, Monza e Brianza - 142 mostre diffuse in oltre 100 spazi pubblici e privati per coinvolgere un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo. Organizzato e promosso da AIF - Associazione Italiana Foto & Digital Imaging - in collaborazione con Impresa Cultura Confcommercio Milano e con il main partner photoSHOWall Photofestival ha il patrocinio di Regione Lombardia, del Comune di Milano, della Città Metropolitana di Milano e di altri sponsor. Aprirsi al mondo Il tema scelto per la diciottesima edizione è: “Aprirsi al mondo. La fotografia come impegno civile”. Si tratta di un invito a riflettere sul fatto che l’atto di fotografare, quello praticato con attenzione e rigore, non è solo legittima espressione della personale creatività. Un fotografo sa che ogni suo scatto è destinato a essere osservato, analizzato, discusso, contribuendo così a un più generale confronto. Per questa ragione la fotografia è di per sé un modo di rappresentare un impegno civile che si può esprimere nei modi più diversi: dal reportage alla ricerca, dal ritratto al paesaggio. Paolo Giusti, presidente di AIF, ha detto: “Per la diciottesima edizione di Photofestival abbiamo voluto portare avanti il nostro impegno a promuovere la cultura fotografica. Proponiamo un palinsesto di iniziative ampio, offrendo a tutti la possibilità di visitare gratuitamente tante mostre e di essere coinvolti in molti appuntamenti, per approfondire temi di grande attualità come quello del rapporto tra la fotografia e l’Intelligenza Artificiale”. Sotto la direzione artistica di Roberto Mutti, la formula di Photofestival punta sulla promozione e sulla produzione di propri progetti e all’inserimento nel circuito delle iniziative proposte autonomamente, con la diffusione delle mostre in un circuito capillare che coinvolge gallerie d’arte, musei, biblioteche comunali, palazzi storici e negozi. Lo stesso direttore artistico ha detto: “Il nostro festival ha da sempre peculiarità uniche. Siamo gli unici che accolgono le proposte di fotografi che non sanno a chi mostrarle. È un lavoro Fabio Borquez Aemmi Papelitos Mario Lasalandra Angeli Giuseppe Pino Son House complesso e completamente gratuito che corrisponde al nostro intento formativo. Lo spirito di apertura ci ha indotto anche quest’anno a interfacciarci con altri operatori e ad aprirci ad altri mondi”. Piergiorgio Branzi L’orologio Gianni Berengo Gardin SuI vaporetto fia negli spazi urbani più trasversali. Entrambe le iniziative sono realizzate in collaborazione con il main partner photoSHOWall. L’identità visiva della diciottesima edizione porta la firma di Maurizio Galimberti, una delle figure più famose della fotografia italiana a livello internazionale, con l’opera unica “Duomo Gotico Pungente”, 2009, composta da 400 polaroid montate a mosaico cm 163x193. Alice Castelli, A cena con Hopper Davide Santillo Le modalità di fruizione Novità di quest’anno è l’ulteriore ampliamento delle modalità di fruizione dei contenuti: accanto alla possibilità di visitare le mostre virtualmente e in modo immersivo attraverso la galleria “Virtual Photofestival” accessibile dal sito milanophotofestival.it, è stata introdotta la mostra in cartolina. Vale a dire un nuovo strumento espositivo che consente di proporre la fotogra-
7 Il programma delle mostre La diciottesima edizione di Photofestival tiene fede allo stile di mescolare i generi, gli stili e gli autori, alternando i grandi nomi della fotografia - tra i quali Maria Vittoria Backhaus, Fabio Borquez, Romano Cagnoni, Virgilio Carnisio, Enrico Cattaneo, Mario De Biasi, Robert Doisneau, Piero Gemelli, Luigi Ghirri, Sebastião Salgado - ai giovani e agli esordienti alla loro prima esperienza espositiva. Il mix di fotografia italiana e internazionale ha trovato piena espressione con svariati esempi. A cominciare da Piero Gemelli “Storie Immaginate” a cura di Maria Vittoria Baravelli: una selezione di fotografie tra immagini d’archivio e scatti recenti di uno dei fotografi italiani più importanti a livello internazionale. I temi indagati dal suo obiettivo spaziano dall’incanto per il corpo femminile, frutto della lunghissima esperienza nella moda, alle celebri still life, spesso vera e propria fucina creativa in cui la libertà della composizione prende il sopravvento in un gioco di continui rimandi al linguaggio surrealista e alla più moderne suggestioni pop. Spazio a Fabio Borquez “Una vita da fotografo” promossa da Events by Casco. Alla sua prima personale in Italia, l’autore argentino presenta opere che intrigano non solo per il rigore compositivo e la qualità delle stampe ma soprattutto perché sono attraversate da una vitalità che ammalia. Da ritrattista sa stabilire con i suoi soggetti una fortissima empatia ma è osservando l’audacia delle sue architetture, la spettacolarità dei suoi paesaggi, l’intensità dei suoi reportage, la creatività delle sue immagini di moda e di nudo che si comprende la ragione del suo successo internazionale. E ancora, “Luigi Ghirri - Nostalgia del futuro. L’immagine necessaria”, a cura di Giovanni Chiaramonte, da un’idea di Camillo Fornasieri, in collaborazione con CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma. Una Florence Di Benedetto Giancarla Pancera Ferrari 512 BB rassegna composta da 90 opere original e vintage print, oltre a polaroid di grandi dimensioni esposte per la prima volta, che percorre la ricerca di Luigi Ghirri - considerato il più grande fotografo del secondo Novecento italiano e uno dei più influenti del Novecento - di fronte al frammentarsi dell’immagine nella potente comunicazione di massa, la ricerca dell’”immagine necessaria”, atto consapevole del presente che deve rispondere del passato e osare costruire il futuro. Dal 26 ottobre al 9 dicembre, appuntamento al Centro Culturale di Milano. La mostra “Il Diaframma 1967-1996: una storia italiana”, a cura di Fondazione 3M, realizzata grazie alla collaborazione con il Comune di Monza, rende omaggio all’attività di Lanfranco Colombo, fondatore della prima galleria europea totalmente dedicata alla fotografia. Nei suoi trent’anni di storia, il Diaframma è stato un riferimento importante per la crescita della cultura fotografica italiana e qui hanno esposto in un panorama che accosta generi e stili diversi, autori già famosi come Berengo Gardin e Davide Mosconi e altri allora emergenti come Gabriele Basilico, in una voluta eterogeneità che ha permesso a un vasto pubblico di avvicinarsi alla fotografia. La mostra è in scena dal 14 ottobre al 5 novembre, presso la Sala Espositiva Binario 7, Monza. Nelle stesse date, la mostra “Il Diaframma” sarà declinata e proposta in formato cartolina presso alcuni negozi del centro storico di Monza. L’iniziativa consente a un ampio pubblico di godere delle immagini dei più grandi autori della storia contemporanea. Si avvale della collaborazione con l’Istituto Italiano di Fotografia la mostra “L’algoritmo della fantasia. Fabio Borquez Aemmi Papelitos Abarth 850 TC Replica Pino Ninfa Havana Noir #2 Quando un bar è sotto il mare” curata da Roberto Mutti, che ha visto i giovani diplomandi del Corso Superiore professionale dell’Istituto misurarsi con un immaginifico libro di Stefano Benni, “Il bar sotto il mare”, con il compito di interpretarlo In occasione di Photofestival, AIF - Associazione Italiana Foto & Digital Imaging – ha assegnato i due riconoscimenti annuali. Il Premio alla Carriera, istituito nel 2013, è un tributo che va a personaggi che hanno fornito un importante contributo alla valorizzazione della fotografia, profondendo il proprio impegno professionale sul lungo periodo. E per il 2023 è stato attribuito a Piero Gemelli, per la sua elegante e impeccabile ricerca di una in tutta libertà espressiva. Appuntamento dal 10 al 30 ottobre, presso l’Academy FrancoAngeli Bicocca di Milano. Sono invece quattro fotografe a confrontarsi nella collettiva “Oltre l’immagine. L’autoritratto al femminile come indagine sull’identità”. Le autrici - Marta Baffi, Florence di Benedetto, Francesca Meloni e Giancarla Pancera - hanno lavorato sull’autoritratto con stili frutto di differenti scelte culturali ed estetiche. Le accomuna una ricerca di sé, che va oltre la classica immagine che è sì capace di cogliere l’apparenza ma non lo spessore di una personalità. Le loro opere sono vere indagini che, di volta in volta, usano lo sguardo diretto di chi inscrive il proprio corpo in una dimensione onirica di matrice filosofica, quello insolito di chi ha scelto l’ironia per dialogare con una realtà paradossale, quello misterioso di chi nelle fotografie si nasconde nei particolari o nelle ombre, quello di chi, all’opposto, nel paesaggio si immerge in una totalità dalla forte connotazione evocativa. Infine, la mostra “La Storia continua. Generazioni a confronto nelle imprese storiche” racconta con le fotografie di Angelo Anzalone e Raoul Iacometti le storie di successo e il patrimonio unico del tessuto economico del territorio e di tutto il Paese, con ritratti fotografici che vedono affiancati negli ambienti in cui lavorano gli imprenditori con decenni di esperienza e i loro eredi. Dal 17 al 31 ottobre, la cornice è quella di Palazzo Castiglioni - Veranda Liberty, in Corso Venezia 47 a Milano. ■ AIF: i premiati dell’edizione 2023 Piero Gemelli bellezza intesa come punto di equilibrio fra imperfezioni che lo ha portato a sviluppare uno stile rigoroso, grazie al quale individua in ogni persona e ogni oggetto fotografato quel mondo a sé che lo rende unico. Il Premio AIF Nuova Fotografia, introdotto nel 2017, (e che spetta un esponente delle energie emergenti della fotografia italiana) per l’edizione 2023 è stato assegnato a Francesca Todde, per la coerenza con cui lavora con lo stesso linguaggio fortemente contemporaneo sia come fotografa interessata ai temi delle relazioni fra l’uomo e l’ambiente visti in un’ottica non antropocentrica, sia come editrice attenta alle proposte sperimentali. ■
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